Ferrovia Canavesana: differenze tra le versioni
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{{
|nome = Canavesana
|inizio = [[Settimo Torinese]]
|fine = [[Pont Canavese]]
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|note = <small>Tratta Rivarolo-Pont sospesa al traffico per lavori di ammodernamento ed elettrificazione.</small>
}}
La '''ferrovia Canavesana''' è una linea
Il servizio è stato gestito da GTT fino al [[1º gennaio]] [[2021]], data in cui è stato preso in carico da [[Trenitalia]].<ref name="trenitalia2021">https://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/15639-ferrovie-gtt-da-gennaio-2021-la-canavesana-passa-a-trenitalia</ref>
==
La linea fu realizzata fra Settimo Torinese e Rivarolo Canavese come ''[[Tranvia#Tranvie a cavalli|ippovia]]'' e inaugurata ufficialmente nel [[1866]]. Nel [[1877]] la stessa fu prolungata fino a [[Stazione di Castellamonte|Castellamonte]] e, nel [[1906]], dotata di una diramazione fino a [[Stazione di Pont|Pont Canavese]].
In conseguenza della cessazione del traffico merci, nel [[1986]], in seguito a decisioni politiche di riduzione dei costi di esercizio, fu disposta la soppressione della tratta finale [[Ferrovia Rivarolo-Castellamonte|Rivarolo-Castellamonte]]. La linea sussiste per il traffico provinciale/regionale di collegamento della zona del canavese con l'area torinese, grazie all'inquadramento del tracciato nel [[Servizio ferroviario metropolitano di Torino]].
La linea è elettrificata fino alla [[stazione di Rivarolo Canavese]]; i passeggeri diretti a [[Pont Canavese]] sono obbligati al trasbordo su autobus.
A dicembre 2017 la Regione Piemonte ha annunciato il finanziamento per i lavori di elettrificazione della tratta rimanente per consentire il collegamento diretto tra Pont e Settimo. Nel novembre 2020 sono iniziati i lavori di potenziamento ed elettrificazione della tratta Rivarolo-Pont.
Dal 19 dicembre 2021, in seguito all'attivazione dell'[[Apparato centrale computerizzato|ACC]] di [[Stazione di Settimo Torinese|Settimo Torinese]], [[GTT (azienda)|GTT]] non gestisce più gli impianti di ingresso e uscita dalla Canavesana della suddetta stazione, passati in mano a [[Rete Ferroviaria Italiana]] (RFI).
I lavori dovrebbero concludersi nel giugno 2026<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidianocanavese.it/cronaca/pont-canavese-ferrovia-rivarolo-passaggi-a-livello-soppressione-49414|titolo=RIVAROLO-PONT CANAVESE - Via i passaggi a livello e due stazioni in vista della riapertura della linea|sito=QC QuotidianoCanavese|data=2024-04-13|lingua=it|accesso=2024-06-15}}</ref>.
== Storia ==
[[File:San Benigno Canavese postcard.jpg|thumb|left|San Benigno Canavese in una cartolina di inizio Novecento]]
L'idea di un collegamento tra il [[Canavese]] e la città di [[Settimo Torinese|Settimo]], dove già passava dal 1852 la [[ferrovia Torino-Milano]], ebbe fra i principali promotori il medico rivarolese [[Carlo Demaria]] assieme ad alti esponenti della finanza torinese, tra cui concorreranno altri illustri rivarolesi come soci fondatori: il sindaco Giuseppe Recrosio, Giuseppe Chiesa, titolare della manifattura omonima, il misuratore Giuseppe Peronetti, Maurizio Farina, l'impresario Fortunato Pistono ed il notaio Antonio Vallero, intenti ad attuare una politica di miglioramento e di progresso dell'economia piemontese, puntando quindi a incentivare le aree del Canavese.
La soluzione fu quella di pianificare la costruzione di una strada ferrata che collegasse le opulente aree al capoluogo. La costruzione della stessa, avviata dalla Società Anonima della Strada Ferrata del Canavese, fu approvata con atto del notaio Giuseppe Turvano l'11 agosto [[1856]]; la linea fino a Rivarolo, lunga {{M|16|u=km}}, con trazione a cavalli e scartamento di {{M|1650|u=mm}}, fu inaugurata a tappe a partire dal [[1856]], concludendosi il 20 giugno [[1866]]<ref name="Molino">N. Molino, ''La ferrovia del Canavese'', op. cit.</ref>.
Al termine di un periodo caratterizzato da risultati finanziari deludenti, la concessione fu rilevata dall'ingegner Cappuccio, primo proprietario della [[ferrovia Torino-Ceres]], cui a sua volta, dopo il fallimento avvenuto nel [[1871]], subentrò l'imprenditore Reinfeld che, nel [[1874]], su progetto dell'ingegner Gozzano, propose l'adozione della trazione a vapore. Fu la Società Anonima per la Strada Ferrata e le Tranvie del Canavese, poi rinominata Ferrovia Centrale e tranvie del Canavese (FCC), che già eserciva la [[tranvia Torino-Volpiano]], a intraprendere i lavori di ricostruzione in sede propria del tracciato, conclusi con solenni festeggiamenti il 1º dicembre [[1885]] contestualmente all'inaugurazione del prolungamento mediante la [[tranvia Rivarolo-Cuorgnè]]. La precedente ippovia venne dunque smantellata<ref name="Molino" />.
Nel [[1887]] fu attivato il prolungamento costituito dalla [[ferrovia Rivarolo-Castellamonte]] e, nel 1906, una diramazione verso Cuorgnè mediante un regresso dalla stazione di Rivarolo e in sostituzione della parallela tranvia. Nel [[1892]] fu stipulata un'importante convenzione con la [[Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo]], che consentì ai treni della Canavesana di impegnare i binari statali fino a [[Stazione di Torino Porta Susa (1856)|Torino Porta Susa]]<ref name="Molino" />.
L'ultima sezione inaugurata fu la Cuorgnè-Pont Canavese, nel [[1906]]. La ferrovia contribuì da allora al rapido sviluppo economico e industriale delle zone del Canavese da essa attraversate, attraversando pressoché indenne il periodo della prima guerra mondiale. Il 29 marzo [[1933]] la società esercente venne fusa con la Società Anonima Ferrovia Torino-Ciriè-Valli di Lanzo, che eserciva la linea [[Ferrovia Torino-Ceres|Torino-Ceres]], dando vita alla nuova società anonima [[Ferrovie Torino Nord|Ferrovie Torino Nord (FTN)]].
Nel gennaio [[1959]] la [[SATTI]],
Sempre negli anni ottanta, e precisamente il 17 aprile [[1985]]<ref>''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,1002_01_1985_0079_0019_13868417/ Canavesana in sciopero Molti disagi]'', in ''[[La Stampa]]-Cronaca di Torino e provincia'', 18 aprile 1985, p. 19.</ref>, fu chiusa la diramazione Rivarolo-Castellamonte, giudicata dalla [[Motorizzazione Civile]] pericolosa per la vicinanza dei binari alla provinciale per [[Ivrea]]; i lavori di smantellamento iniziarono nel [[1990]]<ref>''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0893_01_1990_0020_0047_25055164/ Canavesana, si smantella]'', in ''La Stampa-Provincia'', 24 gennaio 1990, p. 6.</ref>.
Il
Dal 1º gennaio 2021, il servizio ferroviario sulla linea è gestito da [[Trenitalia]]. È inoltre iniziato l'esercizio commerciale, proprio sulla Canavesana, dei primi treni [[Pop (treno)|Pop]] tra quelli destinati alla Regione Piemonte.<ref>[https://www.quotidianocanavese.it/politica/ferrovia-canavesana-viaggio-inaugurale-per-i-nuovi-treni-pop-di-trenitalia-foto-30558 FERROVIA CANAVESANA - Viaggio inaugurale per i nuovi treni Pop di Trenitalia - FOTO]</ref>
== Caratteristiche ==
{{Diagramma_fer
|percorso = {{Percorso_fer2|KDSTa||38+121|'''[[Stazione di Pont Canavese|Pont]]'''}}
{{Percorso_fer2|WBRÜCKE1||||[[Orco (torrente)|torrente Orco]]}}
{{Percorso_fer2|BST||35+945|[[Stazione di Campore|Campore]]}}
{{Percorso_fer2|HSTeBHF|O1=lBST||32+323|[[Stazione di Cuorgnè|Cuorgnè]]}}
{{Percorso_fer2|BST||29+937|[[Stazione di Valperga|Valperga]]}}
{{Percorso_fer2|BST||27+416|[[Stazione di Salassa|Salassa]]}}
{{Percorso_fer2|HSTeBHF|O1=lBST||25+603|[[Stazione di Favria|Favria]]}}
{{Percorso_fer4|d|STR|exSTR+l|exdCONTfq|||''[[Ferrovia Rivarolo-Castellamonte|per Castellamonte]]'' † 1986}}
{{Percorso_fer2|STR|KBHFxa|22+077|'''[[Stazione di Rivarolo Canavese|Rivarolo]]'''|(inizio elettrificazione)}}
{{Percorso_fer2|STRl|ABZgr}}
{{Percorso_fer2||BHF|18+940|[[Stazione di Feletto|Feletto]]}}
{{Percorso_fer2||BHF|14+653|[[Stazione di Bosconero|Bosconero]]}}
{{Percorso_fer2||WBRÜCKE1|||[[Malone (torrente)|torrente Malone]]}}
{{Percorso_fer2||BHF|8+950|[[Stazione di San Benigno Canavese|San Benigno]]}}
{{Percorso_fer4||uexKBHFa|BHF||6+910|[[Stazione di Volpiano|Volpiano]]|}}
{{Percorso_fer4|uexCONTgq|uexSTRr|STR||||''[[Tranvia Torino-Volpiano]]'' † 1931}}
{{Percorso_fer2||WBRÜCKE1|||[[Bendola|torrente Bendola]]}}
{{Percorso_fer2||SKRZ-Au|||[[Autostrada A5 (Italia)|Autostrada A5]]-[[Strada europea E612]]}}
{{Percorso_fer4||d|ABZg+l|dKDSTeq|3+990||Raccordo [[ENI]]}}
{{Percorso_fer2||SKRZ-Au|||[[Autostrada A4 (Italia)|Autostrada A4]]-[[Strada europea E64]]}}
{{Percorso_fer4||dCONTgq|KRZu|dCONTfq|||[[Ferrovia Torino-Milano (alta velocità)|Ferrovia Torino-Milano (AV/AC)]]}}
{{Percorso_fer4|||ABZg+l|CONTfq|||[[Ferrovia Milano-Torino|per Milano]]}}
{{Percorso_fer4||uexSTR+l|emABZg+r||||}}
{{Percorso_fer2|uexBHF|BHF|0+000|'''[[Stazione di Settimo Torinese|Settimo Torinese]]'''}}
{{Percorso_fer4|uexCONTgq|uexSTRr|STR||||''[[Tranvia Torino-Settimo Torinese]]'' † 1954}}
{{Percorso_fer2|CONTgq|STRr|||[[Ferrovia Torino-Milano|per Torino]]}}
}}
La ippovia abbandonata il 1º dicembre [[1885]], con l'inaugurazione del servizio a vapore, vedeva in origine l'utilizzo del sistema di rotaie tipo Luè, premiato con medaglia d'oro all'[[Esposizione Nazionale|Esposizione Nazionale del 1861]], costituito da rotaie a doppio fungo ancorate a blocchi di pietra mediante staffe di [[ghisa]], caratterizzato dall'assenza di traversine; tale soluzione era stata rimpiazzata, nel proseguimento dell'ippovia da [[Volpiano]] a [[Rivarolo Canavese|Rivarolo]], con rotaia incassata sistema Loubat. L'avvio dell'esercizio a vapore comportò l'adozione del sistema standard con [[rotaia Vignoles]]<ref name="Molino" />.
La ferrovia è a binario unico e scartamento normale di 1435 mm, con l'ultima sezione del percorso che risulta più tortuosa, con curva del raggio di 200 metri e pendenze che raggiungono il 18 per mille. La lunghezza complessiva della linea misura {{M|38558|u=km}}<ref name="Molino" />.
=== Percorso ===
Partita da [[Pont Canavese|Pont]], la linea si dirige a sud-est, seguendo il percorso del torrente [[Orco (torrente)|Orco]], e percorre un tratto di circa {{M|8|u=km}} fino a [[Cuorgnè]], stazione su cui convergono le autolinee [[GTT (azienda)|GTT]] per [[Ivrea]], [[Castellamonte]] e [[Forno Canavese]]. Proseguendo verso sud si arriva a Rivarolo Canavese, stazione di testa nella quale l'elettrificazione ha imposto di effettuare il cambio convoglio.
La ferrovia segue un percorso rettilineo, parallelo alla SS460 per [[Ceresole Reale]] fino a [[Feletto]], località dopo la quale il binario devia leggermente a est e attraversa il Medio Canavese, fermando a [[Bosconero]] e [[San Benigno Canavese]] e attraversando un tratto caratterizzata da numerosi passaggi a livello.
Superato il [[Malone (torrente)|torrente Malone]] per mezzo di un ponte in muratura, la ferrovia attraversa [[Volpiano]], comune industriale e agricolo, ultima stazione appartenente all'area del [[Canavese]]. Da tale località si dirama dalla linea un raccordo diretto al Deposito Doganale [[Agip]] atto ai Servizi ausiliari dei mezzi di trasporto idrocarburi.
Oltre Volpiano, la ferrovia raggiunge il capolinea del tracciato a [[Settimo Torinese]], oltre il quale i treni regionali transitano da e per [[Torino]].
== Traffico ==
Cessato il traffico merci in conseguenza del declino dell'apparato industriale della zona e della scelta di privilegiare il trasporto su gomma, la ferrovia del Canavese esercita la funzione di sistema di trasporto regionale: il servizio viaggiatori è integrato, a partire dal 9 dicembre 2012, quando fu istituito il [[Servizio ferroviario metropolitano di Torino]]<ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 270, gennaio 2013, p.6.</ref><ref>Beppe Sinchetto, ''Servizio ferroviario metropolitano a Torino'', in ''[[I Treni]]'', n. 358, aprile 2013, pp. 32-34.</ref> del quale i treni che percorrono la ferrovia di Pont rappresentano la linea 1 e attraversano il nodo torinese effettuando il capolinea meridionale a [[stazione di Chieri|Chieri]], sui binari della [[ferrovia Trofarello-Chieri]], completando la maglia di servizi istituiti nel 1997<ref>Notizia su ''I Treni'' n. 186, ottobre 1997, p. 8.</ref>.
Il servizio è svolto a cadenza oraria fino a Rivarolo, con poche corse prolungate su Pont, dato che sulla tratta alta della linea vengono prevalentemente effettuate autocorse sostitutive<ref>[http://www.sfmtorino.it/wp-content/uploads/2015/11/2015.13.12_sfm1.pdf Orario SFM]. URL consultato nel maggio 2016.</ref>.
== Materiale rotabile ==
[[File:Vivalto passenger car.jpg|miniatura|Treno Vivalto]]
La composizione del parco rotabili impiegato lungo la ferrovia Canavesana rispecchia la storia dell'impianto, caratterizzata dall'unione amministrativa rispetto alla ferrovia Torino-Ceres e all'elettrificazione attivata nel 2002 fino a Rivarolo Canavese.
In conseguenza di tali avvenimenti vennero impiegati fino al 31 dicembre 2020 gli elettrotreni [[Elettrotreno SATTI Y 0530|SATTI Y 0530]] ex FTC e delle automotrici [[Automotrice ALn 668|ALn 668]] provenienti dalle precedenti amministrazioni, così come materiale più moderno attrezzato dall'origine per la circolazione sui binari quali gli elettrotreni [[Alstom TTR]], analoghi alle ALe 501/502 "Minuetto".
Nel corso del 2011 il GTT ha annunciato l'ordine di 3 elettrotreni Alstom "[[Coradia Meridian]]" ad integrare la flotta di rotabili a trazione elettrica utilizzabili sulla Canavesana<ref>Notizia su ''Tutto Treno'' n. 254, luglio 2011, p. 7.</ref>. Dal gennaio 2021 sono stati sostituiti da Treni POP, Treni Minuetto Elettrici. I 3 Coradia Meridian sono in fase di revamping e sistemati da Trenitalia e faranno ritorno. Col nuovo orario dovrebbero arrivare anche i Rock. I treni GTT ETR Y sono in stato di attesa per nuove aziende ferroviarie a Fossano, {{Senza fonte|se mancherà la cessione, verranno smantellati.}}
Dal mese di settembre 2021, entreranno in servizio sulla Canavesana anche le composizioni Vivalto di Trenitalia.
Le automotrici ALn 668 e le relative rimorchiate sono state dismesse<ref>[http://smf.photorail.com/index.php?topic=7922.0 Photorail] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160624002800/http://smf.photorail.com/index.php?topic=7922.0 |data=24 giugno 2016 }}, URL consultata nel marzo 2013.</ref>.
{| class="wikitable" style="font-size:85%"
|- bgcolor=#D8D8DF
! Tipo
! Classificazione
! Anno
! Costruttore
! Note
|-
|Elettrotreni
|[[Elettrotreno SATTI Y 0530|ETR Y0530 001-007]]
|1997
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]/[[Adtranz]]
|Utilizzati sulla [[Ferrovia Torino-Ceres]] fino al 2006 e accantonati dal 2021
|-
|Elettrotreni
|TTR 001-010
|2005
|[[Alstom]]
|Classificazione RFI ALe 501+Le 220+ALe 502 801-810. Dal 2021 sostituiti dai Minuetti di Trenitalia
|-
|Elettrotreni
|TTR 011-019
|2009-2010
|[[Alstom]]
|Classificazione RFI ALe 501+Le 220+ALe 502 811-819. Dal 2021 sostituiti dai Minuetti di Trenitalia
|-
|Elettrotreni
|ETR 234 Coradia Meridian
|2011
|[[Alstom]]
|Dal 2021 in fase di revisione e revamping da parte di Trenitalia
|-
|Elettrotreni
|[[Pop (treno)|ETR 104]] POP
|2019
|[[Alstom]]
|In servizio da gennaio 2021
|-
|Locomotiva e rimorchiate
|[[E.464]] e carrozze [[Vivalto]]
|2012
|[[Hitachi Rail Italy]]
|In servizio da settembre 2021
|-
|Automotrici
|[[Automotrice SATTI ALn 668 e rimorchiata Ln 664|ALn 668 D1-D10]]
|1962
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|
|-
|Automotrici
|[[Automotrice SATTI ALn 668 e rimorchiata Ln 664|ALn 668 D11-D12]]
|1980
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|
|-
|Automotrici
|ALn 668 M 001-007
|1972
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|Provenienti dal parco FTC, 5 unità rimodernate nel 2006-2008 come ALn 668.901, 903, 905-907
|-
|Rimorchiate
|[[Automotrice FS ALn 668#Rimorchiate|Ln 664]] R1-R7
|1961
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|Provenienti dal parco FTC
|-
|Rimorchiate
|[[Automotrice FS ALn 668#Rimorchiate|Ln 882]] R1-R5
|1972
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|Provenienti dal parco FTC
|}
Ad oggi le automotrici rimaste in circolazione su questa linea sono solo tre, le 905, 906 e 907, circolanti in regime promiscuo con autotrasporto esclusivamente sulla tratta Rivarolo - Pont (parte non elettrificata) secondo l'orario stabilito del gestore.
<br />
=== Rotabili del passato ===
[[File:Rimorchiata SATTI R2.jpg|thumb|left|Storica automotrice SATTI Aln668 nel 1980]][[File:Pont Canavese - stazione ferroviaria - ALn 40.jpg|thumb|Pont Canavese - stazione ferroviaria - ALn 40]]
[[File:24-4-2021 stazione di Germagnano.jpg|miniatura|Aln668 e rimorchiata nel colore originale rosso crema in un binario morto della stazione di Germagnano]]
Numerosi furono i rotabili succedutisi nel servizio lungo i binari del Canavese, dapprima con esercizio a trazione a vapore e in seguito costituiti da automotrici a trazione termica e locomotive Diesel dalle caratteristiche peculiari.
All'originaria dotazione di locomotive a vapore di costruzione [[Henschel & Sohn|Henschel]] si aggiunsero diverse unità provenienti da altre ferrovie in concessione italiane portando in totale a 13 unità la dotazione del parco.
Il parco automotrici si avvalse inizialmente di un gruppo di cinque [[Automotrice FS ALn 40]] acquistate usate dalle FS nel [[1943]]<ref>Nico Molino, Sergio Pautasso, ''Le automotrici della prima generazione'', Edizioni Elledi, Torino, 1983, ISBN 88-7649-016-7, p. 76</ref>, due delle quali noleggiate alla [[ferrovia Santhià-Biella]] (unità 001) e alla [[Tranvia Pisa-Pontedera/Calci|tranvia Pisa-Pontedera]] (unità 003)<ref name="Molino" />. Le stesse vennero poi sostituite da una consistente fornitura di dieci [[Automotrice SATTI ALn 668 e rimorchiata Ln 664|ALn 668]] con relative rimorchiate, in seguito integrata da due unità quasi analoghe.
Fra le locomotive Diesel, oltre a due unità da manovra, spiccava l'unità Diesel-elettrica DE 101, prototipo Fiat-OM del 1965.
La ferrovia Canavesana integrò per alcuni periodi nel proprio parco alcuni rotabili affatto peculiari per le caratteristiche costruttive finalizzate alla sperimentazione di soluzioni considerate innovative:
* l'automotrice sperimentale ''[[Micheline|Michelina]]'' (dal nome del costruttore francese Michelin) che nel [[1932]] effettuò numerose corse prova e servizi regolari Rivarolo-Pont.
* l'automotrice in acciaio inossidabile D 51, costruita da Linke Hofmann Busch per un'impresa tedesca nel 1957 ed acquisita dalla SATTI nel 1982. Le frequenti avarie e l'unicità del mezzo ne impedirono l'esercizio regolare<ref>Notizia su ''I Treni'' n. 27, febbraio 1983, p. 8.</ref>. Il rotabile fu infine ceduto nel 2012 all'impresa VPS di Salzgitter<ref>Notizia su ''Tutto Treno'' n. 261, marzo 2012, p. 11</ref>
* l'[[Automotrice A2n 001]] a due piani, prototipo Casaralta-Fiat-CIMT Lorraine
Completavano il parco numerose carrozze e carri merci di vario tipo.
{| class="wikitable" style="font-size:85%"
|- bgcolor=#D8D8DF
! Tipo
! Classificazione
! Anno
! Costruttore
! Note
|-
|Locotender
|1-9
|1882-1907
|[[Henschel & Sohn|Henschel]]
|
|-
|Locotender
|37-38
|1926
|[[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]]
|Acquisite dalle [[Ferrovie del Sud Est]] intorno al 1960 e restituite in quanto risultate non idonee alla circolazione<ref>Pietro Marra, ''Rotaie a Sud Est. Ferrovie da Bari al Capo di Leuca. Da Bastogi, ai Bombrini, ai nostri giorni.'', PGM, Bagnacavallo (RA), 2014, ISBN 978-88-909824-0-8, p. 199.</ref>
|-
|Locotender
|312
|1914
|[[Reggiane]]
|Proveniente dalle [[Ferrovie del Sud Est]]
|-
|Locotender
|321
|1911
|[[Borsig]]
|Noleggiata dalle [[Ferrovia Santhià-Biella|Strade Ferrate di Biella]]
|-
|Automotrici
|[[Automotrice FS ALn 40|ALn 40.001-005]]
|1936
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|Acquistate usate dalle FS nel [[1943]]; unità 004 preservata storica
|-
|Locomotiva da treno
|DE 101
|1965
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]-[[Officine Meccaniche (azienda)|OM]]
|Prototipo Diesel-elettrico
|-
|Locomotiva da manovra
|DI 201
|1971
|MAK
|Diesel idraulica tipo G 1100, ceduta alla società SALCEF
|-
|Locomotiva da manovra
|DL 200
|1968
|[[Antonio Badoni Lecco|ABL]]
|Diesel idraulica
|}
== Note ==
<references/>
==
* ''FENIT 1946 1996'', Roma, Ed. FENIT, 1996.
* {{cita libro| autore = Massimo Condolo| titolo = La Canavesana, rotaie tra le Alpi Graie e l’area metropolitana torinese dall’ippoferrovia al passante ferroviario| editore = Fondazione Negri| città = Brescia| anno = 2010|ISBN = 978-88-89108-21-5|cid = Canavesana}}
* Clara Bertolini, ''La Canavesana e la Torino-Ceres'', CELID, Torino, 1986.
* Nico Molino, ''La ferrovia del Canavese'', Elledi, 1986. ISBN 88-7649-043-4
* {{Cita libro|Luigi|Ballatore|Storia delle ferrovie in Piemonte|2002|Editrice il Punto|}}
* Franco Castiglioni, ''La Canavesana. Da ippovia a Trenitalia: una storia lunga 150 anni'', in ''Tutto treno'', 34 (2021), n. 357, pp. 16-24
== Voci correlate ==
*[[Ferrovia Rivarolo-Castellamonte]]
*[[Ferrovie in concessione]]
*[[Tranvia Rivarolo-Cuorgnè]]
*[[Stazione di Castellamonte]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.sfmtorino.it/|Orari del servizio e gestore}}
{{Portale|Piemonte|trasporti}}
[[Categoria:Linee ferroviarie in Piemonte|Canavesana]]
[[Categoria:Trasporti nella
|