Modulo lunare Apollo: differenze tra le versioni
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{{NN|astronautica|aprile 2023|tanti volumi in bibliografia, ma pochissime note a pié pagina}}
{{Veicolo spaziale
|nome = Modulo lunare Apollo
|immagine = <!-- Da Wikidata -->
|didascalia =
|operatore = [[NASA]]
|nazione = [[Stati Uniti d'America]]
|tipo = Veicolo di allunaggio
|equipaggio = 2
|status = Fuori servizio
|primo lancio = 3 marzo 1969 ([[Apollo 9]])
|ultimo lancio = 7 dicembre 1972 ([[Apollo 17]])
|costruiti =15
|lanciati = 10 (6 allunati)
|derivato da =
|derivati =
}}
Il '''modulo lunare Apollo'''<ref>{{cita web|url=http://history.nasa.gov/SP-4029/Apollo_00a_Cover.htm|titolo=Apollo by the numbers NASA|lingua=en|accesso=6 marzo 2011}}</ref> o '''LEM''' (Lunar Excursion Module)<ref>La designazione del modulo lunare Apollo fu semplificata da ''Lunar Excursion Module'' (LEM) ad ''Apollo Lunar Module'' (LM), ma nel corso del Programma fu comunque pronunciato "Lem".<br />{{cita libro |lingua=en |titolo=Apollo: The Lost and Forgotten Missions |url=https://archive.org/details/apollolostforgot0000shay |nome=David J. |cognome=Shayler |editore=Springer Science & Business Media |anno=2002 |isbn=9781852335755 |p=[https://archive.org/details/apollolostforgot0000shay/page/3 3]}}</ref> o '''LM''' (Lunar Module)<ref>L'acronimo LM sostituisce il LEM nel [[1968]] poiché i dirigenti NASA ritenevano che il termine ''Excursion'' (Escursione) mal rappresentasse la portata del progetto lunare.</ref> è il ''[[lander]]'' della [[navicella spaziale Apollo]] utilizzato nell'ambito del [[programma
Quando nel [[1961]] il presidente [[John Fitzgerald Kennedy]] fissò come obiettivo dell'agenzia spaziale
Il LEM era composto da due stadi: lo stadio di discesa, il cui ruolo principale è di fare atterrare verticalmente il modulo lunare grazie ad un motore a spinta variabile, e uno stadio di ascesa nel quale è situata la cabina pressurizzata dove risiedono gli astronauti. Alla fine dell'esplorazione lo stadio di discesa veniva abbandonato sulla Luna mentre lo stadio di ascesa, grazie ad un ulteriore proprio motore, decolla dalla superficie lunare per ricongiungersi al CSM in orbita lunare. Nonostante la complessità della missione e i limiti di massa molto rigorosi (15 [[tonnellata|tonnellate]]), il LEM è riuscito per sei volte ad atterrare sulla Luna mantenendo in vita i due uomini in un ambiente particolarmente ostile.
Il progetto e la costruzione del LEM sono stati realizzati sotto la direzione della società aerospaziale [[Grumman]] tra il 1962 e 1969. In tutto sono stati costruiti 15 moduli lunari; dei 10 che hanno volato nello [[spazio (astronomia)|spazio]], 6 hanno raggiunto il suolo lunare nel corso di un periodo compreso tra il [[1969]] e il [[1972]]. Ad oggi il LEM resta ancora l'unico veicolo ad aver portato esseri umani sul suolo lunare.
== La scelta dell'arrivo in orbita lunare ==
{{Vedi anche|Programma Apollo}}
[[File:John C. Houbolt - GPN-2000-001274.jpg|thumb|John Houbolt illustra lo scenario del LOR che è riuscito a promuovere non senza difficoltà]]
Nel [[1959]] l'agenzia spaziale statunitense cominciò degli studi per stabilire quali tecniche fossero più efficaci per inviare degli [[esseri umani|uomini]] sulla [[Luna]]. Da questi studi emersero tre distinti scenari:
* Spedizione diretta di un [[veicolo spaziale]] sulla Luna (ascesa diretta): questa tecnica prevedeva l'utilizzo di un enorme [[razzo]] per portare in orbita un'unica navicella in grado di viaggiare fino alla Luna, atterrare e successivamente ridecollare. Per poter compiere tutte queste manovre l'altezza della navicella doveva essere pari a 20 m. Per portare in orbita un simile veicolo si rendeva necessario un razzo (che venne chiamato [[Razzo Nova|Nova]]) la cui potenza era cinque volte superiore a quella del [[Saturn V]] poi realmente utilizzato.
* Il ''rendezvous'' in orbita terrestre ([[Earth Orbit Rendezvous]] o EOR): questa opzione fu formulata per limitare rischi e costi di sviluppo dell'enorme razzo richiesto dal primo scenario. I componenti della nave dovevano essere inviati in [[Orbita geocentrica|orbita terrestre]] da 2 (o più) razzi meno potenti. I vari elementi venivano poi assemblati in orbita dagli astronauti con l'eventuale possibilità di usare una [[stazione spaziale]] come base [[logistica]]. Una volta completato l'assemblaggio in orbita terrestre il resto della missione si svolgeva in modo simile a quello del primo scenario.
* Il ''rendezvous'' in [[Orbita selenocentrica|orbita lunare]] (Lunar Orbit Rendezvous o LOR): si rendeva necessario un solo razzo ma il velivolo inviato verso la Luna doveva essere composto da 2 moduli indipendenti che si separavano una volta raggiunta l'orbita lunare. Il modulo di escursione lunare (LEM), spinto da un razzo di grande potenza, del [[Razzo Nova|tipo Nova]], atterrava sulla Luna con una parte dell'equipaggio e in seguito se ne sarebbe staccata una parte per riportare gli astronauti al [[modulo di comando e di servizio]], rimasto in orbita attorno alla Luna, a cui spettava farsi carico del ritorno degli astronauti a Terra. Questa soluzione permetteva di ridurre il peso rispetto agli altri due scenari (sarebbe stato necessario molto meno combustibile per l'atterraggio e il decollo) e permetteva di realizzare un [[veicolo spaziale]] ottimizzato esclusivamente per l'atterraggio ed il soggiorno sulla Luna. Inoltre il razzo necessario doveva essere meno potente di quello richiesto dal primo scenario.
[[File:Taille-de-l-alunisseur-selo-IT.png|thumb|left|Comparazione delle dimensioni dei veicoli lunari in relazione al metodo di discesa (la taglia della soluzione LOR è sottostimata)]]
Quando il
L'appuntamento in orbita lunare era inizialmente, nonostante le argomentazioni dettagliate avanzate dal suo difensore più ardente [[John Houbolt]] del [[Langley Research Center]], la soluzione che aveva minori sostenitori. Agli occhi di molti responsabili della NASA questo scenario appariva istintivamente troppo rischioso. Se l'appuntamento tra
Con il passare del tempo e con le difficoltà che si presentavano nella progettazione di un veicolo così
Nell'estate del [[1962]] anche i principali responsabili
== La lunga fase di progettazione (1963-1964) ==
[[File:Aerial View of the Johnson Space Center - GPN-2000-001112.jpg|thumb|Vista del ''[[Lyndon B. Johnson Space Center]]''
Il
Dopo una serie di negoziati, con l'
=== Lo stadio di ascesa viene profondamente rivisto ===
[[
Con l'avanzare degli studi molte delle caratteristiche dello stadio di ascesa furono riviste.
Gli ampi oblò che ricordavano, nella proposta di partenza, la disposizione convessa di una cabina d'[[elicottero]] vennero notevolmente rivisti. Questi oblò, studiati per garantire al pilota un'ottima visibilità<ref>Cosa giudicata essenziale nelle delicate manovre
Inizialmente erano previste
I propellenti utilizzati dai motori del LEM avevano una [[Massa (fisica)|massa]] diversa. Per consentire una ripartizione simmetrica del peso si decise di distribuire ogni tipo di propellente in due serbatoi. Questa soluzione venne inizialmente presa in considerazione per entrambi gli stadi ma successivamente si decise di adottarla solo nello stadio di discesa. Nello stadio di ascesa, invece, ciascun tipo di propellente era conservato in un solo serbatoio e il problema della ripartizione del peso venne risolto posizionando i due serbatoi a distanze diverse rispetto all'asse di spinta del motore. Questa disposizione ha dato un aspetto chiaramente [[Simmetria|asimmetrico]] al [[disegno industriale|design]] dello stadio di ascesa.
Per economizzare ulteriormente sul peso e sul volume della cabina, i sedili degli astronauti vennero sostituiti da [[Cintura|cinture]] che li mantenevano
Per il posizionamento dell'equipaggiamento vennero studiate due soluzioni: all'interno della cabina pressurizzata, a portata di mano degli astronauti, oppure all'esterno. La soluzione scelta alla fine fu un compromesso tra le due. Inoltre, dato che il LEM doveva operare esclusivamente nel vuoto lunare, ogni considerazione progettuale relativa alla [[Aerodinamica|aerodinamicità]] venne accantonata a favore del massimo sfruttamento del volume pressurizzato. La forma risultante, inconsueta secondo i canoni classici del disegno aeronautico, fa guadagnare al LEM i nomignoli di ''[[insetto]]'' e ''[[ragno]]''.
Queste e altre modifiche hanno dato alla cabina forme così contorte che, in alcuni casi, gli ingegneri di Grumman scelsero di assemblare gli elementi della struttura del LEM con [[rivetto|rivetti]] invece che con [[saldatura|saldature]], con grande contrarietà dei dirigenti della NASA che dubitavano della tenuta della [[cabina pressurizzata]].
Nel maggio [[1963]] molte caratteristiche importanti non erano ancora definite e la massa del modulo lunare continuò a crescere. Tuttavia, l'evoluzione prevedibile della potenza del razzo Saturn V dette del margine poiché questo era già in grado di portare un modulo lunare di 13 tonnellate contro le 9 previste all'inizio della gara d'appalto.
=== Il suolo lunare, questo sconosciuto ===
[[File:AS11-40-5920.jpg|
=== Motori di nuova concezione ===
[[File:Lunar module ascent engine.jpg|thumb|left|Ricostruzione del motore del LEM]]
Il modulo lunare doveva poter contare su 2 [[Motore a razzo|endoreattori]] (uno per stadio) di nuova concezione e di 16 piccoli [[Reaction control system|razzi di assetto]] raccolti in gruppi di 4 e situati esclusivamente sullo stadio di ascesa. Il motore dello stadio di discesa aveva caratteristiche che lo facevano la più grande innovazione tecnica, nel campo dei motori, di tutto il programma Apollo. Per poter far posare dolcemente il LEM sulla Luna, la [[spinta]] del motore doveva essere
Per limitare i rischi la Grumman chiese a due diverse industrie di costruire un [[prototipo]] del motore, in modo da poter selezionare alla scadenza il progetto migliore. La società Rocketdyne propose di regolare la potenza di spinta grazie all'iniezione di un flusso di [[elio]], mentre la Space Technology Laboratories (STL)
=== La complessa elettronica di bordo ===
[[File:Agc view.jpg|thumb
Al lancio del progetto Apollo la NASA ritenne di primaria importanza che l'[[equipaggio]] potesse calcolare i complessi parametri di volo senza dipendere dai [[computer]] situati
In [[orbita]] lunare occorreva infatti tenere conto del tempo di [[latenza]] che intercorre tra le comunicazioni Terra-Luna (circa 3 secondi tra andata e ritorno). Questi tempi, anche se brevi,
Per rispondere a queste necessità venne previsto che il modulo lunare disponesse di un complesso sistema di navigazione e controllo, denominato ''[[Primary Guidance, Navigation and Control System]]'' (PGNCS). Il PGNCS comprendeva vari elementi, tra cui un [[sistema di navigazione inerziale]] e un [[computer]] denominato ''[[Apollo Guidance Computer]]'' (AGC). L'AGC aveva il compito, grazie al [[software]] di navigazione in grado di elaborare i dati in
La messa a punto del sistema di navigazione e di controllo, fortemente interfacciato con gli altri sottosistemi del LEM, fu lunga e difficile; occorrerà che la NASA si dedichi con energia alla gestione delle relazioni tra il fabbricante del LEM e il suo subappaltatore MIT per risolvere alcuni problemi
L'elaboratore di bordo svolgeva, tuttavia, un ruolo essenziale per il
Il primo [[sistema embedded]] moderno fu così l'Apollo Guidance Computer, sviluppato da [[Charles Stark Draper]] al MIT ''Instrumentation Laboratory''. Per ogni volo lunare ne veniva utilizzato uno nell'orbiter CSM (modulo di comando e servizio) ed un altro identico nel LEM, entrambi incaricati di gestire il
Al momento della concezione, l'Apollo Guidance Computer era considerato uno dei più rischiosi sistemi facenti parte dell'intero programma Apollo. L'utilizzo
=== Parola d'ordine: affidabilità ===
[[
Portare degli astronauti sulla Luna rappresentava un'impresa molto più rischiosa rispetto ai [[Volo spaziale|voli spaziali]] in orbita [[Terra|terrestre]], dove, anche in caso di gravi incidenti, il ritorno a terra è garantito da una breve spinta dei [[Retrorazzo|retrorazzi]]. Una volta che si era arrivati in orbita lunare, o peggio ancora sul suolo lunare, il ritorno degli astronauti sulla Terra richiedeva che tutti i principali sottosistemi del LEM risultassero pienamente operativi. I compiti per i quali il LEM era stato progettato lo rendevano un [[sistema complesso]], quindi maggiormente suscettibile
Come sul [[modulo di servizio]], i propellenti liquidi usati per alimentare i motori erano di tipo [[Propellente ipergolico|ipergolico]], ossia bruciavano spontaneamente nel momento in cui [[comburente]] e [[combustibile]] venivano messi a contatto, riducendo notevolmente le possibilità di
Per raggiungere il [[Ingegneria dell'affidabilità|tasso di affidabilità]] necessario, la NASA
Non tutti i sistemi
Secondo [[Neil Armstrong]], i responsabili del progetto avevano calcolato che ci sarebbero state circa 1000 anomalie possibili per ogni missione Apollo (razzo vettore, CSM e LEM), cifra estrapolata dal numero di componenti e dal tasso d'affidabilità imposto ai produttori. Le anomalie risulteranno in media 150<ref>Le più importanti sono descritte nei rapporti che si possono trovare qui: {{cita web|url=
=== L'approvazione del progetto ===
Non meno di 5 modelli
== Costruzione e test (1965-1967) ==
La costruzione dei moduli lunari iniziò nel [[1965]] e riguardò sia i moduli operativi sia le versioni utilizzate per test sulla Terra denominati ''Lunar module Test Article'' (LTA). La produzione del modulo lunare incontrò diversi problemi
=== Moduli lunari prodotti ===
[[
In tutto vennero costruiti 15 moduli lunari operativi<ref name=pi>{{cita|Chariots for Apollo|The LEM Test Program: A Pacing Item|CF}}.</ref>:
* LM-1, LM-3 e LM-4
* LM-2 e LM-9, non volarono mai
* LM-5, LM-6, LM-8, LM-10, LM-11, LM-12, atterrati sulla Luna
* LM-7
* LM-13, LM-14 e LM-15, rimarranno incompiuti a causa dell'interruzione del [[programma Apollo]]
Furono inoltre prodotti dalla Grumman due [[simulatore|simulatori]] statici<ref name="Grumman p.212"/>.
=== Sforamento di bilancio ===
All'inizio del 1965
=== Problemi di peso eccessivo ===
Nel 1965 i progettisti del modulo lunare avevano ancora un'idea
=== Un fitto calendario ===
Grumman
Nel [[1967]] e fino al giugno [[1968]] il motore dello stadio di
=== Problemi di qualità ===
L'incendio della capsula [[Apollo 1]] (
=== La preparazione al volo lunare: i programmi Ranger, Pegasus, Lunar Orbiter, Gemini e Surveyor ===
{{vedi anche|Programma Ranger|Programma Pegasus|Lunar Orbiter|Programma Gemini|Programma Surveyor}}
[[File:Profile of Agena Docking Target - GPN-2000-001345.jpg|thumb|left|[[RM-81 Agena|Agena]] dal Gemini 8
Parallelamente al programma Apollo, la NASA
Il [[programma Lunar Orbiter]], composto da 5 sonde messe in orbita attorno alla Luna tra il [[1966]] e il [[1967]],
=== L'addestramento dei piloti del LEM: i simulatori di volo ===
[[File:Lunar Landing Research Vehicle in Flight - GPN-2000-000215.jpg|thumb|Il LLRV è un simulatore di volo che riproduce il comportamento del LEM in gravità lunare]]
La fase finale
A questo scopo furono realizzati e messi a disposizione degli astronauti tre diversi tipi di [[Simulatore di volo|simulatori di volo]], grazie
* Un simulatore fisso che
* Un modello di modulo lunare sospeso ad un cavalletto sopra
* Una macchina che
== Specifiche del modulo lunare ==
[[File:LM illustration 02-IT.
Il modulo lunare è composto da due distinte parti dette stadi: lo stadio di discesa permette di atterrare sulla Luna e allo stesso tempo funge da [[rampa di lancio]] allo stadio di ascesa che riporta gli astronauti sul [[Apollo Command/Service Module|CSM]] alla fine del loro soggiorno sulla Luna. La struttura del modulo lunare è, in gran parte, realizzata con una lega di [[alluminio]] scelto per la sua leggerezza. Le varie parti sono generalmente saldate tra esse ma a volte anche [[Rivettatura|rivettate]].
Il modulo deve volare soltanto nel vuoto spaziale: gli ingegneri
I vari sottosistemi del LEM
* Guidance, Navigation and Control Subsystem (GN&CS) PGNCS AGS e CES
* Radar Subsystem
* Main propulsion Subsystem
* Reaction Control
*
* Environmental Control Subsystem
*
* Explosive Devices Subsystem
* Istrumentation Subsystem
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=== Lo stadio di discesa ===
Il corpo dello stadio di discesa
La funzione principale dello stadio di discesa è di portare il LEM
Il secondo ruolo dello stadio di discesa è di trasportare tutte le attrezzature e i materiali di consumo che possono essere abbandonati sulla Luna alla fine del soggiorno, cosa che permette di limitare il peso dello stadio di ascesa. I 4 compartimenti triangolari delimitati dalla struttura ottagonale contengono:
*
*
*
* attrezzi: martello, trapano...
* veicoli lunari: carrello da trainare a mano per [[Apollo 14]] e [[rover lunare]] dalla missione [[Apollo 15]] in avanti.
==== Il carrello di atterraggio ====
[[File:Aldrin near Module leg.jpg|thumb
Per posarsi sul suolo lunare lo stadio di discesa dispone di un carrello di atterraggio, composto da una struttura a traliccio a cui sono fissate 4 gambe telescopiche. Ogni gamba termina con un'ampia suola del diametro di 94 centimetri, concepita per garantire maggiore stabilità ed evitare che il veicolo sprofondi troppo nel suolo. Strutture a [[Pannello a sandwich|nido d'
Al lancio, per motivi di ingombro, il carrello di atterraggio è conservato in posizione ripiegata e rimane in questa posizione per tutta la durata del viaggio. Poco prima del distacco dal CSM viene dispiegato dal comandante tramite l'azionamento di piccole [[Esplosivo|cariche esplosive]].
Alla gamba situata in corrispondenza del portello è fissata la [[Scala (utensile)|scaletta]] che permette agli
=== Lo stadio di ascesa ===
Lo stadio di ascesa (chiamato anche stadio di risalita) pesa circa 4,5 tonnellate. La sua forma complessa è asimmetrica, risultato dell'ottimizzazione dello spazio occupato, e gli dà l'aspetto di una testa di insetto. È principalmente composto dalla cabina pressurizzata dove alloggiano gli astronauti del volume di 4,5
==== Il motore di ascesa e l'RCS ====
[[File:LM RCS.jpg|left|thumb|Particolare di un motore RCS del LEM
Poiché il percorso di ritorno verso il modulo di comando è molto più semplice, la spinta del motore è costante. I propellenti (910
L'architettura generale dello stadio è concepita in modo che il [[centro di massa]] e il centro di spinta del motore siano molto vicini, meno di un metro: il motore è posto molto in alto (il vertice penetra nella cabina) ed i serbatoi sono messi a lato della cabina. Questa disposizione limita la [[
==== La cabina pressurizzata ====
[[File:CAbine-pressurisee-LEM.png|thumb
[[File:
La prima parte della cabina pressurizzata occupa la maggior parte di un [[cilindro (geometria)|cilindro]] di 2,34 metri di diametro e di 1,07 metri di profondità ed è qui che risiedono i due membri dell'equipaggio quando non sono sulla Luna. Il pilota (rivolto verso la parte anteriore sinistra) ed il comandante, sono in piedi trattenuti da apposite cinture che li mantengono in posizione durante le fasi di accelerazione e di [[assenza di peso]]. Sulla paratia frontale ogni astronauta ha davanti a
I pannelli dei comandi e i disgiuntori si prolungano sulle pareti laterali situate da una e dall'altra parte degli astronauti. Il pilota ha sopra la sua testa un piccolo oblò (0,07
La parte posteriore della cabina pressurizzata è molto più esigua (1,37 x 1,42
La strumentazione è costituita da circa 170 [[Interruttore|
Il LEM non dispone di una camera di equilibrio, che avrebbe aggiunto troppo peso. Per scendere sul suolo lunare, gli astronauti fanno il [[vuoto (fisica)|vuoto]] nella cabina e al loro ritorno la ripressurizzano utilizzando le riserve di ossigeno. Per scendere, scivolano dal boccaporto: questo dà su una piccola piattaforma orizzontale che emerge sulla scala, le cui sbarre sono situate da una parte e dall'altra sopra una delle gambe del modulo di discesa.
==== Il Primary Guidance, Navigation and Control System (PGNCS), sistema di navigazione principale ====
[[File:Console-AGC-IT.png|left|thumb|La console AGC
L'Apollo dispone di un sistema
*
*
* [[resolver]] per le conversioni angolari della piattaforma inerziale in segnali utilizzabili dai servomeccanismi;
* sistema radar
* telescopio ottico per l'allineamento nella fase di ''rendezvous'' (strumento costruito dalla Kollsman);
* comandi manuali di traslazione e di rotazione;
* telaio meccanico, chiamato Navigation Base (o Navbase), per la connessione rigida dei dispositivi;
* software per l'AGC.
Nonostante l'aggettivo "primario" nel suo nome, il PGNCS non è stato la principale fonte di informazioni sulla navigazione. I dati di monitoraggio della ''NASA's Deep Space Network'' sono stati elaborati dal computer
Il PGNCS è stato comunque essenziale per mantenere l'orientamento spaziale, per il controllo dei razzi durante le manovre, compresi l'atterraggio e il decollo lunare, e come prima fonte di dati di navigazione durante le interruzioni previste e impreviste nelle comunicazioni. Il PGNCS inoltre è fornito di un controllo a Terra dei dati. Il modulo lunare aveva un terzo mezzo di navigazione, denominato AGS, costruito da TRW e destinato ad essere utilizzato in caso di fallimento del PGNCS. L'AGS poteva essere utilizzato per il decollo dalla Luna e per l'incontro con il modulo di comando, ma non per lo sbarco.
Il modulo lunare
Il sistema LGC è un computer che esegue i calcoli in tempo reale. È [[multitasking]] (fino a 8 compiti in parallelo). La memoria usa parole di 16 bit: si compone di 64
Il sistema LGC riceve le sue principali informazioni del sistema inerziale (IMU) e dai due radar quando sono attivati. Utilizzando diversi programmi di navigazione dedicati
==== Gli aiuti alla navigazione ====
[[File:Apollo Lunar Module Inside View.jpg|thumb
Il [[sistema inerziale]] deve essere regolarmente ricalibrato effettuando un rilevamento della posizione del LEM nello spazio. A tal fine, gli astronauti dispongono di un telescopio ottico di allineamento (''Alignment Optical Telescop'' o AOT). Questo strumento consente di identificare le posizioni delle [[stella|stelle]] ed è [[Interfaccia (informatica)|interfacciato]] con il computer di bordo. Il telescopio può essere utilizzato in due modi differenti. Quando il LEM naviga libero, l'astronauta fissa una stella di riferimento nel computer:
Quando il LEM non può ruotare liberamente - caso in cui è posato sulla
Il modulo lunare prevede inoltre due [[radar]]:
* Radar di
* Radar Lunare: è usato per misurare l'[[altitudine]] e la velocità orizzontale del LEM rispetto al suolo lunare ed è installato sullo stadio di discesa. Il radar viene attivato quando il LEM si trova sotto i 15
Nel corso delle due manovre di appuntamento, al momento dell'aggancio finale, il pilota deve allineare con precisione il modulo lunare secondo i tre assi con i comandi manuali del modulo. A tal fine
Per fare segnalazioni durante le manovre d'appuntamento con il modulo di comando, il LEM dispone di apposite luci di segnalazione, visibili fino a oltre 300 metri, che riprendono le convenzioni
==== L'AGS: il sistema di navigazione di emergenza ====
L'AGS (''Abort Guidance System'') è un sistema di navigazione e di controllo destinato a sostituire il sistema principale (LGC) in caso di guasto di quest'ultimo durante le fasi di discesa sulla
* Un computer (''Abort Electronics Assembly'', AEA) con una memoria RAM di 4
* Un sistema inerziale (''Abort Sensor Assembly'' ASA) molto compatto (4
* Una console per la visualizzazione e l'immissione dei dati (''Data Sensor Assembly'' DSE), più rudimentale rispetto a quella del LGC.
L'insieme pesa 28
* riportare il veicolo in orbita bassa;
* effettuare le manovre per mettere il LEM in orbita di trasferimento;
* correggere l'
* effettuare la manovra di appuntamento con il modulo di comando.
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=== Il sistema di supporto vitale ===
[[File:Apollo 13 LM with Mailbox-p.jpg|thumb|left|Parte del sistema di controllo del supporto vitale in cabina
Il [[sistema di supporto vitale]] chiamato ''Environmental Control Subsystem'' (ECS), ha il compito di fornire condizioni vivibili per i due astronauti quando il LEM è separato dal CSM e permettere la depressurizzazione e la pressurizzazione della cabina, in base alle esigenze della missione. Deve mantenere la cabina entro un range di temperature accettabili e deve fornire l'acqua necessaria agli astronauti e alle varie apparecchiature di bordo, per il sistema antincendio e per il sistema di raffreddamento. La maggior parte delle apparecchiature che compongono l'ECS sono situate in cabina; altre apparecchiature periferiche, come i serbatoi di acqua e ossigeno, sono situate fuori nello stadio di discesa e ascesa.
L'ECS è composto da 4 sottosistemi:
* ''Atmosphere Revitalization Section'' (ARS)
* ''Oxygen Supply and Cabin Pressure Control Section'' (OSCPCS)
* ''Water Management Section'' (WMS)
Per
* ''Heat transport section'' (HTS)
Il controllo termico attivo consiste in un [[Raffreddamento a liquido|circuito di raffreddamento]] nel quale circola una miscela di acqua e [[Glicol etilenico|glicole etilenico]] e attraversa le attrezzature generatrici di calore, situate all'interno ed all'esterno della cabina pressurizzata, per mantenerne la temperatura in un intervallo che permetta il loro funzionamento. Il calore è disperso in primo luogo grazie a radiatori, quello che rimane è eliminato tramite sublimazione di acqua in gas (si usa la [[sublimazione]]
Al fine di assicurare un controllo termico passivo, tutto il pavimento è coperto con diversi strati di film riverberante per il calore, che funge anche da scudo contro i micrometeoriti. La protezione primaria consiste di 25 strati di mylar su uno stand di alluminio, di 4
==== L'energia elettrica a bordo ====
[[File:Eagle In Lunar Orbit - GPN-2000-001210.jpg|thumb
La Grumman, dopo avere inizialmente studiato l'utilizzo di [[Pila a combustibile|pile a combustibile]] per fornire l'elettricità, opta per batterie classiche, più semplici da mettere
==== Telecomunicazioni ====
Il LEM dispone di due distinti sistemi di [[telecomunicazione]]:
* Un
* Un radio trasmettitore [[VHF]] a due [[Canale (telecomunicazioni)|canali]], utilizzato per le comunicazioni locali tra i due veicoli e tra gli astronauti durante le EVA (Attività Extra Veicolari), capace di una [[portata]] di 1400
Questi sistemi di comunicazione permettono anche al centro di controllo di ricevere i dati telemetrici che permettono di conoscere la posizione e la rotta del LEM, tramite trigonometria utilizzando molte stazioni di ricezione a terra. I dati telemetrici dello stato dei vari sottosistemi del veicolo e i dati biometrici degli astronauti sono recuperati in modo permanente dal centro di controllo; questo collegamento permette anche di teletrasmettere dati verso l'elaboratore di navigazione del LEM e di controllare i dati in suo possesso. L'
Il LEM dispone di diverse [[Antenna|antenne]]:
* Un'[[antenna parabolica]]
* Due antenne VHF che coprono ciascuna 180º, utilizzate in volo.
* Un'antenna omnidirezionale VHF utilizzata sul suolo lunare per le uscite extraveicolari;
* Una seconda antenna parabolica di 61
Per ricevere e trasmettere, gli astronauti dispongono di un casco audio che possono portare sotto la tuta d'uscita extraveicolare.
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[[File:Apollo 16 Astronauts Inspect Lunar Rover - GPN-2000-001858.jpg|left|thumb|Il LEM delle missioni J permette di imbarcare il [[rover lunare]] (Apollo 15)]]
A partire dal [[1969]] la NASA avvia degli studi finalizzati ad aumentare la capacità di carico del razzo [[
Utilizzata a partire dalla missione [[Apollo 15]] (la prima missione "J"), questa versione del LEM è attrezzata in modo da permettere un soggiorno sulla Luna di 67 ore (invece delle 35 di prima) e può trasportare maggiori attrezzature scientifiche oltre al [[rover lunare]].
Le principali modifiche sono:
* Una quinta batteria nello stadio di discesa e un aumento della capacità per batteria da 400 a 425 Ah;
* 500
* Le riserve di [[ossigeno]] e [[acqua]] sono aumentate per fare fronte al consumo supplementare degli astronauti;
* La protezione termica è migliorata per consentire
* Il condotto del motore dello stadio di discesa è prolungato di 25
* Il rivestimento della [[camera di combustione]] del motore di discesa è modificato al fine di ridurre il fenomeno dell'[[ablazione]].
== Il ruolo del modulo lunare ==
[[File:Trajectoire-mission-Apollo-it.PNG|thumb|
Le missioni Apollo sono programmate perché il LEM atterri all'inizio del giorno lunare: gli astronauti beneficiano così di una luce radente per l'individuazione del punto di atterraggio (tra 10 e 15º sopra l'orizzonte, secondo le missioni) e di temperature relativamente moderate durante il soggiorno sulla Luna (il giorno lunare dura circa 28 giorni terrestri). Di conseguenza, per ogni luogo di atterraggio scelto, la finestra di lancio del razzo Saturn è ridotta a tre giorni per ogni mese. Il punto di atterraggio scelto si trova sempre sulla [[faccia visibile della Luna]] per permettere le comunicazioni radio con la [[Terra]] e non è mai troppo distante dall'[[equatore]] della Luna.
Ogni missione può essere suddivisa nelle seguenti fasi:
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=== Dall'orbita terrestre all'orbita lunare ===
[[
Una volta messa in [[Low earth orbit|orbita terrestre bassa]], la [[navicella spaziale Apollo]] (LEM e moduli di comando e di servizio) come pure il terzo stadio del razzo, effettua un giro e mezzo attorno alla Terra quindi il motore del terzo stadio viene riacceso per immettere l'insieme su un'[[Trasferimento alla Hohmann|orbita di trasferimento]] verso la Luna (Translunar Injection TLI). La manovra consiste in un aumento della velocità di 3.040 [[m/s]] pari a 10.000 [[km/h]].
Il modulo lunare è situato in posizione ripiegata in
Durante il tragitto di 70 ore verso la Luna, possono essere apportate correzioni alla rotta del CSM e del LEM per ottimizzare il consumo finale di carburante. Inizialmente, lo svolgimento delle missioni Apollo prevedeva una quantità relativamente grande di combustibile per queste manovre; alla fine, sarà consumato appena il 5% di questa quantità grazie alla precisione della navigazione.
Il treno spaziale è messo in rotazione lenta per limitare il riscaldamento dei veicoli, riducendo la durata di esposizione continua al sole. Una volta arrivati in prossimità della Luna, il motore del CSM viene acceso per mettere i veicoli in orbita, frenandoli. Se questa decelerazione non viene effettuata, la rotta permette ai veicoli di rimettersi in orbita verso la Terra dopo avere fatto il giro della Luna, senza utilizzare i motori (questa disposizione salverà la missione Apollo 13). Un po' più tardi, il motore del CMS è utilizzato una seconda volta per mettere i due veicoli su un'[[orbita circolare]] di 110
=== Discesa ed atterraggio sulla Luna ===
La rotta di discesa è suddivisa in diverse fasi: la prima fase è l'abbassamento dell'orbita seguita dalla discesa "azionata" (Powered Descent), che a sua volta si scompone in una fase di frenata, una fase di individuazione (del punto di allunaggio) e la fase di allunaggio vera e propria.
==== Il ruolo del sistema di navigazione e di controllo imbarcato ====
[[File:Duke, Lovell and Haise at the Apollo 11 Capcom, Johnson Space Center, Houston, Texas - 19690720.jpg|thumb|left|[[Charles Duke]], [[Jim Lovell]] e [[Fred Haise]] seguono l'allunaggio di [[Apollo 11]] come [[Capsule communicator|Capcom]] al [[Lyndon B. Johnson Space Center|centro di controllo di Houston]]]]
La discesa sulla Luna si basa soprattutto sul sistema d'orientamento, navigazione e controllo (PGNCS Primary Guidance, and Control System) controllato dal computer di bordo (AGC). Quest'ultimo, da un lato determinerà periodicamente la posizione e la rotta reale del veicolo utilizzando la navigazione
Il [[Lyndon B. Johnson Space Center|centro di controllo di Houston]] si assume l'inizializzazione del sistema di navigazione: grazie ai dati telemetrici forniti dal collegamento radio con il modulo (in banda S) e ai suoi programmi di simulazione, che si basano su modelli dettagliati della superficie e della gravità lunare, può calcolare i parametri iniziali (con maggiore precisione dell'elaboratore del LEM) di posizione e velocità del veicolo spaziale e stabilire quindi l'accensione dei motori e il vettore della spinta da applicare per la prima fase della discesa.
I dati calcolati dal centro di controllo sono inseriti dagli astronauti nell'elaboratore di bordo. Quest'ultimo, nel corso della discesa, effettuerà successivamente molti calcoli di orientamento (per ogni segmento della rotta: abbassamento d'orbita, frenata, ecc.) che moduleranno la spinta, la direzione del motore di discesa e i motori di correzione. Il computer di bordo aggiorna ogni due secondi la posizione grazie alle misure di accelerazione della sua centrale inerziale (giroscopio) e alle misure di velocità del suolo e di altitudine fornite dal radar, nelle fasi finali quando il LEM è sufficientemente vicina al suolo. Su richiesta degli astronauti, l'elaboratore può restituire le informazioni di navigazione.
==== L'abbassamento dell'orbita ====
[[File:DiscesaLEM-IT.png|
L'obiettivo di questa fase è di abbassare l'[[altitudine]] del LEM portandola da 110
Due dei tre astronauti dell'equipaggio (comandante e pilota) salgono a bordo del LEM e prima di iniziare la discesa inizializzano il sistema di navigazione. IL LEM e il CSM si separano prima che il motore sia messo in funzione (fino all'Apollo 12). Il cambiamento dell'orbita comincia quando la navicella spaziale raggiunge gli antipodi (metà orbita) rispetto al punto da cui prenderà avvio la fase seguente. Una volta che la distanza tra LEM e CSM è sufficiente (circa 100 metri), è impressa una piccola accelerazione dai motori che controllano l'orientamento, per comprimere il combustibile del motore di discesa contro le valvole di distribuzione, quindi il motore di discesa è acceso brevemente per rallentare il LEM di circa 25 metri al secondo (90
A partire dall'Apollo 14, per economizzare i propellenti dello stadio di discesa, per abbassare l'orbita è utilizzato il motore del CSM. Il CSM accompagna dunque il LEM nella sua orbita ellittica e se ne separa prima che la discesa azionata prenda avvio.
==== La discesa azionata ====
Questa fase è caratterizzata da un'azione continua del motore di discesa e prende avvio quando il LEM ha raggiunto il punto più basso dell'[[orbita ellittica]]. Anche questa si scompone in tre fasi: fase di frenata, fase d'
===== La fase di frenata =====
La fase di frenata ha lo scopo di ridurre la velocità del LEM nel modo più efficace possibile, passando da 1695
Quando il LEM si trova ad un'altitudine inferiore a 12–13
===== La fase d'approccio =====
[[File:EdwinAldrin big.jpg|thumb|left
La fase di approccio comincia quando il LEM si trova a circa
Se il pilota giudica che il terreno non è adatto ad un allunaggio o non corrisponde al luogo previsto, può correggere l'angolo di avvicinamento agendo sui comandi manuali di volo per incrementarlo fino a 0,5 gradi in verticale e 2 gradi in laterale.
===== La fase di allunaggio =====
Quando l'altitudine del modulo lunare scende sotto i 150 metri comincia la fase di allunaggio, che si trova teoricamente ad una distanza di 700 metri dal luogo considerato (punto designato con il termine "Low Gate"). Se la rotta è stata seguita in modo corretto, le velocità orizzontali e verticali sono rispettivamente di 66
la procedura prevede che il pilota porti manualmente il modulo lunare al suolo ma può, se lo desidera, lasciar fare tutta la manovra all'elaboratore di bordo dato che dispone di un programma di controllo specifico per quest'ultima parte del volo. Tenendo conto dei vari rischi (fase di individuazione prolungata di due minuti, modifica dell'obiettivo all'ultimo minuto di 500 metri per evitare un rilievo, cattiva combustione finale del propellente, stima del propellente residuo pessimistica), il pilota dispone di un margine di soli 32 secondi per far posare il LEM prima dell'esaurimento dei propellenti. Se la situazione non rende comunque possibile l'allunaggio, può interrompere la missione
L'ultima parte della fase è un volo piano simile a quello di un elicottero, che permette allo stesso tempo di annullare tutte le componenti di velocità ma anche di esaminare meglio il suolo. Apposite sonde attaccate sotto le suole delle zampe d'atterraggio prendono contatto con il suolo lunare quando l'altitudine è inferiore a 1,3 metri e trasmettono l'informazione al pilota, tramite l'accensione di una spia rossa (''contact light'', spia di contatto).
Quest'ultimo deve allora spegnere il motore di discesa per evitare che il LEM rimbalzi o si capovolga (l'ugello del motore tocca quasi il suolo).
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=== Il soggiorno sulla Luna ===
[[File:Young - GPN-2000-001131.jpg|thumb
Il soggiorno sulla Luna è dato dalle uscite [[Attività extraveicolare|extra-veicolari]] (una sola uscita per [[Apollo 11]], ma fino a quattro per le ultime missioni).
Prima di ogni uscita, gli astronauti devono rifornire di acqua ed
Fino ad Apollo 14 gli astronauti disponevano di una carriola, nelle missioni successive invece hanno utilizzato il [[rover lunare]] che permetteva loro di allontanarsi di una decina di chilometri dal LEM trasportando carichi pesanti. In realtà, grazie al rover gli
Il Rover, che occupa un intero scompartimento del LEM, è conservato in posizione ripiegata su una paletta che gli astronauti abbassano per liberare il veicolo stesso. Il rover è spiegato da un sistema di molle e di cavi che agiscono tramite pulegge, attivati dagli astronauti. Prima di lasciare la Luna, i campioni del suolo lunare raccolti che sono stati riposti in appositi contenitori, sono issati allo stadio di ascesa grazie a una [[gru (
=== La fase di ascesa e l'appuntamento con il modulo di comando ===
[[File:Rendezvous-LEM-CSM-IT.png
La fase di ascesa deve permettere al LEM di raggiungere il modulo di comando rimasto in orbita.
Quest'obiettivo è raggiunto in due fasi. Lo stadio di ascesa del LEM decolla
Lo stadio di discesa resta sul suolo lunare e funge da piattaforma di lancio. La separazione dei moduli inizia prima del decollo con la detonazione di piccole cariche esplosive, poste nei quattro punti che rendono solidali i due moduli, i cavi e le condutture. Il modulo lunare segue inizialmente una traiettoria verticale fino a un'altitudine di circa 75 metri, per liberarsi dei rilievi lunari, quindi si inclina gradualmente per raggiungere finalmente la posizione orizzontale nel perilunio (punto più basso) di un'orbita ellittica, con altezze di 15
A quel punto è effettuato l'appuntamento (rendezvous) tra il CSM (pilotato dal terzo membro dell'equipaggio, solo, con la missione di non scendere sulla Luna) e il LEM in orbita lunare. Dopo che le rocce lunari sono state trasferite sul CSM, il LEM è sganciato e lanciato su una traiettoria che lo porterà a schiantarsi sulla Luna (allo scopo di provocare un sisma artificiale per studiare la struttura interna della Luna).
Il modulo di comando e il modulo di servizio possono ora iniziare il loro ritorno verso la Terra.
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== I primi test nello spazio del LEM (1968-1969) ==
Per provare il funzionamento in volo del modulo lunare, la NASA prevedeva inizialmente 5 voli che utilizzavano il razzo [[Saturn IB]] dedicati alla messa a punto dei motori di discesa e ascesa (missione di tipo B) e successivamente, in funzione dei risultati, un numero variabile di voli per provare il funzionamento congiunto del CSM e del LEM in orbita bassa (missione di tipo D), in orbita alta (missione di tipo E) e attorno alla Luna (missione di tipo F).
I buoni risultati ottenuti fin dalla prima prova permisero di ridurre il numero di voli ad una missione di ogni tipo.
=== Apollo 5 ===
{{Vedi anche|Apollo 5}}
[[File:
Il
Una volta che il LEM è stato messo in orbita, il motore di discesa viene acceso varie volte, infine il motore di ascesa è messo a fuoco per simulare una procedura di emergenza. Tutti i test hanno un esito soddisfacente.
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=== Apollo 9 ===
{{vedi anche|Apollo 9}}
Il 3 marzo [[1969]] la missione Apollo 9 decolla per una prova completa del modulo lunare con il suo equipaggio. Dopo essere stato immesso in orbita terrestre, gli astronauti ripetono tutte le manovre che dovranno essere realizzate durante la missione lunare.
Per la prima volta viene effettuata l'estrazione del LEM dalla stiva e viene provato l'attracco del LEM con il modulo di comando (CSM). Due degli astronauti quindi scivolano nel tunnel che collega il modulo di comando al LEM e mettono in funzione i sottosistemi del LEM prima di accendere il motore di discesa, senza tuttavia staccarsi dal modulo di comando. Il giorno dopo l'equipaggio del LEM si separa dal CSM, spiega il treno di atterraggio e accende il motore di discesa provando molti livelli di spinta; quindi dopo avere liberato lo stadio di discesa, [[Simulazione|simula]] l'ascesa dal suolo lunare e la manovra d'appuntamento (rendezvous); il LEM si era allontanato dal CSM di circa 200
La prova, che comportava un certo rischio se i motori del modulo lunare fossero risultati difettosi (il LEM non avrebbe resistito a un rientro in atmosfera terrestre), è invece un successo completo.
A partire da questo volo, i moduli lunari riceveranno un nome di battesimo (per Apollo 9 sarà
=== Apollo 10 ===
{{vedi anche|Apollo 10}}
La missione [[Apollo 10]] decolla il
Lo svolgimento della missione sarà una ripetizione quasi completa di un volo lunare; la discesa verso la Luna viene interrotta a soli 14,4
== Le missioni lunari: da Apollo 11 a Apollo 17 (1969-1972) ==
Tra il [[1969]] ed il [[1973]] sei copie del LEM (copie non identiche) compiono l'[[allunaggio]] permettendo così a dodici uomini di camminare sul suolo lunare. [[Apollo 13]] è l'unico fallimento ma gli astronauti poterono ritornare sani e salvi sulla Terra grazie al LEM. Nelle sei missioni che riuscirono a raggiungere il suolo lunare ci furono solo piccoli incidenti secondari.
=== Apollo 11: la prova del fuoco ===
{{vedi anche|Apollo 11}}
[[File:Apollo AS11-40-5866.jpg|thumb
Il modulo lunare della missione Apollo 11 è il primo veicolo con equipaggio a posarsi sulla Luna. Il
Ma questo sistema svolge un ruolo essenziale per determinare la traiettoria che permetterà di allunare, con i piccoli margini di combustibile disponibile. Preoccupato da questi allarmi, che possono significare la fine prematura della missione, il pilota non si accorge che il LEM punta dritto su una zona densa di rocce ed è già troppo basso per correggere la traiettoria. Riprende manualmente i comandi (il LEM fino ad allora viaggiava con l'autopilota) e sorvola alla maniera di un elicottero la zona a rischio, utilizzando pericolosamente le ultime riserve di combustibile. A questo punto al modulo lunare resta soltanto il propellente per 50 secondi di volo e 20 secondi prima della decisione di abbandono di missione.
L'
Il resto della missione si svolgerà senza incidenti, se si esclude la rottura di un interruttore del motore del modulo di ascesa, che sarà riparato dagli astronauti con un pennarello.
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=== Apollo 13: Il LEM che fece da scialuppa di salvataggio ===
{{vedi anche|Apollo 13}}
[[File:Apollo 13 Lunar Module.jpg|thumb|left|Il modulo lunare di [[Apollo 13]] poco dopo essere stato sganciato dal modulo di comando prima del rientro in atmosfera terrestre
Mentre il LEM e il CMS della missione Apollo 13 sono in viaggio verso la Luna, una pila a combustibile esplode a causa di un cortocircuito devastando una parte del modulo di servizio: le riserve di ossigeno del CMS scendono a zero ed i due terzi delle sue risorse elettriche scompaiono. La missione deve interrompersi ma l'utilizzo del motore di propulsione principale non è giudicato abbastanza sicuro, a causa della vicinanza del focolare al punto dell'esplosione; il tutto non permette il suo utilizzo.
Il LEM svolgerà quindi un ruolo determinante, che non era stato previsto ma neanche ipotizzato dai suoi progettisti, nel salvataggio dell'equipaggio della missione Apollo 13. Infatti l'equipaggio si rifugia nel modulo lunare attivandolo ed utilizzandolo come fosse una scialuppa di salvataggio. Il controllo al suolo decide di impostare una traiettoria di rientro libero facendo fare il giro della Luna al LEM e CMS in modo da sfruttarne la forza gravitazionale e ritornare automaticamente verso la terra. I consumabili (ossigeno, elettricità) conservati nei due veicoli non sono tuttavia sufficienti a fare fronte alle necessità dei tre astronauti fino al loro arrivo.
Il motore di discesa del LEM è acceso varie volte per ottimizzare la rotta. Molti interventi di correzione della rotta sono stati improvvisati senza l'ausilio della strumentazione elettronica di guida, spenta per risparmiare una sufficiente quantità di energia in modo da garantire il rientro a terra dell'equipaggio. Giunti in prossimità della Terra vi è stato il trasferimento dal LEM al CMS degli astronauti, dopo il riavvio di quest'ultimo e l'abbandono del LEM e del motore del CSM.
Un dipendente della Grumman invierà scherzosamente una fattura
=== Apollo 14: un abbandono non desiderato ===
{{vedi anche|Apollo 14}}
Poco prima che il LEM inizi la discesa verso il suolo lunare il controllo di Houston si rende conto, esaminando i dati trasmessi periodicamente dalla telemetria, che il commutatore che permette di iniziare l'abbandono dell'atterraggio in caso di problema grave è piazzato su ON; appena la discesa sarà iniziata, l'elaboratore interpreterà l'informazione come la richiesta d'abbandono e staccherà il modulo di discesa, interrompendo la missione.
Il problema avviene a causa di un falso contatto, ma il circuito interessato non può essere riparato. Restano soltanto due ore per trovare una soluzione; i progettisti a terra finiscono per trovare un metodo per "fuorviare" l'elaboratore, facendo inserire agli astronauti un lungo elenco di comandi manuali. La manipolazione ha una contropartita: se la missione dovesse interrompersi, gli automatismi non potranno più funzionare e gli astronauti sarebbero costretti a seguire una procedura manuale osservando le istruzioni.
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=== Apollo 15, Apollo 16 e Apollo 17: le versioni migliorate delle missioni J ===
{{vedi anche|Apollo 15|Apollo 16|Apollo 17}}
[[File:Apollo-16-LM.jpg|thumb
A partire dall'Apollo 15, i moduli lunari restano più a lungo sulla Luna e sono dunque più pesanti. Il condotto del motore di discesa viene allungato di una trentina di centimetri e il modulo diventa suscettibile di toccare il suolo lunare: per evitare che durante l'allunaggio si formi una sovrapressione nell'ugello del condotto (che potrebbe rovesciare il modulo lunare), erano state date istruzioni di spegnere il motore fin dal primo contatto delle sonde che prolungano verso il basso il treno d'atterraggio, cioè a circa 1,3 metri d'altezza. Questa procedura esisteva già, ma il pilota James B. Irwin
IL LEM aveva al momento dell'arresto del motore una velocità verticale residua di 0,5
== Conclusione (dopo il 1973) ==
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! align=center rowspan = "2"| Anno
! colspan = "2"|Costi
! rowspan = "2"| % sul costo del<br />programma
|- align=center bgcolor="#FFDEAD"
| milioni di $<br />correnti
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|}
|-
|align="center" |''Il costo del LEM in valore corrente e attualizzato (2008)<br />
|}
Nel settembre del 1970 il programma Apollo subisce dei drastici tagli di bilancio che traducono le nuove priorità del governo Nixon: Apollo 11 è riuscito a captare il prestigio di cui beneficia appena ora il programma spaziale russo e la [[guerra del Vietnam]] svuota ormai le risorse di bilancio degli Stati Uniti. La NASA è costretta ad annullare le ultime due missioni Apollo progettate. L'ultimo modulo lunare atterra l'
Il costo finale del
=== Gli sviluppi abbandonati ===
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Molte alternative del LEM previste per una fase ulteriore dell'esplorazione lunare non nasceranno:
* Il LEM “cargo„, un modulo lunare non abitato utilizzato per trasportare circa 5 tonnellate di materiale sulla Luna. Il trasporto sostituisce lo stadio di ascesa mentre lo stadio di discesa è fornito di motori di controllo di assetto e di un elaboratore di navigazione e di orientamento.
* Il LEM “taxi„, un LEM che dispone di consumabili per permettere soggiorni di 14 giorni sulla Luna a un equipaggio di
* Il LEM “riparo„, utilizzato in modo combinato con il LEM “taxi„, che ha il suo stadio di ascesa sostituito da consumabili e materiale scientifico. Atterra sulla Luna in controllo automatico.
* Il LEM “Lab„, costituito dallo stadio di ascesa del LEM a cui sono stati sostituiti il motore e i serbatoi con circa 10 tonnellate di attrezzature scientifiche per osservazioni ed esperienze in orbita terrestre. Il LEM “Lab„ diventò gradualmente l'ATM (Apollo Telescope Mount), una struttura non pressurizzata adibita al trasporto in orbita terrestre di un telescopio per l'osservazione del Sole. Previsto inizialmente per essere messo in orbita da solo, è poi sviluppato come un modulo allegato della stazione [[Skylab]].
=== L'
{{vedi anche|Altair (veicolo spaziale)}}
[[File:Altair-Lander.jpg|thumb|Vista immaginaria del modulo lunare Altair
Nel gennaio [[2004]] il presidente degli Stati Uniti, [[George W. Bush]],
Ma alcuni aspetti del progetto Costellation sono molto diversi dal programma Apollo: Altair viene inviato nello spazio con un razzo dedicato ed è riunito con l'Orion in orbita terrestre. Tre volte più pesante del LEM, è azionato da motori criogenici (derivanti da quelli utilizzati dal razzo Saturn) e deve imbarcare l'insieme dell'equipaggio della missione (4 astronauti). La cabina pressurizzata comprende un ''saltatore'' ed un angolo toelette.
=== I moduli lunari nei musei ===
{{vedi anche|Lista dei moduli lunari Apollo}}
Nessun LEM che ha realmente volato ha mai fatto ritorno sulla Terra. Il suo destino era infatti quello di essere abbandonato nello spazio. Molte copie del modulo lunare sono oggi conservate in vari musei: questi sono modelli utilizzati per le prove di resistenza o per gli addestramenti.
== Note ==
Riga 659 ⟶ 607:
<references />
== Bibliografia ==
=== Fonti bibliografiche ===
* {{cita libro|autore=Luigi Pizzimenti|titolo=[https://luigipizzimenti.blogspot.com/2015/11/progetto-apollo-il-sogno-piu-grande.html Progetto Apollo: Il sogno più grande dell'uomo]|città=Bologna|editore=Elara|anno=2009|isbn=978-88-6499-017-0}}
* {{cita libro|lingua=en|cid=HOW|autore=W. David Woods|anno=2008|titolo=How Apollo flew to the moon|editore=Springer|isbn=978-0-387-71675-6}}
* {{cita libro|lingua=en|cid=
* {{cita libro|lingua=en|cid=
* {{cita libro|lingua=en|cid=
* {{cita libro|autore=Patrick Moore|anno=1971|titolo=Atlante della conquista della Luna|città=Milano|editore=Vallardi}}
* {{cita libro|autore=Andrew Smith|titolo=Polvere di Luna. La storia degli uomini che sfidarono lo spazio|editore=Cairo Publishing|anno=2006
* {{cita libro|autore=Giancarlo Masini|titolo=La grande avventura dello spazio: la conquista della luna|città=Novara|editore=Istituto Geografico De Agostini|SBN=RLZ0324702|anno=1969
*
=== Fonti NASA ===
* {{cita libro|lingua=en|cid=CF|autore=G. Brooks, James M. Grimwood, Loyd S. Swenson|titolo=Chariots for Apollo: A History of Manned Lunar Spacecraft|anno=1979|url=https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4205/contents.html|accesso=3 maggio 2019|dataarchivio=9 febbraio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080209003722/http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4205/contents.html|urlmorto=sì}}
* {{cita libro|lingua=en|cid=
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== Voci correlate ==
* [[Allunaggio]]
* [[Teoria del complotto lunare]]
* [[Lista degli astronauti che hanno camminato sulla Luna]]
* [[Lista degli oggetti artificiali sulla Luna]]
* [[NASA]]
* [[Programma Gemini]]
* [[Saturn V]]
* [[Navicella Spaziale Apollo]]
* [[Apollo Guidance Computer]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.astronautix.com/craft/apollolm.htm|titolo=Cronologia dello sviluppo del modulo lunare sul sito Astronautix|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110604073009/http://www.astronautix.com/craft/apollolm.htm|dataarchivio=4 giugno 2011}}
*
*
* {{en}} [http://www.ehartwell.com/LM//index.htm Space/Craft Assembly & Test Remembered] – A site "dedicated to the men and women that designed, built and tested the Lunar Module at Grumman Aerospace Corporation, Bethpage, New York"
* {{
* {{en}} [http://history.nasa.gov/alsj/a11/a11LM5structures.pdf ''Apollo 11'' LM Structures handout for LM-5] (PDF) – Training document given to astronauts which illustrates all
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20060317172527/http://www.btinternet.com/~ursine/LMhandbook.pdf Apollo Operations Handbook, Lunar Module (LM 10 and Subsequent), Volume One. Subsystems Data] (PDF) Manufacturers Handbook covering the systems of the LM.
* {{en}} [
* {{en}} [http://history.nasa.gov/ap15fj/lmactindex.htm ''Apollo 15'' LM Activation Checklist for LM-10] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130302224949/http://history.nasa.gov/ap15fj/lmactindex.htm |date=2 marzo 2013 }} – Checklist detailing how to prepare the LM for activation and flight during a mission
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20110928100354/http://www.maniacworld.com/lem-video-2.htm Lunar Module Launch] Video
{{navigazione Apollo}}
{{Grumman}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|astronautica}}
[[Categoria:Veicoli spaziali con equipaggio]]
[[Categoria:Programma Apollo]]
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