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|PostCognome = '''di Nazareth'''
|ForzaOrdinamento = Gesu
|PreData = {{aramaico|יֵשׁוּעַ|Yēšūa{{'}}}}; in [[greco antico]] Ἰησοῦς (Iēsoûs); in [[lingua latina|latino]] Iesus; in [[lingua araba|arabo]] عيسى (ʿĪsā)
|Sesso = M
|LuogoNascita = Betlemme
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|AnnoMorte = [[26]]-[[36]]
|NoteMorte = <ref group=Nota>Con maggiore consenso tra gli studiosi, venerdì 7 aprile 30 d.C. (vedi in merito [[data di morte di Gesù]]).</ref>
|Attività = rabbinopredicatore
|Nazionalità = ebreo antico
|Epoca = 0
|PostNazionalitàFineIncipit = è il fondatore e la figura centrale del [[cristianesimo]],<ref>Cfr. le seguenti fonti:{{Citazione|JESUS. Jesus Christ (7–5 BCE – 30–33 CE) is the founder of the Christian religion.|DALE C. ALLISON, JR., ''Jesus'' in ''Encyclopedia of Religion'', vol.7. New York, Macmillan, 2004, p.4843}}
{{Citazione|Jesus (c. 4 B.C.E.–c. 30 C.E.) the founder of CHRISTIANITY.|Robert S. Ellwood. ''Jesus'', in ''Encyclopedia of World Religion'', New York, Facts on File, 2007, p.238}}
{{Citazione|Gesù di Nazaret. Chiamato comunemente anche Gesù Cristo, è il fondatore del cristianesimo.|Romano Penna, in ''Dizionario delle religioni'', a cura di Giovanni Filoramo, Torino, Einaudi, 1993, p.317}}
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{{Citazione|Jesus (c. ...) the founder of Christianity.|''Jesus'' in ''The Oxford Dictionary of Jewish Religion'', Oxford, Oxford University Press, 1997 p.368}}
{{Citazione|JESUS (d. 30 C.E.), whom Christianity sees as its founder and object of faith, was a Jew who lived toward the end of the Second Commonwealth period.|''Jesus'' in ''Encyclopaedia Judaica'', vol.11. New York, Gale, 2007, p.246}}
{{Citazione|Jesus of Nazareth (ca. 4 B.C.-A.D. 29), also known as Jesus Christ, was the central personality and founder of the Christian faith.|''Jesus'' in ''Encyclopedia of World Biography'', vol. 8. New York, Gale, 1998 p.251}}</ref> [[religione]] che lo riconosce come il [[Cristo]] (e [[Messia]]), (figura ancora attesa dalla [[tradizione ebraica]],<ref>{{cita web|url=https://www.esodoassociazione.it/site/index.php/i-nostri-temi/futuro-del-cristianesimo/417-l-attesa-messianica-del-popolo-ebraico|titolo=L'attesa messianica del popolo ebraico}}</ref>) e come [[Dio (cristianesimo)|Dio]] [[Incarnazione (cristianesimo)|fatto uomo]]<ref group=Nota>Va precisato, tuttavia, che non tutte le correnti cristiane ritengono l'umanità di Gesù reale. Così la [[Chiesa copta ortodossa]] ritiene la sua umanità solo apparente; altre correnti cristiane invece, come gli [[Ebioniti]], hanno negato la divinità di Gesù considerandolo solo un uomo dotato di carismi divini; altre ancora lo hanno considerato alla stregua di un [[angelo]] o di [[Pneuma]] e, infine, come energia quasi personalizzata del Dio biblico (Cristo come Sapienza e ''Lógos'' di Dio), artefice della creazione e quindi come entità divina egli stesso, partecipe del Padre ma da lui personalmente distinto: cfr. Manlio Simonetti, ''Cristologia'' in ''Dizionario delle religioni''. Torino, Einaudi, 1993, p.173.</ref>
|Categorie = no
}}
Durante gli ultimi anni della sua vita, Gesù svolse l'attività di predicatore, [[Miracoli di Gesù|guaritore ed esorcista]] in [[Galilea]] e nella [[provincia romana]] della [[Giudea romana|Giudea]], nella [[regione storica]] della [[Palestina]].<ref group=Nota>Probabilmente i tre anni dal [[28]] al [[30]] (cfr. [[data di morte di Gesù]]).</ref><ref group=Nota>Fanno eccezione un soggiorno lungo la costa [[fenicia]], fra [[Tiro (Libano)|Tiro]] e [[Sidone]], e nella [[Decapoli]]; cfr. {{Cita passo biblico|Mc+7,24;31.Mt+15,21|nome=Mc 7,24.31; Mt 15,21}}</ref>
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{{Vedi anche|Fratelli di Gesù|Verginità perpetua di Maria}}
Nel Nuovo Testamento sono poi presenti diversi accenni a "[[Fratelli di Gesù|fratelli]]" ([[Giacomo il Giusto|Giacomo]], [[Giuseppe (parente di Gesù)|Giuseppe]], [[Simone (parente di Gesù)|Simone]] e [[Giuda (parente di Gesù)|Giuda]]) e "sorelle" (anonime) di Gesù, che tuttavia non sono mai detti figli di Giuseppe o Maria. Data la sporadicità degli accenni e la polisemia del termine nelle lingue semitiche (i testi neotestamentari sono scritti in un greco caratterizzato da ricorrenti [[semitismi]]), non è possibile risalire con certezza alla effettiva parentela di questi con Gesù, e sono state proposte diverse interpretazioni:
* la tradizione [[Chiesa cattolica|cattolica]],<ref group=Nota>[[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]] n. 500: "Giacomo e Giuseppe, 'fratelli di Gesù' (Mt13,55) sono i figli di una Maria discepola di Cristo, la quale è designata in modo significativo come 'l'altra Maria' (Mt28,1)"</ref> unitamente ai primi riformatori protestanti (soprattutto [[Martin Lutero]],<ref group=Nota>Martin Lutero, ''Sermone sopra Giovanni'', capitoli 1-4: "[Cristo] è stato l'unico figlio di Maria, e la vergine Maria non ha avuto altri figli oltre a lui [...] "fratelli" significa in realtà cugini, poiché la sacra scrittura e gli ebrei chiamano sempre fratelli i cugini [...] Egli, Cristo, il nostro salvatore, fu il frutto reale e naturale del grembo verginale di Maria [...] Ciò avvenne senza cooperazione dell'uomo, ed ella rimase vergine anche dopo".</ref> e [[Giovanni Calvino|Calvino]])<ref group=Nota>Calvino, ''Commento in Matteo'' 13,55: "Secondo il costume ebraico si chiamano fratelli tutti i parenti. E tuttavia Elvidio si è mostrato troppo ignorante, nel dire che Maria ha avuto diversi figli perché in qualche punto si è fatta menzione di fratelli di Cristo".</ref> li interpreta come [[cugino|cugini]] (e per questo è stato imposto il rinnovato dogma della [[Verginità perpetua di Maria|verginità ''perpetua'' di Maria]]);
* la tradizione [[ortodossa]]<ref>Vedi R.V.G. Tasker, voce «Fratelli di Gesù» in ''Nuovo dizionario enciclopedico illustrato della Bibbia'', 1997, p. 392.</ref> li interpreta come fratellastri, figli di un precedente matrimonio di Giuseppe;
* la maggior parte delle [[Chiese protestanti]] contemporanee<ref group=Nota>Il primo studioso moderno che sostenne questa ipotesi, ampiamente ripresa da biblisti evangelici successivi, è stato [[Theodor Zahn]], ''Brüder und Vettern Jesu''. Lipsia 1900.</ref> li interpreta come [[Fratello|fratelli]] in senso proprio, negando il [[dogma]] della verginità di Maria sostenuto da cattolici e ortodossi.
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I vangeli canonici e le altre opere neotestamentarie non fanno alcuna menzione di una [[sposa di Gesù]] o di suoi figli: la tradizione cristiana lo ha pertanto considerato [[celibe]]. Questa convinzione trova inoltre riscontro nel suo stile di vita di predicatore itinerante e nell'invito all'«eunuchia per il regno» ({{passo biblico|Mt19,10-12|libro=no}}), con il quale Gesù chiama i suoi discepoli a una scelta ascetica,<ref>Per un approfondimento sul celibato nella predicazione di Gesù, cfr. Carl Olson, ''Celibacy and Religious Traditions'', Oxford University Press, 2008, pag. 67</ref> verosimilmente sul suo modello.<ref group=Nota>Secondo alcuni studiosi, il detto gesuano dell'eunuco sarebbe infatti rivolto a se stesso. L'ipotesi è riportata da [[Giuseppe Barbaglio]] (in G.Barbaglio, ''Gesù ebreo di Galilea'', EDB, 2002, pagg. 129-130), secondo il quale il celibato di Gesù è probabile, ma non certo.</ref> Alcuni studiosi<ref>Vedi p.es. William E. Phipps, ''Was Jesus Married? The Distortion of Sexuality in the Christian Tradition'', 1970; Schalom Ben Chorin, ''Bruder Jesus'', 1972.</ref> hanno però rilevato come la scelta celibataria di Gesù si ponesse in contrasto con l'ambiente giudaico del tempo, dove erano esaltati matrimonio e fecondità.<ref group=Nota>Vedi il comando di Dio in {{Cita passo biblico|Gen|1,28}}.</ref> In realtà forme di celibato erano praticate nel gruppo degli [[esseni]], concentrati a [[Qumran]], e diffusi in tutta la società israelita,<ref group=Nota>Sul celibato degli esseni, cfr. Carl Olson, ''Celibacy and Religious Traditions'', Oxford University Press, 2008, pag. 44. Vedi anche {{Cita libro|autore=[[Giuseppe Flavio]]|titolo=The War of the Jews|s=The War of the Jews/Book_II#Chapter_8|posizione=II, 8, 2|lingua=en|citazione=Presso di loro [gli esseni] il matrimonio è spregiato, e perciò adottano i figli degli altri quando sono ancora disciplinati allo studio e li considerano persone di famiglia e li educano ai loro principi. Non è che condannino il matrimonio e l'aver figli, ma si difendono dalla lascivia delle donne perché ritengono che nessuna rimanga fedele a uno solo}}</ref> oltre che nel caso del rabbino coevo [[Simeon ben Azzai]].<ref>Sul rabbino ben Azzai cfr. tra gli altri, Armand Puig i Tárrech, ''Gesù'', edizioni San Paolo, 2007, pag. 228.</ref> Particolarmente significativi, in relazione a Gesù e alla religiosità del suo tempo, sono anche i riferimenti biblici al celibato di [[Elia]] e di [[Geremia (profeta)|Geremia]] e quello, documentato nella tradizione ebraica, dell'astinenza praticata da [[Mosè]] dopo essere stato chiamato per la sua missione.<ref group=Nota>Quest'ultima tradizione è documentata già nel [[I secolo]] da [[Filone di Alessandria]] (cfr. Armand Puig i Tárrech, ''Gesù'', edizioni San Paolo, 2007, pagg. 228-229).</ref>
 
Diverse opere [[Letteratura|letterarie]] e [[cinema]]tografiche, a partire dalla seconda metà del Novecento, si sono comunque ispirate all'idea di una relazione con [[Maria Maddalena]] (era una delle [[tre Marie]] presenti al momento della crocifissione e fu protagonista della riapparizione di Gesù stesso nell'episodio del ''[[Noli me tangere]]''),<ref>''[[The Jesus Scroll]]'' (1972); ''[[Holy Blood, Holy Grail]]'' (1982); ''[[The Gospel According to Jesus Christ]]'' (1991); ''[[The Woman with the Alabaster Jar]]'' (1993); ''[[Bloodline of the Holy Grail: The Hidden Lineage of Jesus Revealed]]'' (1996); ''[[Il codice da Vinci]]'' (2003); ''Jesus the Man: Decoding the Real Story of Jesus and Mary Magdalene'' (2006).</ref> ipotizzata anche da alcuni studiosi.<ref>Vedi per esempio [[Robert W. Funk]] ''et al.'', ''The five gospels'', San Francisco 1993, p. 221.</ref> Lo spunto è offerto dell'[[apocrifo]] [[Vangeli gnostici|gnostico]] ''Vangelo secondo Filippo'' ([[II secolo|II]]-[[III secolo]]) che, nei capitoli [http://www.intratext.com/IXT/ITA0459/_PW.HTM 32] e [http://www.intratext.com/IXT/ITA0459/_P1J.HTM 55], sembra accennare a un amore tra Gesù e la Maddalena.<ref group=Nota>Questa interpretazione è per esempio citata da Pesce (in Augias-Pesche, "Inchiesta su Gesù", Mondadori, 2006, pag. 129), che però le ritiene interpretazioni errate del testo.</ref> Nel testo entrambi sono descritti come l'incarnazione di [[Eone (teologia)|eoni]] divini (Soter e Sofia), mentre dalla loro unione sarebbero derivati gli angeli: il senso dei passi viene comunque generalmente interpretato come un'elaborazione successiva dovuta alla [[Gnosticismo|teologia gnostica]], vista anche la genesi degli angeli.<ref group=Nota>Vedi Craveri, ''op. cit.'', nota 3 a p. 521: «L'unione perfetta dei due eoni Soter/Sofia è il motivo del maggior affetto dimostrato da Gesù a Maria Maddalena».</ref>
 
==== Formazione culturale e religiosa ====
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* altri ''loci'' (per esempio {{passo biblico|Mt4,17;Mc1,14-15|libro=no}}, e soprattutto il [[discorso escatologico]]) lo presentano come ''non ancora'' presente, ma futuro (escatologia futura o conseguente). Il Regno futuro è tradizionalmente (ma non da Gesù)<ref group=Nota>Gesù chiama il Regno «paradiso» solo fugacemente in {{Cita passo biblico|Lc23,43}}, rivolgendosi in croce al "buon ladrone".</ref> chiamato "[[paradiso]]"<ref group=Nota>Il termine indica il [[giardino dell'Eden]] dei primi capitoli della [[Genesi]].</ref> e la sua instaurazione sarà preceduta dal "[[Giudizio universale|Giorno del giudizio]]" (espressione usata esplicitamente in {{passo biblico|Mt10,15;11,22;11,24;12,36|libro=no}}, implicitamente nel discorso escatologico). Questa escatologia futura ha portato alcuni studiosi moderni<ref group=Nota>Vedi soprattutto, pur con notevoli differenze tra loro, [[Johannes Weiß]], [[Alfred Loisy]], [[Albert Schweitzer]].</ref> a vedere Gesù come un entusiasta profeta [[Apocalittica|apocalittico]] che ha annunciato un mondo futuro e migliore.
 
La tradizione cristiana<ref group=Nota>Vedi p.es. [[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1K.HTM nn. 541-542].</ref> ha ricomposto questa dicotomia individuando nel "già" l'attività di Gesù proseguita nella Chiesa, e nel "non ancora" il mistero della sua morte e [[risurrezione]] – che sarà pienamente attualizzata con la sua [[seconda venuta]] e la trasfigurazione del mondo.<ref group=Nota>Vedi p.es. [[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1U.HTM n. 671].</ref>
 
==== Modalità di predicazione ====
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Il racconto degli eventi che portarono alla morte di Gesù è riportato parallelamente dai quattro vangeli, seppure con alcune differenze ed aggiunte proprie. Dopo l'Ultima Cena, tenuta in città, Gesù si recò nel podere chiamato [[Getsemani]] —&nbsp;sul [[monte degli Ulivi]], poco fuori Gerusalemme&nbsp;—, dove sostò in preghiera. Qui un gruppo di guardie del tempio (soldati ebrei agli ordini delle autorità [[sadducei|sadducee]]), guidato dall'apostolo traditore [[Giuda Iscariota]], procedette al suo [[Arresto di Gesù|arresto]]. In seguito, Gesù fu condotto da [[Anna (sommo sacerdote)|Anna]], ex sommo sacerdote e suocero del sacerdote in carica Caifa, poi da Caifa stesso, quindi al Sinedrio, che ne stabilì la condanna a morte per [[bestemmia]], essendosi equiparato a Dio.
 
[[File:Cristo crucificado.jpg|min|verticale|[[Diego Velázquez]], ''[[Cristo crocifisso (Velázquez)|Cristo crocifisso]]'', 1631]]
 
Al mattino presto avvenne un nuovo incontro col Sinedrio, poi Gesù fu condotto dal prefetto romano Ponzio Pilato per richiederne l'esecuzione; questi lo interrogò ma non lo trovò colpevole. Pilato lo inviò dunque a Erode Antipa, re della Galilea —&nbsp;che, dopo averlo schernito, ma non condannato&nbsp;— lo rispedì a Pilato. Questi, nel tentativo di salvarlo, propose al popolo di liberarlo (era infatti uso da parte delle autorità romane rilasciare un prigioniero all'anno, per Pasqua), ma la folla gli preferì il ribelle/assassino [[Barabba]], mentre invocò la crocifissione per Gesù. Per paura di un tumulto Pilato si lavò le mani, dichiarandosi innocente per l'ingiusta condanna, e acconsentì alla richiesta della folla, condannando formalmente a morte Gesù per il reato di [[lesa maestà]], essendosi dichiarato «Re dei Giudei». Quindi Gesù fu [[Flagellazione di Gesù|flagellato]]; venne poi schernito dai soldati romani, che lo [[Coronazione di spine|coronarono di spine]] e lo condussero, assieme ad altri due condannati (tra cui il "[[buon ladrone]]"), verso il luogo della condanna, una piccola collina appena fuori le mura, chiamata [[Golgota]]-[[Calvario]]. Lungo la [[Salita al Calvario|salita]], Gesù fu aiutato a portare la croce da un certo Simone di Cirene.
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I vangeli, immediatamente dopo la descrizione della passione e della morte di Gesù, riportano alcuni fatti avvenuti dopo la deposizione del cadavere di Gesù: il rinvenimento della [[tomba vuota]] e le apparizioni di Gesù alle discepole (Maria Maddalena, [[Maria di Giacomo]], [[Salome (discepola di Gesù)|Salome]]), interpretati dai cristiani come segni di una sua [[Resurrezione di Gesù|Resurrezione]]. La scoperta avvenne all'alba del giorno dopo il sabato ({{passo biblico|Mc16,2;Lc24,1;Gv20,1|libro=no}}), cioè [[domenica]], anche se l'originale greco di {{passo biblico|Mt28,1|libro=no}} può indicare l'inizio della notte tra sabato e domenica.<ref>Vedi [[Bibbia TOB]], nota a {{Cita passo biblico|Mt|28,1}}.</ref> In seguito, sono testimoniate anche delle apparizioni di Gesù agli apostoli e ad altri discepoli ({{passo biblico|Gv21,1-2;At1,3;At3,15;1Cor15,3-8|libro=no}}).
 
I Vangeli dicono che, quaranta giorni<ref group=Nota>Ma 40 è una cifra simbolica giudaica, ricorrente nei testi biblici per indicare indefinitamente un lungo periodo.</ref> dopo la risurrezione, Gesù ascese al cielo. In altri testi sacri cristiani, come l'[[Apocalisse di Giovanni]], si parla del ritorno di Gesù, che le [[chiese cristiane]] attendono, definito "[[seconda venuta]]" o "''[[Parusia|parusía]]''", ritorno che dovrà coincidere con il Giorno del giudizio e l'inizio di «un nuovo cielo e una nuova terra» ({{passo biblico|Ap21,1|libro=no}}).
 
La successiva tradizione cristiana ha ritenuto come storico l'evento della risurrezione, riconoscendo questa con professioni di fede e di culto.<ref group=Nota>Il più antico testo cristiano che riconosce la risurrezione di Gesù è {{Cita passo biblico|1Cor|15,3-8}}, databile alla primavera del 56 (vedi [[Bibbia TOB]], p. 2608). Tra i pronunciamenti ufficiali cristiani relativi alla risurrezione di Gesù, vedi il [[Simbolo niceno]] del 325 («καὶ ἀναστάντα τῇ τριτῇ ἡμέρᾳ», "e che è risorto il terzo giorno"), il 3° articolo della ''[[Confessione augustana]]'' [[protestante]] del 1530, il 4° dei ''[[Trentanove articoli di religione]]'' [[anglicana]] del 1562, il n. 631 del ''[[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]]'' del 1992.</ref> Quegli studiosi moderni che negano questa interpretazione ritengono che si tratti di una mistificazione degli apostoli,<ref group=Nota>Questa ipotesi era sostenuta già in epoca apostolica dagli [[Ebrei]] ({{Cita passo biblico|Mt28,11-14}}), e in epoca contemporanea è stata ripresa da [[Reimarus]] (''Frammenti'', libro II, 1862) e altri. [[Ernest Renan]] lascia aperta questa possibilità ([[Ernest Renan]], ''Vita di Gesù'', 1863, tr. it. 1994, p. 179).</ref> o di una convinzione sorta a seguito di [[Allucinazione|allucinazioni]],<ref group=Nota>Così David Friedrich Strauß (''Vita di Gesù'', 1835); [[Ernest Renan]] opta per questa possibilità ([[Ernest Renan]], ''Vita di Gesù'', 1863, tr. it. 1994, p. 179: «Potenza divina dell'amore! momenti sacri, in cui la passione di un'allucinata risuscita un Dio al mondo!»).</ref> o della riproposizione nel mondo giudaico di un mito diffuso nella religiosità ellenistica, babilonese e fenicia, relativo ad una divinità che muore e risorge.<ref group=Nota>Vedi in particolare [[Mitra (divinità)|Mitra]] e [[Attis]] (così [[James Frazer]], ''[[Il ramo d'oro]]'', 1911-1915, tr. it. 1992, pp. 408-413), ma anche [[Dioniso]] e [[Osiride]].</ref>
 
== Gesù nella storiografia moderna ==
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La [[cristologia]] è quella parte della teologia cristiana che definisce e studia [[Ragione|razionalmente]], sulla base della [[rivelazione]], la figura di Gesù. Quattro sono i temi principali, strettamente legati tra loro, sui quali si è soffermata nella tradizione cristiana la riflessione cristologica:
* il ruolo della morte e risurrezione di Gesù nella redenzione e salvezza del genere umano (cristologia [[soteriologica]]). La riflessione in tal senso è già presente nei testi neotestamentari, soprattutto nella ''[[Lettera agli Ebrei]]'' e nelle lettere di Paolo. Due sono in particolare gli aspetti [[Soteriologia|soteriologici]] del mistero pasquale:
** la morte di Gesù,<ref group="Nota">Vedi [[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1N.HTM nn. 606-618]; [[Confessione Augustana]], art. 4.</ref> che è contemporaneamente vittima<ref group=Nota>Vedi {{Cita passo biblico|Gv1,29; 1Gv2,2;4,10}} e in particolare l'espressione "[[Apocalisse di Giovanni#Gesù Cristo, l'Agnello|agnello di Dio]]" tipica dell'[[Apocalisse]].</ref> e [[Nome ed epiteti di Gesù#Sacerdote|sacerdote]],<ref group=Nota>Vedi: {{Cita passo biblico|Eb2,17; 3,1; 4,14; 4,15; 5,5; 5,6; 5,10; 6,20; 7,3; 7,11; 7,15; 7,17; 7,21; 7,26; 8,1; 9,11; 10,21}}</ref> costituisce il compimento e il superamento<ref group=Nota>Vedi: {{Cita passo biblico|Eb 10,5; 10,10}}, dove la "volontà" del [[Dio Padre|Padre]], compiuta da Gesù, esprime il superamento dei sacrifici stabiliti dalla legge {{Cita passo biblico|Eb 10,1; Eb 10, 17}}.</ref> dei [[Sacrificio#Il sacrificio nell'Ebraismo|sacrifici dell'Antico Testamento]],<ref>{{Cita passo biblico|Lev 1-7}}</ref> che non sono più necessari per l'espiazione del peccato ({{passo biblico|Eb|9,14;10,5-10}}). Grazie a questo sacrificio "tutti" hanno ottenuto la [[Giustificazione (teologia)|giustificazione]] ({{passo biblico|Rm|5,19}}), cioè il ristabilimento dell'originale stato di [[Grazia divina|grazia]] tra Dio e gli uomini, che si era corrotto in conseguenza del [[peccato originale]];
** la risurrezione di Gesù,<ref>Vedi [[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1R.HTM nn. 651-655]; [[Trentanove articoli di fede]], art. 4;28.</ref> oltre a compartecipare con la morte al processo di giustificazione ({{passo biblico|Rm|4,25;6,4}}), permette all'umanità riscattata<ref group=Nota>Vedi: {{Cita passo biblico|Rm 5,14; 5,15}}, in particolare il rapporto fra la funzione salvifica della morte di Gesù fatto uomo e la trasgressione di Adamo, il primo uomo peccatore.</ref> di poter ricevere la cosiddetta «adozione filiale», cioè di partecipare alla vita di natura divina propria del Figlio nella risurrezione futura ({{passo biblico|1Cor|15,20-22}});
* il rapporto tra la natura umana e divina in Gesù (cristologia [[antropologica]]). Il Nuovo Testamento attribuisce a Gesù sia la [[natura]] umana —&nbsp;secondo la quale Gesù, come tutti gli uomini, è nato, ha patito ed è morto —, sia quella divina, secondo la quale Gesù-Logos esiste fin dall'eternità ({{passo biblico|Gv1,1;8,58;17,5|libro=no}}), è stato la causa della [[Creazione (teologia)|creazione]] dell'[[universo]] ({{passo biblico|Gv1,3|libro=no}}) ed esisterà per l'eternità ({{passo biblico|Ap|22,13}}).<br />Non sono però fornite indicazioni sul modo nel quale queste nature, di per sé inconciliabili, coesistano nella [[persona (filosofia)|persona]] di Gesù. Il problema è stato vivacemente e ampiamente dibattuto nei primi secoli della cristianità in particolare durante i [[concili ecumenici]], in risposta alle varie [[Dottrine cristologiche dei primi secoli|dottrine cristologiche]];
* in che modo la natura divina di Gesù si relaziona con quella del Padre e dello Spirito Santo (cristologia [[trinitaria]]). Anche in questo caso il Nuovo Testamento accenna fugacemente alla "Trinità" in alcuni passi ({{passo biblico|Mt28,19|libro=no}}; {{passo biblico|1Cor|12,3}}; {{passo biblico|2Cor|13,13}}), ma solo nei successivi concili ecumenici verrà chiarito il legame tra le tre persone divine;
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* [[Ebionismo]]. Il movimento giudeo-cristiano degli [[Ebioniti]] (II secolo) considerava Gesù come un grande profeta, al pari di Mosè, ma soltanto un uomo: di grande virtù, ma privo della natura divina.
* [[Docetismo]]. Sostenuto da autori [[gnostici]] tra il [[I secolo|I]]-IV secolo. Gesù è un eone di natura divina e l'elemento umano è solo apparente<ref group=Nota>Proprio dal [[lingua greca|greco]] ''dokèin'', "sembrare", proviene dunque il termine "docetismo".</ref> – in particolare per quanto riguarda la passione (una corrente minoritaria<ref name=BasilideSet>Vedi [[Basilide]], citato da [[Ireneo di Lione]] (''[[Contro le eresie]]'', I, 24, 4, [https://en.wikisource.org/wiki/Ante-Nicene_Fathers/Volume_I/IRENAEUS/Against_Heresies:_Book_I/Chapter_XXIV. testo EN]): «Costui fu crocifisso per errore, in quanto Cristo l'aveva trasformato in maniera tale che essi lo scambiarono per Gesù. A sua volta Gesù prese l'aspetto di Simone e stava lì vicino prendendosi gioco di loro». Vedi inoltre la voce: [[Secondo trattato del grande Set]].</ref> sostiene che non fu Gesù a patire e morire in croce, ma Simone di Cirene). Cenni antidoceti indicanti la realtà del Logos-Gesù sono presenti già nel Nuovo Testamento ({{passo biblico|1Gv|1,1-3}}).
* [[Adozionismo]]. Sostenuto da vari autori come l'[[ebionita]] [[Cerinto]] (fine I-inizio II secolo), [[Paolo di Samosata]] (ca. [[200]] – ca. [[275]]) e altri. Gesù è un semplice uomo che, per la sua notevole virtù, è stato adottato da Dio&nbsp;– il quale lo ha investito della natura divina al momento del battesimo. L'adozionismo è confluito in una corrente del [[modalismo]], il cosiddetto [[Monarchianismo#Monarchianismo dinamico|modalismo dinamico]].
* Modalismo, detto anche [[Monarchismo]], [[Sabellianesimo]] ([[Sabellismo]]) o [[Patripassianesimo]]. Sostenuto da [[Sabellio]] (inizio del III secolo). Il Figlio, al pari del Padre e dello Spirito Santo, non è una vera e propria persona, ma un modo-manifestazione dell'unica sostanza-principio (''arché'') divina. In tal modo in croce ha patito anche il Padre (e lo Spirito Santo).
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[[File:Spas vsederzhitel sinay.jpg|min|verticale|sinistra|[[Icona (arte)|Icona]] del Cristo Pantocratore dipinta ad [[encausto]], conservata nel [[monastero di Santa Caterina (Egitto)|monastero di Santa Caterina]], [[Monte Sinai (Egitto)|monte Sinai]], VI-[[VII secolo]]]]
La Chiesa cattolica, già prima del [[Grande Scisma]], ha elaborato un insieme di dottrine e dogmi definiti come cristologia, durante i primi sette concili ecumenici, in base ai quali altre correnti di pensiero o altre interpretazioni delle scritture sono state definite "[[eresie]]".
* I. [[Primo concilio di Nicea]] ([[325]]). Nel cosiddetto [[Simbolo Niceno]]<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], [http://www.intratext.com/IXT/ITA0141/_P1.HTM n. 125].</ref> (o "Credo breve") il Figlio è definito consustanziale (''omoùsion'') al Padre, cioè «della stessa [[Sostanza (filosofia)|sostanza]] del Padre», con un'implicita condanna della [[Arianesimo|dottrina di Ario]].
* II. [[Primo concilio di Costantinopoli]] (381). Ribadisce il [[concilio di Nicea]] formulando il [[Simbolo niceno-costantinopolitano]]<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], [http://www.intratext.com/IXT/ITA0140/_P1.HTM n. 150].</ref> ("Credo lungo"), ampliamento del precedente.
* III. [[Concilio di Efeso]] ([[431]]). Stabilisce che Maria è «Madre di Dio» (Θεοτόκος, ''[[Theotókos]]'') e che in Cristo sono unite la natura umana e divina in una sola persona, condannando implicitamente il [[difisismo]] di Nestorio, l'adozionismo e il docetismo.<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], [http://www.intratext.com/IXT/ITA0137/_P3.HTM nn. 252-263].</ref>
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=== Chiese cristiane conciliari ===
Al giorno d'oggi, i seguaci del messaggio di Gesù ([[cristiani]]) sono circa 2,1 miliardi, cioè poco meno di un terzo degli abitanti del mondo.<ref>Vedi [http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html#Christianity Major Religions of the World Ranked by Number of Adherents] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080615140203/http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html#Christianity |datedata=15 giugno 2008 }}, adherents.com.</ref> I cristiani sono suddivisi in molte chiese, confessioni o denominazioni, che possono essere distinte in riferimento all'effettivo riconoscimento dei vari concili ecumenici.
 
Le decisioni dei primi sette concili ecumenici sono adottate dalle maggiori confessioni cristiane, che condividono dunque la stessa cristologia: [[cattolici]], [[ortodossi]], [[protestanti]], [[anglicani]]. Le diversità tra queste chiese riguardano prevalentemente questioni [[Ecclesiologia|ecclesiologiche]].
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*Secondo la [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]] ([[mormoni]]), Gesù è il Cristo, il Redentore, il Figlio di Dio e l'Iddio Eterno.<ref group="Nota">Vedi: [[Libro di Mormon]], [https://scriptures.lds.org/it/bm/ttlpg frontespizio]; [[Libro di Moroni]], [https://scriptures.lds.org/it/moro/8 8,3.8]. Vedi anche:[https://www.lds.org/languages/proclamations/livingchrist/start_here_160.pdf Il Cristo Vivente. La testimonianza degli Apostoli], documento ufficiale della [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]].</ref> Inoltre, Gesù è considerato il Geova dell'Antico Testamento,<ref>Vedi: [[Dottrina e Alleanze]] [https://scriptures.lds.org/it/dc/110/3-4#3 110,3-4].</ref> e dunque il Creatore del mondo.<ref>Vedi: [[Perla di gran prezzo]], [https://scriptures.lds.org/it/moses/1/31-33#31 Mosè 1,1].</ref> Per i mormoni, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono un solo Dio,<ref>Vedi: [[Libro di Mormon]], [https://scriptures.lds.org/it/3_ne/11/27#27 3Nefi 11,27].</ref> in quanto uniti e in armonia nei proposti e nella dottrina, benché siano personaggi separati e distinti, infatti, il Padre e il Figlio sono esseri spirituali con corpi tangibili di carne e ossa, mentre lo Spirito Santo è una persona di solo spirito.<ref>Vedi la voce: [https://scriptures.lds.org/it/gs/d/25 «Dio, Divinità»], in [https://scriptures.lds.org/it/helps/contents Guida alle Scritture].</ref> In base al racconto del ''[[Libro di Mormon]]'' —&nbsp;testo considerato sacro dai mormoni al pari della [[Bibbia]]&nbsp;—, Gesù, dopo essere risorto a Gerusalemme, apparve e impartì i suoi insegnamenti ad un popolo che abitava il continente americano,<ref>Vedi: ''[[Libro di Mormon]]'', [https://scriptures.lds.org/it/3_ne/11 3Nefi 11].</ref> discendente da famiglie del lignaggio di [[Israele]]. Secondo una tradizionale interpretazione di ''[[Dottrina e Alleanze]]'' [https://scriptures.lds.org/it/dc/20 20,1], altro testo sacro per i mormoni, si ritiene che Gesù sia nato il 6 aprile dell'[[1 a.C.]]
 
* Secondo la [[Chiesa dell'unificazione]] del reverendo [[Sun Myung Moon]], Gesù non è Dio, ma soltanto un uomo. Non è nato verginalmente, ma era figlio illegittimo di Maria e [[Zaccaria (Nuovo Testamento)|Zaccaria]].<ref>{{Cita web|url=https://www.spiritwatch.org/Moondectract.pdf|titolo=Examples of the use of deception by The Unification Church|titolotradotto=Esempi di utilizzo dell'inganno dalla Chiesa dell'unificazione|autore=David Wolfe|citazione=An outsider doctrine is presented to the general public or potential converts which is more palatable and likely to be accepted, while the insider doctrine, presented to members or those deep within a group — is something completely different. A classic example of this can be found in the Unification Church. '''It has long been a secret inner teaching within the Unification Church, passed on by word of mouth, that Jesus was an illegitimate child, conceived through Mary having sexual intercourse with Zachariah the father of John the Baptist!''' (Such has been testified by many former Unification Church members). Realizing how such a repugnant teaching might shock and turn away potential converts, especially Christians, it was attempted to keep word of this doctrine within their Church.}}</ref> La sua predicazione si rivelò fallimentare, principalmente a causa del mancato supporto di Giovanni Battista. La [[morte in croce di Gesù]] non ha significato salvifico, mentre la sua risurrezione non è stata corporale: si è trattato soltanto di un suo "ritorno" in forma spirituale. Il reverendo Moon si definisce «terzo Adamo» e incarnazione dello stesso Gesù.<ref>Vedi: [http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/Cults/unificat.htm Unification Church] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061229091306/http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/Cults/unificat.htm |data=29 dicembre 2006 }}, da [http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/ Biblical Discernment Ministries] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080216140424/http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/ |datedata=16 febbraio 2008 }}.</ref>
 
=== Liturgia ===
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Tutta la [[liturgia]] cristiana è costruita intorno alla figura di Gesù.
 
* I [[riti]] principali sono i [[sacramenti]] (sette nella tradizione cattolica e ortodossa, di numero variabile a seconda delle varie chiese protestanti), che sono considerati basati sul comando e l'esempio di Gesù.<ref group=Nota>Ai sacramenti la tradizione [[chiesaChiesa cattolica|cattolica]] affianca i [[sacramentali]], pratiche di culto non da lui istituite.</ref> Il principale sacramento è l'eucaristia ([[traslitterazione]] del termine greco εὐχαριστία, ''eucharistía'', "rendimento di grazie"), che, secondo il racconto dei vangeli, Gesù istituì nel corso dell'Ultima Cena. Tra le varie chiese cristiane vi sono notevoli differenze circa il significato da attribuirsi all'eucaristia:
** per la Chiesa cattolica e quella ortodossa, durante l'eucaristia —&nbsp;celebrata nel più ampio rito della [[messa]] ("[[divina liturgia]]" nella dicitura ortodossa)&nbsp;— avviene il miracolo della [[transustanziazione]]: la sostanza del pane e del [[vino]] muta in quella del [[Corpo umano|corpo]] e [[sangue]] di Gesù<ref group=Nota>Vedi [[concilio di Trento]], ''Decreti di riforma'', sessione XIII, cap. IV, "La transustanziazione" e [[concilio Vaticano I]], ''Definizione della dottrina della fede cattolica e del primato e dell'infallibilità papale'', sessione II, "Professione di fede".</ref> («[[presenza reale]]»), rimanendo però inalterati gli [[Accidente (filosofia)|accidenti]] (forma, colore e sapore).<ref group=Nota>Vedi [[concilio di Costanza]], ''Sentenza di condanna degli articoli di Giovanni Wicleff'', sessione VIII.</ref> La tradizione cattolica riconosce che, nel caso dei cosiddetti [[miracoli eucaristici]], tale mutazione riguarda anche gli accidenti;
** per le chiese protestanti di tradizione [[luterana]], durante l'eucaristia&nbsp;– celebrata durante il rito della "Cena del Signore", avviene l'[[Consustanziazione|unione sacramentale]]:<ref>Vedi [[Martin Lutero]], ''Weimar Ausgabe'', 26, 442.</ref> alle sostanze del pane e del vino si affiancano quelle del corpo e sangue di Gesù;
** per le chiese protestanti di tradizione [[calvinista]], l'Eucaristia rappresenta invece una semplice commemorazione, o ricordo, dell'Ultima Cena e del sacrificio in croce di Gesù, in cui la presenza di Cristo è soltanto «pneumatica», ovvero spirituale.<ref>[[Giovanni Calvino]], ''Istituzione della religione cristiana'', libro IV, 17, 10-11.</ref>
* L'[[anno liturgico]] è il ciclo temporale, della durata di un anno, in cui sono scandite le celebrazioni relative ai principali avvenimenti della vita di Gesù, per esempio il Natale (nascita), l'Epifania (visita dei [[Magi (Bibbia)|Magi]]), la Pasqua (risurrezione).
* Le [[preghiere]] usate nella liturgia si basano sui testi della Bibbia. La «preghiera della Chiesa per eccellenza»<ref>Vedi [[Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]], 2005, n. 581.</ref> è il [[Padre Nostro]], insegnato dallo stesso Gesù agli apostoli in {{passo biblico|Mt6,9-13|libro=no}}.
 
Le varie chiese hanno poi sviluppato riti e preghiere proprie, per esempio, nella tradizione cattolica sono importanti il [[Rosario]] (nei cui 20 «misteri» sono ricordati i principali eventi della vita di Gesù e di sua madre) e la [[Via Crucis]] (che ripercorre in 14 «stazioni» gli eventi della passione e morte di Cristo).
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=== Ebraismo ===
{{vedi anche|Gesù nell'ebraismo}}
L'[[Ebraismo]] non riconosce Gesù come il Messia atteso, né tanto meno gli attribuisce natura divina, caratteristiche che sono considerate estranee alla tradizione ed alla religione monoteistica ebraica.<ref group="Nota">«Il punto è questo: l'intera Cristologia della Chiesa - l'intero complesso delle dottrine sul Figlio di Dio che morì sulla croce per salvare l'umanità dal peccato e dalla morte – è incompatibile col giudaismo e sicuramente in disaccordo con l'Ebraismo che l'ha preceduta»; cfr. Rayner, John D. ''A Jewish Understanding of the World'', Berghahn Books, 1998, p. 187. ISBN 1-57181-974-6. «Per un Ebreo, comunque, qualsiasi forma di ''shituf'' equivale all'idolatria vera e propria. Non c'è quindi nessuna possibilità che un ebreo accetti Gesù come una divinità, come un mediatore o un redentore (messiah), o anche come un profeta, senza aver rinnegato il giudaismo»; cfr. Schochet, Rabbi J. Immanuel. [http://www.cjnews.com/pastissues/99/july29-99/feature/feature2.htm "Judaism has no place for those who betray their roots"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20041124055959/http://www.cjnews.com/pastissues/99/july29-99/feature/feature2.htm|data=24 novembre 2004}}, ''[[Canadian Jewish News]]'', July 29, 1999.</ref> [[Mosè Maimonide]], [[rabbino]] del [[XII secolo]] e fondamentale teologo ebraico, lo chiama «Gesù il Nazareno», e lo considera alla stregua di un rabbì itinerante, al quale la successiva tradizione cristiana, mentendo, ha attribuito miracoli e di cui ha falsamente proclamato la resurrezione.<ref>Cfr. [[Maimonide]], ''Lettera allo Yemen'', par. 17, [https://en.wikisource.org/wiki/Epistle_to_Yemen/XVII testo in inglese].</ref>
 
Circa il [[processo di Gesù]] che ne decretò la morte, secondo la ''[[Jewish Encyclopedia]],''<ref>''[http://jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=254&letter=J&search=Jesus Jesus of Nazareth]'', paragrafi "The Last Supper" e "His Death".</ref> la responsabilità fu della "arrogante" gerarchia [[sadducea]]. Questa ne decretò la morte consegnandolo a Pilato, ma non istituì un vero e proprio processo [[sinedrita]] (che avrebbe coinvolto anche l'[[ebraismo farisaico]], da cui deriva l'[[ebraismo rabbinico]]). Il principale motivo della condanna non derivò da questioni teologiche relative alla divinità o messianicità di Gesù, ma dalla reazione all'episodio della cosiddetta [[purificazione del Tempio]] da lui compiuto.
 
=== Islam ===
{{vedi anche|Gesù nell'islam}}
Sulla base del [[Corano]], i seguaci dell'[[Islam]] onorano la figura di Gesù (<span style="font-size: 120%;">عيسى</span>, ''ʿĪsā'' in [[Lingua araba|arabo]]) e lo considerano un profeta e il Messia. L'Islam crede nel suo concepimento verginale da Maria, definita appunto ''al-Batūl'', "la Vergine" ([http://www.sufi.it/Corano/3.htm III,47]; [http://www.sufi.it/Corano/19.htm XIX,20]; [http://www.sufi.it/Corano/21.htm XXI,91]; [http://www.sufi.it/Corano/66.htm LXVI,12]). Gesù è un grande profeta di Dio (<span style="font-size: 120%;">ﺭﺴﻮﻝ الله</span>, ''rasūl Allāh'', [http://www.sufi.it/Corano/4.htm IV,157]; [http://www.sufi.it/Corano/61.htm LXI,6]; [http://www.sufi.it/Corano/6.htm VI,85]), ma di natura umana, e non divina (IV,171; [http://www.sufi.it/Corano/5.htm V,75]). Ha compiuto miracoli «col permesso di Allah» (V,110): cosa che non fu concessa neanche a [[Maometto]], se si eccettua la sua perfetta fedeltà alla lettera del Messaggio divino, nel momento in cui egli lo riproponeva agli uomini. Non fu Gesù a essere crocifisso e morire in croce («qualcuno fu reso ai loro occhi simile a Lui», IV,157). Ascese al Cielo (III,55), senza dunque risorgere («Iddio lo innalzò a Sé», IV,158). In base al versetto «Egli non è che un Presagio per l'Ora» ([http://www.sufi.it/Corano/43.htm XLIII,61]), Gesù sarebbe destinato a tornare nel mondo, come [[Mahdi]], prima del [[giorno del Giudizio]], apparendo all'altezza del [[minareto]] cosiddetto "di ʿĪsā" nella [[Grande Moschea degli Omayyadi]] di [[Damasco]]. Il suo fine di combattere e sconfiggere il [[Dajjāl]] sarà coronato da successo ed egli potrà avviare quindi un quarantennio di perfetta vita islamica sulla Terra, prima di morire, infine, di morte naturale ed essere sepolto a [[Medina]], risorgendo subito dopo, nell'apocalittico ''Yawm al-dīn'' per il definitivo giudizio divino.<ref group="Nota">Nel lemma «ʿĪsā», curato da [[Georges Chehata Anawati]], su: ''Encyclopédie de l'Islam'', oltre Bayḍāwī (''Anwār al-tanzīl wa-asrār al-taʾwīl''), il dotto orientalista domenicano cita in proposito il [[sunnita]] [[hanafita]] Muḥammad Anwār Shāh al-Kashmīrī al-Hindī (''al-Taṣrīḥ bi-mā tawātara fī nuzūl al-Masīḥ'', Aleppo, 1965)</ref> La necessità della sua morte sembra d'altronde coerente con l'assioma per cui a nessun uomo è concessa l'immortalità, tanto che anche Maometto dovette morire nel [[632]].
 
Alcuni commentatori del Corano (tra cui Zamakhsharī e Baydāwī)<ref name="muslim">Vedi Christine Schirrmacher, [http://www.contra-mundum.org/schirrmacher/crucifixion.pdf The Crucifixion of Jesus in View of Muslim Theology] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080514115952/http://www.contra-mundum.org/schirrmacher/crucifixion.pdf |datedata=14 maggio 2008 }}, 1997.</ref> sostengono che uno degli apostoli (magari [[Pietro apostolo|Pietro]]) si sia offerto come "sostituto" per il maestro, nella speranza di ottenere il paradiso come ricompensa. Tra le altre ipotesi avanzate circa l'identità del sostituto: Simone di Cirene,<ref name="BasilideSet" /> Giuda Iscariota,<ref>Vedi [[Vangelo di Barnaba]], nn. 216-217, [http://www.latrobe.edu.au/arts/barnabas/Barncoloured9.html testo EN] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080907005131/http://www.latrobe.edu.au/arts/barnabas/Barncoloured9.html |data=7 settembre 2008 }}.</ref> [[Satana]], un soldato romano di nome Titanus, o un altro sconosciuto.
 
Il movimento della [[Ahmadiyya]] di Qādyān e di [[Lahore]], in [[India]] —&nbsp;di origine islamica, ma considerato dai sunniti e dagli sciiti come eretico&nbsp;— afferma che Gesù non sarebbe morto in croce: a loro detta, rimase sulla croce per quattro ore poi venne rimosso e curato dalle sue ferite con un unguento speciale chiamato ''marham-i Īsā'' (unguento di Gesù);<ref>{{Cita libro |cognome=Schäfer |nome=Peter |cognome2=Cohen |nome2=Mark R. |titolo=Toward the millennium: messianic expectations from the Bible to Waco |anno=1998 |editore=Brill |oclc=38765162 |isbn=9004110372 |lingua=en}}</ref> dalla Palestina fuggì poi in India, dove visse ancora per molti anni, fino a morire di vecchiaia a [[Srinagar]], nel [[Kashmir]]: qui, in effetti, si trova un monumento tradizionalmente indicato come «[[Roza Bal|la tomba di ʿĪsā]]» e secondo gli Ahmadiyya il fondatore del loro movimento religioso [[Mirza Ghulam Ahmad]] è il ritorno spirituale di Gesù.
 
=== Bahaismo ===
La fede [[Bahá'í]] considera Gesù come una manifestazione dell'unico Dio, al pari di Muhammad, [[Buddha]], [[Krishna]], [[Zoroastro]] e dei messaggeri delle altre grandi religioni.<ref>Vedi Robert Stockman, [http://bahai-library.com/index.php5?file=stockman_jesus_bahai_writings Jesus Christ in the Baha'i Writings] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070930182817/http://bahai-library.com/index.php5?file=stockman_jesus_bahai_writings |datedata=30 settembre 2007 }}, 1992.</ref> Gesù come tutte le manifestazioni di Dio ha una doppia natura, umana e divina; tuttavia, non è possibile che sia presente nella sua persona la pienezza di Dio, in quanto egli è assolutamente trascendente. Gesù è il Messia preannunciato dall'Antico Testamento. Come i cristiani e i musulmani, anche i bahá'í credono nel concepimento verginale di Gesù, tuttavia ritengono che Egli è Figlio di Dio in senso spirituale, ma non biologico.<ref>[http://www.bahai.it/attachments/175_cento%20domande%20e%20cento%20risposte.pdf Fede Bahá'í, 100 domande e 100 risposte] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150922022304/http://www.bahai.it/attachments/175_cento%20domande%20e%20cento%20risposte.pdf|data=22 settembre 2015}}</ref> [[Bahá'u'lláh]], il fondatore della Fede [[Bahà'i]], rappresenta il ritorno di Gesù in senso spirituale e non fisico.
=== Religioni classiche ===
La figura di Gesù e il suo insegnamento vengono investigati dai teologi e filosofi del cosiddetto «[[paganesimo]]» solo a partire dal III secolo. Al riguardo, tuttavia, disponiamo di poche fonti, per lo più mediate dalle opere dei [[Padri della Chiesa]] del [[IV secolo]].
 
Il principale testo di riferimento è certamente la ''Filosofia desunta dagli oracoli'', opera perduta del filosofo «pagano» [[Porfirio]] (203-305). In quest'opera, Porfirio, come riporta [[Sant'Agostino]], afferma:
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Per secoli l'iconografia ha privilegiato l'aspetto maestoso e glorioso di Gesù risorto, rappresentato dal modello del Pantocratore ("onnipotente"). A partire dal [[Medioevo]], in concomitanza con la predicazione di [[Francesco d'Assisi]], si afferma definitivamente in Occidente la raffigurazione della crocifissione, che si affianca a quella di Gesù risorto.
 
Nel [[Rinascimento]], la figura di Gesù si laicizza e diventa il prototipo dell'uomo perfetto. Tale visione avrà il suo massimo esponente in [[Michelangelo]], che nel [[Giudizio universale (Michelangelo)|Giudizio universale]] recupera l'immagine paleocristiana del Cristo imberbe.<ref>In riferimento a tutto il paragrafo, vedi Flavio Caroli, ''Il volto di Gesù. Storia di un'immagine dall'antichità all'arte contemporanea'', Mondadori, Milano 2008.</ref>
 
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