Scrittura beneventana: differenze tra le versioni
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La '''scrittura beneventana''' è una grafia [[minuscola]] [[Medioevo|medievale]], cosi chiamata in quanto originaria del [[ducato di Benevento]] nell'[[Italia meridionale]]. È stata anche chiamata '''scrittura langobarda''' (o '''longobarda''' o '''longobardisca''') in quanto trae origine da territori abitati dai [[Longobardi]] (''[[Langobardia Minor]]''), e talvolta anche '''gotica'''; è stata denominata ''Beneventana'' per la prima volta dal [[paleografia|paleografo]] [[Elias Avery Lowe]] ([[15 ottobre]] [[1879]] – [[8 agosto]] [[1969]]). ▼
[[File:MS 801A Wellcome L0067401.jpg|miniatura|
Tipizzazione cassinese
]]
▲La '''scrittura beneventana''' è una grafia [[minuscola]] [[Medioevo|medievale]],
== Storia ==
È associata con l'Italia a sud di [[Roma]], ma è stata anche usata
Le scritture dei due centri erano basate sulla [[minuscola romana]] usata dai [[Longobardi]]. In generale, la beneventana appare molto spigolosa. In accordo con Lowe, la forma perfetta fu raggiunta nell'[[XI secolo]], quando [[Papa Vittore III|Desiderio]] era abate di [[Montecassino]], dopodiché inizio il suo declino. Nel corso del XIII secolo la grafia fu sostituita, per impulso delle dominazioni di [[Normanni]] e [[Hohenstaufen|Svevi]] e dell'arrivo dell'[[ordine cistercense]], dalla [[scrittura gotica]], per sopravvivere soltanto in alcuni centri come Montecassino, [[Cava de' Tirreni]] e per breve tempo [[Salerno]].
==Caratteristiche==▼
Le caratteristiche della beneventana comprendono molte [[legatura (tipografia)|legature]] e “tratti di connessione” - le lettere di una parola possono essere unite insieme da una linea, con delle figure oggi irriconoscibili. Le legature comprendono la lettera ''t'' che rassomiglia alla forma presente nella [[Scrittura visigotica|visigotica]]; la ''t'' può assumere molte forme a seconda della lettere con cui è legata. Le legature con le lettere ''e'' ed ''r'' sono anch'esse comuni. La ''e'' si può legare con la ''p'' con la legatura detta ad “[[Asso di picche (scrittura)|asso di picche]]”. Nei primi esempi di beneventana, la lettera ''a'' ha un'apertura nella parte superiore, il che la rende simile alla lettera ''u''; successivamente assomiglia a "cc" o "oc", con delle "code" discendenti sulla destra. Nella grafia di Bari, la lettera ''c'' ha una forma spezzata, e assomiglia alla forma beneventana della ''e''. La ''e'' invece presenta un "braccio" mediano lungo in modo da distinguerla dalla ''c''. La lettera ''d'' può presentare il [[tratto ascendente]] sia verticale sia piegato verso sinistra, mentre la lettera ''g'' rassomiglia alla forma [[onciale]] e la lettera ''i'' è molto alta e assomiglia alla ''l''. ▼
▲== Caratteristiche ==
===Abbreviazioni scribali e punteggiatura===▼
[[File:Beneventan script, Tee hard and soft ligature.jpg|thumb|(Dannazione/dannati) Esempi di legature tra "t"e"i": nella prima la legatura indica che "ti" è assibilata e la parola si pronunciava al tempo 'damnazio', nella seconda non è così e la pronuncia è uguale all'italiano.]]
Questa scrittura ha alcune modalità di [[abbreviazioni scribali|abbreviazioni e contrazioni]] particolari: similmente ad altre scritture latine, le lettere non inserite sono rappresentate da un trattino superiore ([[macron]]); la beneventana vi aggiunge a volte anche un punto. Esiste anche un simbolo simile al numero 3 o a una ''m'' obliqua usato quando la ''m'' viene omessa. In altre grafie vi è poca o nessuna punteggiatura, ma per la beneventana venne sviluppata la punteggiatura standard incluse le basi del moderno [[punto interrogativo]].▼
Le caratteristiche della beneventana comprendono molte [[legatura (tipografia)|legature]] e “tratti di connessione” - le lettere di una parola possono essere unite insieme da una linea, con delle figure oggi irriconoscibili. Le legature possono essere obbligatorie come "gi", "li", "ri" e "ti" (per "ti" esistono due diverse legature una per i casi in cui 'ti' si pronunci come in italiano e una per i casi in cui si pronuncia come l'italiano 'zi'), oppure opzionali; di queste alcune sono più frequenti come "et", "st" e "sti", altre più rare come "to" e "xp"<ref name="ReferenceA">The Scriptorium and Library at Monte Cassino, 1058-1105 Di Francis Newton</ref>. Molte legature prendono origine dalla Nuova Corsiva Romana e quindi somigliano alle forme presenti nella [[Scrittura visigotica|visigotica]] e in quella [[Scrittura merovingica|merovingia]]; originale e peculiare rispetto alle altre due scritture è invece la legatura "st" con connessione apicale tra "s" e "t" che ha influenzato la pre-carolina tedesca e quindi la carolina, poi ripresa dagli umanisti<ref>Fonts for Latin Paleography 4th edition, June 2014 Juan-José Marcos</ref>.
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▲=== Abbreviazioni scribali e punteggiatura ===
[[File:Beneventan script Bari Type.jpeg|miniatura|Tipizzazione barese]]
[[File:Beneventan loew.jpg|miniatura|Tipizzazione cassinese]]
▲Questa scrittura ha alcune modalità di [[abbreviazioni scribali|abbreviazioni e contrazioni]] particolari: similmente ad altre scritture latine, le lettere non inserite sono rappresentate da un trattino superiore ([[Macron (segno diacritico)|macron]]); la beneventana vi aggiunge a volte anche un punto. Esiste anche un simbolo simile al numero 3 o a una ''m'' obliqua usato quando la ''m'' viene omessa. In altre grafie vi è poca o nessuna punteggiatura, ma per la beneventana venne sviluppata la punteggiatura standard incluse le basi del moderno [[punto interrogativo]].
La beneventana condivide molte caratteristiche con la [[scrittura visigotica]] e la [[scrittura merovingica]]: probabilmente gli aspetti comuni sono dovuti alla comune origine dalla [[scrittura romana]].
=== Tipizzazione cassinese ===
==Bibliografia==▼
[[File:Beneventan scriptPrivatdocument.jpg|thumb|Documento privato in beneventana notarile, conservato nell'[[Archivio]] [[Diocesi di Bari|diocesano]] della [[Cattedrale di Bari]], [[X secolo]].]]
* Francesco Bianchi/Antonio Magi Spinetti: BMB. Bibliografia dei manoscritti in scrittura Beneventana, Roma 1993 ff.▼
Variante elaborata nel [[monastero di Montecassino]], sviluppatasi parallelamente alla tipizzazione barese, presentava tratti orizzontali, verticali ed obliqui verso destra molto spessi e quelli obliqui verso sinistra sottilissimi per l'uso di una penna mozza a sinistra. Con il [[XIII secolo]] la scrittura cassinese si fece più rigida, con modulo più ridotto, fitta e angolosa nel disegno, con le aste brevi spezzate, aumentarono le abbreviazioni e iniziò a manifestare elementi della [[scrittura carolina]].
* Giulio Battelli: Beneventana, scritture e miniatura, in: Enciclopedia Cattolica II, Città del Vaticano 1949, p. 1617-1618.▼
* {{en}} Virginia Brown: A second new list of beneventan manuscripts, in: Studi medievali 40 (1978), p. 239-289▼
* [[Guglielmo Cavallo]]: Rotoli di Exultet dell'Italia meridionale, Bari 1973.▼
* Guglielmo Cavallo: Struttura e articolazione della minuscola beneventana tra i secoli X - XII, in: Studi medievali 3. ser. 11 (1970), p. 343-368.▼
* [[Alfonso Gallo]]: Contributo allo studio delle scritture meridionali nell'alto medioevo, in: Bollettino dell'Istituto Storico Italiano 47 (1931), S. 333-350.▼
* {{en}} Elias Avery Lowe: The Beneventan Script. A history of the south Italian Minuscule, Oxford 1914.▼
* {{en}} Elias Avery Lowe: Scriptura beneventana. A history of the South Italian minuscule, 2 vol., Oxford 1929.▼
* {{en}} Elias Avery Lowe: A new list of beneventan manuscripts. In: Collectanea Vaticana in honorem A. M. card. Albareda, Città del Vaticano 1962 (Studi e testi 220), p. 211-244 = ders., Palaographical Papers II, Oxford 1972, p. 417-479.▼
* {{en}} Elias Avery Loew [=Lowe]: The Beneventan Script, 2 Bde., 2. Aufl., Roma 1978 - 1980.▼
* {{en}} Francis Newton: Fifty Years of Beneventan Studies, in: AfD 50 (2004), p. 327-346.▼
* Viktor Novak: Scriptura Beneventana, Zagabria 1920▼
=== Tipizzazione barese ===
==Collegamenti esterni==▼
La tipizzazione barese della Beneventana, di cui gli esempi più alti sono l'[[Exsultet]] I e II e un [[Evangeliario]] (conservato nella [[biblioteca apostolica vaticana]]), ha caratteristiche in parte differenti. Essa fu influenzata da un tipo di minuscola greca utilizzata a Bari ai tempi della dominazione [[Impero bizantino|bizantina]]. Presenta un modulo più ampio, arrotondamento delle forme, un tratteggio più sottile (favorito dall'utilizzo di penne a punta rigida alla greca), la [[Note tironiane|nota tironiana]] per est ('''÷'''), aste ridotte, accanto alle lettere tipiche della scrittura beneventana.
== Note ==
[[Categoria:Scrittura latina]]▼
<references />
▲== Bibliografia ==
▲* Francesco Bianchi/Antonio Magi Spinetti: ''BMB. Bibliografia dei manoscritti in scrittura Beneventana'', Roma 1993 ff.
▲* [[Giulio Battelli]]: ''Beneventana, scritture e miniatura'', in: Enciclopedia Cattolica II, Città del Vaticano 1949, p.
▲* {{en}} Virginia Brown: ''A second new list of beneventan manuscripts'', in: Studi medievali 40 (1978), p.
▲* [[Guglielmo Cavallo]]: ''Rotoli di Exultet dell'Italia meridionale'', Bari 1973.
▲* Guglielmo Cavallo: ''Struttura e articolazione della minuscola beneventana tra i secoli X - XII'', in: Studi medievali 3. ser. 11 (1970), p.
▲* [[Alfonso Gallo]]: ''Contributo allo studio delle scritture meridionali nell'alto medioevo'', in: Bollettino dell'Istituto Storico Italiano 47 (1931), S. 333-350.
▲* {{en}} Elias Avery Lowe: ''The Beneventan Script. A history of the south Italian Minuscule'', Oxford 1914.
▲* {{en}} Elias Avery Lowe: ''Scriptura beneventana. A history of the South Italian minuscule'', 2 vol., Oxford 1929.
▲* {{en}} Elias Avery Lowe: ''A new list of beneventan manuscripts.'' In: Collectanea Vaticana in honorem A. M. card. Albareda, Città del Vaticano 1962 (Studi e testi 220), p.
▲*
▲* Viktor Novak: ''Scriptura Beneventana'', Zagabria 1920
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
▲== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://edu.let.unicas.it/bmb/ | 2 = Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana | accesso = 19 giugno 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170920063701/http://edu.let.unicas.it/bmb/ | dataarchivio = 20 settembre 2017 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|1=http://medievalwriting.50megs.com/scripts/examples/ben1.htm|2=Alfabeto della scrittura beneventana|lingua=en|accesso=19 giugno 2007|dataarchivio=26 giugno 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070626095008/http://medievalwriting.50megs.com/scripts/examples/ben1.htm|urlmorto=sì}}
{{Scritture dell'alfabeto latino}}
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