Dramma: differenze tra le versioni
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[[File:Locandina Manon Lescaut.jpg|thumb|[[Locandina]] della prima rappresentazione del dramma ''[[Manon Lescaut]]'', di [[Giacomo Puccini]]]]
Un '''dramma''' ({{greco antico|da=x|p=x|pp=x|δρᾶμα|drâma|azione, storia}})<ref>{{Cita web|url=http://www.etimo.it/?term=drama&find=Cerca|titolo=Etimologia : dramma, drama;|sito=www.etimo.it|accesso=2024-10-21}}</ref> è una forma letteraria che include parti [[Letteratura teatrale|scritte per essere interpretate]] da [[attori]].
In senso lato è un [[intreccio narrativo]] compiuto e destinato alla [[rappresentazione teatrale]]. Può essere in forma verbale scritta (ogni opera [[letteratura|letteraria]] che preveda parti recitate o cantate) oppure improvvisata da un [[attore]], o ancora in forma di narrazione non verbale, tramite la [[Gesto|gestualità]] o la [[danza]]. Il termine dramma, se inteso in senso restrittivo, si applica esclusivamente alle opere teatrali scritte. Nell'[[opera lirica]], si ricorre in genere al termine [[libretto]].
== Storia ==
[[File:Dobrica Milutinovic.jpg|thumb|L'[[attore teatrale]] [[Dobrica Milutinović]] nei panni di re Lear, protagonista dell'[[Re Lear|omonima tragedia]] [[William Shakespeare|shakespeariana]]]]
=== Dramma greco classico ===
Il dramma [[Cultura occidentale|occidentale]] ha origine nella [[Grecia classica]].<ref>Brown (1198,441), Cartledge (1997, 3-5), Goldhill (1997, 54) e Ley (2007, 206). Taxidou osserva che "la maggior parte degli studiosi ora chiama tragedia 'tragedia' greca 'ateniese', che è storicamente corretta" (2004. 104). Brown scrive che l'[[Teatro greco|antico dramma greco]] "fu essenzialmente la creazione della [[Atene (città antica)|classica Atene]]: tutti i drammaturghi che in seguito furono considerati classici furono attivi ad Atene nel V e IV secolo a.C. (il tempo della [[democrazia ateniese]]), e tutte le date dei dramma sopravvissuti di questo periodo" (1998, 441). "La cultura dominante di [[Atene (città antica)|Atene nel V secolo]]", scrive Goldhill, "si può dire che abbia inventato il [[teatro]]" (1997, 54).</ref> La [[Teatro greco|cultura teatrale]] della [[Polis|città-stato]] di [[Atene (città antica)|Atene]] ha prodotto tre [[genere (arte)|generi]] drammatici: la [[tragedia]], la [[Commedia drammatica|commedia]] ed il [[dramma satiresco]]. Le loro origini rimangono oscure, anche se dal V secolo a.C furono [[Istituzione|istituzionalizzate]] in [[Agone (antica Grecia)|competizioni]] tenute come parte delle [[Festività ateniesi|festività]] che celebravano il dio [[Dioniso]].<ref>Brockett e Hildy (2003, 13-15) e Banham (1998, 441-447).</ref> Gli storici conoscono i nomi di molti antichi drammaturghi greci, non ultimo quello di [[Tespi]], a cui viene attribuita l'innovazione di un attore (''"hypokrites"'') che parla (piuttosto che cantare) ed impersona un [[Personaggio immaginario|personaggio]] (invece che parlare in prima persona), mentre interagendo con il [[Coro greco|coro]] ed il suo leader (''[[Coro greco|"coryphaeus"]]'').<ref>Banham (1998, 441-444). Per altre informazioni su questi antichi drammaturghi greci, consultare [[:Categoria:Drammaturghi greci antichi|gli articoli classificati sotto "Drammaturghi greci antichi" su Wikipedia]].</ref>
Solo una piccola parte del lavoro di cinque drammaturghi è sopravvissuta fino ad oggi: abbiamo un piccolo numero di testi completi dei tragici [[Eschilo]], [[Sofocle]] ed [[Euripide]], e degli scrittori comici [[Aristofane]] e, dalla fine del IV secolo, [[Menandro]].<ref>La teoria secondo cui ''[[Prometeo incatenato (Eschilo)|Prometeo incatenato]]'' non sarebbe stata scritta da [[Eschilo]] avrebbe portato questo numero a sei drammaturghi il cui lavoro sopravvive.</ref> La tragedia storica di Eschilo ''[[I Persiani]]'' è il dramma più antico sopravvissuto, anche se quando vinse il primo premio al concorso [[Dionisie]] della città nel 472 a.C., scriveva opere teatrali da oltre 25 anni.<ref>Banham (1198, 8) e Brockett e Hildy (2003, 15-16).</ref> La competizione (''[[Agone (antica Grecia)|"agon"]]'') per le tragedie potrebbe aver avuto inizio già nel 534 a.C.; i documenti ufficiali (''"didaskaliai"'') iniziano dal 501 a.C., quando fu introdotta la rappresentazione del [[dramma satiresco]].<ref>Brockett e Hildy (2003, 13, 15) e Banham (1998, 442).</ref> I drammaturghi tragici erano tenuti a presentare una [[tetralogia]] di opere teatrali (sebbene le singole opere non fossero necessariamente collegate tra loro), che di solito consisteva in tre tragedie ed un dramma satiresco (sebbene siano state fatte eccezioni, come nel caso di ''[[Alcesti (Euripide)|Alcesti]]'' di Euripide nel 438 a.C.). La [[commedia]] fu ufficialmente riconosciuta con un premio nella competizione dal 487 al 486 a.C.
Cinque drammaturghi comici hanno gareggiato nella [[Dionisie]] (anche se durante la [[guerra del Peloponneso]] questo numero può essere stato ridotto a tre), ognuno dei quali offre una sola commedia.<ref>Brockett e Hildy (2003, 18) e Banham (1998, 444-445).</ref> La [[commedia greca antica]] è tradizionalmente divisa tra "vecchia commedia" (V secolo a.C.), "commedia centrale" (IV secolo a.C.) e "nuova commedia" (fine del IV secolo - 2 a.C.).<ref>Banham (1998, 444-445).</ref>
==
Un dramma può avere argomento tragico o comico, a seconda delle situazioni descritte.
Nella accezione d'uso comune invece, si tende a designare con questo termine vicende dolorose o problemi [[esistenzialismo|esistenziali]], o altri eventi di portata tragica.
Drammi possono essere rappresentati tramite diversi tipi di [[mezzo di comunicazione di massa|media]]: spettacoli dal vivo, [[cinema]], [[televisione]].
Nel [[teatro]], il dramma ha mantenuto l'accezione in uso nell'[[Antica Grecia]], dove indicava un qualsiasi componimento destinato alla scena, fosse esso una [[tragedia]] o una [[commedia]], e arrivando a essere sinonimo stesso di teatro (theatron). In genere le parole derivate hanno mantenuto il senso originario, legato a una scrittura teatrale: drammatizzazione, drammaturgia. Per l'aggettivo drammatico ci sono invece diverse consuetudini d'uso: più legato alle radici teatrali per gli addetti ai lavori di questa disciplina, relativo al concetto di dramma nel suo senso tragico nel senso comune. Per fare un esempio, a [[teatro]] si indica come un bravo attore drammatico colui che in generale padroneggia l'[[arte drammatica]], mentre si è soliti definire drammatico un attore di [[cinema]] o [[televisione]] unicamente in relazione al contenuto [[tragedia|tragico]] o conflittuale della sua [[arte drammatica|recitazione]].
Il concetto di dramma e di drammaticità è legato maggiormente a un dialogo che non a un [[monologo]] o a una [[poesia lirica|lirica]] (pur potendo etimologicamente essere riferita a qualunque forma letteraria destinata alla scena). È con la presenza di almeno un altro attore dialogante che si può meglio esprimere la caratteristica principale del dramma: il contrasto tra almeno due differenti elementi. [[Bernard Shaw]], introducendo il suo primo volume di commedie, afferma: «Non c'è opera teatrale senza conflitto». Un contrasto può verificarsi anche in un testo leggero, e costituisce la sua ossatura.
Il binomio dramma-conflitto si esprime spesso anche in campi diversi da quello strettamente teatrale: spesso ci si riferisce a opere letterarie non destinate alla scena, parlando della loro drammaticità, o similmente con opere musicali o di altre arti.
{{chiarire|Il dramma è un metodo specifico di [[fiction]] [[mimesi]] nelle ''performance''}}. Considerato come un genere di [[poesia]] in generale, il metodo drammatico è stato contrapposto ai metodi [[Poema epico|epici]] e [[Poesia lirica|lirici]] fin dalla [[Poetica (Aristotele)|''Poetica'']] di [[Aristotele]] (335 a.C.) - la più antica opera drammatica.
Il termine "dramma" deriva da una parola [[Lingua greca antica|greca]] che significa "azione" ({{greco antico|wl=x|δρᾶμα | dramma}}), che deriva da "io faccio" ({{greco antico|wl=x|δράω|dráō}}). Le due maschere associate al dramma rappresentano la tradizionale divisione [[generica]] tra [[commedia]] e [[tragedia]]. Sono simboli delle antiche [[Muse (divinità)|Muse]] [[Lingua greca antica|greche]], [[Talia (musa)|Talia]] e [[Melpomene]]. Talia era la musa della commedia (la faccia che ride), mentre Melpomene era la musa della tragedia (la faccia che piange).
In inglese (come era il caso analogo in molte altre lingue europee), il termine "play" o "game" (che traduce la [[lingua inglese antica]] ''plèga'' o la [[lingua latina]] ''[[ludus]]'') era il termine standard usato per descrivere il dramma fino al tempo di [[William Shakespeare]], proprio come il suo creatore era un"play-maker" piuttosto che un "drammaturgo" e l'edificio era una "playhouse" piuttosto che un "[[Teatro (architettura)|teatro]]". L'uso della parola "dramma" in senso stretto per designare un ''tipo'' specifico di gioco risale all'era moderna. "Drama" in questo senso si riferisce ad un'opera teatrale che ''non'' è né una commedia né una tragedia - per esempio, la [[Teresa Raquin (romanzo)|Teresa Raquin]] di [[Émile Zola|Zola]] ([[1873]]) o [[Ivanov (dramma)|Ivanov]] di [[Anton Čechov|Cechov]] ([[1887]]). Questo è il senso che le industrie [[Film|cinematografiche]] e [[Televisione|televisive]], insieme alla [[filmologia]], hanno adottato per descrivere il "dramma" come [[Generi cinematografici|genere cinematografico]] nei rispettivi mezzi di comunicazione. "[[Radiodramma]]" è stato utilizzato in entrambi i sensi - originariamente trasmesso in un'esibizione dal vivo, è stato anche usato per descrivere un forte e serio fine dell'emissione drammatica della [[Radio (elettronica)|radio]].
La messa in scena del dramma in [[teatro]], eseguita da [[Attore|attori]] su un [[palcoscenico]] davanti a degli [[Spettatore|spettatori]], presupponeva modalità di produzioni collaborative ed una forma [[Collettivo|collettiva]] di accoglienza. La [[struttura dei testi drammatici]], a differenza di altre forme di [[letteratura]], è direttamente influenzata da questa produzione collaborativa e dalla ricezione collettiva. La prima [[tragedia]] [[Teatro elisabettiano|moderna]] ''[[Amleto]]'' (1601) di Shakespeare e la tragedia [[Teatro greco|classica ateniese]] ''[[Edipo re]]'' (429 a.C. circa) di [[Sofocle]] sono tra i capolavori dell'arte del dramma. Un esempio moderno è ''[[Lungo viaggio verso la notte]]'' di [[Eugene O'Neill]].
Il dramma è spesso combinato con la [[musica]] e la [[danza]]: il dramma nell'[[opera]] è generalmente tutto cantato; i [[musical]] generalmente includono sia [[Dialogo|dialoghi]] parlati che [[Canzone|canzoni]]; ed alcune forme di dramma hanno [[musiche di scena]] o accompagnamento musicale che sottolinea il dialogo (il [[melodramma giapponese]] [[Nō]], per esempio). Il [[closet drama]] descrive una forma che è destinata ad essere letta, anziché eseguita. Nell'[[Improvvisazione teatrale|improvvisazione]], il dramma non preesiste al momento della performance; gli esecutori escogitano una sceneggiatura drammatica spontaneamente davanti ad un pubblico.
=== Dramma classico ===
{{vedi anche|Teatro greco|teatro latino}}
Un ''dramma classico'' non ha una connotazione molto precisa. Generalmente suole indicare le drammaturgie di tragici e comici del mondo greco e latino vissuti tra l'[[Atene (città antica)|Atene]] del V secolo a.C. fino alla [[Roma (città antica)|Roma]] I secolo d.C. In base al periodo storico, il dramma classico si presenta ora come politicamente/religiosamente impegnato e ora come semplice divertimento delle classi agiate.
I generi principali - la [[tragedia]] e la [[commedia]] - erano altresì diversificati per autore e contesto storico, ma mantenevano delle basi comuni: la [[tragedia]] rappresentava sempre un argomento [[mito|mitico]] (con qualche rara eccezione di argomento storico) e faceva ausilio di uno stile spesso solenne, nonché di molti [[mechanè|macchinari scenici]], mentre la [[commedia]] una vicenda fantastica o presa dalla vita quotidiana. Da non dimenticare i generi minori, quali le [[farsa (genere teatrale)|farse]] o i [[mimo|mimi]] romani.
Le opere drammaturgiche classiche non erano destinate alla pubblicazione, ma alla sola rappresentazione; ne consegue che il principio chiave del teatro classico era la pura rappresentabilità della vicenda. Non abbiamo dei manoscritti realmente originari, dato che il contenuto veniva continuamente variato e rimaneggiato (è il caso degli attori, che eliminavano o cambiavano versi e spesso li sostituivano con i propri). Non vi sono [[didascalia|didascalie]], se non quelle implicite oppure riprodotte in epoche postume come note marginali: quelle realmente presenti sono le [[didascalia|didascalie]] “sceniche”, evocate dalla parola.
=== Dramma medievale ===
{{vedi anche|Teatro medievale}}
Il dramma medievale ha diverse manifestazioni e correnti.
Le correnti erudite e profane cercano di perpetuare il più possibile il culto dell'antica letteratura; tra le sue forme troviamo il “[[mimo]] [[simposio|conviviale]] patrizio” e la “[[commedia elegiaca]]”, entrambi scritti in latino e di fattura più letteraria che drammatica (venivano infatti letti in [[cenacolo|cenacoli]] ristretti).
Le correnti religiose - per rimediare alla corruzione dei costumi - tentano la conciliazione del nuovo spirito religioso con le vecchie forme pagane. L'esito è la [[sacra rappresentazione]]: si fa risalire la sua nascita all'[[omelia]] sacra, quando questa diventa dialogica a scopo didattico ed esortativo. Una tesi più fondata fa risalire la [[sacra rappresentazione]] allo sviluppo della liturgia romana, che già nella sua pura forma celebrativa è pervasa di elementi drammatici (il sacrificio della [[Messa]] come rappresentazione simbolica, in forma dialogica tra celebrante e assistenti).
Il ''[[dramma liturgico]]'' rimane strettamente connesso al [[rito]]: viene recitato in latino da sacerdoti che sostengono le parti più diverse e cambiano identità non tanto attraverso costumi o trasformazioni fisiche, quanto tramite una stilizzazione esteriore. Nella figura del sacerdote-attore i credenti contemplano l'agognata anticipazione della venuta di [[Cristo]] sulla terra.
Il ''dramma liturgico'', a differenza di quello ''classico'', non adotta il criterio delle tre [[unità aristoteliche]] e si esprime più in forma pittorica che rappresentativa. Se il dramma classico metteva in scena un solo fatto in maniera lineare e in un solo luogo, il dramma medievale di contro segue l'eroe in tutte le sue età: non viene rappresentato, ad esempio, il momento in cui [[Gesù]] resuscita [[Lazzaro di Betania|Lazzaro]], ma tutta la vita del protagonista. Necessariamente la scena diventa multipla, creata da diverse scene allineate e divise l'una dall'altra mediante uno scompartimento: sono i cosiddetti “luoghi deputati”.
Infine abbiamo un teatro popolare, caratterizzato sia dall'aspetto buffonesco (tipico dei [[mimo|mimi]] e delle [[farsa (genere teatrale)|farse]]) sia religioso. Tipico fu il “Dramma misto”, che si è distinto dal ''dramma liturgico'' per la ''contaminatio'' dei generi e l'introduzione delle prime frasi in [[lingua volgare|volgare]]. Nella produzione di questa corrente troviamo anche delle commedie, di cui è rimasta una famosa [[pantomima]], la ''[[Cena Cypriani]]''.
Il teatro popolare trova spazio anche nelle cosiddette ''Libertates Decembris''. Sono rappresentazioni di carattere occasionale, costituite da una [[processione]] pseudo-ecclesiastica guidata da un giovinetto vestito da [[vescovo]]; il corteo parte dalla [[chiesa (architettura)|chiesa]] fino ad arrivare all'episcopio, in cui il [[clero]] e/o il vero [[vescovo]] vengono benedetti in forma ridicola e parodica.
=== Dramma borghese ===
{{Vedi anche|Dramma borghese}}
Il ''dramma borghese'' è un componimento [[teatro|teatrale]] che rappresenta personaggi della piccola e media [[borghesia]] o dei ceti cittadini agiati ma non appartenenti alla [[nobiltà]] e ne descrive la vita quotidiana, le disavventure, le aspirazioni. Si è sviluppato tra il [[XVIII secolo|XVIII]] e il [[XIX secolo]].
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Forma chiusa e forma aperta nel dramma]]
* [[
* [[Film drammatico]]
* [[
* [[
* [[Dramma storico]]
* [[Dramma per musica]]
* [[Dramma giocoso]]
* [[Dramma liturgico]]
* [[Dramma satiresco]]
* [[Dramma pastorale]]
* [[Dramma borghese]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|q_preposizione=sul|wikt=dramma|commons_preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|letteratura|teatro}}
[[Categoria:Terminologia teatrale]]
[[Categoria:Generi letterari]]
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