Enrico Corradini: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
{{Membro delle istituzioni italiane
| nome = Enrico Corradini
| immagine =
|istituzione=Senato del Regno
| carica = [[Senato del Regno (Italia)|Senatore del Regno d'Italia]]
|immagine = EnricoCorradini.jpg
| mandatoinizio = 7 giugno [[1923]]
|luogo_nascita = [[Montelupo Fiorentino|San Miniatello di Montelupo Fiorentino]]
|data_nascita mandatofine = 2010 lugliodicembre [[18651931]]
| legislatura = {{NumLegRegno|A|XXVI|XXVII|XXVIII}}
|luogo_morte = [[Roma]]
| gruppo parlamentare =
|data_morte = 10 dicembre [[1931]]
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|titolo = laurea in Lettere
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|professione = giornalista
|partito collegio =
| tipo nomina = {{Categoria Senatori|20}}
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| incarichi = * Membro della Commissione per il giudizio dell'[[Alta Corte di Giustizia]]
|gruppo_parlamentare =
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|coalizione =
| partito = [[Associazione Nazionalista Italiana]] (1910-1923)<br>[[Partito Nazionale Fascista]] (1923-1931)
|circoscrizione =
| titolo di studio = laurea in Lettere
|nomina_senatore_a_vita =
| alma mater = [[Istituto di Studi Superiori di Firenze]]
|data_nomina_senatore_a_vita =
| professione = giornalista
|incarichi = * Membro della Commissione per il giudizio dell'[[Alta Corte di Giustizia]]
| firma =
}}
{{Bio
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|Cognome = Corradini
|Sesso = M
|LuogoNascita = SanSamminiatello Miniatello(Montelupo Fiorentino)
|LuogoNascitaLink = Montelupo Fiorentino
|GiornoMeseNascita = 20 luglio
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|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , esponente di punta del [[nazionalismo italiano]]. Fu [[Senato del Regno d'(Italia)|senatore del Regno d'Italia]] nella [[Senatori della XXVI Legislaturalegislatura del Regno d'Italia|XXVI legislatura]]
}}
 
== Biografia ==
[[File:Giornalisti italiani in Libia.jpg|thumb|left|Inviato di guerra durante la [[guerra italo-turca]], da sinistra [[Filippo Tommaso Marinetti]], [[Ezio Maria Gray]], [[Jean CarrereCarrère]], Enrico Corradini e G. Castellini]]
Laureato in Lettere nel [[1888]], giornalista. Nelnel 1897 dirige la rivista "''[[Il Marzocco (rivista)|Il Marzocco]]"'', da lui fondata.
Autore dannunziano, nel novembre [[1903]] fonda con [[Giovanni Papini]], [[Vilfredo Pareto]] e [[Giuseppe Prezzolini]] la rivista ''[[Il Regno (rivista 1903)|Il Regno]]''. Nel [[1910]] contribuisceorganizza ail creareCongresso nazionalista di Firenze, dal quale scaturisce l'[[Associazione Nazionalista Italiana]]<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Erminio Fonzo|titolo=Storia dell'Associazione nazionalista italiana 1910-1923|anno=2017|editore=Edizioni scientifiche italiane|città=Napoli}}</ref>, di cui fu segretario fino al 1914.
 
Nel [[1911]] appoggia la campagna in favore della [[guerra Italo-Turca]] con due saggi politici ("''Il volere d'Italia''" e "''L'ora di Tripoli''") e sempre nello stesso con la collaborazione di [[Alfredo Rocco]] e [[Luigi Federzoni]] diede alle stampe il settimanale ''[[L'Idea Nazionale]]'', che riprese le teorie guerrafondaie del suo precedente; dal [[1908]] al [[1912]] collaborò anche al ''[[Corriere della Sera]]''.
 
Nel 1913 si candidò alla [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera]] nel collegio di [[Marostica]] ma non fu eletto, nonostante l'appoggio dei cattolici<ref name="tre">[http://www.treccani.it/enciclopedia/enrico-corradini_(Dizionario-Biografico)/ Enrico Corradini in Dizionario Biografico – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Favorevole ad una politica estera imperialista, colonialista ed espansionista, nel [[1914]] trasformò ''L'idea Nazionale'' in quotidiano grazie ai finanziamenti di militari ede armatori.
 
Elaboratore di una teoria nazionalistica nutrita di [[populismo]] e di [[corporativismo]], fu ovviamente un acceso interventista nella [[Primaprima guerra mondiale]], prima a favore della [[Triplice Alleanza (1882)|Triplice Alleanza]], poi a sostengosostegno della [[Triplice Intesaintesa]], ingaggiando violente campagne di stampa contro i neutralisti (in particolare [[Giovanni Giolitti]]). FavorevoleNegli anni della guerra si legò strettamente all'[[Ansaldo]] dei fratelli Perrone, ottenendo da loro lauti finanziamenti per ''L'Idea Nazionale''. Dopo la guerra fu a favore all'[[impresa di Fiume]], e tentò di convincere [[Gabriele D'Annunzio]] ad attuare nel [[1919]] una "[[marcia su Roma]]".<ref name=tre/>
 
TerminatoNegli ilanni conflittoseguenti bellicosi presentòdichiarò listefavorevole comunialla insiemefusione altra l'Associazione nazionalista e il [[Partito Nazionale Fascista]]; allei due gruppi aderirono insieme ai [[elezioniBlocchi Nazionali|Blocchi nazionali]] in occasione delle [[Elezioni politiche italiane del 1921]],|elezioni chiamatelegislative [[Blocchidel Nazionali1921]], e. nelNel 1923 aderì al PNF, facendovi confluire la sua ANI. Fu nominato [[senatore]] dal Rere [[Vittorio Emanuele III]] il 1º marzo 1923<ref>[{{Cita web |url=http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/87180ab29b228b31c125711400382ff4/b4a98670d62e289a4125646f005a73cb?OpenDocument |titolo=Scheda senatore CORRADINI Enrico<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=29 luglio 2013 |dataarchivio=3 gennaio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140103165959/http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/87180ab29b228b31c125711400382ff4/b4a98670d62e289a4125646f005a73cb?OpenDocument |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Inizialmente favorevole allo smantellamento dello Stato Liberale, espresse successivamente alcuni suoi dubbi in epistole inviate a [[Luigi Federzoni]]: quando quest'ultimo divenne Ministro nel [[1928]], Corradini venne politicamente emarginato<ref name=tre/>.
Fu membro del [[Gran Consiglio del Fascismo]] dal gennaio [[1925]] al dicembre [[1929]].<ref>Mario Missori, ''Gerarchie e statuti del PNF'', 1986, Bonacci, Roma, paginap. 192.</ref>. Morì nel 1931.
 
== Pensiero politico ==
Teorico del nazionalismo integrale e assoluto, Corradini riteneva la [[nazione]] "sostanza storica già pienamente formata, che doveva solo trovare il suo compimento nell'ottenimento di una piena sovranità politica. Lo [[Stato]] diveniva così la corazza istituzionale grazie alla quale consentire alla nazione lo sviluppo della sua piena potenza dal punto di vista economico e militare"<ref>Alessandro Campi, ''A cosa serve la nazione?'', in ''Nazione e patria. Idee da conservare'', Rubbettino ed., Soveria Mannelli, 2023, pp. 58-59.</ref>
L’Italia deve avere una sua [[colonialismo italiano|politica coloniale]] perché le nazioni povere devono cercare, attraverso l’imperialismo, un “posto al sole”; l’Italia è una potenza povera ma non deve più farsi mettere i piedi in testa dalle nazioni [[plutocrazia|plutocratiche]]. Il nazionalismo è la trasposizione internazionale del [[socialismo]], si deve mettere in essere una sorta di lotta di classe tra nazioni proletarie e nazioni plutocratiche; “il socialismo è nostro maestro ma nostro avversario”: avversario perché pacifista, maestro perché insegna ad utilizzare lo strumento della lotta di classe in una dimensione internazionale.
 
L’ItaliaL'Italia deve- a suo modo di vedere - doveva avere una sua [[colonialismo italiano|politica coloniale]] perché le nazioni povere devono cercare, attraverso l’imperialismol'imperialismo, un “posto al sole”; l’Italial'Italia è una potenza povera ma non deve più farsi mettere i piedi in testa dalle nazioni [[plutocrazia|plutocratiche]]. Il nazionalismo è la trasposizione internazionale del [[socialismo]], si deve mettere in essere una sorta di lotta di classe tra nazioni proletarie e nazioni plutocratiche; “il socialismo è nostro maestro ma nostro avversario”: avversario perché pacifista, maestro perché insegna ad utilizzare lo strumento della lotta di classe in una dimensione internazionale.
Corradini vede un’Europaun'Europa dove, al di sotto delle due plutocrazie Inghilterra[[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]] e [[Terza Repubblica (Francia)|Francia]], vi sono le nazioni proletarie; [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] e [[Impero tedesco|Germania]] non possono, però, più accettare di essere potenze di serieseconda Bcategoria. Il [[pacifismo]] è volto esclusivamente alla conservazione dello ''[[status quo]]'' europeo: in risposta a ciò bisogna esaltare la lotta di classe internazionale. La nazione deve essere coesa e non individualista, il buon cittadino deve essere pronto a sacrificarsi per la patria. Corradini matura, insomma, una concezione materialisticamente proletaria ma spiritualmente aristocratica: per dimostrare la propria grandezza spirituale, l’Italial'Italia deve essere guidata dagli uomini migliori (che non è possibile scegliere attraverso la democrazia).
 
Il governo della cosa pubblica va affidato agli aristocratici: non è vero che siamo tutti uguali e non hanno più significato, perciò, i fondamenti della democrazia. Fa parte della natura umana lottare gli uni contro gli altri, è un istinto naturale voler sopraffare il proprio avversario, l’istintol'istinto bellicoso va esportato per il bene nazionale. Distingue tra [[Cristianesimocristianesimo]], che deve venir respinto per i suoi collegamenti semitici e per sostenere l'uguaglianza tra gli uomini, e [[Cattolicesimocattolicesimo]] che viene adottato perché "universale" e romano o latino.<ref>Cf. Rocco D'Alfonso, «Il nazionalismo italiano e le premesse ideologico-politiche del Concordato» in Marco Mugnaini, ''Stato, Chiesa e relazioni internazionali'', Milano, FrancoAngeli, 2007, p. 69.</ref>
 
A differenza di altri dirigenti nazionalisti, Corradini aveva una visione relativamente progressista dei ceti subalterni e in più occasioni cercò di far penetrare l'ideologia nazionalista tra le masse operaie, senza però ottenere successo<ref name=":0" />.
 
== Opere ==
=== Romanzi ===
* "''La patria lontana''" (1910)
* "''La guerra lontana''" (1911)
* "''Le Vievie Delldell'Oceano''" (1913)
* "''Le sette lampade d'oro''"
 
=== Teatro ===
* "''L'aurea leggenda di madonnaGiulio ChigiCesare, commediadramma in trecinque atti''", Mondadori, 1930(1902)
* "''GiulioCarlotta CesareCorday, Drammadramma in Vtre atti''", 1902(1908)
* "''CarlottaLe Corday.vie Drammadell'Oceano, dramma in tre atti''", 1908(1913)
* "''LeL'aurea vieleggenda dell'Oceano.di Drammamadonna Chigi, commedia in tre atti''", 1913(1930)
 
=== Saggi ===
* "''La Conquistaconquista Didi Tripoli: Lettere Dalladalla Guerraguerra''"
* ''Il volere d'Italia'' (1911)
* "''[[:s:Sopra Lele Vievie del nuovo impero|Sopra le vie del Nuovo Impero; Dall'Emigrazioneemigrazione di Tunisi alla Guerraguerra nell'egeoEgeo]]''" (1912)
* "''Scritti e discorsi 1901 - 1914''"
* "''L'unità e la potenza delle nazioni''", Firenze, 1922
* ''Il nazionalismo italiano (1914)''
* "''Diario postbellico''" (1924)
* "''L'unità e la potenza delle nazioni''", Firenze, (1922)
* "''Diario postbellico''" (1924)
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine= Caporale d'onore.svg
|nome_onorificenza= Caporale d'onore della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
|collegamento_onorificenza=Caporale d'onore
|motivazione=
|data=
}}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* [[Pier Ludovico Occhini]], ''Enrico Corradini e la coscienza nazionale'', 1933, Rinascimento delFirenze Libro1915;
* [[Francesco Ercole]], ''Le profezie del fascismo'', in ''Politica'', 1924;
* Riccardo Gatteschi, ''Un uomo contro: Enrico Corradini, letterato e politico'', Lcd, 2003
* [[Ugo D'Andrea]], ''I precursori: Enrico Corradini'', Milano 1928;
* [[Goffredo Bellonci]], Prefazione alla raccolta di scritti di Enrico Corradini ''La rinascita nazionale'', Firenze 1929;
* Vincenzo Amoruso, ''Il sindacalismo di Enrico Corradini'', Palermo 1930.
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* Ulteriori informazioni nella [http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/87180ab29b228b31c125711400382ff4/b4a98670d62e289a4125646f005a73cb?OpenDocument scheda] sul database dell'[http://www.senato.it/relazioni/21617/genpagina.htm Archivio Storico del Senato], [http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/Senatori?OpenPage I Senatori d'Italia].
{{Box successione
 
|carica = Direttore del periodico [[Il Marzocco]]
|periodo = 7 febbraio [[1897]] - [[1900]]
|precedente = Adolfo ed [[Angiolo Orvieto]]
|successivo = Adolfo Orvieto
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Fascismo|Letteratura}}
 
[[Categoria:PersonalitàPolitici dell'ItaliaAssociazione fascistaNazionalista Italiana]]
[[Categoria:Politici del Partito Nazionale Fascista]]
[[Categoria:Fondatori di riviste italiane]]
[[Categoria:Direttori di periodici italiani]]
|legislatura = [[Categoria:Senatori della XXVI Legislaturalegislatura del Regno d'Italia|XXVI]]
[[Categoria:Senatori del Regno d'Italia nella categoria 20]]