Gropparello: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Gropparello
|Panorama = Vista da boveri congropparellosfondo edited 2.jpg
|Didascalia = Gropparello visto dalla frazione Boveri
|Bandiera = Gropparello-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Gropparello-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2 = Piacenza
|Amministratore locale =Claudio GhittoniArmando Piazza
|Partito = [[lista civica]] InsiemePiazza sindaco
|Data elezione =06 4-0610-2016 (2º mandato)2021
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Latitudine gradi=
|Sottodivisioni = Castellana, Castellotti, Groppovisdomo, Gusano, La Valle, Lodola, Mandola, [[Montechino]], Obolo, Sariano, Veggiola
|Latitudine minuti=
|Divisioni confinanti = [[Bettola]], [[Carpaneto Piacentino]], [[Lugagnano Val d'Arda]], [[Morfasso]], [[Ponte dell'Olio]], [[San Giorgio Piacentino]]
|Latitudine secondi=
|Zona sismica = 3
|Latitudine NS=
|Gradi giorno = 2911
|Longitudine gradi=
|Nome abitanti = gropparellesi
|Longitudine minuti=
|Patrono =
|Longitudine secondi=
|Festivo =
|Longitudine EW=
|PIL =
|Altitudine=
|PIL procapite =
|Superficie=56.33
|Mappa = Map of comune of Gropparello (province of Piacenza, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Note superficie=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Gropparello nella provincia di Piacenza
|Abitanti=2337
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=30-9-2014
|Sottodivisioni=Castellotti, Groppovisdomo, Gusano, La Valle, Lodola, Mandola, [[Montechino]], Obolo, Sariano, Veggiola
|Divisioni confinanti=[[Bettola]], [[Carpaneto Piacentino]], [[Lugagnano Val d'Arda]], [[Morfasso]], [[Ponte dell'Olio]], [[San Giorgio Piacentino]]
|Prefisso=[[0523]]
|Targa=PC
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=
|Nome abitanti=gropparellesi
|Patrono=
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Gropparello (province of Piacenza, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Gropparello nella provincia di Piacenza
|Diffusività=
}}
 
'''Gropparello''' (''GruparélGruparéll'' in [[dialetto piacentino]]<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomasticap. Storia e significato dei nomi geografici italiani 375| 2006 | UTET | Torino |p= 375 aavv}}.</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:2337Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Piacenza]] in [[Emilia-Romagna]].
È situato a {{M|28&nbsp;|ul=km}} da [[Piacenza]] in direzione sud.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio comunale fa parte della [[Comunità Montana valli del Nure e dell'Arda]]. Parte del territorio comunale è compreso nella [[Riserva naturale geologica del Piacenziano]] che contiene un cospicuo patrimonio di reperti fossili del [[pliocene]]<ref>[http://www.castellarquato.com/turismo/parchi/piacenziano/index.html Il primo portale di Castell'Arquato - Turismo a Castell'Arquato - Il parco del Piacenziano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Il territorio del comune di Gropparello si trova nell'[[Appennino ligure]] lungo le parallele [[val Riglio]], [[val Vezzeno]] e [[val Chero]], formate dagli omonimi torrenti<ref name=territorio>{{cita web|url=https://www.comune.gropparello.pc.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=21570&idCat=21586&ID=21586&TipoElemento=categoria|titolo=Territorio|accesso=11 settembre 2019|dataarchivio=9 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200809015643/https://www.comune.gropparello.pc.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=21570&idCat=21586&ID=21586&TipoElemento=categoria|urlmorto=sì}}</ref>. La forma allungata del territorio comunale è origine di una grande varietà di paesaggi: si va dalla bassa collina nella zona di Sariano, situato all'estremità settentrionale del comune, fino alla montagna, nella zona di Obolo e Groppovisdomo, all'estremità meridionale, con altezze anche superiori ai {{M|1000|ul=m s.l.m.}}<ref name=territorio/>.
 
Parte del territorio comunale è stato incluso nel 1996 nella [[riserva naturale geologica del Piacenziano]] a seguito dei cospicui ritrovamenti di reperti fossili risalenti al [[Pliocene]]<ref>{{cita web|url=http://www.castellarquato.com/turismo/parchi/piacenziano/index.html|titolo=Il parco del Piacenziano|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120817095146/http://www.castellarquato.com/turismo/parchi/piacenziano/index.html|dataarchivio=17 agosto 2012}}</ref>. Nel 2011 la riserva è confluita nel neocostituito [[parco regionale dello Stirone e del Piacenziano]]<ref>{{cita web|url=http://turismo.provincia.piacenza.it/it/scopri-il-territorio/ambiente-e-natura/parchi-riserve-naturali/item/parco-regionale-dello-stirone-e-del-piacenziano.html?category_id=244|titolo=Parco regionale dello Stirone e del Piacenziano|data=28 marzo 2019|accesso=7 luglio 2019|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190707140143/http://turismo.provincia.piacenza.it/it/scopri-il-territorio/ambiente-e-natura/parchi-riserve-naturali/item/parco-regionale-dello-stirone-e-del-piacenziano.html?category_id=244|dataarchivio=7 luglio 2019}}</ref>.
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Castellana Groppo}}
 
In base alla media trentennale di riferimento [[1961]]-[[1990]], la [[temperatura]] media del mese più freddo, [[gennaio]], si attesta a +{{M|1,.7&nbsp;|ul=°C}}; quella del mese più caldo, [[luglio]], è di +{{M|22,.8&nbsp;|u=°C }}<ref>{{Meteo DBT|250%20%5BGropparello%5D%20Castellana%20Groppo.Txt}}</ref>.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = CASTELLANACastellana GROPPOGroppo
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 3.4
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| tempmin12 = 1.5
}}
 
== Origini del nome ==
Originariamente la località era indicata con il nome di origine latina ''Cagnano'' con cui ci si riferiva alla rocca e al paese; il nome Gropparello, indicante tutto il territorio comunale, deriva invece dal longobardo ''Groppo'' indicante una formazione montuosa di forma tondeggiante. Il toponimo Cagnano cadde infine in disuso prima della fine del [[XIX secolo]]<ref name=storia />.
 
== Storia ==
I primi insediamenti umani nella zona di Gropparello, nei pressi della frazione Groppovisdomo, risalgono all'[[età del ferro]]. In [[civiltà romana|epoca romana]] la val Chero, nella quale si trovava il ''[[municipium]]'' di [[Veleia]], situato nel limitrofo comune di [[Lugagnano Val d'Arda]], ospitò diversi insediamenti romani di cui alcune tracce sono visibili anche in comune di Gropparello, sulla sponda del [[Chero]] opposta rispetto a Veleia. Nella [[tabula alimentaria traianea]], ritrovata a Veleia nel 1747, sono contenuti riferimenti alla villa di ''Satrianus'', la futura Sariano<ref name=storia>{{cita web|url=https://www.comune.gropparello.pc.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=21570&idCat=21587&ID=21587&TipoElemento=categoria|titolo=La storia|accesso=11 settembre 2019|dataarchivio=6 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221006142120/https://www.comune.gropparello.pc.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=21570&idCat=21587&ID=21587&TipoElemento=categoria|urlmorto=sì}}</ref>.
[[File:Castello (Gropparello) - mastio, torre sud e lato ovest 1 2023-07-02.jpg|left|thumb|Il castello.]]
Le prime testimonianze documentali nell'[[Secolo VIII|ottavo secolo]] vedono la zona, con l'eccezione della località di Sariano, sotto il controllo del [[Abbazia di Val Tolla|monastero dei SS. Salvatore e Gallo di Val Tolla]]. A questo secolo risalgono anche le prime citazioni del [[castello di Gropparello|castello]], posto all'entrata del paese, che nel 780 fu donato alla chiesa piacentina dall'imperatore [[Carlo Magno]]. Il castello è poi citato in un documento dell'840 come appartenente al vescovo di Piacenza Seufredo II. Nel 1014 l'imperatore del Sacro Romano Impero [[Enrico II il Santo]] cedette al monastero di Val Tolla anche la zona di Sariano. Il territorio rimase sottomesso al monastero fino al 1535, quando avvenne la sua definitiva soppressione<ref name=storia />.
 
Nel 1255 il castello fu distrutto da parte dell'esercito ghibellino agli ordini di [[Oberto II Pallavicino]] per essere poi immediatamente ricostruito, nonostante i ripetuti tentativi dello stesso Pallavicino di espugnarlo per una seconda volta. Il castello cambiò proprietà attorno al 1300 quando il vescovo di Piacenza Filippo Fulgosio lo lasciò ai suoi eredi, i quali si ritirarono a Gropparello nel 1335 dopo aver abbandonato la città<ref name=storia />.
I primi insediamenti umani nella zona di Gropparello, nei pressi della frazione Groppovisdomo, risalgono all'[[Età del ferro]]. La [[Val Chero]], con la fondazione del [[municipium]] di [[Velleia|Velleia Romana]], situato in comune di [[Lugagnano Val d'Arda]] ospitò poi insediamenti romani, di cui alcune tracce sono visibili anche in comune di Gropparello, sull'altra sponda del [[Chero]] rispetto a Velleia. Nella [[Tabula alimentaria traianea]], ritrovata a Velleia nel [[1747]] sono contenuti riferimenti alla villa di ''Satrianus'', l'odierna Sariano<ref name=storia>[http://www.comune.gropparello.pc.it/pagina.asp?IDpag=125&idbox=37&idvocebox=170 La storia] comune.gropparello.pc.it</ref>.
 
Nel 1464 il duca di Milano [[Francesco Sforza]] cedette il castello a Galeazzo Campofregoso, togliendolo quindi dalle disponibilità dei Fulgosio. In seguito i cambi di proprietà furono molteplici: tra i proprietari più importanti si ricorda la famiglia [[Anguissola]] che tenne il fortilizio per due secoli<ref name=storia />.
[[Immagine:Gropparello-Castello.JPG|left|thumb|Il castello.]]
 
Nel 1832 il territorio della val Riglio sulla sponda destra del torrente, fino a quel momento legato prevalentemente alla val Nure e alla famiglia Nicelli si unì ai territori della val Vezzeno e della val Chero dando origine al primo nucleo amministrativo del comune di Gropparello. Nel 1869 il castello passò nelle mani del conte Ludovico Marazzani Visconti Terzi che lo fece restaurare completamente<ref name=storia /><ref>{{cita web|url=https://www.castellidelducato.it/castellidelducato/castello.asp?el=castello-di-gropparello|titolo=Castello di Gropparello|accesso=12 febbraio 2025}}</ref>.
Nell'[[Secolo VIII|Ottavo secolo]] la zona, con l'eccezione della località di Sariano, passa sotto il controllo del Monastero di Val Tolla, la storia di Gropparello è strettamente legata a quella del [[castello di Gropparello|castello]] che si trova all'entrata del paese e che nel [[780]] fu donato alla chiesa piacentina da [[Carlo Magno]]. Il castello è poi citato in un documento dell'[[840]] come appartenente al vescovo di Piacenza Seufredo II. Nel [[1014]] l'imperatore del Sacro Romano Impero [[Enrico II il Santo]] cedette al monastero di Val Tolla anche la zona di Sariano<ref name=storia></ref>.
 
A partire dal 1866 cominciarono in val Riglio e in val Chero, ricerche petrolifere, condotte inizialmente da una società genovese, poi dal conte Marazzani, dalla società francese Petroles de Montechino e, infine, dal barone francese Adolfo Zipperlen proprietario della Società Francese dei Petroli, sotto il quale l'attività d'estrazione divenne operativa nel 1888<ref name=petrolio>{{cita web|url=https://www.valnure.info/it/archeologia_industriale/montechino_e_lolio_di_pietra_sc_1202.htm|titolo=Montechino e l'olio di pietra|accesso=11 settembre 2019}}</ref>.
Nel [[1255]] il castello fu distrutto da parte dell'esercito ghibellino agli ordini di [[Oberto II Pallavicino]] per essere poi immediatamente ricostruito, nonostante i ripetuti tentativi dello stesso Pallavicino di espugnarlo per una seconda volta. Il castello cambiò proprietà attorno al 1300 quando il vescovo di Piacenza Filippo Fulgosio lo lasciò ai suoi eredi, i quali si ritirarono a Gropparello nel [[1335]] dopo aver abbandonato la città<ref name=storia></ref>.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], la zona di Montechino subì, fino all'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|armistizio dell'8 settembre]] vari bombardamenti da parte delle truppe [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleate]]<ref name=bombe>{{cita web|url=https://www.gracpiacenza.com/bombe-sulla-miniera-di-montechino.html|titolo=Montechino di Gropparello, PC. 1945, bombe sui pozzi|accesso=11 settembre 2019}}</ref>. La stessa zona divenne anche sede del presidio del [[1ª Divisione corazzata "M"|gruppo corazzato Leonessa]]<ref>{{cita web|url=http://www.isses.it/MRossa/data/index5.htm|titolo=Gruppo corazzato Leonessa|accesso=11 settembre 2019}}</ref>, poi, a partire dal 1944, dopo essere stata conquistata dai [[resistenza italiana|partigiani]], Montechino fu sede del distaccamento «Ursus», parte della Divisione partigiana Val d'Arda<ref name=montechino/>. La resistenza nel comune di Gropparello non fu attiva solo nella zona di Montechino: don [[Giuseppe Borea]], parroco di Obolo, fu [[Ordinariato militare|cappellano militare]] e capo-servizio della divisione del [[Corpo volontari della libertà|CVL Val d'Arda]], venendo poi catturato dalle truppe fasciste nel gennaio 1945 e successivamente fucilato a Piacenza<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.anpi.it/biografia/don-giuseppe-borea|titolo=Donne e Uomini della Resistenza: Don Giuseppe Borea|sito=ANPI|lingua=it|accesso=13 aprile 2022|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306034553/http://www.anpi.it/donne-e-uomini/2049/}}</ref>. Nell'aprile 1945 la località di Montechino venne bombardata nuovamente dalle truppe alleate per distruggere i pozzi petroliferi presenti, che pure, in quel frangente, erano utilizzati dalle forze partigiane per rifornire i loro mezzi<ref name=bombe/>.
Nel [[1464]] il Duca di Milano [[Francesco Sforza]] cedette il castello a Galeazzo Campofregoso, togliendolo quindi dalle disponibilità dei Fulgosio. In seguito i cambi di proprietà furono molteplici: tra i proprietari più importanti si ricorda la famiglia [[Anguissola]] che tenne il fortilizio per due secoli.
 
Dopo la fine della guerra, nel 1950 venne definitivamente sospesa l'attività estrattiva, con i pozzi che vennero in gran parte smantellati<ref name=petrolio />.
Nel [[1832]] il territorio della [[Val Riglio]] sulla sponda destra del torrente, fino a quel momento legato prevalentemente alla [[Val Nure]] e alla famiglia Nicelli si unì ai territori della Val Vezzeno e della Val Chero dando origine al primo nucleo amministrativo del comune di Gropparello. Nel [[1869]] il castello passò nelle mani del conte Ludovico Marazzani Visconti che lo fece restaurare completamente<ref name=storia></ref>.
 
=== Origini del nome ===
Originariamente la località era indicata con il nome di origine latina ''Cagnano'' con cui ci si riferiva alla rocca e al paese, il nome Gropparello, indicante tutto il territorio comunale, deriva invece dal longobardo (''Groppo'' indica una formazione montuosa di forma tondeggiante). Il toponimo Cagnano cadde infine in disuso prima della fine del [[Secolo XIX]]<ref name=storia></ref>.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
;[[Torre Gragnana]]: Situata nella frazione di Sariano, venne costruita, come confermato da un'iscrizione in [[arenaria]] posta sul fronte principale, nel 1554 ad opera dei fratelli Antonio, Gabriele e Francesco Maria Gragnani con la duplice funzione ornamentali e difensiva a supporto dell'annessa villa. La torre potrebbe essere opera del [[Jacopo Barozzi|Vignola]] o di un suo allievo<ref>{{cita|Artocchini|p. 394}}.</ref>.
; [[Castello di Gropparello]]
Posto all'ingresso del paese su un picco di rocce ofiolitiche sovrasta un orrido sul cui fondo scorre il torrente Vezzeno. Di proprietà della chiesa piacentina a partire dall'840, fu teatro di scontri tra guelfi e ghibellini. Passato molte volte di mano, nel 1869 venne acquistato dal conte Ludovico Marazzani-Visconti che affidò il restauro all'architetto Camillo Guidotti, che con lo stile dell'epoca aggiunse strutture neogotiche ed apertura di finestre nel mastio. Il maniero è di proprietà della famiglia Gibelli, che lo ha trasformato in un'opportunità commerciale con l'apertura a visite guidate e la creazione di ambienti tematici per bambini<ref>[http://www.castellodigropparello.it/news/newsarticolodettaglio/TabId/151/ArtMID/540/ArticleID/18/Tutte-le-Domeniche-al-Parco-delle-Fiabe-per-Famiglie-e-Gruppi-.aspx Tutte le domeniche al parco delle fiabe per famiglie e gruppi] castellodigropparello.it</ref>.
 
;[[Castello di Gropparello]]: Posto all'ingresso del paese su un picco di rocce ofiolitiche sovrasta un orrido sul cui fondo scorre il torrente Vezzeno. Di proprietà della chiesa piacentina a partire dall'840, fu teatro di scontri tra Guelfi e Ghibellini. Passato molte volte di mano, nel 1869 venne acquistato dal conte Ludovico Marazzani-Visconti che affidò il restauro all'architetto Camillo Guidotti, che con lo stile dell'epoca aggiunse strutture neogotiche ed apertura di finestre nel mastio. Il maniero è di proprietà della famiglia Gibelli, che lo ha trasformato in un'opportunità commerciale con l'apertura a visite guidate e la creazione di ambienti tematici per bambini<ref>{{cita web|url=https://www.castellodigropparello.it/chi-siamo/|titolo=Chi siamo|accesso=30 novembre 2019|dataarchivio=5 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200805080335/https://www.castellodigropparello.it/chi-siamo/|urlmorto=sì}}</ref>.
; [[Castello di Montechino]]
 
[[Immagine:Castello_di_montechino.jpg|thumb|Il castello di Montechino.]]
;[[Castello di Gusano]]: conosciuto anche come castello dei Rossi o rocca dei Gruppetti, è posto in posizione isolata su di un picco. Originariamente dotato di struttura castrense, è stato nel tempo convertito ad abitazione privata<ref>{{cita web|url=https://www.comune.gropparello.pc.it/home/vivere/Territorio/frazioni/gusano.html|titolo=Gusano|accesso=3 ottobre 2024}}</ref>.
Posto sul monte Occhino, posto a picco sul torrente Riglio. Fu costruito come avamposto strategico a difesa della valle. Fu prima di proprietà dei Confalonieri, ai quali nel 1393 Gian Galeazzo Visconti concesse l'investitura feudale delle terre che già tenevano nel piacentino. Nel 1492 i Confalonieri vendettero il castello alla famiglia dei Nicelli, signori per secoli della val Nure. Nel 1944 ospitò il Distaccamento «Ursus» della Divisione partigiana val d'Arda. Nel corso degli ultimi venticinque anni è stato ristrutturato nel rispetto della struttura originaria<ref>[http://bocachicaplaya.com/montechino_castello_storia.html Storia del castello di Montechino Piacenza] bocachicaplaya.com</ref>.
 
[[File:Castello_di_montechino.jpg|thumb|Il castello di Montechino.]]
;[[Castello di Montechino]]: Posto sul monte Occhino, a picco sul torrente Riglio, fu costruito come avamposto strategico a difesa della valle. Fu inizialmente di proprietà dei Confalonieri, ai quali nel 1393 Gian Galeazzo Visconti concesse l'investitura feudale delle terre che già tenevano nel piacentino. Nel 1492 i Confalonieri vendettero il castello alla famiglia dei Nicelli, signori per secoli della val Nure. Nel 1944 ospitò il Distaccamento «Ursus» della Divisione partigiana val d'Arda. Nel corso degli ultimi venticinque anni è stato ristrutturato nel rispetto della struttura originaria<ref name=montechino>{{cita web|url=http://bocachicaplaya.com/montechino_castello_storia.html|titolo=Storia del castello di Montechino Piacenza|accesso=11 settembre 2019}}</ref>.
 
;[[Castello di Sariano]]: Citato per la prima volta in un documento risalente al 1371 in cui alcuni membri della famiglia Palastrelli, proprietaria del forte, affermavano di non accogliervi all'interno ribelli e banditi, presenta una pianta a forma di L con un corpo posteriore e un fronte maggiore a cui si accede tramite un portale con [[archi a sesto acuto]] e su cui svetta una torre rettangolare in pietra<ref>{{cita web|url=http://www.altavaltrebbia.net/castelli/valli/2233-castello-di-sariano.html|titolo=Castello di Sariano|data=26 novembre 2012|accesso=30 novembre 2019|autore=Marco Gallione|dataarchivio=26 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210126155212/http://www.altavaltrebbia.net/castelli/valli/2233-castello-di-sariano.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
;[[Castello di Tavasca]]: L'edificio è testimoniato di proprietà di Guido Antonio Pallastrelli e dei suoi fratelli nel 1595; nel 1651 la camera ducale confiscò il castello alla famiglia Palastrelli, insieme a tutti i loro beni situati a Celleri, Tavasca e Rezzano. Nel 1685 il medico Giacomo Tedaldi viene investito del locale feudo da parte di [[Ranuccio II Farnese]], l'anno successivo il Tedaldi compra il fortilizio, avviando lavori di restauro. Nel 1888 vengono demolite le torri rotonde poste sugli angoli e viene interrato il [[fossato]] ad opera della famiglia Costa trasformando l'edificio in un palazzo con doppio loggiato cortilizio<ref>{{cita web|url=http://www.turismoapiacenza.it/comune_gropparello.html|titolo=Comune di Gropparello|accesso=3 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://castelliere.blogspot.com/2018/04/il-castello-di-sabato-28-aprile.html|titolo=Il castello di sabato 28 aprile|data=sabato 28 aprile 2018|accesso=3 novembre 2019}}</ref>.
 
;[[Castello di Veggiola]]: Dopo aver ospitato un consistente numero di fuoriusciti guelfi provenienti da Piacenza durante le rivolte anti-[[Visconti|viscontee]] del [[Trecento]] ed essere stato anche ripetutamente saccheggiato<ref name=veggiola1>{{cita web|url=http://www.comune.gropparello.pc.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=21570&idCat=21586&ID=22157&TipoElemento=pagina|titolo=Veggiola di Gropparello: un castello rifugio dei Guelfi Piacentini|data=17 dicembre 2017|accesso=13 settembre 2018|dataarchivio=13 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180913223545/http://www.comune.gropparello.pc.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=21570&idCat=21586&ID=22157&TipoElemento=pagina|urlmorto=sì}}</ref>, venne ricostruito a partire dal 1550 dall'architetto e ingegnere imperiale Domenico Gianelli su commissione di Gian Francesco Della Veggiola<ref name=veggiola2>{{cita web|url=http://www.turismoapiacenza.it/castello_di_veggiola.html|titolo=Castello di Veggiola|accesso=13 settembre 2019}}</ref>, passando poi di mano tra varie famiglie nobili tra le quali i Visconti di Brignano, i Casati, i Barattieri e i Petrucci<ref name=veggiola1/>, subendo varie trasformazioni fino a assumere la fisionomia di dimora signorile<ref name=veggiola2/>.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Gropparello}}
 
== Persone legate a Gropparello ==
* [[Ernesto Marenghi]], agronomo
* [[Ettore Rosso]] (1920-1943), medaglia d'oro al valor militare
 
== Economia ==
=== Agricoltura ===
L'economia, una volta prevalentemente agricola, oggi si è necessariamente diversificata con la presenza di alcune aziende metalmeccaniche. La maggior parte della forza lavoro attiva è comunque pendolare. Nella frazione di Sariano si trova il cantiere navale Atlantis del gruppo Azimut la cui attività è stata sospesa nel 2013 con significative ripercussioni sull'economia della zona<ref>''Atlantis,interesse ma nessuna vendita'', [[Libertà]], 28 agosto 2014, p.18</ref>.
L'economia di Gropparello era tradizionalmente [[agricoltura|agricola]], con produzione di [[cereali]], [[uva]], [[ortaggi]] e [[foraggio|foraggi]] per l'alimentazione dei bovini da latte<ref name=sapere>{{sapere|Gropparèllo|accesso=26 dicembre 2020}}</ref>. Alle produzioni tradizionali, a partire dai primi anni del [[XXI secolo]] si sono affiancate alcune nuove colture, come l'[[olivicoltura]] ambito nel quale l'associazione Terre di Gropparello, formata da 25 soci, ha messo a dimora circa {{formatnum:2000}} ulivi tra Gropparello e i comuni di Lugagnano Val d'Arda, [[Carpaneto Piacentino]] e [[Rivergaro]] le cui olive vengono inviate in tre frantoi situati tutti a Gropparello<ref>{{cita web|url=https://www.ilpiacenza.it/economia/l-olio-piacentino-cresce-quest-anno-aumentano-quantita-e-qualita.html|titolo=L’olio piacentino cresce, quest’anno aumentano quantità e qualità|autore=Gianfranco Salvatori|pubblicazione=IlPiacenza|data=7 ottobre 2020|accesso=26 dicembre 2020}}</ref> con una produzione annua che è gradualmente aumentata partendo da {{M|24|ul=q}} nel 2009<ref>{{cita news|url=https://www.ilpiacenza.it/economia/terre-di-gropparello-presentato-l-olio.html|titolo=Terre di Gropparello, un olio che sta crescendo|data=22 febbraio 2010|accesso=26 dicembre 2020|pubblicazione=IlPiacenza}}</ref>.
 
Nel territorio comunale, a Montechino, in val Riglio, e in val Chero sono presenti giacimenti di [[metano|gas naturale]] e [[petrolio]], che vennero sfruttati a livello industriale dal 1888 al 1950. In questi anni vennero aperti complessivamente 349 pozzi, profondi tra i 500 e i {{formatnum:1100}} metri, alcuni capaci di una produzione giornaliera di {{M|40000|ul=l}} di petrolio<ref name=petrolio/>. Per servire i pozzi di Montechino fu costruito un [[oleodotto]] lungo {{M|29|u=km}} che trasportava il petrolio sino a [[Fiorenzuola d'Arda]], dove era situata una [[raffineria di petrolio|raffineria]]<ref name=petrolio/>.
Da alcuni anni si registrano visite al castello, che ogni week-end primaverile ed estivo ospita moltissime comitive, soprattutto di scolaresche. Durante l'estate il capoluogo vive un periodo quale località di villeggiatura e in questo periodo si tengono alcune manifestazioni che hanno il loro culmine a settembre con la Festa dell'uva che celebra il prodotto agricolo che mantiene economicamente ancora un certo rilievo<ref>[http://www.valnure.info/it/manifestazioni_2014/gropparello_58ma_festa_dell_uva_sc_1377.htm Gropparello - 58ma festa dell'uva] valnure.info</ref>. In alcune zone del territorio comunale sono stati impiantati oliveti la cui produzione non ha ancora assunto importanza economica di rilievo.
 
=== Industria ===
Nella zona del Comune di Gropparello si trovano alcuni pozzi petroliferi, in disuso da circa 50 anni, poiché il [[petrolio]] piacentino non poteva essere competitivo economicamente. Nella frazione di [[Montechino]] si trovano alcune testimonianze dell'attività estrattiva passata<ref>[http://www.valnure.info/it/archeologia_industriale/montechino_e_l_olio_di_pietra_sc_1202.htm Montechino e l'oro di pietra] valnure.info</ref>.
 
Accanto all'attività agricola si sono sviluppate nel [[XX secolo]] attività artigianali e industriali, specialmente nei settori della carpenteria metallica e dei serramenti<ref name=sapere/>. Nella [[Frazione (geografia)|frazione]] di Sariano si trova un'area artigianale che vede la presenza di una società produttrice di sistemi di filtrazione e depolverazione dell’aria<ref>{{cita web|url=http://www.filtrotecnica.com/chi-siamo/|titolo=Filtrotecnica Italiana - Filtri Industriali dal 1979|accesso=26 dicembre 2020}}</ref>. Nella stessa frazione si trovava il cantiere navale Atlantis del gruppo Azimut che occupava circa 200 persone e la cui attività è stata sospesa nel 2013 dopo quarant'anni di attività<ref>{{cita news|url=https://www.liberta.it/news/cronaca/2013/01/31/atlantis-chiusa-i-dipendenti-imprenditori-investite-a-sariano/|titolo=Atlantis chiusa. I dipendenti: “Imprenditori, investite a Sariano”|data=31 gennaio 2013|accesso=26 dicembre 2020|pubblicazione=[[Libertà (quotidiano)|Libertà]]}}</ref> con significative ripercussioni sull'economia della zona<ref>{{cita news|url=http://www.anapiacenza.it/stampa/liberta/pdf/28082014_18.pdf|titolo=Atlantis, interesse ma nessuna vendita|pubblicazione=[[Libertà (quotidiano)|Libertà]]|data=28 agosto 2014|p=18|accesso=26 dicembre 2020|autore=Elisa Malacalza}}</ref>.
 
Nonostante la presenza di queste attività, il [[pendolarismo]] verso altri comuni interessa una fascia consistente della popolazione residente: secondo i dati del censimento del 2001 il 42.9% dei gropparellesi, includendo in questo computo anche gli studenti, risultavano essere pendolari; percentuale che si riduceva al 31.8% considerando i soli spostamenti per motivi lavorativi<ref>{{cita|Gazzola|p. 23|gazzola}}.</ref>.
 
=== Turismo ===
Il comune è una meta di turismo estivo<ref name=sapere/>, anche grazie alla presenza del castello che nel 2015 è stato il più visitato tra i castelli piacentini aderenti al circuito [[Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli]] con un totale di {{formatnum:66855}} accessi<ref>{{cita news|url=https://www.piacenzasera.it/2016/04/castelli-del-ducato-boom-di-visite-la-classifica-dei-manieri-piacentini/67655/|titolo=Castelli del Ducato, boom di visite. La classifica dei manieri piacentini|data=26 aprile 2016|pubblicazione=PiacenzaSera|accesso=26 dicembre 2020}}</ref>. Il castello ospita anche il ''Parco delle fiabe - Primo Parco Emotivo d'Italia'', un parco didattico a tema medievale dedicato ai bambini che, accompagnati da figuranti in costume, possono partecipare ad un'avventura guidata a tema fantastico<ref>{{cita web|url=https://vivimilano.corriere.it/luoghi-bambini/parchi-a-tema/parco-delle-fiabe-del-castello-di-gropparello/|titolo=Parco delle fiabe del Castello di Gropparello|accesso=27 ottobre 2020}}</ref>. L'estate è anche il periodo in cui si tengono diverse manifestazioni sul territorio comunale tra cui la festa dell'uva sagra dedicata all'uva e al vino<ref>{{cita news|url=https://www.piacenza24.eu/ritorna-la-festa-delluva-a-gropparello-63esima-edizione/|titolo=Ritorna la Festa dell’Uva a Gropparello, il 7 e 8 settembre la 63ª edizione|autore=Massimo Casale|pubblicazione=Piacenza24|data=1º settembre 2019|accesso=26 dicembre 2020}}</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Il territorio comunale di Gropparello è attraversato dalla [[Strade provinciali della provincia di Piacenza|strada provinciale 10 di Gropparello]] che collega il capoluogo comunale con Carpaneto Piacentino; oltrepassato il capoluogo la strada diventa, senza soluzione di continuità, la strada provinciale 10bis di Castellana, proseguendo verso sud sino a Prato Barbieri, al confine tra i comuni di Gropparello e [[Bettola]]. Dalla strada provinciale 10 bis, a sud della frazione di Costa della Mora, si dirama la strada provinciale 67 di Massara che raggiunge Bettola. Infine, a sud di Castellana si dirama dalla strada provinciale 10 bis la strada provinciale 14 bis di Veleia che scende verso la val Chero andando a congiungersi con la strada provinciale 14 della Val Chero in comune di [[Lugagnano Val d'Arda]]<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.piacenza.it/Allegati/Livelli/Provincia%20di%20Piacenza%20manutenzione%20strade1410852987.pdf|titolo=Provincia di Piacenza - servizio edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere|accesso=1º giugno 2019|dataarchivio=15 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160415045734/http://www.provincia.piacenza.it/Allegati/Livelli/Provincia%20di%20Piacenza%20manutenzione%20strade1410852987.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Armando Piazza |Inizio = 2 luglio 1985 |Fine = 22 giugno 1990 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno>{{cita web|url=http://amministratori.interno.it/|titolo=Anagrafe degli amministratori locali e regionali}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Mario Vincenti |Inizio = 1º luglio 1990 |Fine = 18 novembre 1991 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Lorenzo De Luca |Inizio = 18 novembre 1991 |Fine = 30 giugno 1992 |Carica = [[Commissario prefettizio|Comm. pref.]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Mario Vincenti |Inizio = 4 agosto 1992 |Fine = 28 aprile 1997 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Mario Vincenti |Inizio = 28 aprile 1997 |Fine = 14 maggio 2001 |Partito = [[listaLista civica]] di [[centro-destra]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Armando Piazza |Inizio = 14 maggio 2001 |Fine = 30 maggio 2006 |Partito = [[listaLista civica di [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Armando Piazza |Inizio = 29 maggio 2006 |Fine = 16 maggio 2011 |Partito = [[listaLista civica]] di centro-destra|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Claudio Ghittoni |Inizio = 16 maggio 2011 |Fine = 6 giugno 2016 |Partito = [[listaLista civica]] Partecipazione e trasparenza |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Claudio Ghittoni |Inizio = 6 giugno 2016 |Fine = ''in4 carica''ottobre 2021 |Partito = [[listaLista civica]] Insieme |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Armando Piazza |Inizio = 4 ottobre 2021 |Fine = ''in carica'' |Partito = Lista civica Piazza sindaco|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
 
Gropparello ha fatto parte della [[comunità Montana valli del Nure e dell'Arda]], fino alla sua chiusura avvenuta nel 2013<ref>{{cita news|url=https://www.liberta.it/luoghi/val-darda/2013/06/25/la-regione-vara-il-decreto-di-scioglimento-per-quattro-comunita-montane/|titolo=La Regione scioglie ufficialmente la comunità montana valli Nure e Arda|data=25 giugno 2013|pubblicazione=[[Libertà (quotidiano)|Libertà]]|accesso=26 dicembre 2020}}</ref>. In seguito allo scioglimento, Gropparello è entrato a far parte dell'[[Unione Valnure e Valchero]] insieme ai comuni di Carpaneto Piacentino, [[Podenzano]], [[San Giorgio Piacentino]] e [[Vigolzone]]<ref>{{cita web|url=https://www.unionevalnurevalchero.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=22972&idCat=22972&ID=22972&TipoElemento=area|titolo=I comuni - Unione Valnure Valchero|accesso=29 agosto 2019|dataarchivio=31 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180731065407/http://www.unionevalnurevalchero.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=22972&idCat=22972&ID=22972&TipoElemento=area|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=Carmen Artocchini|titolo=Castelli Piacentini|editore=Edizioni TEP|città=Piacenza|anno=1983|annooriginale=1963|cid=Artocchini}}
* P. Andrea Corna, ''Castelli e rocche del Piacentino'', Unione Tip. Piacentina, Piacenza, 1913
*{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 2006 | UTET | Torino|cid=aavv}}
* Carmen Artocchini ''Castelli piacentini'' - Edizioni TEP Piacenza 1967
*{{cita libro|autore=Pier Andrea Corna|titolo=Castelli e rocche del Piacentino|editore=Unione Tip. Piacentina|città=Piacenza|anno=1913}}
* Daniela Guerrieri ''Castelli del Ducato di Parma e Piacenza'' - NLF
*{{cita testo|url=http://www.piacenzaeconomia.it/Allegati/Articoli/3_pendolarismo_cens2011_ingGazzola%20nov2015_15032016-122204.pdf|titolo=L'indagine sul pendolarismo in provincia di Piacenza al XV° censimento della popolazione|data=novembre 2015|cid=gazzola|accesso=26 dicembre 2020}}
*{{cita libro|autore=Daniela Guerrieri|titolo=Castelli del Ducato di Parma e Piacenza|editore=NLF}}
 
== Voci correlate ==
* [[Castello di Gropparello]]
* [[Castello di Montechino]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|commons=Category:Gropparello}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.castellodigropparello.it|Castello di Gropparello}}
*{{cita web|http://www.castellodigropparello.it|Castello di Gropparello}}
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Piacenza}}
{{Portale|Emilia}}