Arte geometrica: differenze tra le versioni
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Con l'avanzare dell'VIII secolo a.C. le differenze tra il mondo greco e quello miceneo andavano diminuendo. Le rovine dell'[[età del bronzo]] erano ancora visibili e frequentemente venivano inglobate all'interno delle nuove costruzioni; le [[Architettura micenea|mura micenee]] dovevano essere state motivo di ammirazione per i greci che non sapevano ancora costruire in quello stesso modo, ma il tardo geometrico era maggiormente avanzato dal punto di vista tecnologico ed economicamente più prosperoso. Dopo il 750 a.C. iniziò a manifestarsi il culto dell'eroe: vasi votivi vennero posti in tombe micenee scoperte accidentalmente. Questi tumuli venerati dai greci erano considerati come i luoghi di riposo dei personaggi eroici che vivevano nelle loro leggende e che costituivano il loro passato. Le scene narrative relative a battaglie e guerrieri presenti sulle ceramiche del tardo geometrico non derivavano dall'[[Iliade]] e dall'[[Odissea]] come si era pensato nei primi studi sull'argomento, ma sono da collegarsi alla riscoperta delle tombe micenee e dei reperti vascolari in esse contenuti. Le classi aristocratiche trovarono nel contatto ideale con l'età del bronzo un altro modo per affermare e rafforzare il proprio status sociale,<ref name=Langdon>{{Cita|Langdon 2010|pp. 286-290}}.</ref> soprattutto in un periodo di trasformazioni come quello che aveva visto la nascita della polis, con le sue tendenze accentratrici, e i nuovi insediamenti nelle campagne circostanti. Il carattere neo-miceneo della rinascenza tardo geometrica era in parte alimentato da un impulso conservativo e reazionario. L'uso della narrazione mitologica faceva parte di un processo di definizione che aveva valore politico e sociale; ad esso non doveva essere stato estraneo il confronto con le civiltà orientali le quali potevano aver stimolato tra i greci l'esigenza di cercare proprie radici e propri modelli.<ref>{{Cita|Hurwit 1985|pp. 119-124}}.</ref>
Gli oggetti, preziosi e simbolici, vengono utilizzati dalle classi dominanti non solo per commemorare e celebrare i morti, ma anche per assicurarsi il favore degli dei. Con l'erezione degli altari e degli edifici votivi nei santuari aumenta la deposizione di oggetti votivi, come le [[Scultura greca|statuette in bronzo e in terracotta]], in occasione di feste e rituali. La prosperità favorisce gli scambi e i contatti all'interno della stessa Grecia, anche grazie ai santuari panellenici ([[Olimpia]] dal [[776 a.C.]], [[Delfi (città antica)|Delfi]] dalla metà dell'[[VIII secolo a.C.]]), rafforzando il senso dell'origine comune e l'importanza dei culti ufficiali. Numerose sono le statuette rinvenute nei santuari e appartenenti al tardo geometrico; rappresentano animali come uccelli, tori, cavalli, o guerrieri, con lance o a cavallo; scarse le figure femminili, rappresentate in attività cultuali o riproducenti l'iconografia tipica della dea [[Astarte]]. Un gruppo bronzeo proveniente da [[Samo (isola)|Samo]] attesta la derivazione di alcuni temi greci dalla diffusa produzione toreutica fenicia. Particolarmente frequenti nei santuari sono i tripodi bronzei, divenuti oggetti cultuali e premi
== Ceramografia ==
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