Cirvoi: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{S|Belluno|frazioni}}
|Nome=Cirvoi
{{Frazione
|Nome ufficiale=
|nomeFrazione = Cirvoi
|immaginePanorama= Cirvoi_Ceresera.jpg
|didascalia Didascalia= Cirvoi con il monte Teverone e il Col Nudo sullo sfondo
|Stemma=
|siglaRegione = VEN
|Stato=ITA
|siglaProvincia = BL
|Grado amministrativo=4
|nomeDelComune = Belluno
|Divisione amm grado 1=Veneto
|linkStemma = Belluno-Stemma.png
|Divisione amm grado 2=Belluno
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|Divisione amm grado 3=Belluno
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|Note superficie=
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|Note abitanti=..
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|Festivo=
}}
'''Cirvoi''' (''Zergói'' in [[dialetto]] locale) è una [[Frazione (geografia)|frazione]] di [[Belluno]].
 
Il paese sorge a quota 545 metri sul [[livello del mare]], nel versante settentrionale delle prealpi, ai piedi del [[Nevegal]]. Si trova a circa 5 km a [[sud]] dal [[capoluogo]] comunale.
'''Cirvoi''' (in [[dialetto]] bellunese '''Zergói''') è un paese di poco più di 300 abitanti.
 
==Geografia e accessi==
Situato a quota 545 metri sul [[livello del mare]], su un declivio (ai piedi del [[Nevegal]]) dal quale si gode di un magnifico panorama sulla [[Valbelluna]], sul [[Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi]] e sulle [[Pale di San Martino]], Cirvoi si trova circa 5 [[km]] a [[sud]] dal [[capoluogo]], [[Belluno]], di cui costituisce [[frazione (diritto amministrativo)|frazione]].
Cirvoi si raggiunge:
 
*Da [[Belluno]] salendo verso [[Castion (Belluno)|Castion]], proseguendo poi in direzione del [[Nevegal]], svoltando a destra in corrispondenza di Caleipo, seguendo infine la segnaletica.<ref name="cirvoi.altervista.org">[http://www.cirvoi.altervista.org/percorsi.htm Cirvoi | Come raggiungerci<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101118050822/http://www.cirvoi.altervista.org/percorsi.htm |data=18 novembre 2010 }}.</ref>
Dell'[[esistenza]] di Cirvoi si ha notizia certa, da atti di [[compravendita]], dall'inizio del [[XVI secolo]], anche se il paese esisteva già in epoca ben più antica.
*Dal [[Nevegal]] scendendo lungo la sterrata via del Malvan e proseguendo poi verso Cirvoi lungo via Col de Gou che conduce nella piazza del paese.<ref name="cirvoi.altervista.org"/>
A Cirvoi si trova, infatti, un lavatoio che la tradizione orale del paese indica come coperchio di una tomba di epoca romana.
*Da Cet, percorrendo la stretta via Cet ([[strada]] prevalentemente non asfaltata fruibile soprattutto in [[mountain bike]]).
Cirvoi è servito dall'[[autobus]] urbano (linea J).<ref name="cirvoi.altervista.org"/>
 
Si possono distinguere tre principali parti del paese: il nucleo centrale, organizzato attorno alla chiesa; la porzione lungo l'ultimo tratto di via Cirvoi verso la piazza; la zona meno abitata, verso il [[Nevegal]] e il [[Cicogna (torrente)|torrente Cicogna]] con varie case sparse.
La chiesa del paese (vedi sotto la Galleria fotografica), il cui campanile è stato ristrutturato nel 2006, è intitolata a San Tiziano, ed è edificata su un preesitente impianto la più antica testimonianza del quale risale al 1394. All'interno si trovano alcune opere pittoriche e scultoree.
 
==Storia==
Nella piazza di Cirvoi sono visibili dei [[murales]] dedicati alla [[Resistenza italiana]], realizzati negli [[anni 1980|anni ottanta]] del [[XX secolo]], in onore dei molti abitanti del paese che vi hanno partecipato come [[partigiani]]. Interessanti o quantomeno curiose sono anche le statue collocate sulle colonne dell'ingresso del cortile cosiddetto "dei Sponga", di fronte ai murales, piuttosto antiche ma di incerta origine. Curiosa, sebbene certamente non antica, è anche, salendo dalla piazza verso il [[Nevegal]], la fontana detta "dell'alpino". Nella direzione opposta, scendendo dalla piazza, si incontrano un'altra particolare scultura sulla colonna al lato dell'ingresso di un cortile, e un lavatoio utilizzato fino a pochi decenni fa dagli abitanti del paese, restaurato nel 2006.
Dell'esistenza di Cirvoi si ha notizia certa, da atti di [[compravendita]], dall'inizio del [[XVI secolo]],<ref name="quatrociacoe.it">Tavi, Luigina (2001). "Cirvói". Quatro Ciàcoe. Mensile de cultura e tradission vènete. XIX, 4, p. 49. http://www.quatrociacoe.it/200104/200104.php.</ref> anche se il paese esisteva già in epoca più antica. A Cirvoi si trova, infatti, un lavatoio che la tradizione orale del paese indica come coperchio di una tomba di epoca ostrogota {{senza fonte}}.
<!--[[Immagine:Cirvoi_Ceresera.jpg|thumb|Cirvoi con il monte Teverone e il Col Nudo sullo sfondo]]-->
Lo storico bellunese Piloni riferisce che gli abitanti di Cirvoi sarebbero stati liberati dalla servitù della gleba soltanto nel 1414, su loro richiesta, ad opera del [[Diocesi di Belluno-Feltre|vescovo di Belluno e Feltre]] [[Enrico Scarampi]].<ref>Piloni Giorgio (1607). ''Historia della città di Belluno''. Venezia, Antonio Rampazetto.</ref><ref>Perale Marco (2009). ''Il medioevo e l'età moderna''. In Gullino Giuseppe, ''Storia di Belluno dalla preistoria all'età contemporanea'', Sommacampagna (VR), Cierre Edizioni, pp. 79-172.</ref> Secondo alcune fonti tale evento rifletterebbe la possibile localizzazione a Cirvoi di una presunta [[Fara (Longobardi)|fara longobarda]] del Castionese.<ref>http://www.bellunopress.it/2010/07/25/nel-1414-il-vescovo-scarampi-libera-gli-abitanti-di-cirvoi-belluno-dallarimannia-longobarda-lantico-istituto-diventato-schiavitu/ URL visitato 8/6/2011.</ref> Il tipico cognome Dal Farra arrivò a Cirvoi agli inizi del 1400<ref>Archivio notarile Belluno.</ref> con alcune persone provenienti da Farra d'Alpago probabilmente allevatori di pecore e commercianti di legname. Nella metà del 1600 si ha notizia che i Dal Farra avevano acquistato da Venezia i terreni appartenenti alla Regola del paese.<ref>{{Cita libro|autore = Roberto Bragaggia|titolo = Confini litigiosi. I governi del territorio nella Terraferma del Seicento|anno = 2012|editore = Cierre|città = Caselle di Sommacampagna|p = |pp = |ISBN = }}</ref> Altro cognome tipico del paese è Reolon che anticamente era scritto Revolon o Rovolon. Si può ipotizzare che Cirvoi si trovasse su un'antica strada di passaggio fra la Val Belluna e Ceneda (attuale Vittorio Veneto) e che potesse essere sorto sui confini dell'Impero Bizantino. Quasi sicuramente nella zona sono passati i Romani, i Goti, gli Alemanni, i Longobardi ed ognuno può aver lasciato traccia del proprio passaggio. {{senza fonte|Alla base di un camino in una casa del paese c'è una piccola lapide incisa con il nome Sicinus in caratteri latini il che fa pensare ad un antico abitante di epoca romana. Vicino a questa lapide c'è un grosso sasso che potrebbe essere un cippo gromatico utilizzato in epoca romana. Il campanile era probabilmente un'antica torre di vedetta dell'antico castello di Castione (da cui deriva Castion) ed era in contatto visivo con altre località del Castionese dove sono stati ritrovati resti di antiche fortificazioni. Alcuni toponimi tuttora esistenti (Col de Castel, Sitade, Col de Gou, Spinada) fanno pensare che ci possano essere state delle fortificazioni e che siano state dimenticate con il tempo. Si può supporre che i confini del ducato longobardo di Ceneda comprendessero inizialmente anche tutto il Castionese e Cirvoi, e che il fiume Piave facesse da confine con Belluno. Poi per comodità la zona è passata con Belluno dopo circa due secoli. Questo lo si può dedurre dalla Chiesa dedicata a San Tiziano (stesso patrono di Ceneda) e a San Michele Arcangelo, nomi che si ritrovano anche in altre località abitate a suo tempo dai longobardi e dalla tradizione per le donne di andare a visitare il santuario di Santa Augusta vicino a Ceneda.}}
Cirvoi si raggiunge:
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
*Da [[Belluno]] salendo verso [[Castion]], proseguendo poi in direzione del [[Nevegal]], svoltando a destra in corrispondenza di Caleipo, seguendo infine la segnaletica.
La chiesa del paese, il cui campanile è stato ristrutturato nel 2006, è intitolata a San Tiziano ed è stata ampliata e restaurata dalla famiglia Persicini intorno alla metà del 1600, su un preesistente impianto la cui più antica testimonianza risale al 1394.Ma la chiesa era senz'altro antecedente a questa data.<ref name="quatrociacoe.it"/><ref>De Bortoli Gigetto, Moro Andrea, Vizzutti Flavio (1984). ''Belluno. Storia, Architettura, Arte.'' Belluno, Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, p.375.</ref> Essa è qualificata come ''sacramentale''.<ref>http://www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=1006 {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110526082209/http://www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=1006 |data=26 maggio 2011 }} URL visitato 8/6/2011.</ref> All'interno si trovano alcune opere pittoriche e scultoree, fra le quali vi sono lavori di Antonio de Nes, [[Giovanni Fossa]] e Giuseppe Orisi.<ref name="quatrociacoe.it"/><ref>De Bortoli Gigetto, Moro Andrea, Vizzutti Flavio (1984). ''Belluno. Storia, Architettura, Arte.'' Belluno, Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, p.376.</ref>
*Dal [[Nevegal]] scendendo lungo la sterrata '''Via del Malvan''' e proseguendo poi verso Cirvoi lungo '''Via Col de Gou''' che conduce nella piazza del paese.
*Da Cet, percorrendo la stretta '''Via Cet''' ([[strada]] prevalentemente non asfaltata fruibile soprattutto in [[mountain bike]]).
Cirvoi è servito dall'[[autobus]] urbano (linea J).
 
Nella piazza di Cirvoi sono visibili dei [[murales]] dedicati alla [[Resistenza italiana]], realizzati negli [[anni 1980|anni ottanta]] del [[XX secolo]], in onore dei molti abitanti del paese che vi hanno partecipato come [[partigiani]].<ref name="quatrociacoe.it"/> Interessanti o quantomeno curiose sono anche le statue collocate sulle colonne dell'ingresso del cortile cosiddetto "dei Sponga", di fronte ai murales, piuttosto antiche ma di incerta origine (vedere galleria fotografica). Queste due particolari statue facevano parte del giardino della villa di campagna della nobile famiglia Persicini. La villa non è più visibile perché è stata oggetto di restauri poco felici che ne hanno fatto perdere per sempre la configurazione seicentesca. Curiosa, sebbene certamente non antica, è anche, salendo dalla piazza verso il [[Nevegal]], la fontana detta "dell'alpino". Nella direzione opposta, scendendo dalla piazza, si incontrano un'altra particolare scultura sulla colonna al lato dell'ingresso di un cortile, e un lavatoio utilizzato fino a pochi decenni fa dagli abitanti del paese, restaurato nel 2006.<ref>http://www.labsus.org/index.php?option=com_content&task=view&id=961&Itemid=30 URL visitato 8/6/2011.</ref>
Si possono distinguere tre principali parti del paese. Da un lato, abbiamo la parte centrale, organizzata attorno alla chiesa. Dall'altro, lungo l'ultimo tratto di Via Cirvoi che arriva in piazza si ha un gruppo di case meno centrali ma sempre legate al centro. Infine, al di fuori della parte più densamente abitata, Cirvoi prosegue verso il [[Nevegal]] e verso il [[Cicogna (torrente)|torrente Cicogna]] con varie case sparse.
<!--[[File:Cirvoi_Ceresera.jpg|thumb|Cirvoi con il monte Teverone e il Col Nudo sullo sfondo]]-->
 
==Eventi==
Malgrado a danno di Cirvoi sia stato recentemente spostato il segnale di località che delimita il confine con la vicina frazione di Faverga (con i cui abitanti vi è una tradizionale rivalità, di origine probabilmente [[politica]]), è da considerarsi appartenente a Cirvoi anche il gruppo di case di '''Badilet''' (ove si trova la scuola elementare).
A Cirvoi si tiene ogni due anni la Festa dei Cortivi, caratteristica manifestazione a metà fra la sagra paesana e l'iniziativa culturale. Con frequenza annuale, [[neve]] permettendo, si svolge anche una gara di [[slittino]] lungo la ripida Via Col de Gou.
 
==Galleria d'immagini==
A Cirvoi si tiene annualmente la Festa dei Cortivi, caratteristica manifestazione a metà fra la sagra paesana e l'iniziativa culturale. Con frequenza annuale, [[neve]] permettendo, si svolge anche una gara di [[slittino]] lungo la ripida Via Col de Gou.
 
== Galleria fotografica ==
<gallery>
File:La piazza di Cirvoi.jpg|La piazza di Cirvoi
File:Piazza Cirvoi.jpg|La chiesa di S.Tiziano
File:Dettaglio della fontana di Cirvoi.jpg|Dettaglio della fontana di Cirvoi
File:Statua Sponga.jpg|Antica statua all'ingresso di un cortile del paese
File:Il vecchio lavello di Cirvoi.jpg|Il vecchio lavello di Cirvoi indicato come coperchio di tomba ostrogota.
File:Monti del Sole.jpg|I Monti del Sole visti da Cirvoi
File:Tramonto Cirvoi.jpg|Tramonto sulle Pale di San Martino da Cirvoi
File:Vista notturna BL.jpg|Vista notturna su Castion e Belluno da Cirvoi
File:Serva nuvoloso.jpg|Panoramica su Castion e Belluno da Cirvoi
</gallery>
 
== Note ==
Immagine:Monti_del_Sole.jpg|I Monti del Sole visti da Cirvoi
<references/>
Immagine:Piazza_Cirvoi.jpg|La chiesa di S.Tiziano
Immagine:Statua_Sponga.jpg|Caratteristica statua all'ingresso di un cortile di Cirvoi
Immagine:Tramonto_Cirvoi.jpg|Tramonto sulle Pale di San Martino da Cirvoi
Immagine:Vista notturna BL.jpg|Vista notturna su Castion e Belluno da Cirvoi
Immagine:Serva_nuvoloso.jpg|Panoramica su Castion e Belluno da Cirvoi
Immagine:Piazza_riflessa_nel_trombone_(foto_Kuore).jpg|La piazza nel trombone (Foto Kuore)
 
== Altri progetti ==
</gallery>
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.cirvoi.altervista.org|Sito internet di Cirvoi}}
* {{cita web | 1 = http://www.cirvoi.altervista.org/meteo/oggi.htm | 2 = Cirvoi Meteo: Condizioni meteo in tempo reale da Cirvoi | accesso = 26 marzo 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110312214708/http://www.cirvoi.altervista.org/meteo/oggi.htm | dataarchivio = 12 marzo 2011 | urlmorto = sì }}
 
{{Portale|Veneto}}
 
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[[Categoria:Belluno]]