|Nazionalità = olandese
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È conosciuto soprattutto come mecenate del pittore [[Jan Vermeer]], al quale prestò nel [[1657]] 200duecento [[fiorini]]. Il nome di Vanvan Ruijven è però strettamente collegato ai 21 dipinti di Vermeer che furono venduti nel corso della cosiddetta [[Jacob Dissius|asta Dissius]] tenutasi ad [[Amsterdam]] nel [[1669]]1696.
==Biografia==
[[File:Vermeer-view-of-delft.jpg|thumb|left|[[Jan Vermeer]], ''[[Veduta di Delft]]'', [[1660]] ca.circ, [[Mauritshuis]], [[L'Aia]]]]
Il padre di Van Ruijven era proprietario di una [[Birrificio|birreria]], «De Os» ("''Il Buebue''"), in Voorstraat, che fu costretta a chiudere intorno alla metà degli anni '50 del [[XVII secolo]] per la concorrenza dei locali fuori porta<ref name=essential>{{Cita|Pieter Claez van Ruijven (1624-1674)||essential}}</ref>. [[Protestante]] [[Arminianesimo|arminiano]] liberale, venne escluso per questo motivo dalle alte cariche civili. Nel [[1653]] sposò Maria de Knuijt, ricca ereditiera. La coppia era proprietaria di almeno tre case a [[Delft]]: due in Voorstraat e una nella Vecchia Delft. Una delle case in Voorstraat fu danneggiata dall'[[Delft#L’esplosioneL'esplosione di Delft|esplosione di Delft]], il 12 ottobre [[1654]], per cui van Ruijven chiese anche un pubblico risarcimento<ref name=westermann>{{Cita|Mariet Westermann||westermann}}</ref>. Nel [[1660]] acquistò la birreria «De Gouden Aecker» (La Ghianda d'oro) al numero 39 di Voorstraat, per 2.100 fiorini. In seguito si trasferirono nella casa della Vecchiavecchia Delft e poi all'[[L'Aia|Aia]]<ref name=essential/>.
Nel [[1669]] investì parte della sua fortuna – 16.000sedicimila fiorini, una cifra astronomica – per l'acquisto di una proprietà presso [[Schiedam]], perché questo comportò anche l'acquisizione del titolo di Signore di Spalanta: un caso tipico di scalata sociale, fenomeno già in corso verso la fine del [[XVI secolo]], ma che raggiunse il suo apice durante il boom economico dei decenni successivi al [[trattato di Münster]]<ref name=essential/>. Nel luglio [[1674]] probabilmente tornarono a Delft, al Voorstraat, poco prima della morte, avvenuta all'età di quarantanove anni.
===Mecenate di Vermeer===
Van Ruijven e la moglie furono probabilmente i principali clienti di Vermeer, comprando i suoi quadri forse al ritmo di uno all'anno<ref name=vergara>{{Cita|Lisa Vergara|p. 69|vergara}}.</ref>. È improbabile, dati i tempi di lavorazione dei suoi quadri, che Vermeer avesse nel suo studio suoi [[dipinti]] invenduti, e pertanto la visita, così come descritta nel diario di Pieter van Berkhout Teding nel [[1669]], da parte di un gruppo di appassionati d'arte fra i quali [[Constantijn Huygens]], dovette probabilmente riguardare proprio la [[Collezionismo|collezione]] di dipinti di Vermeer di proprietà di Van Ruijven<ref name=westermann/>.
Alla sua morte la collezione passò alla vedova e in seguito alla figlia Magdalena, nata nel [[1655]], che nel [[1680]] aveva sposato Jacob Abrahamsz Dissius, un [[Legatoria|rilegatore]]<ref name=essential/>. Magdalena van Ruijven morì nel [[1682]], un anno dopo sua madre, lasciando il marito erede, tra l'altro, della collezione di quadri. Nel [[1695]] anche Jacob Dissius morì e l'anno dopo si svolse ad [[Amsterdam]] la cosiddetta [[asta Dissius]], nel corso della quale furono venduti 21ventun dipinti di Vermeer<ref name=essential/>.
==Note==
* {{cita libro|cognome= Westermann |nome= Mariët |titolo= Vermeer and the Dutch Interior|data= |anno= 2003|editore=Museo del Prado|città= Madrid |lingua=inglese |isbn= 978-84-8480-049-1|capitolo= Vermeer and the Interior Imagination|cid= westermann}}
==CollegamentiVoci correlate==
* [[Delft]]
* [[Jan Vermeer]]
* [[Asta Dissius]]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
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