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|Titoloitaliano=Lo scudo
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*Davo, un pedagogo
*Smicrine, zio di Cleostrato
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*Un cuoco
*Un imbanditore
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'''''Lo scudo''''' (Ἀσπίς, ''Aspis'') è il titolo di una [[commedia]] dell'autore greco [[Menandro]], scritta nel [[III secolo a.C.]] L'opera è giunta oggi mutila di gran parte della seconda metà.
== Prologo ==▼
== Trama ==
Secondo Davo, il guerriero Cleostrato è morto in battaglia
Racconta Davo che dopo l'assedio, egli Smicrine è disperato alla notizia e corre subito dai familiari con Davo per recare la triste notizia. Usciti di scena, entra silenziosamente la
Intanto Smicrine ha dato la notizia ai familiari, ma in realtà l'animo dell'uomo è tutt'altro che infelice per la perdita del nipote.
Qui, purtroppo, il papiro presenta una lacuna, dopo la quale si assiste al ritorno di Cleostrato. La commedia si conclude con doppie nozze: quelle di Cherea con la sorella di Cleostrato, e quelle di quest'ultimo con la figlia di Cherestrato. L'avido Smicrine rimane così a bocca asciutta.
Una figura simbolicamente importante è quella del servo Davo, un uomo generoso e nobile malgrado il suo status e la sua origine barbara (Davo è uno schiavo frigio). Tuttavia egli è caratterizzato da onestà intellettuale e generosità, tanto che non si distingue dai suoi interlocutori, che pure sono uomini della buona società ateniese. Proprio alla figura di Davo si deve la creazione dell'intreccio che porterà allo smascheramento del malvagio.
== Bibliografia ==
* Massimo Rossi, ''Il Pap.Oxy. Inv. 16 2B.52 e l'Aspis di Menandro'', in "Prometheus" anno III (1977),
* Umberto Albini, ''Nel nome di Dioniso'', Garzanti, Milano 2002. ISBN 978-88-11-67420-7
*Giulio Guidorizzi, ''Letteratura greca. Dall'età ellenistica all'età cristiana,'' Einaudi Scuola, Milano, 2011.
▲Massimo Rossi, ''Il Pap.Oxy. Inv. 16 2B.52 e l'Aspis di Menandro'', in "Prometheus" anno III (1977), pagine 43-48.
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