Agno (Svizzera): differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{Nota disambigua|descrizione=altri significati|titolo=[[Agno]]}}
|Nome = Agno
{{Infobox Svizzera
|Nome ufficiale =
| tipo = comune
|Panorama = Agno Bioggio April 15.jpg
| nome = Agno
|Didascalia =
| nomeOriginale =
|Bandiera =
| nomestemma = Agno-coat_of_arms.svg
|Stato = CHE
| nomebandiera =
|Grado amministrativo = 3
| siglacantone = TI
|Divisione amm grado 1 = Ticino
| nomedistretto = [[Distretto di Lugano|Lugano]]
|Divisione amm grado 2 = Lugano
| nomecircolo = Agno
|Capoluogo =
| capoluogo =
|Amministratore locale = Thierry Morotti
| lingua = [[Lingua italiana|Italiano]]
|Partito =
| latitudineGradi = 46
|Data elezione =
| latitudinePrimi = 00
|Data istituzione =
| longitudineGradi = 8
|Latitudine gradi = 45
| longitudinePrimi = 54
|Latitudine minuti = 59
| circoli =
|Latitudine secondi = 53
| comuni =
|Latitudine NS = N
| superficie = 2,5
|Longitudine gradi = 8
| altitudine = 283
|Longitudine minuti = 54
| popolazione = 3.718
|Longitudine secondi = 0
| annocensimento = 2004
|Longitudine EW = E
| frazionicomune = Cassina d'Agno, Serocca d'Agno, Mondonico
|Abitanti = 4518
| comunilimitrofi = [[Bioggio]], [[Collina d'Oro]], [[Magliaso]], [[Muzzano (Svizzera)|Muzzano]], [[Neggio]], [[Vernate (Svizzera)|Vernate]]
|Note abitanti = agninesi
| densità = 1.487
|Aggiornamento abitanti = 31/12/2016
| mappa =
|Sottodivisioni = Cassina, Mondonico, Serocca
| cap = 6982
|Divisioni confinanti = [[Bioggio]], [[Collina d'Oro]], [[Magliaso]], [[Muzzano (Svizzera)|Muzzano]], [[Neggio]], [[Vernate (Svizzera)|Vernate]]
| prefisso = 091
|Raggruppamento = Agno
| comunenumero = 5141
|Mappa = Karte Gemeinde Agno 2025.png
| nomemappa = Karte_Gemeinde_Agno_2008.png
| pxMappa = 200
| noteMappa =
| sito = http://www.agno.ch/
}}
'''Agno''' (in [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Eng'', desueto<ref name=dss>{{DSS|I2130|Agno|autore=Bernardino Croci Maspoli|lingua=it|data=30 giugno 2009|accesso=6 ottobre 2017}}</ref>, {{cn|in [[dialetto ticinese]] ''Agn''}}) è un [[comune svizzero]] di {{formatnum:4518}} abitanti del [[Canton Ticino]], nel [[distretto di Lugano]].
'''Agno'''<ref name="dssagno">{{DSS|I2130|Agno}}</ref> è un [[Comuni della Svizzera|comune]]<ref>{{DSS|I10261|Comune}}</ref> del [[Canton Ticino]] di 3.718 [[abitante|abitanti]], situato nel [[Malcantone]]<ref>{{DSS|I8302|Malcantone}}</ref>, sul [[Lago di Lugano]]<ref>{{DSS|I8661|Lago di Lugano}}</ref>, poco distante dalla [[Estuario|foce]] del torrente [[Vedeggio]]<ref>[http://ivs-gis.admin.ch/ivs2b.php# Inventario delle vie di comunicazione: Agno].</ref> Nei prati pianeggianti sulla riva destra del Vedeggio è stato realizzato l'[[Aeroporto Agno|aeroporto]] della [[città]] di [[Lugano]]<ref>{{DSS|I2177|Lugano}}</ref>.
 
== Geografia fisica ==
==Storia==
[[File:Foce Vedeggio 09 2010 01.jpg|thumb|left|La foce del torrente [[Vedeggio]]]]
Prima del [[secolo VIII]] non ci sono documenti scritti riguardanti Agno ma la zona doveva essere sicuramente abitata come testimoniano i ritrovamenti [[archeologia|archeologici]] e la posizione.
Agno è situato nel [[Malcantone]], sul [[Lago di Lugano]], poco distante dalla foce del torrente [[Vedeggio]].
 
== Storia ==
La [[località]] era un nodo di comunicazione già ai tempi dei [[Romani]], tramite [[lago]] si raggiungeva il [[golfo]] di Agno per poi continuare il [[viaggio]] lungo la [[valle]] del [[Vedeggio]] oppure si poteva seguire la ''strada Regina'' da [[Ponte Tresa]]. Superato il passo del [[Monte Ceneri]]<ref>{{DSS|I8835|Monte Ceneri}}</ref>, si passava [[Bellinzona]], la [[Distretto di Riviera|Riviera]] e la [[Val Leventina|Leventina]]<ref>{{DSS|I8543|Leventina}}</ref> per raggiungere la via delle genti (il [[Passo del San Gottardo]]) oppure per il più comodo [[Passo del Lucomagno]]<ref>{{DSS|I8812|Passo del Lucomagno}}</ref> attraverso la [[Val di Blenio]].
=== Preistoria ===
L'area di Agno è ricca di ritrovamenti archeologici. [[Giovanni Boffa]] ritrovò tombe dell'[[età del ferro]] in località Prada (dove oggi sorge il Museo Plebano).<ref name=bioggio>Cavadini-Bielander, Cardani Vergani, Staffieri, 2008, p. 11.</ref>
 
=== Età antica ===
[[File:Hist kirchl Einteilung CH.png|thumb|left|300px|Le diocesi di Como e di Milano nel Medioevo]]
Prima dell'VIII secolo non ci sono documenti scritti riguardanti Agno ma la zona era sicuramente abitata, come testimoniano i ritrovamenti archeologici di [[epoca romana]]<ref name=dss/>, urne cinerarie depositate presso il Servizio archeologico cantonale<ref name=bioggio/>. {{cn|Un'altra urna venne ritrovata in via Sasselli con tre monete con l'effigie di [[Gallieno]] (218-268) e di [[Cornelia Salonina]] (268) e un'altra urna cineraria fu ritrovata nel 1925 in un frutteto, conservata ora al Museo Plebano}}.
 
La località era un importante nodo di comunicazione: Agno, in [[Civiltà romana|epoca romana]], era attraversato dalla ''[[Via Mediolanum-Bilitio]]'', [[strada romana]] che metteva in comunicazione ''[[Mediolanum]]'' ([[Milano]]) con ''Luganum'' ([[Lugano]]) passando da ''Varisium'' ([[Varese]]). Superato il [[passo del Monte Ceneri]], si passava [[Bellinzona]], la [[Distretto di Riviera|Riviera]] e la [[Valle Leventina|Leventina]] per raggiungere la [[Via delle Genti]] (il [[passo del San Gottardo]]) oppure per il più comodo [[passo del Lucomagno]] attraverso la [[Val di Blenio]]<ref name=cenni>{{cita web|url=http://www.agno.ch/index.php?node=295&lng=1&rif=02b861e273|titolo=Cenni storici|sito=sito istituzionale del comune di Agno|accesso=6 ottobre 2017}}</ref>.
Sicuramente passarono per Agno i [[Franchi]] che nel [[590]], come testimonia il vescovo [[Gregorio di Tours]], scesero dal nord passando per il [[Monte Ceneri]] fino allo scontro con i [[Longobardi]] sul fiume [[Tresa]]. Il territorio ritornò presto agli stessi Longobardi e qualche secolo dopo si ha proprio la prima documentazione scritta su Agno.
 
=== Età medievale ===
Il [[notaio]] Lazzaro (o Larario), [[chierico]] della [[collegiata]] di San Giovanni d'Agno, il 30 [[gennaio]] [[735]] rogava a [[Campione d'Italia]]<ref>{{DSS|I7038|Campione d'Italia}}</ref> un atto di tutela, introducendo così il [[borgo (geografia)|borgo]] nella [[storia]] documentata<ref>L'atto si trova presso il Museo Plebano ed è scritto in una [[minuscola merovingica]] [http://www.agno.ch/index.php?node=295&lng=1&rif=02b861e273 Cenni storici del comune di Agno]</ref>.
Passarono per Agno i [[Franchi]] che nel 590, come testimonia il vescovo [[Gregorio di Tours]], scesero dal nord passando per il Monte Ceneri fino allo scontro con i [[Longobardi]] sul fiume [[Tresa]]. Il territorio ritornò presto agli stessi Longobardi<ref name=cenni/>. La prima documentazione scritta su Agno risale al 30 gennaio 735, quando il notaio Larario, chierico della [[Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Provino|collegiata di San Giovanni]], rogò {{cn|a [[Campione d'Italia]]}} un atto di [[mundio]], introducendo così il borgo nella storia documentata; l'atto si trova presso il Museo Plebano ed è scritto in [[minuscola merovingica]]<ref name=cenni/>. Nell'818 è attestato il toponimo ''Anium''<ref name=dss/>.
 
[[File:Hist kirchl Einteilung CH.png|thumb|left|Le [[diocesi di Como]] e [[Arcidiocesi di Milano|di Milano]] nel Medioevo]]
Sappiamo che nell'[[818]] il suo nome era ''Anium''<ref name="dssagno"/>.
La [[pieve di Agno]], di fondazione [[Arcidiocesi di Milano|ambrosiana]], nel 1002-1004 passò alla [[diocesi di Como]] ed estendeva la sua giurisdizione dalla valle di [[Marchirolo]] al Malcantone, al Monte Ceneri e a [[Isone]]. Qui la mensa arcivescovile di Milano possedeva beni e rendite e la [[peschiera (architettura)|peschiera]] di Agno<ref name=dss/><ref name=cenni/> {{cn|per la pesca dei pesci rimontanti il Vedeggio, che ebbe notevole importanza economica già alla fine del Medioevo e fu occasione di vertenze fra i comuni della valle fino al suo riscatto da parte del governo cantonale all'inizio del XIX secolo}}; venne poi demolita nel 1843<ref name=dss/>.
 
Negli anni successivi si assistette alla [[Guerra decennale]] tra Milano e Como che iniziò nel 1118<ref name=cenni/> a seguito dell'attacco e della cattura del vescovo scismatico [[Landolfo da Carcano]], nominato dall'imperatore [[Enrico IV di Franconia]] nel pieno della [[lotta per le investiture]], nel [[castello di San Giorgio (Magliaso)|castello di San Giorgio]] a [[Magliaso]] da parte dei Comaschi fedeli al loro vescovo [[Guido Grimoldi]]<ref>Pensa, 1958, pp. 79-85.</ref>. Il conflitto durò fino al 1127 e vide il sacco di [[Como]], ma nonostante questo portò all'estensione dell'influenza della diocesi di Como a tutto il [[Sottoceneri]]<ref name=cenni/> {{cn|col rafforzarsi del ruolo di questo centro prealpino durante il dominio di [[Federico II di Svevia]]}}. Anche il [[monastero di San Pietro in Ciel d'Oro]] di [[Pavia]] si ritirò dalla zona, dove possedeva una corte<ref name=cenni/> {{cn|a [[Magliaso]]}}.
La [[pieve]] di fondazione [[Sant'Ambrogio|ambrosiana]] nel [[1002]] o [[1004]] estendeva la sua [[giurisdizione]] dalla valle di [[Marchirolo]] al Malcantone, al [[Monte Ceneri]] e a [[Isone]]<ref>{{DSS|I15064|Isone}}</ref>. Qui la [[Diocesi di Milano|mensa arcivescovile di Milano]] possedeva beni e rendite e la peschiera di Agno.
 
L'8 febbraio 1192 Alberico Albarello di [[Grumo (Blenio)|Grumo]], col permesso di [[Anselmo dei Raimondi]], vescovo di Como, cedette a Cavanio, chierico della collegiata di San Giovanni Battista di Agno, nelle mani dei canonici le decime del paese e territorio di [[Vernate (Svizzera)|Vernate]] per 10 lire d'argento; al vescovo Anselmo invece, da cui deteneva il feudo di Vernate, cedeva un altro suo feudo esteso dal castello di Grumo a [[Gravesano]] e alla strada che da Agno sale alla chiesa di San Pietro di Grumo<ref>Motta, 1991, pp. 16-17.</ref>. Nel 1335 al governo della città di Como subentrò quello dei [[Visconti]], [[Ducato di Milano|duchi di Milano]], e Agno seguì le sorti di tutto il [[Luganese]] fino al 1512, quando fu conquistata dai [[Vecchia Confederazione|cantoni svizzeri]] che concessero l'istituzione della fiera di San Provino<ref name=cenni/>.
La "[[peschiera]] di Agno" per la [[pesca]] dei pesci rimontanti il Vedeggio ebbe notevole importanza economica già alla fine del [[Medioevo]] e fu occasione di interminabili vertenze fra i Comuni della Valle, fino al suo [[riscatto]] da parte del [[Governo]] [[Canton Ticino|cantonale]] all'inizio dell'[[XIX secolo|Ottocento]]: venne poi demolita nel [[1844]].
 
=== Età moderna ===
[[File:Foce cassarate 09 2010 01.jpg||thumb|left|300px|Le foci del fiume Vedeggio dove si pensa fosse posta la peschiera di Agno]]
Da allora il borgo fu governato dalle famiglie patrizie dei Quadri, dei [[Rusca (famiglia)|Rusca]], dei Boffa e dei Negri<ref name=cenni/> {{cn|e fino agli anni 1800 Agno e la sua pieve dominarono la valle del Vedeggio sovrastando anche [[Lugano]]}}. Il borgo non fu soltanto il centro religioso dell'antica pieve, ma anche il capoluogo amministrativo della pieve civile, sotto la dominazione dei Cantoni confederati svizzeri fino al 1803<ref name=dss/>. {{cn|Si conservano a Lugano (Libreria Patria e Archivio patriziale) e ad Agno (Archivio prepositurale) i verbali delle sedute del consiglio della pieve dal 1652 al 1798, redatti dai cancellieri, i notai Rusca di Cassina d'Agno. Il consiglio riuniva periodicamente i [[Console (storia medievale)|consoli]] dei comuni e nominava i due reggenti delegati al consiglio di reggenza della Comunità di Lugano: le sedute si tenevano di regola nel palazzo dei canonici attiguo alla collegiata}}.
 
Al culmine di questa fiorente epoca vi fu la costruzione, nel 1780, della nuova collegiata sulle fondamente della vecchia ad opera del prevosto Tullio Vincenzo Rusca e dell'architetto [[Antonio Boffa]]<ref name=cenni/>.
Sul Sottoceneri, però, anche la [[Diocesi di Como]] cercava di estendere la propria influenza.
 
=== Età contemporanea ===
Negli anni successivi si assistette alla guerra tra Milano e Como che iniziò nel [[1118]] a seguito l'attacco e la cattura del vescovo scismatico [[Landolfo da Carcano]] nel [[castello di Magliaso]] da parte dei Comaschi fedeli al loro vescovo [[Guido Grimoldi]]<ref>[http://pietro.pensa.it/Lecco_e_il_suo_Lago_nel_quadro_della_guerra_decennale_contro_Como Lecco e il suo Lago nel quadro della guerra decennale contro Como]</ref>. Infatti il vescovo era stato nominato dall'imperatore [[Enrico IV del Sacro Romano Impero|Enrico IV]] nel pieno della [[lotta per le investiture]]. Fu una guerra decennale che durò fino al [[1127]] che vide il sacco di Como, ma nonostante questo portò all'estensione dell'influenza della [[diocesi]] di [[Como]] a tutto il Sottoceneri col rafforzarsi del ruolo di questo [[centro]] [[prealpi]]no durante il [[dominio]] di [[Federico II]] di [[Svevia]]. Lo stesso monastero di [[San Pietro in Ciel d'Oro]] di [[Pavia]] si ritirò dalla zona, dove possedeva una corte a [[Magliaso]].
[[File:Vasily Surikov - Suvorov Crossing the Alps in 1799 - Google Art Project.jpg|thumb|left|''Le truppe del generalissimo Suvorov attraversano le Alpi nel 1799'', dipinto di [[Vasilij Ivanovič Surikov]]]]
Da Agno passarono nel 1799 le truppe del generale [[Aleksandr Vasil'evič Suvorov]], [[campagna svizzera di Suvorov|in marcia]] verso il [[passo del San Gottardo]] dopo le vittorie della [[Campagna italiana di Suvorov|Campagna d'Italia]] ai danni dell'esercito francese, {{cn|saccheggiando e causando molti danni}}; a testimonianza di questo passaggio restano ancora due bandiere asburgiche nel Museo Plebano<ref name=cenni/>.
 
Due sono poi gli episodi più rilevanti legati al [[Risorgimento]] italiano. Il primo è il contributo dato dal colonnello [[Natale Vicari]] di Agno che costituì un corpo di volontari di tutta la regione per partecipare alla [[prima guerra di indipendenza]]<ref name=cenni/> {{cn|e all'[[assedio di Peschiera]] nell'aprile del 1848 contro gli austriaci. Tra i combattenti v'era anche lo scultore [[Vincenzo Vela]] di [[Ligornetto]]. Il secondo episodio accadde quando il 27 agosto 1848, reduce dalla battaglia di Morazzone presso [[Varese]] e proveniente via lago da [[Brusimpiano]], sbarcò ad Agno il generale [[Giuseppe Garibaldi]] con nove [[camicie rosse]], festosamente accolto dalle autorità e dalla popolazione. Il pittore [[Bernardino Giani]] di Ponte Tresa gli eseguì il ritratto}}.
L'8 febbraio [[1192]] Alberico Albarello di Grumo, col permesso di Anselmo, [[vescovo]] di Como, cedeva a Cavanio, chierico della collegiata di San Giovanni Battista di Agno, nelle mani dei canonici le [[decima|decime]] del paese e territorio di [[Vernate]] per 10 lire d'argento; al vescovo Anselmo invece, da cui deteneva il [[feudo]] di Vernate, cedeva un altro suo feudo esteso dal castello di Grumo a [[Gravesano]] e alla strada che da Agno sale alla chiesa di San Pietro di Grumo<ref>Emilio Motta, ''[[Effemeridi]] ticinesi'', ristampa, Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991, 16-17.</ref>.
 
=== Simboli ===
Nel [[1335]] al governo della città di Como subentrò quello dei [[Visconti]] e Agno seguì le sorti di tutto il luganese fino al [[1512]], quando fu conquistata dai cantoni svizzeri che concessero l'istituzione della fiera di San Provino.
{{citazione|Stemma [[troncato]]: il primo di rosso, alla croce d'argento; il secondo d'argento, al [[Pesce (araldica)|pesce]] di rosso, posto [[in fascia]].<ref>{{Cita libro|autore=Gastone Cambin|titolo=Armoriale dei comuni ticinesi|anno=1953|editore=Istituto Araldico e Genealogico Lugano|p=40}}</ref>}}
Il pesce simboleggia i diritti sulla [[Peschiera (architettura)|peschiera]] di Agno posseduti dal [[Diocesi di Como|vescovo di Como]], rappresentato dalla stessa croce bianca in campo rosso che si trova nello [[Como#Simboli|stemma di Como]]. Questi diritti furono poi ceduti nel 1837 al Canton Ticino.<ref>{{cita web|url= https://www.agno.ch/index.php?node=401&lng=1&rif=8695bc59c1 |titolo= Lo stemma |sito= Comune di Agno |accesso= 25 aprile 2021 }}</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Il nome usato durante l'epoca dei baliaggi era ''Eng''<ref name="dssagno"/>.
=== Architetture religiose ===
[[File:Agno 5520 2.JPG|thumb|La [[Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Provino|chiesa parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Provino]]]]
* [[Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Provino|Chiesa parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Provino]], antica chiesa matrice della [[pieve di Agno]] documentata dal 735<ref name=dss/><ref name=cenni/>;
* Oratorio dei Santi Rocco e Carlo in località Cassina<ref name=cenni/>, {{cn|del XVI secolo. È attestato col titolo di San Rocco nel 1610 e, a partire dal 1626, anche con quello di San Carlo. L'edificio è a pianta rettangolare, con campanile sul fianco destro; sul retro della costruzione è addossata una cappella con l'affresco della ''Madonna col Bambino'', copia da [[Raffaello]] di [[Attilio Balmelli]] eseguita nel 1906}};
* Oratorio di San Giuseppe in località Serocca<ref name=cenni/>, {{cn|preceduto da un caratteristico sagrato seicentesco, fu eretto sul luogo di una preesistente cappella a cura della [[Rusca (famiglia)|famiglia Rusca]]}}.
 
=== Architetture civili ===
[[File:Suvorov crossing the alps.jpg|thumb|right|Le truppe del generalissimo Suvorov attraversano le [[Alpi]] nel 1799. Dipinto di [[Vasilij Ivanovič Sùrikov]]]]
* {{cn|Casa Fossati (via Oro), antica costruzione rurale con diversi inserti di varie epoche. La casa risale forse al XV secolo ma è rilevante per il portico aggiunto intorno alla fine del XVIII-inizio del XIX secolo dove si conservano affreschi raffiguranti ''Sant'Antonio abate'' del XV secolo, ''Dio Padre con San Giovanni Battista e San Giorgio'' del XVI secolo e due ''Angeli recanti lo stemma dei Fossati''}};
* {{cn|Casa Quadri (piazza del Sole) con loggia all'ultimo piano e il dipinto di una ''Deposizione'' del XVIII secolo sopra il portale}};
* Palazzo Quadri in località Serocca, del XVII secolo, palazzetto a tre piani con eleganti loggiati affiancato all'Oratorio di San Giuseppe;
* Palazzo municipale (piazza Colonnello Vicari, 1), {{cn|costruzione di stile {{chiarire|nordalpino}} con carpenteria a vista, fatta edificare nella seconda metà del XIX secolo dal colonnello [[Natale Vicari]]}};
* {{cn|Villa San Michele (via Sasselli, 55) con torre angolare circondata da parco, del 1903}};
* {{cn|Villa Celestina (via Sasselli, 51) con parco, caratterizzata da una torretta belvedere abbellita da decorazioni pittoriche del 1913}};
* {{cn|Vecchia sede dell'[[Alfa Romeo]] ora supermercato [[Migros]] (via Aeroporto), costruzione articolata in diversi volumi di calcestruzzo armato e mattoni a vista edificata dall'architetto [[Alberto Camenzind]] e Bruno Brocchi negli anni 1962-1963}}.
 
== Società ==
Da allora la città era governata dalle famiglie patrizie dei Quadri, dei Rusca, dei Boffa e dei Negri e fino a tempi recenti ([[anni 1800|1800]]) Agno e la sua pieve dominavano la valle del Vedeggio sovrastando anche Lugano. Il borgo non fu soltanto il centro [[religione|religioso]] dell'antichissima Pieve che si estendeva oltre il Malcantone fino a [[Marchirolo]], bensì il [[capoluogo]] [[amministrazione|amministrativo]] della pieve [[civile]], sotto la dominazione dei [[Confederazione Svizzera|Cantoni Confederati]] [[Svizzera|svizzeri]] fino al [[1798]]. Si conservano a Lugano (Libreria Patria e Archivio patriziale) e ad Agno (Archivio [[prevosto|prepositurale]]) i verbali delle [[seduta|sedute]] del Consiglio della Pieve dal [[1652]] al [[1798]], redatti dai [[cancelliere|cancellieri]], i notai Rusca di Cassina d'Agno. Il Consiglio riuniva periodicamente i [[Console (storia medievale)|consoli]] dei Comuni e nominava i due [[reggente|Reggenti]] delegati al Consiglio di Reggenza della Comunità di Lugano: le sedute si tenevano di regola nel palazzo dei [[canonico|canonici]] attiguo alla collegiata.
=== Evoluzione demografica ===
Nel 1591 Agno contava 158 fuochi. L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella<ref name=dss/>:
 
{{Demografia
Al culmine di questa fiorente posizione vi fu la costruzione nel [[1780]] della nuova collegiata sulle fondamente della vecchia ad opera del prevosto Tullio Vincenzo Rusca e dell'architetto [[Antonio Boffa]].
|titolo= Abitanti censiti
 
|dimx=
Da Ponte Tresa e quindi per Agno passarono nel [[1799]] le truppe del ''[[generale|generalissimo]]'' [[Aleksandr Vasil'evič Suvorov|Suvorov]], in ritirata verso il [[valico]] del [[San Gottardo]] dopo le sconfitte della Campagna d'Italia ad opera dell'[[esercito]] [[Francia|francese]], saccheggiando e causando molti danni<ref>[http://www.museodelmalcantone.ch/cms/index.php?option=com_content&view=article&id=49:suwaroff-in-svizzera&catid=16:rohan-e-suvarov&Itemid=70 Suworoff in Svizzera.]</ref><ref>A memoria di questo passaggio restano ancora due bandiere asburgiche nel Museo Plebano</ref>.
|dimy=
 
|popmax= 4000
Due sono poi gli episodi più rilevanti legati al [[Risorgimento]] italiano. Il primo è il contributo dato dal colonnello [[Natale Vicari]] di Agno che costituì un corpo di volontari di tutta la regione per partecipare alla [[prima guerra di indipendenza]] e all'[[assedio di Peschiera]] nell'aprile del [[1848]] contro gli [[austriaco|austriaci]]. Tra i combattenti v'era anche lo [[scultore]] [[Vincenzo Vela]] di [[Ligornetto]].
|passo1= 500
 
|passo2= 100
Il secondo episodio accadde quando il [[27 agosto]] [[1848]], reduce dalla sfortunata [[battaglia]] di [[Morazzone]] presso [[Varese]] e proveniente via lago da [[Brusimpiano]], sbarcava ad Agno il generale [[Giuseppe Garibaldi]] ([[1807]]-[[1882]]) con nove "[[camicie rosse]]", festosamente accolto dalle [[autorità]] e dalla [[popolazione]]. Il [[pittore]] [[Bernardino Giani]] di [[Ponte Tresa]] ([[1823]]-[[1886]])<ref>{{DSS|I48248|Bernardino Giani}}</ref> gli eseguì il [[ritratto]].
|a1= 1801
 
|a2= 1850
La popolazione si è sviluppata nei secoli con il seguente andamento: 158 fuochi nel 1591, 575 abitanti nel 1801, 911 nel 1850, 723 nel 1900, 909 nel 1950, 3655 nel 2000<ref name="dssagno" />.
|a3= 1900
 
|a4= 1950
==Amministrazione comunale==
|a5= 2000
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco=Mauro Frischknecht
|p1= 575
|DataElezione=04/04/2004
|p2= 911
|EmailComune=comuneagno@agno.ch
|p3= 723
|p4= 909
|p5= 3655
|fonte= Dizionario storico della Svizzera
}}
 
== Cultura ==
La sede del [[Municipio]] è nella [[villa]] che fu del [[colonnello]] Natale Vicari, noto per essere stato il [[comandante]] della colonna Vicari-Simonetta che combatté a fianco dei [[garibaldino|garibaldini]] all'assedio di [[Peschiera]] nel [[1848]].
=== Musei ===
Il Museo Plebano conserva alcuni reperti archeologici e testimonianze della storia del comune; è sistemato nella prevostura adiacente alla collegiata ad opera di [[Giovanni Boffa]], poeta e scrittore, e del prevosto don Alfredo Maggetti, nel 1955<ref>{{cita web|url=http://www.museoplebano.ch/it/storia-del-museo|titolo=Storia del museo|sito=sito del Museo Plebano|accesso=6 ottobre 2017|dataarchivio=7 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171007115813/http://www.museoplebano.ch/it/storia-del-museo|urlmorto=sì}}</ref>. {{cn|La collezione e l'edificio sono classificati al 30 ottobre 2009 nell'Inventario Protezione dei Beni Culturali come oggetti di tipo B}}.
 
== Geografia antropica ==
[[File:Agno2.svg|thumb|left|300px|Mappa di Agno]]
[[File:Agno2.svg|thumb|Il territorio di Agno]]
=== Frazioni ===
* Cassina {{cn|si trova in collina sulla strada che congiunge Agno a [[Vernate (Svizzera)|Vernate]] e a [[Neggio]]}};
* Serocca è una popolosa frazione<ref name=cenni/> {{cn|posta a metà strada tra Agno e [[Bioggio]] sull'[[antica via Regina]]. Il nucleo di Serocca è molto caratteristico e conserva edifici civili ancora intatti}};
* Mondonico è una frazione {{cn|che si trova in collina poco sotto la frazione Gaggio del comune di Bioggio, a metà strada tra Agno e Bioggio}}.
 
== Economia ==
==Monumenti e luoghi d'interesse==
Nella piana verso Bioggio è attiva una fabbrica<ref name=dss/> {{cn|della [[Mikron]], specializzata in meccanica fine}}. Agno ha vocazione turistica<ref name=dss/> {{cn|grazie alla presenza di alcuni campeggi sulle rive del [[Lago di Lugano]]}}.
===Edilizia religiosa===
{{vedi anche|Chiesa di San Giovanni Battista e San Provino (Agno)}}
La [[Chiesa di San Giovanni Battista e San Provino (Agno)|chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e San Provino]]<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A1 Inventario dei beni culturali - Chiesa di San Giovanni Battista e San Provino]</ref> è l'antica chiesa [[matrice]] della pieve di Agno, documentata fin dal [[735]] dopo Cristo. Sul [[sagrato]] è collocata una [[colonna votiva]] di [[granito]] del [[1636]], sormontata da una [[croce]] di [[bronzo]]; una scalinata porta all'[[Ossario]] [[barocco]] eretto dai [[patriziato|patrizi]] di Agno.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
===Edilizia civile===
[[File:Lugano Airport.jpg|thumb|left|L'aeroporto di Lugano-Agno]]
*Tra gli [[edificio|edifici]] civili in [[Piazza]] Vicari si segnala il ''[[palazzo]] municipale'', costruzione di stile nordalpino con [[carpenteria]] a vista, fatta edificare nella seconda metà del [[secolo XIX]] dal [[colonnello]] Natale Vicari, partecipe con la sua colonna di [[carabiniere|carabinieri]] [[volontario|volontari]] [[malcantone]]si all'[[assedio]] di [[Peschiera]] nell'[[aprile]] del [[1848]] durante la [[Prima guerra di indipendenza italiana|prima guerra di indipendenza]] [[itali]]ana.
Agno è un importante nodo stradale. Nel centro del paese si incontrano la Via Cantonale proveniente da [[Magliaso]], la Strada Regina proveniente da [[Bioggio]] e Via Lugano proveniente da [[Muzzano (Svizzera)|Muzzano]].
*In via Sasselli n. 51 la ''[[Villa]] Celestina'' con bel gioco di volumi e [[torre]]tta [[belvedere]], abbellita da [[decorazione|decorazioni]] pittoriche del [[1913]], è circondata dal suo [[parco]];
*nei pressi al n. 55 sorta nel [[1903]] ''Villa San Michele'' con torre angolare è in posizione dominante dentro il suo parco.
*In via Aeroporto la vecchia sede dell'[[Alfa Romeo]], ora [[supermercato]] [[Migros]], è una moderna costruzione articolata in diversi volumi di [[calcestruzzo armato]] e [[mattone|mattoni]] a vista, edificata dall'[[architetto]] [[Alberto Camenzind]] ([[7 giugno]] [[1914]] - [[29 settembre]] [[2004]])<ref>{{DSS|I27323|Alberto Camenzind}}</ref> e Bruno Brocchi ([[1927]], vivente) negli anni [[1962]]-[[1963]].
*In via Oro la ''Casa Fossati''<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A321 Inventario dei beni culturali - Casa Fossati]</ref>, antica costruzione rurale con inserto moderno per le scale esterne, composta di varie parti edificate in momenti diversi; alla costruzione primitiva risalente forse la [[Secolo XV|Quattrocento]] fu aggiunta l'ala sud in cui si trova un piccolo locale coperto con una volta (forse una cappella privata). Sotto il portico aggiunto intorno alla fine del secolo XVIII-Inizio del secolo XIX si conservano ''affreschi'' raffiguranti ''Sant'Antonio abate'' del XV secolo, ''[[Dio Padre]] con San Giovanni Battista e [[San Giorgio]]'', del secolo XVI, e due ''angeli recanti lo stemma dei Fossati''.
*In Piazza del sole l'imponente ''Casa Quadri'' è una grande [[costruzione]] con [[loggia (architettura)|loggia]] all'ultimo [[piano (architettura)|piano]] e una ''[[Deposizione]]'', [[affresco]] del [[secolo XVIII]] sopra il [[portale]]<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=PAe3408.1 Inventario dei beni culturali - Facciata della casa Muschietti]</ref>.
 
Agno è attraversata dalla [[ferrovia Lugano-Ponte Tresa]] che ha [[Stazione di Agno|una stazione ad Agno]] e [[Stazione di Serocca|un'altra a Serocca]]. {{cn|Nella stazione di Agno ha sede anche il [[Museo della ferrovia Lugano-Ponte Tresa]]}}.
===Musei===
Agno è sede del '''Museo Plebano'''<ref name="museoplebano">[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=OA15627 Inventario dei beni culturali - Collezione museale]</ref> che conserva alcuni reperti [[archeologia|archeologici]] e testimonianze della storia del comune.
 
Ad Agno (e in parte nel comune di [[Bioggio]]) ha sede l'[[aeroporto di Lugano-Agno]].
Il Museo è stato sistemato nella prevostura adiacente la locale [[Collegiata]] ad opera di [[Giovanni Boffa]], poeta e scrittore, e del prevosto don Alfredo Maggetti, nel [[1955]].
 
== Amministrazione ==
La collezione e l'edificio sono classificati al 30 ottobre 2009 nell'Inventario Protezione dei Beni Culturali come oggetti di tipo B<ref>[http://www.bevoelkerungsschutz.admin.ch/internet/bs/it/home/themen/kgs/kgs_inventar/b-objekte.parsys.000110.downloadList.41538.DownloadFile.tmp/btiprov.pdf Inventario Beni Culturali del Canton Ticino]</ref>
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto [[comune patriziale]] e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.
 
== Note ==
Vi sono conservati preziosi [[arredo|arredi]] [[liturgia|liturgici]]: due ''[[ostensorio|ostensori]] [[roma]]ni'' e uno ambrosiano in [[argento]]; due ''[[angelo|angeli]] barocchi'' in [[legno]] [[doratura|dorato]], diversi ''[[reliquiario|reliquiari]]'' e ''bastoni processionali''; ''vasi'', ''croci'', ''[[lampada|lampade]]'', ''[[bacile|bacili]]'', ''[[turibolo|turiboli]]'' e ''[[Calice (liturgia)|calici]]'' d'argento; tre ''croci'' lignee; la ''croce [[capitolo (canonici)|capitolare]]'', la ''[[férula]]'', la ''[[palmatoria]]'', una ''[[pace]]'' d'argento e preziosi ''[[paramento liturgico|paramenti sacri]]''. Inoltre: una ''[[tomba]] nord-[[etrusco|etrusca]]'', un<nowiki>'</nowiki>'''urna cineraria'''<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=OA15628 Inventario dei beni culturali - Urna cineraria]</ref> decorata, con [[iscrizione]] [[latino|latina]]; una ''tomba [[bizantino|bizantina]]'' con copertura [[fittile]]; ''[[moneta|monete]] romane'' e ''suppellettili'' trovate negli scavi archeologici circostanti. Di particolare interesse lo ''[[stendardo]] imperiale'' con trapunti lo [[stemma]] di [[Carlo VI]] e motti latini, donato non dal generale russo Suvorof nel [[settembre]] [[1799]] in occasione del passaggio delle truppe austro-russe, ma da un [[emigrazione|emigrante]] tornato dalla [[Russia]]. Numerosi sono i ''dipinti'' e i ''documenti'' (nove le ''[[pergamena|pergamene]]'' dal [[1190]] al [[1520]]).
 
===Vie storiche===
Agno assunse una particolare importanza grazie alla [[Strada Regina]] che conduceva da [[Ponte Tresa]] a [[Magadino]] passando per il [[Monte Ceneri]]. Oggi la strada viene valorizzata dal comune di Agno, di Bioggio e di Manno con tutto il corredo archeologico e culturale che si può incontrare lungo il percorso<ref>[http://reteuno.rsi.ch/passeggiate/index.cfm?scheda=7707 La strada Regina, della serie "Passeggiate con noi" di RSI Rete Uno]</ref><ref>[http://www.volvox.ch/programmi/agno-bioggio-manno/Strada%20Regina%20ITA.pdf Strada Regina e percorsi dolci]</ref><ref>[http://www.strada-regina.ch/ www.strada-regina.ch]</ref>.
 
==Frazioni==
===Cassina===
''Cassina d'Agno'' si trova in collina sulla strada che congiunge Agno a [[Vernate]] e a [[Neggio]].
 
A Cassina d'Agno si segnala un ''[[Oratorio]] di [[San Carlo Borromeo]] e [[San Rocco]]''<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A3425 Inventario dei beni culturali - Oratorio di San Carlo Borromeo e San Rocco]</ref>, del Cinquecento. È attestato col titolo di San Rocco nel [[1610]] e, a partire dal [[1626]], anche con quello di San Carlo.
 
L'edificio è a pianta rettangolare, con campanile sul fianco destro.
 
All'interno l'aula presenta [[parasta|paraste]] con capitelli [[ordine ionico|ionici]], impostati nel tardo [[secolo XVIII|Settecento]]; l<nowiki>'</nowiki>''affresco'' del [[XVII secolo|Seicento]] raffigurante la ''[[Crocifissione]] con i Santi titolari'', rinvenuto durante un restauro al di sotto dell'[[olio su tela]] con il medesimo soggetto, opera di [[Giovanni Battista Bagutti]]<ref>{{DSS|I45185|Giovanni Battista Bagutti}}</ref> di [[Rovio]], della fine del Settecento, ora appeso alla parete sinistra. L'altare è composto con i resti dell'antica balaustrata marmorea.
 
Sul retro della costruzione è addossata una cappella contenente l'immagine affrescata della ''[[Madonna col Bambino]]'', copia da [[Raffaello]], eseguita da [[Attilio Balmelli]] nel [[1906]].
 
===Serocca===
''Serocca d'Agno'' è un'importante frazione posta a metà strada tra Agno e Bioggio sulla ''Strada Regina''.
 
Serocca è nota per l<nowiki>'</nowiki>''[[Oratorio (architettura)|Oratorio]] di [[San Giuseppe (padre putativo di Gesù)|San Giuseppe]]''<ref name="A43">[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A43 Inventario dei beni culturali -Oratorio di San Giuseppe]</ref>, preceduto da un caratteristico [[sagrato]] seicentesco<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A9181 Inventario dei beni culturali - Sagrato dell'Oratorio di San Giuseppe]</ref>.
 
L'edificio fu eretto sul luogo di una preesistente cappella nel [[1690]] a cura della famiglia Rusca, il cui ''[[stemma]]'' campeggia all'interno sull'[[arco trionfale]]<ref>La ''Guida d'arte della Svizzera italiana'' del 2007 afferma che si tratta dello stemma della famiglia Quadri.</ref>.
 
L'interno è un'[[aula (chiesa)|aula]] rettangolare con [[volta a botte]] mossa da un'articolazione di paraste con capitelli ionici e conclusa da [[coro (architettura)|coro]] rettangolare; il [[Settecento|settecentesco]] ''altare in [[stucco]]'' con [[cariatide|cariatidi]] reca una [[pala (arte)|pala]] d'altare raffigurante la ''Madonna col Bambino e San Giuseppe'' e presenta un [[paliotto]] in [[scagliola]] del [[1742]] dei Pancaldi di [[Ascona]] proveniente dalla [[parrocchia]] di [[Re|Olgia]] in [[Val Vigezzo]].
 
Alle pareti ''quattro preziose [[olio su tela|tele]]'' di [[Giuseppe Antonio Petrini]] ([[1677]]-[[1759]]) da [[Carona (Svizzera)|Carona]]<ref>{{DSS|I19099|Giuseppe Antonio Petrini}}</ref>, raffiguranti il ''[[profeta Geremia]]''<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=OA13238 Inventario dei beni culturali - Geremia]</ref>, ''[[Rebecca]]''<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=OA43 Inventario dei beni culturali - Rebecca]</ref>, ''[[Sant'Andrea Apostolo]]''<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=OA42 Inventario dei beni culturali - Sant'Andrea]</ref> e ''[[San Francesco d'Assisi]]''<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=OA44 Inventario dei beni culturali - San Francesco d'Assisi]</ref>.
 
La chiesa ha avuto diversi restauri recenti come nel [[1865]], nel [[1963]] e nel [[1991]]-[[1993]].
 
Il nucleo di Serocca è molto caratteristico e conserva edifici ancora intatti. Tra gli edifici civili degno di menzione è il ''Palazzo Quadri'', edificio [[Seicento|seicentesco]] a tre piani con eleganti loggiati che si trova affiancato all<nowiki>'</nowiki>''Oratorio di San Giuseppe''.
 
===Mondonico===
''Mondonico'' è una frazione che si trova in collina poco sotto la frazione Gaggio del comune di Bioggio, a metà strada tra Agno e Bioggio.
 
Qui vide la luce l'architetto [[Luigi Rusca (architetto)|Luigi Rusca]]<ref name="LuigiRusca">{{DSS|I24554|Luigi Rusca}}</ref>, attivo principalmente a [[San Pietroburgo]] sotto il regno di [[Caterina II]] ([[1762]]-[[1796]]).
 
==Personaggi illustri==
*L'architetto di Mondonico [[Luigi Rusca (architetto)|Luigi Rusca]], terminata la sua formazione a [[Torino]], fu molto attivo a [[San Pietroburgo]] dove negli anni [[1801]]-[[1803]] si occupò della ricostruzione del palazzo di Tauride. Durante il regno dello Zar [[Alessandro I di Russia|Alessandro I]] divenne architetto di corte<ref name="LuigiRusca"/>.
*Agno è nota perché vi ebbe sede la "Scuola Serena" di [[Maria Boschetti Alberti]]<ref>{{DSS|I9006|Maria Boschetti Alberti}}</ref> dove si sperimentò il metodo di [[Maria Montessori]] modificato e adeguato alla realtà locale. Morì ad Agno il [[20 gennaio]] [[1951]].
*Da ricordare anche la [[figura]] del [[professore]] [[dottore]] [[Giovanni Boffa]], [[poeta]] e [[scrittore]], assieme al [[prevosto]] [[don (trattamento)|don]] Alfredo Maggetti, co[[fondatore]] nel [[1955]] del locale ''[[Museo]] [[Pieve|Plebano]]''<ref name="museoplebano" />, di cui ha redatto e pubblicato l'[[inventario]].
*L'allenatore di squadre di calcio, l'ungherese [[Andrea Kutik]] qui visse gli ultimi anni e vi morì nel [[1970]].
*Ad Agno il [[26 febbraio]] [[1998]] è morto anche il cantante [[Vico Torriani]].
 
==Vie di comunicazione==
Ad Agno (e in parte sul comune di [[Bioggio]]) ha sede l'[[Aeroporto di Lugano-Agno]].
 
Agno è attraversata dalla [[Ferrovia Lugano-Ponte Tresa]] che ha una stazione a Agno ed un'altra a Serocca d'Agno. Nella stazione di Agno ha sede anche il [[Museo della ferrovia Lugano - Ponte Tresa]].
 
Agno è anche un importante nodo stradale. Nel centro del paese si incontrano tre importanti strade: la ''via cantonale'' proveniente da Massagno, la ''strada regina'' proveniente da Bioggio e ''via Lugano'' proveniente da [[Muzzano]].
 
==Commercio, turismo, ristorazione==
 
Nella piana verso Bioggio è attiva la [[fabbrica]] [[Mikron]], specializzata in [[Industria metalmeccanica|meccanica]] fine.
 
Agno ha vocazione turistica grazie alla presenza di alcuni campeggi sulle rive del Lago di Lugano.
 
==Note==
{{references|2}}
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Pietro Pensa]], ''Pagine di vita lecchese'', 1958, pp.&nbsp;79–85.
*[[Virgilio Chiesa]], ''Lineamenti storici del Malcantone'', Gaggini-Bizzozero, Lugano 1961.
*[[Virgilio Gilardoni]], ''Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina'', La Vesconta, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, 20, 25, 36, 175, 229, 369, 375, 459, 541.
*Adolfo Caldelari, ''Arte e Storia nel Ticino'', ETT, Locarno 1975, 107-108.
*Bernard Anderes, ''Guida d'Arte della Svizzera Italiana'', Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 244-245.
* [[Giovanni Boffa]], ''Ecclesia collegiata amniensis'' (La Collegiata di Agno), trad. di Jan Lubomirski, Agno, 1981.
*Plinio Grossi, ''Il Malcantone'', riedizione della Guida Galli-Tamburini, Fontana Print S. A. Pregassona 1984, 122-126, 142, 146.
*Giovan Maria Staffieri, "Agno", in ''Malcantone. Testimonianze culturali nei comuni malcantonesi'', Lugano-Agno 1985, 16-21, 101, 103.
*[[Emilio Motta]], ''[[Effemeridi]] ticinesi'', ristampa, Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
*Giuseppe Chiesi, Fernando Zappa, ''Terre della Carvina. Storia e tradizioni dell'Alto Vedeggio'', Armando Dadò, Locarno 1991.
*Flavio Maggi, ''Patriziati e patrizi ticinesi'', Pramo Edizioni, Viganello 1997.
*AA.VV., ''Guida d'arte della Svizzera italiana'', Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 400-401.
*Fabrizio Panzera (a cura di), '' Piano del Vedeggio. Dalla strada Regina all'Aeroporto'', Salvioni, Bellinzona 2008.
* Patricia Cavadini-Bielander, Rossana Cardani Vergani, Giovanni Maria Staffieri, ''Bioggio'', (Guide ai monumenti svizzeri SSAS), Società di storia dell'arte in Svizzera SSAS, Berna 2008, p.&nbsp;11.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Agno}}
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.ti.ch/can/comuni/pagine/presentazione.asp?ID_comune=501&Comune=Agno Sito ufficiale del comune di Agno]
*[http://www.ti.ch/DFE/USTAT/DATI_COMUNI/0_pagine/default.asp?nome=Agno&numero=5141&fusione=0&numero_nuovo=0 Ufficio di statistica del Cantone Ticino]
*[http://www3.ti.ch/elezioni/Comunali2008/RisultatiMUComune.php?File=501_00_4 Elezioni comunali 2008]
*[http://www.ti.ch/generale/dirittipolitici/elezioni/gdp_2009/risultati/liste_risultato_circolo.asp?modulo=Agno&def= Elezione giudice di pace 2009]
 
== Collegamenti esterni ==
{{Lago di Lugano}}
* {{Collegamenti esterni}}
{{Lugano}}
* {{DSS|I2130|Agno|autore=Bernardino Croci Maspoli|lingua=it|data=30 giugno 2009|accesso=6 ottobre 2017}}
{{portale|architettura|geografia|Ticino}}
* {{cita web|url=http://www3.ti.ch/DFE/DR/USTAT/index.php?fuseaction=dati.dettaglio&id=239|titolo=Ufficio di statistica del Cantone Ticino: Agno}}
* {{cita web|1=http://www.museoplebano.ch/it/|titolo=Museo Plebano|accesso=6 ottobre 2017|dataarchivio=7 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171007115816/http://www.museoplebano.ch/it/|urlmorto=sì}}
 
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