Pozzallo: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Pozzallo
|Panorama =
|Didascalia
|
|Voce
|Bordo bandiera = no
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Roberto Ammatuna
|Partito = [[indipendente (politica)|indipendente]] di [[centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]
|Data elezione = 14-6-2017
|Data
|Data istituzione = 12 giugno [[1829]]
|Superficie = 15.38
|Note superficie =
|Sottodivisioni = nessuna
|Divisioni confinanti = [[Ispica]], [[Modica]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 800
|Nome abitanti = {{it}} Pozzallesi<br>{{scn}}Puzzaḍḍisi
|Patrono = [[san Giovanni Battista]]<br/>[[Madonna del Rosario]]
|Festivo = <small>''Rispettivamente:''</small><br/>24 giugno<br/>7 ottobre
|
|PIL procapite = {{formatnum:18936}} [[Euro|€]]<ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/economia/consumi/25_aprile_17/redditi-2024-quali-sono-le-citta-piu-ricche-in-italia-la-classifica-e-la-mappa-di-tutti-i-comuni.shtml|titolo=Quali sono le città più ricche d’Italia? Milano è solo ottava, Lajatico in top 3: la mappa interattiva del reddito medio per Comune|accesso=20 aprile 2025}}</ref>
|Mappa = Map of comune of Pozzallo (province of Ragusa, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Pozzallo nel libero consorzio comunale di Ragusa
|Motto= {{la}} {{maiuscoletto|Secundis ventis}}<br />{{it}} ''Con il vento a favore''
}}
'''Pozzallo''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> del [[libero consorzio comunale di Ragusa]], in [[Sicilia]].
Comune a vocazione marinara e turistica situato in una posizione strategica per le rotte commerciali, è noto per il [[Porto di Pozzallo|porto]], il maggiore del libero consorzio comunale, per la quattrocentesca [[Torre Cabrera (Pozzallo)|torre Cabrera]], edificata dai [[Contea di Modica|conti di Modica]],<ref>{{cita web|url=https://www.beniculturali.it/luogo/torre-cabrera|titolo=Torre Cabrera|accesso=25 luglio 2022}}</ref> e per le ampie e sabbiose spiagge.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il suo territorio, in parte pianeggiante e in parte sub-collinare, dista circa 35 [[Chilometro|km]] da [[Ragusa]], confina a nord con il comune di [[Modica]] e a nord-est con il comune di [[Ispica]]. È il comune meno esteso del libero consorzio comunale, sebbene presenti un'elevata densità di popolazione.
=== Clima ===
Il clima di Pozzallo rientra nella zona climatica ''Csa'' della [[Classificazione dei climi di Köppen|classificazione di Köppen]] ed è mediterraneo, contraddistinto da inverni miti e piovosi e da estati calde e povere di precipitazioni, mitigate dalla brezza marina.
Secondo una ricerca effettuata dall'[[ENEA]] nel 2001 sull'irraggiamento solare, Pozzallo è il secondo comune italiano su cui il sole batte con maggiore intensità, preceduto solamente da [[Pachino]]. Il valore della [[radiazione solare]] media annua corrisponde a 6 035 [[Joule|MJ]]/[[m²]].<ref>{{Cita web|url=http://www.siciliafan.it/curiosita-su-pozzallo-di-giuseppe-palermo/|titolo=Curiosità su Pozzallo di Giuseppe Palermo|editore=Sicilia Fan|accesso=16 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130622233451/http://www.siciliafan.it/curiosita-su-pozzallo-di-giuseppe-palermo/|dataarchivio=22 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref>
{{ClimaAnnuale
| tempmax01 = 15.3
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}}
== Origini del nome ==
Fino al [[IX secolo]], i [[Impero bizantino|bizantini]] chiamavano questa zona ''Pausis Alòs'' (Παύσις Αλός in [[Lingua greca|greco]], ossia "porto al mare").<ref name=pozzallo/> Fino al [[X secolo]], la zona fu denominata ''Puteus-alòs'', ovvero "[[pozzo]] a mare".<ref name=pozzallo/> Nell'[[XI secolo]], con la conquista [[normanni|normanna]] della Sicilia, il toponimo viene latinizzato in ''Pusalo'' o ''Posalo''. Nel [[XV secolo]], viene citato come ''Alpusalli'', ''Poçallo'', ''Pocial'' e ''Puoçalo''<ref name=pozzallo/>, mentre nel [[XVI secolo]] viene indicato come ''Lapuzzallu'', ''La Puzzallu'', ''La Puzzòla'' e ''Puozzàla''.<ref name=pozzallo/>
Nella prima metà del [[XVII secolo]], le forme comuni sono ''Puzzallus'' e ''Puzzallum'', mentre nella seconda metà del secolo scorso la forma [[Lingua siciliana|siciliana]] ''u Puzzaḍḍu'' viene italianizzata in ''Pozzallo''<ref name=pozzallo/>, comportando la perdita dell'iniziale articolo determinativo.<ref>Esattamente come accaduto in altri comuni siciliani, ad esempio [[Cassaro]], [[Ferla]], [[Priolo Gargallo]].</ref> Frequenti furono gli errori di trascrizione o di interpretazione del toponimo: un certo Sebastiano Salomone affermava che risalisse a un fantomatico ''Pozzo del Gallo'' mai esistito in zona, mentre a parere di [[Corrado Avolio]] derivava dal latino ''pecium'', una misura agraria.<ref name=pozzallo/>
Nel [[1836]], in occasione della visita ufficiale di Sua Maestà, Re [[Ferdinando II delle Due Sicilie]], si propose di mutare il nome in ''Ferdinandea'', al fine di ottenere l'appoggio del re in alcune dispute territoriali con Modica; tuttavia, a causa di una tempesta, la visita fu cancellata.<ref name=pozzallo/> Nel [[1935]], l'amministrazione comunale, con l'obiettivo di incrementare il turismo nella zona, propose ''Rosa Marina'', trovando la resistenza della popolazione, in maggioranza analfabeta.<ref name=pozzallo/>
== Storia ==
=== Preistoria ed età classica ===
[[File:Necropoli_di_contrada_Bellamagna.jpg|thumb|upright=1.3|La [[Necropoli di Bellamagna]]]]
Le antiche attestazioni della presenza umana nei pressi della città si trovano in contrada [[Necropoli di Bellamagna|Bellamagna]], a Cozzo Rao e in contrada Carpintera. La prima si trova 2,5 chilometri a nord-ovest di Pozzallo, la seconda circa un chilometro a nord e la terza è a ridosso del cimitero comunale. In questi siti sono state rinvenute [[Tomba a grotticella|tombe a grotticella]] artificiale, risalenti all'[[età del bronzo]] e alla [[cultura di Castelluccio]], datata tra il 2200 e il 1450 a.C. La necropoli di contrada Bellamagna è quella meglio conosciuta, mentre le informazioni sugli altri due siti risultano lacunose<ref>V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Censimento dei siti dell'antica età del bronzo nel territorio modicano, in Archivum Historicum Mothycense, n. 5, 1989; V.G. Rizzone, A. M. Sammito, Indagine topografica dei siti dell'antica età del bronzo nel territorio modicano, in Aitna 4, 2010, pp. 56-57</ref>.
In [[contrada Porrello]], situata tre chilometri a est di Pozzallo, sorgeva probabilmente un ''[[Emporio|empòrion]]'' di età arcaica, ed è attestata una necropoli [[Tarda antichità|tardoantica]]<ref name="G. Rizzone, A. M 2004, p. 72">V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Stato e prospettive delle ricerche archeologiche a Modica, in Archivum historicum mothycense, 10, 2004, p. 72; M. Frasca, Archeologia degli Iblei, 2015, p. 98</ref>. Nel [[1908]] fu inoltre ritrovato, in un terreno di proprietà del marchese Corrado Tedeschi, un recipiente con all'interno 600 [[monete romane]]; circa 400 di esse furono trafugate, mentre le restanti 229 furono studiate dall'archeologo trentino [[Paolo Orsi]], che le datò tra il 72 e il 249 d.C.<ref name=pozzallo/> A epoca tardoantica risale anche una necropoli costituita da due [[Ipogeo|ipogei]] con [[Arcosolio|arcosoli]] monosomi e polisomi e da [[Cultura delle tombe a fossa|tombe a fossa]]<ref>V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Carta di distribuzione dei siti tardo-antichi nel territorio di Modica, in Archivum historicum mothycense, 10, 2004, pp. 128-129</ref>.
Ipogei tardoantichi, alterati da costruzioni successive, sono presenti anche in contrada Carpintera<ref>V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Nuove aggiunte a "Carta di distribuzione dei siti tardo-antichi nel territorio di Modica, in Archivum historicum mothycense, 13, 2007, p. 38</ref>, mentre quelli situati in alcune delle vie centrali della città sono stati distrutti o occultati dallo sviluppo urbanistico<ref>V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Aggiunte e correzioni a Carta di distribuzione dei siti tardo-antichi nel territorio di Modica, in Archivum historicum mothycense, 10, 2004, p. 127</ref>.
Reperti risalenti al [[IV secolo d.C.]] provengono dalla zona centrale della città<ref>V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Terze aggiunte a "Carta di distribuzione dei siti tardo-antichi nel territorio di Modica", in Archivum historicum mothycense, 16-17, 2010-2011, pp. 213-214</ref>. Resti di età medievale, forse risalenti al [[XII secolo]] e probabilmente attribuibili a fornaci, furono rinvenuti da Orsi nella zona tra Pozzallo e [[Santa Maria del Focallo]], frazione di [[Ispica]].<ref name="pozzallo">{{cita|Rogasi|}}.</ref><ref name= dormiente>{{cita|Dormiente|}}.</ref>
Alla fine del [[XIX secolo]], fu ritrovata nella zona dello ''Scaro'' un'antica tomba [[Messeni|messena]], presumibilmente risalente alla [[terza guerra messenica]] e attribuita da alcuni storici a un membro dell'alta nobiltà; si ipotizza, quindi, che la zona divenne luogo di rifugio per alcuni soldati messeni sconfitti, che ivi si stabilirono in capanne di fortuna.<ref name= pozzallo/><ref>{{cita|Sigona}}.</ref>. Tuttavia, tali supposizioni sono state messe in dubbio da diversi storici, che hanno evidenziato come non sia stata fatta un'adeguata ricognizione del sito tombale prima della sua definitiva copertura.<ref>Nicola Bruno, ''Indagine topografica'', in {{cita|Dormiente|}}.</ref>
=== Medioevo: il ''Caricatore'' e la Torre Cabrera ===
[[File:Pozzallo Torre Cabrera.jpg|thumb|upright=1.3|La [[Torre Cabrera (Pozzallo)|Torre Cabrera]]]]
[[File:Mappa Pozzallo 1764.jpg|thumb|upright=1.3|Mappa di Pozzallo, realizzata dal notaio Biagio di Falco, risalente al 1764.<br>Si noti la rappresentazione stilizzata della Torre Cabrera (al centro della mappa), del molo ad essa adiacente e dei magazzini del Caricatore.]]
Verso la fine del [[XIV secolo]], [[Manfredi III Chiaramonte]], [[Contea di Modica|conte di Modica]], si interessò della zona compresa tra [[Capo Passero]] e [[Marina di Modica|Punta Regilione]]. Quel tratto di costa era caratterizzato dalla presenza di numerosi pozzi naturali d'acqua dolce, tra cui quello della ''Senia''<ref>Anticamente situato dove oggi sorge Piazza Senia.</ref> e quello di ''Pozzofeto'',<ref>Anticamente situato nell'attuale tratto iniziale del Lungomare ''Pietrenere''.</ref> che consentivano il ristoro ai marinai di passaggio.
Nella zona erano inoltre presenti dei magazzini in disuso, che il conte aveva intenzione di ricostruire al fine di realizzare un porto strategico lungo la rotta verso [[Malta]]<ref name=pozzallo/>. Tuttavia, nel [[1391]] Manfredi morì e il progetto fu ripreso dal suo successore, [[Andrea Chiaramonte|Andrea]], che costruì un ''Caricatore'', ossia un complesso di magazzini che comprendeva pontili e scivoli per l'imbarco di merce, specialmente [[frumento]], [[Orzo (alimento)|orzo]] e [[Ceratonia siliqua|carrube]], sui velieri<ref name=pozzallo/>.
Nel [[1392]], [[Martino I di Sicilia|Martino il Giovane]] invase la Sicilia, per prenderne possesso dopo aver sposato [[Maria di Sicilia]], sovrana dell'isola. Gli invasori trovarono la resistenza di una piccola [[Fazione dei Latini|coalizione filo-angioina]], guidata da Andrea Chiaramonte. La coalizione venne agilmente sconfitta dall'esercito aragonese, guidato da [[Bernardo Cabrera]], e Andrea venne impiccato a [[Palermo]] per alto tradimento. Il nuovo re premiò Cabrera, nominandolo Grande Ammiraglio del Regno d'Aragona e concedendogli il territorio della prestigiosa [[Contea di Modica]]. Egli ampliò il caricatore e costruì la ''piana dei fossi'', una serie di fossati capaci di contenere migliaia di ''salme'' di frumento<ref name=pozzallo/>. Quando morì, la contea passò al figlio [[Bernardo Giovanni Cabrera|Bernardo Giovanni]], che chiese l'autorizzazione di poter costruire una torre di difesa per proteggere la zona dalle incursioni dei [[Pirateria|pirati]], che solevano nascondersi nelle rade di Raganzino, Maganuco e Cala Brigantina; il decreto di erezione della torre è datato [[1429]] per opera di [[Tommaso Fazello]], che attribuisce erroneamente la costruzione a Bernardo e non al figlio Giovanni Bernardo<ref name=pozzallo/>. La [[Torre Cabrera (Pozzallo)|torre del Pozzallo]], in seguito denominata ''Cabrera'', aveva mura esterne spesse due metri ed era lambita dal mare su un lato.
Lì prestavano servizio circa sessanta tra soldati e artiglieri<ref>{{cita libro | nome= William Henry| cognome= Smith| titolo= Memoir descriptive of the Resources, Inhabitants, and Hidrography of Sicily and its Islands| anno= 1824| editore= | città= Londra}}</ref> e sulle sue terrazze erano piazzati cannoni di diverso calibro, mentre i cavalleggeri sorvegliavano la costa<ref>{{Citazione|''Alla Torre del Puzzallo vi stanno quattro uomini a guardia, et hanno tre smerigli di bronzo, et alcuni falconetti, moschettini, archibugi, et scoprendo vascelli fanno segni, però sarebbe bene innanzi per la parte di mare farni una piattaforma''|[[Camillo Camilliani]], ''Descrizioni del litorale siculo'', [[1583]]}}</ref>. All'interno della torre viveva anche il Regio Maestro Portolano, nominato direttamente dal conte, che era la massima carica amministrativa della borgata e si occupava della supervisione di tutte le attività di carico e scarico delle merci dai magazzini.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.pozzallo.rg.it/turismo/dettaglio.aspx?id=c041c313168687dad4308518309e73d2|titolo=Pozzallo e la sua storia|accesso=30/12/2022}}</ref>
In questo periodo, un ignoto autore siciliano scrisse che "''Puzzallo è, fra li caricatori di frumento, mediocre''", ritenendo che il caricatore pozzallese fosse non all'altezza rispetto ai maggiori porti siciliani ([[Palermo]], [[Siracusa]], [[Catania]] e [[Messina]])<ref name=pozzallo/>.
Il 25 gennaio [[1661]], al largo di Pozzallo, si combatté una battaglia navale tra sei [[Galea|galee]] dei [[Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme|Cavalieri ospitalieri]], partite da [[Augusta (Italia)|Augusta]], e un [[vascello]] [[Impero ottomano|ottomano]], detto ''delle Barrette'', diretto a [[Smirne]] da [[Tunisi]], dove si era rifornito di schiavi.<ref>{{q|La notte de' 24 Gennaro del seguente anno 1661 eran partite per Augusta sei Galere di questa Squadra col Generale Prior della Bagnara (Fabrizio Ruffo di Bagnara), e trovandoli la mattina seguente verso il Capo Passaro, incontrarono un Vascello Corsaro di Tunisi, che per tale riconosciuto, nell'istesso punto l'investirono, & in poche hore di combattimento lo sottomisero con morte di pochi Turchi, & alcuni pochi feriti de' nostri. Era un Vascello armato parte a guerra, e parte a mercantia, che navigava da Tunisi alle Smirne. Vi si trovarono dentro un Chiaus del G. Signore di ritorno da un'Ambasciata fatta di Algieri, Tunisi, e Tripoli, e con esso lui il Cardis di Tunis, & un suo Figlio, ch'andava a procacciarsi alla Porta la conferma di quella Carica. Si fecero frà Turchi, e Mori 130 schiavi, con quantità di Mercantie consistenti in Berrette, Cocciniglia, Zuccari, e Barracani, di modo ch'ascese il bottino per la Religione sopra 70.000 Pezze da otto|fra' Bartolomeo dal Pozzo}}</ref><ref>{{cita libro | nome= Bartolomeo | cognome= dal Pozzo | titolo= Historia della Sacra Religione Militare di San Giovanni Gerosolimitano | anno= 1715| editore= | città= }}</ref> La battaglia, vittoriosa per la flotta cristiana, è stata ritratta in un dipinto seicentesco commissionato da Francesco Filomarino, signore di [[Teggiano|Diano]], che vi aveva partecipato.<ref>{{cita web|url=https://www.ponteonline.com/files/pdf_schede_critiche_aggiuntive/983.pdf|titolo=''Battaglia navale di Pozzallo''|accesso=25 maggio 2021|dataarchivio=25 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210525080804/https://www.ponteonline.com/files/pdf_schede_critiche_aggiuntive/983.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
Il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVII secolo]] furono difficili per la borgata: si susseguirono quattro epidemie di peste (1576<ref>Che, secondo Placido Carrafa, sterminò quasi totalmente la popolazione.</ref>, 1622, 1626 e 1631), tre carestie (1581, 1590 e 1672), tre invasioni di cavallette (1616, 1637 e 1666) e due alluvioni (1619 e 1622), che decimarono la popolazione<ref name=pozzallo/>. Il [[Terremoto del Val di Noto del 1693|terremoto del 1693]] comportò il crollo della torre, che già dava segni di cedimento.<ref name=pozzallo/> L'artiglieria che venne recuperata dalle macerie fu spostata sulla scogliera tra ''Pietre Nere'' e [[Santa Maria del Focallo]], dando via libera ai pirati di poter saccheggiare la borgata<ref name=pozzallo/>. Dopo mesi di proteste da parte degli abitanti, stanchi delle continue incursioni dei corsari, la Torre fu ricostruita con l'aggiunta di una piattaforma merlata affacciata sul mare<ref>Come auspicato da [[Camillo Camilliani]], vedasi [[#cite_note-21|la nota 21]].</ref> e una serie di [[contrafforte|contrafforti]], per dare maggiore stabilità<ref name=pozzallo/>.
In seguito la Torre fu ulteriormente rinforzata con delle spranghe di ferro che ne cingevano le mura; tuttavia, esse furono rimosse durante la ristrutturazione del [[1960]]<ref name=pozzallo/>.
All'inizio del [[XIX secolo]] scoppiò la polveriera, sita all'ultimo piano della torre, che danneggiò la struttura e che scagliò alcuni massi sulle abitazioni; la torre fu subito ricostruita; ormai aveva perso la sua funzione strategica: le incursioni dei pirati non avevano più luogo da decenni e la ricostruzione aveva uno scopo estetico più che difensivo<ref name=pozzallo/><ref name=gsigona>{{cita|G. Sigona|}}.</ref>.
=== Dall'erezione a Comune autonomo alla Seconda Guerra Mondiale ===
Con la fine del [[feudalesimo]] in Sicilia, il caricatore perse importanza e, nel corso del [[XIX secolo]], fu demolito<ref>Fu completamente abbattuto sul finire degli anni 1960.</ref> per lasciare spazio alle abitazioni: la popolazione era costituita in un primo tempo da poche centinaia di persone fra soldati e pescatori, ma ben presto, con l'incremento delle attività marittimo-commerciali, arrivò a triplicarsi.
Presso le famiglie facoltose del paese iniziò quindi a svilupparsi l'idea di una possibile separazione da [[Modica]], di cui Pozzallo era una frazione, per costituire un comune autonomo, nell'ottica di aumentare il volume delle attività commerciali e delle entrate dalle tasse.<ref name=vivipozzallo1>{{cita web|url=https://www.vivipozzallo.it/il-comunello-parte-uno|titolo=Il Comunello|editore=vivipozzallo.it|accesso=11 agosto 2021}}</ref> Questa prospettiva trovò la resistenza del [[decurionato]] di Modica, che amministrava direttamente la borgata tramite un Eletto e un Ispettore di Polizia. Le richieste di autonomia amministrativa spinsero Modica, nel [[1817]], a concedere a Pozzallo 21 eleggibili presso il decurionato, misura ritenuta comunque insoddisfacente dagli abitanti pozzallesi, che continuarono a perorare [[separatismo|la causa separatista]].<ref name=vivipozzallo1 />
La disputa ultradecennale con Modica si risolse infine il 12 giugno 1829, quando, con decreto del Re [[Francesco I delle Due Sicilie]], Pozzallo venne eretta a comune autonomo<ref>{{Citazione|La borgata detta ''il Pozzallo'', attualmente dipendente dal Comune di [[Modica]], è eretta in separato Comune|[[Francesco I delle Due Sicilie]], decreto del 12 giugno 1829]}}</ref>, pur con un territorio dalle dimensioni ridotte; nei decenni seguenti e nel secolo successivo si tentò varie volte, invano, di ottenere l'ampliamento.<ref name="La Fauci">{{Cita|La Fauci}}</ref> I primi dati certi sulla popolazione risalgono al 1826, quando risultavano residenti {{formatnum:1132}} abitanti, mentre nel 1831 si contavano già {{formatnum:1787}} abitanti.<ref name=pozzallo/>
In seguito all'impennata demografica, dovuta all'erezione a comune autonomo, si formarono tre nuclei abitativi principali: uno nei pressi della Torre Cabrera, uno nei pressi del pozzo d'acqua dolce della ''Senia'', ossia l'odierno quartiere di Vico Vicci, e uno nei pressi del pozzo di ''Pozzofeto'', in prossimità di quello che successivamente sarebbe diventato il quartiere Scaro.<ref name= comunello>{{cita web|url=https://www.vivipozzallo.it/il-comunello-parte-due|titolo=Il Comunello - Part Due}}</ref> In quegli anni ebbero inizio le prime significative opere di edilizia pubblica: vennero costruite diverse strade e piazze (la rotabile Pozzallo-Modica, la Pozzallo-[[Ispica|Spaccaforno]] e la Pozzallo-[[Scicli]], nonché, in territorio comunale, corso [[Vittorio Veneto]]<ref>All'epoca noto come via Enrico Giunta</ref>, via Scaro, il Lungomare ''Pietrenere''<ref>Denominato durante il [[fascismo]] ''Lungomare Littorio'', familiarmente noto come ''via 'ra fasòla'' (''via dei fagioli'', dal nome del rancio ricevuto dai muratori quale compenso per i servizi lavorativi) dagli abitanti.</ref>, Piazza delle Rimembranze<ref>All'epoca noto come Piazza del Commercio.</ref> e Piazza Senia), il molo commerciale della Balata, la Villa Comunale, il mercato, una scuola elementare e la [[chiesa della Madonna del Rosario (Pozzallo)|Chiesa Madre]].<ref name= comunello /> Nel 1891, inoltre, venne costruita la [[stazione di Pozzallo]], inaugurata il 23 dicembre, che garantì al paese un collegamento ferroviario con i centri vicini.
[[File:Pozzallo Bombardamenti 1943.jpg|thumb|upright=1.3|Case in via [[Francesco Crispi]] (odierna via [[Giuseppe Mazzini]]) danneggiate da un [[Bombardamenti strategici durante la seconda guerra mondiale|bombardamento alleato]] nel 1943]]
[[File:Pozzallo_anni_40.jpg|thumb|upright=1.3|Il quartiere Scaro alla fine degli [[anni 1940]], dopo la ricostruzione]]
Alla separazione da Modica seguì un periodo di prosperità economica, che vide l'affermazione di diverse famiglie borghesi, peraltro maggiori fautrici dell'indipendenza del comune: le principali furono i Giunta, i Pandolfi, gli Avitabile e i Tedeschi-Polara,<ref>In onore di quest'ultima famiglia venne apposta nello stemma comunale una stella bianca, essendo il loro stemma famigliare composto da sette stelle.</ref> che controllavano le attività economiche, prevalentemente legate al commercio marittimo per mezzo di decine di velieri.<ref name=pozzallo/> Sul finire dell'Ottocento, si registrò nel paese un volume di movimento merci che superava le {{formatnum:25000}} tonnellate, rendendo Pozzallo, insieme a Siracusa, il principale porto commerciale della Sicilia sud-orientale.<ref name=gsigona />
Durante il [[Risorgimento]], Pozzallo fu una delle prime località della Sicilia a sollevarsi contro i [[Borbone delle Due Sicilie|borbonici]] dopo lo [[sbarco a Marsala]] ad opera dei [[spedizione dei Mille|Mille]] di [[Giuseppe Garibaldi]]: già il 17 maggio del 1860, due giorni dopo la [[battaglia di Calatafimi]], il comune si era schierato in favore dei garibaldini, issando la bandiera tricolore.<ref>Dal Proclama inviato a Garibaldi dal Comitato d'insurrezione di Modica, datato 30 maggio 1860, in biblioteca De Leva, presso l'Archivio di Stato di Modica (notizia tratta dalla pubblicazione ''Modica nelle tesi di laurea'', genius loci, 2003, pag. 40).</ref> Il principale esponente della sollevazione cittadina fu il patriota Raffaele Scala, iscritto alla [[Giovine Italia]], celebrato con un busto bronzeo all'interno della Villa Comunale.<ref name=frecciaverde>{{cita web|url=https://www.lafrecciaverde.it/sicilia-da-scoprire-ispica-e-pozzallo/|titolo=Ispica e Pozzallo|accesso=17 gennaio 2023}}</ref>
Al periodo di splendore commerciale della cittadina coincise il declino della Torre Cabrera: già nel 1848 il Re [[Ferdinando II delle Due Sicilie]] ne aveva ordinato il disarmo completo, declassandola a sede di un battaglione di Finanza, rimosso nel 1895<ref name=pozzallo/>.
L'edificio rimase inutilizzato fino alla [[seconda guerra mondiale]], quando fu piazzata sulla terrazza la batteria contraerea per contrastare i bombardamenti alleati<ref name=pozzallo/><ref name=frecciaverde />. Tra il 18 gennaio e l'8 luglio del 1943, infatti, Pozzallo subì un numero considerevole di incursioni nemiche, che colpirono spesso edifici civili, pur concentrandosi soprattutto sulla stazione ferroviaria e gli stabilimenti industriali Giuffrida e SPERO, lungo via Francesco Crispi<ref>Odierna via Giuseppe Mazzini.</ref>, alla periferia settentrionale del paese. <ref>{{Cita|La Fauci|pp. 89-115}}</ref> In quei mesi, numerosi cittadini pozzallesi furono sfollati nei comuni e nelle campagne vicine. <ref name="La Fauci" /><ref>{{Cita|Pumillo|pp. 47-51}}</ref> In seguito allo [[Sbarco in Sicilia|sbarco alleato del 10 luglio 1943]] e ai ripetuti bombardamenti dal mare, le forze italo-tedesche si arresero all'equipaggio del cacciatorpediniere britannico H.M.S. ''Brissenden'' alle ore 13:15 del giorno successivo allo sbarco. <ref>{{Cita|La Fauci|pp. 121-140}}</ref> Dopo la fine del conflitto, la Torre Cabrera cessò definitivamente il suo scopo militare e venne nominata ''[[Monumenti nazionali (Italia)|monumento nazionale]]''.<ref name=pozzallo/>
=== Dal dopoguerra ad oggi ===
La ricostruzione materiale e istituzionale del paese iniziò subito dopo la fine della guerra e si protrasse per anni, insieme all'eliminazione delle scorie del conflitto; un miglioramento delle condizioni economiche si ebbe grazie all'occupazione di diversi abitanti nel settore marittimo e portuale e alle rimesse provenienti dai numerosi pozzallesi emigrati negli [[Stati Uniti d'America]], in particolare a [[Brooklyn]] ove sorge, dal 1919, la ''Society of Citizens of Pozzallo'', antica società di cittadini italiani presenti a [[New York]].<ref>{{cita web|url=https://www.oltreimuri.blog/society-of-the-citizens-of-pozzallo/|titolo=Society of the Citizens of Pozzallo|accesso=21 agosto 2025}}</ref> Il miglioramento delle condizioni sociali si palesò anche nell'attività amministrativa con l'edificazione di nuovi quartieri, l'istituzione di varie scuole e la realizzazione di diverse opere pubbliche. <ref>{{Cita|La Fauci|pp. 141-322}}</ref><ref>{{Cita|Pumillo|p. 67}}</ref>
Nel 1954 venne posato il primo cavo telefonico sottomarino del Mediterraneo, che congiungeva Pozzallo a [[Malta]]. Lungo 54 miglia, disponeva di 36 canali amplificati (un amplificatore sommerso), consentendo 36 conversazioni simultanee con l'Isola dei Cavalieri. Tale cavo, segnalato con dei pali nella zona antistante la ''balata'', sostituiva i precedenti due, telegrafici, di proprietà della ''Cable and Wireless [[Limited|Ltd.]]'', già acquistati per metà da Re [[Vittorio Emanuele III]], secondo quanto disposto dal Regio Decreto n. 2112 del 22 dicembre [[1938]]. Il cavo è ancora oggi adagiato sul fondo del mare, pur non essendo in uso, in quanto sostituito da [[Ponte radio|ponti radio]] a [[microonde]].
Nel [[1992]] fu completata la costruzione del [[Porto di Pozzallo|porto]], che ha contribuito in modo significativo alla crescita economica della cittadina, favorendone lo sviluppo sia in ambito commerciale, sia in ambito turistico.
=== Simboli ===
[[File:Pozzallo-Stemma.
[[File:Pozzallo-Gonfalone.svg|right|100px|thumb|Gonfalone del comune di Pozzallo]]
{{vedi anche|Armoriale dei comuni del Libero consorzio comunale di Ragusa}}
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con Regio Decreto dell'8 maggio 1933.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2101 |titolo= Pozzallo, decreto 1933-05-08 RD, concessione di stemma e gonfalone |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref> Inizialmente, nel capo dello stemma era presente un [[fascio littorio]] su campo rosso, aggiunto secondo il Regio Decreto n. 1440 del 12 ottobre 1933 e rimosso secondo il Decreto Legge Luogotenenziale n. 394 del 10 dicembre 1944, in seguito alla caduta del [[Storia del fascismo italiano|regime fascista]].<ref>[http://www.bibliotecapozzallo.it/images/Documenti%20storici/Decreto%204.jpg Decreto dell'8 maggio 1933].</ref>
==== Stemma ====
{{citazione|D'azzurro alla torre quadrangolare d'argento sul mare, accostata a destra da una navicella e nel cantone sinistro del capo da una stella d'argento di cinque raggi con il motto intorno ''{{maiuscoletto|secundis ventis}}''. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Lo stemma è dominato da una rappresentazione stilizzata della [[Torre Cabrera (Pozzallo)|Torre Cabrera]], principale monumento della città; a sinistra è presente una [[goletta]], simbolo della vocazione marittima della città; in alto a destra è presente una stella bianca a cinque punte, circondata dalla scritta <small>SECUNDIS VENTIS</small> ("Con il vento a favore"), ispirata al blasone dei marchesi Polara, per quasi due secoli principale famiglia nobile della città attraverso i suoi rami cadetti, che era composto da sette stelle bianche su campo azzurro.
==== Gonfalone ====
{{citazione|Drappo rettangolare di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento <small>COMUNE DI POZZALLO</small>.}}
Il gonfalone è un drappo di azzurro, recante su di esso il nome del comune e lo stemma cittadino.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
;Chiesa della Madonna del Rosario
[[File:Chiesa_Madonna_del_Rosario_Pozzallo.jpg|thumb|upright=1.3|Chiesa della Madonna del Rosario]]
La [[Chiesa della Madonna del Rosario (Pozzallo)|Chiesa della Madonna del Rosario]], situata nel centro storico di Pozzallo e affacciata su piazza San Pietro, è la chiesa madre della città.<ref>{{cita web|url=https://www.pozzallo.net/guida/itinerario/chiesa_rosario.php|titolo=Chiesa della Madonna del Rosario|accesso=21 maggio 2020|dataarchivio=19 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200919065211/http://www.pozzallo.net/guida/itinerario/chiesa_rosario.php|urlmorto=sì}}</ref> Costruita in [[Architettura neoclassica|stile neoclassico]] tra il 1876 e il 1937, fu inizialmente dedicata a [[San Pietro]] e consacrata alla [[Madonna del Rosario]] nel 1891. A tre navate con pianta a croce latina, conserva opere di rilievo come la statua in cartapesta leccese attribuita a [[Luigi Guacci]], tele di [[Roberto Porcelli]] e di [[Valente Assenza]], oltre al pulpito ligneo di Raffaele Caruso.
;Santuario di Santa Maria di Portosalvo
{{vedi anche|Santuario di Santa Maria di Portosalvo}}
La [[Chiesa di Santa Maria di Portosalvo (Pozzallo)|Chiesa di Santa Maria di Portosalvo]], edificata in [[Architettura neoclassica|stile neoclassico]] nel [[1746]] accanto alla [[Torre Cabrera (Pozzallo)|Torre Cabrera]]. Nel 2007 è stata edificata una nuova facciata in [[architettura moderna|stile moderno]] sul lato nord, che si affianca all’impianto originario. Nel 2022 la parrocchia è stato elevata al rango di santuario.
;Chiesa di San Giovanni Battista
Situata nel quartiere Raganzino, è stata edificata alla fine degli anni 1960 in [[architettura moderna|stile moderno]] su progetto degli architetti Concetto Russo e Franco Caruso e per impulso del parroco Sebastiano Palumbo<ref>{{Cita|Armenia}}</ref>. Sorge nello stesso luogo in cui, dal [[1924]], si trovava una chiesetta dedicata a [[San Giovanni Battista]], successivamente sostituita dall’attuale edificio di culto. <ref>{{cita web|url=https://www.pozzallo.net/guida/itinerario/chiesa_san_giovanni.php|titolo=Chiesa San Giovanni Battista|accesso=21 maggio 2020|dataarchivio=19 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200919060609/http://www.pozzallo.net/guida/itinerario/chiesa_san_giovanni.php|urlmorto=sì}}</ref>
;Chiesa di San Paolo Apostolo
Edificata a partire dal 1967 su progetto dell'architetto Concetto Russo, sorge nell’omonimo quartiere. La chiesa presenta una caratteristica pianta ottagonale, ispirata alle tende dei convegni ebraici nel deserto, mentre gli interni, semplici ed essenziali in stile francescano, sono stati realizzati su progetto di Fra' Alberto Farina.<ref>{{cita web|url=https://www.pozzallo.net/guida/itinerario/chiesa_san_paolo.php|titolo=Chiesa San Paolo Apostolo|accesso=21 maggio 2020|dataarchivio=19 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200919064940/http://www.pozzallo.net/guida/itinerario/chiesa_san_paolo.php|urlmorto=sì}}</ref>
;Chiesa della Madonna della Fiducia
Costruita nel 2000 lungo la Strada Provinciale 46, ospita l'oratorio delle [[Suore francescane della penitenza e della carità cristiana|Sorelle Francescane della Penitenza e della Carità cristiana]].<ref>{{cita web|url=https://www.diciamocisi.it/scheda-chiesa/chiesa-maria-madre-della-fiducia--8038/sicilia/1/ragusa/pozzallo--7877/|titolo=Chiesa Maria Madre della Fiducia|accesso=21 maggio 2020}}</ref>
;Cappella di Santa Rosalia
Edificata negli [[anni 1920]] accanto alla [[Villa Tedeschi]], fu voluta dal marchese Corrado Tedeschi in memoria della moglie Rosalia, prematuramente scomparsa.
=== Architetture civili ===
;Torre Cabrera
{{vedi anche|Torre Cabrera (Pozzallo)}}
[[File:Pozzallo Torre Cabrera.jpg|thumb|Torre Cabrera]]
Costruita tra il [[XV secolo|XV]] e il [[XVI secolo]] per volere della famiglia [[Cabrera (famiglia)|Cabrera]], la torre aveva originariamente funzione difensiva e di avvistamento lungo la costa. Dichiarata [[Monumenti nazionali (Italia)|monumento nazionale]], rappresenta oggi l'edificio simbolo di Pozzallo e uno dei principali riferimenti storico-architettonici della città.
;Palazzo comunale "Giorgio La Pira"
{{vedi anche|Palazzo comunale Giorgio La Pira}}
[[File:Palazzo_Giorgio_La_Pira_Pozzallo.jpg|thumb|upright=1.3|Palazzo comunale "Giorgio La Pira"]]
Edificato tra il 1923 e il 1926, il palazzo fu intitolato a [[Giorgio La Pira]] e dal 1928 è la sede del Comune di Pozzallo. L’edificio, situato nel centro cittadino, è divenuto nel tempo uno degli inequivocabili simboli istituzionali e architettonici della città.
;Villa Tedeschi
{{vedi anche|Villa Tedeschi}}
[[File:Villa_Tedeschi_Pozzallo.jpg|thumb|upright=1.3|Villa Tedeschi]]
Costruita nel [[XIX secolo]], appartenne ai marchesi Polara Tedeschi, famiglia nobile che esercitò a lungo un ruolo di rilievo nella vita politica e sociale di Pozzallo dopo la separazione da [[Modica]]. Oggi la villa ospita la biblioteca civica ed è sede di attività culturali e istituzionali.
;Palazzo Giunta-Musso
Costruito nel 1845 per ospitare il municipio, è stato in seguito acquistato da Vincenzo Giunta e Mariannina Musso, che nel 1926 hanno affidato all'architetto Vincenzo Arangio la ristrutturazione dell'edificio, terminata nel 1928. Insieme al palazzo comunale, è uno degli esempi significativi di [[Art Nouveau|architettura ''Liberty'']] nella cittadina. Bene vincolato dal 1978, l'anno seguente è stato acquistato dal comune, che lo ha adibito a sede della videoteca e biblioteca comunale, prima che quest'ultima venisse spostata presso Villa Tedeschi.<ref>{{cita web|url=http://www.eastsicily.com/company/palazzo-musso-2|titolo=Palazzo Musso|editore=eastsicily.com|accesso=6 gennaio 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comune.pozzallo.rg.it/pubdoc/atto_7056_delib.%20gm%20n.71.pdf|titolo=Deliberazione della Giunta Municipale|accesso=22 aprile 2021|sito=Comune di Pozzallo|dataarchivio=22 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210422213950/https://www.comune.pozzallo.rg.it/pubdoc/atto_7056_delib.%20gm%20n.71.pdf|urlmorto=sì}}</ref> Nel febbraio 2022 hanno avuto inizio i lavori di ristrutturazione e, contestualmente, è stato destinato a sede di un centro di aggregazione sociale.<ref>{{cita web|url=https://www.dayitalianews.com/pozzallo-il-palazzo-giunta-musso-tornera-entro-un-anno-al-suo-antico-splendore-iniziati-oggi-i-lavori-di-restaurazione/|titolo=Pozzallo: il “Palazzo Giunta-Musso” tornerà entro un anno al suo antico splendore. iniziati oggi i lavori di restaurazione|accesso=31 dicembre 2022}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ragusaoggi.it/a-pozzallo-si-restaura-palazzo-giunta-musso/|titolo=A Pozzallo si restaura Palazzo Giunta Musso|accesso=31 dicembre 2022}}</ref>
;Palazzo Giunta
[[File:Palazzo Giunta Pozzallo.jpg|thumb|upright=1.3|Palazzo Giunta]]
Edificato tra il 1900 e il 1910, fu progettato dall'architetto Giambattista Pennavaria su commissione di Enrico Giunta, sorge in piazza delle Rimembranze.
;Palazzo Pandolfi
Costruito intorno al 1868, anch'esso fu progettato dal Gianbattista Pennavaria su commissione di Raffaele Pandolfi. Il palazzo, oggi privato, è stato sede dell'[[Istituto tecnico nautico]] nei primi [[anni 1990]] e, in via provvisoria, degli uffici comunali, durante i lavori di restauro del palazzo comunale.<ref>{{cita web|url=http://www.corrierediragusa.it/articoli/attualit%E0/pozzallo/22842-lo-storico-palazzo-pandolfi-venduto-per-650mila-e-500-euro.html|titolo=Palazzo Pandolfi via per 650mila 500 euro|sito=corrierediragusa.it|accesso=6 gennaio 2019|dataarchivio=6 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190106204420/http://www.corrierediragusa.it/articoli/attualit%E0/pozzallo/22842-lo-storico-palazzo-pandolfi-venduto-per-650mila-e-500-euro.html|urlmorto=sì}}</ref> Vi ha dimorato per qualche tempo lo scrittore [[Pachino|pachinese]] [[Vitaliano Brancati]].<ref>{{cita web|url=https://www.vivipozzallo.it/il-palazzo-pandolfi|titolo=Il Palazzo Pandolfi}}</ref>
;Castello Di Martino
La sua costruzione ebbe inizio su commissione della famiglia Di Martino nei primi [[anni trenta]] e non venne mai portata a termine; la struttura sorge in stato di abbandono su un'altura di fronte al [[Porto di Pozzallo|porto]]. Fino al [[2012]] ha ospitato la [[Via Crucis]] vivente.
=== Architetture militari ===
;Bunker
Alla periferia del paese sono visibili numerose postazioni militari risalenti alla [[Seconda Guerra Mondiale]], testimonianza del ruolo strategico assunto dal litorale durante il conflitto.<ref>{{Cita web|url=http://www.museosicilia1943.it/site/pozzallo-rg/|titolo=Pozzallo (Rg)}}</ref>
=== Piazze e giardini ===
;Villa comunale
[[File:Retro Palazzo comunale Giorgio La Pira.jpg|thumb|La Villa comunale e facciata posteriore del Palazzo comunale]]
È il principale [[parco cittadino|parco pubblico]] di Pozzallo; circonda su tre lati il [[Palazzo comunale Giorgio La Pira|palazzo comunale]] e si affaccia sul mare. Al suo interno sono presenti diversi alberi secolari.
;Piazza della Rimembranza
In origine denominata Piazza Mercato, costituisce la piazza principale di Pozzallo. Su di essa si affacciano i palazzi Giunta, Pandolfi e Giunta-Musso. Sul lato settentrionale è collocato il monumento ai caduti della [[Prima guerra mondiale]], opera in bronzo del 1928 finanziata dalla famiglia Pandolfi. La piazza è circondata da 46 palme, il cui numero corrisponde ai caduti pozzallesi nella [[Prima guerra mondiale]].<ref>{{cita web|url=https://www.comune.pozzallo.rg.it/amministrazione/luoghi/monumenti/monumento-ai-caduti/|titolo=Monumento ai Caduti|accesso=25 agosto 2025}}</ref>
== Società ==
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{{Demografia/Pozzallo}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo le statistiche dell'[[ISTAT]],<ref name=etnie>[https://demo.istat.it/app/?l=it&a=2022&i=P03 Cittadini Stranieri. Popolazione residente e bilancio demografico al 31 dicembre 2022]</ref> al 1º gennaio 2023 la popolazione straniera residente nel comune era di 775 persone (392 maschi e 383 femmine), pari al 4% della popolazione.
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:<ref name=etnie />
# [[Tunisia]]: 201
# [[Romania]]: 147
# [[Albania]]: 96
# [[Marocco]]: 56
# [[Polonia]]: 22
# [[Cina]]: 20
=== Lingue e dialetti ===
[[File:Dialetti siciliani.svg|thumb|upright=1.3|Distribuzione dei [[Lingua siciliana|dialetti siciliani]], 1977]]
{{Vedi anche|lingua siciliana|dialetto siciliano metafonetico sudorientale}}
Oltre alla [[
La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle [[lingue romanze]] e classificato nel [[Gruppo siciliano|gruppo meridionale estremo]], deriva dalla posizione geografica dell'[[Isola di Sicilia|isola]], la cui centralità nel [[mar Mediterraneo]] ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.
=== Origini delle famiglie ===
Alcuni attuali cognomi incominciano a essere attestati nel territorio tra il [[XVIII secolo|XVIII]] e il [[XIX secolo]], concentrandosi soprattutto nella seconda metà di questi due secoli. Le principali famiglie provenivano da [[Modica]] e da alcune zone della [[provincia di Napoli]]; il [[Napoli|capoluogo partenopeo]] aveva un collegamento di linea con Pozzallo mediante motovelieri, che favorì il trasferimento di numerosi armatori e imprenditori campani nella località rivierasca. Gli Avitabile, i Pandolfi e i Giunta, le tre famiglie borghesi di Pozzallo che animarono la vita sociale e politica della cittadina nell'Ottocento e nei primi del Novecento, avevano chiare origini [[Lazio|laziali]] e [[Campania|campane]]. Le professioni storicamente attestate erano relative alle attività agricole e marinare<ref>F. Barrera, Alle origini dell'insediamento urbano: famiglie, reti di parentela, economie, in Pozzallo, città di mare. Storia di uomini, velieri e potere, 2011, vol. II, pp. 199-247</ref>.
=== Tradizioni e folclore ===
==== Festa di San Giovanni Battista ====
La festa di [[San Giovanni Battista]], co-patrono di Pozzallo, si celebra annualmente il [[24 giugno]], con un ciclo di riti che ha inizio circa una settimana prima attraverso la collocazione del simulacro sulla vara e l’esecuzione dell’inno dedicato. L’evento centrale, preceduto da esibizioni di [[artisti di strada]], rappresentazioni e spettacoli, è caratterizzato da una processione in mare, nota come ''varchiata'', durante la quale il simulacro viene posto su un peschereccio ornato di fiori e seguito da un corteo di imbarcazioni minori. Nel corso della cerimonia hanno luogo la benedizione delle barche e il lancio di una corona di fiori in mare in memoria dei caduti.<ref>{{cita web|url=https://www.ragusanews.com/2011/06/15/appuntamenti/pozzallo-un-trofeo-velico-per-la-festa-di-san-giovanni/21908|titolo=Pozzallo, un trofeo velico per la festa di San Giovanni|accesso=28 giugno 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ragusaoggi.it/a-pozzallo-festeggiamenti-san-giovanni-battista-fede-e-tradizioni/|titolo=A Pozzallo i festeggiamenti per San Giovanni Battista: fede e tradizioni|accesso=28 giugno 2024}}</ref> Le celebrazioni prevedono, inoltre, una messa solenne alla presenza del [[Vescovo]] della [[Diocesi di Noto|locale Diocesi]] e delle autorità civili e militari, seguita dalla processione per le vie cittadine del simulacro e del Braccio Reliquiario<ref>{{cita web|url=https://www.novetv.com/pozzallo-festa-di-san-giovanni-battista-e-sbarco-di-migranti-alla-presenza-del-vescovo-rumeo/|titolo=POZZALLO – FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA E SBARCO DI MIGRANTI ALLA PRESENZA DEL VESCOVO RUMEO|accesso=28 giugno 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.radiortm.it/2024/05/30/pozzallo-tutto-pronto-per-la-festa-del-co-patrono-e-i-cento-anni-della-chiesa-di-s-giovanni-battista/|titolo=Pozzallo Tutto pronto per la festa del co-patrono e i cento anni della chiesa di S.Giovanni Battista.|accesso=28 giugno 2024}}</ref><ref>{{Cita|Armenia|p. 103-104}}</ref>.
=== Geografia antropica ===
==== Quartieri e rioni ====
[[File:Pozzallo Lungomare Raganzino.jpg|thumb|upright=1.3|Lungomare Raganzino]]
[[File:Pozzallo_(RG)_-_lungomare.JPG|thumb|upright=1.3|Passeggiata di Via delle Sirene, nel tratto della ''Zabbatana'']]
* Raganzino: anticamente noto come ''Rajanzino'', è una popolosa zona residenziale che occupa l'area a nord del Lungomare Raganzino e circostante la Chiesa di San Giovanni Battista.
* San Francesco: nella parte occidentale della città, occupa l'area a nord di Largo dei [[Vespri Siciliani]] e si affaccia sulla Spiaggia Raganzino. Originariamente era noto come ''Corea'', toponimo colloquialmente diffuso ancora oggi nella vulgata popolare, dovuto alla circostanza che, quando il quartiere aveva iniziato a svilupparsi nei primi [[anni 1950]], era in corso la [[Guerra di Corea]]; le deficitarie condizioni igienico-sanitarie e urbanistiche dell'abitato portarono il resto della popolazione del paese a soprannominarlo, in modo dispregiativo, ''Corea'', come la nazione al tempo dilaniata dal conflitto. Negli [[anni 1990]] il toponimo attuale ne ha preso il posto in via ufficiale.
* San Paolo: è un quartiere urbano di recente sviluppo e occupa la zona a nord di via Torino; prende il nome dalla parrocchia di San Paolo Apostolo.
* Scaro: secondo quartiere a essere sorto dopo il distaccamento da Modica, si è sviluppato nella zona a sud di Villa Tedeschi, lungo via Mario Rapisardi e via Scaro. Nella zona sorgeva lo scalo commerciale (storpiato in ''scaru'' nel dialetto locale) in cui attraccavano le navi mercantili. Fino al XIX secolo, era noto come ''Cento Bucari'' o ''Pozzofeto'', dal pozzo d'acqua dolce che vi sorgeva.
* Vico Vicci: un tempo noto come ''i Puonti'', era originariamente collegato al quartiere Scaro da una serie di ponticelli, prima che venisse costruita l'odierna via Mario Rapisardi; il rione costituisce il nucleo originario della città e si snoda nel centro storico, lungo via Guglielmo Marconi e via Agricola. Prende il nome dai ''vicci'', termine dialettale che indica i semi della [[Ceratonia siliqua|carruba]].
==== Località e contrade ====
[[File:Pozzallo Bosco Pisana.jpg|thumb|upright=1.3|Pozzallo vista da Bosco Pisana]]
{{div col|cols=4}}
* Bosco Pisana;
* Bove Marino;
* Carpintera;
* Contrada Cesarò;
* Contrada Giovara;
* Contrada Graffetta;
* Contrada Inchiudenda;
* Contrada Palamentano;
* Contrada Raganzino;
* Contrada Recupero;
* Contrada Scaro;
* Contrada Turischedda;
* Grottelle;
* Tegolaio;
* Villaggio Pantanelli.
{{div col end}}
== Cultura ==
{{vedi anche|Cultura nel ragusano}}
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
A Pozzallo sono presenti due istituti comprensivi, intitolati ad Antonio Amore e a Giuseppe Rogasi. È inoltre presente l'Istituto d'Istruzione Superiore "[[Giorgio La Pira]]".<ref>{{cita web|url=https://www.islapira.edu.it/la-scuola/i-numeri-della-scuola/|titolo=I numeri della scuola|accesso=14 giugno 2025}}</ref> Il plesso comprende l'[[Istituto Tecnico Nautico]], il [[Liceo Scientifico]], il Liceo Scientifico Sportivo e l'[[Istituto professionale in Italia|Istituto Professionale per i Servizi Commerciali]].<ref>{{cita web|url=https://www.islapira.edu.it/|titolo=Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore "G. La Pira"|accesso=28 giugno 2024}}</ref>
====
*Museo dei Peplum del Cinema;<ref>{{Cita web|url=https://www.amicidelfumetto.it/wp-content/uploads/2021/10/119-Peplum.pdf|titolo=Un museo
per i Peplum}}</ref>
*Casa della Memoria di Giorgio La Pira.<ref>{{Cita web|url=https://www.lapira.it/casa_della_memoria_intro.asp?p=intro|titolo=Casa della Memoria|accesso=22 agosto 2025}}</ref>
===
Ha sede nel comune il ''Corpo Bandistico "[[Vincenzo Bellini]]"'', fondato nel [[1995]] e comprendente un organico di 70 elementi.<ref>{{Cita web|url=https://www.bandamusicale.it/bande/italia/sicilia/ragusa/pozzallo/pozzallo.php|titolo=Associazione musicale V. Bellini|accesso=22 agosto 2025}}</ref>
=== Media ===
Il porto è stato utilizzato come set per alcune scene delle serie televisive ''[[Il commissario Montalbano]]'',<ref>{{cita web|url=https://www.lasicilia.it/news/ragusa/169325/a-pozzallo-sbarca-anche-il-commissario-montalbano-ciak-tra-migranti.html|titolo=A Pozzallo "sbarca" anche il Commissario Montalbano: ciak tra migranti|editore=[[La Sicilia]]|accesso=27 maggio 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=https://thesicilianway.it/viaggi-sicilia/luoghi-del-commissario-montalbano-in-sicilia-quali-sono/|titolo=I luoghi del commissario Montalbano in Sicilia: quali sono e come visitarli|accesso=28 giugno 2024}}</ref> ''[[Il capo dei capi]]'' e ''[[L'isola (serie televisiva)|L'isola]]''.<ref>{{cita web|url=https://www.ragusaoggi.it/presentata-nei-locali-della-capitaneria-di-porto-di-pozzallo-la-prima-puntata-della-fiction-lisola/|titolo=Presentata nei locali della capitaneria di porto di Pozzallo la prima puntata della fiction "L'Isola"|accesso=28 giugno 2024}}</ref>
== Economia ==
Una radicata e ancora oggi trainante vocazione marittima<ref>{{cita web|url=https://www.ragusaoggi.it/post-mortem-si-scopre-un-vincolo-della-soprintendenza-del-mare-per-irene-of-boston/|titolo=Post mortem si scopre un vincolo della soprintendenza del mare per Irene of Boston|accesso=28 giugno 2024}}</ref> ha portato il comune ad avere il più elevato rapporto in Italia fra lavoratori del settore e residenti.<ref>{{cita web|url=https://ingegniculturamodica.ning.com/m/blogpost?id=3900264%3ABlogPost%3A1480|titolo=Pozzallo: lo stato attuale e il suo rapporto con il mare|accesso=28 giugno 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.vivipozzallo.it/i-lavoratori-del-mare|titolo=I lavoratori del mare|accesso=28 giugno 2024}}</ref><ref>[https://www.radiortm.it/2020/06/26/servizio-assistenza-sanitaria-naviganti-a-pozzallo/ Servizio assistenza sanitaria naviganti a Pozzallo - Radio RTM Modica]</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ragusaoggi.it/pozzallo-assemblea-dei-marittimi-su-tutele-e-diritti/|titolo=Pozzallo: assemblea dei marittimi su tutele e diritti|accesso=28 giugno 2024}}</ref>
=== Industria ===
L'[[agglomerato industriale Modica-Pozzallo]], uno dei principali del libero consorzio comunale di Ragusa, ospita industrie alimentari, farmaceutiche e della realtà avicola.<ref>{{cita web|url=https://www.ialmo.it/news/area-industriale-modica-pozzallo-appaltate-opere-per-8-milioni-cantieri-pronti-a-partire/|titolo=Area industriale Modica – Pozzallo: appaltate opere per 8 milioni, cantieri pronti a partire|accesso=28 giugno 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nuovosud.it/articoli/236306-economia-ragusa/alla-zona-industriale-modica-pozzallo-si-parla-delle-zone-economiche|titolo=Alla zona industriale Modica-Pozzallo si parla delle Zone Economiche Speciali|accesso=28 giugno 2024}}</ref>
=== Turismo ===
Dal 2019, Pozzallo si è aggiudicata per sette anni consecutivi la [[Bandiera blu]], riconoscimento della [[Foundation for Environmental Education|FEE]] alle migliori località balneari d'Europa,<ref>{{cita web|url=http://www.bandierablu.org/common/blueflag.asp?anno=2019&tipo=bb|titolo= Programma Bandiera Blu 2019|accesso=4 maggio 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ragusaoggi.it/anche-questanno-pozzallo-conquista-la-bandiera-blu/|titolo=Anche quest'anno Pozzallo conquista la Bandiera Blu|accesso=30 gennaio 2021}}</ref> dopo averla già conseguita tra il 2002 e il 2012 e tra il 2014 e il 2017.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città è servita dall'[[Autostrada A18 Siracusa-Gela|autostrada A18]], ancora in costruzione ed in esercizio fino allo svincolo di [[Modica]], con cui è possibile raggiungere [[Siracusa]] e [[Catania]]. Le altre strade extraurbane principali che collegano Pozzallo ai centri limitrofi sono la Strada Provinciale 45 per Modica, la Strada Provinciale 46 per [[Ispica]], la Strada Provinciale 67 per [[Santa Maria del Focallo]] e la Strada Provinciale 66 per [[Marina di Modica]] e [[Sampieri]], che funge anche da circonvallazione e collegamento con la [[Strada statale 194 Ragusana|Strada Statale 194]], che permette di raggiungere [[Ragusa]].
=== Ferrovie ===
[[File:Edificio stazione Pozzallo.jpg|thumb|Fabbricato viaggiatori e binari della Stazione di Pozzallo]]
Pozzallo è servita dall'[[Stazione di Pozzallo|omonima stazione]], posta sulla [[ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì]].
=== Porti ===
[[File:Porto di Pozzallo al tramonto.jpg|thumb|upright=1.3|Panorama del Porto al tramonto]]
Dal [[porto di Pozzallo|porto]] è presente un collegamento di linea per [[Malta]], effettuato dalla [[Virtu Ferries Limited]]<ref>[https://www.virtuferries.com/ Virtu Ferries - Home]</ref><ref>https://www.trasporti-italia.com/nave/virtu-ferries-letexpo-trasporto-merci-catamarano-italia-malta-pozzallo/438277/</ref>. Nei pressi della struttura portuale è inoltre presente un [[Eliporto di Pozzallo|eliporto civile]], usato frequentemente per le operazioni di [[elisoccorso]].
=== Mobilità urbana ===
I collegamenti interurbani vengono svolti con servizi regolari di autobus operati dalla società [[Azienda Siciliana Trasporti|AST]].
== Amministrazione ==
=== Elenco dei Sindaci ===
{{vedi anche|Sindaci di Pozzallo}}
===Gemellaggi===
*{{Gemellaggio|Italia|Firenze|2019}}<ref>{{cita web|url=https://www.comune.fi.it/comunicati-stampa/collesei-e-rossi-art-1-mdp-approvata-nostra-mozione-gemellaggio-di-firenze-con-la?language_content_entity=it|titolo=Collesei e Rossi (Art. 1 Mdp): "Approvata nostra mozione per gemellaggio di Firenze con la città di Pozzallo"|accesso=27 maggio 2020}}</ref>
== Sport ==
[[File:Stadio Comunale Pozzallo.jpg|thumb|upright=1.3|Stadio Comunale di Contrada Palamentano]]
La società [[Calcio (sport)|calcistica]] principale è l'Associazione Sportiva Dilettantistica Pozzallo, militante nel campionato di [[Seconda Categoria]]<ref>{{cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Sicilia/RG/TerzaCategoria/GironeUnicoRagusa/Squadra/PozzalloDue/1084946/Scheda|titolo=Pozzallo 2 - Scheda Squadra|editore=tuttocampo.it|accesso=2 dicembre 2022}}</ref>, e affiliata alla [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], che ha avuto come [[direttore generale]] il pozzallese [[Joe Barone]].
La principale società pallavolistica è il Gruppo Sportivo Gabbiano Pozzallo, la cui rappresentativa maschile milita nel [[Serie C (pallavolo maschile)|campionato di serie C]] nella stagione 2021-2022.<ref>{{Cita web |url=http://www.ilgabbianopozzallo.it/ |titolo=Sito società |accesso=27 agosto 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170827211944/http://www.ilgabbianopozzallo.it/ |dataarchivio=27 agosto 2017 |urlmorto=sì }}</ref>
La principale società cestistica è l'Associazione Sportiva Dilettantistica Azzurra Basket Pozzallo, la cui rappresentativa maschile milita nel [[Serie C regionale|campionato di serie C]] nella stagione 2022-2023.<ref>{{cita web|url=https://www.playbasket.it/sicilia/club.php?obj=9752&action=view&eid=4|titolo=Azzurra Pozzallo|accesso=27 aprile 2022}}</ref>
===
* Stadio Comunale di Contrada Palamentano (800 spettatori);
* Piscina Comunale;
* Palazzetto dello Sport Comunale;
* Centro Sportivo "Calogero Agosta".
== Note ==
== Bibliografia ==
*{{cita libro|nome=Grazia|cognome=Dormiente|titolo=Pozzallo: città mediterranea|anno=1991|editore=La Grafica|città=Modica|cid=Dormiente}}
*{{cita libro|nome=Filippo|cognome=La Fauci|titolo=1943 e dintorni. Pozzallo, un paese siciliano tra guerra e dopoguerra|anno=2024|editore=Youcanprint|città=Lecce|cid=La Fauci}}
*{{cita libro|nome=Giorgio|cognome=Pumillo|titolo=Storie e avventure di uomini e mari|anno=2024|editore=OperaIncerta|città=Ragusa|cid=Pumillo}}
*{{cita libro|Luigi|Rogasi|Pozzallo, uno sguardo nel passato|1982|Eurografica|Firenze|cid=Rogasi}}
*{{cita libro | nome= Giovanni| cognome= Sigona| titolo= Storia di Pozzallo | anno= 2009| editore= Freeprint| città= Ispica|cid=G. Sigona}}
*{{cita libro | nome= Ruggiero| cognome= Sigona| titolo= Monografia di Pozzallo | anno= 1904| editore= | città= Ispica|cid=Sigona}}
*{{cita libro | nome= Maria| cognome= Armenia| titolo= Di granite, gelati e preghiere. Una esperienza di vita e di fede | anno= 2025| editore=OperaIncerta | città= Ragusa|cid=Armenia}}
== Voci correlate ==
* [[
* [[Torre Cabrera (Pozzallo)|Torre Cabrera]]
* [[Porto di Pozzallo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Pozzallo}}
{{Controllo di autorità}}
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