Regno d'Italia: differenze tra le versioni
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{{nd}}{{C|Voce che mette assieme cose nettamente diverse, e distanti tra loro secoli e secoli; se non di avere in comune lo stesso nome|storia|marzo 2020}} 
[[File:Corona ferrea re.jpg| 
L'ultimo [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] fu quello proclamato nel [[1861]] dopo la [[seconda guerra d'indipendenza]] combattuta dal [[Regno di Sardegna]] per conseguire l'unificazione nazionale italiana, dopo le annessioni di gran parte degli [[Stati preunitari]]. 
== Storia == 
=== I regni romano-germanici === 
{{vedi anche 
Dopo la [[caduta dell'Impero  
=== Il Regno d'Italia nel Sacro Romano Impero === 
{{ 
Nel corso dei secoli quello di re d'Italia divenne sempre più un mero titolo, al punto che dopo Carlo V venne abbandonato anche nella titolatura ufficiale. Nonostante ciò, sino allo scioglimento del Sacro Romano Impero nel [[1806]], l'Imperatore mantenne l'autorità di signore feudale rispetto agli stati dell'Italia settentrionale e centrale, con l'eccezioni della [[Repubblica di Venezia]] e dello [[Stato Pontificio]]. L'[[Arcidiocesi di Colonia|arcivescovo di Colonia]] aveva il titolo di arcicancelliere per l'Italia.<ref>{{Cita libro |autore=Anton Friedrich Busching |url=http://books.google.it/books?id=Ng56uoXkXBwC&pg=RA2-PA68&dq=arcivescovo+di+colonia+arcicancelliere+italia&hl=it&sa=X&ei=piUWU5SeEqTQygPblIKoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=arcivescovo%20di%20colonia%20arcicancelliere%20italia&f=false |titolo=Nuova geografia di Ant. Federico Busching |volume=7 |editore=Antonio Zatta |città=Venezia |anno=1774 |via=Google Libri}}</ref> 
===  
{{vedi anche|Regno d'Italia (1805-1814)}} 
[[File:Corona ferrea, monza.jpg|thumb|La ''[[Corona  
Il 2 dicembre [[1804]] [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] si incoronò  
La nuova forma data allo Stato italiano lo mise in contrasto con l' 
▲Il 2 dicembre [[1804]] [[Napoleone]] si incoronò Imperatore dei Francesi. In conformità col nuovo assetto monarchico francese Napoleone trasformò anche la precedente [[Repubblica Italiana (1802-1805)|Repubblica Italiana]] in Regno d'Italia e si autonominò Re d'Italia. Il 26 maggio [[1805]] a [[Milano]] vi fu l'incoronazione. [[Eugenio di Beauharnais]], uomo del quale il Bonaparte si fidava ciecamente e del quale era sicuro di non dovere temere che perseguisse obiettivi politici propri, fu nominato Viceré. 
[[File:1807KingdomItaly.jpg|thumb|right|Il Regno d'Italia nel [[1807]], quando includeva anche l'[[Istria]] e la [[Dalmazia]], anteriormente [[Repubblica di Venezia|veneziane]].]] 
▲La nuova forma data allo Stato italiano lo mise in contrasto con l'Imperatore del neonato [[Impero austriaco]] [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco II]] che, essendo prima di tutto Imperatore dei Romani, risultava [[de iure]] anche Re d'Italia. La situazione si risolse con la guerra contro la [[Terza coalizione]]: l'Austria fu sconfitta (2 dicembre [[1805]]) e il [[trattato di Presburgo]] (26 dicembre [[1805]]) pose di fatto fine al [[Sacro Romano Impero]] che verrà però sciolto solo nel [[1806]]. 
Il regno cessò di esistere nel [[1814]] con la fine del periodo napoleonico: il 6 aprile  
Tuttavia, dopo i disordini milanesi del 20 aprile con il linciaggio a morte del ministro delle finanze [[Giuseppe Prina]] === Regno d'Italia (1861-1946) === 
{{vedi anche|Regno d'Italia (1861-1946)}} 
[[File:Crown of Savoy.svg|thumb|Corona del  
Il periodo del regno di [[Vittorio Emanuele II di Savoia]] che va dal [[1859]] al [[1861]] (ovvero il periodo che va dai primi [[plebisciti risorgimentali|plebisciti]] alla proclamazione del  
[[File:Coat of arms of the Kingdom of Italy variant (1848-1870).svg| 
Con la prima convocazione del Parlamento italiano del 18 febbraio [[1861]].<ref>{{Treccani|governo-e-parlamento_%28L%27Unificazione%29/|Governo e Parlamento|autore=[[Paolo Pombeni]]|anno=2011|accesso=16 giugno 2018}}</ref> e la successiva proclamazione del 17 marzo, Vittorio Emanuele II è il primo re d'Italia<ref>[https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/file/Giuramento_Vittorio_Emanuele_II.pdf ''Giuramento di re Vittorio Emanuele II, 29 marzo 1861''], MemoriaWeb - Trimestrale dell'[[Archivio storico del Senato della Repubblica]] - n. 33 (Nuova Serie), marzo 2021.</ref> Nel [[1866]], a seguito della [[Terza guerra  
Seguono i regni di [[Umberto I d'Italia|Umberto I]] ([[1878]]-[[1900]]), ucciso in un attentato dall'anarchico [[Gaetano Bresci]], e di [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] ([[1900]]-[[1946]]). Con quest'ultimo 
▲Con la prima convocazione del Parlamento italiano del 18 febbraio [[1861]] e la successiva proclamazione del 17 marzo, Vittorio Emanuele II è il primo re d'Italia. Nel [[1866]], a seguito della [[Terza guerra di indipendenza italiana|Terza guerra di indipendenza]], vengono annessi al regno il [[Veneto]] e [[Mantova]] sottratti all'[[impero austro-ungarico]]. Nel [[1870]], con la presa di [[Roma]], al regno viene annesso il [[Lazio]], incorporando definitivamente lo [[Stato della Chiesa]]. Nel [[1871]], con legge 3 febbraio 1871 n. 33, [[Roma]] viene dichiarata ufficialmente [[capitale (città)|capitale]] d'[[Italia]] (prima lo erano state in ordine [[Torino]] e [[Firenze]]). 
Nel [[1922]] la monarchia non contrasta la presa del potere da parte del [[ 
▲Seguono i regni di [[Umberto I d'Italia|Umberto I]] ([[1878]]-[[1900]]), ucciso in un attentato dall'anarchico [[Gaetano Bresci]], e di [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] ([[1900]]-[[1946]]). Con quest'ultimo, nel [[1919]] dopo la [[Prima guerra mondiale]] vengono uniti al Regno il [[Trentino]], l'[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]], la [[Venezia Giulia]], l'[[Istria]], e [[Zara (Croazia)|Zara]]. [[Fiume (Croazia)|Fiume]] è unita al Regno nel [[1924]]. 
Successivamente allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] 
▲Nel 1922 la monarchia non contrasta la presa del potere da parte del [[partito Nazionale Fascista]] che nel giro di pochi anni trasforma il regno in una dittatura. Nelle colonie, l'Italia prima consolida il suo dominio in Libia e poi conquista nel 1935 l'impero etiopico, in seguito al quale Vittorio Emanuele III viene proclamato imperatore d'Etiopia. Nel 1939 infine il [[regime fascista]] si annette l'Albania per "rimanere al passo" della Germania nazista di cui l'Italia era alleata e Vittorio Emanuele III aggiunge ai suoi titoli quello di Re d'Albania. 
Nel [[1943]] il fascismo cade e il re riprende per breve tempo la centralità del ruolo politico come guida di uno Stato allo sbando.  
▲Successivamente allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], l'Italia, a causa della propria incapacità militare, proclama lo stato di non belligeranza. Nel [[1940]] [[Mussolini]], che da più parti era stato consigliato di non entrare in guerra, decide però lo stato di guerra dell'Italia a fianco della Germania, convinto della brevità della guerra e dalla velocità di conquista dei vari territori europei da parte della Germania. Si susseguono tuttavia gli insuccessi italiani e questo compromette il rapporto fra popolo e fascismo. 
Successivamente, nonostante il ritiro di Vittorio Emanuele in favore del figlio Umberto  
▲Nel [[1943]] il fascismo cade e il re riprende per breve tempo la centralità del ruolo politico come guida di uno Stato allo sbando. Ma poi gli eventi di un'imminente invasione nazista dell'Italia a causa del voltafaccia nella guerra, convincono Vittorio Emanuele III alla fuga con tutto il governo, compromettendo così definitivamente agli occhi degli italiani la figura dell'istituzione monarchica.  
== Il dibattito ==▼ 
▲Successivamente, nonostante il ritiro di Vittorio Emanuele in favore del figlio Umberto - prima come reggente durante la fase finale del conflitto e poi come re nel maggio del 1946 -, la monarchia perde il referendum istituzionale del 2 giugno [[1946]], dopo il quale il regno diventerà la [[Repubblica Italiana]]. Si conclude così la storia del regno d'Italia dopo 85 anni di esistenza. I Savoia saranno banditi dalla repubblica per un lungo periodo conclusosi con la riforma costituzionale del [[2002]]. 
[[File:King Umberto II behind of the Flag of Kingdom of Italy.jpg|thumb|220px|upright|Il re [[Umberto II]] e la famiglia reale d'Italia dietro la bandiera del Regno d'Italia.]] 
Il dibattito se sia corretta o meno l'impostazione di chi vede come un qualche cosa di collegato le varie entità statali 
In particolare fu [[Giuseppe Ferrari (filosofo)|Giuseppe Ferrari]] a sostenere che si dovesse parlare di un unico regno e di conseguenza il re si sarebbe dovuto chiamare Vittorio Emanuele I, in quanto il primo di tale regno.<ref>[[s:Atti del parlamento italiano (1861)/8|Atti parlamentari]].</ref> 
▲==Il dibattito== 
▲Il dibattito se sia corretta o meno l'impostazione di chi vede le varie entità statali, che nel corso dei secoli hanno assunto il nome di ''Regno d'Italia'', come un qualche cosa di collegato è stato al centro dell'attenzione non solo degli storici, ma anche delle aule parlamentari nel 1861, in occasione della scelta del nome che doveva assumere Vittorio Emanuele nell'assumere il titolo di ''Re d'Italia''. 
== Note == 
< 
== Voci correlate == 
* [[ 
* [[ 
* [[ 
* [[ 
* [[Storia d'Italia]] 
* [[Linea di successione al trono d'Italia]] == Altri progetti == 
{{Interprogetto|commons=Category:Kingdom of Italy|s=Categoria:Canti_del_Regno_d'Italia|s_oggetto=alcuni canti|s_preposizione=del|s_etichetta=Regno d'Italia}} 
{{Re d'Italia}} 
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