Assedio di Metz: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|l'assedio da parte di Carlo V|Assedio di Metz (1552)}}
l''''Assedio di Metz''' ebbe luogo fra il 3 settembre ed il 23 ottobre 1870, ed impegnò quasi la metà dell'esercito francese al comando del maresciallo di Francia [[François Achille Bazaine]].
{{conflitto
| Tipo = Battaglia
| Nome del conflitto=Assedio di Metz
| Immagine= Freyberg – Übergabe von Metz.jpg
| Didascalia=Resa di Metz al principe Federico Carlo
| Parte_di=[[Guerra franco-prussiana]]
| Data=3 settembre - 23 ottobre [[1870]]
| Luogo=[[Metz]], [[Francia]]
| Esito=Decisiva vittoria prussiana
| Schieramento1= [[File:Flag of France (1794–1815, 1830–1974, 2020–present).svg|20px|border]] [[Secondo Impero francese|Secondo Impero]] <small>(fino al 4 settembre)</small><br />[[File:Flag of France (1794–1815, 1830–1974, 2020–present).svg|20px|border]] [[Terza Repubblica (Francia)|Terza Repubblica]] <small>(dal 4 settembre)</small>
| Schieramento2= [[File:Flag of the Kingdom of Prussia (1803-1892).svg|20px|border]] [[Regno di Prussia|Prussia]]
| Comandante1=[[François Achille Bazaine]]
| Comandante2=[[Federico Carlo di Prussia]].
| Effettivi1='''Inizialmente:'''<br/>{{M|154481}} uomini<br/>'''Successivamente:'''<br/>Circa {{M|200000}} uomini
| Effettivi2='''Inizialmente:'''<br/>{{M|168435}} uomini<br/>'''Successivamente:'''<br/>{{M|197326}} uomini
| Perdite1={{M|193000}} tra morti, feriti, dispersi e prigionieri<br/>{{M|3498}} cannoni<br/>72 mitraglie<br/>{{M|260000}} fucili catturati
| Perdite2= {{M|5400}} tra morti e feriti<br/>{{M|40000}} ammalati
}}
{{Campagnabox Guerra franco prussiana}}
[[File:Franco-prussian war faubourg Metz.jpg|thumb|upright=1.35|Difesa di Metz da parte dei francesi, quadro di [[Alphonse de Neuville]].]]
L''''assedio di Metz''' ebbe luogo fra il 3 settembre ed il 23 ottobre [[1870]], durante la prima fase della [[guerra franco-prussiana]] e si concluse con la resa completa delle ingenti forze francesi al comando del [[maresciallo di Francia]] [[François Achille Bazaine]], che erano state accerchiate nell'area fortificata della città dopo una serie di aspre battaglie contro le forze germaniche del generale [[Helmuth Karl Bernhard von Moltke|von Moltke]].
 
Completamente circondato dalle truppe della seconda armata prussiana al comando del [[Federico Carlo di Prussia|Principe Federico Carlo di Prussia]], il maresciallo Bazaine, incerto e poco combattivo, finì per cedere le armi consegnando tutto il suo esercito (costituito dalle migliori truppe francesi), assieme all'intero armamento.
==Antefatto==
Nell’agosto del 1870 l’esercito francese era diviso in due corpi principali: l’armata del [[Patrice de Mac-Mahon]], concentrata a Châlons (presso la quale si era trasferito lo stesso [[Napoleone III]]) e l’armata del Reno, guidata dal maresciallo François Achille Bazaine.
 
== Antefatti ==
Dopo aver impedito l’accerchiamento il 16 agosto ([[battaglia di Mars-la-Tour]]), il Bazaine rifiutò di impegare l’interezza delle proprie truppe nella successiva azione prussiana il 18 agosto ([[battaglia di Gravelotte]]), ciò venendo spinto, pur disponendo acora di forze ingenti, in una posizione strettamente difensiva nella piazzaforte di Metz.
Nell’agostoNell'agosto del 1870 l’esercitol'esercito francese era diviso in due corpi principali: l’armatal'armata del maresciallo di Francia [[Patrice de Mac-Mahon]], concentrata a [[Châlons-en-Champagne]] (presso la quale si era trasferito lo stesso [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]]) e l’armatal'armata del [[Reno]], guidata dalda un secondo maresciallo di Francia, François Achille Bazaine.
 
Dopo aver impedito l'accerchiamento il 16 agosto ([[battaglia di Mars-la-Tour]]), il Bazaine rifiutò di impegnare l'interezza delle proprie truppe nella successiva azione prussiana il 18 agosto ([[battaglia di Gravelotte]]), venendo così spinto, pur disponendo ancora di forze ingenti, in una posizione strettamente difensiva nella piazzaforte di Metz. Con l’armatal'armata del Reno condannata a subire una battaglia di assedio, i Prussianiprussiani potevapotevano ora permettersi di indirizzare forze ingenti verso l’armatal'armata del Mac-Mahon e lo stesso imperatore Napoleone III.
 
== L'inizio dell'assedio ==
==L’inizio dell’assedio==
[[File:Situazionedimetz2.jpg|thumb|upright=1.4|left|Situazione di Metz tra il 14 e il 15 agosto: si noti il progressivo accerchiamento delle forze francesi e lo sbarramento della strada per [[Verdun (Mosa)|Verdun]], che impedì l'arretramento su [[Châlons-en-Champagne]]]]
Il ripiegamento del Bazaine su Metz consentì ai Prussiani di completare l’accerchiamento di Metz il 20 agosto, tagliando il telegrafo e la strada ferrata Metz-Thionville.
Il fatto che oltre metà dell’esercitodell'esercito francese (140'000{{M|155000}} unominiuomini) fosse assediato in Metz, costrinse, ini qualchevertici modo,militari l’altradi Parigi a progettare il ricongiungimento dell'altra metà, quella comandata dal Mac-Mahon ed anch’esssae forte di circa 140'000{{M|130000}} uomini, acon lasciarequella del Bazaine. Lasciata la propria posizione il 2521 agosto ed tentare una Marcia di congiungimento, “adMac-Mahon ogni costo”.venne però Battutobattuto il 30 agosto alla [[battaglia di Beaumont]], ile Mac-Mahoncon i passaggi sulla Mosa preclusi a qualsiasi tentativo di attraversamento, venne a sua volta stretto dai germanici ain [[Sedan]], da dove venne impegnato nella disastrosa [[battaglia di NoissevilleSedan]] (dal 31 agosto al 1º settembre) da due armate germaniche forti di 240’0000{{M|2400000}} uomini e 700 cannoni. L'armata L’armatadi così battura venneMac-Mahon, costretta alla resa il 2 settembre., andò quasi completamente distrutta o fatta prigioniera. Napoleone IIIII, fattoconsegnatosi prigionieroa [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]], venne portato in una breve cattività a [[Wilhelmshoehe]], nei pressi di Cassel[[Kassel]], da dove proseguirà per il suo esilio inglese, doveper moriràmorirvi il 9 gennaio [[1873]].
L’assedio ha inizio ufficialmente dal 3 settembre, tenuto dalla II armata prussiana, comandata dal principe
[[Federico Carlo di Prussia]].
 
Il ripiegamento di Bazaine su Metz consentì ai prussiani di completare l'accerchiamento della fortezza il 20 agosto. L'assedio ebbe inizio ufficialmente dal 3 settembre. Le operazioni dell'assedio furono comandate dal principe [[Federico Carlo di Prussia]], a capo della II armata prussiana. Nella città erano presenti circa {{M|70000}} civili e il ripiegamento sulla città era avvenuto senza un'adeguata organizzazione delle scorte di cibo. Dal 4 settembre i francesi iniziarono già a cibarsi dei propri cavalli.<ref name=StBaAofMe>Stephen Badsey, ''The Franco-Prussian War 1870-1871'', Osprey Publishing, 2003, p. 67</ref> Il 14 ottobre il razionamento del pane per i civili era stato approntato. Alcuni degli attacchi che furono diretti alle linee prussiane ebbero l'obbiettivo di entrare in possesso delle scorte di grano. L'assedio si trasformò ben presto in una lotta per la sopravvivenza. Mentre i civili, "inutili bocche", cercavano di scappare e i prussiani li ricacciavano indietro, molti reparti francesi tentarono di disertare o si arresero.<ref name=StBaAofMe/> I prodotti di cattiva alimentazione, scarsa igiene e sovraffollamento furono il diffondersi di [[bronchite]], [[dissenteria]] e [[colera]] in un primo momento, poi di [[Febbre tifoide|tifo]] e successivamente di [[vaiolo]].<ref name=StBaAofMe/> Anche le truppe assedianti contrassero i morbi che si diffondevano dalla città.
Il fatto che metà dell’esercito francese (140'000 unomini) fosse assediato in Metz, costrinse, in qualche modo, l’altra metà, quella comandata dal Mac-Mahon ed anch’esssa forte di circa 140'000 uomini, a lasciare la propria posizione il 25 agosto ed tentare una Marcia di congiungimento, “ad ogni costo”. Battuto il 30 agosto alla [[battaglia di Beaumont]], il Mac-Mahon venne a sua volta stretto dai germanici a [[Sedan]], da dove venne impegnato nella disastrosa [[battaglia di Noisseville]] (dal 31 agosto al 1 settembre) da due armate germaniche forti di 240’0000 uomini e 700 cannoni. L’armata così battura venne costretta alla resa il 2 settembre. Napoleone II, fatto prigioniero, venne portato in una breve cattività a Wilhelmshoehe, nei pressi di Cassel, da dove proseguirà per il suo esilio inglese dove morirà il 9 gennaio 1873.
 
Dopo un primo progetto di sortita per il 26 agosto presto abbandonato, il 31 agosto e il 1º settembre Bazaine sferrò, contemporaneamente alla disastrosa [[battaglia di Sedan]], un attacco in forze per rompere l'accerchiamento prussiano nel settore nord-est della fortezza ([[battaglia di Noisseville]]). Di fronte alla valida resistenza del I corpo prussiano (generale [[Edwin von Manteuffel|von Manteuffel]]), l'incerto maresciallo, nonostante alcuni notevoli successi iniziali, preferì sospendere il tentativo e ripiegare sulle posizioni di partenza. Dopo un nuovo assalto alle posizioni francesi il 7 ottobre (seguito ad un altro del 2 ottobre) nei pressi di Bellevue ([[battaglia di Bellevue]]), Bazaine abbandonò definitivamente l'intenzione di attuare sforzi volti a imprimere un nuovo corso all'assedio, seppellendosi definitivamente nella roccaforte insieme al suo esercito.
==Le “trattative segrete” del Bazaine==
Dalla caduta di Sedan, Bazaine si trovò a capo dell’unica forza armata francese effettivamente organizzata, e immaginò per sè stesso un ruolo diverso, politico piuttosto che militare, certamente da avevrsazio piuttosto che da sostentiore della neonata Repubblica Francese, erede del secondo impero cessato con l’abdicazione di Napoleone III il 2-3 settembre. In questo quadro, è certo che egli abbia proposto ai Prussiani di impiegare l’armata assediata in Metz per “salvare la Francia da sè stessa”.
I Prussiani, tuttavia, sapevano della debolezza della posizione politica del maresciallo, temevano la mobilitazione in corso nel resto del Paese, che minacciava di costituire una nuova armata forse capace di riequilibrare, almeno un poco, le sorti del conflitto, e miravano, ormai, ad un obiettivo ambizioso: non più solo il consenso francese alla riunificazione tedesca, ma anche un consistente arrotondamento territoriale.
 
== Le “trattative"trattative segrete”segrete" del Bazaine ==
La prosecuzione dell’asedio di Metz, tuttavia, offriva ai francesi l’indubbio vantaggio di tenere impegnata la II armata prussiana, mentre il resto dell’esercito invasore era impegnato nell’assedio di Parigi: il fronte meridionale dello schieramento tedesco era relativamente debole, la Repubblica poteva riorganizzare una nuova armata senza eccessiva pressione, la via da sud verso Parigi appariva aperta.
[[File:Bazaine Disdéri BNF Gallica.jpg|thumb|Il [[Maresciallo di Francia]] [[François Achille Bazaine]] ]]
Dalla caduta di Sedan, Bazaine si trovò a capo dell’unicadell'unica forza armata francese effettivamente organizzata, e immaginò per stesso un ruolo diverso, politico piuttosto che militare, certamente da avevrsazioavversario piuttosto cheanziché da sostentioresostenitore della neonata Repubblica Francese, eredenata dalle ceneri del secondo impero cessato con l’abdicazionel'abdicazione di Napoleone III il 2-3 settembre. In questo quadro, è certo che egli abbia proposto ai Prussianiprussiani di impiegare l’armatal'armata assediata in Metz per “salvare"salvare la Francia da stessa”stessa" oppure per poter giungere a "restaurare l'ordine" distrutto dalla detronizzazione dei [[Bonaparte (famiglia)|Bonaparte]].<ref>Denis William Brogan, La nazione francese da Napoleone a Pétain, Milano, Il Saggiatore, 1963, p. 187</ref>
 
I Prussianiprussiani, tuttavia, sapevano della debolezza della posizione politica del maresciallo, temevano la mobilitazione in corso nel resto del Paese, che minacciava di costituire una nuova armata forse capace di riequilibrare, almeno un poco, le sorti del conflitto, e miravano, ormai, ad un obiettivo ambizioso: non più solo il consenso francese alla riunificazione tedesca, ma anche un consistente arrotondamento territoriale.
==La inopinata resa di Metz==
Il Bazaine era certamente informato di questa situazione e forte, ancora, di una armata imponente. Eppure si arrese, inopinatamente, il il 23 ottobre 1870, consegnando l’intero est della Francia ai Prussiani.
 
La prosecuzione dell’asediodell'assedio di Metz, tuttavia, offriva ai francesi l’indubbiol'indubbio vantaggio di tenere impegnata la II armata prussiana, mentre il resto dell’esercitodell'esercito invasore era impegnatoconcentrato nell’assedionell'[[assedio di Parigi: (1870)|assedio di Parigi]]: il fronte meridionale dello schieramento tedesco era relativamente debole, la Repubblica poteva riorganizzare una nuova armata senza eccessiva pressione, la via da sud verso Parigi appariva aperta. L'inadeguatezza dei piani e l'inefficienza delle azioni offensive francesi non sortirono, tuttavia, l'effetto né di riuscire a liberare le truppe dall'imbottigliamento di Metz, né di consentire lo sblocco, o anche l'alleggerimento, del fronte che strigeva Parigi in una morsa letale.
Gli effetti della resa apparirono, da subito, dirompenti: il Federico Carlo di Prussia e la sua II armata furono liberi di affrettarsi verso la valle della Loira, con lo scopo di agganciare l’ultima armata francese. Cosa che, in effetti, accadde nei dintorni di Orléans pochi giorni dopo. Nell’opinione degli storici militari francesi, se la armata del Reno avesse resistito una o due settimane in più, l’armata della Loira avrebbe potuto battere le deboli forze schierate dai Prussiani a sud di Parigi e liberare la capitale dal suo assedio.
 
==La L'inopinata resa di Metz ==
==Epilogo==
Il Bazaine era certamente informato di questa situazione e forte, ancora, di un'armata imponente. Eppure si arrese, inopinatamente, il 23 ottobre [[1870]], consegnando praticamente l'intero est della Francia ai prussiani. Gli effetti della resa apparirono, da subito, dirompenti: il Federico Carlo di Prussia e la sua II armata furono liberi di affrettarsi verso la [[valle della Loira]], con lo scopo di agganciare l’ultimal'ultima armata francese., la Cosaqual checosa, in effetti, accadde nei dintorni di [[Orléans]] pochi giorni dopo. Nell’opinioneNell'opinione degli storici militari francesi, se la l'armata del Reno avesse resistito una o due settimane in più, l’armatal'Armata della Loira avrebbe potuto battere le deboli forze schierate dai Prussianiprussiani a sud di Parigi e liberare la capitale dal suo assedio.
Quasi subito il Bazaine viene accusato di tradimento, in un proclama emessa dal ministro della guerra [[Leon Gambetta]]. Per tradimento egli venne, comunque, condannato, al suo ritorno dalla prigionia nel 1873. A posteriori, gli storici francesi tendono oggi a sostenere che la resa si spieghi con un rifiuto a sostenere l’azione di un governo che corrispondeva assai poco con le sue idee politiche. Bazaine, insomma, avrebbe immaginato di non tradire la Francia, tradendo la Repubblica.
 
La caduta di Metz causò uno shock terribile in tutta la Francia. Quasi subito il Bazaine vienevenne accusato di tradimento, in un proclama emessaemesso dal ministro della guerra [[LeonLéon Gambetta]]. Per tradimento egli venne, comunque, condannato, al suo ritorno dalla prigionia nel [[1873]]. A posteriori, gli storici francesi tendono oggi a sostenere che la resa si spieghi con un rifiuto a sostenere l’azionel'azione di un governo che corrispondeva assai poco con le sue idee politiche. Bazaine, insomma, avrebbe immaginato di non tradire la Francia, tradendo la Repubblica.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* <cite id=Badsey2003> </cite>{{cita libro|cognome=Badsey |nome=Stephen |titolo=The Franco-Prussian War 1870-1871 |data= |anno=2003 |editore=Osprey Publishing |città= |lingua=inglese |isbn=no }}
* <cite id=Brogan1963> </cite>{{cita libro|cognome=Brogan |nome=Denis William |titolo=La nazione francese da Napoleone a Pétain |data= |anno=1963 |editore=Il Saggiatore |città=Milano }}
 
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