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|PostCognome = '''di Nazareth'''
|ForzaOrdinamento = Gesu
|PreData = {{aramaico|יֵשׁוּעַ|Yēšūa{{'}}}}; in [[greco antico]] Ἰησοῦς (Iēsoûs); in [[lingua latina|latino]] Iesus; in [[lingua araba|arabo]] عيسى (ʿĪsā)
|Sesso = M
|LuogoNascita = Betlemme
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|AnnoMorte = [[26]]-[[36]]
|NoteMorte = <ref group=Nota>Con maggiore consenso tra gli studiosi, venerdì 7 aprile 30 d.C. (vedi in merito [[data di morte di Gesù]]).</ref>
|Attività = rabbinopredicatore
|Nazionalità = ebreo antico
|Epoca = 0
|PostNazionalitàFineIncipit =, è il fondatore e la figura centrale del [[cristianesimo]],<ref>Cfr. le seguenti fonti:{{Citazione|JESUS. Jesus Christ (7–5 BCE – 30–33 CE) is the founder of the Christian religion.|DALE C. ALLISON, JR., ''Jesus'' in ''Encyclopedia of Religion'', vol.7. New York, Macmillan, 2004, p.4843}}
{{Citazione|Jesus (c. 4 B.C.E.–c. 30 C.E.) the founder of CHRISTIANITY.|Robert S. Ellwood. ''Jesus'', in ''Encyclopedia of World Religion'', New York, Facts on File, 2007, p.238}}
{{Citazione|Gesù di Nazaret. Chiamato comunemente anche Gesù Cristo, è il fondatore del cristianesimo.|Romano Penna, in ''Dizionario delle religioni'', a cura di Giovanni Filoramo, Torino, Einaudi, 1993, p.317}}
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{{Citazione|Jesus (c. ...) the founder of Christianity.|''Jesus'' in ''The Oxford Dictionary of Jewish Religion'', Oxford, Oxford University Press, 1997 p.368}}
{{Citazione|JESUS (d. 30 C.E.), whom Christianity sees as its founder and object of faith, was a Jew who lived toward the end of the Second Commonwealth period.|''Jesus'' in ''Encyclopaedia Judaica'', vol.11. New York, Gale, 2007, p.246}}
{{Citazione|Jesus of Nazareth (ca. 4 B.C.-A.D. 29), also known as Jesus Christ, was the central personality and founder of the Christian faith.|''Jesus'' in ''Encyclopedia of World Biography'', vol. 8. New York, Gale, 1998 p.251}}</ref> [[religione]] che lo riconosce come il [[Cristo]] (e [[Messia]]), (figura ancora attesa dalla [[tradizione ebraica]],<ref>{{cita web|url=https://www.esodoassociazione.it/site/index.php/i-nostri-temi/futuro-del-cristianesimo/417-l-attesa-messianica-del-popolo-ebraico|titolo=L'attesa messianica del popolo ebraico}}</ref>) e come [[Dio (cristianesimo)|Dio]] [[Incarnazione (cristianesimo)|fatto uomo]]<ref group=Nota>Va precisato, tuttavia, che non tutte le correnti cristiane ritengono l'umanità di Gesù reale. Così la [[Chiesa copta ortodossa]] ritiene la sua umanità solo apparente; altre correnti cristiane invece, come gli [[Ebioniti]], hanno negato la divinità di Gesù considerandolo solo un uomo dotato di carismi divini; altre ancora lo hanno considerato alla stregua di un [[angelo]] o di [[Pneuma]] e, infine, come energia quasi personalizzata del Dio biblico (Cristo come Sapienza e ''Lógos'' di Dio), artefice della creazione e quindi come entità divina egli stesso, partecipe del Padre ma da lui personalmente distinto: cfr. Manlio Simonetti, ''Cristologia'' in ''Dizionario delle religioni''. Torino, Einaudi, 1993, p.173.</ref>
|Categorie = no
}}
Durante gli ultimi anni della sua vita, Gesù svolse l'attività di predicatore, [[Miracoli di Gesù|guaritore ed esorcista]] in [[Galilea]] e nella [[provincia romana]] della [[Giudea romana|Giudea]], nella [[regione storica]] della [[Palestina]].<ref group=Nota>Probabilmente i tre anni dal [[28]] al [[30]] (cfr. [[data di morte di Gesù]]).</ref><ref group=Nota>Fanno eccezione un soggiorno lungo la costa [[fenicia]], fra [[Tiro (Libano)|Tiro]] e [[Sidone]], e nella [[Decapoli]]; cfr. {{Cita passo biblico|Mc+7,24;31.Mt+15,21|nome=Mc 7,24.31; Mt 15,21}}</ref>
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{{Vedi anche|Fratelli di Gesù|Verginità perpetua di Maria}}
Nel Nuovo Testamento sono poi presenti diversi accenni a "[[Fratelli di Gesù|fratelli]]" ([[Giacomo il Giusto|Giacomo]], [[Giuseppe (parente di Gesù)|Giuseppe]], [[Simone (parente di Gesù)|Simone]] e [[Giuda (parente di Gesù)|Giuda]]) e "sorelle" (anonime) di Gesù, che tuttavia non sono mai detti figli di Giuseppe o Maria. Data la sporadicità degli accenni e la polisemia del termine nelle lingue semitiche (i testi neotestamentari sono scritti in un greco caratterizzato da ricorrenti [[semitismi]]), non è possibile risalire con certezza alla effettiva parentela di questi con Gesù, e sono state proposte diverse interpretazioni:
* la tradizione [[Chiesa cattolica|cattolica]],<ref group=Nota>[[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]] n. 500: "Giacomo e Giuseppe, 'fratelli di Gesù' (Mt13,55) sono i figli di una Maria discepola di Cristo, la quale è designata in modo significativo come 'l'altra Maria' (Mt28,1)"</ref> unitamente ai primi riformatori protestanti (soprattutto [[Martin Lutero]],<ref group=Nota>Martin Lutero, ''Sermone sopra Giovanni'', capitoli 1-4: "[Cristo] è stato l'unico figlio di Maria, e la vergine Maria non ha avuto altri figli oltre a lui [...] "fratelli" significa in realtà cugini, poiché la sacra scrittura e gli ebrei chiamano sempre fratelli i cugini [...] Egli, Cristo, il nostro salvatore, fu il frutto reale e naturale del grembo verginale di Maria [...] Ciò avvenne senza cooperazione dell'uomo, ed ella rimase vergine anche dopo".</ref> e [[Giovanni Calvino|Calvino]])<ref group=Nota>Calvino, ''Commento in Matteo'' 13,55: "Secondo il costume ebraico si chiamano fratelli tutti i parenti. E tuttavia Elvidio si è mostrato troppo ignorante, nel dire che Maria ha avuto diversi figli perché in qualche punto si è fatta menzione di fratelli di Cristo".</ref> li interpreta come [[cugino|cugini]] (e per questo è stato imposto il rinnovato dogma della [[Verginità perpetua di Maria|verginità ''perpetua'' di Maria]]);
* la tradizione [[ortodossa]]<ref>Vedi R.V.G. Tasker, voce «Fratelli di Gesù» in ''Nuovo dizionario enciclopedico illustrato della Bibbia'', 1997, p. 392.</ref> li interpreta come fratellastri, figli di un precedente matrimonio di Giuseppe;
* la maggior parte delle [[Chiese protestanti]] contemporanee<ref group=Nota>Il primo studioso moderno che sostenne questa ipotesi, ampiamente ripresa da biblisti evangelici successivi, è stato [[Theodor Zahn]], ''Brüder und Vettern Jesu''. Lipsia 1900.</ref> li interpreta come [[Fratello|fratelli]] in senso proprio, negando il [[dogma]] della verginità di Maria sostenuto da cattolici e ortodossi.
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* altri ''loci'' (per esempio {{passo biblico|Mt4,17;Mc1,14-15|libro=no}}, e soprattutto il [[discorso escatologico]]) lo presentano come ''non ancora'' presente, ma futuro (escatologia futura o conseguente). Il Regno futuro è tradizionalmente (ma non da Gesù)<ref group=Nota>Gesù chiama il Regno «paradiso» solo fugacemente in {{Cita passo biblico|Lc23,43}}, rivolgendosi in croce al "buon ladrone".</ref> chiamato "[[paradiso]]"<ref group=Nota>Il termine indica il [[giardino dell'Eden]] dei primi capitoli della [[Genesi]].</ref> e la sua instaurazione sarà preceduta dal "[[Giudizio universale|Giorno del giudizio]]" (espressione usata esplicitamente in {{passo biblico|Mt10,15;11,22;11,24;12,36|libro=no}}, implicitamente nel discorso escatologico). Questa escatologia futura ha portato alcuni studiosi moderni<ref group=Nota>Vedi soprattutto, pur con notevoli differenze tra loro, [[Johannes Weiß]], [[Alfred Loisy]], [[Albert Schweitzer]].</ref> a vedere Gesù come un entusiasta profeta [[Apocalittica|apocalittico]] che ha annunciato un mondo futuro e migliore.
 
La tradizione cristiana<ref group=Nota>Vedi p.es. [[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1K.HTM nn. 541-542].</ref> ha ricomposto questa dicotomia individuando nel "già" l'attività di Gesù proseguita nella Chiesa, e nel "non ancora" il mistero della sua morte e [[risurrezione]] – che sarà pienamente attualizzata con la sua [[seconda venuta]] e la trasfigurazione del mondo.<ref group=Nota>Vedi p.es. [[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1U.HTM n. 671].</ref>
 
==== Modalità di predicazione ====
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I Vangeli dicono che, quaranta giorni<ref group=Nota>Ma 40 è una cifra simbolica giudaica, ricorrente nei testi biblici per indicare indefinitamente un lungo periodo.</ref> dopo la risurrezione, Gesù ascese al cielo. In altri testi sacri cristiani, come l'[[Apocalisse di Giovanni]], si parla del ritorno di Gesù, che le [[chiese cristiane]] attendono, definito "seconda venuta" o "''[[Parusia|parusía]]''", ritorno che dovrà coincidere con il Giorno del giudizio e l'inizio di «un nuovo cielo e una nuova terra» ({{passo biblico|Ap21,1|libro=no}}).
 
La successiva tradizione cristiana ha ritenuto come storico l'evento della risurrezione, riconoscendo questa con professioni di fede e di culto.<ref group=Nota>Il più antico testo cristiano che riconosce la risurrezione di Gesù è {{Cita passo biblico|1Cor|15,3-8}}, databile alla primavera del 56 (vedi [[Bibbia TOB]], p. 2608). Tra i pronunciamenti ufficiali cristiani relativi alla risurrezione di Gesù, vedi il [[Simbolo niceno]] del 325 («καὶ ἀναστάντα τῇ τριτῇ ἡμέρᾳ», "e che è risorto il terzo giorno"), il 3° articolo della ''[[Confessione augustana]]'' [[protestante]] del 1530, il 4° dei ''[[Trentanove articoli di religione]]'' [[anglicana]] del 1562, il n. 631 del ''[[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]]'' del 1992.</ref> Quegli studiosi moderni che negano questa interpretazione ritengono che si tratti di una mistificazione degli apostoli,<ref group=Nota>Questa ipotesi era sostenuta già in epoca apostolica dagli [[Ebrei]] ({{Cita passo biblico|Mt28,11-14}}), e in epoca contemporanea è stata ripresa da [[Reimarus]] (''Frammenti'', libro II, 1862) e altri. [[Ernest Renan]] lascia aperta questa possibilità ([[Ernest Renan]], ''Vita di Gesù'', 1863, tr. it. 1994, p. 179).</ref> o di una convinzione sorta a seguito di [[Allucinazione|allucinazioni]],<ref group=Nota>Così David Friedrich Strauß (''Vita di Gesù'', 1835); [[Ernest Renan]] opta per questa possibilità ([[Ernest Renan]], ''Vita di Gesù'', 1863, tr. it. 1994, p. 179: «Potenza divina dell'amore! momenti sacri, in cui la passione di un'allucinata risuscita un Dio al mondo!»).</ref> o della riproposizione nel mondo giudaico di un mito diffuso nella religiosità ellenistica, babilonese e fenicia, relativo ad una divinità che muore e risorge.<ref group=Nota>Vedi in particolare [[Mitra (divinità)|Mitra]] e [[Attis]] (così [[James Frazer]], ''[[Il ramo d'oro]]'', 1911-1915, tr. it. 1992, pp. 408-413), ma anche [[Dioniso]] e [[Osiride]].</ref>
 
== Gesù nella storiografia moderna ==
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La [[cristologia]] è quella parte della teologia cristiana che definisce e studia [[Ragione|razionalmente]], sulla base della [[rivelazione]], la figura di Gesù. Quattro sono i temi principali, strettamente legati tra loro, sui quali si è soffermata nella tradizione cristiana la riflessione cristologica:
* il ruolo della morte e risurrezione di Gesù nella redenzione e salvezza del genere umano (cristologia [[soteriologica]]). La riflessione in tal senso è già presente nei testi neotestamentari, soprattutto nella ''[[Lettera agli Ebrei]]'' e nelle lettere di Paolo. Due sono in particolare gli aspetti [[Soteriologia|soteriologici]] del mistero pasquale:
** la morte di Gesù,<ref group="Nota">Vedi [[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1N.HTM nn. 606-618]; [[Confessione Augustana]], art. 4.</ref> che è contemporaneamente vittima<ref group=Nota>Vedi {{Cita passo biblico|Gv1,29; 1Gv2,2;4,10}} e in particolare l'espressione "[[Apocalisse di Giovanni#Gesù Cristo, l'Agnello|agnello di Dio]]" tipica dell'[[Apocalisse]].</ref> e [[Nome ed epiteti di Gesù#Sacerdote|sacerdote]],<ref group=Nota>Vedi: {{Cita passo biblico|Eb2,17; 3,1; 4,14; 4,15; 5,5; 5,6; 5,10; 6,20; 7,3; 7,11; 7,15; 7,17; 7,21; 7,26; 8,1; 9,11; 10,21}}</ref> costituisce il compimento e il superamento<ref group=Nota>Vedi: {{Cita passo biblico|Eb 10,5; 10,10}}, dove la "volontà" del [[Dio Padre|Padre]], compiuta da Gesù, esprime il superamento dei sacrifici stabiliti dalla legge {{Cita passo biblico|Eb 10,1; Eb 10, 17}}.</ref> dei [[Sacrificio#Il sacrificio nell'Ebraismo|sacrifici dell'Antico Testamento]],<ref>{{Cita passo biblico|Lev 1-7}}</ref> che non sono più necessari per l'espiazione del peccato ({{passo biblico|Eb|9,14;10,5-10}}). Grazie a questo sacrificio "tutti" hanno ottenuto la [[Giustificazione (teologia)|giustificazione]] ({{passo biblico|Rm|5,19}}), cioè il ristabilimento dell'originale stato di [[Grazia divina|grazia]] tra Dio e gli uomini, che si era corrotto in conseguenza del [[peccato originale]];
** la risurrezione di Gesù,<ref>Vedi [[Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1R.HTM nn. 651-655]; [[Trentanove articoli di fede]], art. 4;28.</ref> oltre a compartecipare con la morte al processo di giustificazione ({{passo biblico|Rm|4,25;6,4}}), permette all'umanità riscattata<ref group=Nota>Vedi: {{Cita passo biblico|Rm 5,14; 5,15}}, in particolare il rapporto fra la funzione salvifica della morte di Gesù fatto uomo e la trasgressione di Adamo, il primo uomo peccatore.</ref> di poter ricevere la cosiddetta «adozione filiale», cioè di partecipare alla vita di natura divina propria del Figlio nella risurrezione futura ({{passo biblico|1Cor|15,20-22}});
* il rapporto tra la natura umana e divina in Gesù (cristologia [[antropologica]]). Il Nuovo Testamento attribuisce a Gesù sia la [[natura]] umana —&nbsp;secondo la quale Gesù, come tutti gli uomini, è nato, ha patito ed è morto —, sia quella divina, secondo la quale Gesù-Logos esiste fin dall'eternità ({{passo biblico|Gv1,1;8,58;17,5|libro=no}}), è stato la causa della [[Creazione (teologia)|creazione]] dell'[[universo]] ({{passo biblico|Gv1,3|libro=no}}) ed esisterà per l'eternità ({{passo biblico|Ap|22,13}}).<br />Non sono però fornite indicazioni sul modo nel quale queste nature, di per sé inconciliabili, coesistano nella [[persona (filosofia)|persona]] di Gesù. Il problema è stato vivacemente e ampiamente dibattuto nei primi secoli della cristianità in particolare durante i [[concili ecumenici]], in risposta alle varie [[Dottrine cristologiche dei primi secoli|dottrine cristologiche]];
* in che modo la natura divina di Gesù si relaziona con quella del Padre e dello Spirito Santo (cristologia [[trinitaria]]). Anche in questo caso il Nuovo Testamento accenna fugacemente alla "Trinità" in alcuni passi ({{passo biblico|Mt28,19|libro=no}}; {{passo biblico|1Cor|12,3}}; {{passo biblico|2Cor|13,13}}), ma solo nei successivi concili ecumenici verrà chiarito il legame tra le tre persone divine;
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=== Chiese cristiane conciliari ===
Al giorno d'oggi, i seguaci del messaggio di Gesù ([[cristiani]]) sono circa 2,1 miliardi, cioè poco meno di un terzo degli abitanti del mondo.<ref>Vedi [http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html#Christianity Major Religions of the World Ranked by Number of Adherents] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080615140203/http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html#Christianity |datedata=15 giugno 2008 }}, adherents.com.</ref> I cristiani sono suddivisi in molte chiese, confessioni o denominazioni, che possono essere distinte in riferimento all'effettivo riconoscimento dei vari concili ecumenici.
 
Le decisioni dei primi sette concili ecumenici sono adottate dalle maggiori confessioni cristiane, che condividono dunque la stessa cristologia: [[cattolici]], [[ortodossi]], [[protestanti]], [[anglicani]]. Le diversità tra queste chiese riguardano prevalentemente questioni [[Ecclesiologia|ecclesiologiche]].
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*Secondo la [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]] ([[mormoni]]), Gesù è il Cristo, il Redentore, il Figlio di Dio e l'Iddio Eterno.<ref group="Nota">Vedi: [[Libro di Mormon]], [https://scriptures.lds.org/it/bm/ttlpg frontespizio]; [[Libro di Moroni]], [https://scriptures.lds.org/it/moro/8 8,3.8]. Vedi anche:[https://www.lds.org/languages/proclamations/livingchrist/start_here_160.pdf Il Cristo Vivente. La testimonianza degli Apostoli], documento ufficiale della [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]].</ref> Inoltre, Gesù è considerato il Geova dell'Antico Testamento,<ref>Vedi: [[Dottrina e Alleanze]] [https://scriptures.lds.org/it/dc/110/3-4#3 110,3-4].</ref> e dunque il Creatore del mondo.<ref>Vedi: [[Perla di gran prezzo]], [https://scriptures.lds.org/it/moses/1/31-33#31 Mosè 1,1].</ref> Per i mormoni, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono un solo Dio,<ref>Vedi: [[Libro di Mormon]], [https://scriptures.lds.org/it/3_ne/11/27#27 3Nefi 11,27].</ref> in quanto uniti e in armonia nei proposti e nella dottrina, benché siano personaggi separati e distinti, infatti, il Padre e il Figlio sono esseri spirituali con corpi tangibili di carne e ossa, mentre lo Spirito Santo è una persona di solo spirito.<ref>Vedi la voce: [https://scriptures.lds.org/it/gs/d/25 «Dio, Divinità»], in [https://scriptures.lds.org/it/helps/contents Guida alle Scritture].</ref> In base al racconto del ''[[Libro di Mormon]]'' —&nbsp;testo considerato sacro dai mormoni al pari della [[Bibbia]]&nbsp;—, Gesù, dopo essere risorto a Gerusalemme, apparve e impartì i suoi insegnamenti ad un popolo che abitava il continente americano,<ref>Vedi: ''[[Libro di Mormon]]'', [https://scriptures.lds.org/it/3_ne/11 3Nefi 11].</ref> discendente da famiglie del lignaggio di [[Israele]]. Secondo una tradizionale interpretazione di ''[[Dottrina e Alleanze]]'' [https://scriptures.lds.org/it/dc/20 20,1], altro testo sacro per i mormoni, si ritiene che Gesù sia nato il 6 aprile dell'[[1 a.C.]]
 
* Secondo la [[Chiesa dell'unificazione]] del reverendo [[Sun Myung Moon]], Gesù non è Dio, ma soltanto un uomo. Non è nato verginalmente, ma era figlio illegittimo di Maria e [[Zaccaria (Nuovo Testamento)|Zaccaria]].<ref>{{Cita web|url=https://www.spiritwatch.org/Moondectract.pdf|titolo=Examples of the use of deception by The Unification Church|titolotradotto=Esempi di utilizzo dell'inganno dalla Chiesa dell'unificazione|autore=David Wolfe|citazione=An outsider doctrine is presented to the general public or potential converts which is more palatable and likely to be accepted, while the insider doctrine, presented to members or those deep within a group — is something completely different. A classic example of this can be found in the Unification Church. '''It has long been a secret inner teaching within the Unification Church, passed on by word of mouth, that Jesus was an illegitimate child, conceived through Mary having sexual intercourse with Zachariah the father of John the Baptist!''' (Such has been testified by many former Unification Church members). Realizing how such a repugnant teaching might shock and turn away potential converts, especially Christians, it was attempted to keep word of this doctrine within their Church.}}</ref> La sua predicazione si rivelò fallimentare, principalmente a causa del mancato supporto di Giovanni Battista. La [[morte in croce di Gesù]] non ha significato salvifico, mentre la sua risurrezione non è stata corporale: si è trattato soltanto di un suo "ritorno" in forma spirituale. Il reverendo Moon si definisce «terzo Adamo» e incarnazione dello stesso Gesù.<ref>Vedi: [http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/Cults/unificat.htm Unification Church] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061229091306/http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/Cults/unificat.htm |data=29 dicembre 2006 }}, da [http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/ Biblical Discernment Ministries] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080216140424/http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/ |datedata=16 febbraio 2008 }}.</ref>
 
=== Liturgia ===
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Tutta la [[liturgia]] cristiana è costruita intorno alla figura di Gesù.
 
* I [[riti]] principali sono i [[sacramenti]] (sette nella tradizione cattolica e ortodossa, di numero variabile a seconda delle varie chiese protestanti), che sono considerati basati sul comando e l'esempio di Gesù.<ref group=Nota>Ai sacramenti la tradizione [[chiesaChiesa cattolica|cattolica]] affianca i [[sacramentali]], pratiche di culto non da lui istituite.</ref> Il principale sacramento è l'eucaristia ([[traslitterazione]] del termine greco εὐχαριστία, ''eucharistía'', "rendimento di grazie"), che, secondo il racconto dei vangeli, Gesù istituì nel corso dell'Ultima Cena. Tra le varie chiese cristiane vi sono notevoli differenze circa il significato da attribuirsi all'eucaristia:
** per la Chiesa cattolica e quella ortodossa, durante l'eucaristia —&nbsp;celebrata nel più ampio rito della [[messa]] ("[[divina liturgia]]" nella dicitura ortodossa)&nbsp;— avviene il miracolo della [[transustanziazione]]: la sostanza del pane e del [[vino]] muta in quella del [[Corpo umano|corpo]] e [[sangue]] di Gesù<ref group=Nota>Vedi [[concilio di Trento]], ''Decreti di riforma'', sessione XIII, cap. IV, "La transustanziazione" e [[concilio Vaticano I]], ''Definizione della dottrina della fede cattolica e del primato e dell'infallibilità papale'', sessione II, "Professione di fede".</ref> («[[presenza reale]]»), rimanendo però inalterati gli [[Accidente (filosofia)|accidenti]] (forma, colore e sapore).<ref group=Nota>Vedi [[concilio di Costanza]], ''Sentenza di condanna degli articoli di Giovanni Wicleff'', sessione VIII.</ref> La tradizione cattolica riconosce che, nel caso dei cosiddetti [[miracoli eucaristici]], tale mutazione riguarda anche gli accidenti;
** per le chiese protestanti di tradizione [[luterana]], durante l'eucaristia&nbsp;– celebrata durante il rito della "Cena del Signore", avviene l'[[Consustanziazione|unione sacramentale]]:<ref>Vedi [[Martin Lutero]], ''Weimar Ausgabe'', 26, 442.</ref> alle sostanze del pane e del vino si affiancano quelle del corpo e sangue di Gesù;
** per le chiese protestanti di tradizione [[calvinista]], l'Eucaristia rappresenta invece una semplice commemorazione, o ricordo, dell'Ultima Cena e del sacrificio in croce di Gesù, in cui la presenza di Cristo è soltanto «pneumatica», ovvero spirituale.<ref>[[Giovanni Calvino]], ''Istituzione della religione cristiana'', libro IV, 17, 10-11.</ref>
* L'[[anno liturgico]] è il ciclo temporale, della durata di un anno, in cui sono scandite le celebrazioni relative ai principali avvenimenti della vita di Gesù, per esempio il Natale (nascita), l'Epifania (visita dei [[Magi (Bibbia)|Magi]]), la Pasqua (risurrezione).
* Le [[preghiere]] usate nella liturgia si basano sui testi della Bibbia. La «preghiera della Chiesa per eccellenza»<ref>Vedi [[Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolicacattolica]], 2005, n. 581.</ref> è il [[Padre Nostro]], insegnato dallo stesso Gesù agli apostoli in {{passo biblico|Mt6,9-13|libro=no}}.
 
Le varie chiese hanno poi sviluppato riti e preghiere proprie, per esempio, nella tradizione cattolica sono importanti il [[Rosario]] (nei cui 20 «misteri» sono ricordati i principali eventi della vita di Gesù e di sua madre) e la [[Via Crucis]] (che ripercorre in 14 «stazioni» gli eventi della passione e morte di Cristo).
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Sulla base del [[Corano]], i seguaci dell'[[Islam]] onorano la figura di Gesù (<span style="font-size: 120%;">عيسى</span>, ''ʿĪsā'' in [[Lingua araba|arabo]]) e lo considerano un profeta e il Messia. L'Islam crede nel suo concepimento verginale da Maria, definita appunto ''al-Batūl'', "la Vergine" ([http://www.sufi.it/Corano/3.htm III,47]; [http://www.sufi.it/Corano/19.htm XIX,20]; [http://www.sufi.it/Corano/21.htm XXI,91]; [http://www.sufi.it/Corano/66.htm LXVI,12]). Gesù è un grande profeta di Dio (<span style="font-size: 120%;">ﺭﺴﻮﻝ الله</span>, ''rasūl Allāh'', [http://www.sufi.it/Corano/4.htm IV,157]; [http://www.sufi.it/Corano/61.htm LXI,6]; [http://www.sufi.it/Corano/6.htm VI,85]), ma di natura umana, e non divina (IV,171; [http://www.sufi.it/Corano/5.htm V,75]). Ha compiuto miracoli «col permesso di Allah» (V,110): cosa che non fu concessa neanche a Maometto, se si eccettua la sua perfetta fedeltà alla lettera del Messaggio divino, nel momento in cui egli lo riproponeva agli uomini. Non fu Gesù a essere crocifisso e morire in croce («qualcuno fu reso ai loro occhi simile a Lui», IV,157). Ascese al Cielo (III,55), senza dunque risorgere («Iddio lo innalzò a Sé», IV,158). In base al versetto «Egli non è che un Presagio per l'Ora» ([http://www.sufi.it/Corano/43.htm XLIII,61]), Gesù sarebbe destinato a tornare nel mondo, come [[Mahdi]], prima del [[giorno del Giudizio]], apparendo all'altezza del [[minareto]] cosiddetto "di ʿĪsā" nella [[Grande Moschea degli Omayyadi]] di [[Damasco]]. Il suo fine di combattere e sconfiggere il [[Dajjāl]] sarà coronato da successo ed egli potrà avviare quindi un quarantennio di perfetta vita islamica sulla Terra, prima di morire, infine, di morte naturale ed essere sepolto a [[Medina]], risorgendo subito dopo, nell'apocalittico ''Yawm al-dīn'' per il definitivo giudizio divino.<ref group="Nota">Nel lemma «ʿĪsā», curato da [[Georges Chehata Anawati]], su: ''Encyclopédie de l'Islam'', oltre Bayḍāwī (''Anwār al-tanzīl wa-asrār al-taʾwīl''), il dotto orientalista domenicano cita in proposito il [[sunnita]] [[hanafita]] Muḥammad Anwār Shāh al-Kashmīrī al-Hindī (''al-Taṣrīḥ bi-mā tawātara fī nuzūl al-Masīḥ'', Aleppo, 1965)</ref> La necessità della sua morte sembra d'altronde coerente con l'assioma per cui a nessun uomo è concessa l'immortalità, tanto che anche Maometto dovette morire nel [[632]].
 
Alcuni commentatori del Corano (tra cui Zamakhsharī e Baydāwī)<ref name="muslim">Vedi Christine Schirrmacher, [http://www.contra-mundum.org/schirrmacher/crucifixion.pdf The Crucifixion of Jesus in View of Muslim Theology] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080514115952/http://www.contra-mundum.org/schirrmacher/crucifixion.pdf |datedata=14 maggio 2008 }}, 1997.</ref> sostengono che uno degli apostoli (magari [[Pietro apostolo|Pietro]]) si sia offerto come "sostituto" per il maestro, nella speranza di ottenere il paradiso come ricompensa. Tra le altre ipotesi avanzate circa l'identità del sostituto: Simone di Cirene,<ref name="BasilideSet" /> Giuda Iscariota,<ref>Vedi [[Vangelo di Barnaba]], nn. 216-217, [http://www.latrobe.edu.au/arts/barnabas/Barncoloured9.html testo EN] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080907005131/http://www.latrobe.edu.au/arts/barnabas/Barncoloured9.html |data=7 settembre 2008 }}.</ref> [[Satana]], un soldato romano di nome Titanus, o un altro sconosciuto.
 
Il movimento della [[Ahmadiyya]] di Qādyān e di [[Lahore]], in [[India]] —&nbsp;di origine islamica, ma considerato dai sunniti e dagli sciiti come eretico&nbsp;— afferma che Gesù non sarebbe morto in croce: a loro detta, rimase sulla croce per quattro ore poi venne rimosso e curato dalle sue ferite con un unguento speciale chiamato ''marham-i Īsā'' (unguento di Gesù);<ref>{{Cita libro |cognome=Schäfer |nome=Peter |cognome2=Cohen |nome2=Mark R. |titolo=Toward the millennium: messianic expectations from the Bible to Waco |anno=1998 |editore=Brill |oclc=38765162 |isbn=9004110372 |lingua=en}}</ref> dalla Palestina fuggì poi in India, dove visse ancora per molti anni, fino a morire di vecchiaia a [[Srinagar]], nel [[Kashmir]]: qui, in effetti, si trova un monumento tradizionalmente indicato come «[[Roza Bal|la tomba di ʿĪsā]]» e secondo gli Ahmadiyya il fondatore del loro movimento religioso [[Mirza Ghulam Ahmad]] è il ritorno spirituale di Gesù.
 
=== Bahaismo ===
La fede [[Bahá'í]] considera Gesù come una manifestazione dell'unico Dio, al pari di Muhammad, [[Buddha]], [[Krishna]], [[Zoroastro]] e dei messaggeri delle altre grandi religioni.<ref>Vedi Robert Stockman, [http://bahai-library.com/index.php5?file=stockman_jesus_bahai_writings Jesus Christ in the Baha'i Writings] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070930182817/http://bahai-library.com/index.php5?file=stockman_jesus_bahai_writings |datedata=30 settembre 2007 }}, 1992.</ref> Gesù come tutte le manifestazioni di Dio ha una doppia natura, umana e divina; tuttavia, non è possibile che sia presente nella sua persona la pienezza di Dio, in quanto egli è assolutamente trascendente. Gesù è il Messia preannunciato dall'Antico Testamento. Come i cristiani e i musulmani, anche i bahá'í credono nel concepimento verginale di Gesù, tuttavia ritengono che Egli è Figlio di Dio in senso spirituale, ma non biologico.<ref>[http://www.bahai.it/attachments/175_cento%20domande%20e%20cento%20risposte.pdf Fede Bahá'í, 100 domande e 100 risposte] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150922022304/http://www.bahai.it/attachments/175_cento%20domande%20e%20cento%20risposte.pdf|data=22 settembre 2015}}</ref> [[Bahá'u'lláh]], il fondatore della Fede [[Bahà'i]], rappresenta il ritorno di Gesù in senso spirituale e non fisico.
=== Religioni classiche ===
La figura di Gesù e il suo insegnamento vengono investigati dai teologi e filosofi del cosiddetto «[[paganesimo]]» solo a partire dal III secolo. Al riguardo, tuttavia, disponiamo di poche fonti, per lo più mediate dalle opere dei [[Padri della Chiesa]] del IV secolo.