Pozzallo

comune italiano

Pozzallo è un comune italiano di 18 910 abitanti[2] del libero consorzio comunale di Ragusa, in Sicilia.

Pozzallo
comune
Pozzallo – Veduta
Pozzallo – Veduta
Spiaggia Pietrenere, 2020
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Ragusa
Amministrazione
SindacoRoberto Ammatuna (indipendente di centro-sinistra) dal 14-6-2017 (2º mandato dal 13-6-2022)
Data di istituzione12 giugno 1829
Territorio
Coordinate36°43′49.01″N 14°50′48.19″E
Altitudine20 m s.l.m.
Superficie15,38 km²
Abitanti18 910[2] (31-7-2025)
Densità1 229,52 ab./km²
Frazioninessuna
Comuni confinantiIspica, Modica
Altre informazioni
Cod. postale97016
Prefisso0932
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT088008
Cod. catastaleG953
TargaRG
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona B, 800 GG[4]
Nome abitanti(IT) Pozzallesi
(SCN) Puzzaḍḍisi
Patronosan Giovanni Battista
Madonna del Rosario
Giorno festivoRispettivamente:
24 giugno
7 ottobre
PIL procapite(nominale) 18 936 [1]
Motto(LA) Secundis ventis
(IT) Con il vento a favore
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pozzallo
Pozzallo
Pozzallo – Mappa
Pozzallo – Mappa
Posizione del comune di Pozzallo nel libero consorzio comunale di Ragusa
Sito istituzionale

Comune a vocazione marinara e turistica situato in una posizione strategica per le rotte commerciali, è noto per il porto, il maggiore del libero consorzio comunale, per la quattrocentesca torre Cabrera, edificata dai conti di Modica,[5] e per le ampie e sabbiose spiagge.

Geografia fisica

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Territorio

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Il suo territorio, in parte pianeggiante e in parte sub-collinare, dista circa 35 km da Ragusa, confina a nord con il comune di Modica e a nord-est con il comune di Ispica. È il comune meno esteso del libero consorzio comunale, sebbene presenti un'elevata densità di popolazione.

Il clima di Pozzallo rientra nella zona climatica Csa della classificazione di Köppen ed è mediterraneo, contraddistinto da inverni miti e piovosi e da estati calde e povere di precipitazioni, mitigate dalla brezza marina.

Secondo una ricerca effettuata dall'ENEA nel 2001 sull'irraggiamento solare, Pozzallo è il secondo comune italiano su cui il sole batte con maggiore intensità, preceduto solamente da Pachino. Il valore della radiazione solare media annua corrisponde a 6 035 MJ/.[6]

Mese Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 15,315,716,718,722,526,529,430,027,623,820,016,615,919,328,623,821,9
T. media (°C) 11,611,912,714,618,222,124,825,423,419,916,113,012,215,224,119,817,8
T. min. media (°C) 88,18,810,614,017,720,221,019,316,012,49,58,511,119,615,913,8
Precipitazioni (mm) 6441372211418299761651707013187440

Origini del nome

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Fino al IX secolo, i bizantini chiamavano questa zona Pausis Alòs (Παύσις Αλός in greco, ossia "porto al mare").[7] Fino al X secolo, la zona fu denominata Puteus-alòs, ovvero "pozzo a mare".[7] Nell'XI secolo, con la conquista normanna della Sicilia, il toponimo viene latinizzato in Pusalo o Posalo. Nel XV secolo, viene citato come Alpusalli, Poçallo, Pocial e Puoçalo[7], mentre nel XVI secolo viene indicato come Lapuzzallu, La Puzzallu, La Puzzòla e Puozzàla.[7]

Nella prima metà del XVII secolo, le forme comuni sono Puzzallus e Puzzallum, mentre nella seconda metà del secolo scorso la forma siciliana u Puzzaḍḍu viene italianizzata in Pozzallo[7], comportando la perdita dell'iniziale articolo determinativo.[8] Frequenti furono gli errori di trascrizione o di interpretazione del toponimo: un certo Sebastiano Salomone affermava che risalisse a un fantomatico Pozzo del Gallo mai esistito in zona, mentre a parere di Corrado Avolio derivava dal latino pecium, una misura agraria.[7]

Nel 1836, in occasione della visita ufficiale di Sua Maestà, Re Ferdinando II delle Due Sicilie, si propose di mutare il nome in Ferdinandea, al fine di ottenere l'appoggio del re in alcune dispute territoriali con Modica; tuttavia, a causa di una tempesta, la visita fu cancellata.[7] Nel 1935, l'amministrazione comunale, con l'obiettivo di incrementare il turismo nella zona, propose Rosa Marina, trovando la resistenza della popolazione, in maggioranza analfabeta.[7]

Preistoria ed età classica

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La Necropoli di Bellamagna

Le antiche attestazioni della presenza umana nei pressi della città si trovano in contrada Bellamagna, a Cozzo Rao e in contrada Carpintera. La prima si trova 2,5 chilometri a nord-ovest di Pozzallo, la seconda circa un chilometro a nord e la terza è a ridosso del cimitero comunale. In questi siti sono state rinvenute tombe a grotticella artificiale, risalenti all'età del bronzo e alla cultura di Castelluccio, datata tra il 2200 e il 1450 a.C. La necropoli di contrada Bellamagna è quella meglio conosciuta, mentre le informazioni sugli altri due siti risultano lacunose[9].

In contrada Porrello, situata tre chilometri a est di Pozzallo, sorgeva probabilmente un empòrion di età arcaica, ed è attestata una necropoli tardoantica[10]. Nel 1908 fu inoltre ritrovato, in un terreno di proprietà del marchese Corrado Tedeschi, un recipiente con all'interno 600 monete romane; circa 400 di esse furono trafugate, mentre le restanti 229 furono studiate dall'archeologo trentino Paolo Orsi, che le datò tra il 72 e il 249 d.C.[7] A epoca tardoantica risale anche una necropoli costituita da due ipogei con arcosoli monosomi e polisomi e da tombe a fossa[11].

Ipogei tardoantichi, alterati da costruzioni successive, sono presenti anche in contrada Carpintera[12], mentre quelli situati in alcune delle vie centrali della città sono stati distrutti o occultati dallo sviluppo urbanistico[13].

Reperti risalenti al IV secolo d.C. provengono dalla zona centrale della città[14]. Resti di età medievale, forse risalenti al XII secolo e probabilmente attribuibili a fornaci, furono rinvenuti da Orsi nella zona tra Pozzallo e Santa Maria del Focallo, frazione di Ispica.[7][15]

Alla fine del XIX secolo, fu ritrovata nella zona dello Scaro un'antica tomba messena, presumibilmente risalente alla terza guerra messenica e attribuita da alcuni storici a un membro dell'alta nobiltà; si ipotizza, quindi, che la zona divenne luogo di rifugio per alcuni soldati messeni sconfitti, che ivi si stabilirono in capanne di fortuna.[7][16]. Tuttavia, tali supposizioni sono state messe in dubbio da diversi storici, che hanno evidenziato come non sia stata fatta un'adeguata ricognizione del sito tombale prima della sua definitiva copertura.[17]

Medioevo: il Caricatore e la Torre Cabrera

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La Torre Cabrera
 
Mappa di Pozzallo, realizzata dal notaio Biagio di Falco, risalente al 1764.
Si noti la rappresentazione stilizzata della Torre Cabrera (al centro della mappa), del molo ad essa adiacente e dei magazzini del Caricatore.

Verso la fine del XIV secolo, Manfredi III Chiaramonte, conte di Modica, si interessò della zona compresa tra Capo Passero e Punta Regilione. Quel tratto di costa era caratterizzato dalla presenza di numerosi pozzi naturali d'acqua dolce, tra cui quello della Senia[18] e quello di Pozzofeto,[19] che consentivano il ristoro ai marinai di passaggio.

Nella zona erano inoltre presenti dei magazzini in disuso, che il conte aveva intenzione di ricostruire al fine di realizzare un porto strategico lungo la rotta verso Malta[7]. Tuttavia, nel 1391 Manfredi morì e il progetto fu ripreso dal suo successore, Andrea, che costruì un Caricatore, ossia un complesso di magazzini che comprendeva pontili e scivoli per l'imbarco di merce, specialmente frumento, orzo e carrube, sui velieri[7].

Nel 1392, Martino il Giovane invase la Sicilia, per prenderne possesso dopo aver sposato Maria di Sicilia, sovrana dell'isola. Gli invasori trovarono la resistenza di una piccola coalizione filo-angioina, guidata da Andrea Chiaramonte. La coalizione venne agilmente sconfitta dall'esercito aragonese, guidato da Bernardo Cabrera, e Andrea venne impiccato a Palermo per alto tradimento. Il nuovo re premiò Cabrera, nominandolo Grande Ammiraglio del Regno d'Aragona e concedendogli il territorio della prestigiosa Contea di Modica. Egli ampliò il caricatore e costruì la piana dei fossi, una serie di fossati capaci di contenere migliaia di salme di frumento[7]. Quando morì, la contea passò al figlio Bernardo Giovanni, che chiese l'autorizzazione di poter costruire una torre di difesa per proteggere la zona dalle incursioni dei pirati, che solevano nascondersi nelle rade di Raganzino, Maganuco e Cala Brigantina; il decreto di erezione della torre è datato 1429 per opera di Tommaso Fazello, che attribuisce erroneamente la costruzione a Bernardo e non al figlio Giovanni Bernardo[7]. La torre del Pozzallo, in seguito denominata Cabrera, aveva mura esterne spesse due metri ed era lambita dal mare su un lato.

Lì prestavano servizio circa sessanta tra soldati e artiglieri[20] e sulle sue terrazze erano piazzati cannoni di diverso calibro, mentre i cavalleggeri sorvegliavano la costa[21]. All'interno della torre viveva anche il Regio Maestro Portolano, nominato direttamente dal conte, che era la massima carica amministrativa della borgata e si occupava della supervisione di tutte le attività di carico e scarico delle merci dai magazzini.[22]

In questo periodo, un ignoto autore siciliano scrisse che "Puzzallo è, fra li caricatori di frumento, mediocre", ritenendo che il caricatore pozzallese fosse non all'altezza rispetto ai maggiori porti siciliani (Palermo, Siracusa, Catania e Messina)[7].

Il 25 gennaio 1661, al largo di Pozzallo, si combatté una battaglia navale tra sei galee dei Cavalieri ospitalieri, partite da Augusta, e un vascello ottomano, detto delle Barrette, diretto a Smirne da Tunisi, dove si era rifornito di schiavi.[23][24] La battaglia, vittoriosa per la flotta cristiana, è stata ritratta in un dipinto seicentesco commissionato da Francesco Filomarino, signore di Diano, che vi aveva partecipato.[25]

Il XVI e il XVII secolo furono difficili per la borgata: si susseguirono quattro epidemie di peste (1576[26], 1622, 1626 e 1631), tre carestie (1581, 1590 e 1672), tre invasioni di cavallette (1616, 1637 e 1666) e due alluvioni (1619 e 1622), che decimarono la popolazione[7]. Il terremoto del 1693 comportò il crollo della torre, che già dava segni di cedimento.[7] L'artiglieria che venne recuperata dalle macerie fu spostata sulla scogliera tra Pietre Nere e Santa Maria del Focallo, dando via libera ai pirati di poter saccheggiare la borgata[7]. Dopo mesi di proteste da parte degli abitanti, stanchi delle continue incursioni dei corsari, la Torre fu ricostruita con l'aggiunta di una piattaforma merlata affacciata sul mare[27] e una serie di contrafforti, per dare maggiore stabilità[7].

In seguito la Torre fu ulteriormente rinforzata con delle spranghe di ferro che ne cingevano le mura; tuttavia, esse furono rimosse durante la ristrutturazione del 1960[7].

All'inizio del XIX secolo scoppiò la polveriera, sita all'ultimo piano della torre, che danneggiò la struttura e che scagliò alcuni massi sulle abitazioni; la torre fu subito ricostruita; ormai aveva perso la sua funzione strategica: le incursioni dei pirati non avevano più luogo da decenni e la ricostruzione aveva uno scopo estetico più che difensivo[7][28].

Dall'erezione a Comune autonomo alla Seconda Guerra Mondiale

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Con la fine del feudalesimo in Sicilia, il caricatore perse importanza e, nel corso del XIX secolo, fu demolito[29] per lasciare spazio alle abitazioni: la popolazione era costituita in un primo tempo da poche centinaia di persone fra soldati e pescatori, ma ben presto, con l'incremento delle attività marittimo-commerciali, arrivò a triplicarsi.

Presso le famiglie facoltose del paese iniziò quindi a svilupparsi l'idea di una possibile separazione da Modica, di cui Pozzallo era una frazione, per costituire un comune autonomo, nell'ottica di aumentare il volume delle attività commerciali e delle entrate dalle tasse.[30] Questa prospettiva trovò la resistenza del decurionato di Modica, che amministrava direttamente la borgata tramite un Eletto e un Ispettore di Polizia. Le richieste di autonomia amministrativa spinsero Modica, nel 1817, a concedere a Pozzallo 21 eleggibili presso il decurionato, misura ritenuta comunque insoddisfacente dagli abitanti pozzallesi, che continuarono a perorare la causa separatista.[30]

La disputa ultradecennale con Modica si risolse infine il 12 giugno 1829, quando, con decreto del Re Francesco I delle Due Sicilie, Pozzallo venne eretta a comune autonomo[31], pur con un territorio dalle dimensioni ridotte; nei decenni seguenti e nel secolo successivo si tentò varie volte, invano, di ottenere l'ampliamento.[32] I primi dati certi sulla popolazione risalgono al 1826, quando risultavano residenti 1 132 abitanti, mentre nel 1831 si contavano già 1 787 abitanti.[7]

In seguito all'impennata demografica, dovuta all'erezione a comune autonomo, si formarono tre nuclei abitativi principali: uno nei pressi della Torre Cabrera, uno nei pressi del pozzo d'acqua dolce della Senia, ossia l'odierno quartiere di Vico Vicci, e uno nei pressi del pozzo di Pozzofeto, in prossimità di quello che successivamente sarebbe diventato il quartiere Scaro.[33] In quegli anni ebbero inizio le prime significative opere di edilizia pubblica: vennero costruite diverse strade e piazze (la rotabile Pozzallo-Modica, la Pozzallo-Spaccaforno e la Pozzallo-Scicli, nonché, in territorio comunale, corso Vittorio Veneto[34], via Scaro, il Lungomare Pietrenere[35], Piazza delle Rimembranze[36] e Piazza Senia), il molo commerciale della Balata, la Villa Comunale, il mercato, una scuola elementare e la Chiesa Madre.[33] Nel 1891, inoltre, venne costruita la stazione di Pozzallo, inaugurata il 23 dicembre, che garantì al paese un collegamento ferroviario con i centri vicini.

 
Case in via Francesco Crispi (odierna via Giuseppe Mazzini) danneggiate da un bombardamento alleato nel 1943
 
Il quartiere Scaro alla fine degli anni 1940, dopo la ricostruzione

Alla separazione da Modica seguì un periodo di prosperità economica, che vide l'affermazione di diverse famiglie borghesi, peraltro maggiori fautrici dell'indipendenza del comune: le principali furono i Giunta, i Pandolfi, gli Avitabile e i Tedeschi-Polara,[37] che controllavano le attività economiche, prevalentemente legate al commercio marittimo per mezzo di decine di velieri.[7] Sul finire dell'Ottocento, si registrò nel paese un volume di movimento merci che superava le 25 000 tonnellate, rendendo Pozzallo, insieme a Siracusa, il principale porto commerciale della Sicilia sud-orientale.[28]

Durante il Risorgimento, Pozzallo fu una delle prime località della Sicilia a sollevarsi contro i borbonici dopo lo sbarco a Marsala ad opera dei Mille di Giuseppe Garibaldi: già il 17 maggio del 1860, due giorni dopo la battaglia di Calatafimi, il comune si era schierato in favore dei garibaldini, issando la bandiera tricolore.[38] Il principale esponente della sollevazione cittadina fu il patriota Raffaele Scala, iscritto alla Giovine Italia, celebrato con un busto bronzeo all'interno della Villa Comunale.[39]

Al periodo di splendore commerciale della cittadina coincise il declino della Torre Cabrera: già nel 1848 il Re Ferdinando II delle Due Sicilie ne aveva ordinato il disarmo completo, declassandola a sede di un battaglione di Finanza, rimosso nel 1895[7].

L'edificio rimase inutilizzato fino alla seconda guerra mondiale, quando fu piazzata sulla terrazza la batteria contraerea per contrastare i bombardamenti alleati[7][39]. Tra il 18 gennaio e l'8 luglio del 1943, infatti, Pozzallo subì un numero considerevole di incursioni nemiche, che colpirono spesso edifici civili, pur concentrandosi soprattutto sulla stazione ferroviaria e gli stabilimenti industriali Giuffrida e SPERO, lungo via Francesco Crispi[40], alla periferia settentrionale del paese. [41] In quei mesi, numerosi cittadini pozzallesi furono sfollati nei comuni e nelle campagne vicine. [32][42] In seguito allo sbarco alleato del 10 luglio 1943 e ai ripetuti bombardamenti dal mare, le forze italo-tedesche si arresero all'equipaggio del cacciatorpediniere britannico H.M.S. Brissenden alle ore 13:15 del giorno successivo allo sbarco. [43] Dopo la fine del conflitto, la Torre Cabrera cessò definitivamente il suo scopo militare e venne nominata monumento nazionale.[7]

Dal dopoguerra ad oggi

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La ricostruzione materiale e istituzionale del paese iniziò subito dopo la fine della guerra e si protrasse per anni, insieme all'eliminazione delle scorie del conflitto; un miglioramento delle condizioni economiche si ebbe grazie all'occupazione di diversi abitanti nel settore marittimo e portuale e alle rimesse provenienti dai numerosi pozzallesi emigrati negli Stati Uniti d'America, in particolare a Brooklyn ove sorge, dal 1919, la Society of Citizens of Pozzallo, antica società di cittadini italiani presenti a New York.[44] Il miglioramento delle condizioni sociali si palesò anche nell'attività amministrativa con l'edificazione di nuovi quartieri, l'istituzione di varie scuole e la realizzazione di diverse opere pubbliche. [45][46]

Nel 1954 venne posato il primo cavo telefonico sottomarino del Mediterraneo, che congiungeva Pozzallo a Malta. Lungo 54 miglia, disponeva di 36 canali amplificati (un amplificatore sommerso), consentendo 36 conversazioni simultanee con l'Isola dei Cavalieri. Tale cavo, segnalato con dei pali nella zona antistante la balata, sostituiva i precedenti due, telegrafici, di proprietà della Cable and Wireless Ltd., già acquistati per metà da Re Vittorio Emanuele III, secondo quanto disposto dal Regio Decreto n. 2112 del 22 dicembre 1938. Il cavo è ancora oggi adagiato sul fondo del mare, pur non essendo in uso, in quanto sostituito da ponti radio a microonde.

Nel 1992 fu completata la costruzione del porto, che ha contribuito in modo significativo alla crescita economica della cittadina, favorendone lo sviluppo sia in ambito commerciale, sia in ambito turistico.

Simboli

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Stemma del comune di Pozzallo
 
Gonfalone del comune di Pozzallo

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con Regio Decreto dell'8 maggio 1933.[47] Inizialmente, nel capo dello stemma era presente un fascio littorio su campo rosso, aggiunto secondo il Regio Decreto n. 1440 del 12 ottobre 1933 e rimosso secondo il Decreto Legge Luogotenenziale n. 394 del 10 dicembre 1944, in seguito alla caduta del regime fascista.[48]

«D'azzurro alla torre quadrangolare d'argento sul mare, accostata a destra da una navicella e nel cantone sinistro del capo da una stella d'argento di cinque raggi con il motto intorno secundis ventis. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma è dominato da una rappresentazione stilizzata della Torre Cabrera, principale monumento della città; a sinistra è presente una goletta, simbolo della vocazione marittima della città; in alto a destra è presente una stella bianca a cinque punte, circondata dalla scritta SECUNDIS VENTIS ("Con il vento a favore"), ispirata al blasone dei marchesi Polara, per quasi due secoli principale famiglia nobile della città attraverso i suoi rami cadetti, che era composto da sette stelle bianche su campo azzurro.

Gonfalone

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«Drappo rettangolare di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento COMUNE DI POZZALLO

Il gonfalone è un drappo di azzurro, recante su di esso il nome del comune e lo stemma cittadino.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Chiesa della Madonna del Rosario
  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa della Madonna del Rosario (Pozzallo).
 
Chiesa della Madonna del Rosario

La Chiesa della Madonna del Rosario, situata nel centro storico di Pozzallo e affacciata su piazza San Pietro, è la chiesa madre della città.[49] Costruita in stile neoclassico tra il 1876 e il 1937, fu inizialmente dedicata a San Pietro e consacrata alla Madonna del Rosario nel 1891. A tre navate con pianta a croce latina, conserva opere di rilievo come la statua in cartapesta leccese attribuita a Luigi Guacci, tele di Roberto Porcelli e di Valente Assenza, oltre al pulpito ligneo di Raffaele Caruso.

Santuario di Santa Maria di Portosalvo
  Lo stesso argomento in dettaglio: Santuario di Santa Maria di Portosalvo.

La Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, edificata in stile neoclassico nel 1746 accanto alla Torre Cabrera. Nel 2007 è stata edificata una nuova facciata in stile moderno sul lato nord, che si affianca all’impianto originario. Nel 2022 la parrocchia è stato elevata al rango di santuario.

Chiesa di San Giovanni Battista

Situata nel quartiere Raganzino, è stata edificata alla fine degli anni 1960 in stile moderno su progetto degli architetti Concetto Russo e Franco Caruso e per impulso del parroco Sebastiano Palumbo[50]. Sorge nello stesso luogo in cui, dal 1924, si trovava una chiesetta dedicata a San Giovanni Battista, successivamente sostituita dall’attuale edificio di culto. [51]

Chiesa di San Paolo Apostolo

Edificata a partire dal 1967 su progetto dell'architetto Concetto Russo, sorge nell’omonimo quartiere. La chiesa presenta una caratteristica pianta ottagonale, ispirata alle tende dei convegni ebraici nel deserto, mentre gli interni, semplici ed essenziali in stile francescano, sono stati realizzati su progetto di Fra' Alberto Farina.[52]

Chiesa della Madonna della Fiducia

Costruita nel 2000 lungo la Strada Provinciale 46, ospita l'oratorio delle Sorelle Francescane della Penitenza e della Carità cristiana.[53]

Cappella di Santa Rosalia

Edificata negli anni 1920 accanto alla Villa Tedeschi, fu voluta dal marchese Corrado Tedeschi in memoria della moglie Rosalia, prematuramente scomparsa.

Architetture civili

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Torre Cabrera
  Lo stesso argomento in dettaglio: Torre Cabrera (Pozzallo).
 
Torre Cabrera

Costruita tra il XV e il XVI secolo per volere della famiglia Cabrera, la torre aveva originariamente funzione difensiva e di avvistamento lungo la costa. Dichiarata monumento nazionale, rappresenta oggi l'edificio simbolo di Pozzallo e uno dei principali riferimenti storico-architettonici della città.

Palazzo comunale "Giorgio La Pira"
  Lo stesso argomento in dettaglio: Palazzo comunale Giorgio La Pira.
 
Palazzo comunale "Giorgio La Pira"

Edificato tra il 1923 e il 1926, il palazzo fu intitolato a Giorgio La Pira e dal 1928 è la sede del Comune di Pozzallo. L’edificio, situato nel centro cittadino, è divenuto nel tempo uno degli inequivocabili simboli istituzionali e architettonici della città.

Villa Tedeschi
  Lo stesso argomento in dettaglio: Villa Tedeschi.
 
Villa Tedeschi

Costruita nel XIX secolo, appartenne ai marchesi Polara Tedeschi, famiglia nobile che esercitò a lungo un ruolo di rilievo nella vita politica e sociale di Pozzallo dopo la separazione da Modica. Oggi la villa ospita la biblioteca civica ed è sede di attività culturali e istituzionali.

Palazzo Giunta-Musso

Costruito nel 1845 per ospitare il municipio, è stato in seguito acquistato da Vincenzo Giunta e Mariannina Musso, che nel 1926 hanno affidato all'architetto Vincenzo Arangio la ristrutturazione dell'edificio, terminata nel 1928. Insieme al palazzo comunale, è uno degli esempi significativi di architettura Liberty nella cittadina. Bene vincolato dal 1978, l'anno seguente è stato acquistato dal comune, che lo ha adibito a sede della videoteca e biblioteca comunale, prima che quest'ultima venisse spostata presso Villa Tedeschi.[54][55] Nel febbraio 2022 hanno avuto inizio i lavori di ristrutturazione e, contestualmente, è stato destinato a sede di un centro di aggregazione sociale.[56][57]

Palazzo Giunta
 
Palazzo Giunta

Edificato tra il 1900 e il 1910, fu progettato dall'architetto Giambattista Pennavaria su commissione di Enrico Giunta, sorge in piazza delle Rimembranze.

Palazzo Pandolfi

Costruito intorno al 1868, anch'esso fu progettato dal Gianbattista Pennavaria su commissione di Raffaele Pandolfi. Il palazzo, oggi privato, è stato sede dell'Istituto tecnico nautico nei primi anni 1990 e, in via provvisoria, degli uffici comunali, durante i lavori di restauro del palazzo comunale.[58] Vi ha dimorato per qualche tempo lo scrittore pachinese Vitaliano Brancati.[59]

Castello Di Martino

La sua costruzione ebbe inizio su commissione della famiglia Di Martino nei primi anni trenta e non venne mai portata a termine; la struttura sorge in stato di abbandono su un'altura di fronte al porto. Fino al 2012 ha ospitato la Via Crucis vivente.

Architetture militari

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Bunker

Alla periferia del paese sono visibili numerose postazioni militari risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, testimonianza del ruolo strategico assunto dal litorale durante il conflitto.[60]

Piazze e giardini

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Villa comunale
 
La Villa comunale e facciata posteriore del Palazzo comunale

È il principale parco pubblico di Pozzallo; circonda su tre lati il palazzo comunale e si affaccia sul mare. Al suo interno sono presenti diversi alberi secolari.

Piazza della Rimembranza

In origine denominata Piazza Mercato, costituisce la piazza principale di Pozzallo. Su di essa si affacciano i palazzi Giunta, Pandolfi e Giunta-Musso. Sul lato settentrionale è collocato il monumento ai caduti della Prima guerra mondiale, opera in bronzo del 1928 finanziata dalla famiglia Pandolfi. La piazza è circondata da 46 palme, il cui numero corrisponde ai caduti pozzallesi nella Prima guerra mondiale.[61]

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[62]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo le statistiche dell'ISTAT,[63] al 1º gennaio 2023 la popolazione straniera residente nel comune era di 775 persone (392 maschi e 383 femmine), pari al 4% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:[63]

  1. Tunisia: 201
  2. Romania: 147
  3. Albania: 96
  4. Marocco: 56
  5. Polonia: 22
  6. Cina: 20

Lingue e dialetti

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Distribuzione dei dialetti siciliani, 1977
  Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua siciliana e Dialetto siciliano metafonetico sudorientale.

Oltre alla lingua italiana, a Pozzallo si parla la lingua siciliana nella sua variante metafonetica sud-orientale.

La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle lingue romanze e classificato nel gruppo meridionale estremo, deriva dalla posizione geografica dell'isola, la cui centralità nel mar Mediterraneo ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.

Origini delle famiglie

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Alcuni attuali cognomi incominciano a essere attestati nel territorio tra il XVIII e il XIX secolo, concentrandosi soprattutto nella seconda metà di questi due secoli. Le principali famiglie provenivano da Modica e da alcune zone della provincia di Napoli; il capoluogo partenopeo aveva un collegamento di linea con Pozzallo mediante motovelieri, che favorì il trasferimento di numerosi armatori e imprenditori campani nella località rivierasca. Gli Avitabile, i Pandolfi e i Giunta, le tre famiglie borghesi di Pozzallo che animarono la vita sociale e politica della cittadina nell'Ottocento e nei primi del Novecento, avevano chiare origini laziali e campane. Le professioni storicamente attestate erano relative alle attività agricole e marinare[64].

Tradizioni e folclore

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Festa di San Giovanni Battista

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La festa di San Giovanni Battista, co-patrono di Pozzallo, si celebra annualmente il 24 giugno, con un ciclo di riti che ha inizio circa una settimana prima attraverso la collocazione del simulacro sulla vara e l’esecuzione dell’inno dedicato. L’evento centrale, preceduto da esibizioni di artisti di strada, rappresentazioni e spettacoli, è indubbiamente rappresentato dalla processione in mare, nota come varchiata, durante la quale il simulacro viene posto su un peschereccio ornato di fiori e seguito da un corteo di imbarcazioni minori. Nel corso della cerimonia hanno luogo la benedizione delle barche e il lancio di una corona di fiori in mare in memoria dei caduti.[65][66] Le celebrazioni prevedono inoltre una messa solenne alla presenza del Vescovo della locale Diocesi e delle autorità civili e militari, seguita dalla processione per le vie cittadine del simulacro e del Braccio Reliquiario[67][68][69].

Geografia antropica

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Quartieri e rioni

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Lungomare Raganzino
 
Passeggiata di Via delle Sirene, nel tratto della Zabbatana
  • Raganzino: anticamente noto come Rajanzino, è una popolosa zona residenziale che occupa l'area a nord del Lungomare Raganzino e circostante la Chiesa di San Giovanni Battista.
  • San Francesco: nella parte occidentale della città, occupa l'area a nord di Largo dei Vespri Siciliani e si affaccia sulla Spiaggia Raganzino. Originariamente era noto come Corea, toponimo colloquialmente diffuso ancora oggi nella vulgata popolare, dovuto alla circostanza che, quando il quartiere aveva iniziato a svilupparsi nei primi anni 1950, era in corso la Guerra di Corea; le deficitarie condizioni igienico-sanitarie e urbanistiche dell'abitato portarono il resto della popolazione del paese a soprannominarlo, in modo dispregiativo, Corea, come la nazione al tempo dilaniata dal conflitto. Negli anni 1990 il toponimo attuale ne ha preso il posto in via ufficiale.
  • San Paolo: è un quartiere urbano di recente sviluppo e occupa la zona a nord di via Torino; prende il nome dalla parrocchia di San Paolo Apostolo.
  • Scaro: secondo quartiere a essere sorto dopo il distaccamento da Modica, si è sviluppato nella zona a sud di Villa Tedeschi, lungo via Mario Rapisardi e via Scaro. Nella zona sorgeva lo scalo commerciale (storpiato in scaru nel dialetto locale) in cui attraccavano le navi mercantili. Fino al XIX secolo, era noto come Cento Bucari o Pozzofeto, dal pozzo d'acqua dolce che vi sorgeva.
  • Vico Vicci: un tempo noto come i Puonti, era originariamente collegato al quartiere Scaro da una serie di ponticelli, prima che venisse costruita l'odierna via Mario Rapisardi; il rione costituisce il nucleo originario della città e si snoda nel centro storico, lungo via Guglielmo Marconi e via Agricola. Prende il nome dai vicci, termine dialettale che indica i semi della carruba.

Località e contrade

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Pozzallo vista da Bosco Pisana
  • Bosco Pisana;
  • Bove Marino;
  • Carpintera;
  • Contrada Cesarò;
  • Contrada Giovara;
  • Contrada Graffetta;
  • Contrada Inchiudenda;
  • Contrada Palamentano;
  • Contrada Raganzino;
  • Contrada Recupero;
  • Contrada Scaro;
  • Contrada Turischedda;
  • Grottelle;
  • Tegolaio;
  • Villaggio Pantanelli.

Cultura

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Cultura nel ragusano.

Istruzione

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A Pozzallo sono presenti due istituti comprensivi, intitolati ad Antonio Amore e a Giuseppe Rogasi. È inoltre presente l'Istituto d'Istruzione Superiore "Giorgio La Pira".[70] Il plesso comprende l'Istituto Tecnico Nautico, il Liceo Scientifico, il Liceo Scientifico Sportivo e l'Istituto Professionale per i Servizi Commerciali.[71]

  • Museo dei Peplum del Cinema;[72]
  • Casa della Memoria di Giorgio La Pira.[73]

Ha sede nel comune il Corpo Bandistico "Vincenzo Bellini", fondato nel 1995 e comprendente un organico di 70 elementi.[74]

Il porto è stato utilizzato come set per alcune scene delle serie televisive Il commissario Montalbano,[75][76] Il capo dei capi e L'isola.[77]

Economia

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Una radicata e ancora oggi trainante vocazione marittima[78] ha portato il comune ad avere il più elevato rapporto in Italia fra lavoratori del settore e residenti.[79][80][81][82]

Industria

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L'agglomerato industriale Modica-Pozzallo, uno dei principali del libero consorzio comunale di Ragusa, ospita industrie alimentari, farmaceutiche e della realtà avicola.[83][84]

Turismo

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Dal 2019, Pozzallo si è aggiudicata per sette anni consecutivi la Bandiera blu, riconoscimento della FEE alle migliori località balneari d'Europa,[85][86] dopo averla già conseguita tra il 2002 e il 2012 e tra il 2014 e il 2017.

Infrastrutture e trasporti

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La città è servita dall'autostrada A18, ancora in costruzione ed in esercizio fino allo svincolo di Modica, con cui è possibile raggiungere Siracusa e Catania. Le altre strade extraurbane principali che collegano Pozzallo ai centri limitrofi sono la Strada Provinciale 45 per Modica, la Strada Provinciale 46 per Ispica, la Strada Provinciale 67 per Santa Maria del Focallo e la Strada Provinciale 66 per Marina di Modica e Sampieri, che funge anche da circonvallazione e collegamento con la Strada Statale 194, che permette di raggiungere Ragusa.

Ferrovie

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Fabbricato viaggiatori e binari della Stazione di Pozzallo

Pozzallo è servita dall'omonima stazione, posta sulla ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì.

 
Panorama del Porto al tramonto

Dal porto è presente un collegamento di linea per Malta, effettuato dalla Virtu Ferries Limited[87][88]. Nei pressi della struttura portuale è inoltre presente un eliporto civile, usato frequentemente per le operazioni di elisoccorso.

Mobilità urbana

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I collegamenti interurbani vengono svolti con servizi regolari di autobus operati dalla società AST.

Amministrazione

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Elenco dei Sindaci

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Pozzallo.

Gemellaggi

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Stadio Comunale di Contrada Palamentano

La società calcistica principale è l'Associazione Sportiva Dilettantistica Pozzallo, militante nel campionato di Seconda Categoria[90], e affiliata alla Fiorentina, che ha avuto come direttore generale il pozzallese Joe Barone.

Nel Calcio a 5, la Libera Futsal Pozzallo milita in Serie C2.

La principale società pallavolistica è il Gruppo Sportivo Gabbiano Pozzallo, la cui rappresentativa maschile milita nel campionato di serie C nella stagione 2021-2022.[91]

La principale società cestistica è l'Associazione Sportiva Dilettantistica Azzurra Basket Pozzallo, la cui rappresentativa maschile milita nel campionato di serie C nella stagione 2022-2023.[92]

Impianti sportivi

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  • Stadio Comunale di Contrada Palamentano (800 spettatori);
  • Piscina Comunale;
  • Palazzetto dello Sport Comunale;
  • Centro Sportivo "Calogero Agosta".
  1. ^ Quali sono le città più ricche d’Italia? Milano è solo ottava, Lajatico in top 3: la mappa interattiva del reddito medio per Comune, su corriere.it. URL consultato il 20 aprile 2025.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Torre Cabrera, su beniculturali.it. URL consultato il 25 luglio 2022.
  6. ^ Curiosità su Pozzallo di Giuseppe Palermo, su siciliafan.it, Sicilia Fan. URL consultato il 16 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2013).
  7. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa Rogasi.
  8. ^ Esattamente come accaduto in altri comuni siciliani, ad esempio Cassaro, Ferla, Priolo Gargallo.
  9. ^ V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Censimento dei siti dell'antica età del bronzo nel territorio modicano, in Archivum Historicum Mothycense, n. 5, 1989; V.G. Rizzone, A. M. Sammito, Indagine topografica dei siti dell'antica età del bronzo nel territorio modicano, in Aitna 4, 2010, pp. 56-57
  10. ^ V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Stato e prospettive delle ricerche archeologiche a Modica, in Archivum historicum mothycense, 10, 2004, p. 72; M. Frasca, Archeologia degli Iblei, 2015, p. 98
  11. ^ V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Carta di distribuzione dei siti tardo-antichi nel territorio di Modica, in Archivum historicum mothycense, 10, 2004, pp. 128-129
  12. ^ V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Nuove aggiunte a "Carta di distribuzione dei siti tardo-antichi nel territorio di Modica, in Archivum historicum mothycense, 13, 2007, p. 38
  13. ^ V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Aggiunte e correzioni a Carta di distribuzione dei siti tardo-antichi nel territorio di Modica, in Archivum historicum mothycense, 10, 2004, p. 127
  14. ^ V. G. Rizzone, A. M. Sammito, Terze aggiunte a "Carta di distribuzione dei siti tardo-antichi nel territorio di Modica", in Archivum historicum mothycense, 16-17, 2010-2011, pp. 213-214
  15. ^ Dormiente.
  16. ^ Sigona.
  17. ^ Nicola Bruno, Indagine topografica, in Dormiente.
  18. ^ Anticamente situato dove oggi sorge Piazza Senia.
  19. ^ Anticamente situato nell'attuale tratto iniziale del Lungomare Pietrenere.
  20. ^ William Henry Smith, Memoir descriptive of the Resources, Inhabitants, and Hidrography of Sicily and its Islands, Londra, 1824.
  21. ^
    «Alla Torre del Puzzallo vi stanno quattro uomini a guardia, et hanno tre smerigli di bronzo, et alcuni falconetti, moschettini, archibugi, et scoprendo vascelli fanno segni, però sarebbe bene innanzi per la parte di mare farni una piattaforma»
  22. ^ Pozzallo e la sua storia, su comune.pozzallo.rg.it. URL consultato il 30/12/2022.
  23. ^
    «La notte de' 24 Gennaro del seguente anno 1661 eran partite per Augusta sei Galere di questa Squadra col Generale Prior della Bagnara (Fabrizio Ruffo di Bagnara), e trovandoli la mattina seguente verso il Capo Passaro, incontrarono un Vascello Corsaro di Tunisi, che per tale riconosciuto, nell'istesso punto l'investirono, & in poche hore di combattimento lo sottomisero con morte di pochi Turchi, & alcuni pochi feriti de' nostri. Era un Vascello armato parte a guerra, e parte a mercantia, che navigava da Tunisi alle Smirne. Vi si trovarono dentro un Chiaus del G. Signore di ritorno da un'Ambasciata fatta di Algieri, Tunisi, e Tripoli, e con esso lui il Cardis di Tunis, & un suo Figlio, ch'andava a procacciarsi alla Porta la conferma di quella Carica. Si fecero frà Turchi, e Mori 130 schiavi, con quantità di Mercantie consistenti in Berrette, Cocciniglia, Zuccari, e Barracani, di modo ch'ascese il bottino per la Religione sopra 70.000 Pezze da otto»
  24. ^ Bartolomeo dal Pozzo, Historia della Sacra Religione Militare di San Giovanni Gerosolimitano, 1715.
  25. ^ Battaglia navale di Pozzallo (PDF), su ponteonline.com. URL consultato il 25 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2021).
  26. ^ Che, secondo Placido Carrafa, sterminò quasi totalmente la popolazione.
  27. ^ Come auspicato da Camillo Camilliani, vedasi la nota 21.
  28. ^ a b G. Sigona.
  29. ^ Fu completamente abbattuto sul finire degli anni 1960.
  30. ^ a b Il Comunello, su vivipozzallo.it. URL consultato l'11 agosto 2021.
  31. ^
    «La borgata detta il Pozzallo, attualmente dipendente dal Comune di Modica, è eretta in separato Comune»
  32. ^ a b La Fauci
  33. ^ a b Il Comunello - Part Due, su vivipozzallo.it.
  34. ^ All'epoca noto come via Enrico Giunta
  35. ^ Denominato durante il fascismo Lungomare Littorio, familiarmente noto come via 'ra fasòla (via dei fagioli, dal nome del rancio ricevuto dai muratori quale compenso per i servizi lavorativi) dagli abitanti.
  36. ^ All'epoca noto come Piazza del Commercio.
  37. ^ In onore di quest'ultima famiglia venne apposta nello stemma comunale una stella bianca, essendo il loro stemma famigliare composto da sette stelle.
  38. ^ Dal Proclama inviato a Garibaldi dal Comitato d'insurrezione di Modica, datato 30 maggio 1860, in biblioteca De Leva, presso l'Archivio di Stato di Modica (notizia tratta dalla pubblicazione Modica nelle tesi di laurea, genius loci, 2003, pag. 40).
  39. ^ a b Ispica e Pozzallo, su lafrecciaverde.it. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  40. ^ Odierna via Giuseppe Mazzini.
  41. ^ La Fauci, pp. 89-115
  42. ^ Pumillo, pp. 47-51
  43. ^ La Fauci, pp. 121-140
  44. ^ Society of the Citizens of Pozzallo, su oltreimuri.blog. URL consultato il 21 agosto 2025.
  45. ^ La Fauci, pp. 141-322
  46. ^ Pumillo, p. 67
  47. ^ Pozzallo, decreto 1933-05-08 RD, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  48. ^ Decreto dell'8 maggio 1933.
  49. ^ Chiesa della Madonna del Rosario, su pozzallo.net. URL consultato il 21 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2020).
  50. ^ Armenia
  51. ^ Chiesa San Giovanni Battista, su pozzallo.net. URL consultato il 21 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2020).
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  62. ^ Dati tratti da:
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Bibliografia

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  • Grazia Dormiente, Pozzallo: città mediterranea, Modica, La Grafica, 1991.
  • Filippo La Fauci, 1943 e dintorni. Pozzallo, un paese siciliano tra guerra e dopoguerra, Lecce, Youcanprint, 2024.
  • Giorgio Pumillo, Storie e avventure di uomini e mari, Ragusa, OperaIncerta, 2024.
  • Luigi Rogasi, Pozzallo, uno sguardo nel passato, Firenze, Eurografica, 1982.
  • Giovanni Sigona, Storia di Pozzallo, Ispica, Freeprint, 2009.
  • Ruggiero Sigona, Monografia di Pozzallo, Ispica, 1904.
  • Maria Armenia, Di granite, gelati e preghiere. Una esperienza di vita e di fede, Ragusa, OperaIncerta, 2025.

Voci correlate

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Altri progetti

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