Val d'Assa: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m Corretto il collegamento Orbettino con Anguis (DisamAssist)
 
(106 versioni intermedie di 36 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Valle
|nomevalle = Val d'Assa
|image = Val d'Assa.jpg
|image_text = Un tratto della valle.
|nazione = {{ITA}}
|regione = {{IT-VEN}}Veneto e Trentino
|provincia = {{IT-VI}} {{IT-TN}}
|comuni = [[Asiago]], [[Roana]], [[Rotzo]], [[Valdastico]], [[Levico Terme]]
|fiume =
|superficie =
Riga 15:
}}
 
La '''Val d'Assa''' (''Èssentaal'' in [[lingua cimbra|cimbro]]<ref>{{Cita libro|nome=Umberto|cognome=Martello Martalar|nome2=Alfonso|cognome2=Bellotto|titolo=Dizionario della lingua Cimbra dei Sette Communi vicentini|edizione=1|anno=1974|editore=Istituto di Cultura Cimbra A. Dal Pozzo|città=Roana |url=https://www.cimbri7comuni.it/images/contents/Dizionario_della_lingua_CIMBRA_dei_Sette_Comuni_vicentini.pdf|p=132}}</ref>, {{cn|''AsstaalAssatal'' in [[Lingua tedesca|tedesco]]}}) è una [[valle]] dell'[[Altopiano dei Sette Comuni]], insita tra le province di [[provinciaProvincia di Trento|Trento]] e di [[Provincia di Vicenza|Vicenza]] (entro i cui ambiti amministrativi si sviluppa principalmente), attraversata dal corso del torrente omonimo.
 
==Geografia==
[[File:Val-d-Assa-schianto-alberi.jpg|thumb|L'orografia della valle causa spesso la formazione di venti molto forti i quali a loro volta si abbattono con violenza sulla vegetazione provocando lo schianto di numerosi alberi (nella foto un evento del 2007).]]
Orograficamente la valle si apre in corrispondenza della parte occidentale della [[piana di Vezzena]], prosegue quindi in direzione est fino alle pendici del [[Cima Portule|monte Portule]] per incunearsi poi in senso nord-sud sino all'altezza dell'abitato di [[Roana]], dove sorge l'[[Ponte di Roana|omonimo ponte]], e piega infine in senso est-ovest fino alla confluenza con la [[Val d'Astico]], laddove sorge l'abitato di Pedescala.
 
Laterale sinistra della [[val d'Astico]], si apre in corrispondenza dell'abitato di [[Pedescala]]. Inizialmente risulta profonda e con pendii molto ripidi, ma penetrando nell'[[altopiano dei Sette Comuni]] i dislivelli si fanno gradualmente meno marcati. Presenta un andamento piuttosto sinuoso in direzione nordest, ma all'altezza del [[ponte di Roana]] (che la supera mettendo in comunicazione [[Roana]] e [[Asiago]]) piega verso nord e quindi verso nordovest. In corrispondenza delle pendici del [[Cima Portule|monte Portule]] si dirige a ovest e, entrata in [[Trentino]], termina presso la [[piana di Vezzena]].
 
==Geologia==
La roccia è di origine sedimentaria, costituita essenzialmente da [[dolomia]] principale, da [[calcari]] grigi e da [[rosso ammonitico]]. Elevato è il fenomeno del [[carsismo]] tanto da rendere l'acqua in superficie assai rara, nonostante la presenza di alcune sorgenti perenni.
 
Nel 2015 il Comune di Rotzo ha iniziato l'iter procedurale per il riconoscimento ufficiale del canyon della Val d'Assa come [[geosito]].<ref>{{cita web|url=https://www.provincia.vicenza.it/ente/amministrazione-trasparente/pianificazione-e-governo-del-territorio/schemi-provvedimento-allapprovazione/pat-rotzo-ratifica/files/23910_2016_verbaleconferenzaservizi_rotzo-allegati.pdf|titolo=Approvazione del piano di assetto del territorio ed esame delle osservazioni pervenute|autore=Comune di Rotzo|data=7 aprile 2016|accesso=8 ottobre 2024}}</ref>
 
==Flora e fauna==
{{vedi anche|Salamandra atra aurorae}}
I boschi lungo la valle sono caratterizzati dalla presenza di [[abete bianco]], [[abete rosso]], [[faggio]], [[frassino]] e [[acero di monte]]. Lo strato arbustivo vede la presenza del [[Caprifoglio]] e del [[Salicone]]. L'intera struttura vegetazionale è determinata dall'attività selvicolturale.
[[File:LB Salamandra atra aurorae TREVISAN, 19823.jpg|thumb|right|200px|''[[Salamandra atra aurorae]]'' Trevisan 1982, endemismo dell'alta Val d'Assa. La salamandra viene chiamata in [[lingua cimbra]] ''Güllandar Ekkelsturtzo''.]]
I boschi lungo la valle sono caratterizzati dalla presenza di [[Abies alba|abete bianco]], [[Picea abies|abete rosso]], [[faggio]], [[fraxinus|frassino]] e [[acero di monte]]. Lo strato arbustivo vede la presenza del [[Caprifogliocaprifoglio]] e del [[Saliconesalicone]]. L'intera struttura vegetazionale è determinata dall'attività selvicolturalesilvicolturale.
 
Meritano di essere ricordati tra gli aspetti floristici la [[Lonicera alpigena|Madreselva alpina]], la [[Euonymus latifolius|Fusaria maggiore]], la [[Cardamine pentaphyllos|Dentaria a cinque foglie]], il [[Polygonatum verticillatum|Sigillo di Salomone verticillato]], il [[Stellaria nemorum|Centocchio dei boschi]], la [[Prenanthes purpurea|Lattuga montana]] e l'[[Orchis maculata|Orchidea macchiata]].
 
Rilevanti parti della valle, interamente coperta da foreste, sono state intensamente interessate dal [[Maltempo sul Triveneto del 26-30 ottobre 2018]] (Tempesta Vaia) che, a causa dei fortissimi venti, ha provocato lo schianto di migliaia di alberi e la conseguente scomparsa di ampie superfici forestali.
Tra la fauna vivono diverse specie di ungulati: il [[capriolo]], il [[cervo]], il [[camoscio]] e il [[muflone]]. È stato avvistato l'[[orso]] e non si esclude la presenza della [[lince]].
 
[[File:Salamandra atra aurorae TREVISAN, 1982.jpg|thumb|right|200px|''Salamandra atra aurorae'' Trevisan 1982, endemismo dell'alta Val d'Assa. La salamandra viene chiamata in [[lingua cimbra]] ''Güllandar Ekkelsturtzo'']]
Sull'Altopiano e in particolare proprio in Val d'Assa sono presenti poi numerose specie, rarissime o assenti nel resto delle Prealpi orientali, che sono però comuni nelle Alpi interne ed in Europa centrale: il motivo della presenza di tali specie in questa zona probabilmente è da ricercarsi in una naturalizzazione in seguito all'arrivo di foraggi che seguivano le truppe provenienti dagli Imperi centrali durante la prima guerra mondiale<ref>Scortegagna S., ''Flora del settore veneto dell'Altopiano di Asiago (Prealpi orientali, provincia di Vicenza)'', pp. 95-183. Natura Vicentina, Quaderni del Museo Naturalistico Archeologico, Vicenza, 2008.</ref>.
La zona ospitata anche una importante popolazione di uccelli, rappresentata principalmente da specie forestali come il il [[Picchio nero]], il [[Picchio rosso maggiore]], il [[Picchio cenerino]], la [[Civetta capogrosso]], la [[Civetta nana]], l'[[Astore]], lo [[Sparviere]] e il [[Gallo cedrone]], oltre a numerose specie di passeriformi.
 
Tra la [[fauna]] vivono diverse specie di ungulati: il [[capriolo]], il [[cervus|cervo]], il [[camoscio]] e il [[muflone]]. È stato più volte avvistato l'[[orso]]<ref>{{cita web|url=http://www.lusern.it/site/pages/newzim/territorio/rassegna+stampa/pop/corpo/formattazione+stampa.asp?catalog=4996|titolo=L’orso a Passo Vezzena ieri ha sbranato un cane|accesso=14 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ladige.it/articoli/2014/07/04/l-orso-tavoli-hotel-vezzena|titolo=L'orso tra i tavoli dell'hotel Vezzena|accesso=25 luglio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140719032800/http://www.ladige.it/articoli/2014/07/04/l-orso-tavoli-hotel-vezzena|dataarchivio=19 luglio 2014}}</ref>, è presente il [[lupo]] e non si esclude la presenza della [[Lynx lynx|lince]].
[[File:Alps Altopiano dei Sette Comuni Bosco del Dosso.jpg|thumb|I boschi della Val d'Assa, habitat primario della [[Salamandra atra aurorae]].]]
La zona ospitataospita anche una un'importante popolazione di uccelli, rappresentata principalmente da specie forestali come il il [[Picchiopicchio nero]], il [[Picchiopicchio rosso maggiore]], il [[Picchiopicchio cenerino]], la [[Civettacivetta capogrosso]], la [[Civettacivetta nana]], l'[[Astoreastore]], lo [[Sparvieresparviere]] e il [[Gallogallo cedrone]], oltre a numerose specie di passeriformi.
 
Relativamente agli anfibi l'area posta a nord è di grande interesse dato che racchiude l'areale distributivo storico della Salamandra di Aurora (''[[Salamandra atra aurorae]]''), [[taxon]] considerato come sottospecie della Salamandra alpina ([[Salamandra atra]]) e descritto in questa zona solo nel 1982<ref>{{cita web|url=http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/19843/0|titolo=The IUCN Red List of Threatened Species: Salamandra atra|accesso=14 gennaio 2012}}</ref>. L'area è poi frequentata anche da altri anfibi quali il [[Tritonetritone alpestre]], il [[Rosporospo comune]] e la [[Ranarana montana]].
 
Tra i rettili si segnala la presenza della [[Lucertolalucertola vivipara]], dell'[[OrbettinoAnguis|orbettino]] e del [[Marassomarasso]].
 
== Area archeologica ==
[[File:Tunkelbald - Val d'Assa abc1.jpg|thumb|Il percorso didattico del Tunkelbald distrutto nel 2021]]
Prima della costruzione del ponte per attraversare la vallata tra i paesi di Canove e Roana, si doveva percorrere un'antica strada, detta "la Sbarra", che scende fino al fondovalle, dove si incontra una seconda strada, detta "del Pozzo" oltre a numerosi sentieri. Uno di questi sentieri conduce ad una zona denominata "Tunkelbald" (che in cimbro significa "bosco scuro") dove sono presenti delle [[incisione rupestre|incisioni rupestri]], databili dalla tarda età del Ferro (fine I millennio a.C.) al tardo Medioevo.<ref>{{Cita web|url=http://www.archeoveneto.it/portale/wp-content/filemaker/stampa_scheda_estesa.php?recid=103|titolo=Graffiti protostorici della Val d’Assa - Roana|sito=www.archeoveneto.it|lingua=it|accesso=10 luglio 2023}}</ref> Secondo la tradizione, le incisioni sono venute alla luce solo nel 1966 a seguito della piena del torrente Assa che liberò il suo greto dagli spessi [[depositi alluvionali]].<ref>{{cita|Ausilio Priuli 1983|p. 18}}.</ref>
Poco lontano dal "Tunkelbald" si trova un altro sito ricco di graffiti, detto della "Romita"<ref>A volte indicato come "Romita" e "Rössle", per la vicinanza tra i due siti.</ref>: ambedue i siti erano recintati e visitabili solo se accompagnati da una guida. Tuttavia, un'altra piena del torrente Assa nel 2021 ha completamente distrutto il percorso didattico progettato a inizio anni duemila, rendendo molto difficile la visita a ciò che rimane del sito, fortemente degradato.<ref>{{Cita web|url=https://www.lapiazzaweb.it/2021/07/disastrato-il-sito-dei-graffiti-della-val-dassa-il-maltempo-ha-spazzato-via-il-percorso-didattico/|titolo=Disastrato il sito dei graffiti della Val d'Assa: il maltempo ha spazzato via il percorso didattico|autore=Redazione|sito=La Piazza Web|data=25 luglio 2021|lingua=it|accesso=10 luglio 2023}}</ref> Per il pericolo di distacco di pietre dalla parete rocciosa l'accesso al "Tunkelbald" è scoraggiato dall'amministrazione e non autorizzato, in attesa del ripristino del sentiero dei graffiti.<ref>{{Cita web|url=https://www.caiasiago.it/801-val-dassa|titolo=801 Val d’Assa|autore=CAI Asiago|sito=www.caiasiago.it|lingua=it|accesso=10 luglio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://sac2.halleysac.it/zf/index.php/atti-amministrativi/delibere/dettaglio/atto/G1WpFMkTURT0-A|titolo=Delibera Di Giunta "Intervento di tutela restauro conservativo e valorizzazione delle incisioni rupestri parco archeologico della Val d'Assa nel Comune di Roana": approvazione in linea tecnica progetto definitivo - esecutivo"|sito=Comune di Roana|data=27 agosto 2021|lingua=it|urlmorto=sì}}</ref>
 
Un altro sito di incisioni in Val d'Assa si trova a Sant'Antönle, anch'esso di difficile accesso.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornaledivicenza.it/territorio-vicentino/bassano/imbrattati-i-graffiti-della-valdassa-1.5929661|titolo=Imbrattati i graffiti della Valdassa|autore=Gerardo Rigoni|sito=Il Giornale di Vicenza|data=1 settembre 2017|lingua=it|accesso=10 luglio 2023}}</ref> Nella zona sono presenti anche alcune grotte nelle quali sono stati rinvenuti fossili di animali preistorici e reperti databili a 3.500 anni fa.<ref>{{Cita web|url=http://www.iluoghidirigonistern.it/itinerari/valdassa/|titolo=Val d'Assa|sito=I luoghi di Mario Rigoni Stern|lingua=it|accesso=10 luglio 2023}}</ref>
 
Solo a partire dagli anni ottanta del Novecento i diversi siti delle incisioni rupestri in Val d'Assa sono stati esplorati e indagati in maniera sistematica.
L'archeologo [[Ausilio Priuli]] segnala la Val d'Assa come tra le maggiori località dell'arco alpino per presenza di incisioni rupestri, dopo la [[Val Camonica]] ([[Incisioni rupestri della Val Camonica|sito patrimonio dell'umanità Unesco]]), il [[Monte Bego]] (con la [[Valle delle Meraviglie]]) e la [[Valtellina]] ([[Parco delle Incisioni rupestri di Grosio]]).<ref>{{cita|Ausilio Priuli 1983|p. 20}}.</ref> Tra i maggiori siti di incisioni rupestri in Val d'Assa, oltre a quelli già citati, Priuli annovera anche la diga tra il Tunkelbald e il ponte di Roana, sotto al ponte di Roana, Sant'Antönle basso, il sito del Selegen Baible nei pressi della sorgente Rust e Sculazzon, non tutti indagati in maniera approfondita.<ref>{{cita|Ausilio Priuli 1983|p. 66}}.</ref>
 
Nel luglio del 1996 alle incisioni rupestri dell'altopiano dei Sette Comuni e in particolare a quelle della Val d'Assa è stato dedicato un convegno.<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.rupestre.net/tracce/?p=897|titolo=Links and short news|rivista=Tracce|data=luglio 1996|lingua=en|numero=4|ISSN=2281-972X |accesso=18 agosto 2023}}</ref>
Nel 2013, il Comune di Roana ha ribadito la necessità di tutelare l'area di interesse storico e ambientale della Val d'Assa.<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.yumpu.com/it/document/read/15545418/piano-degli-interventi-comune-di-roana|titolo=Piano degli interventi 2013|editore= Comune di Roana|data=2013|p=67}}</ref>
 
==Prima guerra mondiale==
[[File:Besuch Sr.Majestät Kaiser Karl in Baitle (BildID 15623607).jpg|thumb|L'imperatore [[Carlo I d'Austria]] in Val d'Assa in visita alle proprie truppe]]
Come tutto l'acrocoro dei Sette Comuni anche la Val d'Assa è stata teatro di importantissimi eventi bellici, la valle infatti correva lungo il confine tra l'[[Impero Austro Ungarico]] ed il [[Regno d'Italia]]. La vallata dopo la primavera del 1916 e sino alla fine del conflitto divenne poi arteria di vitale importanza per i soldati dell'Impero. A [[Piana di Vezzena|Vezzena]] ed in località "Ghertele" si trovavano anche due dei 41 [[Cimiteri di guerra dell'Altopiano dei Sette Comuni]].
 
==Infrastrutture==
{{vedi anche|Ponte di Roana}}
Parte della vallata è attraversata dal corso della [[Strada statale 349 di Val d'Assa e Pedemontana Costo|strada statale 349]]; inoltre, la provinciale che collega [[Roana]] con [[Asiago]], supera la val d'Assa grazie alla presenza del ponte denominato ''[[Ponte di Roana]]'', ricostruito nel 1923 a seguito della sua distruzione durante la [[prima guerra mondiale]]. Lungo l'intera valle non sorge alcun centro abitato, ma vi sono solamente due [[osteria|osterie]].
 
===Osteria all'Antico Termine===
Lungo la [[Strada statale 349 di Val d'Assa e Pedemontana Costo|strada statale 349 di Val d'Assa]], un tempo mulattiera, si trova l{{'}}''Osteria all'Antico Termine'', per secoli rifugio alpestre e stazione di posta. Venne costruita attorno alla metà del [[XVII secolo]] lungo il nuovo confine (donde il nome) tra la [[Federazione dei Sette Comuni]] e il [[Sacro Romano Impero]]. Nel 1866 nei pressi dell'osteria venne fatto passare il nuovo confine di Stato. Attualmente si trova al confine tra le Regioni [[Veneto]] e [[Trentino-Alto Adige]].
 
Originariamente in tronchi squadrati, nei primi dell'Ottocento l'edificio venne ricostruito in muratura.
 
Proprio a causa della sua posizione, l'osteria durante la [[prima guerra mondiale]] si trovò lungo la linea del fronte e fu inizialmente centro operativo della 34ª divisione italiana. Successivamente all'avanzata nemica divenne invece importante sede di comando dell'esercito austro-ungarico (in particolare del 27º Reggimento di fanteria di [[Graz]] "König der Belgier"). Vi presero alloggio anche l'arciduca d'Austria e principe d'Ungheria e di Boemia [[Eugenio Ferdinando Pio d'Asburgo-Teschen]] e l'imperatore d'Austria, re d'Ungheria e Boemia, e monarca della Casa d'Asburgo-Lorena [[Carlo I d'Austria]]<ref>Tratto da: [[Mario Rigoni Stern]], ''[[Sentieri sotto la neve]]''</ref>. Era inoltre un luogo caro allo scrittore [[Mario Rigoni Stern]].{{senza fonte}}
 
L'osteria fu anche rifugio dei reparti partigiani durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]].
 
===Osteria al Ghertele===
Altra vecchia osteria presente lungo la valle è l{{'}}''Osteria del Ghertele'' (Ghertele in [[lingua cimbra|cimbro]] significa "piccolo giardino").
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
* Leonardi P., Rigoni G., Allegranzi A., ''Le incisioni rupestri della Val d'Assa sull'Altipiano dei Sette Comuni (Vicenza, Italia)'', in ''Preistoria Alpina'', 18, 1982, pp.&nbsp;175–190.
* Arcà A., Fossati A., Marchi E., Tognoni E., ''Le ultime ricerche della Cooperativa "Le Orme dell'Uomo" sull'arte rupestre delle Alpi'', in ''Archeologia e arte rupestre. L'Europa, le Alpi, la Valcamonica'', Atti del Secondo Convegno Internazionale di Archeologia Rupestre (Darfo Boario Terme, 2-5 ottobre 1997), Milano 2001, pp.&nbsp;143–146.
* Bonetto J., ''Veneto. Archeologia delle Regioni d'Italia'', Roma, 2009, pp.&nbsp;470–471.
* AA. VV., ''Le incisioni rupestri della Val d’Assa: Ipotesi a confronto'', Atti del Convegno (Gallio-Canove di Roana VI, 6-7 luglio 1996), Vicenza, Gruppo culturale Ass Taal, Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto, Comune di Gallio, Comune di Roana, Amministrazione provinciale di Vicenza, 1996
* Andrea Valente, ''[https://issuu.com/andyvalente/docs/tutela_e_valorizzazione_del_tunkelbalt_valdassa Tutela e valorizzazione della parete graffita del Tunkelbalt Valdassa – Comune di Roana (VI)]'', tesi di laurea in Progettazione e gestione del turismo culturale, Facoltà di Lettere e Filosofia, Padova, a.a. 2011/2012
* {{cita libro|autore=Ausilio Priuli|titolo=Le incisioni rupestri dell'Altopiano dei Sette Comuni|editore=Priuli e Verlucca|città=Ivrea|anno=1983|cid=Ausilio Priuli 1983}}
 
==Voci correlate==
Relativamente agli anfibi l'area è di grande interesse dato che racchiude l'areale distributivo storico della Salamandra di Aurora (''Salamandra atra aurorae''), taxon considerato come sottospecie della Salamandra alpina ([[Salamandra atra]]) e descritto in questa zona solo nel 1982. L'area è poi frequentata anche da altri anfibi quali il [[Tritone alpestre]], il [[Rospo comune]] e la [[Rana montana]].
* [[Ghelpach]]
* [[Pach]]
* [[Tempesta Vaia nel Triveneto]]
 
== Altri progetti ==
Tra i rettili si segnala la presenza della [[Lucertola vivipara]], dell'[[Orbettino]] e del [[Marasso]].
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Cita web|url=http://www.asiago.to/IT/pagina.aspx?idPage=82|titolo=I graffiti della Val d'Assa - Roana |sito=sito ufficiale dello IAT Informazioni e accoglienza turistica di Asiago|accesso=19 agosto 2023}}
{{portale|montagna|Vicenza}}
 
[[Categoria:valliValli della provincia di Vicenza|Assa]]