Standing on the Shoulder of Giants: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Annullata la modifica 145737126 di 37.162.60.55 (discussione) nessuna fonte Etichetta: Annulla |
||
| (57 versioni intermedie di 28 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{F|album pop rock|arg2=album
{{Album
|titolo = Standing on the Shoulder of Giants
|artista = Oasis
|tipo
|giornomese = 28 febbraio
|anno = 2000
|
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 10
|genere = Alternative rock
|genere2 = Britpop
|genere3 = Rock psichedelico
|etichetta = [[Big Brother (etichetta discografica)|Big Brother]], [[Epic Records|Epic]]
|produttore = [[Mark Stent]], [[Noel Gallagher]]
|registrato = 1999<br />Wheeler End, [[Olympic Studios]], Supernova Heights ([[Inghilterra]]); Chateau De La Colle Noire ([[Francia]])
|formati = [[Compact disc|CD]], [[Minidisc|MD]], [[Audiocassetta|MC]], [[Long playing|LP]], [[Musica digitale|download digitale]], [[streaming]]
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|ESP|oro|album|50000|{{Cita libro|lingua = es|autore = [[Productores de Música de España]]|titolo = Solo Exitos 1959–2002 Año A Año: Certificados 2000–2003|edizione = 1|isbn = 84-8048-639-2}}}}{{Certificazione disco|SWE|oro|album|40000|{{Sverigetopplistan|Oasis|accesso = 31 dicembre 2023}}}}{{Certificazione disco|CHE|oro|album|25000|{{Cita web|lingua = de|url = http://www.swisscharts.com/search_certifications.asp?search=Standing_on_the_Shoulder_of_Giants|titolo = Edelmetall|sito = [[Schweizer Hitparade]]|accesso = 31 dicembre 2023}}}}
|numero dischi di platino = {{Certificazione disco|EUR|platino|album|1000000|{{Cita web|lingua = en|url = http://ifpi.org/content/section_news/plat2000.html|titolo = IFPI Platinum Europe Awards – 2000|sito = [[International Federation of the Phonographic Industry]]|accesso = 24 giugno 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131127154733/http://ifpi.org/content/section_news/plat2000.html|urlmorto = sì}}}}{{Certificazione disco|JPN|platino|album|200000|{{Cita web|lingua = ja|url = https://www.riaj.or.jp/f/data/cert/gd.html|titolo = 有料音楽配信認定|sito = [[Recording Industry Association of Japan]]|accesso = 31 dicembre 2023}} Selezionare "2002年2月".}}{{Certificazione disco|ITA|platino|album|100000|{{Cita web|url = http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/02/15/Spettacolo/MUSICA-OASIS-AL-PRIMO-POSTO-NELLA-HIT-PARADE-ITALIANA_131000.php|titolo = Musica: Oasis al primo posto nella hit parade italiana|sito = [[Adnkronos]]|data = 15 febbraio 2000|accesso = 24 giugno 2015}}}}{{Certificazione disco|GBR|platino|album|600000|{{BPI|6236-1114-2|accesso = 31 dicembre 2023}}|2}}
|precedente = [[The Masterplan]]
|anno precedente = 1998
Riga 33 ⟶ 31:
|data singolo4 = 16 ottobre 2000
}}
'''''Standing on the Shoulder of Giants''''' è il quarto [[album in studio]]
Nel [[Regno Unito]] è il 16º album con il maggior numero di copie vendute più velocemente, ben 310.000 acquistate nella prima settimana dalla pubblicazione. Sempre nel Regno Unito è stato certificato doppio [[disco di platino]] dall'industria fonografica britannica<ref
Nell'aprile del [[2006]] la rivista ''[[Q (rivista)|Q Magazine]]'' ha stilato una classifica dei "50 album più brutti di sempre", inserendo il disco alla posizione numero 46 e definendolo come "il punto più basso della carriera musicale degli Oasis". Questo creò varie controversie, dato che la stessa rivista aveva accolto molto favorevolmente l'album al momento della sua pubblicazione e, inoltre, l'aveva inserito nella sua lista dei "50 album migliori del 2000".
==
L'album appartiene al momento più travagliato della storia degli Oasis. Nel [[1999]], durante le registrazioni dell'album, lasciarono il gruppo due tra i membri fondatori ([[Paul Arthurs|Paul "Bonehead" Arthurs]] e [[Paul McGuigan (musicista)|Paul "Guigsy" McGuigan]], rispettivamente chitarrista e bassista del gruppo). I loro sostituti, [[Gem Archer]] e [[Andy Bell (musicista)|Andy Bell]], si unirono ufficialmente al gruppo solamente durante le registrazioni del successivo ''[[Heathen Chemistry]]'' e non figurano, quindi, tra gli autori del disco. Fu assunto anche un nuovo produttore, Mark "Spike" Stent, in sostituzione di Owen Morris, storico produttore dei precedenti album della band di Manchester.
Il titolo dell'album si rifà alle parole rese celebri da [[Isaac Newton|Sir Isaac Newton]]: ''If I can see further than anyone else, it is only because I am standing on the shoulders of giants'' ("Se riesco a guardare più lontano di chiunque altro è solo perché sono sulle spalle dei giganti"). Il [[Fisica|fisico]] si riferiva all'importanza che le conquiste del passato rivestono nello sviluppo del pensiero moderno e nelle scoperte scientifiche. [[Noel Gallagher]] notò la citazione su una moneta da 2£, mentre si trovava in un [[pub]], e gli piacque così tanto che pensò si potesse adattare bene al nuovo album. Così, un po' alticcio, si annotò la frase su un pacchetto di sigarette, solamente che nel copiare tralasciò per sbaglio la "s" finale di "Shoulders". La mattina seguente vide solo la parte finale della frase, credendo di averla scritta tutta<ref>[http://www.oasislive.it/wiki/index.php?title=Standing_On_The_Shoulder_Of_Giants Standing On The Shoulder Of Giants - Oasis Wiki<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080602050120/http://www.oasislive.it/wiki/index.php?title=Standing_On_The_Shoulder_Of_Giants |data=2 giugno 2008 }}</ref>.
Le defezioni di "Bonehead" e "Guigsy" mentre l'album era ancora in produzione impose alla band di registrare nuovamente le parti per basso e seconda chitarra per motivi legali<ref>[http://www.newyorkrock.com/interviews/2000/oasis_int2.htm Interview with Noel Gallagher of Oasis: Is There Life After Drugs? (NY Rock)], marzo 2000</ref>. Mentre "Bonehead" fu sostituito quasi subito dall'ex frontman degli [[Heavy Stereo]] [[Gem Archer]], il ruolo di bassista rimase scoperto per qualche mese. Così il video del singolo di lancio, ''[[Go Let It Out]]'', vide Noel nelle insolite vesti di bassista, Archer nel ruolo di Noel e Liam nelle vesti di chitarrista ritmico al posto di Archer. Tra gli autori dell'album figurano, tuttavia, solo i nomi di Noel e Liam Gallagher e del batterista [[Alan White (batterista 1972)|Alan White]].
== Descrizione ==
L'album ha un sound moderno ed efficace, completato da campionamenti di [[batteria (strumento musicale)|batteria]], parti per [[sitar]] elettrico, [[mellotron]] e chitarre di accompagnamento. Queste caratteristiche ne fanno un disco più sperimentale, dove evidenti sono le influenze dell'[[elettronica]] e del [[rock psichedelico]]<ref name="NME">{{Cita web|lingua = en|url = https://www.nme.com/reviews/reviews-nme-1908-327886|titolo = Standing On The Shoulder Of Giants|editore = ''[[NME]]''|data = 12 settembre 2005}}</ref>. Canzoni quali ''[[Go Let It Out]]'', l'[[Musica classica indiana|indianeggiante]] ''[[Who Feels Love?]]'' e la progressiva ''Gas Panic!'' si discostano molto dal classico stile [[britpop]] della band, mentre ''Fuckin' in the Bushes'' è considerato il brano degli Oasis che più si avvicina all'[[hard rock]], per la presenza di [[riff]] di chitarra in stile [[Led Zeppelin]]<ref>[http://www.cduniverse.com/search/xx/music/pid/1140680/a/Standing+On+The+Shoulder+Of+Giants.htm# Oasis Standing On The Shoulder Of Giants CD<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. L'album pare prendere le distanze dal consueto ottimismo che pervadeva le canzoni del gruppo. Tracce come la già citata ''Gas Panic!'', ''[[Sunday Morning Call]]'' e ''Where Did It All Go Wrong?'' per certi versi mostrano, infatti, il lato più oscuro e più pessimistico del lirismo di Noel Gallagher, probabilmente influenzato dal momento di crisi vissuto dalla band, coincidente con le defezioni dei membri fondatori Arthurs e McGuigan e la disintossicazione dello stesso Noel dalle [[droghe]] durante la stesura dell'album.
Il brano di apertura, ''Fuckin' in the Bushes'', fa parte della colonna sonora del film ''[[Snatch - Lo strappo|Snatch]]'' di [[Guy Ritchie]] e, da questo tour in avanti, sarebbe stata utilizzata come introduzione in attesa della salita della band sul palco in quasi tutti i concerti degli Oasis. Contiene tre clip audio. La prima contiene le parole pronunciate da Rikki Farr, organizzatore
{{
{{
Nella seconda clip, ripetuta otto volte, si ascolta una voce maschile che dice:
{{
{{
Nell'ultima clip è presente una voce femminile che dice per due volte:
{{
{{
Si tratta del
Nella versione dell'album destinata al mercato [[
Il secondo singolo estratto "Who Feels Love" probabilmente non è tra i brani di maggiore impatto del disco, tanto da essere accolto molto tiepidamente dai fans. Si cercò di invertire la rotta con il terzo singolo "Sunday Morning Call", con una melodia e un refrain molto importanti.
Negli anni l'album è stato fortemente rivalutato sia dai fan sia dalla critica, in quanto contiene molti brani melodicamente molto riusciti. Anche il sound, che costituisce un unicum nella carriera degli Oasis, viene considerato come un interessante esperimento che di fatto ha posto fine agli anni '90.
In rete molti seguaci dei fratelli Gallagher si sono sempre chiesti il motivo per cui un brano come "Let's All Make Believe" molto gradito anche per la performance canora del cantante Liam, non sia entrato a fare parte dell'album, ma sia rimasto relegato a b-side. Il brano è divenuto con il tempo "di culto" come già accaduto con altre b-side degli album precedent.
== Copertina ==
Riga 73 ⟶ 77:
{{Citazione|Andai nello studio dove la band stava terminando il lavoro per il nuovo album, quindi bisognava cominciare a lavorare sulla copertina del CD. Chiesi a Noel dove fosse la mia stanza e lui mi rispose che potevo prendere quella di Bonehead, perché se n'era andato e non avrebbe fatto più ritorno}}
Inizialmente l'idea per la copertina del disco era quella di rendere omaggio a [[
La foto della copertina dell'album è una vista panoramica dei tetti del quartiere di [[Rockefeller Center]], famoso per l'altezza dei suoi diciannove [[grattacielo|grattacieli]], dove si può notare in primo piano l'[[Empire State Building]], attualmente uno degli edifici più alti al mondo. In alcune parti la città è illuminata dal sole, mentre in altre no. Per creare questo effetto del cielo è stata scattata una fotografia ogni mezz'ora per un giorno intero. La foto non ha subito nessuna modifica dei colori, ma è il risultato della sovrapposizione dei diversi scatti fatti durante il giorno.
==
{{Recensioni album
|recensione1 = [[AllMusic]]<ref name="AM">{{AllMusic|album|mw0001955486|autore = [[Stephen Thomas Erlewine]]|accesso = 11 luglio 2024}}</ref>
|giudizio1 = {{Giudizio|3|5}}
|recensione2 = ''[[NME]]''<ref name="NME"/>
|giudizio2 = {{Giudizio|3|5}}
|recensione3 = ''[[Q (rivista)|Q]]''<ref name="Q">{{cita news|lingua = en|url = http://www.qonline.co.uk/reviews/server.asp?id=18738|titolo = Oasis – Standing On The Shoulder Of Giants|autore = Andy Pemberton|pubblicazione = [[Q (rivista)|Q]]|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20001121070900/http://www.qonline.co.uk/reviews/server.asp?id=18738|urlmorto = sì}}</ref>
|giudizio3 = {{Giudizio|4|5}}
|recensione4 = ''[[Rolling Stone]]''<ref>{{Cita news|lingua = en|url = https://www.rollingstone.com/music/music-album-reviews/standing-on-the-shoulder-of-giants-255265/|titolo = Standing on the Shoulder of Giants|autore = [[Greg Kot]]|pubblicazione = [[Rolling Stone]]|data = 16 marzo 2000}}</ref>
|giudizio4 = {{Giudizio|3|5}}
|recensione5 = [[Sputnikmusic]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.sputnikmusic.com/review/85629/Oasis-Standing-on-the-Shoulder-of-Giants/|titolo = Oasis – Standing on the Shoulder of Giants|sito = [[Sputnikmusic]]|data = 29 settembre 2022}}</ref>
|giudizio5 = 3.5/5
}}
La critica fu piuttosto fredda nei confronti dell'album<ref name="AM"/> e si soffermò sulla prevalenza di elementi di pessimismo nei testi. Lo stesso Noel anni dopo ebbe a dire:
{{Citazione|A quel tempo avevo perso l'ispirazione, ma è comunque un buon album, nato in un periodo difficile.}}
Riga 84 ⟶ 100:
Nella composizione delle canzoni l'impegno di Noel fu totale, visto che a un certo punto, prima dell'arrivo di [[Andy Bell (musicista)|Andy Bell]], dovette suonare da sé le parti di [[basso elettrico|basso]].
La rivista ''[[Q (rivista)|Q]]'' fu più benevola con il disco, assegnandogli 4 stelle su 5 di valutazione<ref name="Q"/> e inserendo ''Let's All Make Believe'', [[lato B]] del primo singolo ''Go Let It Out'', nella lista delle 500 tracce perdute, una selezione delle gemme nascoste, ovvero i brani meno reclamati della musica mondiale, ma ugualmente meritevoli di attenzione. La rivista scrisse che "se ''Let's All Make Believe'' fosse stata inserita nell'album, probabilmente
A dispetto dei commenti poco entusiastici della stampa musicale, Liam e Noel Gallagher hanno messo in evidenza come la diversità del disco da quelli precedenti della band rappresenti un valore aggiunto. Nel 2002, intervistato da Gary Crowley su [[BBC Radio 1]], Liam dichiarò:
Riga 93 ⟶ 109:
== Tracce ==
{{Tracce
|Autore testi e musiche = [[Noel Gallagher]], eccetto dove indicato
|Titolo1 = Fuckin' in the Bushes
|Durata1 = 3:18
|Titolo2 = [[Go Let It Out]]
|Durata2 = 4:38
|Titolo3 = [[Who Feels Love?]]
|Durata3 = 5:44
|Titolo4 = Put Yer Money Where Yer Mouth Is
|Durata4 = 4:27
|Titolo5 = Little James
|Durata5 = 4:15
|Autore testo e musica5 = [[Liam Gallagher]]
|Titolo6 = Gas Panic!
|Durata6 = 6:08
|Titolo7 = [[Where Did It All Go Wrong?]]
|Durata7 = 4:26
|Titolo8 = [[Sunday Morning Call]]
|Durata8 = 5:12
|Titolo9 = I Can See a Liar
|Durata9 = 3:12
|Titolo10 = Roll It Over
|Durata10 = 6:31
}}
== Formazione ==
=== Oasis ===
* [[Liam Gallagher]] – voce (tracce 2–6, 9–10), tamburello
* [[Noel Gallagher]] – chitarra solista, chitarra ritmica, basso, tastiere, cori, voce (tracce 7–8), voce secondaria (traccia 4)
* [[Alan White (batterista 1972)|Alan White]] – batteria, percussioni
==== Altri musicisti ====
* Paul Stacey – tastiere, chitarra addizionale (traccia 1, 3), basso (tracce 3, 6, 9–10), chitarra acustica addizionale (traccia 7)
* Mark Coyle – sitar elettrica (traccia 4), chitarra a dodici corde acustica (traccia 5)
* Mark Feltham – armonica (traccia 6)
* Charlotte Glasson – flauto (traccia 6)
* [[P. P. Arnold]] – cori (tracce 1, 4, 10)
* [[Linda Lewis]] – cori (tracce 1, 4, 10)
== Classifiche ==
{{colonne}}
=== Classifiche settimanali ===
{|class="wikitable sortable"
!Classifica (2000)
!Posizione<br />massima
|-
|[[ARIA Charts|Australia]]<ref name="Charts">{{Cita web|lingua = nl|url = https://www.ultratop.be/nl/album/c8e/Oasis-Standing-On-The-Shoulder-Of-Giants|titolo = Oasis - Standing on the Shoulder of Giants|sito = [[Ultratop]]|accesso = 9 luglio 2015}}</ref>
|align="center"|6
|-
|[[Ö3 Austria Top 40|Austria]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|3
|-
|[[Ultratop|Belgio (Fiandre)]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|12
|-
|[[Ultratop|Belgio (Vallonia)]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|15
|-
|[[Billboard Canadian Albums|Canada]]<ref name="BB">{{Billboard|oasis|Oasis|accesso = 9 luglio 2015}}</ref>
|align="center"|8
|-
|[[Suomen virallinen lista|Finlandia]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|4
|-
|[[Syndicat national de l'édition phonographique|Francia]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|6
|-
|[[Offizielle Deutsche Charts|Germania]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|5
|-
|[[Oricon|Giappone]]<ref>{{Cita web|lingua = ja|url = https://www.oricon.co.jp/prof/51059/products/106391/1/|titolo = スタンディング・オン・ザ・ショルダー・オブ・ジャイアンツ - オアシス|sito = [[Oricon]]|accesso = 31 dicembre 2023}}</ref>
|align="center"|4
|-
|[[Irish Albums Chart|Irlanda]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.irish-charts.com/showinterpret.asp?interpret=Oasis|titolo = Oasis - Discography|accesso = 31 dicembre 2023}}</ref>
|align="center"|1
|-
|[[Classifica FIMI Album|Italia]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|1
|-
|[[VG-lista|Norvegia]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|4
|-
|[[The Official NZ Music Charts|Nuova Zelanda]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|8
|-
|[[Dutch Charts|Paesi Bassi]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|16
|-
|[[Official Albums Chart|Regno Unito]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.officialcharts.com/albums/oasis-standing-on-the-shoulder-of-giants/|titolo = Standing on the Shoulder of Giants - Full Official Chart History|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 31 dicembre 2023}}</ref>
|align="center"|1
|-
|[[Productores de Música de España|Spagna]]<ref>{{Cita libro|lingua = es|autore = Fernando Salaverri|titolo = Sólo éxitos: año a año, 1959–2002|editore = Fundación Autor-SGAE|edizione = 1|data = settembre 2005|città = Spagna|isbn = 84-8048-639-2}}</ref>
|align="center"|8
|-
|[[Billboard 200|Stati Uniti]]<ref name="BB"/>
|align="center"|24
|-
|[[Sverigetopplistan|Svezia]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|3
|-
|[[Schweizer Hitparade|Svizzera]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|3
|}
{{colonne spezza}}
=== Classifiche di fine anno ===
{|class="wikitable"
!Classifica (2000)
!Posizione
|-
|Regno Unito<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.officialcharts.com/charts/end-of-year-artist-albums-chart/20000109/37502/|titolo = End of Year Album Chart Top 100 - 2000|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 31 dicembre 2023}}</ref>
|align="center"|26
|-
|Svizzera<ref>{{Cita web|lingua = de|url = http://swisscharts.com/charts/jahreshitparade/2000/alben|titolo = Schweizer Jahreshitparade 2000|sito = [[Schweizer Hitparade]]|accesso = 31 dicembre 2023}}</ref>
|align="center"|84
|}
{{colonne fine}}
== Demo ==
Nel gennaio
La tracklist del bootleg è la seguente:
Riga 124 ⟶ 246:
#''[[Let There Be Love (Oasis)|Let There Be Love]]''
Al momento della pubblicazione dell'album quattro canzoni (''Carry Us All'', ''Revolution Song'', ''Just Getting Older'' e ''Let There Be Love'') furono tagliate fuori dal disco e non furono pubblicate né come canzoni della tracklist né come [[b-side]] dei singoli poi estratti dall'opera (ad eccezione di ''Carry Us All'', divenuta [[b-side]] di ''Sunday Morning Call''). Di questi brani non esiste, tra l'altro, alcuna documentazione scritta, ad eccezione di ''Revolution Song'', che era stata citata da Paolo Hewitt nel suo libro ''Six months on the road with Oasis'' del 1999. Si presume che i titoli degli altri tre brani siano stati ispirati da frasi ripetute dai membri della band nelle altre registrazioni. Inizialmente a ''Revolution Song'' era stato dato il nome ''Solve My Mistery'', mentre a ''Let There Be Love'' era stato dato il titolo ''It's a Crime''. Il brano ''Let There Be Love'' sarebbe stato pubblicato nell'album ''[[Don't Believe the Truth]]'' del
== Note ==
<references/>
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Oasis}}
{{Portale|rock}}
[[Categoria:Album al numero uno in Irlanda]]
[[Categoria:Album al numero uno in Italia]]
[[Categoria:Album al numero uno nel Regno Unito]]
| |||