Aniello Falcone: differenze tra le versioni
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[[File:Aniello Falcone - Ritratto di Masaniello.jpg|upright=0.9|thumb|Masaniello ritratto da Aniello Falcone, 1647.]]
{{Bio
|Nome = Aniello
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|LuogoNascita = Napoli
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1600
|Attività = pittore
|Attività2 = artista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
Considerato uno dei più grandi pittori napoletani della prima metà del Seicento, é punto di riferimento assoluto nel genere delle battaglie
}}<ref>{{DBI|aniello-falcone|FALCONE, Aniello}}</ref>
== Biografia ==
[[File:Falcone, Aniello, The Anchorite, ca 1650.jpg|
Falcone era figlio del pittore e doratore Vincenzo Falcone († 1648) e di sua moglie Giovanna de Luca. Era imparentato con i pittori Nicola e Pietro Falcone, prozio dello scultore [[Andrea Falcone]] e genero di [[Filippo Vitale]].
Nella sua bottega napoletana, Aniello Falcone accoglieva giovani interessati all'arte e insegnava loro i segreti e le tecniche della pittura, trattandoli sempre con gentilezza quasi paterna. Nella sua bottega si formarono artisti del calibro di [[Micco Spadaro]], [[Salvator Rosa]], [[Luca Forte (pittore)]] ed altri, in una [[Napoli]] un po' [[Grecia|greca]], un po' [[Latini|latina]] e un po' [[Spagna|spagnola]].<br>▼
Molti dei suoi allievi aderirono alla ''"Compagnia della Morte"'', creata dallo stesso Falcone per vendicare la morte di un amico, con l'improbabile scopo di uccidere tutti gli spagnoli.<br>▼
Di questa ''Compagnia'' fece parte anche [[Masaniello]], con gli esiti passati poi alla [[Repubblica Napoletana (1647)|storia]].<br>Quando il [[Regno di Napoli]], dopo appena due anni di rivoluzione, ritornò sotto il dominio degli [[Spagna|spagnoli]] e la ''Compagnia della Morte'' si disciolse, Aniello Falcone sparì dalla circolazione e la sua bottega fu sostituita da quella di [[Luca Giordano]].▼
Bibliografia - Achille della Ragione - Aniello Falcone opera completa - Napoli 2008▼
Aniello riuscì a guadagnare una reputazione internazionale, riuscendo anche ad attirare, attraverso i suoi dipinti, l'attenzione del commerciante e collezionista [[fiamminghi|fiammingo]] [[Gaspar Roomer]], che vendette le sue opere in tutta Europa, e divenendo uno degli artisti incaricati dal re [[Filippo IV di Spagna]] nella realizzazione di una serie di scene dell'antica storia romana per il [[Palazzo del Buon Ritiro]] di [[Madrid]].<ref>''Painting in Naples: From Caravaggio to Giordano, 1981, p.153</ref>
==Opere==▼
▲Nella sua bottega napoletana
▲Molti dei suoi allievi aderirono alla ''"Compagnia della Morte"'', creata dallo stesso Falcone per vendicare
Di questa ''Compagnia'' fece parte anche [[Masaniello]], con gli esiti passati poi alla [[Repubblica Napoletana (1647)|storia]].<br />
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Infatti Falcone, insieme a [[Salvator Rosa]], se ne andò a Roma, dove il [[Jacques Courtois|Borgognone]] notò le sue opere e divenne suo amico, e un francese lo indusse ad andare in [[Francia]], dove [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] divenne uno dei suoi [[Mecenatismo|mecenati]]. Alla fine [[Jean-Baptiste Colbert]] accettò la richiesta del pittore di ritornare a Napoli, dove morì durante la [[peste del 1656]].<ref>{{Cita libro|titolo=The Oxford Dictionary of Art|capitolo=Falcone, Aniello|editore=Chilvers, Ian|curatore=Oxford University Press|pagina=248|anno=2004|isbn=9780198604761|url=https://books.google.com/books?id=WYaRX58a0_IC&q=%22aniello+falcone%22+%221656%22&pg=PA248}}</ref>
*La tela ''"Ester e Mardocheo"'', conservata nella sacrestia della Collegiata S. Maria delle Grazie ([[Lecce]]), inizialmente fu attribuita ad un ignoto pittore del Seicento napoletano, ma di recente è stata riattribuita ad Aniello Falcone.▼
*nel [[1652]] affresca la volta della grande sacrestia della [[Chiesa del Gesù (Napoli)|Chiesa del Gesù Nuovo]].▼
== Arte a Napoli nel Seicento ==
==Voci correlate==▼
L’ambiente napoletano dell’epoca era influenzato dal [[caravaggismo]] dopo la fuga di Caravaggio da Roma in seguito all’uccisione di [[Ranuccio Tomassoni]], una fuga verso sud «gravida di conseguenze anche per le sorti della pittura italiana».<ref>{{cita libro|autore = Francesco Galluzzi| titolo = Il barocco | anno= 2005 | editore = Newton & Compton Editori | città=Roma |p=55}}</ref> [[Jusepe de Ribera]] detto lo Spagnoletto per lungo tempo «mantenne e diffuse tra gli artisti napoletani i dogmi caravaggeschi (…) protetto e aiutato dallo zelo del Viceré spagnolo»<ref name="Irene Cattaneo">Irene Cattaneo, ''Salvator Rosa'', Alpes, Milano 1929, pagine 29 - 50</ref> in posizione assolutamente predominante e condividendo tale egemonia soltanto con [[Giovanni Lanfranco]], artista parmigiano formatosi con [[Agostino Carracci]] volto verso «la pittura del [[Correggio (pittore)|Correggio]] e verso il colorismo veneziano».<ref>{{cita pubblicazione |titolo=Curcio Enciclopedia Universale delle lettere delle scienze delle arti|editore= Armando Curcio Editore|città= Roma|volume= 10 |lingua=it}}</ref> Aniello Falcone, in questo contesto, «pur essendosi svincolato dalla soggezione del Ribera, aveva saputo crearsi una situazione onorata».<ref name="Irene Cattaneo" />
Lo stile pittorico di Falcone influenzò molti artisti tra cui [[Andrea De Lione]], Marzio Masturzo, [[Paolo Porpora]] e [[Jacques Courtois]].
▲== Opere ==
[[File:Aniello Falcone - Roman soldiers in the circus.jpg|thumb|''Gladiatori e Soldati romani nel circo'', 1640, [[Museo del Prado]]]]
Falcone mostra una rara capacità di dipingere battaglie dinamiche e coinvolgenti, infatti è da annoverarsi tra i più importanti pittori del genere di sempre. Definito ''"L'Oracolo delle battaglie''" da [[Luca Giordano]] e molti suoi contemporanei, come indicato dallo storico [[Bernardo De Dominici]], la sua notorietà portò ad una grande domanda da parte di una committenza aristocratica, ma anche una benevolenza da parte della Chiesa, con alcuni ordini, come i Domenicani, che richiedevano raffigurazioni di episodi di vittorie della Cristianità contro gli infedeli.
I più importanti collezionisti del tempo richiedevano le sue opere, come i Caracciolo principi d'Avellino, Ferrante Spinelli principe di Tarsia, Cesare Firrao principe di Sant'Agata e Gaspare Roomer, promotore della celebre [[collezione Roomer]].
Quest' ultimo, tra i più importanti mecenati e collezionisti d'arte, nel 1647 commissionò al pittore gli affreschi nella sua [[Villa Bisignano|villa di Napoli]], per la quale eseguì un'ampia scena di Battaglia e Storie sulla vita di Mosè (questi lavori di fatto costituiscono l'unico ciclo di affreschi completo superstite dell'artista).
Tra i suoi committenti anche [[Filippo IV di Spagna]], che per il [[palazzo del Buon Ritiro]] a Madrid commissionò una serie di composizioni tra le quali i ''"Gladiatori e Soldati romani nel circo''" oggi al [[Museo del Prado]]. Un dipinto raffigurante lo scontro tra turchi e la cavalleria cristiana, oggi al [[Louvre]], faceva parte della collezione di [[Luigi XIV di Francia]].
Oltre al Prado e al Louvre le sue opere si possono trovare anche nel [[Museo Nazionale di Capodimonte]], nel [[Museo diocesano (Napoli)|Museo diocesano]] e [[Museo Nazionale di San Martino]] di [[Napoli]], nel [[Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata]] di [[Matera]], nel [[Duomo di Amalfi]], nel [[Galleria Nazionale d'Arte Antica]] di [[Roma]], nell'[[Alte Pinakothek]] di [[Monaco di Baviera]], nel [[Nationalmuseum]] di [[Stoccolma]], [[Museo di Belle Arti di Strasburgo]], nel [[Metropolitan Museum of Art]] e nel [[Smithsonian American Art Museum]] di [[New York]], nel [[Kunsthalle Bremen]] di [[Brema]], nel [[Kupferstichkabinett]] di [[Berlino]].
[[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Roberto Longhi]], analizzando la sua pittura per il naturalismo e per l'intensa espressività e pathos lo pone tra i [[caravaggeschi]], sottolineando comunque uno stile ben definito ed originale con cromatismi e tratti caratteristici. Il critico fu il primo ad avvicinarlo a [[Diego Velazquez]], partendo dallo studio della tela ''"La rissa all’ambasciata di Spagna''" realizzata dal pittore sivigliano nel 1630.
Non mancano tra i suoi lavori, dipinti raffiguranti anche paesaggi, ritratti, nature morte, insieme a quadri di soggetto sacro e affreschi:
▲*
* nel 1641 affresca la [[cappella Firrao]] a [[Basilica di San Paolo Maggiore|San Paolo Maggiore]]
* nel 1647 affreschi di combattimenti e storie di Mosè, [[villa Bisignano]] a [[Barra (Napoli)]]
▲*
* affresco raffigurante San Giorgio che uccide il drago, [[Chiesa di San Giorgio Maggiore (Napoli)|Chiesa di San Giorgio Maggiore]]
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Aniello Falcone - The Concert - WGA7731.jpg|''Il Concerto'', [[Museo del Prado]], [[Madrid]]
File:Riposofugaegitto.jpg|''Riposo nella fuga in Egitto'', [[Museo diocesano di Napoli]]
File:Aniello Falcone - Jacob contemplates the bloodied clothes of his son Joseph.jpg| ''Giacobbe contempla la tunica insanguinata del figlio Giuseppe'', [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata]], [[Matera]]
File:Aniello Falcone - Simson erschlägt die Philister - 5592 - Bavarian State Painting Collections.jpg| ''Sansone contro i filistei'', [[Alte Pinakothek]], [[Monaco di Baviera]]
File:Aniello Falcone - Schlachtenbild - 2380 - Bavarian State Painting Collections.jpg| ''Immagine di battaglia'', [[Alte Pinakothek]]
File:Aniello Falcone - Battle scene.jpg| ''Scena di battaglia'', Museo del Prado
File:Aniello Falcone - Battaglia tra turchi e cavalieri - Louvre.jpg| ''Battaglia tra turchi e cavalieri'', 1631, [[Louvre]]
File:Battle Scene (Aniello Falcone) - Nationalmuseum - 17794.tif| ''Battaglia'', [[Museo nazionale di Stoccolma]]
File:Aniello Falcone - The schoolmistress.jpg| ''La maestra di scuola'', [[Museo di Capodimonte]]
File:Elemosina di santa Lucia - Falcone.jpg|''Elemosina di santa Lucia'', Museo di Capodimonte
File:Aniello Falcone - Head of a screaming warrior.jpg| ''Testa di un guerriero urlante'', disegno, 1640 circa, [[Kunsthalle Bremen]]
File:Aniello Falcone - Head of a soldier with a helmetn -.jpg|''Testa di soldato con elmo''
File:Ritratto di Masaniello - Aniello Falcone.jpg| ''Ritratto di [[Masaniello]]''
</gallery>
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* Pierluigi Leone De Castris, ''Aniello Falcone'', Artem, 2025
* Nicola Spinosa, ''Aniello Falcone e i pittori della sua cerchia'', Silvana Editoriale, 2023
* Pierluigi Leone De Castris, ''Aniello Falcone, il Velàzquez di Napoli'', Elio de Rosa editore, 2022
* Giuseppe Porzio, ''Fritz Saxl. Battaglie senza eroe. Studi su Aniello Falcone '', Artem, 2021
▲
*{{DBI|nome=Aniello Falcone|autore=Giuseppe Scavizzi}}
▲== Voci correlate ==
* [[Pittura napoletana]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web |url = http://www.websters-online-dictionary.org/definition/ANIELLO+FALCONE |titolo = Aniello Falcone |opera = [[Enciclopedia Britannica]] |accesso = 17 dicembre 2015 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070930183840/http://www.websters-online-dictionary.org/definition/ANIELLO+FALCONE }}
* {{Cita web |url = http://www.guidecampania.com/ANIELLOFALCONE |titolo = Aniello Falcone |accesso = 17 dicembre 2015}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura}}
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