Ferrovia Canavesana: differenze tra le versioni

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{{Infobox Linea ferroviaria
|nome = Canavesana
|mappa =
|inizio = [[Settimo Torinese]]
|fine = [[Pont Canavese]]
|apertura = [[1865]]-[[1866|66]] (Settimo–Rivarolo)<br/>1886 (Rivarolo–Castellamonte)<br/>[[1906]] (Rivarolo–Pont)
|apertura2 =
|chiusura =
|gestore = [[GTTRete (Torino)Ferroviaria Italiana|GTTRFI]]
|gestore2 = [[Ferrovie Centrali del Canavese|FCC]] (?1866-1933)<br />[[Ferrovie Torino Nord|FTN]] (1933-1959)<br />[[SATTI]] (1959-2003)<br/>[[GTT (azienda)|GTT]] (2003-2023)
|lunghezza = 7438
|nazioni = {{ITA}}
|scartamento = {{M|1435 [[millimetro|ul=mm]]}}
|elettrificata = {{M|3000 |ul=V}} [[Corrente continua|=]] nel solo cctratto (Settimo–Rivarolo)Settimo-Rivarolo
|diramazioni = Rivarolo–Castellamonte<small>[[Ferrovia Rivarolo-Castellamonte]] (1887-1986)</small>
|note = <small>Tratta Rivarolo-Pont sospesa al traffico per lavori di ammodernamento ed elettrificazione.</small>
|note =
}}
La '''ferrovia Canavesana''' è una linea [[ferrovia]]riaferroviaria del [[italiaPiemonte]]na,. gestitaLa dal [[GTT (Torino)|GTT]],linea cheparte dalla [[stazione di Settimo Torinese]], e collega ivari comuni del canavese di: [[VolpianoCanavese]],. [[SanL'infrastruttura Benignoè Canavese]],gestita [[Bosconero]],da [[Feletto]],Rete [[RivaroloFerroviaria CanaveseItaliana]] (RFI), appartenente al gruppo [[Favria]],Ferrovie dello [[SalassaStato Italiane]], dal 1 gennaio 2024; in precedenza era gestita da [[ValpergaGTT (Italiaazienda)|ValpergaGTT]],.<ref>{{cita [[Cuorgnè]]web|url=https://normativaesercizio.rfi.it/NormativaEsercizio/detail.xhtml|titolo=Circolare eTerritoriale [[PontRFI Canavese]].TO 1/2024}}</ref>
 
Il servizio è stato gestito da GTT fino al [[1º gennaio]] [[2021]], data in cui è stato preso in carico da [[Trenitalia]].<ref name="trenitalia2021">https://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/15639-ferrovie-gtt-da-gennaio-2021-la-canavesana-passa-a-trenitalia</ref>
Tra tutte le [[stazione ferroviaria|stazioni]], ricopre ruolo di particolare importanza la [[stazione di Settimo]] che permette un interscambio con la [[ferrovia Torino-Milano|linea ferroviaria Torino - Milano]], gestita da [[Trenitalia]].
 
== ServizioGeneralità ==
La linea fu realizzata fra Settimo Torinese e Rivarolo Canavese come ''[[Tranvia#Tranvie a cavalli|ippovia]]'' e inaugurata ufficialmente nel [[1866]]. Nel [[1877]] la stessa fu prolungata fino a [[Stazione di Castellamonte|Castellamonte]] e, nel [[1906]], dotata di una diramazione fino a [[Stazione di Pont|Pont Canavese]].
[[Immagine:Cuorgnestazione.jpg|thumb|right|La stazione di [[Cuorgnè]]]]
La [[ferrovia]] del [[Canavese]] o Canavesana permette un rapido collegamento tra i [[Comune italiano|Comuni]] sopra citati con il capoluogo piemontese, permettendo il transito dei treni GTT in ben quattro [[stazione ferroviaria|stazioni]] di [[Torino]]: [[Stazione di Torino Stura|Stura]], [[Stazione di Torino Dora|Dora]], [[Stazione di Torino Porta Susa (2008)|Porta Susa]] e [[Stazione di Torino Lingotto|Lingotto]]. Per questa ragione la vasta e ricca area del [[Canavese]], popolata e caratterizzata da un gran numero di attività industriali, rimane opportunamente servita da questa ferrovia. È possibile raggiungere [[Torino]] in da Rivarolo in un tempo inferiore a 50 minuti e attraversarla longitudinalmente percorrendo l'intero tratto che va dalla stazione [[Stazione di Torino Stura|Stura]] alla stazione [[Stazione di Torino Lingotto|Lingotto]].
 
In conseguenza della cessazione del traffico merci, nel [[1986]], in seguito a decisioni politiche di riduzione dei costi di esercizio, fu disposta la soppressione della tratta finale [[Ferrovia Rivarolo-Castellamonte|Rivarolo-Castellamonte]]. La linea sussiste per il traffico provinciale/regionale di collegamento della zona del canavese con l'area torinese, grazie all'inquadramento del tracciato nel [[Servizio ferroviario metropolitano di Torino]].
<!--
Rispetto alla [[Torino-Ceres]], correlata alla Canavesana in quanto entrambe sono gestite da [[Gruppo Torinese Trasporti]], la linea della Canavesana è più funzionale poiché permette ai clienti di accedere in maniera veloce e rapida, senza cambiare convogli, ai quartieri più importanti e produttivi di Torino ([[Barriera di Milano]], Centro, [[Corso Francia (Torino)|corso Francia]], [[Crocetta (Torino)|Crocetta]], [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita]], [[Mirafiori]] e [[Lingotto]]). La ferrovia serve quindi una vasta gamma di clienti, tra studenti, lavoratori e turisti, soddisfacendo ogni esigenza di orario.
-->
Dal 1997 furono istituiti collegamenti passanti che resero possibile raggiungere l'area posta a sud di Torino sud servendo anche la [[ferrovia Torino-Chieri]], su rete RFI, fermando anche a [[Moncalieri]], [[Trofarello]] e [[Chieri]]<ref>Notizia su ''I Treni'' n. 186, ottobre 1997, p. 8.</ref>. Tali servizi sono stati oggi integrati nel [[servizio ferroviario metropolitano di Torino]].
 
La linea è elettrificata fino alla [[stazione di Rivarolo Canavese]]; i passeggeri diretti a [[Pont Canavese]] sono obbligati al trasbordo su autobus.
Secondo quanto dichiarato da GTT, la ferrovia Canavesana trasporta oggi 2,6 milioni di passeggeri l'anno, con una percentuale di treni in ritardo inferiore ai 5 minuti dell'87% (ritardo inferiore ai 15' pari al 98%).
 
A dicembre 2017 la Regione Piemonte ha annunciato il finanziamento per i lavori di elettrificazione della tratta rimanente per consentire il collegamento diretto tra Pont e Settimo. Nel novembre 2020 sono iniziati i lavori di potenziamento ed elettrificazione della tratta Rivarolo-Pont.
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Il servizio ferroviario metropolitano,complementare rispetto a quello tradizionale della ferrovia Canavesana, è stato attivato nel [[2012]]; in tale ambito che permette il prolungamento della stessa fino all'area metropolitana sud-est di [[Torino]]. Esso comprende anche la tratta ferroviaria urbana e suburbana da [[stazione di Torino Stura|Torino Stura]] a [[stazione di Torino Lingotto|quella di Torino Lingotto]]). Il servizio integra le corse sulla ferrovia Canavese per incentivare i trasporti locali verso il capoluogo piemontese, le sue relative periferie e le zone limitrofe importanti pervase da attività industriali.
 
Dal 19 dicembre 2021, in seguito all'attivazione dell'[[Apparato centrale computerizzato|ACC]] di [[Stazione di Settimo Torinese|Settimo Torinese]], [[GTT (azienda)|GTT]] non gestisce più gli impianti di ingresso e uscita dalla Canavesana della suddetta stazione, passati in mano a [[Rete Ferroviaria Italiana]] (RFI).
{{chiarire|Originariamente il tratto Lingotto-Chieri non esisteva sicuramente o più precisamente non era possibile collegare i treni provenienti dal Canavese in maniera rapida e diretta come ora}}. La realizzazione e il perfezionamento di questa linea ferroviaria suburbana è stato reso possibile con la costruzione della stazione di Lingotto, avvenuta solo nel [[1984]].
Dopo di che l'azienda torinese Satti, ha investito e provveduto perché la tratta fosse migliorata e perché venisse instaurato un diretto collegamento tra [[stazione di Torino Porta Susa (2008)|Porta Susa]] e con il [[Canavese]].
 
I lavori dovrebbero concludersi nel giugno 2026<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidianocanavese.it/cronaca/pont-canavese-ferrovia-rivarolo-passaggi-a-livello-soppressione-49414|titolo=RIVAROLO-PONT CANAVESE - Via i passaggi a livello e due stazioni in vista della riapertura della linea|sito=QC QuotidianoCanavese|data=2024-04-13|lingua=it|accesso=2024-06-15}}</ref>.
{{Citazione necessaria|Detta tratta viene sfruttata dal 90% dell'intero traffico ferroviario GTT}} che avviene nella tratta Porta Susa-Rivarolo, anche se è opportuno ricordare ai viaggiatori che {{Citazione necessaria|i problemi tecnici relativi al Passante Ferroviario di Torino sono innumerevoli}} e influiscono ora sul normale transito dei veicoli in maniera incidente proprio sul tratto Porta Susa-Chieri, quindi sul servizio ferroviario metropolitano.-->
 
<!--Un particolare vantaggio offerto dalla ferrovia è il rapido collegamento con Porta Susa, secondo scalo ferroviario di Torino dopo Porta Nuova e punto nevralgico della città. La stazione di Porta Susa è destinata ad assumere un ruolo di maggiore importanza rispetto a [[Stazione di Torino Porta Nuova|Porta Nuova]], proprio per la sua collocazione nel centro geografico di Torino e perché dispone del maggior numero di linee urbane e suburbane di interscambio con la ferrovia, nonché della linea 1 della metropolitana automatica di Torino, in costante esercizio.-->
 
== Storia ==
[[File:San Benigno Canavese postcard.jpg|thumb|left|San Benigno Canavese in una cartolina di inizio Novecento]]
<!--
L'idea di un collegamento tra il [[Canavese]] e la città di [[Settimo Torinese|Settimo]], dove già passava dal 1852 la [[ferrovia Torino-Milano]], ebbe fra i principali promotori il medico rivarolese [[Carlo Demaria]] assieme ad alti esponenti della finanza torinese, tra cui concorreranno altri illustri rivarolesi come soci fondatori: il sindaco Giuseppe Recrosio, Giuseppe Chiesa, titolare della manifattura omonima, il misuratore Giuseppe Peronetti, Maurizio Farina, l'impresario Fortunato Pistono ed il notaio Antonio Vallero, intenti ad attuare una politica di miglioramento e di progresso dell'economia piemontese, puntando quindi a incentivare le aree del Canavese.
{| {{prettytable|align=right}}
|-
|- style="background:#efefef;"
! Tratta
! Inaugurazione<ref name="www.trenidicarta.it - Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti">[http://www.trenidicarta.it/aperture.html Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926]</ref>
|-
|-
|align="left"|[[Settimo Torinese]]–[[Volpiano]]
|align="right"|[[1º luglio]] [[1865]]
|-
|align="left"|Volpiano–[[Rivarolo Canavese]]
|align="right"|[[17 giugno]] [[1866]]
|-
|align="left"|Rivarolo Canavese–[[Castellamonte]]
|align="right"|[[25 luglio]] [[1887]]
|-
|align="left"|Rivarolo Canavese–[[Pont Canavese]]
|align="right"|[[1º luglio]] [[1906]]
|}
-->
 
La soluzione fu quella di pianificare la costruzione di una strada ferrata che collegasse le opulente aree al capoluogo. La costruzione della stessa, avviata dalla Società Anonima della Strada Ferrata del Canavese, fu approvata con atto del notaio Giuseppe Turvano l'11 agosto [[1856]]; la linea fino a Rivarolo, lunga {{M|16|u=km}}, con trazione a cavalli e scartamento di {{M|1650|u=mm}}, fu inaugurata a tappe a partire dal [[1856]], concludendosi il 20 giugno [[1866]]<ref name="Molino">N. Molino, ''La ferrovia del Canavese'', op. cit.</ref>.
L'idea di un collegamento tra il Canavese e la città di Settimo dove già passa dal 1852 la linea [[Ferrovia_Torino-Milano|Torino-Milano]], ebbe fra i principali promotori il medico rivarolese Carlo Demaria assieme alti esponenti della finanza torinese tra cui concorreranno altri illustri rivarolesi come soci fondatori: il sindaco Giuseppe Recrosio, Giuseppe Chiesa, titolare della manifattura omonima, il misuratore Giuseppe Peronetti, Maurizio Farina, l'impresario Fortunato Pistono ed il notaio Antonio Vallero, intenti ad attuare una politica di miglioramento e di progresso dell'economia piemontese, puntando quindi a incentivare le aree del [[Canavese]].
 
Al termine di un periodo caratterizzato da risultati finanziari deludenti, la concessione fu rilevata dall'ingegner Cappuccio, primo proprietario della [[ferrovia Torino-Ceres]], cui a sua volta, dopo il fallimento avvenuto nel [[1871]], subentrò l'imprenditore Reinfeld che, nel [[1874]], su progetto dell'ingegner Gozzano, propose l'adozione della trazione a vapore. Fu la Società Anonima per la Strada Ferrata e le Tranvie del Canavese, poi rinominata Ferrovia Centrale e tranvie del Canavese (FCC), che già eserciva la [[tranvia Torino-Volpiano]], a intraprendere i lavori di ricostruzione in sede propria del tracciato, conclusi con solenni festeggiamenti il 1º dicembre [[1885]] contestualmente all'inaugurazione del prolungamento mediante la [[tranvia Rivarolo-Cuorgnè]]. La precedente ippovia venne dunque smantellata<ref name="Molino" />.
La soluzione fu quella di pianificare la costruzione di una [[ferrovia|strada ferrata]] che collegasse le opulente aree al capoluogo. La costruzione della stessa, avviata dalla Società Anonima della Strada Ferrata del Canavese e fu approvata con atto del notaio Giuseppe Turvano l'11 agosto [[1856]]; la linea fino a Rivarolo, lunga 16 km, con trazione a cavalli e scartamento di 1650 mm, fu inaugurata a tappe fra il 1856 ed il 1866.
 
Nel [[1887]] fu attivato il prolungamento costituito dalla [[ferrovia Rivarolo-Castellamonte]] e, nel 1906, una diramazione verso Cuorgnè mediante un regresso dalla stazione di Rivarolo e in sostituzione della parallela tranvia. Nel [[1892]] fu stipulata un'importante convenzione con la [[Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo]], che consentì ai treni della Canavesana di impegnare i binari statali fino a [[Stazione di Torino Porta Susa (1856)|Torino Porta Susa]]<ref name="Molino" />.
Al termine di un periodo caratterizzato da risultati finanziari deludenti, la concessione fu rilevata ad opera della Società Anonima per la Strada Ferrata e le Tranvie del Canavese, poi rinominata Ferrovia Centrale e tranvie del Canavese (FCC) che riscostruiì il tracciato in sede propria ed aprì contestualmente il prolungamento mediante la tranvia Rivarolo-Cuorgné. Inaugurata ufficialmente la nuova linea con trazione a vapore nel [[1885]], la precedente ippovia venne smantellata. Furono in seguito realizzati prolungamenti verso Castellammonte ([[1887]]) e Cuorgné, quest'ultimo mediante un regresso dalla stazione di Rivarolo. L'ultima sezione inaugurata fu la Cuorgné-Pont Canavese, nel [[1906]] La ferrovia contribuì da allora al rapido sviluppo [[economia|economico]] e [[industria]]le delle zone del Canavese da essa attraversate. ed attraversò pressoché indenne il periodo della prima guerra mondiale.
 
L'ultima sezione inaugurata fu la Cuorgnè-Pont Canavese, nel [[1906]]. La ferrovia contribuì da allora al rapido sviluppo economico e industriale delle zone del Canavese da essa attraversate, attraversando pressoché indenne il periodo della prima guerra mondiale. Il 29 marzo [[1933]] la società esercente venne fusa con la Società Anonima Ferrovia Torino-Ciriè-Valli di Lanzo, che eserciva la linea [[Ferrovia Torino-Ceres|Torino-Ceres]], dando vita alla nuova società anonima [[Ferrovie Torino Nord|Ferrovie Torino Nord (FTN)]].
 
Nel gennaio [[1959]] la [[SATTI]], societàSocietà diAnonima proprietàTorinese delTranvie Comune di TorinoIntercomunali, subentrò alle FTN nella gestione della linea; negli anni ottanta vienevenne costituito un consorzio, denominato TT (Trasporti Torinesi), che riuniva entrambe le società ferroviarie concessionarie delle ferrovie citate (SATTI per la Canavesana, FTC per la Torino-Ceres), che fu ufficialmente sciolto all'inizio del 1998<ref>Notizia su ''I Treni'' n. 191, marzo 1998, p. 8.</ref>.
 
Sempre negli anni ottanta, e precisamente il 17 aprile [[1985]]<ref>''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,1002_01_1985_0079_0019_13868417/ Canavesana in sciopero Molti disagi]'', in ''[[La Stampa]]-Cronaca di Torino e provincia'', 18 aprile 1985, p. 19.</ref>, fu chiusa la diramazione Rivarolo-Castellamonte, giudicata dalla [[Motorizzazione Civile]] pericolosa per la vicinanza dei binari alla provinciale per [[Ivrea]]; i lavori di smantellamento iniziarono nel [[1990]]<ref>''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0893_01_1990_0020_0047_25055164/ Canavesana, si smantella]'', in ''La Stampa-Provincia'', 24 gennaio 1990, p. 6.</ref>.
Sempre negli agli ottanta, e precisamente al [[1985]] risale la chiusura della diramazione Rivarolo-Castellammonte.
 
Il [[1º marzo]] [[2002]] venne attivata l'elettrificazione sulla tratta da [[Settimo Torinese]] a [[Rivarolo Canavese]]<ref>''Canavesana elettrica'', in "I Treni" n. 236 (aprile 2002), p. 5.</ref>. La tratta da [[Cuorgnè]] a [[Pont Canavese]] fu interrotta nel 2000 a causa di un'alluvione e riattivata dopo ingenti lavori il 7 luglio 2004<ref>"Notizia flash" su "I Treni" n. 262 (settembre 2004), p. 7</ref>. Dal mese di novembre 2020, la tratta ferroviaria tra Rivarolo Canavese e Pont Canavese è chiusa per i lavori di elettrificazione e potenziamento infrastrutturale, quindi è sostituita da autobus extraurbani.
 
Dal 1º gennaio 2021, il servizio ferroviario sulla linea è gestito da [[Trenitalia]]. È inoltre iniziato l'esercizio commerciale, proprio sulla Canavesana, dei primi treni [[Pop (treno)|Pop]] tra quelli destinati alla Regione Piemonte.<ref>[https://www.quotidianocanavese.it/politica/ferrovia-canavesana-viaggio-inaugurale-per-i-nuovi-treni-pop-di-trenitalia-foto-30558 FERROVIA CANAVESANA - Viaggio inaugurale per i nuovi treni Pop di Trenitalia - FOTO]</ref>
La tratta da [[Cuorgnè]] a [[Pont Canavese]] fu interrotta nel [[2000]] a causa di un'alluvione e riattivata il [[7 luglio]] [[2004]]<ref>"Notizia flash" su "I Treni" n. 262 (settembre 2004), p. 7</ref>.
 
== Caratteristiche ==
L'attuale gestore dei servizi e degli impianti, il [[Gruppo Torinese Trasporti]], ha formalmente avviato le attività nel gennaio [[2003]].
{{Diagramma_fer
|percorso = {{Percorso_fer2|KDSTa||38+121|'''[[Stazione di Pont Canavese|Pont]]'''}}
{{Percorso_fer2|WBRÜCKE1||||[[Orco (torrente)|torrente Orco]]}}
{{Percorso_fer2|BST||35+945|[[Stazione di Campore|Campore]]}}
{{Percorso_fer2|HSTeBHF|O1=lBST||32+323|[[Stazione di Cuorgnè|Cuorgnè]]}}
{{Percorso_fer2|BST||29+937|[[Stazione di Valperga|Valperga]]}}
{{Percorso_fer2|BST||27+416|[[Stazione di Salassa|Salassa]]}}
{{Percorso_fer2|HSTeBHF|O1=lBST||25+603|[[Stazione di Favria|Favria]]}}
{{Percorso_fer4|d|STR|exSTR+l|exdCONTfq|||''[[Ferrovia Rivarolo-Castellamonte|per Castellamonte]]'' † 1986}}
{{Percorso_fer2|STR|KBHFxa|22+077|'''[[Stazione di Rivarolo Canavese|Rivarolo]]'''|(inizio elettrificazione)}}
{{Percorso_fer2|STRl|ABZgr}}
{{Percorso_fer2||BHF|18+940|[[Stazione di Feletto|Feletto]]}}
{{Percorso_fer2||BHF|14+653|[[Stazione di Bosconero|Bosconero]]}}
{{Percorso_fer2||WBRÜCKE1|||[[Malone (torrente)|torrente Malone]]}}
{{Percorso_fer2||BHF|8+950|[[Stazione di San Benigno Canavese|San Benigno]]}}
{{Percorso_fer4||uexKBHFa|BHF||6+910|[[Stazione di Volpiano|Volpiano]]|}}
{{Percorso_fer4|uexCONTgq|uexSTRr|STR||||''[[Tranvia Torino-Volpiano]]'' † 1931}}
{{Percorso_fer2||WBRÜCKE1|||[[Bendola|torrente Bendola]]}}
{{Percorso_fer2||SKRZ-Au|||[[Autostrada A5 (Italia)|Autostrada A5]]-[[Strada europea E612]]}}
{{Percorso_fer4||d|ABZg+l|dKDSTeq|3+990||Raccordo [[ENI]]}}
{{Percorso_fer2||SKRZ-Au|||[[Autostrada A4 (Italia)|Autostrada A4]]-[[Strada europea E64]]}}
{{Percorso_fer4||dCONTgq|KRZu|dCONTfq|||[[Ferrovia Torino-Milano (alta velocità)|Ferrovia Torino-Milano (AV/AC)]]}}
{{Percorso_fer4|||ABZg+l|CONTfq|||[[Ferrovia Milano-Torino|per Milano]]}}
{{Percorso_fer4||uexSTR+l|emABZg+r||||}}
{{Percorso_fer2|uexBHF|BHF|0+000|'''[[Stazione di Settimo Torinese|Settimo Torinese]]'''}}
{{Percorso_fer4|uexCONTgq|uexSTRr|STR||||''[[Tranvia Torino-Settimo Torinese]]'' † 1954}}
{{Percorso_fer2|CONTgq|STRr|||[[Ferrovia Torino-Milano|per Torino]]}}
}}
La ippovia abbandonata il 1º dicembre [[1885]], con l'inaugurazione del servizio a vapore, vedeva in origine l'utilizzo del sistema di rotaie tipo Luè, premiato con medaglia d'oro all'[[Esposizione Nazionale|Esposizione Nazionale del 1861]], costituito da rotaie a doppio fungo ancorate a blocchi di pietra mediante staffe di [[ghisa]], caratterizzato dall'assenza di traversine; tale soluzione era stata rimpiazzata, nel proseguimento dell'ippovia da [[Volpiano]] a [[Rivarolo Canavese|Rivarolo]], con rotaia incassata sistema Loubat. L'avvio dell'esercizio a vapore comportò l'adozione del sistema standard con [[rotaia Vignoles]]<ref name="Molino" />.
 
La ferrovia è a binario unico e scartamento normale di 1435 mm, con l'ultima sezione del percorso che risulta più tortuosa, con curva del raggio di 200 metri e pendenze che raggiungono il 18 per mille. La lunghezza complessiva della linea misura {{M|38558|u=km}}<ref name="Molino" />.
== Percorso ==
{| class="wikitable" style="float:right; margin-left: 2em; font-size:90%"
|-
!colspan=4|Stazioni e fermate
|-
{{Percorso_fer2|KBHFa|||[[Pont Canavese]]}}
{{Percorso_fer2|WBRÜCKE1|||torrente [[Orco (torrente)|Orco]]}}
{{Percorso_fer2|HST|||Campore}}
{{Percorso_fer2|HST|||[[Stazione di Cuorgnè|Cuorgnè]]}}
{{Percorso_fer2|HST|||[[Valperga (Italia)|Valperga]]}}
{{Percorso_fer2|HST|||[[Salassa]] - [[San Ponso]]}}
{{Percorso_fer2|HST|||[[Favria]] - [[Oglianico]]}}
{{Percorso_fer5||STR|exSTRrg|exdCONTl|d|||[[Ferrovia Rivarolo-Castellamonte|Linea per Castellamonte]] † 1986}}
{{Percorso_fer2|STR|KBHFxa||[[Rivarolo Canavese]]}}
{{Percorso_fer2|STRlf|ABZrf}}
{{Percorso_fer2||HST||[[Feletto]]}}
{{Percorso_fer2||HST||[[Bosconero]]}}
{{Percorso_fer2||WBRÜCKE1|||torrente [[Malone (torrente)|Malone]]}}
{{Percorso_fer2||HST||[[San Benigno Canavese]]}}
{{Percorso_fer2||HST||[[Volpiano]]}}
{{Percorso_fer2||AKRZu|||[[Autostrada A5 (Italia)|Autostrada A5]] - [[Strada europea E612]]}}
{{Percorso_fer2||AKRZu|||[[Autostrada A4 (Italia)|Autostrada A4]] - [[Strada europea E64]]}}
{{Percorso_fer5||CONTr|KRZu|dCONTl|d|||[[Ferrovia Torino-Milano (alta velocità)]]}}
{{Percorso_fer5|||ABZrg|dCONTl|d|||[[Ferrovia Milano-Torino|Linea per Milano]]}}
{{Percorso_fer2||BHF||[[Stazione di Settimo|Settimo]]}}
{{Percorso_fer2||CONTf|||[[Ferrovia Torino-Milano|Linea per Torino]]}}
|}
 
=== Percorso ===
La ferrovia canavesana è lunga 74&nbsp;km e parte da [[Pont-Canavese]], dirigendosi a sud est seguendo il percorso del Torrente Orco, pochi gradi più a est della ferrovia, e percorre un tratto di circa 8&nbsp;km fino a [[Cuorgnè]], cittadina di importanza notevole poiché rappresenta un punto nodale in cui convergono le principali direttrici delle autolinee locali dirette a [[Ivrea]], [[Pont]], [[Castellamonte]] e [[Forno Canavese]] gestite sempre dal GTT. Proseguendo verso sud di circa 7&nbsp;km, si arriva a [[Rivarolo]], stazione di discreta importanza essendo anch'essa servita da alcune direttrici di autolinee locali. Le autolinee sono in servizio nelle zone del Canavese del Nord non servite dalla ferrovia oppure sono anche finalizzate a sostituire le corse ferroviarie dirette a Pont-Canavese perché molti treni provenienti da Torino terminano la corsa a Rivarolo e viceversa molti treni diretti a sud partono proprio da Rivarolo. A Rivarolo si cambia convoglio, anche se il numero del treno è lo stesso, perché la parte sopra fino a Pont non è elettrificata, e la stazione di Rivarolo è detta "di testa", cioè i binari terminano all'interno della stazione.
Partita da [[Pont Canavese|Pont]], la linea si dirige a sud-est, seguendo il percorso del torrente [[Orco (torrente)|Orco]], e percorre un tratto di circa {{M|8|u=km}} fino a [[Cuorgnè]], stazione su cui convergono le autolinee [[GTT (azienda)|GTT]] per [[Ivrea]], [[Castellamonte]] e [[Forno Canavese]]. Proseguendo verso sud si arriva a Rivarolo Canavese, stazione di testa nella quale l'elettrificazione ha imposto di effettuare il cambio convoglio.
La ferrovia segue un percorso rettilineo, parallelo alla SS460 per [[Ceresole Reale]] fino a [[Feletto]], località dopo la quale il binario devia leggermente a est e attraversa il Medio Canavese, fermando a [[Bosconero]] e [[San Benigno Canavese]] e attraversando un tratto caratterizzata da numerosi passaggi a livello.
Superato il [[Malone (torrente)|torrente Malone]] per mezzo di un ponte in muratura, la ferrovia attraversa [[Volpiano]], comune industriale e agricolo, ultima stazione appartenente all'area del [[Canavese]]. Da tale località si dirama dalla linea un raccordo diretto al Deposito Doganale [[Agip]] atto ai Servizi ausiliari dei mezzi di trasporto idrocarburi.
Oltre Volpiano, la ferrovia raggiunge il capolinea del tracciato a [[Settimo Torinese]], oltre il quale i treni regionali transitano da e per [[Torino]].
 
== Traffico ==
Per interesse turistico occorre ricordare che da Pont-Canavese è possibile raggiungere Ceresole Reale (1650 [[m s.l.m.]]) usufruendo di una speciale autolinea turistica della [[Comunità Montana Valli Orco e Soana]].
Cessato il traffico merci in conseguenza del declino dell'apparato industriale della zona e della scelta di privilegiare il trasporto su gomma, la ferrovia del Canavese esercita la funzione di sistema di trasporto regionale: il servizio viaggiatori è integrato, a partire dal 9 dicembre 2012, quando fu istituito il [[Servizio ferroviario metropolitano di Torino]]<ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 270, gennaio 2013, p.6.</ref><ref>Beppe Sinchetto, ''Servizio ferroviario metropolitano a Torino'', in ''[[I Treni]]'', n. 358, aprile 2013, pp. 32-34.</ref> del quale i treni che percorrono la ferrovia di Pont rappresentano la linea 1 e attraversano il nodo torinese effettuando il capolinea meridionale a [[stazione di Chieri|Chieri]], sui binari della [[ferrovia Trofarello-Chieri]], completando la maglia di servizi istituiti nel 1997<ref>Notizia su ''I Treni'' n. 186, ottobre 1997, p. 8.</ref>.
 
Il servizio è svolto a cadenza oraria fino a Rivarolo, con poche corse prolungate su Pont, dato che sulla tratta alta della linea vengono prevalentemente effettuate autocorse sostitutive<ref>[http://www.sfmtorino.it/wp-content/uploads/2015/11/2015.13.12_sfm1.pdf Orario SFM]. URL consultato nel maggio 2016.</ref>.
Dopo Rivarolo proseguendo verso sud, tutti i treni GTT in servizio (giornalieri e feriali) garantiscono le corse fino a [[stazione di Torino Porta Susa (2008)|Torino Porta Susa]].
 
== Materiale rotabile ==
Oltre Rivarolo, stazione di testa, la ferrovia segue un percorso diritto avanzando parallelamente alla SS460 di [[Ceresole Reale]] fino a [[Feletto]]. Dopo Feletto, la ferrovia devia leggermente a est distaccandosi dalla Statale e attraversa il Medio Canavese fermando a [[Bosconero]] e [[San Benigno Canavese]]. La ferrovia attraversa anche [[Volpiano]], comune industriale e agricolo, ultima stazione appartenente all’area del [[Canavese]], avendo ormai percorso l’intero tratto propriamente “del Canavese”, lungo 33&nbsp;km.
[[File:Vivalto passenger car.jpg|miniatura|Treno Vivalto]]
La composizione del parco rotabili impiegato lungo la ferrovia Canavesana rispecchia la storia dell'impianto, caratterizzata dall'unione amministrativa rispetto alla ferrovia Torino-Ceres e all'elettrificazione attivata nel 2002 fino a Rivarolo Canavese.
 
In conseguenza di tali avvenimenti vennero impiegati fino al 31 dicembre 2020 gli elettrotreni [[Elettrotreno SATTI Y 0530|SATTI Y 0530]] ex FTC e delle automotrici [[Automotrice ALn 668|ALn 668]] provenienti dalle precedenti amministrazioni, così come materiale più moderno attrezzato dall'origine per la circolazione sui binari quali gli elettrotreni [[Alstom TTR]], analoghi alle ALe 501/502 "Minuetto".
Oltre [[Volpiano]], la ferrovia raggiunge [[Settimo Torinese]], zona industriale ad alta densità di popolazione. Settimo è classificata tra i più vasti e popolati comuni dell’area metropolitana di Torino, essendo la zona contenente il maggior numero di impianti industriali. La stazione di Settimo è anche di per se stessa importante non solo perché la ferrovia comincia ad addentrarsi nell’area suburbana, ma anche perché detta ferrovia si raccorda con le linee ferroviarie veloci dirette a [[Milano]], [[Chivasso]], [[Santhià]] ed [[Aosta]] gestite da [[Trenitalia]]. Infatti la ferrovia canavesana si è unita da nord alle linee di FS, dirette a est. Quindi da Settimo fino a Torino (eventualmente anche a Chieri) i convogli GTT percorrono un tracciato dell'azienda statale, che ha concesso l'accesso anche ai treni GTT (tutti regionali), destinati a servire in linea di massima i pendolari della zona.
 
Nel corso del 2011 il GTT ha annunciato l'ordine di 3 elettrotreni Alstom "[[Coradia Meridian]]" ad integrare la flotta di rotabili a trazione elettrica utilizzabili sulla Canavesana<ref>Notizia su ''Tutto Treno'' n. 254, luglio 2011, p. 7.</ref>. Dal gennaio 2021 sono stati sostituiti da Treni POP, Treni Minuetto Elettrici. I 3 Coradia Meridian sono in fase di revamping e sistemati da Trenitalia e faranno ritorno. Col nuovo orario dovrebbero arrivare anche i Rock. I treni GTT ETR Y sono in stato di attesa per nuove aziende ferroviarie a Fossano, {{Senza fonte|se mancherà la cessione, verranno smantellati.}}
Da Settimo in giù è opportuno ricordare che la linea ferroviaria diventa a doppio binario, mentre la tratta del Canavese è ancora a binario singolo. Dopo Settimo infatti aumenta il traffico ferroviario perché ci si avvicina sempre di più al capoluogo.
Dal mese di settembre 2021, entreranno in servizio sulla Canavesana anche le composizioni Vivalto di Trenitalia.
Specificando, il percorso verso [[Torino]] a cominciare da Volpiano diventa più vario: mentre sul tratto del [[Canavese]] il treno scorre in mezzo a prati e campi, in un’area pianeggiante e regolare, oltre Volpiano (219 [[m s.l.m.]]) la ferrovia incrocia l’[[Autostrada A5 (Italia)|A5]] (Autostrada per Aosta) e l’[[Autostrada A4 (Italia)|A4]] (Autostrada per Milano). Il collegamento ferroviario fra i [[Comune italiano|Comuni]] di Volpiano e di Settimo è lungo 8&nbsp;km.
 
Le automotrici ALn 668 e le relative rimorchiate sono state dismesse<ref>[http://smf.photorail.com/index.php?topic=7922.0 Photorail] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160624002800/http://smf.photorail.com/index.php?topic=7922.0 |data=24 giugno 2016 }}, URL consultata nel marzo 2013.</ref>.
Nell'abitato di [[Volpiano]], in una zona prettamente agricola, si dirama dalla linea un tronchino con annesso [[Passaggio a livello]] diretto al Deposito Doganale [[Eni]] atto ai Servizi ausiliari dei mezzi di trasporto idrocarburi.
 
{| class="wikitable" style="font-size:85%"
Il paesaggio risulta ben diverso oltre Settimo: la ferrovia diretta a Torino è destinata a svoltare nettamente verso [[Occidente]] e poi attraversa gli impianti industriali ivi collocati e la centrale elettrica, passando di nuovo sotto l’A4 e incrociando la SS11 Padana Superiore. La velocità media adottata su questa tratta è più alta rispetto a quella tenuta sul Canavese (circa 90 [[km/h]]).
|- bgcolor=#D8D8DF
! Tipo
! Classificazione
! Anno
! Costruttore
! Note
|-
|Elettrotreni
|[[Elettrotreno SATTI Y 0530|ETR Y0530&nbsp;001-007]]
|1997
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]/[[Adtranz]]
|Utilizzati sulla [[Ferrovia Torino-Ceres]] fino al 2006 e accantonati dal 2021
|-
|Elettrotreni
|TTR 001-010
|2005
|[[Alstom]]
|Classificazione RFI ALe 501+Le 220+ALe 502&nbsp;801-810. Dal 2021 sostituiti dai Minuetti di Trenitalia
|-
|Elettrotreni
|TTR 011-019
|2009-2010
|[[Alstom]]
|Classificazione RFI ALe 501+Le 220+ALe 502&nbsp;811-819. Dal 2021 sostituiti dai Minuetti di Trenitalia
|-
|Elettrotreni
|ETR 234 Coradia Meridian
|2011
|[[Alstom]]
|Dal 2021 in fase di revisione e revamping da parte di Trenitalia
|-
|Elettrotreni
|[[Pop (treno)|ETR 104]] POP
|2019
|[[Alstom]]
|In servizio da gennaio 2021
|-
|Locomotiva e rimorchiate
|[[E.464]] e carrozze [[Vivalto]]
|2012
|[[Hitachi Rail Italy]]
|In servizio da settembre 2021
|-
|Automotrici
|[[Automotrice SATTI ALn 668 e rimorchiata Ln 664|ALn 668 D1-D10]]
|1962
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|
|-
|Automotrici
|[[Automotrice SATTI ALn 668 e rimorchiata Ln 664|ALn 668 D11-D12]]
|1980
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|
|-
|Automotrici
|ALn 668 M 001-007
|1972
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|Provenienti dal parco FTC, 5 unità rimodernate nel 2006-2008 come ALn 668.901, 903, 905-907
|-
|Rimorchiate
|[[Automotrice FS ALn 668#Rimorchiate|Ln 664]] R1-R7
|1961
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|Provenienti dal parco FTC
|-
|Rimorchiate
|[[Automotrice FS ALn 668#Rimorchiate|Ln 882]] R1-R5
|1972
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|Provenienti dal parco FTC
|}
Ad oggi le automotrici rimaste in circolazione su questa linea sono solo tre, le 905, 906 e 907, circolanti in regime promiscuo con autotrasporto esclusivamente sulla tratta Rivarolo - Pont (parte non elettrificata) secondo l'orario stabilito del gestore.
<br />
=== Rotabili del passato ===
[[File:Rimorchiata SATTI R2.jpg|thumb|left|Storica automotrice SATTI Aln668 nel 1980]][[File:Pont Canavese - stazione ferroviaria - ALn 40.jpg|thumb|Pont Canavese - stazione ferroviaria - ALn 40]]
[[File:24-4-2021 stazione di Germagnano.jpg|miniatura|Aln668 e rimorchiata nel colore originale rosso crema in un binario morto della stazione di Germagnano]]
Numerosi furono i rotabili succedutisi nel servizio lungo i binari del Canavese, dapprima con esercizio a trazione a vapore e in seguito costituiti da automotrici a trazione termica e locomotive Diesel dalle caratteristiche peculiari.
 
All'originaria dotazione di locomotive a vapore di costruzione [[Henschel & Sohn|Henschel]] si aggiunsero diverse unità provenienti da altre ferrovie in concessione italiane portando in totale a 13 unità la dotazione del parco.
Dopo cinque minuti da Settimo si giunge all'interconnessione della linea ad Alta Velocità Torino - Milano e a [[Torino Stura]], stazione decentrata di secondaria importanza rispetto alle altre stazioni operative di Torino (destinate al transito dei treni passeggeri e merci), ma in fase di ampliamento.
 
Il parco automotrici si avvalse inizialmente di un gruppo di cinque [[Automotrice FS ALn 40]] acquistate usate dalle FS nel [[1943]]<ref>Nico Molino, Sergio Pautasso, ''Le automotrici della prima generazione'', Edizioni Elledi, Torino, 1983, ISBN 88-7649-016-7, p. 76</ref>, due delle quali noleggiate alla [[ferrovia Santhià-Biella]] (unità 001) e alla [[Tranvia Pisa-Pontedera/Calci|tranvia Pisa-Pontedera]] (unità 003)<ref name="Molino" />. Le stesse vennero poi sostituite da una consistente fornitura di dieci [[Automotrice SATTI ALn 668 e rimorchiata Ln 664|ALn 668]] con relative rimorchiate, in seguito integrata da due unità quasi analoghe.
La stazione è chiamata “Torino Stura” perché si trova non lontano dal fiume Stura ed è destinata a servire un’area indubbiamente industriale. È collocata tra i quartieri Abbadia di Stura, Falchera, Rebaudengo e l’ipermercato Auchan, proprio al termine di corso Giulio Cesare e precisamente posizionata sotto il cavalcavia che collega il corso all’autostrada di Milano. Da Settimo a Torino Stura, la ferrovia passa sotto la SS11 e devia a sud, allineandosi alla Torino-Milano. I confini della ferrovia sono delimitati da barriere frangisuono, per evitare troppo inquinamento acustico prodotto da treni e veicoli su gomma.
 
Fra le locomotive Diesel, oltre a due unità da manovra, spiccava l'unità Diesel-elettrica DE 101, prototipo Fiat-OM del 1965.
Partendo da Stura, il treno avanza sempre più a ovest e finisce con l’allinearsi con la superstrada Torino-Aeroporto, convergendo nei pressi di Piazza Rebaudengo, sottopassando (come in ogni incrocio fra la ferrovia e le superstrade) perpendicolarmente corso Grosseto. Il treno inizia la sua corsa all'interno del nuovo passante ferroviario di Torino, totalmente in galleria, passando le stazioni di [[Torino Rebaudengo|Torino Rebaudengo Fossata]] e [[Torino Dora]], quest'ultima non ancora attiva.
 
La ferrovia Canavesana integrò per alcuni periodi nel proprio parco alcuni rotabili affatto peculiari per le caratteristiche costruttive finalizzate alla sperimentazione di soluzioni considerate innovative:
Si giunge così alla [[stazione di Torino Porta Susa (2008)|nuova stazione di Porta Susa]], all'altezza di Corso Bolzano.
 
* l'automotrice sperimentale ''[[Micheline|Michelina]]'' (dal nome del costruttore francese Michelin) che nel [[1932]] effettuò numerose corse prova e servizi regolari Rivarolo-Pont.
Dopo sette minuti il treno giunge a [[stazione di Torino Lingotto|Torino Lingotto]], stazione che permette il transito dei treni per [[Asti]], [[Alessandria]], [[Pinerolo]] e [[Cuneo]] e il centro sud Italia, usata da Trenitalia.
* l'automotrice in acciaio inossidabile D 51, costruita da Linke Hofmann Busch per un'impresa tedesca nel 1957 ed acquisita dalla SATTI nel 1982. Le frequenti avarie e l'unicità del mezzo ne impedirono l'esercizio regolare<ref>Notizia su ''I Treni'' n. 27, febbraio 1983, p. 8.</ref>. Il rotabile fu infine ceduto nel 2012 all'impresa VPS di Salzgitter<ref>Notizia su ''Tutto Treno'' n. 261, marzo 2012, p. 11</ref>
 
* l'[[Automotrice A2n 001]] a due piani, prototipo Casaralta-Fiat-CIMT Lorraine
La linea ferroviaria che collega le estremità nord e sud di Torino rappresentate rispettivamente da Stura e Lingotto è lunga 16&nbsp;km.
 
Oltre Lingotto il treno sta per varcare la periferia sud-est di Torino e si dirige verso l'area metropolitana: cinque minuti per [[Moncalieri]] e altri diciassette per [[Chieri]], con [[Trofarello]] come fermata intermedia in un tracciato lungo 18&nbsp;km.
 
== Parco rotabili ==
[[Immagine:TTRCanavesana.jpg|thumb |200 px |right |Alstom TTR, nei pressi di [[San Benigno Canavese]]]]
=== Rotabili nel Novecento ===
Numerosi furono i rotabili succedutisi nel servizio lungo i binari del Canavese.
 
==== Locomotive a vapore ====
* Locotender a vapore 1-9, costruite da Henshel negli anni 1882-1907
* Locotender n.312, costruita da [[Reggiane]] nel 193, proveniente dalle [[Ferrovie del Sud Est]] (FSE)
* Locotender n.321, costruita da Borsing nel 1911, noleggiata dalla Strada Ferrata di Biella (SFB)
 
==== Automotrici e rimorchiate ====
* Automotrici ALb 40.001-005, Fiat, ricavate da altrettante automotrici FS ALn 556 noleggiate nel 1943-45
* [[Automotrice SATTI ALn 668 e rimorchiata Ln 664|Automotrici ALn 668 D 1-12]], Fiat
* Rimorchiate pilota Ln 664 R 1-7
 
==== Locomotive Diesel ====
* Locomotiva da treno Diesel elettrica DE 101, Fiat-OM
* Locomotiva da manovra Diesel idraulica DI 201, MAK
* Locomotiva da manovra Diesel idraulica DI 2001, acquistata nel 1968 dalla Antonio Badoni di Lecco.
 
Completavano il parco numerose carrozze e carri merci di vario tipo.
{| class="wikitable" style="font-size:85%"
 
|- bgcolor=#D8D8DF
=== Veicoli peculiari o sperimentali ===
! Tipo
Fra i rotabili più strani ed inconsueti che percorsero i binari della ferrovia si ricordano:
! Classificazione
 
! Anno
* l'automotrice sperimentale "Michelina" (dal nome del costruttore, la francese [[Michelin]]) che nel [[1932]] effettò numerose corse prova e servizi regolari Rivarolo-Pont.
! Costruttore
* l'automotrice in acciaio inossidabile D 51, costruita da Linke Hofmann Busch per un'impresa tedesca nel 1957 ed acquisita dalla SATTI nel 1982. Le frequenti avarie e l'unicità del mezzo ne impedirono l'esercizio regolare<ref>Notizia su ''I Treni n. 27, febbraio 1983, p. 8.</ref>. Il rotabile fu infine ceduto nel 2012 all'impresa VPS di Salzgitter<ref>Notizia su ''Tutto Treno'' n. 261, marzo 2012, p. 11</ref>
! Note
* l'[[Automotrice A2n 001|automotrice a due piani A2n 001]], prototipo Casaralta-Fiat-CIMT Lorraine
|-
 
|Locotender
=== Gli anni Duemila ===
|1-9
 
|1882-1907
All'inizio del 2008 sulla Canavesana circolava un parco rotabili piuttosto eterogeneo, frutto della fusione effettuata con la FTC.
|[[Henschel & Sohn|Henschel]]
 
|
* [[Elettrotreno SATTI Y 0530|Elettrotreno Fiat ETR Y0530]] (001/007) in livrea arancio.
|-
* [[Automotrice|Automotrici]] [[Automotrice ALn 668|ALn 668]] (D1/D12) alcune nella nuova livrea GTT ed altre nella originaria livrea rossa.
|Locotender
* [[Automotrice FS ALn 668#Rimorchiate|Rimorchiate Ln 664]] (R1/R7).
|37-38
* [[Automotrice FS ALn 668#Rimorchiate|Rimorchiate Ln 882]] (R1/R5).
|1926
* Automotrici ALn 668 M (001/007) In livrea GTT e arancio.
|[[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]]
* [[Minuetto (treno)|Elettrotreni Alstom TTR]] (tipo ALe 501/502) nella nuova livrea GTT.
|Acquisite dalle [[Ferrovie del Sud Est]] intorno al 1960 e restituite in quanto risultate non idonee alla circolazione<ref>Pietro Marra, ''Rotaie a Sud Est. Ferrovie da Bari al Capo di Leuca. Da Bastogi, ai Bombrini, ai nostri giorni.'', PGM, Bagnacavallo (RA), 2014, ISBN 978-88-909824-0-8, p. 199.</ref>
 
|-
Nel corso del 2011 GTT ha annunciato l'ordinazione di 3 elettrotreni Alstom "Coradia Meridian" che andranno ad integrare la flotta di rotabili a trazione elettrica potenzialmente utilizzabili anche sulla ferrovia Canavesana<ref>Notizia su ''Tutto Treno'' n. 254, luglio 2011, p. 7.</ref>.
|Locotender
 
|312
Le automotrici ALn 668 sono ad oggi in corso di graduale accantonamento e dismissione<ref>[http://smf.photorail.com/index.php?topic=7922.0 Photorail], URL consultata nel marzo 2013.</ref>.
|1914
 
|[[Reggiane]]
<!--
|Proveniente dalle [[Ferrovie del Sud Est]]
== Dati ==
|-
{{F|trasporti|giugno 2011}}
|Locotender
Rotabili prevalentemente usati: [[Minuetto (treno)|Elettrotreni TTR]] di [[Alstom]] ed [[Elettrotreno SATTI Y 0530|elettrotreni Y0530]] di [[FIAT]], entrambi con pianale ribassato per permettere l'accesso ai disabili.
|321
 
|1911
Velocità commerciale: 38&nbsp;km/h
|[[Borsig]]
 
|Noleggiata dalle [[Ferrovia Santhià-Biella|Strade Ferrate di Biella]]
{{chiarire|Velocità media effettiva tenuta sull’intera linea: 70 km/h|dato in evidente contrasto con il precedente.}}
 
Numero di fermate: 21 (19 su ferrovia)
 
Passeggeri trasportati ogni anno (milioni): 2,6
 
Frequenza treni: variabile (nelle ore di punta, ogni mezz’ora, altrimenti ogni ora o cinquanta minuti
 
Orari di massima frequenza (ore): sud-nord 12-14, 17-18 nord-sud 6-8
 
Puntualità dei treni: rispettata e mantenuta costante salvo casi eccezionali
 
Percentuale dei treni con ritardo < 5 min: 87%
 
Percentuale ritardo < 15 min: 98%
-->
 
== Diramazione per Castellamonte ==
{{Infobox Linea ferroviaria
|nome = Rivarolo – Castellamonte
|mappa =
|soprannome =
|inizio =
|fine =
|apertura = [[1887]]
|apertura2 =
|chiusura = [[1986]]
|gestore = [[GTT (Torino)|GTT]] (corse effettuate con pullman)
|gestore2 =
|lunghezza = 7
|nazioni = {{ITA}}
|scartamento = 1435 [[millimetro|mm]]
|elettrificata = no
|diramazioni =
|note = Tratta dismessa nel 1986
}}
[[File:Ozegna ex stazione canavesana.jpg|thumb|left|L'ex-stazione di [[Ozegna]] nel 2012]]
La '''ferrovia Rivarolo – Castellamonte''' aperta al servizio il 25 luglio 1887, venne fortemente voluta dalla città di [[Castellamonte]] che intendeva, come gli altri centri importanti del Canavese ([[Rivarolo Canavese]], [[Cuorgnè]] e [[Ivrea]]), collegarsi con Torino; con Regio Decreto del 18 marzo 1886 la SASFCTC ottenne la concessione per la nuova linea.
 
Il tracciato, lungo 7,172 km, attraversava solo tre comuni, ovvero [[Castellamonte]], [[Ozegna]] e [[Rivarolo Canavese]]. Lo sviluppo di tratti in curva era pari al 18,6% del totale, la pendenzia media dell'8,3 ‰ (pendenza massima 15 ‰). Il percorso correva parallelo alla provinciale 222 attraversandola in due punti.
 
Nella stazione di [[Ozegna]] venne arredata anche una saletta Reale,per ospitare gli illustri viaggiatori in sita al vicino [[Castello ducale di Agliè]]
 
Dalla sua chiusura, la Castellamonte-(Ozegna)-Rivarolo Canavese è gestita da autoservizi [[GTT (Torino)|GTT]] che effettuano numerosi collegamenti giornalieri.
 
===Percorso===
{| class="wikitable" style="float:left; margin: 1em; font-size:90%"
|-
|Automotrici
!colspan=4|Stazioni e fermate
|[[Automotrice FS ALn 40|ALn 40.001-005]]
|1936
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]
|Acquistate usate dalle FS nel [[1943]]; unità 004 preservata storica
|-
|Locomotiva da treno
{{Percorso_fer|STR|||Linea per Settimo}}
|DE 101
{{Percorso_fer|ABZrg|||Linea per Pont}}
|1965
{{Percorso_fer|KBHFxe|0+000|[[Rivarolo Canavese|Rivarolo]]}}
|[[Fiat Ferroviaria|FIAT]]-[[Officine Meccaniche (azienda)|OM]]
{{Percorso_fer|exTUNNEL2|||"Rivarolo"|}}
|Prototipo Diesel-elettrico
{{Percorso_fer|exWBRÜCKE1|2+000||torrente [[Orco (torrente)|Orco]]}}
|-
{{Percorso_fer|exHST|4+488|[[Ozegna]]}}
|Locomotiva da manovra
{{Percorso_fer|exKBHFe|7+000|[[Castellamonte]]}}
|DI 201
|1971
|MAK
|Diesel idraulica tipo G 1100, ceduta alla società SALCEF
|-
|Locomotiva da manovra
|DL 200
|1968
|[[Antonio Badoni Lecco|ABL]]
|Diesel idraulica
|}
 
== Note ==
{{clear}}
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlateBibliografia ==
* ''FENIT 1946&nbsp;1996'', Roma, Ed. FENIT, 1996.
* {{cita libro| autore = Massimo Condolo| titolo = La Canavesana, rotaie tra le Alpi Graie e l’area metropolitana torinese dall’ippoferrovia al passante ferroviario| editore = Fondazione Negri| città = Brescia| anno = 2010|ISBN = 978-88-89108-21-5|cid = Canavesana}}
* Clara Bertolini, ''La Canavesana e la Torino-Ceres'', CELID, Torino, 1986.
* Nico Molino, ''La ferrovia del Canavese'', Elledi, 1986. ISBN 88-7649-043-4
* {{Cita libro|Luigi|Ballatore|Storia delle ferrovie in Piemonte|2002|Editrice il Punto|}}
* Franco Castiglioni, ''La Canavesana. Da ippovia a Trenitalia: una storia lunga 150 anni'', in ''Tutto treno'', 34 (2021), n. 357, pp. 16-24
 
== Voci correlate ==
*[[Ferrovia Rivarolo-Castellamonte]]
*[[Ferrovie in concessione]]
*[[Tranvia Rivarolo-Cuorgnè]]
*[[Stazione di Castellamonte]]
 
== Altri progetti ==
==Bibliografia==
{{interprogetto}}
* Nico Molino, ''La ferrovia del Canavese'', Elledi, 1986, pp. 70-73. ISBN 88-7649-043-4
*{{Cita libro|Luigi|Ballatore|Storia delle ferrovie in Piemonte|2002|Editrice il Punto|}}
 
== Collegamenti esterni ==
==Altri progetti==
* {{cita web|http://www.sfmtorino.it/|Orari del servizio e gestore}}
{{ip|commons=Category:Canavesana railway}}
 
{{Portale|Piemonte|trasporti}}
==Collegamenti esterni==
*[http://www.gtt.to.it Sito ufficiale GTT]
*[http://www.comune.torino.it/gtt/ferrovie/orari_canavesana_new.pdf Orari Canavesana]
{{Servizio ferroviario metropolitano di Torino}}
{{Portale|Torino|trasporti}}
 
[[Categoria:Linee ferroviarie in Piemonte|Canavesana]]
[[Categoria:Trasporti nella provinciacittà metropolitana di Torino]]