Software libero: differenze tra le versioni

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=== Rispetto degli obblighi imposti dalle licenze di software libero ===
Per non incorrere alla violazione degli obblighi imposti dalle licenze di software libero, è utile porre attenzioni ad alcuni aspetti:<ref>{{Cita web|url=httphttps://aliprandi.blogspot.com/2016/11/regole-software-libero-ciurcina.html|titolo=Le regole del software libero (di Marco Ciurcina)}}</ref>
* adattare la contrattualistica con i fornitori di software per responsabilizzarli al rispetto degli obblighi imposti dalle licenze di software libero;
* prevedere che gli sviluppatori interni si dotino (ed utilizzino in modo corretto) strumenti di controllo di versione del software sviluppato;
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=== Vantaggi ===
A prescindere dalle implicazioni sociali, secondo i suoi sostenitori il software libero presenta numerosi vantaggi rispetto al software proprietario.<ref>{{cita web|url=httphttps://www.dwheeler.com/oss_fs_why.html|titolo=Why Open Source Software / Free Software (OSS/FS, FLOSS, or FOSS)? Look at the Numbers!|lingua=en|autore=David A. Wheeler}}</ref>
* Essendo possibile modificare liberamente il software, è possibile personalizzarlo ed adattarlo alle proprie esigenze.
* Il codice sorgente è sottoposto ad una revisione da parte di moltissime persone, pertanto è più difficile che contenga [[bug]] e malfunzionamenti. In ogni caso, è sempre possibile per chiunque tenere un indice pubblico dei problemi, in modo che gli utenti li conoscano.
* Se viene scoperto un baco o una falla di [[sicurezza informatica|sicurezza]], la sua correzione di solito è molto rapida.<ref name="foss">{{Cita web|url = httphttps://www.terrybollinger.com/dodfoss/dodfoss_pdf.pdf|titolo = Use of Free and Open Source Software in the U.S. Department of Defence|data = 2 gennaio 2003|lingua = en|accesso = 16 marzo 2015}}</ref>
* Essendo il sorgente liberamente consultabile, è molto difficile inserire intenzionalmente nel software [[backdoor]], [[trojan (informatica)|trojan]] o [[spyware]] senza che questi vengano prontamente scoperti ed eliminati, come invece è accaduto per alcune applicazioni commerciali (ad esempio il caso del database Firebird della Borland che conteneva una backdoor scoperta quando di tale software sono stati pubblicati i sorgenti).
* Non potendo esistere formati segreti, è molto più facile costruire software interoperabile, anche se resta la necessità di documentazione ecc. perché un formato possa dirsi un [[formato aperto]].
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* lo sviluppo del software libero sarebbe più lento rispetto al software proprietario; tesi espressa da [[Bill Gates]] nella sua lettera aperta ai programmatori dilettanti<ref>{{cita web|url=http://www.flora.ca/gates_letter.txt|titolo=An open Letter to Hobbysts|23-12-2007}}</ref>. Bill Gates ha inoltre particolarmente criticato la [[GNU General Public License|GPL]] definita come licenza "virale" e non economicamente sostenibile<ref>{{cita web|url=https://www.theregister.co.uk/2002/04/22/gates_gpl_will_eat_your/|titolo=Gates: GPL will eat your economy, but BSD's cool|23-12-2007}}</ref>.
* alcune tipologie di software, soprattutto di nicchia, non sarebbero disponibili come software libero; infatti il software di nicchia non avrebbe abbastanza utenti per la creazione di una comunità che supporti lo sviluppo del software.
* lo sviluppo del software libero avrebbe una struttura anarchica, che porta a risultati incoerenti e ad una mancanza di uniformità e consistenza<ref>{{cita web|url=httphttps://www.softpanorama.org/Articles/a_second_look_at_the_cathedral_and_the_bazaar.shtml#Some_Vulnerabilities|titolo=Some Vulnerabilities of The Cathedral and the Bazaar|23-12-2007}}</ref>.
* nonostante il codice sorgente sia liberamente disponibile, non tutti sono in grado di apportarvi modifiche<ref>{{cita web|url=httphttps://www.softpanorama.org/Articles/oss_as_academic_research.shtml#b4|titolo=Open Source Problems and Limitations|23-12-2007}}</ref>.
* la diffusione di un software libero creato in risposta alla presenza di un software a pagamento di successo, potrebbe arrecare gravi conseguenze finanziarie ai creatori del software a pagamento.
 
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È largamente riconosciuto che per la [[pubblica amministrazione]] è preferibile usare software libero, a meno di specifici fattori che lo rendano impossibile o estremamente costoso per la specifica applicazione.<ref>{{cita testo|url=https://fsfe.org/activities/procurement/procurement.it.html|titolo=Public Procurement - Overview - FSFE}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.infonomics.nl/FLOSS/report/Final-2b.htm|titolo=Free/Libre and Open Source Software: Survey and Study. Deliverable D18: FINAL REPORT. Part 2B: Open Source Software in the Public Sector: Policy within the European Union.|autore=Rishab A. Ghosh, Bernhard Krieger, Ruediger Glott, Gregorio Robles|editore=International Institute of Infonomics, University of Maastricht, The Netherlands|data=2002-06|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090424061144/http://www.infonomics.nl/FLOSS/report/Final-2b.htm#_Toc14094306}}</ref> Questo consenso si riflette, soprattutto dagli anni 2000, in numerose norme quali il [[Codice dell'amministrazione digitale]] in Italia, le linee guida dell'[[Unione europea]] e centinaia di iniziative pubbliche internazionali, di cui un numero crescente (soprattutto in [[America Latina]]) rende obbligatorio l'uso di software libero.<ref>{{cita pubblicazione|url=https://csis-prod.s3.amazonaws.com/s3fs-public/legacy_files/files/publication/100416_Open_Source_Policies.pdf|lingua=en|titolo=Government Open Source Policies|data=2010-03|autore=Center for Strategic and International Studies|accesso=2 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170102172905/https://csis-prod.s3.amazonaws.com/s3fs-public/legacy_files/files/publication/100416_Open_Source_Policies.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
 
Una sintesi dell'esperienza di 20 enti migrati al software libero ha mostrato che il software libero ha costi totali inferiori rispetto al software proprietario, posto che la migrazione sia ben pianificata e consideri tutti i costi del ciclo di vita del software ([[Total Cost of Ownership|TCO]] comprensivo di ricerca, acquisizione, integrazione, uso e uscita).<ref>{{cita pubblicazione|url=httphttps://eprints.lse.ac.uk/39826/|titolo=Total cost of ownership of open source software: a report for the UK Cabinet Office supported by OpenForum Europe|autore=Maha Shaikh and Tony Cornford|data=2011-11|citazione=Nonetheless, when people with experience apply their judgement to the question of TCO many are clear that cost advantages – cost saving and cost avoidance - are achievable, and case studies support this contention.|lingua=en}}</ref>
 
Per incrementare la diffusione del software libero all'interno della pubblica amministrazione, una strategia comune è che un ente centrale acquisti un servizio di assistenza per tutti gli enti periferici, garantendo così un elevato livello di qualità del servizio a un costo minimo.<ref>{{cita web|url=https://joinup.ec.europa.eu/community/osor/news/france-renews-its-two-free-software-support-contracts|titolo=France renews its two free software support contracts|autore=Cyrille Chausson|data=17 ottobre 2016}}</ref>
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== Bibliografia ==
* {{cita libro| cognome=Aliprandi| nome=Simone| titolo=Apriti standard! Interoperabilità e formati aperti per l'innovazione tecnologica| editore=Ledizioni/Copyleft-Italia.it| anno=2010| url=httphttps://www.aliprandi.org/apriti-standard}} Disponibile anche su Wikimedia Commons a questo {{cita testo|url=http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Apriti_Standard!_Interoperabilit%C3%A0_e_formati_aperti_per_l%27innovazione_tecnologica.pdf|titolo=link|accesso=10 aprile 2018|dataarchivio=14 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111014114638/http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Apriti_Standard!_Interoperabilit%C3%A0_e_formati_aperti_per_l%27innovazione_tecnologica.pdf|urlmorto=sì}}
* [[Ippolita (gruppo)|Ippolita]], ''{{cita testo|url=http://www.ippolita.net/files/open_non_e_free_ippolita.pdf|titolo=Open non è Free, Comunità digitali tra etica hacker e mercato globale|postscript=nessuno|accesso=10 aprile 2018|dataarchivio=1 dicembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081201090937/http://www.ippolita.net/files/open_non_e_free_ippolita.pdf|urlmorto=sì}}'', [[Elèuthera]], 2005, Milano (testo copyleft)
* AA. VV., ''Revolution OS. Voci dal codice libero''. A cura di A.Mari, S. Romagnolo. Apogeo Editore, 2003. ISBN 88-503-2154-6
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* {{cita web|url=https://www.gnu.org/home.it.html|titolo=GNU.org}}
* {{cita web|url=https://www.fsf.org/|titolo=Free Software Foundation|lingua=en}}
* {{cita web|url=httphttps://fsfe.org|titolo=Free Software Foundation Europe}}
* {{cita web|url=https://www.linux.it/softwarelibero|titolo=Definizione su linux.it}}
* {{cita web|url=httphttps://www.web-libre.org|titolo=Storia del Software Libero|lingua=fr}}
* {{cita web|url=http://www.ufficioopen.it|titolo=Guida al software libero per l'ufficio}}
* {{cita testo|url=http://www.bononia.it/~renzo/fortic/|titolo=Lezione sul Software Libero|postscript=nessuno}} di [[Renzo Davoli]]