Tara Browne: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Biobot (discussione | contributi)
m Fix tmpl
Pil56-bot (discussione | contributi)
m sistemazione fonti, smistamento lavoro sporco e fix vari
 
(19 versioni intermedie di 11 utenti non mostrate)
Riga 12:
|Attività = nobile
|Nazionalità = inglese
|PostNazionalità = , divenuto famoso principalmente per essere stato diprobabilmente d'ispirazione ai [[Beatles]] per la composizione del loro celebre brano ''[[A Day in the Life]]'' incluso nell'album ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]'' del 1967
}}
 
== Cenni biografici ==
== Biografia ==
Browne era figlio di Lord Dominick Browne, membro della [[Camera dei Lord]] sin dal 1927, e di Oonagh Guinness, erede della fortuna dei [[Guinness (birra)|Guinness]], la celebre casata di produttori di birra. Uno dei suoi fratelli maggiori è [[Garech Browne]], di Luggala, Contea di Wicklow, [[Irlanda]], entusiasta sostenitore della musica celtica e membro fondatore del gruppo [[The Chieftains]].
 
Dopo aver frequentato [[Eton College|Eton]], a diciotto anni Browne sposò Noreen McSherry, figlia di un possidente irlandese, da cui ebbe due figli, Dorian e Julian. Dopo la separazione dalla moglie, iniziò una relazione sentimentale con la modella Suki Potier. Assiduo frequentatore dei club in voga nella Londra di quel periodo, ebbe modo di allacciare molte amicizie, in particolare con [[Paul McCartney]] e [[Brian Jones]] dei [[Rolling Stones]], diventando una delle personalità di spicco della [[Swinging London]] degli anni sessanta<ref name="Harry">Bill Harry, ''Beatles - L’enciclopediaL'enciclopedia'', Arcana, Roma 2001, pag. 160.</ref>. Fu lui che verso la fine del 1966 iniziò all’all'[[LSD]] McCartney il quale assieme a Browne fece il suo primo viaggio in acido<ref>Bob Spitz, ''The Beatles. La vera storia'', Sperling & Kupfer, Milano 2006, pag. 432.</ref>. E l’annol'anno precedente, una sera, i due procedevano in motorino per le strade di Liverpool quando il veicolo urtò contro un sasso e cadendo il Beatle si scheggiò un incisivo e si procurò una ferita al labbro, lesione che dovette essere suturata. Per nascondere i segni della cicatrice, il musicista si lasciò crescere i baffi che secondo alcuni celerebbero invece le prove di un intervento al viso del presunto sosia per riprodurre esattamente i connotati di McCartney.<ref>Robert Rodriguez, ''Revolver - How The Beatles Reimagined Rock’n’rollRock'n’roll'', Backbeat Books, MilwuakeeMilwaukee 2012, pag. 162.</ref>.
 
Per festeggiare il proprio ventunesimo compleanno nella casa di famiglia nella contea irlandese di [[Wicklow]], invitò i [[Lovin' Spoonful]] pagando loro il viaggio aereo dagli Stati Uniti, e nell'occasione radunò fra gli altri Mike McCartney (fratello di Paul), Brian Jones, [[Mick Jagger]] e il miliardario John Paul Getty<ref>Steve Turner, ''La storia dietro ogni canzone dei Beatles'', Tarab, Firenze 1997, pag. 140.</ref>.
 
Il 18 dicembre 1966, Browne era alla guida della sua [[Lotus Elan]] insieme a [[Suki Potier]] e, di ritorno dalla casa di amici in [[Earl's Court]], stava attraversando [[South Kensington (Londra)|South Kensington]] ad alta velocità. Non è ben chiaro se fosse sotto l'effetto di droghe o alcol. Mentre percorreva [[Redcliffe Gardens]], una Volkswagen uscì da una via laterale tagliandogli la strada. Browne ebbe la prontezza di sterzare per evitare l’impattol'impatto, ma così facendo tamponò un furgone in sosta, schiantandosi dalla parte del guidatore<ref>P. Schreuders, M. Lewisohn e A. Smith, ''The Beatles’Beatles' London'', Portico Books, London 1994, pag. 139.</ref>; a causa delle fratture al cranio che gli procurarono gravi lesioni cerebrali morì mentre lo trasportavano in ospedale<ref>Steve Turner, ''La storia dietro ogni canzone dei Beatles'', Tarab, Firenze 1997, pag. 139.</ref>. La Potier, che riportò invece solo ferite lievi, dichiarò che Browne aveva sterzato bruscamente per cercare di assorbire l'impatto dal suo lato di guida, salvandole la vita<ref name="Harry"/>.
 
==''A Day in the Life''==
Riga 27 ⟶ 28:
Il 17 gennaio 1967, [[John Lennon]] stava componendo una canzone al pianoforte quando gli capitò di leggere un articolo presente sul quotidiano londinese ''[[Daily Mail]]''. L'articolo riportava il risultato dell'autopsia diramato dal medico legale circa il decesso di Browne. Lennon elaborò la notizia per il brano ''A Day in the Life'', che sarebbe in seguito stato pubblicato sull'album ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]''. La seconda strofa della canzone recita così:
 
{{quotecitazione|''S'è fatto saltare le cervella in macchina,''<br />
''Non si era accorto che il semaforo aveva cambiato colore''<br />
''Un gruppo di persone si fermò a guardare, avevano già visto la sua faccia''<br />
''nessuno era sicuro''<br />
''che egli appartenesse alla Camera dei Lord''|''A Day in the Life'' - The Beatles|''He blew his mind out in a car,''<br> />
''He didn't notice that the lights had changed''<br />
''A crowd of people stood and stared, they'd seen his face before''<br />
''Nobody was really sure''<br />
''If he was from the House of Lords.''|lingua=en}}
 
Tuttavia, Paul McCartney nel 1997 sembrò smentire l'associazione tra il decesso di Browne e ''A Day in the Life'':
La storia della morte di un uomo in un incidente d'auto che si celava dietro i versi di Lennon, venne successivamente presa in prestito dai sostenitori di una della più famose leggende metropolitane della storia del rock: la [[Leggenda della morte di Paul McCartney|presunta morte di Paul McCartney]]. Nel 1969, sparsasi la notizia del fiorire delle prime luttuose ipotesi, i fan di tutto il mondo cominciarono a indagare testi, copertine e dischi (suonandoli al contrario) per trovare indizi che confermassero questa bizzarra teoria.
 
{{Citazione|Il verso sul politico che si è fatto saltare la testa in macchina l'abbiamo scritto insieme. È stato attribuito a Tara Browne, l'erede dei Guinness, cosa che non credo; di certo, mentre lo scrivevamo, non lo attribuivo a Tara nella mia testa. Nella testa di John, forse sì. Nella mia testa immaginavo un politico svenuto per la droga, che si era fermato a un semaforo e non si era accorto che il semaforo era cambiato. Il "blew his mind" era puramente un riferimento alla droga, non ha nulla a che fare con un incidente d'auto.<ref>{{Cita libro|cognome=Miles|nome=B|titolo=Many years from now|editore=Secker & Warburg; H. Holt & Co|anno=1997|isbn=0-8050-5249-6}}</ref>}}
 
== Letteratura ==
* Paul Howard: ''I Read the News Today, Oh Boy. The short and gilded life of Tara Browne, the man who inspired The Beatles’ greatest song'', London 2016. ISBN 978-1-5098-1495-4 (inglese)
 
== Note ==
Riga 43 ⟶ 49:
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|url=http://www.beatlesbible.com/songs/a-day-in-the-life/ |titolo=The Beatles Bible]}}
* [http://minimadmodmuses.multiply.com/journal/item/15 Articolo del ''The Irish Times'']{{Collegamento interrotto}}
* [http://www.beatlesbible.com/songs/a-day-in-the-life/ The Beatles Bible]
 
{{Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|musica}}
 
[[Categoria:Morti per incidente stradale]]
[[Categoria:The Beatles]]
 
[[he:טרה בראון]]
{{portale|biografie|musica}}