Sciangai (gioco): differenze tra le versioni

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L'origine dello sciangai è incerta. Nonostante il nome richiami l'[[Oriente (regione geografica)|Oriente]], l'origine più probabile è [[Europa|europea]]: il gioco fu importato nel 1936 negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] dall'[[Ungheria]], dove era chiamato ''Marokko''<ref>{{cita libro |cognome=Endrei |nome=Walter |cognome2=Zolnay |nome2=László |data=1986 |titolo=Fun and Games in Old Europe |url=https://www.google.com/books/edition/Fun_and_Games_in_Old_Europe/b83fAAAAMAAJ?hl=en&gbpv=1&bsq=marokko+mikado+hungary&dq=marokko+mikado+hungary&printsec=frontcover#spf=1597191994734 |città=Budapest |editore=Corvina |p=132 |isbn=9789631323863}}</ref>, mentre già nel [[XVI secolo]], si faceva un gioco simile in [[Francia]], chiamato ''Jonchets''<ref name="regoledelgioco">Regole del gioco - [http://www.regoledelgioco.com/giochi-di-abilita/shangai/ Shangai]</ref>.
 
 
Di seguito Ecco una leggenda a riguardo:
 
"La Danza delle Bacchette del Drago
 
Si racconta che, molti secoli fa, quando Shanghai era ancora un piccolo villaggio di pescatori circondato da paludi e canali, vi abitasse un vecchio saggio chiamato Ma Qian, noto per la sua straordinaria capacità di leggere i segni del destino. Ogni sera, nel porto avvolto dalla nebbia, i mercanti e i marinai si riunivano attorno a lui per ascoltare storie di draghi, spiriti e antichi imperatori.
 
Ma Qian possedeva un oggetto misterioso: un cilindro di giada verde contenente decine di sottili bacchette di bambù. Diceva che gli erano state donate da un lung, un drago celeste, come premio per avergli salvato le uova da un gruppo di predoni. Quelle bacchette erano incise con simboli dorati e, secondo la leggenda, custodivano il soffio del drago stesso.
 
Il saggio sviluppò un gioco curioso: svuotava il cilindro sul tavolo, lasciando cadere le bacchette in un groviglio apparentemente casuale. I partecipanti, a turno, tentavano di raccogliere una bacchetta senza muovere le altre. Ma Qian spiegava che ogni gesto richiedeva respiro lento e mani ferme come acqua calma, poiché muovere troppe bacchette avrebbe fatto “risvegliare il drago” che riposava dentro di esse.
 
La voce di questo passatempo si diffuse lungo le rotte commerciali: marinai provenienti da paesi lontani lo impararono, portandolo nei loro porti. Ma ogni volta che lo insegnavano, dicevano:
 
“Questo è il gioco di Shanghai, la città dove i draghi dormono nelle bacchette.”
 
Col tempo, il nome della città si legò indissolubilmente al gioco. Il mito racconta ancora che le bacchette originali di Ma Qian fossero fatte con il bambù del Monte Huangshan, temprate dal soffio di un drago dorato. Si narra che, se mai fossero ritrovate, al tocco del giocatore più abile rivelerebbero antiche mappe nascoste tra i simboli incisi.
 
E così, ciò che oggi è un semplice gioco di destrezza porta con sé un’eco di leggende: ogni bacchetta raccolta è un sussurro di Shanghai, la città sospesa tra nebbia, commercio e magia."
 
 
== Regole del gioco ==