Pallavolo: differenze tra le versioni

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== La partita ==
Secondo le regole attuali (vedi più avanti l' evoluzione delle regole di gioco) le partite si disputano al meglio dei cinque [[Set (sport)|set]] e vince la gara la squadra che ne conquista tre. Ogni set viene vinto dalla prima squadra che raggiunge 25 punti con almeno due punti di differenza rispetto alla squadra avversaria, con l'eccezione del quinto set (''[[Tie-break#Volley|set decisivo]] tie break''), che termina quando una delle due squadre raggiunge 15 punti (sempre con distacco di 2 punti) e con cambio campo alla conquista dell'ottavo punto.<ref name=partita>{{cita video| url=https://www.youtube.com/watch?v=HVwSYa3sEKI|Fasi di partita|}}</ref>
 
Ogni azione incomincia con il [[#Servizio o battuta|servizio]] (o "battuta"), effettuato dal giocatore difensore destro della squadra, che ne ha ottenuto il diritto. Al fischio dell'[[arbitro (pallavolo)|arbitro]] egli ha otto secondi di tempo per inviare la palla verso il campo avversario, partendo da dietro la linea di fondo e battendo al volo o con i piedi per terra utilizzando qualsiasi parte del braccio. L'azione continua fino a che la palla non tocca il campo, e/o viene inviata fuori da esso o viene commesso un fallo.
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la [[FIVB]] introdusse nel 1998, aggiungendolo poi al regolamento dal 2000. Il criterio era, in realtà, presente anche prima dell'introduzione sebbene con una normativa differente: veniva infatti applicato solamente durante l'eventuale ultimo quinto set.<ref name=gazzetta>{{cita news|url=https://archiviostorico.gazzetta.it/1999/giugno/05/PALLAVOLO_DEL_2000_gm_0_990605496.shtml|titolo=LA PALLAVOLO DEL 2000|pubblicazione=Gazzetta Magazine|editore=La Gazzetta dello Sport|data=5 giugno 1999}}</ref> Fino ad allora tutti i set terminavano a soli quindici punti, ma essi venivano acquisiti solo se l'azione veniva vinta dalla squadra al servizio; se l'azione terminava in favore della squadra in ricezione, invece, questa conquistava il diritto a servire (''cambio palla''), ma non acquisiva alcun punto.
 
A causa dell'elevato tasso di errore che spesso ha il battitore, e soprattutto dal fatto che statisticamente è maggiore la probabilità di vincere l' azione in ricezione che in battuta, era molto frequente che le azioni si susseguissero con molte alternanze di cambio palla senza alcuna acquisizione di punto, soprattutto tra squadre di pari forza. Per questo la pallavolo rischiava di risultare poco attraente come sport per il grande pubblico, in particolare considerando la difficoltà nella programmazione televisiva delle partite, la cui durata era imprevedibile e spesso molto lunga. Questo ha determinato la decisione di passare al ''rally point system'' che, assegnando un punto per ogni azione, riduce drasticamente l'incertezza nella durata di una gara (che raramente supera le due ore e mezzo).<ref>{{Treccani|rally-point-system_(Lessico-del-XXI-Secolo)|rally-point system|anno=2013|accesso=11 settembre 2022}}</ref> Tale modifica è stata introdotta con la modifica del regolamento FIVB del 2000.<ref name=gazzetta/>
 
Successivamente, per cercare di avere scambi mediamente più prolungati e limitatamente al redivivo [[Campionato mondiale per club FIVB (maschile)|Campionato mondiale maschile per club FIVB]] del 2009, entrò anche in vigore la regola in base alla quale il primo attacco può essere effettuato solo dalla seconda linea<ref>{{Cita web|url=http://www.fivb.org/en/volleyball/Competitions/WorldClubChampionships/2009/viewPressRelease.asp?No=21106|titolo=2010 FIVB Volleyball World Championship - Italy|accesso=17 agosto 2016}}</ref>. Tuttavia già nell'[[Campionato mondiale per club FIVB 2010 (maschile)|edizione del 2010]] venne abbandonata tale regola, detta ''Golden Formula'', che in un summit di tecnici non incontrò i favori degli addetti ai lavori.