Pluto (Aristofane): differenze tra le versioni

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{{Avvisounicode}}
{{Dramma
|Titoloitaliano=Pluto
|Nome=
|Cognome=Aristofane
|Cognome=
|Dramma= Commedia
|PostDramma=
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|Didascalia=Pluto, dio della ricchezza
|Genere=
|Scena=[[Atene]], [[Grecia]]
|Epocacomposizione=
|Primarappresentazione=[[388 a.C.]]
|Teatro=[[Teatro di Dioniso]], [[Atene]]
|Primaitaliana=
|Teatroprimaitaliana=
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*Cremilo, vecchio ateniese
*Carione, servo di Cremilo
*[[Pluto (mitologia)|Pluto]]
*Blepsidemo, vecchio ateniese, amico di Cremilo
*Coro di Vecchi Contadini
*La Povertà<ref name=penia>In alcune edizioni essa è chiamata col suo nome originale, Penia.</ref>
*Blepsidemo, vecchio ateniese, amico di Cremilo
*Moglie di Cremilo
*Un galantuomo
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*Una vecchia
*Un giovanotto
*[[Ermes]]
*UnIl sacerdote di Giove[[Zeus]]
*[[Coro greco|Coro]] di contadini
|Opera=
|Cinema=
}}
 
'''''Pluto''''' ({{greco antico|Πλοῦτος|Ploûtos}}) è una [[commedia antica|commedia]] di [[Aristofane]], andata in scena per la prima volta ad Atene, alle [[Lenee]] del 388 a.C. Prende il nome dal dio greco della ricchezza, [[Pluto, (mitologia)|Pluto]]:ed laè commedia,incentrata infatti,sulla incentradiseguale l'argomentodistribuzione principaletra propriogli suluomini del [[denaro]] che è il, movente principale delle azioni umane. Fu rappresentata alle [[Lenee]] del [[388 a.C.]].
 
==Trama==
Il protagonista è un anziano cittadino di [[Atene]], il povero, ma onesto Cremilo., Nelche insieme al servo Carione si reca presso l'[[prologooracolo di Delfi]],. egliAvendo èinfatti accompagnatonotato dalloche schiavonel Carione.mondo Illa padrone,ricchezza chenon siè sentesuddivisa unequamente uomoe virtuoso,soprattutto hanon chiestopremia gli onesti, Cremilo intende chiedere all'oracolo se anche il proprio pocofiglio temposia prima,destinato aiutoa adrestare unpovero [[oracolo]],o chemeno. gliLa harisposta consigliatodell'oracolo diè che egli dovrà seguire illa primoprima uomopersona che incontraincontrerà all'uscita dal tempio. Quando Cremilo e diCarione persuaderloescono, aincontrano venireuno straccione cieco, e cominciano quindi a casainteressarsi suaa lui. SiBen tratta,presto comeil emergecieco dalsi restorivela dellaessere vicendaPluto, del dio Plutodella ricchezza.<ref name=guido>Guidorizzi, p. 221.</ref>
 
Convinto che la diseguale distribuzione della ricchezza derivi dalla cecità del dio, Cremilo si offre allora di ridargli la vista, in modo che Pluto possa distinguere tra onesti e disonesti e premiare solo i primi. Tuttavia arriva la personificazione della Povertà,<ref name=penia /> la quale afferma che è un male che la ricchezza possa essere distribuita equamente. Proprio la necessità, infatti, spinge gli uomini a lavorare ed impegnarsi, mentre da ricchi essi diventano molli e fannulloni. Cremilo però non ascolta i consigli della Povertà e riesce a far recuperare la vista a Pluto grazie all'intervento miracoloso di [[Asclepio]].<ref name=guido/>
Cremilo ragiona sulla distribuzione della ricchezza: essa non capita né ai virtuosi né ai non virtuosi, perché Pluto agisce casualmente. Il motivo è che Pluto non ci vede: così, Cremilo si convince che bisogna curarlo, di modo che, da quel momento in avanti, egli renda ricco solo chi se lo merita, così da rendere il mondo migliore.
 
La conseguenza è che tutti diventano ricchi e benestanti, ma ciononostante le lamentele sul nuovo stato di cose sono molte: un [[sicofante]] va in rovina poiché non ha più gente da denunciare ed una vecchia non trova più giovani che vogliano soddisfarla a pagamento. Persino Zeus si lamenta che gli uomini non hanno più bisogno di fare offerte agli dei, ed Ermes, dio degli affari e degli arricchimenti, deve cercarsi un nuovo lavoro. Tuttavia i malumori si placano e nel finale tutti si avviano in corteo per accompagnare Pluto presso la sua dimora sul [[Partenone]].<ref name=guido/>
Nella seconda parte della commedia, appare anche la dea [[Penia]] (cioè la Povertà), che ribatte agli argomenti di Cremilo, facendolo riflettere sul fatto che senza povertà non ci sarebbero schiavi e che nessuno lavorerebbe, perché tutti sarebbero ricchi.
 
== Commento ==
Pluto, che s'è curato la vista al tempio di [[Asclepio]], comincia a svolgere il proprio lavoro, trasformando i ricchi in poveri e viceversa sulla base della loro virtù. Coloro che perdono in un attimo i loro beni si lamentano e esprimono il proprio rancore.
=== Ricchezza e povertà ===
L'opera che leggiamo oggi è il rifacimento di una commedia che Aristofane aveva scritto circa vent'anni prima, e tratta, come numerose altre commedie dell'autore, della possibilità di realizzare una grande utopia, in questo caso quella dell'eliminazione della povertà e di una distribuzione della ricchezza che premi gli onesti. I risultati però non sono quelli sperati e sono numerosi, tra uomini e dei, coloro che si lamentano del nuovo stato di cose.<ref name=guido/><ref name=zimm>Zimmermann, pp. 137-139.</ref>
 
Le argomentazioni più importanti vengono dalla Povertà, la quale afferma che grazie ad essa gli uomini sono spinti ad impegnarsi e a lavorare per costruirsi una migliore situazione di vita, mentre da ricchi si lasciano andare alle mollezze e non producono più nulla di positivo. E questo è ancor più vero per gli uomini politici, che una volta ottenuti potere e ricchezza perdono ogni scrupolo e cominciano ad arricchirsi a scapito del bene comune.<ref name=zimm /><ref>''Pluto'', vv. 567-570.</ref>
Alla fine, [[Ermes]] interviene per informare Pluto e Cremilo dell'ira degli altri dei, che non ricevono più nessun sacrificio e quindi stanno morendo di fame (è la stessa circostanza che si verifica anche negli [[Gli uccelli (Aristofane)|"Uccelli"]] di Aristofane). Infatti, tutti sono concentrati a sacrificare per Pluto. Ermes, allora, si offre di lavorare per gli uomini.
 
Appaiono poi numerosi altri personaggi, che per vari motivi non possono essere soddisfatti dell'equa distribuzione del denaro operata da Pluto: il [[sicofante]], la vecchia, persino gli dei Zeus ed Ermes. Anche gli stessi Cremilo e Blepsidemo, una volta che hanno la prospettiva della ricchezza, diventano sordi ai richiami dei valori proposti dalla Povertà, al punto che il secondo dichiara di voler vivere nel lusso più sfrenato senza mai più muovere un dito in vita sua.<ref>''Pluto'', vv. 613-618.</ref> I due diventano in effetti persone peggiori, non più produttive per la società umana. In conclusione, gli effetti di questa utopia si fanno imprevedibili e non prefigurano affatto un mondo migliore, come sperato da Cremilo.<ref name=guido /><ref name=zimm />
== Bibliografia==
* Aristofane : Il pluto — Il pluto, Tradutt(a) di greco in lingua commune d'Italia, per Bartolomio & Pietro Rositini de Prat'Alboino, Vicenzo Vaugris, [[Venezia]], [[1545]].
 
[[File:Il pluto.djvu|thumb|La prima edizione dell'opera in lingua italiana ([[Venezia]], [[1545]])]]
== Voci correlate==
 
* [[Aristofane]]
=== La satira ===
* [[Teatro]]
La commedia è agile e divertente nella prima parte, e la scena della guarigione di Pluto nel tempio di Asclepio è degna del miglior Aristofane, tuttavia la vena comica si smorza un po' nella seconda parte, con un finale un po' troppo affrettato. Ciononostante, grazie al suo contenuto moraleggiante, il ''Pluto'' divenne tra le opere di Aristofane più lette dall'[[Impero bizantino|epoca bizantina]] in avanti.<ref name=guido />
* [[Teatro greco]]
 
* [[Commedia]]
=== Gli sgoccioli della commedia antica ===
Nel 388 a.C. Aristofane scriveva e metteva in scena commedie ormai da una quarantina d'anni. I bersagli delle sue prime opere ([[Cleone]], [[Socrate]], [[Euripide]], [[Agatone]]) erano morti, e anche i gusti del pubblico stavano cambiando. La [[commedia antica]], di cui Aristofane stesso è il massimo esponente, si andava evolvendo verso la [[commedia di mezzo]]. L'autore evidentemente percepì questi cambiamenti e vi si adeguò. Anche se il Pluto era stato originariamente scritto circa vent'anni prima, Aristofane operò in modo da adeguarsi ai tempi nuovi, riducendo sensibilmente la parte dedicata al coro: in quattro casi, invece del canto corale, appare la didascalia ΧΟΡΟΥ (''chorou''), che indica un semplice intermezzo di musica e danza per separare una scena dalla successiva; scompare inoltre la [[parabasi]]. In effetti la trama stessa della commedia non contiene più le sferzanti allusioni all'attualità ateniese che erano tipiche della commedia antica, ma una più generale riflessione sulla distribuzione del denaro tra gli uomini.<ref name=guido /><ref>Zimmermann, pp. 139-140</ref>
 
== Rappresentazioni significative ==
Nel [[1981]] il regista Mario Gonzalez mise in scena per il [[Centro di ricerca per il teatro|CRT]] di Milano una versione del ''Pluto'' con lo scopo di evidenziare la ghettizzazione dei poveri ed il potere corruttore del denaro. Cremilo e Blepsidemo, accecati dalla brama di ricchezza, finivano per uccidersi a vicenda.<ref>Albini, pp. 318-319.</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Aristofane e Menandro, ''Il teatro greco - Commedie'', a cura di Guido Paduano, BUR, 2007. ISBN 978-88-17-01617-9.
* Giulio Guidorizzi, ''Letteratura greca, da Omero al secolo VI d.C.'', Mondadori, 2002. ISBN 978-88-88242-10-1.
* Bernhard Zimmermann, ''La commedia greca'', Carocci, 2010. ISBN 978-88-430-5406-0.
* Umberto Albini, ''Nel nome di Dioniso'', Garzanti, 2002. ISBN 978-88-11-67420-7.
 
== Voci correlate==
* [[Aristofane]]
* [[Teatro greco]]
 
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* [[William Charles Green]], 1892 [http://books.google.com/books?id=T5X04gOOOQAC&pg=PA1 full text]
* [{{cita web|url=http://www.filosofico.net/aristofpluto42.htm |titolo=Testo completodell'opera (traduzione diin "Pluto"versi)|accesso=28 diaprile Aristofane]2019}}
* [[Benjamin B. Rogers]], 1924
* {{cita web|url=http://classics.mit.edu/Aristophanes/plutus.html|titolo=Testo dell'opera in inglese|lingua=en|accesso=28 aprile 2019}}
* [[Arthur S. Way]], 1934
* traduzione anonima in prosa inglese: [http://classics.mit.edu/Aristophanes/plutus.html full text]
* [http://www.filosofico.net/aristofpluto42.htm Testo completo di "Pluto" di Aristofane]
 
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[[Categoria:Opere letterarie greche]]
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[[Categoria:Opere letterarieteatrali grecheambientate ad Atene]]
 
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