Keith Jarrett: differenze tra le versioni

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{{Artista musicale
|nome = Keith Jarrett
|nazione = Stati Uniti d'AmericaUSA
|genere = Jazz
|genere2 = Musica classica
|genere3 = Improvvisazione libera
|genere2 = Jazz
|genere3genere4 = Fusion
|genere4 = Main stream Jazz
|anno inizio attività = 1966
|anno fine attività = in attività2018
|note periodo attività =
|etichetta = [[Atlantic Records|Atlantic]] - [[Impulse! Records|Impulse!]] - [[Editions of Contemporary Music|ECM]]
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|didascalia = Keith Jarrett a ''[[Jazz à Juan]]'' ([[Juan-les-Pins]]) nel 2003
|url =
|strumento = [[pianoforte]], [[clavicembalo]], [[clavicordo]], [[organo (strumento musicale)|organo]], [[sax soprano]]
|band attuale =
|band precedenti =
|numero totale album pubblicati =
|numero album studio =
|numero album live =
|numero raccolte =
}}
{{Citazione|Sono cresciuto assieme al pianoforte, ne ho imparato il linguaggio mentre cominciavo a parlare.|Keith Jarrett}}
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = pianista
|Attività2 = clavicembalista
|Attività3 = compositore
|Nazionalità = statunitense
}}
 
La sua carriera inizia con [[Art Blakey]], [[Charles Lloyd (musicista)|Charles Lloyd]] e, soprattutto, con [[Miles Davis]]. Fin dai primi [[anni 1970|anni settanta]] riscuote grande successo nel jazz<ref name=times1>{{Cita news|lingua=en|url=httphttps://www.nytimes.com/1997/02/09/magazine/the-jazz-martyr.html|titolo=The Jazz Martyr|pubblicazione=[[The New York Times]]|autore=Andrew Solomon|giorno=29|mese=2|anno=1997|accesso=18 agosto 2009}}</ref> e nella musica classica,<ref name=Class>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.classicalarchives.com/artist/16084.html#tv=about|titolo=Artist: Keith Jarrett|accesso=18 agosto 2009}}</ref> come capo formazione[[Bandleader|leader]] e come [[solista]]. La sua tecnica d'[[Improvvisazione (jazz)|improvvisazione]] [[Pianoforte|pianistica]] abbraccia, oltre al [[jazz]], diversi generi musicali: in particolare, [[musica classica]], [[gospel]], [[blues]] e [[musica etnica]]. Ad oggi, è considerato uno dei migliori improvvisatori della storia del jazz, ede uno dei pianisti di maggior successo nella storia del jazz.<ref>''Jazz: The Rough Guide'', Rough Guides Ltd, London, 1995, p326</ref><ref name = "wsj">[http{{Cita web|url=https://onlinewww.wsj.com/articlearticles/SB122367103134923957.html|titolo=A TheJazz WallNight Streetto Journal],Remember|autore=Corinna 11da ottobre [[2008]].Fonseca-Wollheim|sito=WSJ|lingua=en|accesso=2023-05-08}}</ref>
 
==Biografia==
Nato da una famiglia multietnica, originaria dell'[[Ungheria]], Keith è il maggiore di cinque fratelli. In famiglia, sin da piccolo, respira aria di musica. La nonna paterna suona il pianoforte ede una zia lo insegna, mentre il padre, che a causa della [[Grande depressione]] non è riuscito ad avere una buonaadeguata educazione musicale, è ugualmente un grande appassionato. La madre, dal canto suo, fin da piccola ha studiato musica<ref name=corsera13>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/luglio/15/Keith_Jarrett_piano_estasi_anche_co_9_050715013.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*20090421235213/http://archiviostorico.corriere.it/2005/luglio/15/Keith_Jarrett_piano_estasi_anche_co_9_050715013.shtml|titolo=Keith Jarrett: il piano estasi ma anche incubo|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|autore=Valerio Cappelli|giorno=15|mese=7|anno=2005|accesso=18 agosto 2009|urlmorto=sì|dataarchivio=21 aprile 2009}}</ref> ede ha avuto modo di cantare in alcuni cori locali. Keith Jarrett inizia a prendere lezioni di pianoforte all'età di tre anni, svolgendo studi classici e venendo incluso in varie esibizioni all'Academy of Music di [[Filadelfia (Pennsylvania)|Philadelphia]] e al [[Madison Square Garden]]<ref name=allabout>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.allaboutjazz.com/php/musician.php?id=7984|titolo=Keith Jarrett at All About Jazz|accesso=18 agosto 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110318092416/http://www.allaboutjazz.com/php/musician.php?id=7984|dataarchivio=18 marzo 2011}}</ref>; e a nove anni si esibisce nel primo concerto a nove, suonando una composizione di [[Johann Sebastian Bach]]. Dai dodici anni in poi suona come professionista<ref name=biobase>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.biographybase.com/biography/Jarrett_Keith.html|titolo=Keith Jarrett Biography|accesso=18 agosto 2009}}</ref> e dai quindici intraprende studi di [[composizione (musica)|composizione]].<ref name=allabout />
 
Entra quindi al [[Berklee College of Music]] di [[Boston]] ede ottiene una borsa di studio per studiare allaarmonia sotto la prestigiosa cattedraguida di [[Nadia Boulanger]] a [[Parigi]], (la stessa cui si rivolsero anche [[Astor Piazzolla]] e [[Philip Glass]]), ma, declina cortesemente<ref name=corsera1>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/febbraio/08/Keith_Jarrett_all_improvviso_co_0_9502085246.shtml|titolo=Keith Jarrett all'improvviso|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|autore=Vittorio Franchini|giorno=8|mese=2|anno=1995|accesso=18 agosto 2009}}</ref> e si trasferisce a [[New York]] nel [[1964]], esibendosi al [[Village Vanguard]].<ref name=allabout /> Suona con il [[clarinetto|clarinettista]] [[Tony Scott (musicista)|Tony Scott]], che aveva suonato anche con [[Billie Holiday]]. Successivamente Jarrett è con Art Blakey nei [[Jazz Messengers]].<ref name=biobase /> Fra i ''messaggeri'' Jarrett coltivò quel gusto per il [[gospel]]<ref name=corsera11>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/ottobre/29/Echi_gospel_nella_quasi_suite_co_9_061029130.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*20121113201000/http://archiviostorico.corriere.it/19952006/febbraioottobre/0829/Keith_Jarrett_all_improvviso_co_0_9502085246Echi_gospel_nella_quasi_suite_co_9_061029130.shtml|titolo=Keith Jarrett all'improvviso|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|autore=Vittorio Franchini|giorno=8|mese=2|anno=1995|accesso=18 agosto 2009|urlmorto=sì|dataarchivio=13 novembre 2012}}</ref> e il [[blues]] che non lo abbandonò mai più. Era il dicembre [[1965]] e Jarrett aveva 20 anni.
 
Tre mesi dopo lo si ascolta nel quartetto di Charles Lloyd, ununa gruppoformazione importante, che raccolse molti consensi,<ref name=corsera1 /> e in cui Jarrett incontròincontra [[Jack DeJohnette]], un [[Batteria (strumento musicale)|batterista]], anch'egli giovanissimo, destinato ada incrociarsi conincrociare la sua carriera, [[Jack DeJohnette]]. Jarrett in quel quartetto matura, tanto da decidere di lasciare Lloyd e di fondare il suo trio con [[Charlie Haden]], icona del [[contrabbasso]] ''[[free jazz|free]]'', e Paul Motian, batterista passatocon perun ilsignificativo ''passaggio'' nel trio di [[Bill Evans (pianista)|Bill Evans]]. Il primo album che vede Jarrett nel ruolo di leader, ''[[Life Between the Exit Signs]]'' ([[1967]]), il primo album che vede Jarrett nel ruolo di leader, viene pubblicato in questo periodo dall'etichetta Vortex, seguito da ''[[Restoration Ruin]]'' ([[1968]]). Un altro album, ''Somewhere Before'', venneun altro album che viene pubblicato nel 1968 per l'etichetta [[Atlantic Records|Atlantic]]. SuonòSuona spesso il sassofono e vari tipi di percussioni nel ''Quartetto Americano'', ma a partire dallo scioglimento del gruppo nonsi suonòdedica spesso strumentiquasi diversiesclusivamente dalal pianoforte acustico., Nellastrumento che suona nella maggioranza degli album degli ultimi venti anni ha suonato solo il piano acustico.
 
Keith Jarrett ha sofferto di quella che venne diagnosticata come una [[sindrome da fatica cronica]] alla fine degli [[anni 1990|anni novanta]], e fu costretto al confino nella sua casa per lunghi periodi di tempo.<ref name=corsera13 /> Grazie a questo isolamento, ha compiuto buoni progressi verso una completa guarigione<ref name=corsera13 /> ede ha registrato unil nuovo album ''[[The Melody at Night, With You]]'',<ref name=times3>{{Cita news|lingua=en|url=httphttps://www.nytimes.com/1999/11/28/arts/music-keith-jarrett-meditates-on-mortality.html|titolo=MUSIC; Keith Jarrett Meditates on Mortality|pubblicazione=[[The New York Times]]|autore=Peter Watrous|giorno=28|mese=11|anno=1999|accesso=18 agosto 2009}}</ref> originariamente ideato come regalo di [[Natale]] per la moglie.<ref name=corsera13 /> Contrariamente alle sue precedenti modalità di lavoro, in questo album suona ilal [[pianoforte|piano]] da solo, non con pezzi classici o completamente improvvisati, ma piuttosto con vecchie canzoni e [[standard (musica)|standard]].<ref name=times3 /> Nel [[2004]] Jarrett ha vinto il [[premio musicale Léonie Sonning]], normalmente associato a musicisti di [[musica classica]] e a compositori, che in precedenza è stato assegnato ad un solo musicista [[jazz]],: [[Miles Davis]]. La prima persona a ricevere talequesto premio fu, nel [[1959Igor' Fëdorovič Stravinskij|Igor Stravinskij]], nel 1959.

Jarrett ha subìto due [[Igor Stravinskijictus]] nel febbraio e nel maggio 2018, che lo hanno lasciato parzialmente paralizzato e, in particolare, impossibilitato ad usare la mano sinistra.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Nate|cognome=Chinen|url=https://www.nytimes.com/2020/10/21/arts/music/keith-jarrett-piano.html|titolo=Keith Jarrett Confronts a Future Without the Piano|pubblicazione=The New York Times|data=2020-10-21|accesso=2023-05-08}}</ref> Vive a [[Union (Contea di Union, New Jersey)|Union]], [[New Jersey]].<ref name="corsera2">{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2009/maggio/07/provocazione_Jarrett_Liberate_pianisti_classici_co_9_090507080.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*20121113091914/http://archiviostorico.corriere.it/2009/maggio/07/provocazione_Jarrett_Liberate_pianisti_classici_co_9_090507080.shtml|titolo=La provocazione di Jarrett «Liberate i pianisti classici»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|autore=Matteo Persivale|giorno=7|mese=5|anno=2009|accesso=18 agosto 2009|urlmorto=sì|dataarchivio=13 novembre 2012}}</ref>
 
==La musica==
=== Miles Davis ===
[[File:Miles Davis by Palumbo.jpg|thumb|[[Miles Davis]]]]
QuandoAgli inizi del 1970, quando il quartetto di Charles Lloyd si sciolsescioglie, a Jarrett fuviene proposto agli inizi del [[1970]] di entrare a far parte del gruppo di [[Miles Davis]], dopo che Davis ebbe ascoltato Jarrett in un club di New York. Durante la militanza nel gruppo di Davis, Jarrett suonòsuona il [[piano elettrico]] e l'[[organo (strumento musicale)|organo]] elettrico, in alternanza con [[Chick Corea]]; dopo l'uscita di scena di Corea, suonòsuona entrambi gli strumenti contemporaneamente. A dispetto dell'antipatia di Jarrett per la musica elettronica e gli strumenti elettronici, egli vollevuole rimanere nel gruppo per la stima che nutrivanutre per Davis e per la volontà di lavorare con DeJohnette. Jarrett suona in tre album di Davis: ''[[Miles Davis at Fillmore: Live at the Fillmore East]]'', ''[[The Cellar Door Sessions]],'' (registrato il 16-19 dicembre 1970 in un club a [[Washington (distretto di Columbia)|Washington, D.C.]]), e ''[[Live-Evil (Miles Davis)|Live-Evil]]'', composto per lo più da registrazioni rimaneggiate di ''The Cellar Door Sessions''. Inoltre suona l'organo elettrico in ''Get Up With It''; ''Honky Tonk'', il brano in cui suona, ''Honky Tonk'', è una variante di una traccia presente in ''The Complete Jack Johnson Sessions''. LasceràLascia il gruppo di Davis verso la fine del [[1971]], proprio per l'antipatia che aveva nei confronti della musica e degli strumenti elettronici e perché non era pienamente d'accordo con le scelte compositive di Davis, con il qualecui avrà sempre però un rapporto di stima e amicizia.
 
=== Quartetti del 1970 ===
 
Dal 1971 al 1976 Jarrett aggiunseaggiunge il sassofonista [[Dewey Redman]] al preesistente trio con [[Charlie Haden|Haden]] e Motian. Il ''Quartetto Americano'' venneviene spesso integrato con un percussionista addizionale, come Danny Johnson, Guilherme Franco, [[Airto Moreira]] e, sporadicamente, ilcol [[chitarrista]] Sam Brown. I componenti si prestano a suonare una varietà di strumenti: spesso si può ascoltare Jarrett al [[Sassofono soprano|sax soprano]] o alle [[percussioni]], Redman alla [[Musette de cour|musette]] e Motian e Haden su diversediversi tipologietipi di percussioni. Haden produce una varietà di suoni pizzicati e percussivi con il [[basso acustico]], anche filtrandolo con il [[wah-wah]] nella traccia ''Mortgage On My Soul'' dell'album ''Birth''. Il gruppo pubblicòpubblica per le etichette [[Atlantic Records]], [[Columbia Records]], [[Impulse! Records]] and [[Editions of Contemporary Music|ECM]].
 
Gli ultimi due album, entrambi pubblicati per l'[[Impulse! Records|Impulse!]], mettono in risalto principalmente le composizioni degli altri membri della band, al contrario degli altri album, in cui prevalgono le composizioni di Jarrett. Le composizioni di Jarrett conferiscono a questo gruppo un'impronta sonora ben definita. La loro musica è un coinvolgente amalgama di [[free jazz]], [[post -bop]], [[gospel]] e improvvisazioni di carattere mediorientale.
 
Negli ultimi anni settanta, in concomitanza al ''Quartetto Americano'', Jarrett guidòguida il ''Quartetto Europeo'', che pubblicòpubblica per l'[[Editions of Contemporary Music|ECM]], composto dal sassofonista Jan Garbarek, dal bassista Palle Danielsson e dal batterista Jon Christensen. Lo stile di questa formazione è simile a quello del ''Quartetto Americano'', ma molte delle peculiarità d'avanguardia e ''Americana'' sono sostituite dalle influenze della tradizione musicale europea che caratterizzano gli artisti ECM di ogni epoca.
 
=== Solo piano ===
[[File:Steinway Model D.JPG|thumb|Un [[pianoforte]] della [[Steinway & Sons]], simile a quello utilizzato da Jarrett nella maggior parte dei suoi concerti.<ref name=steinway>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.steinway.com/features/KeithJarrett.shtml|titolo=Artist Profile — Pianist Keith Jarrett|accesso=18 agosto 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091014032914/http://www.steinway.com/features/KeithJarrett.shtml|dataarchivio=14 ottobre 2009}}</ref>]]
 
''[[Facing you]]'', Il primo album di Jarrett per l'[[Editions of Contemporary Music|ECM]], ''[[Facing you]]'', è di ''solo piano e'', registrato in studio. Altri dischi vennerovengono registrati con la stessa modalità nella sua carriera, inclusi ''[[Starcase|Staircase]]'' (1976), ''[[The Moth and the Flame (album)|The Moth and the Flame]]'' (1981) e ''[[The Melody At Night, With You]]'' (1999). ''Book of Ways'' (1986) è una registrazione studio di [[clavicordo]] solo.
 
Gli album in studio sono stati accolti con discreto successo, ma a partire dal 1973 Jarrett si esibìesibisce in concerti completamente [[Improvvisazione (jazz)|improvvisati]], le cui registrazioni, tra cui ''[[The Köln Concert]]'' (1975), ''[[Sun Bear Concerts]]'' (1976), lo hanno reso uno degli artisti [[jazz]] di maggior successo commerciale. Jarrett ha argomentato che le sue migliori esibizioni si sono originate nelle occasioni in cui partiva privo di preconcetti su cosa stava per suonare.
 
Un altro dei suoi concerti in piano solo, ''[[Dark Intervals]]'' (1987, Tokyo), nonun haaltro ladei formasuoi diconcerti un'improvvisazionein liberapiano solo, a motivo della brevità dei pezzi non ha la forma di un'improvvisazione libera. Si può considerare una [[Suite (musica)|suite]] di brevi composizioni, sebbene ciascuna di esse sia rigorosamente improvvisata. Inoltre, manca quella componente jazz che pervade gli altri concerti.
 
Nel [[1990]], da una sua esibizione parigina, viene tratto l'album [[Paris Concert]]. Nel '91 si esibisce a Vienna e viene registrato l'album ''[[Vienna Concert]]''.
 
DalNel 2000 hariprende ripreso ada esibirsi, da solo o con lo Standards Trio. ''[[Radiance (Keith Jarrett)|Radiance]]'' (2002) riporta la registrazione di un concerto ad Osaka ed estratti di un concerto a Tokyo, pubblicato in versione integrale nel DVD ''Tokyo Solo'' (2006).<ref name=tokyodvd>{{Cita web|url=http://italia.allaboutjazz.com/php/article.php?id=591|titolo=Keith Jarrett: Tokyo Solo|accesso=19 agosto 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061108052112/http://italia.allaboutjazz.com/php/article.php?id=591|dataarchivio=8 novembre 2006}}</ref> A differenza degli altri concerti, in cui l'improvvisazione si sviluppavasviluppa ininterrotta per 30-40 minuti, i concerti del 2002 consistono di una serie di brevi improvvisazioni, (alcune della durata di un minuto e mezzo, e altre di quindici o venti minuti).
 
Nel settembre 2005 alla [[Carnegie Hall]] Jarrett si è esibitoesibisce nel primo concerto di solo piano in Nord America dopo circa dieci anni, pubblicato l'anno successivo in un doppio album, ''[[The Carnegie Hall Concert]]''.<ref name=times4>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/2006/09/24/arts/music/24chin.html|titolo=One Extraordinary Night, Annotated by Its Architect|pubblicazione=[[The New York Times]]|autore=Nate Chinen|giorno=24|mese=9|anno=2006|accesso=18 agosto 2009}}</ref>
<ref name=times4>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.nytimes.com/2006/09/24/arts/music/24chin.html?_r=1|titolo=One Extraordinary Night, Annotated by Its Architect|pubblicazione=[[The New York Times]]|autore=Nate Chinen|giorno=24|mese=9|anno=2006|accesso=18 agosto 2009}}</ref>
 
=== Trio Standards ===
[[File:Jack DeJohnette.jpg|thumb|left|[[Jack DeJohnette]].]]
 
Nel [[1983]] nasce il cosiddetto ''Trio Standards'', ovvero ldell'incontro di Jarrett con il [[contrabbasso|contrabbassista]] [[Gary Peacock]] (coinvolto in mille avventure del [[jazz]] più creativo e meno conservatore, da [[Bill Evans (pianista)|Bill Evans]] a [[Don Cherry]], da Steve Lacy a Paul Bley) e con [[Jack DeJohnette|DeJohnette]] nasce il cosiddetto ''Trio Standards.'' In quell'anno Jarrett propone al [[Contrabbasso|bassista]] [[Gary Peacock]] e al [[batterista]] [[Jack DeJohnette]] di registrare un album di [[Standard (musica)|standard]] [[jazz]], intitolato semplicemente ''Standards, Volume 1''. Fanno seguito immediatamente ''Standards, Volume 2'' e ''Changes'', registrati nella medesima sessione. Il successo di questi album e il conseguente tour del gruppo consacraronoconsacrano questo nuovo ''Standards Trio'' nella rosa delle formazioni [[jazz]] storiche.
 
Il trio ha registratoregistra numerosi album live e studio, neiin qualicui rivisitano pezzi del repertorio [[jazz]]. Citano [[Ahmad Jamal]] come principale ispiratore,<ref name=times1 /> per il suo uso di linee [[melodia|melodiche]] e [[Tono (musica)|multitonali]]. Il trio hapubblica anche pubblicato rielaborazioni di materiale originale. Nee ne è un esempio l'album ''Changeless'' (1987). Alcuni degli album di [[Standard (musica)|standard]] contengono tracce originali, attribuite a Jarrett, ma consistenti in [[Improvvisazione (jazz)|improvvisazioni]] del gruppo. Gli album live ''Inside Out'' (2001) e ''Always Let Me Go'' (2001) segnalarono un rinnovato interesse del trio per l'improvvisazione assoluta.
 
Da citare lL'album ''[[At the Deer Head Inn]]'' (1992), è un album live di standard, con Paul Motian in sostituzione di DeJohnette, registrato nel locale in cui Jarrett ebbe il primo ingaggio. Per la prima volta dai tempi del ''Quartetto Americano'' Jarrett e Motian suonano insieme e si rincontrano il batterista e il bassista che hanno collaborato nell'album ''Trio 64'' (1963), di [[Bill Evans (pianista)|Bill Evans]].
 
=== Musica classica ===
Sin dai primi anni settanta Jarrett si dedica alla musica classica, registrando esclusivamente per l'[[Editions of Contemporary Music|ECM]]. Da ricordare:
*''In The Light'' (1973). Collabora il [[chitarra|chitarrista]] Ralph Towner. Si compone di pezzi brevi per solo piano, [[Cordofoni|strumenti a corda]] e varie combinazioni di strumenti da camera, inclusi un quartetto di cordearchi, un quintetto di ottoni e una composizione per violoncello e tromboni. Questa collezione testimonia l'interesse del giovane compositore per una serie di stili classici, con differenti risultati espressivi.
*''Luminessence'' (1974) ede ''Arbour Zena'' (1975), entrambi alternano frammenti composti per strumenti aad cordaarco ad improvvisazioni di musicisti jazz, tra cui Jan Garbarek e [[Charlie Haden]]. I [[cordofoni]] hanno un suono struggente, contemplativo, tipico dello “stile ECM” degli anni '70, corroborato dalle appassionate improvvisazioni del sassofono di Garbarek. Sebbene molti appassionati di musica classica considerino questi due album poco rappresentativi, va tenuto presente che l'impegno di Jarrett era volto a creare una fusione tra musica scritta e improvvisata, piuttosto che a scrivere musica prettamente classica. I suoi lavori successivi abbandonerannoabbandonano alcuni sperimentalismi.
*''Ritual'' (1977-) registrato da Dennis Russell Davies, risente delle improvvisazioni di Jarrett).
*''The Celestial Hawk'' (1980) è una composizione per orchestra, percussioni e piano. Eseguito dalla Syracuse Symphony Orchestra, direttore Christopher Keene, e Jarrett al pianoforte., rappresenta Ilil maggior contributo di Jarrett come compositore classico.
*''Bridge of Light'' (1993) è l'ultimo album di composizioni classiche di Jarrett. L'album contiene tre pezzi per solista e orchestra e uno per violino e piano, composti dal 1984 al 1990.
[[File:Johann Sebastian Bach.jpg|thumb|[[Johann Sebastian Bach]]: Jarrett ha pubblicato vari album in cui esegue sue composizioni.]]
 
Nel 1995 l'etichetta Music Masters Jazz pubblicòpubblica un CD nelin qualecui Jarrett suona la parte di piano solo in ''Lousadzak'', un concerto di pianoforte del compositore statunitense Alan Hovhaness. Conduce Dennis Russell Davies.
 
Oltre al suo lavoro di compositore classico, Jarrett ha anche pubblicato album di musica classica per la collana ''New series'' della ECM. Tra i più importanti:
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* [[Wolfgang Amadeus Mozart]], ''Piano Concertos and [[Adagio e fuga per archi (Mozart)|Adagio and Fugue]]'' (1996)
* [[J.S. Bach]], ''Six Sonatas for Violin and Piano, BWV 1014-1019'' - Michelle Makarski & Keith Jarrett (2013) - nona posizione nella Classical Albums statunitense
* [[Carl Philipp Emanuel Bach]], ''Carl Philipp Emanuel Bach'' (2023) - registrazione delle Württemberg Sonatas
 
=== Altre opere ===
Tra le altre opere di Jarrett, ci sono ''[[Gary Burton]] & Keith Jarrett'' del [[1971]]; Burton viene citato per primo, ma tranne una tutte le composizioni meno una sono di Jarrett., dove Jarrett suona anche il [[Pianoforte elettrico|piano elettrico]]-, .

''Ruta & Daitya'' del [[1972]] in cui, dopo aver condiviso l'esperienza con [[Miles Davis|Davis]], Jarrett e DeJohnette registranosi questoesibiscono albumin una serie di duetti. Oltre al pianoforte acustico, Jarrett suona il [[Pianoforte elettrico|piano elettrico]] e l'[[Organo Hammond|organo elettrico]], ed è l'unica volta in cui utilizza questi strumenti in un album dell'[[Editions of Contemporary Music|ECM]]; .

''Hymns/Spheres'' del [[1976]] (improvvisazioni sull'organo del diciottesimo secolo dell'abbazia benedettina di [[Ottobeuren]]), ''Invocations/The Moth and the Flame'' del [[1981]], registrazione dello stesso organo di ''Hymns/Spheres'' dove Jarrett improvvisa al [[sassofono]] all'interno dell'abbazia, estremamente risonante; ''Spirits'' ([[1986]]) in cui Jarrett suona diversi tipi di [[Aerofoni|fiati]] e ''Spheres'' del [[1986]], edizione digitale e ridotta di ''Hymns/Spheres''.
 
Tra gli altri album della carriera di Jarrett ci sono ''Foundations'' (2 CD &nbsp;– le prime esibizioni, dai Jazz Messengers, passando per Charles Lloyd fino al trio con [[Charlie Haden|Haden]] e Motian), ''The Impulse Years, 1973-1974'', gli album ''Fort Yawuh'', ''Treasure Island'', ''Death and the Flower'' e ''Backhand'', ''Mysteries: The Impulse Years, 1975-1976'', gli album ''Shades'', ''Mysteries'', ''Byablue'' e ''Bop-Be'', ''Silence'' (1977), rimasterizzazione digitale di ''Byablue'' e ''Bop-Be'', salvo l'omissione di tre tracce, ''Works'', compilation edita dall'ECM, copre gli anni 1972 &nbsp;– 1981; '':rarum'' (2 CD, ECM; brani selezionati da Jarrett, con lo scopo dichiarato di mettere in evidenza album (''Spirits'', ''Book of Ways'', le [[Improvvisazione (jazz)|improvvisazioni]] di [[Organo (musicastrumento musicale)|organo]]) a suo parere trascurati, rispetto ai celebri lavori con il ''Quartetto Europeo'', il ''Trio standard'', e i concerti di solo piano.
Dopo aver lasciato Davis, Jarrett non farà spesso da [[sideman]], tuttavia compare in album di altri artisti, tra cui: Paul Motian: ''Conception Vessel'' (1972), Airto: ''Free'' (1972), Freddie Hubbard: ''Sky Dive'' (1972), Kenny Wheeler: ''Gnu High'' (1975), Charlie Haden: ''Closeness'' (1976), e con il fratello Scott Jarrett, anch'egli pianista, in ''Without Rhyme or Reason''.
 
==Controversie==
Keith Jarrett è diventato famoso anche per iil suoisuo comportamenticomportamento sul palco durante i concerti. In più di un'occasione, durante diversi concerti, ha chiesto al suo pubblico il più assoluto silenzio, anche con un certo nervosismo,<ref name=corsera8>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/luglio/12/divo_Jarrett_bizze_Perugia_gli_co_9_070712108.shtml|titolo=Il «divo» Jarrett fa le bizze e Perugia gli dà il benservito|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|autore=Vittorio Franchini|giorno=12|mese=7|anno=2007|accesso=18 agosto 2009}}</ref> e ha dichiarato di mal sopportare il fumo<ref name=corsera4>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/ottobre/13/Jarrett_dopo_anni_alla_Scala_co_7_071013059.shtml|titolo=Jarrett, dopo 12 anni alla Scala|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|autore=Vittorio Franchini|giorno=13|mese=10|anno=2007|accesso=18 agosto 2009}}</ref> ede il rumore durante l'esecuzione dei brani,<ref name=corsera3>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/ottobre/15/Jarrett_seduce_Scala_bacchetta_chi_co_9_071015057.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*20121114094132/http://archiviostorico.corriere.it/2007/luglioottobre/1215/divo_Jarrett_bizze_Perugia_gli_co_9_070712108Jarrett_seduce_Scala_bacchetta_chi_co_9_071015057.shtml|titolo=Il «divo» Jarrett fa le bizze e Perugia gli dà il benservito|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|autore=Vittorio Franchini|giorno=12|mese=7|anno=2007|accesso=18 agosto 2009|urlmorto=sì|dataarchivio=14 novembre 2012}}</ref> così come colpi di tosse ed applausi troppo vigorosi mentre il concerto non è terminato.<ref name=corsera3 /> Durante il concerto di Umbria Jazz 2013 è giunto ad esibirsi al buio più completo, rivolgendo le spalle al pubblico<ref>[{{Cita web |url=http://www.umbria24.it/umbria-jazz-riesplode-la-polemica-su-keith-jarrett-pagnotta-lui-paranoico-alcune-persone-imbecilli/191154.html |titolo=Umbria Jazz, riesplode la polemica su Keith Jarrett. Pagnotta: «Lui paranoico, alcune persone imbecilli» |{{!}} Umbria24.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=9 luglio 2013 |dataarchivio=12 luglio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130712192948/http://www.umbria24.it/umbria-jazz-riesplode-la-polemica-su-keith-jarrett-pagnotta-lui-paranoico-alcune-persone-imbecilli/191154.html |urlmorto=sì }}</ref>. Riguardo a queste intemperanze, Jarrett ha dichiarato che non è sua intenzione maltrattare il pubblico, che anzi considera parte integrante delle sue esibizioni,<ref name=corsera2 /> e che le sue esternazioni di malumore e nervosismo sono dovute al fatto che troppe distrazioni causano la perdita della melodia che ha in testa.<ref name=corsera2 /> È usuale sentire in determinati momenti delle registrazioni, in particolare dei live concert, la voce di Jarrett, captata in lontananza dalla microfonatura del piano, seguire con falsetti i fraseggi melodici, usanza riconosciuta nel jazz soprattutto dai solisti, ma non adottata da molti pianisti,. così come aA volte sono catturati i battiti del piede, spesso con molta intensità, nei momenti più ritmici, oltre a varie esternazioni come esclamazioni di "piacere" e soddisfazione durante particolari momenti musicali. Questa (usanza è stata introdotta dadal un altrogrande pianista, [[Oscar Peterson]]). Altre polemiche sono derivate dal suo modo di suonare durante le improvvisazioni, muovendosi sul piano, quasi amoreggiandoci,.<ref name=times1 /> ma Jarrett ha dichiarato che il suo rapporto con il pianoforte è «fisico»,<ref name=corsera13 /> che i suoi movimenti sono involontari<ref name=times1 /> e che gli hanno anche causato dolori alla spalla e alle braccia.<ref name=corsera13 />
 
==Discografia==
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== Collegamenti esterni ==
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* {{cita web|1=http://www.keithjarrett.it|2=KeithJarrett.it|lingua=en, it|accesso=11 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090420001307/http://www.keithjarrett.it/|dataarchivio=20 aprile 2009|urlmorto=sì}}
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*{{cita web|http://www.sonningmusik.dk|The Léonie Sonning Music Foundation|lingua=da}}
* {{cita web|http://www.keithjarrettsonningmusik.orgdk|ConcertiThe Léonie eSonning altreMusic informazioniFoundation|lingua=enda}}
 
{{Premio musicale Léonie Sonning}}