Aquilegia atrata: differenze tra le versioni

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{{Tassobox
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|binome = Aquilegia atrata
|biautore=(L.) W.D.J.Koch
|bidata = [[1830]]
|binome=Aquilegia atrata
|sinonimi = ''Aquilegia atroviolacea'' <br><small>[[Günther Beck von Mannagetta und Lerchenau|Beck]]</small>
|bidata=
|nomicomuni = Aquilegia nerastra<br>
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE -->
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<!-- ALTRO -->
|sinonimi?=
|sinonimi=
''Aquilegia vulgaris var. atroviolacea'' <small>Ave-Lallemant</small><br>
''Aquilegia vulgaris subsp. atrata'' <small>(Koch) Nyman</small><br>
''Aquilegia vulgaris subsp. atrata'' <small>Coste & al.</small><br>
''Aquilegia atroviolacea'' <small>Fournier</small>
|nomicomuni=
Aquilegia nerastra<br>
Aquilegia porporina<br>
Amor nascosto<br />
Amor perfetto<br />
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Colombina<br />
|suddivisione_testo=
{{de}} ''Scharzviolette Akelei''<br />
{{fr}} ''Ancolie noirâtre''<br />
{{es}} ''Campanetas negrencas''<br />
{{en}} ''Dark Columbine''
}}
 
'''''Aquilegia atrata''''' <small>(([[Linnaeus|L.]]) [[Wilhelm Daniel Joseph Koch|W.D.J.Koch]], [[1830]])</small>, comunemente nota come '''aquilegia scura''', è una [[Plantae|pianta]] appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Ranunculaceae]], diffusa sulle catene montuose di [[Alpi]] ed [[Appennini]]<ref>{{Cita web|url=http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:708802-1|titolo=Aquilegia atrata W.D.J.Koch {{!}} Plants of the World Online {{!}} Kew Science|sito=Plants of the World Online|lingua=en|accesso=2021-02-07}}</ref>.
L’'''Aquilegia scura''' (''''''Aquilegia atrata''''' (L.) W.D.J.Koch) è una pianta erbacea perenne [[Glossario botanico#R|rizomatosa]] alta 20 - 80 cm con fiori penduli di colore violaceo scuro della famiglia delle [[Ranunculaceae]].
 
==Sistematica==
Al genere ''[[Aquilegia]]'' appartengono circa 100 specie (una decina sono originarie europee, mentre una trentina appartengono alla flora spontanea indigena dell’[[Americhe|America]]; le altre sono asiatiche e in parte africane).
 
Specie simili :
*''A. vulgaris'' L. - Aquilegia comune : forse la specie più vicina alla nostra; con difficoltà si distingue per il colore del fiore lievemente più azzurro e stami meno lunghi (sporgono appena dai petali).
*''A. nigricans'' Baumg. - Aquilegia ghiandolosa : individuata nelle Alpi orientali
*''A. viscosa'' Gouan. - Aquilegia vischiosa : più facilmente presente nell’Italia Centrale e del Sud.
 
==Etimologia==
L’origineL'origine del nome del genere (''aquilegia'') non è chiaro. Potrebbe derivare da ''Aquilegium'' (cisterna) o'' Acquam legere'' (raccoglitore d’acquad'acqua) per la forma particolare che ha la foglia nel raccogliere l’acqual'acqua piovana; come anche da ''aquilina'' (piccola aquila) a somiglianza dei rostri dell’aquiladell'aquila.<br>
Resta comunque il fatto che il primo ad usare tale nome sia stato il [[Tragus]] (altro botanico del 1600), e quindi il [[Tournefort]] (Joseph Pitton de Tournefort 1656 - 1708, botanico francese) e definitivamente [[Linneo]] che nel 17351753 sistemò il genere nella sua ''Polyandria pentagyna''.<br>
Il nomeL'[[Nomenclatura dellabinomiale|epiteto speciespecifico]] (''atrata'') fa ovviamente riferimento alla colorazione del fiore.
 
==Descrizione==
La forma biologica della pianta è [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita scaposa]]: si tratta quindi di una pianta perrenante che si sviluppa per mezzo di gemme adagiate al livello del terreno (''emicriptofita''); mentre l'asse fiorale è di media lunghezza e può essere anche privo di foglie (''scaposo'').
'''[[Radice (botanica)|Radici]]'''
 
==Morfologia==
La forma biologica della pianta è [[Sistema_Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita scaposa]]: si tratta quindi di una pianta perrenante che si sviluppa per mezzo di gemme adagiate al livello del terreno (''emicriptofita''); mentre l’asse fiorale è di media lunghezza e può essere anche privo di foglie (''scaposo'').
===[[Radice (botanica)|Radici]]===
Radici secondarie da un grosso [[Glossario botanico#R|rizoma]] verticale che a volte può essere obliquo.
 
===[[Fusto]]===
'''[[Fusto (botanica)|Fusto]]'''
[[Immagine:Aquilegia atrata ENBLA04.jpg|220px|thumb|Esempio di fusto ramoso]]
[[File:Aquilegia atrata ENBLA04.jpg|thumb|Esempio di fusto ramoso]]
Fusto [[Glossario botanico#I|ipogeo]]: grosso [[Glossario botanico#R|rizoma]] senza fibre evidenti e terminante in una rosetta [[Glossario botanico#B|basale]] di foglie.
Fusto [[Glossario botanico#E|epigeo]]: eretto a sezione cilindrica, abbastanza allungato (massimo 80 &nbsp;cm), mediamente foglioso, ramoso e [[Glossario botanico#P|pubescente]]. A volte può presentare dei riflessi porporini scuri, quasi rossastri.
 
===[[Foglia|Foglie]]===
'''[[Foglia|Foglie]]'''
Le foglie [[Glossario botanico#B|basali]] hanno un [[Glossario botanico#P|picciolo]] notevole (fino a 20 cm); mentre quelle [[Glossario botanico#C|cauline]] sono più piccole e presentano una guaina piuttosto evidente.
 
Le foglie [[Glossario botanico#B|basali]] hanno un [[Glossario botanico#P|picciolo]] notevole (fino a 20&nbsp;cm); mentre quelle [[Glossario botanico#C|cauline]] sono più piccole e presentano una guaina piuttosto evidente.
La forma è la stessa sia per le basali che per le cauline ed è del tipo [[Glossario botanico#C|composta]] tripartita ossia divisa in 3x3 segmenti a forma di ventaglio (lamina terminante in lobi [[Glossario botanico#F|flabellati]]). Il colore è verde intenso sulla parte superiore e sono [[Glossario botanico#G|glauche]] nella parte inferiore.
 
===[[Infiorescenza]]===
'''[[ImmagineInfiorescenza]]'''
[[File:Aquilegia atrata ENBLA10.jpg|220px|thumb|Infiorescenza di Aquilegia atrata]]
L’infiorescenzaL'infiorescenza consiste in un fusto ramificato con 3 - 10 fiori del tipo [[Glossario botanico#P|pannocchia lassa]] . I [[Glossario botanico#P|peduncoli]] sono incurvati e ghiandolosi.
 
===[[Fiore|Fiori]]===
'''[[Fiore|Fiori]]'''
La dimensione dei fiori, portati da lunghi [[Glossario botanico#P|peduncoli]] (fino a 5 cm), è di 3-4 cm di diametro e sono pendenti. Il fiore [[Glossario botanico#A|attinomorfo]] e [[Glossario botanico#D|dialipetalo]] è composto da due [[Glossario botanico#V|verticilli]]: uno esterno e uno interno. Quello esterno ha 5 [[Glossario botanico#T|tepali]] petaloidei, spatolati dalla forma ovale - lanceolata; quello più interno e formato da 5 [[Glossario botanico#N|nettari]]. Il petalo, a forma di cappuccio, si prolunga in uno sperone uncinato. Gli [[Glossario botanico#S|stami]] sono gialli, più lunghi dei petali (e quindi fuoriescono come una colonna sporgente) e sono molto numerosi (arrivano a volte fino a 50). I [[Glossario botanico#C|carpelli]] (pistilli) sono 5 e indipendenti.<br>
 
La dimensione dei fiori, portati da lunghi [[Glossario botanico#P|peduncoli]] (fino a 5&nbsp;cm), è di 3–4&nbsp;cm di diametro e sono pendenti. Il fiore [[Glossario botanico#A|attinomorfo]] e [[Glossario botanico#D|dialipetalo]] è composto da due [[Glossario botanico#V|verticilli]]: uno esterno e uno interno. Quello esterno ha 5 [[Glossario botanico#T|tepali]] petaloidei, spatolati dalla forma ovale-lanceolata; quello più interno è formato da 5 [[Glossario botanico#N|nettari]]. Il petalo, a forma di cappuccio, si prolunga in uno sperone uncinato. Gli [[Glossario botanico#S|stami]] sono gialli, più lunghi dei petali (e quindi fuoriescono come una colonna sporgente) e sono molto numerosi (arrivano a volte fino a 50). I [[Glossario botanico#C|carpelli]] (pistilli) sono 5 e indipendenti.<br>
I fiori sono profumati ed [[Glossario botanico#E|ermafroditi]].<br>
Fioritura : maggio - luglio. <br>
Impollinazione da insetti. Dato che il nettare è nella parte più interna del fiore, i calabroniBombi (animale [[Glossario botanico#P|pronubo]]) per raggiungerlo sono costretti a perforare, con le loro proboscidi, la superficie dello sperone protettivo.<br>
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Immagine:Aquilegia atrata ENBLA02.jpg|Fiore in boccio
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Immagine:Aquilegia atrata ENBLA07.jpg|Speroni uncinati dei petali esterni
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===[[Frutti]]===
'''[[Frutti]]'''
 
Il frutto è formato da 5 [[Glossario botanico#F|follicoli]] [[Glossario botanico#P|pubescenti]] collegati al fiore alla base.
 
==Distribuzione e [[habitat]] ==
==Distribuzione e habitat ==
La pianta ha origine nell’[[Europa]] sud - occidentale; in prevalenza nelle aree montagnose.<br>
La pianta ha origine nell'[[Europa]] sud - occidentale; in prevalenza nelle aree montagnose.<br>
In [[Italia]] si trova dai 400 m fino a 1700 m s.l.m. Ha carattere nitrofilo e si trova sui terreni calcarei, nei pascoli e sui bordi dei boschi di latifoglie su suoli ricchi di [[Glossario botanico#H|humus]].<br>
È una pianta protetta.
 
== Tassonomia ==
Al genere ''[[Aquilegia]]'' appartengono circa 130 specie (una decina sono originarie europee, mentre una trentina appartengono alla flora spontanea indigena dell'[[Americhe|America]]; le altre sono asiatiche e in parte africane).
 
Specie simili:
*''[[Aquilegia vulgaris|A. vulgaris]]'' <small>L.</small> - Aquilegia comune: forse la specie più vicina alla nostra; con difficoltà si distingue per il colore del fiore lievemente più azzurro e stami meno lunghi (sporgono appena dai petali).
*''[[Aquilegia nigricans|A. nigricans]]'' <small>Baumg.</small> - Aquilegia ghiandolosa: individuata nelle Alpi orientali
*''[[Aquilegia viscosa|A. viscosa]]'' <small>Gouan.</small> - Aquilegia vischiosa: più facilmente presente nell'Italia Centrale e del Sud.
 
== Usi ==
{{Disclaimer |medico}}
===Farmacia===
Nella medicina popolare ha le seguenti proprietà : astringenti, detergenti, antisettiche, diuretiche, diaforetiche, calmanti e depurative. Le sue proprietà alcoliche venivano usate per le cefalee. I suoi semi venivano usati contro la scabbia e la tigna. Altre malattie si curavano con infusi delle sue foglie. In omeopatia veneviene usatousata come sedativo.
Pur tuttavia è considerata una pianta molto velenosa perché produce [[alcaloidi tossici]] e [[acido cianidrico]]. I primi sintomi di un possibile avvelenamento sono i seguenti : rallentamento cardiaco, bruciori all’epidermideall'epidermide e vomito.
 
==Galleria di fotod'immagini==
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Immagine:Aquilegia atrata ENBLA05.jpg
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Immagine:Aquilegia atrata ENBLA11.jpg
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== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|Guido | Moggi | Fiori di montagna | 1984 | Arnoldo Mondadori Editore | Milano}}
*{{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta | 1960| Federico Motta Editore | Milano}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|http://www.grigne.net/flora/article/41-aquilegia-atrata|Grigne.net|10-06-2013}}
*{{cita web|http://www.fungoceva.it/|Fungoceva.it|20-10-2007}}
*{{cita web|http://www.floramarittime.it//|Flora delle Alpi Marittime|20-10-2007}}
*{{cita web|http://flora.uniud.it/|Catalogazione floristica - Università di Udine|20-10-2007}}
*{{cita web|http://www.piccolowebhomolaicus.com/flora_italicascienza/erbario/utility/botanica_sistematica/|FloraBotanica ItalicaSistematica|20-10-2007}}
*{{cita web|http://www.homolaicus.com/scienza/erbario/utility/botanica_sistematica//|Botanica Sistematica|20-10-2007}}
 
== Altri progetti ==
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