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|stemma =
|titolo = Sovrano del [[regno di Ayutthaya]]
|inizio regno = * 29 aprile ÷[[1758]] - 1º giugno [[1758]]
|fine regno =* [[1760]] ÷- [[1762]]
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|investitura =
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|erede =
|successore = [[Ekathat]]
|nome completo = ({{nomelingua/voce|th}}: พระบาทสมเด็จพระอุทุมพรมหาพรพินิต)
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|data di nascita =
|data di morte= [[1796]]
|luogo di nascita=
|luogo di morte = [[Sagaing]]
|sepoltura =
|casa reale = [[regnoRegno di Ayutthaya|Ayutthaya]]
|dinastia = Ban Phlu Luang
|padre = re [[Boromakot]]
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}}
 
Fu re in due riprese,: la prima dal 29 aprile del 1758 fino al 1º giugno dello stesso anno, e la seconda dal 1760 al 1762. Entrambe le volte dovette rinunciare al trono in favore del fratello maggiore [[Ekathat]], il quale, debole di salute mentale e fisica, portò alla distruzione il glorioso regno nel 1767.
 
== Biografia ==
=== Il regno del padre ===
Nato con il nome di ''principe Dok Duea'', era il terzo figlio del suo predecessore [[Boromakot]], che fu il monarca di Ayutthaya dal 1733 al 1758. Durante quegli anni il regno conobbe uno dei periodi più splendenti da quando fu creato nel 1350. Fiorirono le arti e l'economia, i fasti della corte furono decantati dai letterati dell'epoca, vennero promulgate leggi eque e ristrutturati i templi.<ref name="Wood">{{en}}Wood, William A.R.: [httphttps://www.archive.org/stream/historyofsiam035038mbp#page/n249/mode/2up ''A History of Siam''], consultabile su www.archive.org</ref>
 
A questa prosperità socio economica non si accompagnò l'ammodernamento delle forze armate, i cui comandanti furono decimati nel corso di una guerra civile all'inizio del regno di Boromakot, e mai più adeguatamente rimpiazzati. Il fatto che il paese non combattesse alcuna guerra dal 1717 ed i successi ottenuti in campo socio-economico portarono all'assopimento del tradizionale spirito guerriero dei siamesi.
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=== Ascesa al trono e prima abdicazione ===
Il 29 aprile del 1758 Boromakot morì e Duea venne incoronato re con il nome diregale Phra Bat Somdet Phra Chao Uthumphon Mahaphon Phinit ({{th}} พระบาทสมเด็จพระอุทุมพรมหาพรพินิต), chiamato più semplicemente Uthumphon ({{th}} อุทุมพร). Subito dopo l'investitura scoprì un complotto organizzato ai suoi danni da tre dei suoi fratellastri e li fece imprigionare. Ekathat intanto sciolse i voti, uscì dal monastero e proclamò i suoi diritti al trono in qualità di fratello maggiore. Si creò un seguito di simpatizzanti e prese ad interferire negli affari di stato, in particolar modo si occupò dei tre fratellastri prigionieri che furono in breve torturati e uccisi. Vedendosi esautorato, Uthumphon abdicò pochi giorni dopo l'ascesa al trono e si fece monaco nel Wat Pradusongtham, che si trovava qualche chilometro a nord della città, alla condizione che sarebbe tornato sul trono una volta uscito dal monastero.<ref name=Wyatt132>{{cita|Wyatt, 1984 |pp. 132-137 }}.</ref><ref>{{en}}Ruangsilp Bhawan: ''Dutch East India Company merchants at the court of Ayutthaya: Dutch Perception of the Thai Kingdom'', pag. 203</ref>
 
Ekathat intanto sciolse i voti, uscì dal monastero e proclamò i suoi diritti al trono in qualità di fratello maggiore. Si creò un seguito di simpatizzanti e prese ad interferire negli affari di stato, in particolar modo si occupò dei tre fratellastri prigionieri che furono in breve torturati e uccisi. Vedendosi esautorato, Uthumphon abdicò il primo giugno, dopo un solo mese al potere, e si fece monaco nel Wat Pradusongtham, che si trovava qualche chilometro a nord della città, alla condizione che sarebbe tornato sul trono una volta uscito dal monastero.<ref>{{en}}Ruangsilp Bhawan: ''Dutch East India Company merchants at the court of Ayutthaya: Dutch Perception of the Thai Kingdom'', pag. 203</ref>
 
=== Il primo regno di Ekathat ===
I problemi di cui Ekathat soffriva avevano fatto di lui una persona debole, insicura e negligente, inadatta a guidare il paese nelle terribili prove a cui stava per essere sottoposto. Inoltre l'inusuale presenza contemporanea di un re ed un ex re aveva creato delle fazioni.<ref name="Wood"/>
 
Durante la sua permanenza al [[wat]] Uthumphon fu informato dal fratellastro Thepphiphit che questi, assieme ad alcuni nobili, stava tramando una rivolta contro Ekathat. Riuscì a dissuaderli e, dopo aver avuto garanzie che non li avrebbe fatti uccidere, mise al corrente del complotto lo stesso Ekathat. I nobili e Thepphiphit furono imprigionati, quest'ultimo riuscì in seguito a rifugiarsi in [[Sri Lanka]].<ref name="wat">{{en}}[http://www.thai-tour.com/eng/ayutthaya/wat-pradusongtham/ Breve storia del Wat Pradusongtham] su www.thai-tour.com</ref>
 
Dopo anni di guerre fra i vari regni in cui si era spaccata, la [[Birmania]] era stata unificata dal re [[Alaungpaya]] di [[Ava (Birmania)|Ava]], che aveva ora ai suoi ordini un grande ed agguerrito esercito, con il quale invase nel 1759 la regione meridionale di [[Tenasserim]], che era a quel tempo parte del Siam.
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Il crescente benessere che si era registrato durante il regno di Boromakot, aveva portato i nobili e la classe dirigente a permettersi lussi e privilegi che in passato erano stati appannaggi esclusivi del re. Ma se Boromakot aveva una grande personalità ed era sempre riuscito a mantenere il controllo della situazione con autorevolezza, i suoi due figli non seppero opporsi alla crescente influenza di cortigiani e nobili, che agirono sempre di più per interesse personale e crearono fazioni spesso in lotta fra di loro. Venne a mancare così quel sentimento unitario che sarebbe stato necessario per affrontare la minaccia birmana.<ref>{{en}}Ruangsilp Bhawan: ''Dutch East India Company merchants at the court of Ayutthaya: Dutch Perception of the Thai Kingdom'', pag. 219</ref>
 
Negli anni che seguirono la prima invasione, la corte di Ava fu occupata a sedare alcune ribellioni interne, ma nel 1763 riprese il suo programma espansionistico. Prima occuparono al nord [[Chiang Mai]] e tutto il regno[[Regno di [[Lanna]] dei [[tai yuan]], che come i siamesi fanno parte dei [[popoli tai]]. Tale regno per lungo tempo era stato vassallo dei birmani, ma da alcuni anni aveva riacquistato l'indipendenza. Le truppe di Ava si spinsero poi in [[Laos]] dove sottomisero il regno di [[Luang Prabang]]. A cavallo tra il 1763 ed il 1764, occuparono nuovamente Tenasserim, che i siamesi si erano ripresi dopo la morte di Alaungpaya, e ricominciarono la marcia verso nord.
 
Fu in questo periodo che si mise in luce il giovane generale [[Taksin]], la cui armata respinse i birmani a [[Phetchaburi]], 250 chilometri a sud di Ayutthaya. Questa vittoria concesse ad Ayutthaya un anno di pace, ma nel [[1765]] i birmani attaccarono direttamente Ayutthaya, che Taksin difese valorosamente guadagnandosi il titolo di Phraya Vajiraprakarn di [[Kamphaeng Phet]].<ref name="King Taksin The Great">{{Cita web|url=http://www.wangdermpalace.org/kingtaksin/eng_thegreat.html|titolo=King Taksin The Great|lingua=en|editore=The Phra Racha Wang Derm Restoration Foundation |data=2010|accesso=15 novembre 2010}}</ref>
 
Fu in questo periodo che si mise in luce il giovane generale [[Taksin]], la cui armata respinse i birmani a [[Phetchaburi]], 250 chilometri a sud di Ayutthaya. Questa vittoria concesse ad Ayutthaya un anno di pace, ma nel [[1765]] i birmani attaccarono direttamente Ayutthaya, che Taksin difese valorosamente guadagnandosi il titolo di Phraya Vajiraprakarn di [[Kamphaeng Phet]].<ref name="King Taksin The Great">{{Cita web|url=http://www.wangdermpalace.org/kingtaksin/eng_thegreat.html|titolo=King Taksin The Great|lingua=en|editore=The Phra Racha Wang Derm Restoration Foundation |data=2010|accesso=15 novembre 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110831182917/http://www.wangdermpalace.org/kingtaksin/eng_thegreat.html|dataarchivio=31 agosto 2011}}</ref>
[[File:Burmese-Siamese war (1765-1767) map - EN - 001.jpg|thumb|Il percorso delle 4 armate birmane nella loro marcia su Ayutthaya tra il 1765 ed il 1767]]
 
I birmani di re [[Hsinbyushin]] ripresero subito l'offensiva. Dispiegarono 4 armate, una che partì a nord da [[Lampang]], in territorio [[Regno di Lanna|Lanna]], che a quel tempo faceva parte della Birmania, una entrò nel Siam dalla frontiera a nord-ovest, una penetrò da ovest e l'ultima invase il sud del paese per poi risalire verso nord. Dopo aver superato le disorganizzate forze siamesi su tutti i fronti, le quattro armate birmane, nel gennaio del 1766, si unirono attorno ad Ayutthaya e, forti di 50.000 soldati ben addestrati, la cinsero d'assedio.<ref>Phayre, pag. 188-189</ref><ref>Harvey, pp. 250-253</ref> Taksin fu nuovamente chiamato a difendere la capitale. mentre Uthumphon, a cui fu nuovamente offerto il trono, questa volta rifiutò e continuò la vita monastica,<ref name=Lorenzato>Lorenzato, Mario: da pag. 131</ref> spostandosi in un wat all'interno delle mura della città, visto lo scempio che i birmani stavano facendo nei territori conquistati.<ref name="wat"/>
 
=== La caduta di Ayutthaya e la deportazione in Birmania ===
L'assedio dei birmani del nuovo re [[Hsinbyushin]] durò 14 mesi. Ekathat volle comandare la difesa della città rivelandosi un incapace e in svariate circostanze ostacolò le iniziative dei suoi generali. Taksin con un manipolo di soldati riuscì a rompere l'assedio e a catturare il campo birmano, dalla città non giunsero i necessari rinforzi e i birmani riuscirono a respingere il contrattacco<ref name=Lorenzato/>. Questo ed altri episodi simili frustrarono gli sforzi di Taksin, che nel gennaio del 1767 con alcune centinaia di uomini della sua guardia lasciò Ayutthaya al suo destino e si rifugiò nell'est del paese ad organizzare un proprio esercitoPaese.<ref name=Wyatt132/><ref name="King">{{Cita web|url=http://www.wangdermpalace.org/kingtaksin/eng_militaryact.html|titolo=King Taksin's Military Accomplishments|lingua=en|editore=The Phra Racha Wang Derm Restoration Foundation|data=2010|accesso=4 dicembre 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131225132429/http://www.wangdermpalace.org/kingtaksin/eng_militaryact.html|dataarchivio=25 dicembre 2013}}</ref>
 
L'assedio si concluse con la caduta della capitale il 7 aprile del 1767. Ebbe così fine il regno di Ayutthaya, che era stato fondato nel 1350. Quando i birmani entrarono in città si lasciarono andare ad ogni sorta di barbarie, trucidando donne e bambini e razziando tutto quanto era possibile. Gli annali di Ayutthaya, i manoscritti contenenti le antiche leggi ed i testi sacri furono portati via o dati alle fiamme. IncendiaronoFurono incendiati e distrusserodistrutti tutti gli edifici e deportaronodeportati ad Ava come schiavi un numero di siamesi che viene stimato tra i 30.000 e i 200.000, di cui circa 2.000 appartenenti alla famiglia reale. ReUthumphon Ekathat,fu cheprelevato perdal tuttowat l'arcoe delladeportato guerrainsieme sia eramolti distintocortigiani perad la[[Ava sua(Birmania)|Ava]], inettitudinein Birmania, mentre Ekathat trovò la morte mentredopo tentavaessere lariuscito a fugafuggire.<ref name=LorenzatoWyatt132/>
 
=== Gli ultimi anni ===
Uthumphon fu prelevato dal wat e deportato insieme a molti cortigiani ad Ava, dove dovette fare una relazione sul sistema di governo di Ayutthaya. In seguito fu trasferito a [[Sagaing]], nella zona di [[Mandalay]], dove visse in monastero fino alla morte nel 1796. Durante gli anni vissuti in Birmania scrisse il libro di memorie ''Khun Luang Ha Wat'' (il re in monastero). Ayutthaya fu abbandonata ed invasa dalla giungla, solo molti anni dopo sarebbe stata ripulita e al suo posto sarebbe stata fondata una cittadina che nel 2006 ospitava circa 55.000 abitanti.
[[File:Thai King Tomb Pagoda, Amarapura.JPG|thumb|Il ''chedi'' di Utumphon ad Amarapura]]
 
Ad Ava Uthumphon dovette fare una relazione sul sistema di governo di Ayutthaya. In seguito fu trasferito a [[Sagaing]], nella zona di [[Mandalay]], dove [[Hsinbyushin]] fece costruire un villaggio per Uthumphon e il suo seguito, che furono conosciuti in Birmania come gli ''Yodaya''. Secondo le cronache birmane visse in monastero fino alla morte avvenuta nel 1796. Durante gli anni vissuti in Birmania scrisse il libro di memorie ''Khun Luang Ha Wat'' (il re in monastero).<ref>{{cita|Rajanubhab, 2001 |p. 357}}.</ref> I suoi resti furono posti in un ''[[Stupa|chedi]]'' sulla collina di Linzin ad [[Amarapura]], nei pressi di [[Mandalay]].<ref>{{cita web|url= https://www.irrawaddy.com/news/burma/thais-to-investigate-kings-tomb-in-mandalay.html |titolo= Thais to Investigate King’s Tomb in Mandalay |autore= Than Htike Oo |data= 12 ottobre 2012|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20201026013647/https://www.irrawaddy.com/news/burma/thais-to-investigate-kings-tomb-in-mandalay.html |lingua= en }}</ref>
Il paese si spaccò in sei parti controllate da locali signori della guerra. Uno di questi era Taksin, che si era rifugiato nella zona costiera ad est dell'odierna Bangkok, assumendone il controllo. Passò alcuni mesi ad organizzarsi poi affrontò e sconfisse i birmani, spostò la capitale alcuni chilometri più a sud, a [[Thonburi]], dove fondò l'[[regno di Thonburi|omonimo regno]]. Nel giro di pochi anni sarebbe riuscito a riunificare l'intero Siam.<ref name=Lorenzato/>
 
== Eventi successivi ==
=== Rifondazione del regno a Thonburi ===
Ayutthaya fu abbandonata ed invasa dalla giungla, solo molti anni dopo sarebbe stata ripulita e al suo posto sarebbe stata fondata una cittadina che nel 2006 ospitava circa 55.000 abitanti. Il paese si spaccò in sei parti controllate da locali signori della guerra. Uno di questi era Taksin, che si era rifugiato nella zona costiera ad est dell'odierna Bangkok, assumendone il controllo. Passò alcuni mesi ad organizzarsi poi affrontò e sconfisse i birmani, spostò la capitale alcuni chilometri più a sud, a [[Thonburi]], dove fondò l'[[regno di Thonburi|omonimo regno]]. Nel giro di pochi anni sarebbe riuscito a riunificare l'intero Siam.<ref name=LorenzatoWyatt138>{{cita|Wyatt, 1984 |pp. 138-145 }}.</ref>
 
=== Restauro del ''Chedi'' di Uthumphon in Birmania ===
Il 29 giugno 2013, le autorità thai e birmane annunciarono che il sito dove si trova il ''chedi'' di Uthumphon sarebbe stato rinnovato e trasformato in un parco storico. Dal febbraio precedente, un gruppo di archeologi thai e birmani avevano riportato alla luce in quella zona ossa e frammenti di abiti monacali. Verso fine anno fu scoperta una struttura muraria ritenuta un tempio con pietre in cui vi erano state delle inscrizioni.<ref>{{cita web|url= http://www.mmtimes.com/index.php/lifestyle/travel/7369-thai-king-s-mandalay-tomb-could-become-historical-park.html |titolo= Thai king’s tomb to become historical park |autore= Phyo Wai Kyaw |data=7 luglio 2013 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170517161502/http://www.mmtimes.com/index.php/lifestyle/travel/7369-thai-king-s-mandalay-tomb-could-become-historical-park.html |lingua= en }}</ref> Il progetto di riconversione del sito prevede che il parco storico copra una superficie di 3,95 [[acro|acri]].<ref>{{cita web|url= http://www.nationmultimedia.com/life/Salvaging-a-lost-king-30211274.html|titolo= Salvaging a Lost King|autore= Phataranawik, Phatarawadee|data= 29 luglio 2013|lingua= en|urlmorto= sì|accesso= 22 maggio 2018|dataarchivio= 23 ottobre 2017|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20171023231634/http://www.nationmultimedia.com/life/Salvaging-a-lost-king-30211274.html}}</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{en}}cita libro|autore= Wood, William A.R.: ''|titolo= A History of Siam'', |editore= Fisher Unwin Ltd, 1924, Londra |ISBN= 1-931541-10-8 [http|url= https://www.archive.org/stream/historyofsiam035038mbp#page/n249/mode/2up consultabile|lingua= on line] su www.archive.orgen}}
* {{en}}cita libro|autore= Ruangsilp Bhawan |url= http://books.google.com/books?id=0xBGwFrYnaMC&pg=PA201&dq#v=onepage&q&f=falseDutch ''Dutch|titolo= East India Company merchants at the court of Ayutthaya: Dutch Perception of the Thai Kingdom'', |editore= Brill Academic Publishers, 2007, |ISBN= 90-04-15600-3 [http://books.google.com/books?id|lingua=0xBGwFrYnaMC&pg=PA201&dq#v=onepage&q&f=false parzialmenteen consultabile on line] su books.google.com}}
* {{en}} Phayre, Lt. Gen. Sir Arthur P.: ''History of Burma''. Susil Gupta, Londra 1967.
* {{en}} Harvey, G. E.: ''History of Burma: From the Earliest Times to 10 March 1824''. Frank Cass & Co. Ltd., Londra
* {{cita libro|autore= [[Damrong Rajanubhab|Rajanubhab, D.]] |titolo= Our Wars With the Burmese |editore= Bangkok: White Lotus Co. Ltd., 2001 |ISBN= 9747534584 |cid= Rajanubhab, 2001 |lingua= en }}
* {{cita libro|autore= Smith, Robert |url= https://books.google.co.jp/books?id=V65GDwAAQBAJ |titolo= The Kings of Ayutthaya: A Creative Retelling of Siamese History |ISBN= 9781943932788 |editore= Silkworm Books, 2017 |capitolo= |lingua= en }}
* {{cita libro| autore=Wyatt, David K. |wkautore= David K. Wyatt| url= https://books.google.co.jp/books/about/Thailand.html?id=8YBujWXwkakC&redir_esc=y |titolo= Thailand: A Short History|editore= Yale University Press |isbn= 0-300-03054-1 |anno = 1984 |lingua= en |cid= Wyatt, 1984 }}
 
==Altri progetti==
{{Box successione|precedente=[[Boromakot]] |carica=[[Re di Thailandia|Re del Siam]] |periodo=29 aprile [[1758]]-1º giugno [[1758]]<br />[[1760]]-[[1762]]|successivo=[[Ekathat]]}}
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Portale|biografie|storia}}
* {{cita web|https://thesiamsociety.org/wp-content/uploads/2012/04/JSS_100_0q_WoraphatVanRoy_HeritageAcrossBordersTheFuneraryMonumentOfKingUthumphon.pdf |Heritage Across Borders: The Funerary Monument of King Uthumphon |lingua= en }}
* {{cita web|url= https://www.lib.kmutt.ac.th/chapter-5-events-after-the-fall-of-ayutthaya-to-burma/ |titolo= King Taksin the Great - Chapter 5: Events After the Fall of Ayutthaya to Burma |editore= King Mongkut's University of Technology Thonburi |lingua= en }}
 
{{Box successione|precedente=[[Boromakot]] |carica=[[Re di Thailandia|Re del Siam]] |periodo=29 aprile [[1758]]-1º giugno [[1758]]<br />[[1760]]-[[1762]]|successivo=[[Ekathat]]}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|storia|Thailandia}}
 
[[Categoria:Re di Ayutthaya]]
[[Categoria:Morti nel 1796]]