Utente:Raffaer/Sandbox: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
←Nuova pagina: = Alzaia (associazione culturale) = '''Alzaia''' è stato un centro culturale e di produzione artistica attivo a Roma tra il 1971 e il 1980. Fondato da un gruppo di giovani artisti, l’associazione promuoveva l’arte come strumento di impegno sociale e politico. La sede principale si trovava in via della Minerva, vicino al Pantheon. === Storia === L’associazione nacque nel 1971 per iniziativa di dieci artisti: Ennio Calabria, [https://www.ragusah24.it/201... |
|||
(3 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate) | |||
Riga 1:
= Alzaia (
L''''Alzaia''' è stato un
Dopo un primo periodo di associazione spontanea, si costituisce in collettivo e prende parte nel 1969, con striscioni e locandine, alle rivendicazioni lavorative della tipografia Apollon, sulla via Tiburtina a [[Roma]]. Per la [[Festa de l'Unità|Festa dell'Unità]] (1970) nel quartiere popolare romano [[Tiburtino III]], gli artisti preparano la Composizione di sagome dipinte, poi riutilizzate da [[Ettore Scola]] nei titoli di apertura e di coda del film [[Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)|Dramma della Gelosia (tutti i]] [[Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)|particolari in cronaca)]].
L’associazione nacque nel 1971 per iniziativa di dieci artisti: [[Ennio Calabria]], [https://www.ragusah24.it/2014/04/15/ritratto-gruppo-assenza-modica-si-ricorda-giovanni-puma/?utm_source=chatgpt.com Pietro Campus], Nicola Distefano, Angelo Fattori, Luigi Ferranti, Franco Ferrari, Giuseppe Frattali, Paolo Ganna, Francesco Pernice e Giovanni Puma.▼
▲L’associazione
Nel 1976, l’associazione si trasformò in '''società cooperativa di produzione e promozione culturale''', ampliando il numero dei soci e formalizzando le attività artistiche, educative e di intervento sociale già avviate negli anni precedenti. Tra i nuovi membri figuravano Gianfrancesco Artibani, Maurizio Bedini, Sergio Ciarlo, Sandro Di Marco, Nicola Grassitelli, Lia Lepore, Agostino Milanese, Tiziana Piccone, Luisa Taravella e Roberto Zito.▼
▲Nel 1976, l’associazione si trasformò in '''società cooperativa di produzione e promozione culturale''', ampliando il numero dei soci e formalizzando le attività artistiche, educative e di intervento sociale già avviate negli anni precedenti.
Successivamente, il 14 novembre 1978, l'Alzaia ha ridefinito la propria ragione sociale, diventando ''Alzaia Società Cooperativa di Produzione e Promozione Culturale nelle Arti Visive a Responsabilità Limitata'', e ha nominato [https://asac.labiennale.org/attivita/arti-visive/350870 Gianfrancesco Artibani] presidente del consiglio di amministrazione. In questo periodo, [https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2025/01/marco-rossi-lecce-morto/ Marco Rossi Lecce] è entrato a far parte della cooperativa, assumendo il ruolo di direttore e responsabile della produzione grafica e dell’organizzazione degli eventi.
Dal 1985 l'Alzaia si fonde con la casa editrice Editori del Grifo per poi sciogliersi formalmente nel 1986.
=== Attività ===
Alzaia organizzò mostre personali e collettive, producendo cataloghi che documentavano dibattiti tra artisti, critici e intellettuali
Nel 1975, Alzaia partecipa alla X [[Quadriennale di Roma]] con un'installazione realizzata collettivamente al [[Palazzo delle Esposizioni|Palazzo delle Esposizioni,]] dal titolo L''a città e l’idea Polimaterica''. Nel 1976 partecipa alla [[Biennale di Venezia]] con il manifesto ''Arte come Processo'' nella sezione Ambiente come sociale, istituita da [[Raffaele De Grada (scrittore)|Raffaele De Grada]] ed [[Enrico Crispolti]]. Realizzò interventi artistici in scuole, quartieri, fabbriche occupate, feste de [[L'Unità|L’Unità]] e spazi pubblici, e, a partire dal 1976, iniziò la pubblicazione dei Quaderni Alzaia.
Alzaia promosse inoltre progetti di solidarietà internazionale a favore di Cuba, Cile, Palestina e Haiti e collaborò con istituzioni locali su iniziative culturali e sociali. Negli anni ’80, organizzò mostre significative come quella dedicata a [[Hugo Pratt]] e al suo personaggio [[Corto Maltese]], ''Scatole ma non solo'' dell'illustratrice [[Chiara Rapaccini]], e ''I Love Paperino'' tenutasi a [[Palazzo Braschi]] (1984–1985) per i 50 anni di Paperino e che vide il contributi di artisti italiani e internazionali, incluso un disegno di [[Andrea Pazienza]], e catalogo pubblicato da Editori del Grifo.
===
Alzaia è stato un punto di riferimento per la sperimentazione artistica e culturale
=== Riferimenti ===
# Sito di [https://alzaia.blogspot.com/
# X Quadriennale di Roma, [https://arbiq.quadriennalediroma.org/oggetti/27810-alzaia-gruppo-centro-di-promozione-culturale
# https://www.arengario.it/wp-content/uploads/2016/10/arengario-2016-paz-prima-pagare.pdf
# Guzzi,
# Alzaia, C. (a cura di M. Rossi Lecce). (1983). Nuvole a go go [Mostra]. Roma: Assessorato alla Cultura del Comune di Roma (R. Nicolini); Montepulciano: Editori del Grifo.
#
#Catenacci, S., & Drovandini, E. (2017). Un esperimento di rifondazione co-operativa: “Operazione Roma Eterna”, 1974–1976. In Arte fuori dall’arte: Incontri e scambi fra arti visive e società negli anni Settanta (pp. 277–286).
#Crescentini, M. (2019). Alzaia. In Spazi d'arte a Roma (1940–1990). Documenti del Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive (pp. 73–77). Roma: Palombi Editori.
|