Antonio Bassi: differenze tra le versioni

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{{W|scultori|agosto 2013}}
{{F|scultori italiani|agosto 2013}}
{{Bio
|Nome = Antonio
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Trani
|GiornoMeseNascita = 13 novembre
|AnnoNascita = 1889
|NoteNascita = <ref>{{Cita web|url=https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua4389213/wEOPdWV|titolo=Atto di nascita di Antonio Bassi}}</ref>
|LuogoMorte = Trani
|GiornoMeseMorte = 27 luglio
|AnnoMorte = 19641965
|Epoca = 1900
|Attività = scultore
|Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
Figlio dello scultore Nicola Bassi e di Anna Guarini, compie il suo apprendistato prima a [[Roma]], poi in [[Germania]] e in [[Austria]]. Le esperienze giovanili segnano la produzione artistica successiva, che viene influenzata dall'[[espressionismo]] e dalla [[Secessione viennese]]: i modelli artistici di riferimento richiamano tra gli altri [[Gustav Klimt]] e [[Franz von Stuck]].<ref name=MIBACT>{{cita web|url=http://www.movio.beniculturali.it/sbeap-ba/monumenticadutigrandeguerra/it/223/autore |titolo= Monumenti pugliesi in memoria dei caduti della Grande Guerra |sito=Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo |accesso=23 agosto 2017}}</ref> Costante è anche l'influenza dei modelli classici, in particolare nel disegno dei nudi.
Antonio nasce a Trani nel 1889, figlio dello scultore Nicola, studiò a Roma e a Vienna, "scultore di impianto classico, raggiunse una discreta fama nella regione". Basti ricordare le sculture che ha lasciato a Trani: il Monumento ai Caduti nella villa comunale; la stadua dell'Immacolata in pazza Libertà; la lapide ad Antonio Piccinni, i medaglioni posti ai quattro angoli delle due fontane che si trovano in piazza della Repubblica attorno al monumento a Bovio; il Monumento ai Caduti di Ginosa. Partecipò alla Prima Guerra Mondiale, esperienza che segnerà l'artista, dedicando molta della sua produzione al tema delle vittime della guerra. Morì a Trani nel 1964.
 
Prende parte alla [[prima guerra mondiale]] come ufficiale del 154º fanteria e nel maggio 1917 viene gravemente ferito [[Castagnevizza]] nella [[decima battaglia dell'Isonzo]].<ref>{{cita news |titolo="Una strada, tante storie", settimana dedicata allo scultore Antonio Bassi |pubblicazione=Il Giornale di Trani |data=30 ottobre 2013}}</ref> Ciò non gli impedisce di esporre nello stesso anno diverse opere alla I mostra d'Arte Pugliese a Bari. In seguito si dedica alle commesse pubbliche, agevolato dalla vicinanza al [[fascismo]]: è infatti segretario del Fascio di Trani e membro della federazione provinciale. Realizza monumenti pubblici, oltre che a Trani, in molti altri comuni pugliesi e lucani ([[Mola di Bari]], [[Ortanova]], [[Candela (Italia)|Candela]], [[Ginosa]], [[Martina Franca]], [[Sammichele di Bari]] e [[Bernalda]]) anche a [[Pavia]] e [[Como]], comune del quale ottiene anche la cittadinanza onoraria.<ref name=MIBACT/>
 
La militanza tuttavia non gli risparmia, il 18 settembre [[1944]], di essere tra i 54 ostaggi presi dai militari tedeschi a Trani per rappresaglia dopo l'uccisione di due soldati durante un'azione di guerriglia. In quel frangente, forte della conoscenza del tedesco negozia presso il comando la liberazione sua e degli altri ostaggi: la sua iniziativa, supportata dal podestà Giuseppe Pappolla e dall'arcivescovo [[Francesco Petronelli]] è ritenuta decisiva per la positiva risoluzione della vicenda.<ref>{{cita news |url=https://www.traniviva.it/notizie/lo-scultore-antonio-bassi-ultimo-segretario-del-fascio-di-trani/ |titolo=Lo scultore Antonio Bassi, ultimo segretario del Fascio di Trani |pubblicazione=Traniviva |data=16 settembre 2008 |accesso=23 agosto 2017}}</ref>
 
Gli anni del conflitto lo ispirano nella scelta dei soggetti, sempre più rappresentativi delle vittime sociali della guerra. Nel dopoguerra si dedica prevalentemente alla committenza privata. Muore nel 1965.
== Opere principali ==
* il Monumento ai Caduti -1922-a (cimitero diGinosa [[Ginosa1922]])
* Monumento ai Caduti -1923-a [[Trani]] (villa comunale, Trani[[1923]])
* staduastatua dell'Immacolata (Trani, piazza Libertàdella TraniLibertà)
* gruppi scultorei della fontana monumentale in onore ai caduti della prima guerra mondiale ([[Mola di Bari]], 1932)<ref>{{cita libro|Nicola|Uva|Saggio storico su Mola di Bari dalle origini ai giorni nostri|1964|Dedalo Litostampa|città=Bari|p=30}}</ref>
* lapide ad [[Antonio Piccinni]] (Trani)
* i medaglioni attorno al monumento a Bovio (Trani)
* la statua della Madonna delle Grazie -1959-(S.[[San Giovanni Rotondo]], 1959)
 
== Note ==
<references/>
 
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