Shatt al-'Arab: differenze tra le versioni
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[[File:Boat on Euphrates.jpg|thumb
Lo '''Shaṭṭ al-ʿArab''' (
Lo Shaṭṭ al-ʿArab, su cui si affaccia la città [[Iraq|irachena]] di [[Bassora]], è navigabile per un vasto tratto e ciò lo rende prezioso per il traffico di [[petroliera|petroliere]] della regione.
== Caratteristiche ==
La [[via d'acqua]] ha una larghezza che va dai 232 metri all'altezza di [[
Si ritiene che la via d'acqua si sia formata in tempi relativamente recenti in seguito ai continui apporti alluvionali del Tigri e dell'Eufrate, e che precedentemente i due fiumi sfociassero separatamente nel Golfo Persico,
Il fiume [[Karun]], un affluente proveniente dal versante iraniano, apporta ingenti quantitativi di [[limo]] che richiedono un continuo [[dragaggio]] per consentire la navigabilità della via d'acqua.<ref>
Nella regione si trova una delle più vaste coltivazioni di [[palma da dattero|palme da datteri]], che attorno alla metà degli anni 1970 era costituita da 17
Nell'antica [[letteratura persiana]] e nello ''[[Shahnameh]]'', il nome {{lang|fa|اروند}} ''Arvand'' è usato per indicare il solo Tigri, uno dei fiumi che confluiscono nello
== Le dispute territoriali per il controllo della via d'acqua ==
La disputa per la giurisdizione territoriale su questo fiume è stato uno dei motivi principali del conflitto tra [[Iran]] ed [[Iraq]], terminato nel [[1988]] quando venne ripristinata la situazione pre-bellica.
Il controllo della via fluviale è stata oggetto di dispute già prima del conflitto Iraq-Iran sin dal trattato di pace del [[1639]] firmato tra [[Impero
Le tensioni tra Impero Ottomano e Persia si protrassero e si intensificarono fino allo scoppio delle ostilità nel [[XIX secolo]] che ebbe termine solo con il ''Secondo Trattato di Erzurum'' del [[1847]], che vide la partecipazione di delegazioni britanniche e russe. Tuttavia anche in seguito continuarono le rivendicazioni da entrambe le parti e la tensione restò alta fino a quando [[Henry John Temple|Lord Palmerston]], Ministro degli Esteri britannico, non giunse a dichiarare la necessità nel [[1851]] di istituire un arbitrato tra Russia e Gran Bretagna per dipanare l'annosa questione. Fu così che nel [[1913]] venne siglato a [[Costantinopoli]] un protocollo tra [[Giovani Turchi]] e Impero Persiano che venne però del tutto vanificato con lo scoppio della [[Prima guerra mondiale]]. ▼
▲Le tensioni tra Impero
Durante il mandato britannico in Mesopotamia (1920-1932), per il controllo della via d'acqua fu applicato lo stesso principio che era allora in vigore in Europa per il [[Danubio]], cioè che la linea di confine correva lungo la linea di maggior profondità del corso del fiume. ▼
▲Durante il [[mandato britannico
Nel 1937 Iran e Irak firmarono un trattato che poneva fine alla disputa sul controllo dello Shatt al-Arab.<ref name="Karsh, Efraim page 7">Karsh, Efraim ''The Iran-Iraq War 1980–1988'', London: Osprey, 2002 page 7</ref> Il trattato stabiliva il confine lungo la linea di bassa marea sul lato orientale del fiume, tranne che a [[Abadan]] e [[Khorramshahr]] dove invece la frontiera coincideva con la linea di massima profondità; questo dava di fatto all'Irak il controllo dell'intera via d'acqua. L'Iran aveva il diritto di utilizzare il canale, purché le sue navi issassero la bandiera irachena, al comando messo un capitano iracheno e venisse pagato un pedaggio.<ref name="Karsh, Efraim page 8">Karsh, Efraim ''The Iran-Iraq War 1980–1988'', London: Osprey, 2002 page 8</ref> Verso la fine degli anni 1960, l'accresciuta potenza militare iraniana determinata dalla politica dello [[scià]] [[Mohammad Reza Pahlavi]], portò l'Iran ad assumere una posizione sempre più determinante nel Medio Oriente,<ref name="Karsh, Efraim page 7"/> che sfociò nell'aprile 1969 nell'abrogazione del trattato del 1937; l'Iran smise a questo punto di pagare il pedaggio all'Irak per il passaggio delle sue navi.<ref>Karsh, Efraim ''The Iran-Iraq War 1980–1988'', London: Osprey, 2002 pages 7–8</ref> Lo scià giustificò la sua decisione affermando che in tutto il mondo il confine corre lungo la linea di massima profondità del fiume; inoltre, poiché la maggioranza delle navi che solcavano lo Shatt al-Arab era iraniana, il trattato del 1937 non era equo.<ref>Bulloch, John and Morris, Harvey ''The Gulf War'', London: Methuen, 1989 page 37.</ref> L'Irak minacciò sanzioni militari, ma il 24 aprile 1969, quando una petroliera iraniana scortata da navi da guerra percorse il canale, l'Irak conscio di essere militarmente più debole non intervenne.<ref name="Karsh, Efraim page 8"/> L'abrogazione da parte iraniana del trattato del 1937 segnò l'inizio di un acuto periodo di tensione tra i due paesi, che perdurò fino agli accordi di Algeri del 1975.<ref name="Karsh, Efraim page 8"/> ▼
Nel 1937 Iran e Iraq firmarono un trattato che poneva fine alla disputa sul controllo dello Shatt al-Arab.<ref name="Karsh, Efraim page 7">Karsh, Efraim ''The Iran-Iraq War 1980–1988'', London, Osprey, 2002 page 7</ref> Il trattato stabiliva il confine lungo la linea di bassa marea sul lato orientale del fiume, tranne che a [[Abadan]] e [[Khorramshahr]] dove invece la frontiera coincideva con la linea di massima profondità; questo dava di fatto all'Iraq il controllo dell'intera via d'acqua. L'Iran aveva il diritto di utilizzare il canale, purché le sue navi issassero la bandiera irachena, al comando messo un capitano iracheno e venisse pagato un pedaggio.<ref name="Karsh, Efraim page 8">Karsh, Efraim ''The Iran-Iraq War 1980–1988'', London, Osprey, 2002 page 8</ref>
Prima dell'accordo infatti il leader iracheno [[Saddam Hussein]] aveva reclamato per il suo paese il controllo dell'intera via d'acqua fino alle sponde iraniane; in risposta l'Iran dal 1970 cominciò a sostenere la lotta dei [[Curdi]] iracheni per l'indipendenza. Tutte le proposte di mediazione delle [[Nazioni Unite]] furono respinte da entrambi i contendenti fino al marzo 1975 quando i due paesi firmarono gli accordi di Algeri con cui l'Irak riconosceva come linea di frontiera la linea di massima profondità e in cambio l'Iran smetteva di sostenere le rivendicazioni curde.▼
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Nel 1980 Hussein abrogò il trattato di Algeri che egli stesso aveva firmato e iniziò l'invasione dell'Iran. La maggior parte del supporto alle truppe di terra irachene avveniva attraverso la via grande d'acqua che era anche il solo sbocco iracheno al Golfo persico. La via d'acqua divenne così il bersaglio degli attacchi iraniani.<ref>[http://www.sajed.ir/en/content/view/31/201/ Abadan], [http://www.sajed.ir Sajed], Retrieved on March 16, 2009.</ref> Quando la penisola di Al-Faw fu catturata dagli Iraniani nel 1986, l'Irak fu costretto ad utilizzare altri porti arabi come il Kuwait e anche [[Aqaba]], in Giordania. Al termine del conflitto entrambi le parti accettarono di considerare ancora validi gli accordi di Algeri.▼
▲Prima dell'accordo infatti il leader iracheno [[Saddam Hussein]] aveva reclamato per il suo
▲Nel 1980 Hussein abrogò il trattato di Algeri che egli stesso aveva firmato e iniziò l'[[guerra Iraq-Iran|invasione dell'Iran]]. La maggior parte del supporto alle truppe di terra irachene avveniva attraverso la via grande d'acqua che era anche il solo sbocco iracheno al Golfo
== Conflitti recenti ==
[[File:Basra-Shatt-Al-Arab.jpg|thumb
Durante l'[[invasione dell'Iraq]] nel 2003, la via d'acqua era un obiettivo chiave militare per le forze della
Dopo la fine della guerra, su mandato della risoluzione 1723 del [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]], al [[Regno Unito]] è stata affidata la responsabilità di pattugliare la via d'acqua e la zona del Golfo Persico attorno alla foce del fiume, e di assicurarsi che le navi nella zona non
In due occasioni, le forze iraniane che operano sullo Shatt al-Arab hanno catturato marinai della [[Royal Navy]] accusandoli di aver sconfinato nel loro territorio.
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Protostoria del Vicino Oriente]]▼
* [[Cultura di Ubaid]]
* [[Penisola di al-Fāw]]
▲* [[Protostoria del Vicino Oriente]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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