Chiari: differenze tra le versioni
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{{Nd}}
{{F|centri abitati della Lombardia|marzo 2011}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Chiari
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Chiari-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Gabriele Zotti
|Partito = [[centro-destra]]
|Data elezione = 24-6-2024
|Data
|Altitudine = 138
|Sottodivisioni = Santellone, Monticelli, San Giovanni, San Bernardo
|Divisioni confinanti = [[Castelcovati]], [[Castrezzato]], [[Coccaglio]], [[Cologne (Italia)|Cologne]], [[Comezzano-Cizzago]], [[Palazzolo sull'Oglio]], [[Pontoglio]], [[Roccafranca]], [[Rudiano]], [[Urago d'Oglio]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2251
|Nome abitanti = clarensi
|Patrono = [[Faustino e Giovita|santi Faustino e Giovita]]
|Festivo = 15 febbraio
|Soprannome = La Città delle Quadre Medioevali
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Chiari (province of Brescia, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Chiari nella provincia di Brescia
}}
'''Chiari''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈkjaːri]}} ''Ciare'' in [[dialetto bresciano|dialetto locale]]<ref>{{cita web|url=http://www.brescialeonessa.it/dialet/vocabo/index.htm|titolo=Toponimi in dialetto bresciano}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Brescia]] in [[Lombardia]]. Geograficamente è situato nella pianura tra [[Brescia]] e [[Milano]]. Per via della sua divisione in quattro quadre medioevali è denominato ''"la Città delle Quadre medioevali"''. Nel territorio si è svolta la sanguinosa [[battaglia di Chiari]], avvenuta nel 1701. È stato il primo comune in [[Italia]] ad essere nominato [[Capitale italiana del libro]].
==Geografia fisica==
=== Territorio ===
Chiari si trova al centro della parte
La sua superficie è di 38,02 km
Fanno parte di Chiari quattro frazioni: Monticelli, Santellone, San Bernardo e San Giovanni.<ref>{{cita web |url=http://www.portaleabruzzo.com/nav/tabcomuni.asp?id=2054 |titolo=Frazioni di Chiari |accesso=26 aprile 2014 |dataarchivio=5 aprile 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160405164123/http://www.portaleabruzzo.com/nav/tabcomuni.asp?id=2054 |urlmorto=sì }}</ref>
====Idrografia====
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===Clima===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Chiari}}
Situata nella pianura padana, Chiari ha un clima di tipo continentale con inverni freddi con molte giornate di gelo e pioggia. La nebbia è principalmente diffusa dove il terreno è altimetricamente più basso rispetto all'abitato. Le estati sono calde, afose, umide. Le temperature, in tale periodo, possono superare i {{M|30|u=°C}} e l'umidità superare il 90%, causando quel fenomeno di caldo umido comunemente chiamato "afa". Le perturbazioni di stampo atlantico-mediterraneo o da quelle di origine artico-russa sono le principali cause delle precipitazioni atmosferiche. Chiari, come del resto gran parte della Pianura Padana, soffre di scarsa ventilazione. L'umidità è quindi sempre molto elevata per tutto l'anno. Nella tabella seguente si possono osservare le temperature massime mensili:
{{ClimaAnnuale
| nome = Chiari
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 =
| tempmax02 = 8.7
| tempmax03 = 13.7
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| tempmax12 = 7.6
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = -
| tempmin02 =
| tempmin03 = 4.9
| tempmin04 = 8.8
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==Storia==
Un primo insediamento fu fondato nel 1125 con il nome di ''Clarium'', sotto forma di un castello (demolito nel XIX secolo). L'andamento delle mura circolari del borgo più antico è ancora perfettamente leggibile nel tessuto urbano attuale.
Nel 1237 il castello fu assediato da [[Federico II di Svevia|Federico II]], nel 1259 fu conquistata da [[Ezzelino III da Romano|Ezzelino da Romano]], nel 1272 fu distrutto dai guelfi, ma fu ricostruito dai ghibellini.
All'inizio del XV secolo Chiari si trovava sotto il potere dei [[Visconti]] di [[Milano]].
Nel 1422 [[Filippo Maria Visconti]] gli concede privilegi amministrativi e riconosce l'autonomia politica. Ciononostante nel 1426 dopo un pesante bombardamento, la cittadina fu occupata dalle truppe della Serenissima e donata al [[Francesco Bussone|Conte di Carmagnola]], condottiero della [[Repubblica di Venezia]]. Da questo momento in poi Chiari fu sotto il dominio politico indiretto o diretto della Repubblica, condividendone le sorti fino alla sua fine nel 1797. I nuovi governanti dotarono Chiari nello stesso 1426 di Statuti autonomi, suddividendola amministrativamente in quattro ''Quadre'' (quartieri): Zeveto, Marengo, Cortezzano e Villatico.
Nel 1512 subisce il saccheggio degli svizzeri di Lautrecht, i Lanzichenecchi.
Nel [[1630]], come molte zone della [[Lombardia]], Chiari è colpita da un'epidemia di [[peste]] che causerà moltissimi morti.
[[File:Jan van Huchtenburg Battle of Chiari.jpg|sinistra|miniatura|301x301px|La Battaglia di Chiari del 1701 tra francesi e austriaci]]
Il 1º settembre del 1701 Chiari fu teatro di una [[Battaglia di Chiari|sanguinosa battaglia]], tra francesi ed austriaci, con oltre {{formatnum:5000}} morti, decisiva per la successione spagnola. In questo episodio, nonostante la Serenissima fosse neutrale e non consentisse ai belligeranti di accedere alle proprie fortezze, il principe [[Eugenio di Savoia]] forzò la popolazione a far accedere il proprio esercito nella fortificazione sfruttandone il vantaggio strategico contro i franco-ispanici. I due eserciti rimasero nell'area per altre settimane causando notevoli danni e disagi alla popolazione della zona.<ref>{{Cita web|url=https://bresciagenealogia.wordpress.com/2020/09/01/la-battaglia-di-chiari/|titolo=La battaglia di Chiari|sito=Brescia Genealogia|data=2020-09-01|accesso=2021-10-12}}</ref>
Nel 1713 si apre l'ospedale "Mellino Mellini" fondato dall'omonimo nobile e nel 1762 con i suoi numerosi filatoi di seta, la città diventa uno dei più importanti centri industriali del bresciano. Nel 1758 iniziò la costruzione della torre civica.
A seguito del [[Congresso di Vienna]], nel [[1815]] il territorio divenne parte del [[regno Lombardo-Veneto]], controllato dagli [[Asburgo d'Austria|Asburgo]].[[File:Circondario di Chiari.png|thumb|Chiari fu capoluogo del proprio [[Circondario di Chiari|circondario]] per oltre 100 anni (1815-1926)]]Nel [[1859]] con l'annessione della Lombardia al [[Regno di Sardegna]], che diventerà [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] nel [[1861]], tramite il [[Decreto Rattazzi]], con il quale si riorganizza la struttura amministrativa del Regno, Chiari divenne il capoluogo del [[Circondario di Chiari]] fino al [[1926]], anno in cui il circondario venne abolito.
Durante la [[Seconda guerra mondiale]] il territorio clarense è soggetto a vari bombardamenti aerei.<ref>{{cita web|url=http://host183-89-static.91-94-b.business.telecomitalia.it/comune/liveconvegnofirefox.htm|titolo=Bombardamenti seconda guerra mondiale|accesso=25 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304094907/http://host183-89-static.91-94-b.business.telecomitalia.it/comune/liveconvegnofirefox.htm#|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
=== Simboli ===
;Stemma
{{citazione|Troncato, nel primo d'oro, all'aquila di nero; nel secondo di rosso, a tre stelle d'argento di sei raggi. Ornamenti esteriori da Città.}}
Lo stemma di Chiari è diviso orizzontalmente in due campi. Quello superiore contiene la figura dell'aquila asburgica nera su sfondo oro (giallo), simbolo della fazione ghibellina. Nella parte inferiore ci sono tre stelle a sei punte su sfondo rosso,
tre ''chiari'' celesti, a ricordare visivamente il nome del paese, significato rafforzato dall'etimo in lingua locale ''ciàr'', termine che definisce le stelle.<ref>{{cita libro|autore= Marco Foppoli |titolo= Stemmario Bresciano |capitolo= Chiari |editore= Provincia di Brescia / Grafo |anno= 2011 |isbn= 978-88-7385-844-7 |p= 52 }}</ref>
Lo scudo è accompagnato dalla scritta {{maiuscoletto|Clararum Civitas}}" cioè "Città di Chiari". Ancora oggi ci sono dubbi sull'origine dello stemma ma un'ipotesi è che sia ispirato all'antica famiglia medioevale dei Chizzola (''di rosso, a tre focacce, dette in dialetto bresciano "chishöle", poste 2 e 1; col capo dell'impero).
; Gonfalone
Il gonfalone di Chiari è un drappo [[Partito (araldica)|partito]] di giallo e di rosso. Nel centro è collocato lo stemma cittadino, al di sopra di esso compare la scritta "{{maiuscoletto|Città di Chiari}}".
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione =
|luogo =
|data= 5 ottobre [[1862]]<ref>{{cita web|titolo= Chiari, decreto 1862-10-05 RD, concessione di titolo di città |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?5497 }}</ref>
}}
Chiari è stata dichiarata Città con
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===
{{Vedi anche|Duomo di Chiari}}
[[File:Chiesa di S Faustino e Giovita e Torre Civica - Chiari (Foto Luca Giarelli).jpg|thumb|Il Duomo e la Torre Civica]]
Il cinquecentesco Duomo è dedicato a santi Faustino e Giovita e situato in piazza Zanardelli. All'interno le opere scultoree di A. Calegari e le pitture di [[Pietro Ricchi]], chiamato il Lucchesino, una tela del 1700 e la ''Pietà dei celesti'' dell'artista [[Pompeo Batoni]].
====Cripta di Sant'Agape====
Nel piano sotterraneo del Duomo, le reliquie di Sant'Agape,
===La Torre Civica===
[[File:Torre civica di Chiari.jpg|miniatura|292x292px|Torre civica vista da una via del centro storico]]
{{citazione|Massima Torre che sublime estolli, la granitica mole inver le stelle, guarda i campi fecondi e i verdi colli, nemica delle torbide procelle; incrollata, potente, all'uom vedetta, sei non invano dall'accelsa vetta.|Lirica Morcelliana "De Turri maxima Clarensium" sulla Torre Civica<ref>{{cita web|http://www.parrocchiadichiari.org/Briciole/pdf/torre.pdf}}</ref>|Maxima, sublimis quae surgit ad aethera, Turris, suppositosque agros despicit atque juga:inconcussa, potens, atris inimica procellis,non frustra excelso vertice pervigilat.|lingua=LA}}
La torre, alta 55 m e costruita in pregiato marmo bianco, fu progettata da A. Marchetti ed eretta nel 1758 nella piazza principale di Chiari (Piazza Zanardelli), ben visibile da qualsiasi zona della città. Ciascuna delle quattro facciate presenta un orologio con lo sfondo centrale del colore della rispettiva quadra su cui si affaccia: la facciata che è rivolta su Zeveto è gialla, quella di Cortezzano è blu, quella di Marengo è verde e quella di Villatico è rossa.
===Chiesa di Santa Maria Maggiore===
[[File:Santa maria maggiore Chiari.jpg|thumb|Chiesa di Santa Maria Maggiore]]
La chiesa venne costruita nel 1200 e successivamente ampliata nel 1400. Nel 1517 vi lavorò Stefano Lamberti e nel 1700 venne rifatta la facciata su progetto di Antonio Marchetti. All'interno della chiesa ci sono notevoli cantorie lignee intagliate e dorate del 1700 e il pulpito ornato di bronzi. [[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Chiari)|Santa Maria Maggiore]] è la seconda chiesa per dimensioni della città di Chiari.
===Chiesa di San Rocco===
La chiesa costruita nel 1400 è situata nel centro della città, ricca di statue e decori presenta una grande doppia facciata in pietra di Sarnico. Davanti a sé l'edificio presenta Piazza San Rocco di discrete dimensioni. La chiesa risulta essere una delle più antiche della città.
===Villa Mazzotti===
Fu costruita tra il [[1911]] e il [[1916]] in stile [[architettura neorinascimentale|neorinascimentale]] su progetto dell'architetto Antonio Vandone di Cortemilia, in collaborazione con l'architetto Alessandro Citterio allo scopo di essere utilizzata come residenza dal conte [[Lodovico Mazzotti]] e dai suoi famigliari<ref name="Mazzotti_Agostini_Villa">{{cita web| autore=Rosanna Agostini| url=http://www.villamazzotti.it/storia.asp| titolo=la Storia| data=2007| sito=villamazzotti.it| accesso=28 agosto 2013| dataarchivio=20 giugno 2013| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130620220854/http://www.villamazzotti.it/storia.asp| urlmorto=sì}}</ref>.
Si tratta di un edificio a pianta quadrata che si articola attorno ad un peristilio centrale con scalone monumentale illuminato da una vetrata a tre campate in stile [[Art Nouveau|Liberty]]. La struttura si sviluppa su due livelli ed è ricoperta da un lucernario. Assieme alla villa sorgono le scuderie, il garage, il villino del custode con torretta e le serre<ref name="Mazzotti_Agostini_Villa" />.
Il parco della villa si estende su una superficie di {{M|87000|u=m2}}. Fu concepito come giardino all'italiana dall'architetto Vandone di Cortemilia, ma nel [[1927]] fu trasformato dallo studio di architettura parigino Adam & Co. che lo abbellì con un teatrino, una voliera, vari tempietti, vasi e statue [[neoclassicismo|neoclassiche]] e circa otto chilometri di siepi<ref>{{cita web| autore=Rosanna Agostini| titolo=Il Parco| url=http://www.villamazzotti.it/parco.asp| data=2007| sito=villamazzotti.it| accesso=28 agosto 2013| dataarchivio=3 novembre 2012| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121103142309/http://www.villamazzotti.it/parco.asp| urlmorto=sì}}</ref>. Il versante sud-est del giardino è protetto da una recinzione costituita da una cancellata in ferro, ornata a motivi floreali e sorretta da pilastri bugnati in cemento<ref name="Mazzotti_Agostini_Villa" />.
Dal [[1981]], la villa e le strutture annesse sono di proprietà comunale. Dal [[1999]] sono vincolati come beni di rilievo storico-artistico. Nel [[2006]] si è proceduto al restauro della recinzione<ref name="Mazzotti_Agostini_Villa" />.
===Viale Mazzini===
[[File:Viale Mazzini Chiar.jpg|thumb|left|Viale Mazzini]]
Situato a nord-est della città, con una lunghezza di {{M|1|u=km}} e mezzo, Viale Mazzini è il viale più lungo della città. Lungo il suo cammino si può incontrare la Villa Mazzotti e l'Ospedale Mellino Mellini. Alla fine del viale viaggiando verso il centro si raggiunge Piazza della Rocca.
===Il Ponte del Marengo===
La costruzione del ponte del Marengo risale all'origine medioevale del castrum clarense, di fatto esso era una delle possibili vie per entrare nelle mura cittadine. Attualmente rappresenta il punto di passaggio tra il centro storico e la periferia della città ed è ancora sovrastante l'antico canale che circondava le mura difensive.
===Salone Marchettiano===
Si trova all'interno del Palazzo Marchettiano costruito intorno al 1500 che conserva ancora tutt'oggi le sue forme e greche, nel piano terra ospita la biblioteca comunale. Il salone è tutt'oggi usato per riunioni comunali o eventi di rispettosa importanza.
Il palazzo fu il primo ospedale cittadino. Fondato da Mellino Mellini.
===Le quattro
L’impianto della città è palesemente medievale, a pianta circolare: oltre alla circonvallazione principale, esterna al nucleo centrale, ne esiste tuttora una interna, mentre una terza intermedia è sopravvissuta per circa 2/3, modificata in parte nel corso dei secoli. Vi sono poi 4 vie principali: Via Villatico, Cortezzano, Zeveto e Marengo sono un altro luogo d'interesse della città di Chiari. Queste quattro vie sono le più antiche della città, vennero costruite nel 1200 circa e fino ad oggi sono le vie più importanti e storiche del centro storico di Chiari. Ognuna di esse porta il nome del corrispettivo quartiere della città. In particolare il nome della via Zeveto pare sia nato dalla scritta in Veneto Xe veto, cioè è vietato, dovuto alla presenza di un arsenale; nome nel tempo trasformato ed adattato dal linguaggio locale. Al termine di via Cortezzano si trova una piccola piazza che non ha una sua toponomastica, ma che localmente è conosciuta come antica sede di un mercato riservato al pollame.
===
[[File:Rocca di Chiari.jpg|thumb|L'acquedotto con le fattezze dell'antica Rocca Viscontea]]
Dell'antica Rocca non v'è più traccia dopo che il Carmagnola l'abbatté a cannonate per conquistare Chiari. La torre dell'acquedotto alta circa 30 metri ha le fattezze di un'antica torre per simboleggiare l'antica Rocca in quella zona. Intorno alla Rocca si può vedere ancora l'antico fossato difensivo che circonda tutt'oggi il centro storico della città. Nei pressi della Rocca sorge l'omonima piazza, la seconda della città, in termini di dimensioni. Attualmente presso la rocca hanno sede un ufficio ASL, un istituto privato e il distaccamento dell'Università degli Studi di Brescia per la laurea in Infermieristica.
===Le principali piazze===
[[File:Chiari piazza delle erbe.jpg|thumb|Piazza delle Erbe, centro storico]]
* ''Piazza
* ''Piazza
* ''Piazza
* ''Piazza
* ''Piazza San Rocco'' è una piazza di discrete dimensioni, situata davanti all'antica chiesa di San Rocco.
===Chiesa di San Sebastiano===
Questa chiesa costruita lungo Via Tagliata risale al 1600, venne costruita perfettamente sopra ad uno dei tanti lazzaretti clarensi, il nome della chiesa è infatti attribuito proprio a San Sebastiano martire, venerato dalla chiesa cattolica ed ortodossa,
===Biblioteca Morcelliana===
{{Vedi anche|Fondazione Biblioteca Morcelli - Pinacoteca Repossi}}
Fondata nel 1817 da [[Stefano Antonio Morcelli|Stefano Morcelli]], ha la sua sede presso Palazzo della Pinacoteca. Custodisce preziosi incunaboli e manoscritti, tra cui l'unica copia degli statuti di Chiari del 1416 redatti sotto il [[Francesco Bussone|Conte di Carmagnola]], eseguita nel 1590 dal notaio Lodovico Zola. Arricchita da numerose donazioni oggi conta {{formatnum:40000}} volumi e {{formatnum:10000}} opuscoli situati in sette diverse stanze.
===Pinacoteca Repossi===
[[File:Fondazione Morecelli - Repossi .jpg|thumb|right|L'ingresso della Fondazione Morcelli - Repossi]]
Fondata nel 1854 da un avvocato clarense ospita un interessante dipinto raffigurante ''San Giacomo Maggiore Apostolo'' di [[Giuseppe Vermiglio]] e alcuni dipinti di {{Senza fonte|[[Giuseppe Tortelli]], Giuseppe Teosa, Giacomo Trecourt, Francesco Zuccarelli}}. Tra le sculture, i marmi Igea, Angelica e Medoro di Gaetano Monti, un busto femminile del clarense Antonio Ricci ed un bronzetto di Ernesto Bazzarro. Nella Galleria duemila stampe di famosi incisori italiani e stranieri.<ref>{{cita web|url=http://www.morcellirepossi.it/collezioni.htm|titolo=CollezioniRepossi|accesso=29 gennaio 2014|dataarchivio=23 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120323041052/http://www.morcellirepossi.it/collezioni.htm|urlmorto=sì}}</ref>
===
Costruita sul luogo dove vi si trovava il lazzaretto durante il periodo di peste del 1600, vi furono sepolti i {{formatnum:5000}} morti della battaglia di Chiari del 1º settembre 1701. All'interno ci si può trovare la Madonna dei Tedeschi.
===
Costruito dal Comune della città ed inaugurato nel 1456 venne donato ai frati francescani. Tra il 1600 e 1700 venne ampliato diventando sede delle scuole dell'ordine. Soppresso in epoca napoleonica divenne collegio dei gesuiti, partiti questi, nel 1910 fu affidato ai benedettini di Marsiglia. Nel 1926 diventa collegio salesiano. Esso comprende una scuola elementare, una scuola media e due indirizzi di scuola secondaria di secondo grado: liceo scientifico e delle scienze umane.
===Santuario della Madonna del Caravaggio===
Situato nella vasta periferia di Chiari, il santuario si trova
=== Parchi pubblici ===
[[File:Villa Mazzotti e Parco Chiari.jpg|miniatura|245x245px|Parco della Villa Mazzotti]]
Alcuni dei parchi pubblici più noti della città:
* ''Parco della Villa Mazzotti'', situato lungo viale Mazzini
* ''Parco Einstein'', situato nella zona sud della città;
* ''Parco delle
* ''Parco delle Forze Armate'', situato nella parte est della città.
* ''Parco delle Industrie'', situato nella zona ovest della città.
* ''Parco Elettra'', parco situato nella zona sud della città.
==Società==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Chiari}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 1º gennaio 2024 la popolazione straniera residente era di 3.248 persone(escludendo stranieri con cittadinanza), pari al 16,8% della popolazione totale. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione straniera residente sono:<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/lombardia/67-chiari/statistiche/cittadini-stranieri-2024/|titolo=Cittadini Stranieri 2024}}</ref>
{{
*
*
*
* [[India]] 4,21%
* [[Kosovo]] 3,96%
* [[Tunisia]] 2,84%
* [[Moldavia]] 2,78%
* [[Filippine]] 2,31%
* [[Senegal]] 2,18%
* [[Cina]] 1.29%{{Colonne fine}}
===Lingue e dialetti===
A Chiari viene parlato l'italiano ed una variante del [[dialetto bresciano]] che risente l’estrema vicinanza alla [[Provincia di Bergamo]].
===
Chiari presenta nel territorio cittadino l'''Ospedale Mellino Mellini'', che si trova lungo il viale Mazzini. Sede principale della ASST Franciacorta (altri presidi a [[Rovato]], [[Iseo]], [[Palazzolo sull'Oglio]], [[Orzinuovi]]). La struttura sanitaria è in funzione dal 1713.
==
;Capitale italiana del libro 2020
Il 18 ottobre [[2020]] è stata la prima città in [[Italia]] ad essere nominata [[Capitale italiana del libro]]<ref>{{cita web|url=https://primabrescia.it/cultura/un-anno-di-chiari-capitale-del-libro/|titolo=Prima Brescia. Un anno di Chiari Capitale del Libro|accesso=27 novembre 2023}}</ref>.
=== Istruzione ===
====Biblioteca comunale====
[[File:Biblioteca comunale Fausto Sabeo Chiari.jpg|miniatura|254x254px|Edificio che ospita la biblioteca]]
La biblioteca comunale è intitolata a Fausto Sabeo, clarense che nel XVI secolo è stato bibliotecario alla Vaticana di Roma. Si trova lungo la circonvallazione, in viale Mellini, all'interno di un grande edificio nato come ospedale e che ospita al piano superiore il "Salone marchettiano".
La biblioteca è centro sistema del [[Sistema bibliotecario Sud ovest bresciano]].
====Scuole====
A Chiari
====Università====
A Chiari è
==== Museo della città ====
{{
===Musica===
Nella Città sono
*La Banda Cittadina
* Coro Polifonico "Città di Chiari
*
*Sbandieratori e Musicisti Zeveto
*Schola cantorum "S.Agape"
*La Suite Òrchestra Chiari
*Archichiari
* il Terrazzo Musicale
Nella città di Chiari c'è inoltre un'orchestra filarmonica di professionisti:
* l'Associazione no profit "Orchestra Filarmonica della Franciacorta", collabora con artisti nazionali come [[Renato Zero]] in tre tournée; [[Francesco Renga]], [[Elisa (cantante 1977)|Elisa]], [[Emma Marrone|Emma]], [[Vittorio De Scalzi]], [[Elio e le Storie Tese]], [[Raf]], [[Ron]], [[Eros Ramazzotti]], e molti altri. In televisione l'organico orchestrale si è esibito in trasmissioni come ''[[Superbrain - Le supermenti|SuperBrain]]'' condotto da [[Paola Perego]] e nel 2019 e ha curato, gestito e diretto l'organico degli archi nella trasmissione ''[[Amici di Maria De Filippi (diciottesima edizione, fase serale)|Amici di Maria de Filippi]]'', il serale 18ª edizione.
È nato a Chiari il musicista polistrumentista e produttore musicale [[Mauro Pagani]]
=== Eventi ===
====Palio delle Quadre====
Il
==== Rassegna della Microeditoria ====
È una manifestazione dedicata alla [[microeditoria]] italiana e ospita ogni anno decine di micro e piccole case editrici provenienti da tutta la penisola<ref>Giornale di Brescia, ''Chiari: la Microeditoria tra le stelle'', 19.10.2009</ref>
Anche grazie a questa manifestazione ormai decennale, Chiari è diventata la prima Capitale italiana del libro. Un titolo che il Consiglio dei ministri, su proposta del Mibact, ha conferito a Chiari nel 2020.
== Geografia antropica ==
===Urbanistica===
[[File:
La città di Chiari presenta un grande centro storico medioevale, con strade di piccole e medie dimensioni.
====Viali della circonvallazione esterna====
Il centro storico della città si divide in circonvallazione interna e circonvallazione esterna, quest'ultima è circondata da cinque viali
=== Suddivisioni storiche ===
La città si sviluppa nell'entità di quattro grandi e vasti quartieri: Marengo, Villatico, Zeveto e Cortezzano. Questi ultimi rappresentano una parte del territorio cittadino, ma nello stesso tempo anche un patrimonio comune e hanno un ruolo politico, sociale ed economico dei cittadini clarensi. Ogni quartiere ha la propria storia e origine medioevale. I quartieri si affrontano durante la settimana del palio, in cui si sfidano in una gara di corsa disputata nel centro storico cittadino.
=== I quartieri ===
La
* ''Marengo'': Nel medioevo chiamata "Malarengo", era la zona dei capitali, dove sorgevano le banche della città. Il simbolo del quartiere è l'aquila clarense. Lo stemma di Marengo rappresenta un'aquila sovrastante tre torri.
* ''Villatico'': Nel medioevo chiamata "Vilatico", era la zona in cui vi abitava il popolo. Il simbolo del quartiere è il biscione dei Visconti detto "la Bissa". Lo stemma di Villatico rappresenta l'antica fortezza clarense.
* ''Zeveto'': Nel medioevo chiamata "Zevetho", era la zona dell'esercito e dell'arsenale della città. Il simbolo del quartiere è il leone alato di San Marco. Lo stemma di Zeveto rappresenta il tronco di un albero spoglio, simbolo dell'antico esercito di Chiari. Pare che il nome ' Zeveto' derivi dall'espressione dialettale veneta 'xeveto' cioè è vietato, espressione dovuta alla presenza di una polveriera militare.
* ''Cortezzano'': Nel medioevo chiamata "Cürtesano", era la zona in cui vi abitava la corte e le famiglie più ricche della città. Il simbolo del quartiere è un elmo medioevale con la criniera blu-azzurra. Lo stemma di Cortezzano è uno scudo armato di criniera blu-azzurra.
====Caratteristiche dei Quartieri====
La caratteristica principale di ogni quadra dal giorno della loro origine è la dotazione di una chiesa urbana e campestre della città così ripartite:
*Per ''Marengo'' la chiesa urbana è quella della S.S.Trinità e quella campestre di San Bernardo, nella frazione omonima.
*Per ''Villatico'' la chiesa urbana è quella di San Rocco e quella campestre di San Pietro e Paolo.
*Per ''Zeveto'' la chiesa urbana è quella di San Genesio e quella campestre di San Protasio.
Riga 403 ⟶ 308:
Nella via principale di ogni quartiere (che porta il nome del rispettivo quartiere) vi è posto un mosaico che ne rappresenta lo stemma.
==Economia==
Chiari è una città industrializzata con un'economia sviluppata in campo agricolo, industriale e commerciale.
===
Chiari intorno alla vasta periferia presenta una campagna di discrete dimensioni dalle quali derivano da sempre molti prodotti agricoli e animali. Di tutto rispetto ancora oggi l'attività agricola, con commercio rimarchevole, anche se inferiore rispetto al passato, di colture cerealicole e vivace il settore lattiero-caseario.
===
Chiari già nel 1700 era rinomata per la produzione di seta, che grazie ad essa la porterà nel corso della storia ad essere uno dei centri più produttivi del bresciano.
===
L'alba dell'industrializzazione di Chiari si colloca nel 1700 con la nascita dei suoi numerosi filatoi di seta che in poco tempo la portano ad essere uno dei più importanti centri industriali del bresciano. Una fabbrica degna di nota, oggi fallita e famosa nel mondo è stata la [[Polistil]], nota per la produzione di modellini di auto e piste elettriche dove correvano modellini di auto da corsa. Al giorno d'oggi la città presenta numerosissime fabbriche, situate nella vasta periferia, che lavorano principalmente nel settore della [[metallurgia]]. Sicuramente degna di nota la Gnutti s.p.a. famosa in tutto il mondo per la produzione di trafilati in [[Ottone (lega)|ottone]]. L'azienda possiede uno dei forni d'ottone più grandi d'
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La Zona PIP 1 è la più antica zona artigianale/industriale di Chiari, situata nella zona ovest del territorio comunale, a fianco della [[linea ferroviaria Milano-Venezia]]. Essa ospita numerose aziende, tra le quali la Gnutti s.p.a. Questa zona industriale è molto vasta e offre lavoro a molte persone soprattutto nel settore della [[metallurgia]], in cui Chiari è molto nota.
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La Città di Chiari risulta essere {{
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Autostrade ===
=== Strade ===
Chiari è attraversata dalla [[strada statale 11 Padana Superiore]], che passa vicino al centro storico cittadino e che collega [[Torino]] con [[Venezia]]. Chiari è circondata da un "anello" di tangenziali in quanto a nord-est si trova la tangenziale Chiari-Nord conosciuta come "Viale Mille-Miglia", per l'ovest la Tangenziale Chiari-Ovest conosciuta come "Viale Zanini" e infine la variante SS11 per la zona sud.
=== Ferrovie e tranvie ===
[[File:Stazione di Chiari viale.jpg|thumb|La [[Stazione di Chiari]] vista da Viale Marconi]]
Il territorio comunale è attraversato dalla [[ferrovia Milano-Venezia|linea ferroviaria Milano-Venezia]] lungo la quale sorge la [[stazione di Chiari]], il cui piazzale è dotato di due binari. La stazione è attiva dal [[1878]] ed insieme a [[Rovato]] è la stazione di riferimento per l'ovest bresciano.
L'area di tale impianto funse inoltre, fra il [[1898]] e il [[1915]], da capolinea meridionale della [[Tranvia Iseo-Rovato-Chiari|Iseo-Rovato-Chiari]]<ref>{{cita pubblicazione|autore=Claudio Mafrici|titolo=I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930)|rivista=Quaderni di sintesi| mese=novembre|anno=1997|volume=51|cid=Mafrici, 1997}}</ref>.
===Mobilità urbana===
La città è servita da alcune linee di bus che effettuano i collegamenti tra la stazione cittadina, i principali punti cittadini, le frazioni e le principali scuole
Per favorire la mobilità urbana, il comune di Chiari agli inizi del [[XXI secolo]] ha costruito molti sottopassi per raggiungere la zona cittadina dalla parte opposta della ferrovia che taglia in due la città.
== Amministrazione ==
Di seguito la lista dei sindaci eletti dal Consiglio Comunale ([[1946]]-[[1995]]):
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1946]]|[[1970]]|[[Pietro Cenini]]|[[Democrazia Cristiana|DC]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1970|[[1973]]|Vitale Renon|[[Democrazia Cristiana|DC]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1973|[[1985]]|Guglielmo Zanini|[[Democrazia Cristiana|DC]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1985|[[1995]]|Alberto Luigi Cenini|[[Democrazia Cristiana|DC]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
Di seguito la lista dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal [[1995]]):
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
! colspan="3" rowspan="2" |Sindaco
! rowspan="2" |Partito
! colspan="2" rowspan="2" |Coalizione
! colspan="2" |Mandato
! rowspan="2"| Elezione
|-
!Inizio
!Fine
|
!rowspan=2|1
|rowspan=2 style="background:{{colore partito|Partito Democratico della Sinistra}}" |
|rowspan=2|Mino Facchetti
|rowspan=2|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]<br>[[Democratici di Sinistra|DS]]
| style="background:{{colore partito|Centro-sinistra}}" |
|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]–[[Patto dei Democratici|PdD]]–[[Lista civica|Civica]]
|8 maggio [[1995]]
|28 giugno [[1999]]
|1995
|-
| style="background:{{colore partito|Centro-sinistra}}" |
|[[
|28 giugno [[1999]]
|28 giugno [[2004]]
|1999
|-
!rowspan=2|2
|rowspan=2 style="background:{{colore partito|Lega Nord}}" |
|rowspan=2|[[Sandro Mazzatorta]]
|rowspan=2|[[Lega Nord|LN]]
|style="background:{{colore partito|Centro-destra}}" |
|[[Lega Nord|LN]]–[[Forza Italia (1994)|FI]]–[[Alleanza Nazionale|AN]]–[[Unione di Centro (2002)|UDC]]
|28 giugno [[2004]]
|9 giugno [[2009]]
|2004
|-
|style="background:{{colore partito|Centro-destra}}" |
|[[Lega Nord|LN]]–[[Il Popolo della Libertà|PdL]]
|9 giugno [[2009]]
|10 giugno [[2014]]
|2009
|-
! rowspan="2" |3
|rowspan=2 style="background:{{colore partito|Lista civica}}" |
|rowspan=2|Massimo Vizzardi
| rowspan="2" |[[lista civica]]
|rowspan=3 style="background:{{colore partito|Centro-sinistra}}" |
| rowspan="3" |[[Partito Democratico (Italia)|PD]]–[[lista civica|Civiche]]
|10 giugno [[2014]]
|27 maggio [[2019]]
|2014
|-
|27 maggio [[2019]]
|26 aprile [[2023]]<ref>Eletto consigliere regionale.</ref>
| rowspan="2" |2019
|-
! -
|style="background:{{colore partito|Centro-sinistra}}" |
|Maurizio Libretti<ref>Vicesindaco facente funzioni.</ref>
|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|26 aprile [[2023]]
|24 giugno [[2024]]
|-
!4
|rowspan=1 style="background:{{colore partito|Fratelli d'Italia}}" |
|Gabriele Zotti
|FdI
|style="background:{{colore partito|Centro-destra}}" |
|[[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]–[[Lega per Salvini Premier|Lega]]–[[Forza Italia (2013)|FI]]
|24 giugno [[2024]]
|''in carica''
|2024
|-
|}
=== Gemellaggi ===
Chiari è gemellata con<ref>{{Cita web |url=http://host183-89-static.91-94-b.business.telecomitalia.it/comune/gemellaggio.htm |titolo=Comitato Gemellaggi della Città di Chiari |accesso=25 aprile 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140426214632/http://host183-89-static.91-94-b.business.telecomitalia.it/comune/gemellaggio.htm |dataarchivio=26 aprile 2014 |urlmorto=sì }}</ref>:
* {{Gemellaggio|
* {{Gemellaggio|Italia|Valmadrera|2009}} (
==Sport==
===Atletica Leggera===
* Atletica Chiari 1964 Libertas
===Basket===
* STS Basket CHIARI 1973-2013 40°di fondazione
* A.S.D. Samber 84
===Calcio===
La città di Chiari rappresentata principalmente dalla squadra Tau Metalli Amatori Chiari, partecipanti al campionato UISP serie A (vinto nel 2025 per la 26ª volta) e Campioni Nazionali 2025 (nono titolo italiano).
Successivamente troviamo:
* A.C. Chiari, squadra storica della città, ha militato in serie C prima di fallire nell'anno del Centenario della propria fondazione (2012). Attualmente milita nel campionato di Prima Categoria;
* F.C. Chiari;
* A.S.D. Samber 84, polisportiva più numerosa di Chiari per numero di iscritti;
* Young Boys;
* Chiari Calcio a 7 - promossa in serie B (2013).
===Pallavolo===
• Virtus Chiari
* G.S. Pallavolo Chiari
*
* Pallavolo Centro Giovanile 2000
===Rugby===
* Rugby Lions Chiari
Per molti anni Chiari è stata meta di una delle tappe del [[Giro d'Italia]].
==Note==
<references />
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Giovanbattista Rota|titolo=Il comune di Chiari. Memorie storiche e documenti|volume=|editore=Giovanni Bersi e Comp.|città=Brescia|anno=1880|lingua=it|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=15102659}}
==Altri progetti==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* [https://web.archive.org/web/20140309200831/http://www.lombardiabeniculturali.it/dolly/oggetti/1231/bookreader/#page/2/mode/2up Commento all'iscrizione sepolcrale della Santa Martire Agape... 1795]
{{Comuni della provincia di Brescia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Brescia}}
[[Categoria:Chiari| ]]
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