Ta'if: differenze tra le versioni
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=== 620 – 632: l'età di Maometto ===
==== 620: il tentativo di lapidazione di Maometto ====
Maometto giunse nella cittadina di Tā'if ed esortò i suoi abitanti ad abbracciare l'Islam, ma essi risposero in modo rude e cominciarono a lanciargli contro sassi, causandogli sanguinose ferite. L'intera visita si esaurì in una sola giornata. Infine egli abbandonò la città e si sedette accanto a una fonte, in uno stato di prostrazione tale da fargli offuscare la vista. L'
==== 630: la battaglia di Ḥunayn e la conversione della città ====
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=== 632 – 661: età dei califfi Rāshidūn era ===
{{...|centri abitati}}
=== 661 – 750: età omayyade ===
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=== 1517 – 1922:
{{...|centri abitati}}
==== 1517: resa
{{s sezione|storia}}
Il 17 luglio [[1517]] lo [[sharīf]] di Mecca capitolò davanti alle superiori forze militari ottomane del [[sultano]] [[Selim I]] ''Yavuz''. Come segno dell'accaduto, egli consegnò le chiavi delle città sante di Mecca e [[Medina]] nelle sue mani. Ṭāʾif cadde pertanto sotto il governo diretto degli Ottomani.
==== 1802 – 1813: conquista
La città continuò ad essere governata da [[Istanbul]] per i successivi tre secoli, fino al [[1802]], quando fu conquistata dalle forze [[Wahhabismo|wahhabite]] provenienti dal [[Najd]], alleate col casato degli Āl Sa‘ūd. Tali forze avanzarono poi per prendere anche Mecca e Medina. Tale perdita non era ammissibile da parte ottomana, visto l'alto significato simbolico (ma anche politico) delle due Città Sante, il cui controllo legittimava il titolo califfale che [[Istanbul]] aveva di fatto preso a rivendicare dopo il [[Trattato di Küçük Kaynarca]]. Il sultano [[Mahmud II]], chiese allora aiuto al suo [[Chedivè]] d'[[Egitto]] [[Mehmet Ali]], che scatenò un attacco in {{unicode|Ḥ|}}ijāz e riconquistò Tā'if nel [[1813]].
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Il castello e i baraccamenti militari a Tā'if furono ricostruiti dagli [[Ottomani]] nel 1843, una ''Hükümet Konağı'' – sede per attività governative – fu costruita nel 1869, e un ufficio postale fu eretto poco più tardi.
=== 1916 – 1924: la
[[File:Taifroad.jpg|thumb|Strada per Ṭāʾif in primo piano. Montagne di Ṭāʾif sullo sfondo]]
Prima dello scoppio della [[rivolta araba]], [[Ahmed Bey]] era stato il comandante delle forze ottomane a Ṭāʾif. Aveva sotto di lui una forza di 3.000 soldati e 10 cannoni da montagna. [[Ghalib Pascià]], il governatore del [[Hijaz]] era anch'egli presente in città. Nel 1916, gli [[hashemiti]] proclamarono a [[La Mecca|Mecca]] a giugno la rivolta araba contro l'[[Impero ottomano]]. In luglio [[Abd Allah I di Giordania|ʿAbd Allāh b. al-Ḥusayn]], il primogenito del capo della rivolta, lo [[Sharīf|sceriffo]] hascemita di Mecca, [[al-Husayn ibn Ali|al-Ḥusayn b. ʿAlī]], fu inviato con 70 uomini a Tā'if. Mentre le sue attività nella regione destavano i sospetti di Ahmed Bey, Ghālib [[Pascià]] era sconcertato per una forza così esigua. ʿAbd Allāh ci costruì in gran segreto il suo esercito, che giunse alla più credibile cifra di 5.000 uomini, con cui tagliò le linee [[telegrafo|telegrafiche]] della città per poi scatenare un attacco. Tutti gli assalti hascemiti alla città furono respinti dall'artiglieria da montagna, e da entrambe le parti ci si dispose per un assedio non semplice. Tuttavia i cannoni hascemiti giunsero, sia pure con una certa lentezza, davanti a Ṭāʾif e infine la città, dopo una breve resistenza, si arrese il 22 settembre. La città divenne così parte dell'auto-proclamato [[regno hascemita del Hijaz]].
=== 1924 – presente: regno dell'
==== 1924: conquista da parte degli ''Ikhwān'' di
Tā'if tuttavia non rimase a lungo in mano hascemita. Le tensioni fra il re del Hijaz, [[al-Husayn ibn Ali]], e [[Abd al-Aziz dell'Arabia Saudita|‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd]], [[Sultano]] del [[Najd]], esplosero presto in violenta contrapposizione. Malgrado le tensioni avessero conosciuto un momento di calma nel 1919 (quando ancora non era chiaro quale sarebbe stato l'atteggiamento [[Regno Unito|britannico]] nei confronti del [[Vicino Oriente]] [[Arabi|arabo]] liberato), dal settembre 1924, gli ''[[Ikhwan|Ikhwān]]'' (lett. "fratelli"), allora sostenuti dai sauditi, sotto la guida di [[Sultan ibn Bijad]] e [[Khalid ibn Luwayy]] furono pronti a scatenare il loro attacco contro Tā'if. La città si pensava sarebbe stata difesa dal figlio del re, [[Ali del Hijaz|‘Alī]], ma costui fuggì in preda al panico con le sue truppe e molti degli abitanti della città. Trecento di essi furono sterminati dagli ''Ikhwān''.<ref>David Holden, in ''The House of Saud''</ref> Nel 1926 ‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd fu ufficialmente riconosciuto come nuovo re del Hijaz. Tā'if rimase parte del Regno del Hijāz finché ‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd unificò i suoi due regni in un'unica entità, assumendo il nome di [[Arabia Saudita|Regno dell'Arabia Saudita]] nel 1932. Lo stesso morirà proprio a Tā'if il 9 novembre 1953.
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