Apprendimento: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il significato pedagogico di apprendimento|Studio (apprendimento)}}
L<nowiki>'</nowiki>'''apprendimento''' consiste nell'acquisizione o nella modifica di [[conoscenza|conoscenze]], [[comportamento|comportamenti]], abilità, valori o preferenze e può riguardare la sintesi di diversi tipi di [[informazione]]. Possiedono questa capacità gli [[essere umano|esseri umani]], gli [[animali]], le [[piante]] e alcune [[macchina|macchine]]. L'evoluzione del comportamento nel tempo segue una [[curva di apprendimento]]. Lo studio dell'apprendimento umano fa parte della psicologia sperimentale, della [[pedagogia]], della [[psicologia cognitiva]] e delle scienze dell'[[educazione]]. Le istituzioni dell'educazione formale devono tener conto dei principi generali che regolano l<nowiki>'</nowiki>''apprendimento'' nella stesura del [[progetto educativo]]. Numerose sono le agenzie sociali che producono ''apprendimento'' informale. Possono essere appresi sia comportamenti adattativi che disadattivi.
[[File:10th students Crescent camp of University of Nishapur 09.jpg|thumb|Classe di allieve durante una lezione in un'università di [[Nishapur]], in [[Iran]].]]
L{{'}}'''apprendimento''', in [[psicologia]], è il processo di acquisizione di nuove [[conoscenza|conoscenze]], [[comportamento|comportamenti]], [[abilità]], [[Valore (scienze sociali)|valori]] o [[Preferenza|preferenze]] e può riguardare la sintesi di diversi tipi di [[informazione]]. L'evoluzione del comportamento nel tempo segue una [[curva di apprendimento]].
 
Lo studio dell'apprendimento umano fa parte della [[pedagogia]], della [[psicologia]] e delle scienze dell'[[educazione]]. Le istituzioni dell'educazione formale devono tener conto dei principi generali che regolano l{{'}}''apprendimento'' nella stesura del [[progetto educativo]].
== Descrizione ==
 
L'apprendimento è un cambiamento relativamente permanente che deriva da nuova [[esperienza]] o dalla pratica di nuovi comportamenti, ovvero una modificazione di un [[comportamento]] complesso, abbastanza stabile nel tempo, derivante dalle esperienze di vita e/o dalle attività dal soggetto. Esso è dunque un processo "esperienziale": le nostre esperienze, compresa l'attuazione di nuove attività, possono infatti influenzare significativamente le nostre connessioni neuronali e quindi le nostre [[rete neurale|strutture cerebrali]].
Numerose sono le agenzie sociali che producono ''apprendimento'' informale. Possono essere appresi sia comportamenti adattativi che disadattivi.
 
== Generalità ==
L'apprendimento è un cambiamentoprocesso relativamentecognitivo permanenteautomatico della acquisizione di informazioni che deriva da una nuova [[esperienza]] o dalla pratica di nuovi comportamenti, ovvero una modificazione di un [[comportamento]] complesso, abbastanza stabile nel tempo, derivante dalle esperienze di vita e/o dalle attività daldel soggetto. Esso è dunque un processo "esperienziale": le nostre esperienze, compresa l'attuazione di nuove attività, possono infatti influenzare significativamente le nostre connessioni neuronali e quindi le nostre [[rete neurale|strutture cerebrali]].
 
Dal punto di vista [[Psicologia|psicologico]], l'apprendimento è dunque una funzione dell'adattamento di un soggetto risultante dall'esperienza di un problema o contesto nuovo (o cambiamenti nel contesto), ovvero un processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento ai cambiamenti nell'ambiente (o contesto), che costituiscono, per il soggetto, problemi da risolvere. In sostanza, dunque, apprendere vuol dire acquisire nuove modalità di agire o reagire, per adattarsi ai cambiamenti dei contesti ambientali, compresi i contesti relazionali. Se i comportamenti modificati dall'esperienza sono relativamente semplici, si parla di [[Psicologiacondizionamento (psicologia)|condizionamento]], fenomeno dovuto all'esposizione a nuovi stimoli interni o esterni.
 
È possibile caratterizzare nell'apprendimento due distinti aspetti:
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Da queste caratteristiche del processo risultano anche le definizioni operative che consentono di misurare l'apprendimento stesso.
 
È possibile distinguere l'apprendimento dalla maturazione (che non dipende dall'esposizione ad alcunoalcuni stimolostimoli esternoesterni, ma dallo sviluppo delle strutture biologiche dell'individuo e della specie). Con l'esposizione a contesti diversi, l'apprendimento tende ad aumentare le competenze ede i repertori comportamentali degli individui, ampliando la gamma di problemi che possono affrontare e gestire. La maturazione tende a far emergere caratteristiche comuni in individui ben adattati della stessa comunità. Cambiamenti del potenziale comportamentale a breve termine, come ad esempio la stanchezza o transitorie influenze ormonali, non costituiscono "apprendimento". Alcuni cambiamenti a lungo termine, viceversa, non dipendono dall'apprendimento ma dall'avanzare dell'[[Sviluppo umano (biologia)|età]] (maturazione o invecchiamento). Lo sviluppo personale, quindi, risulta un intreccio di apprendimento e maturazione.
 
La "maturazione" invece è descritta da [[Lev Semënovič Vygotskij]] come strutturazione della base culturale dell'individuo: questa sarebbe determinata dall'ambiente naturale e storico-sociale, che prende il controllo dei comportamenti, al ridursi delle motivazioni biologiche.
 
Tra le abilità che possono essere apprese c'è l'apprendimento stesso. Si può apprendereimparare ad apprendere. Lo spostamento da apprendimenti di primo livello a quelli di secondo livello produce quello che [[Gregory Bateson]] definisce [[Deuteroapprendimento]].
 
L'[[educazione]] risulta l'attività umana socialmente regolata e designata a promuovepromuovere l'altrui apprendimento.
[[File:France in XXI Century. School.jpg|thumb|Una rappresentazione fantascientifica dei metodi di apprendimento]]
 
== Tipi di apprendimento ==
=== Apprendimento non-associativo ===
L'apprendimento non-associativo<ref>{{cita web|url=https://elearning.unipd.it/scuolapsicologia/pluginfile.php/6919/mod_resource/content/1/Apprendimento.pdf|titolo=L'Apprendimento|editore=Università degli Studi di Padova|formato=pdf|accesso=24 novembre 2016}}</ref> fa riferimento a "un cambiamento relativamente permanente nella forza di risposta ad un singolo stimolo successivo a esposizione ripetuta allo stesso. Le modifiche a causa di fattori quali l'adattamento sensoriale, l'[[astenia]], o i [[trauma fisico|traumi fisici]] non rientrano nell'apprendimento non associativo. "<ref>[{{Cita web |url=http://users.ipfw.edu/abbott/314/Non-associativeLearning.pdf |titolo=Non-associative Learning] |accesso=23 novembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140103191805/http://users.ipfw.edu/abbott/314/Non-associativeLearning.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
 
L'apprendimento non associativo può essere diviso in [[abitudine|assuefazione]] e [[sensibilizzazione]].
 
====Abitudine Abituazione (o assuefazione) ====
{{vedi anche|Abitudine}}
Assuefazione è un esempio di apprendimento non associativo in cui la forza o la probabilità di una risposta diminuisce quando la risposta viene ripetuta. La risposta è in genere una risposta riflessa o incondizionata. Così, l'assuefazione deve essere distinta dall'estinzione, che è un processo associativo. Nell'"estinzione operante" una risposta diminuisce, perché non è seguita dal premio: per esempio se un [[asio otus|gufo]] impagliato (o un predatore simile) viene messo nella gabbia di piccoli [[aves|uccelli]], questi inizialmente reagiscono ad esso come se fosse un vero e proprio predatore. Presto però gli uccelli reagiscono meno, mostrando assuefazione. Se un altro gufo impagliato è introdotto (o lo stesso rimosso e reintrodotto), gli uccelli reagiscono ad esso di nuovo come se fosse un predatore, dimostrando che è solo uno stimolo molto specifico a cui si sono abituati. lL'assuefazione è stata dimostrata in tutte le specie animali, nonché sulle piante sensibili come la [[Mimosa pudica]]<ref name="gagliano2014">{{cite journalCita pubblicazione| last1 cognome1= Gagliano | first1 nome1= M. | display-authors = etal | year anno= 2014 | title titolo= Experience teaches plants to learn faster and forget slower in environments where it matters | url = | journal rivista= Oecologia | volume = 175 | issue = | page p= 1 | doi=10.1007/s00442-013-2873-7}}</ref> e il grande protozoo ''Stentor coeruleus''.<ref name="wood1988">{{cite journalCita pubblicazione| last1 cognome1= Wood | first1 nome1= D.C. | year anno= 1988 | title titolo= Habituation in ''Stentor'' produced by mechanoreceptor channel modification | url = | journal rivista= Journal of Neuroscience | volume = 2254 | issue = | page p= 8 }}</ref>
 
==== Sensibilizzazione ====
{{vedi anche|Sensibilizzazione}}
La sensibilizzazione è un esempio di apprendimento non associativo in cui la progressiva amplificazione della risposta segue ripetute somministrazioni di uno stesso stimolo (Bell et al., 1995). Un esempio quotidiano di questo meccanismo è la stimolazione tonica ripetuta sui nervi periferici che si verifica se una persona si strofina il braccio in modo continuo: dopo un po' questa stimolazione crea una sensazione di calore che alla fine si trasforma in dolore. ILa presenza di dolore alla risposta sinaptica progressivamente amplificata avverte che la stimolazione è nociva.
 
=== Apprendimento attivo ===
[[File:Learning_Retention_Pyramid.JPG|thumb| L'[[apprendimento esperienziale]] è più efficiente dell'apprendimento passivo come la lettura o l'ascolto.<ref>[http://www.slideshare.net/igorkokcharov/kokcharov-skillpyramid2015 Skill Pyramid, Competence Pyramid, and Retention of Learning ]</ref>]]
L'apprendimento attivo si verifica quando una persona prende il controllo della propria esperienza di apprendimento: dal momento che la [[comprensione]] delle informazioni è l'aspetto fondamentale dell'apprendimento, è importante per gli [[studente|studenti]] riconoscere ciò che capiscono da ciò che non capiscono. L'apprendimento attivo incoraggia gli studenti ad avere un dialogo interno in cui verbalizzare intese. Questa e altre strategie [[metacognizioneTeoria della mente#Metacognizione|metacognitive]] puòpossono essere insegnatoinsegnate a un bambino nel corso del tempo. Gli studi all'interno della metacognizione hanno dimostrato il valore di apprendimento attivo.<ref>[(Bransford, 2000, pg.15-20)]</ref> Inoltre, gli studenti hanno più incentivi a imparare quando non hanno il controllo su non solo su come imparano, ma anche su ciò che imparano.<ref>{{citeCita journalpubblicazione|url= https://marketing.wharton.upenn.edu/files/?whdmsaction=public:main.file&fileID=8113 | title titolo= Natural Learning in Higher Education| author autore= J. Scott Armstrong | journal rivista= Encyclopedia of the Sciences of Learning | year anno= 2012}}</ref> L'apprendimento attivo è una caratteristica fondamentale dell'[[apprendimento centrato sullo studente (noto come [[:en:Student-centered learning]]). Al contrario, l'apprendimento passivo e l'istruzione diretta sono le caratteristiche di apprendimento insegnante-centrico (o educazione tradizionale).
 
=== Apprendimento associativosignificativo ===
L’apprendimento significativo è una teoria dell’apprendimento sviluppata da David Ausubel negli anni ’60. Questa teoria si basa sul collegamento di nuovi concetti alle conoscenze pregresse piuttosto che sulla memorizzazione meccanica di informazioni. L’apprendimento significativo avviene attraverso organizzatori preesistenti e richiede un chiaro schema concettuale, dei collegamenti logici e l’attivazione della conoscenza preesistente. Ausubel ha introdotto il concetto di organizzatore preesistente, che rappresenta la conoscenza preesistente che una persona ha su un determinato argomento'''.''' L’apprendimento significativo si verifica quando il nuovo materiale viene collegato in modo coerent'''e''' e logico a questi organizzatori preesistenti'''.''' L'apprendimento significativo, che va oltre la comprensione a livello superficiale; implica stabilire collegamenti, comprendere concetti chiave e relazionarli a scenari della vita reale. Incoraggia il pensiero critico e la risoluzione dei problemi<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Francesco Odierna|url=https://www.guidepraticheformazione.it/apprendimento-significativo-vantaggi-strategie-e-valutazione/|titolo=Apprendimento significativo: vantaggi, strategie e valutazione|sito=Guide Pratiche Formazione|data=2023-12-07|accesso=2024-12-07}}</ref>.
L'apprendimento associativo è il processo per cui qualcuno apprende un'associazione tra due stimoli, o un comportamento e uno stimolo. Le due forme di apprendimento associativo sono [[riflesso condizionato|condizionamento classico]] e [[condizionamento operante]]. Nel primo, uno stimolo precedentemente neutro è ripetutamente presentato insieme a un riflesso che susciti stimoli, fino a che lo stimolo neutro provoca una risposta da solo. Nel condizionamento operante, un certo comportamento è rinforzato o punito, ciò altera la probabilità che il comportamento si ripresenterà.
 
Secondo Jonassen, l’apprendimento significativo ha queste caratteristiche: è attivo, si interagisce con l’ambiente, si manipolano gli oggetti presenti in quell’ambiente e si osserva l’esito dell’azione; è costruttivo: si articola cosa è stato fatto e si riflette sulle attività e sulle osservazioni; è intenzionale (goal-directed): si fa qualcosa per uno scopo; è cooperativo, conversazionale, collaborativo: si negozia socialmente una comune comprensione; è autentico: è complesso e contestuale<ref>{{Cita libro|nome=David H.|cognome=Jonassen|nome2=Johannes|cognome2=Strobel|titolo=Modeling for Meaningful Learning|url=https://doi.org/10.1007/1-4020-3669-8_1|accesso=2024-12-07|editore=Springer-Verlag|pp=1-27|ISBN=1-4020-3668-X}}</ref>.<ref>Jonassen D. et al., 2007, ''Meaningful Learning with Technology'', Pearson, Merrill</ref>
====Condizionamento operante====
 
*=== [[Apprendimento situato]]associativo ===
L'apprendimento associativo è il processo per cui qualcuno apprende un'associazione tra due stimoli, o un comportamento e uno stimolo. Le due forme di apprendimento associativo sono [[riflesso condizionato|condizionamento classico]] e [[condizionamento operante]]. Nel primo, uno stimolo precedentemente neutro è ripetutamente presentato insieme a un riflesso che susciti stimoli, fino a che lo stimolo neutro provoca una risposta da solo. Nel condizionamento operante, un certo comportamento è rinforzato o punito, ciò altera la probabilità che il comportamento si ripresenterà.
 
==== Condizionamento operante ====
{{vedi anche|Condizionamento operante}}
Il condizionamento operante si distingue dal condizionamento pavloviano perché utilizza il rinforzo-punizione per modificare un'associazione di azione-risultato. Al contrario, il condizionamento pavloviano comporta il rafforzamento dell'associazione stimolo-risultato.
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Le teorie elementari di apprendimento associativo sostengono che stimoli opposti tendono ad essere percepiti come unità separate, piuttosto che 'olisticamente' (vale a dire come una singola unità)<ref>Tsakanikos, E. (2006). Associative learning and perceptual style: are associated events perceived analytically or as a whole? ''Personality and Individual Differences'', 40, 579-586. [http://cogprints.org/6269/1/Tsakanikos_Perceptual_Style_PAID_2006a.pdf]</ref>
 
Il [[comportamentismo]] è un movimento psicologico che cerca di alterare il comportamento preparando l'ambiente per suscitare successivi cambiamenti e provvedere a mantenere o diminuire un comportamento. Tuttavia, essi non negano che ci siano processi di pensiero che interagiscono con quei comportamenti (vedi [[:en:Relational Frame Theory]]).
 
L'attualizzazione ritardata è il processo di svalutazione dei premi in base al ritardo di tempo in cui vengono presentati. Questo processo si pensa sia legato all'impulsività. L'impulsività è un processo fondamentale in molti comportamenti (come per l'abuso di sostanze, il [[gioco d'azzardo patologico]], il [[disturbo ossessivo-compulsivo]] etc). Prendere decisioni è una parte importante della vita di tutti i giorni; prendiamo queste decisioni basandoci su ciò che percepiamo come azioni più importanti o meritevoli. Ciò è determinato da quello che troviamo negli stimoli di maggior [[apprendimento per rinforzo|rinforzo]], così quando si insegna a un individuo una risposta, è necessario trovare il rinforzo più potente per quella persona. Questo può essere un rinforzo più grande in un momento successivo o un più piccolo rinforzo, ma immediato.
 
=== Condizionamento classico ===
{{vedi anche|Riflesso condizionato}}
Il paradigma tipico del condizionamento classico comporta ripetutamente l'abbinamento di ununo stimolo incondizionato (che evoca immancabilmente una risposta riflessa) con un altro stimolo precedentemente neutro (che normalmente non evoca la risposta). Dopo il condizionamento, la risposta si verifica sia allo stimolo incondizionato che all'altro, lo stimolo non correlato (ora denominato "stimolo condizionato"). La risposta allo stimolo condizionato è definita ununa risposta condizionata: l'esempio classico è [[Ivan Pavlov]] e i suoi cani. Pavlov aveva aggiunto ai cani del cibo a base di carne, cosa che portò alla salivazione dei cani: la carne polvere è lo "stimolo incondizionato" e la salivazione è la "risposta incondizionata". Pavlov fece squillare un campanello prima di presentare il cibo: la prima volta che Pavlov suonò il campanello, allo stimolo neutro, i cani non salivarono, ma una volta che aggiunse la polvere di carne in bocca i cani cominciarono a salivare. Dopo numerosi abbinamenti di campana e cibo, i cani impararono che la campana segnalava che il cibo era in arrivo, e incominciarono a salivare appena sentito il campanello. Una volta che questo avvenne, la campana divenne lo "stimolo condizionato" e la salivazione divenne la "risposta condizionata". Il condizionamento classico è stato dimostrato in molte specie: si è visto nelle [[apoidea|api]], nel [[:en:Proboscisriflesso extensiondi reflex]]estensione della proboscide.<ref name="bitterman">{{cite journalCita pubblicazione| last1 cognome1= Bitterman | display-authors = etal | year anno= 1983 | title titolo= Classical Conditioning of Proboscis Extension in Honeybees (''Apis mellifera'') | url = | journalhttps://archive.org/details/sim_journal-of-comparative-psychology_1983-06_97_2/page/107 |rivista= J. Comp. Psych | volume = 97 | issue pp= | pages = 107–119107-119 | doi=10.1037/0735-7036.97.2.107}}</ref>
 
=== Imprinting ===
{{vedi anche|Imprinting (etologia)}}
L'imprinting è un tipo di apprendimento che si verifica in una determinata fase della vita, è rapido e apparentemente indipendente dalle conseguenze del comportamento. Nell'imprinting filiale, animali giovani, in particolare gli uccelli, formano un'associazione con un altro individuo o in alcuni casi, un oggetto, che corrisponderebbe a un genitore. Nel 1935, l'austriaco zoologo [[Konrad Lorenz]] scoprì che certi uccelli seguono e formano un legame se l'oggetto emette suoni.
 
== Descrizione ==
 
=== Elementi dello sviluppo che consentono l'apprendimento ===
Il neonato apprende in modo inconsapevole ad adoperare il proprio corpo e il [[linguaggio]]. L'apprendimento diventa intenzionale dal momento in cui sono disponibili:
* maggiore capacità di immagazzinamento delle [[informazione|informazioni]];
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* [[metacognizione]], capacità di riflettere sul proprio modo di [[pensiero|pensare]] ovvero sostanzialmente [[autocoscienza]].
 
=== Il [[condizionamento classico|condizionamento rispondente]] di [[Ivan Pavlov]] ===
Il primo approccio [[comportamentismo|comportamentista]] di studio dell'apprendimento fu il cosiddetto apprendimento di tipo associativo per contingenza temporale (o condizionamento rispondente, o altrimenti detto condizionamento classico) di [[Ivan Pavlov]].
Questo approccio, fatto proprio dal [[paradigma]] [[Comportamentismo|comportamentista]], studia il particolare aspetto dell'apprendimento che riguarda gli stimoli in grado di elicitare un riflesso fisiologico.
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Tenendo conto che il condizionamento rispondente applicato alla risposta fisiologica di paura è molto più efficiente rispetto ad altre risposte (meno tempo per ottenere l'apprendimento e apprendimento molto più resistente e di lunga durata), il condizionamento rispondente può essere chiamato in causa per spiegare la genesi di alcuni particolari casi di [[fobia]], per esempio se la fisiologica paura di un rumore fortissimo viene associata a un animale che per caso si trovava nel campo visivo proprio in quel momento può ingenerarsi paura immotivata verso quell'animale, cioè si apprende per associazione a rispondere con paura ad uno stimolo che in natura non dovrebbe provocarla.
 
=== Il [[condizionamento operante]] di [[Burrhus Skinner]] ===
Questa forma di apprendimento, insieme al condizionamento classico, rappresenta la base dell'approccio [[comportamentismo|comportamentista]] allo studio delle funzioni psichiche. Inoltre, questo condizionamento è detto operante perché basato su operazioni legate ai muscoli volontari. In questo caso infatti l'apprendimento non avviene a livello di riflessi come nel condizionamento rispondente, ma di operazioni motorie più complesse.
 
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* L'apprendimento è più veloce se il rinforzo segue immediatamente la prestazione motoria.
* Il rinforzo ad intervalli costruisce un apprendimento meno veloce, ma tende ad essere più stabile nel tempo.
* Il rinforzo positivo, a parità di tempo, è più valido ede attivo del rinforzo negativo.
* La forza del condizionamento è maggiore se si alternano le sedute di addestramento ad altre attività.
* Rinforzi incoerenti a comportamenti diversi è il punto di partenza per stati di impotenza appresi e nevrosi
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È vero però che trascorso del tempo in cui allo stimolo non corrisponde un rinforzo, l'apprendimento acquisito dall'animale scompare. Ciò perché nell'apprendimento è necessaria continuità, ripetitività ed esercitazione.
 
=== L'apprendimento concettuale ede imitativo ===
Il focus non è più nell'apprendimento inconsapevole per prove ed errori della tradizione [[comportamentismo|comportamentista]], ma nel processo di ristrutturazione cognitiva associata al vissuto consapevole di comprensione immediata. La psicologia della [[Gestalt]], attraverso l'opera di Köhler si è occupata di questa forma di apprendimento. [[Wolfgang Köhler]], studiando i processi di apprendimento nelle scimmie antropoidi, ha definito ''[[Insight]]'' questa forma di comprensione immediata ede improvvisa.
 
Le profonde differenze con la tradizione comportamentista possono essere ricondotte a questi punti:
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Il soggetto non ha proceduto per prove ed errori, non è quindi una modalità di apprendimento associativo, ma ha ristrutturato funzionalmente gli elementi del problema trovando una precisa soluzione.
L'apprendimento imitativo si può trovare anche nei cuccioli di animali, che, non conoscendo ancora il mondo, possiedono un [[istinto]] animale innato e, dopo l{{'}}''[[imprinting]]'', imitano ogni azione della madre anche senza saperneconoscerne il motivofine immediato e il fine ultimo.
 
Secondo il pedagogista Daniele Mattoni<ref>Mattoni, Daniele (2008), Gli otto passi per apprendere ad apprendere. Coaching per l'apprendimento. Milano, Franco Angeli, p. 31.</ref>, "Oggi buona parte della teoria psicologica e pedagogica è concorde su un punto: il potenziale di sviluppo di un individuo, pur variando da individuo a individuo per l’influenza di fattori genetici, ha bisogno, per potersi realizzare, della stimolazione dell’ambiente". In altre parole, un ambiente imitativo denotato da povertà di repertori comportamentali e scarsi valori umanistici potrebbe limitare ampiamente le possibilità di venire a contatto con occasioni di apprendimento concettuale e imitativo potenzianti per l'individuo. Questo aspetto trova supporto anche negli approcci classici della formazione, tra cui in Donald Kirkpatrick, sviluppatore del "Four-Level Training Evaluation Model"<ref>Kirkpatrick, Donald (2006), Evaluating Training Programs: The Four Levels. Berrett-Koehler Publishers, ISBN 978-1576753484</ref>, un modello di valutazione dell'apprendimento ampiamente utilizzato su scala internazionale, alla base del quale vi è il concetto di "reazione" del soggetto rispetto ad uno stimolo formativo. Qualora gli stimoli formativi anche imitativi siano di bassa qualità la reazione di apprendimento di nuove competenze non avverrà e tenderà a predominare lo "status quo".
=== Problem Solving ===
 
==== Problem Solvingsolving ====
Il problem solving rappresenta l'approccio [[cognitivismo|cognitivista]] allo studio dell'[[intelligenza]], e prende le mosse dalla teoria [[gestalt]]ista dell'apprendimento concettuale.
 
Il ''[[problem solving]]'' è un processo mentale volto a trovare un percorso che porta il cambiamento da una situazione iniziale ad una disposizione finale. La capacità di problem solving è spesso adoperata come misura empirica dell'intelligenza. Il pensiero logico misurato dal [[quoziente d'intelligenza]] infatti, all'interno dei processi di problem solving, è applicato alla risoluzione di uno specifico problema. Tale contestualizzazione del pensiero logico porta i soggetti ad ottenere prestazioni più elevate, e fornisce una misura più attendibile, anche se meno generale dell'intelligenza.
 
La definizione dell'intelligenza in termini di problem solving rappresenta il primo passo compiuto dagli psicologi da una visione dell'intelligenza di tipo scolastico a concetti più differenziati, come per esempio [[intelligenza fluida e cristallizzata|intelligenza fluida-cristallizzata]] ([[Raymond Cattell]]), o intelligenza logica-creativa, e recentemente i concetti di [[intelligenze multiple]] ([[Howard Gardner]]) e [[intelligenza emotiva]] ([[Daniel Goleman]]). [[Max Wertheimer]] (1965) distingue una un'intelligenza logica, esprimentesi ad esempio nel ragionamento analitico, e una un'intelligenza creativa, orientata alla sintesi e alla costruzione del nuovo. La prima orientata ai problemi convergenti, la seconda orientata alla soluzione di problemi divergenti.
 
[[Ulric Neisser]], padre dell'approccio [[cognitivismo|cognitivista]] alla psicologia, evidenzia il problem solving come strategia efficace di apprendimento. Neisser struttura un processo di problem solving attraverso le seguenti fasi:
# La prima parte comprende uno stato iniziale, ovvero una un'informazione incompleta con la quale si affronta il problema, dato in termini di coordinate generali della situazione di partenza.
# La seconda fase consta della definizione di mete e finalità insite nel problema, acquisizione di informazioni relativa allo stato finale da raggiungere.
# Infine l'ultimo momento del processo di problem solving consiste nella strutturazione di una serie di operazioni, manipolazioni dello stato iniziale, da applicare per arrivare allo stato finale.
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* Fare appello alle risorse attive del discente. Questo aspetto inoltre risulta centrale in una formazione orientata allo sviluppo creativo di tipo [[andragogia|andragogico]].
 
=== L'approccio situato all'apprendimento ===
La [[psicologia sociale]] analizza i fenomeni legati all'apprendimento anche in un'ottica non più incentrata su un livello d'analisi individuale, ma sulle interazioni sociali. In questo approccio il contesto sociale dove avviene l'apprendimento non è più solo un contenitore di stimoli, risposte e processi cognitivi, ma un elemento che pervade gli individui, e ne determina (in una maniera non meccanicistica) la condotta attraverso il [[linguaggio]] ede i simboli che esso contiene.
 
Una teoria volta all'analisi dello sviluppo dell'apprendimento che mette in primo piano il linguaggio è data dall'opera di [[Lev Vygotskij]]. Questo autore definiva il linguaggio come vettore chiave della costruzione delle capacità personali, che attraverso di esso si manifestavano prima nel contesto sociale. Attraverso il concetto di "[[zona di sviluppo prossimale]]" Vygotskij postulava come tali capacità si manifestassero in duplice entità: in un primo momento nel contesto sociale entro cui l'individuo era inserito, in un secondo momento, una volta interiorizzata questa capacità attraverso la comunicazione, come capacità personali. Secondo questo autore allora il linguaggio rappresenta il vettore chiave dello sviluppo delle capacità dei singoli individui. A partire dalle teorizzazioni di Vygotskij, si è sviluppato un approccio situato allo studio della comunicazione e del linguaggio che non trascende l'individuo dalle dinamiche sociali in cui è inserito, dinamiche apprese e agite attraverso il medium fondamentale dell'apprendimento che è il linguaggio stesso. I punti fondamentali della riflessione di Vygotskij sul linguaggio possono essere così sintetizzati:
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Il linguaggio diviene allora, oltre che il principale oggetto di studio delle pratiche di sviluppo e trasmissione della conoscenza, anche la metodologia principale adottata. Emerge una psicologia sociale discorsiva che identifica nella metodologie [[etnografia|etnografiche]] e nell'analisi del discorso le basi su cui costruire ricerche sui processi di comunicazione e di apprendimento.
 
=== Strutturare l'esperienza di apprendimento ===
== La [[teoria dell'apprendimento sociale]] ==
 
La teoria dell'apprendimento sociale, sviluppata da [[Albert Bandura]] (1971), ipotizza l'apprendere attraverso l'imitazione e la riproduzione. Questo tipo di apprendimento, presente anche negli animali, si verifica attraverso una serie di condizioni:
Esistono quattro principi utili alla strutturazione dell'esperienza di apprendimento, essi si riferiscono al modo in cui l'esperienza deve essere insegnata, in ambito scolastico, sportivo e sociale:
# Consapevolezza, cioè coscienza da parte dell'insegnante o educatore della situazione dell'allievo;
# Evidenza, soprattutto nella fase iniziale dell'apprendimento è importante evidenziare i punti cardine della materia, del concetto, dell'azione da eseguire;
# Accessibilità, i compiti che l'allievo svolge devono essere proporzionati alle capacità, con incrementi utili a creare situazioni di disequilibrio per permettere all'individuo di acquisire nuove abilità e consolidare le precedenti;
# Sistematicità, l'esperienza d'apprendimento deve avere una struttura sistematica, deve quindi seguire un percorso, solitamente da semplice a complesso.<ref>R.A.Schmidt, C.A.Wrisberg, ''Apprendimento motorio e prestazione'', Società stampa sportiva, Roma, Cap. 7,8,9</ref> Perché l'educazione e l'appredimento risultino efficaci è fondamentale considerare tale esperienza dal punto di vista dell'individuo che apprende.<ref>M.Montessori, ''Educazione per un mondo nuovo'', Garzanti Libri s.p.a, Milano 2000, pag 12, 13</ref>
 
=== La [[teoria dell'apprendimento sociale]] ===
La [[teoria dell'apprendimento sociale]], sviluppata da [[Albert Bandura]] (1971), ipotizza l'apprendere attraverso l'imitazione e la riproduzione. Questo tipo di apprendimento, presente anche negli animali, si verifica attraverso una serie di condizioni:
* L'attenzione dell'osservatore è rivolta verso il modello. Tale attenzione, anche se non rinforzata o premiata, risulta tanto più intensa quanto più il modello è simile all'osservatore, o da lui apprezzato e ammirato.
* L'osservatore coglie il comportamento osservato come valido da apprendere (cioè utile per ottenere vantaggi/benefici o per sventare rischi o pericoli).
* L'osservatore non giudica la prestazione comportamentale al fuori della sua portata.
* Quando si ricreano situazioni simili, l'osservatore mostrerà la capacità di ricordare e richiamare il comportamento esibito dal modello anche a distanza di tempo.
Questa forma di apprendimento, detto vicario (in quanto gli effetti si producono nell'osservatore invece che nel modello che sperimenta direttamente le contingenze ambientali), è incentrato sul processo di imitazione che intercorre tra osservatore ede osservato.
Questa teoria, diversamente dal [[condizionamento operante]] di [[Burrhus Skinner|Skinner]], elabora un concetto di ''modellamento'', in inglese "''modeling''". Il concetto di ''modellamento'' di Albert Bandura, radicalmente nuovo, è stato adottato come un vero e proprio paradigma di studio dell'apprendimento, detto anche "''apprendimento osservativo''", in quanto è sufficiente l'osservazione di un modello che esegue il comportamento desiderato, da parte del soggetto, per facilitare l'esecuzione del comportamento stesso, ivi incluse le reazioni emozionali.
 
Si distingue dalla tecnica dello "''shaping''" elaborata sulla base della teoria del condizionamento rispondente, poiché Bandura si concentra sui processi di imitazione tra osservatore ede osservato. Questo processo di identificazione è legato anche ad aspetti cognitivo-affettivi, e si ritrova spesso in condotte di identificazione che le persone adottano in determinati ruoli o personaggi sociali.
 
Bandura, negli esiti più recenti della sua teoria, attraverso la definizione del concetto di [[autoefficacia percepita]] ha segnato il passaggio dalla [[teoria dell'apprendimento sociale]] alla [[teoria sociale cognitiva]], ponendo l'accento sui fattori interni dell'individuo (cognizioni, emozioni, rappresentazioni, valutazioni), oltre che gli stimoli esterni, come concause della condotta. In particolare le convinzioni riguardo alla propria efficacia personale costituiscono uno degli aspetti principali per sviluppare situazioni di apprendimento. Bandura identifica quattro fonti di informazioni principali per la costruzione dell'efficacia:
# Le esperienze comportamentali dirette di gestione efficace, che hanno la funzione di indicatori di capacità.
# Le esperienze vicarie e di modellamento, che alterano le convinzioni di efficacia attraverso la trasmissione di competenze e il confronto con le prestazioni ottenute dalle altre persone.
# La persuasione verbale ede altri tipi di influenza sociale, che infondono e costituiscono la possibilità di possedere competenze da sperimentare.
# Gli stati fisiologici ede affettivi, in base ai quali le persone giudicano la loro forza, vulnerabilità, reattività al disfunzionamento.
Ogni mezzo di influenza, sia esso sociale, cognitivo o affettivo, a seconda della sua natura, può operare attraverso una o più di questi canali di informazione e costruzione dell'efficacia.
 
=== I metodi e le finalità d'indagine dell'apprendimento ===
Le metodologie fondamentali per lo studio dell'apprendimento, nei nuclei teorici proposti, fanno riferimento alla sperimentazione in laboratorio. È possibile studiare invece le modalità di apprendimento legate alla ristrutturazione cognitiva, e nei suoi sviluppi in chiave [[cognitivismo|cognitivista]], legati al [[problem solving]], anche mediante metodologie sul campo, attraverso studi di tipo correlazionale.
 
Le applicazioni degli studi sull'apprendimento sono innumerevoli nel campo dell'[[educazione]], sia nell'ambito deldell'[[istruzione]] programmata, sia nel campo della [[formazione]] per adulti. Operativamente, in questo campo, le teorie sull'apprendimento permettono di costruire un processo funzionale (per il target per cui è progettato) all'atto dell'apprendere, fornendo indicazioni sullo sviluppo dell'evento formativo stesso. Un esempio di applicazione della teoria nella pratica può essere rappresentato dalla definizione di un evento formativo in base alle condizioni di sviluppo dell'[[autoefficacia percepita]] definite da [[Albert Bandura]]: le esperienze dirette, le esperienze di modellamento, la persuasione da parte degli altri significativi e gli stati fisiologici ed affettivi. Un processo efficace di apprendimento potrà allora contenere tutte queste leve, mettendo l'accento su l'una o l'altra a seconda del contenuto, della capacità operativa, della capacità di gestione emotiva, della competenza (etc..) da apprendere.
 
Le teorie sull'apprendimento rappresentano inoltre un valido strumento nel campo della [[psicologia clinica]]. L'approccio [[comportamentismo|comportamentista]], per esempio, adotta un processo di intervento costruito sui principi del [[condizionamento classico]], per intervenire sulle [[fobie]].
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== L'apprendimento nelle piante ==
{{vedi anche|Intelligenza#L'intelligenza nelle piante}}A partire dagli anni 2010 i fisiologi vegetali hanno esaminato la fisiologia del comportamento e della cognizione delle piante. I concetti di apprendimento e memoria sono rilevanti per identificare il modo in cui le piante rispondono a segnali esterni, un comportamento necessario per la sopravvivenza. Un team australiano, guidato da una docente di ecologia evolutiva, Monica Gagliano,<ref>{{Cita web|url=https://bioneers.org/monica-gagliano-plant-intelligence-and-the-importance-of-imagination-in-science/|titolo=Monica Gagliano: Plant Intelligence and the Importance of Imagination In Science|autore=Bioneers|sito=Bioneers|data=15 giugno 2019|lingua=en|accesso=11 gennaio 2024}}</ref>, sostiene l'apprendimento associativo nel pisello, ''Pisum sativum''. Il pisello non è specifico di una regione, ma cresce piuttosto in climi più freschi e ad alta quota. L'articolo del 2016 mira a distinguere tra comportamento di [[fototropismo]] innato e comportamenti appresi<ref name=":3">{{Cita pubblicazione|cognome1=Gagliano|nome1=Monica|cognome2=Vyazovskiy|nome2=Vladyslav V.|cognome3=Borbély|nome3=Alexander A.|cognome4=Grimonprez|nome4=Mavra|cognome5=Depczynski|nome5=Martial|data=2 dicembre 2016|titolo=Learning by Association in Plants|rivista=Scientific Reports|lingua=en|volume=6|numero=1|p=38427|doi=10.1038/srep38427|issn=2045-2322|pmc=5133544|pmid=27910933|bibcode=2016NatSR...638427G}}</ref>. Le piante utilizzano segnali luminosi in vari modi, ad esempio per sostenere i loro bisogni metabolici e per mantenere i loro [[Ritmo circadiano|ritmi circadiani]] interni, che sono modulati da sostanze bioattive endogene che, oltre a favorire l'apertura e la chiusura delle foglie, sono alla base dei comportamenti [[Nictinastia|nictinastici]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Ueda|nome=Minoru|data=2007|titolo=Endogenous factors involved in the regulation of movement and "memory" in plants|url=https://pdfs.semanticscholar.org/d623/5e4ebd0ff824a4a8599aab9ea55201cf250c.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190606163121/https://pdfs.semanticscholar.org/d623/5e4ebd0ff824a4a8599aab9ea55201cf250c.pdf|urlmorto=si|rivista=Pure Appl. Chem.|volume=79|numero=4|pp=519-527|via=Semantic Scholar|doi=10.1351/pac200779040519}}</ref>.
{{vedi anche|Intelligenza#L'intelligenza nelle piante}}
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Gagliano e colleghi hanno costruito un classico test di condizionamento in cui le piantine di piselli sono state divise in due categorie sperimentali e poste in tubi a forma di Y.<ref name=":3"/> In una serie di sessioni di addestramento, le piante sono state esposte alla luce che scendeva da diversi bracci del tubo. In ogni caso, c'era un ventilatore che soffiava leggermente lungo il tubo nello stesso braccio o in quello opposto alla luce. Lo stimolo incondizionato (US) era la presenza prevista della luce e lo stimolo condizionato (CS) era il vento che soffiava dal ventilatore. Precedenti sperimentazioni mostrano che le piante rispondono alla luce piegandosi e crescendo verso di essa attraverso la crescita e la divisione cellulare differenziale su un lato dello stelo della pianta mediata dalle vie di segnalazione dell'[[Auxine|auxina]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Liscum|nome=Emmanuel|data=gennaio 2014|titolo=Phototropism: Growing towards an Understanding of Plant Movement|rivista=Plant Cell|volume=1|numero=1|pp=38-55|pmc=3963583|pmid=24481074|doi=10.1105/tpc.113.119727}}</ref>.
==Note==
 
Sebbene il meccanismo fisiologico dell'apprendimento associativo nelle piante non sia noto, Telewski e altri descrivono un'ipotesi che descrive la fotorecezione come base della meccano-percezione nelle piante<ref name=":4">{{Cita pubblicazione|cognome=Telewski|nome=FW|data=ottobre 2006|titolo=A unified hypothesis of mechanoreception in plants.|rivista=American Journal of Botany|volume=93|numero=10|pp=1466-76|pmid=21642094|doi=10.3732/ajb.93.10.1466}}</ref>. Un meccanismo per la meccano-percezione nelle piante si basa sui [[Canale ionico|canali ionici]] MS e sui canali del calcio. Le proteine meccano-sensoriali nei doppi strati lipidici cellulari, note come canali ionici MS, vengono attivate una volta che vengono deformate fisicamente in risposta alla pressione o alla tensione. I canali ionici permeabili al [[Calcio ATPasi|Ca2+]] sono "stretch-gate" e consentono l'afflusso di [[Osmolita organico|osmoliti]] e calcio, un noto secondo messaggero, nella cellula. Questo afflusso di ioni innesca un flusso passivo di acqua nella cellula lungo il suo gradiente osmotico, aumentando efficacemente la pressione del turgore e provocando la depolarizzazione della cellula.<ref name=":4"/> Gagliano ipotizza che la base dell'apprendimento associativo nel ''Pisum sativum'' sia l'accoppiamento di percorsi meccano-sensoriali e fotosensoriali ed è mediata da percorsi di segnalazione dell'auxina. Il risultato è una crescita direzionale per massimizzare la cattura della luce solare da parte della pianta.<ref name=":3"/>
 
Gagliano e altri hanno pubblicato un altro articolo sui comportamenti di assuefazione nella pianta di ''mimosa pudica'' in cui il comportamento innato della pianta veniva diminuito dall'esposizione ripetuta a uno stimolo<ref name="gagliano20142">{{Cita pubblicazione|cognome1=Gagliano|nome1=M.|anno=2014|titolo=Experience teaches plants to learn faster and forget slower in environments where it matters|rivista=Oecologia|volume=175|numero=1|pp=63-72|doi=10.1007/s00442-013-2873-7|pmid=24390479|bibcode=2014Oecol.175...63G}}</ref>. Ci sono state polemiche attorno a questo articolo e più in generale attorno al tema della cognizione delle piante. Charles Abrahmson, psicologo e biologo comportamentale, afferma che parte del motivo per cui gli scienziati non sono d'accordo sulla capacità delle piante di apprendere è che i ricercatori non utilizzano una definizione coerente di "apprendimento" e "cognizione"<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Abramson|nome1=Charles I.|cognome2=Chicas-Mosier|nome2=Ana M.|data=31 marzo 2016|titolo=Learning in Plants: Lessons from Mimosa pudica|rivista=Frontiers in Psychology|volume=7|p=417|doi=10.3389/fpsyg.2016.00417|pmid=27065905|issn=1664-1078|pmc=4814444}}</ref>. Allo stesso modo, Michael Pollan, autore e giornalista, afferma nel suo pezzo ''The Intelligent Plant'' che i ricercatori non dubitano dei dati di Gagliano ma piuttosto del suo linguaggio, in particolare del suo uso del termine "apprendimento" e "cognizione" rispetto alle piante<ref>{{Cita pubblicazione|url=https://www.newyorker.com/magazine/2013/12/23/the-intelligent-plant|titolo=The Intelligent Plant|cognome=Pollan|nome=Michael|rivista=The New Yorker|data=16 dicembre 2013|lingua=en|issn=0028-792X}}</ref>. Una direzione per la ricerca futura sta testando se i ritmi circadiani nelle piante modulano l'apprendimento e il comportamento e esaminando le definizioni di "cognizione" e "apprendimento" dei ricercatori.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
{{div col|2}}
* [[Action learning]]
* [[Andragogia]]
* [[Apprendimento esperienziale]]
* [[Apprendimento ancorato]]
* [[Apprendimento situato]]
* [[Apprendimento personalizzato]]
* [[ApprendistatoApprendimento situato]]
* [[Apprendimento socio-emotivo]]
* [[Apprendistato cognitivo]]
* [[Cognizione]]
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* [[Condizionamento classico]]
* [[Condizionamento operante]]
* [[E-learning]]
* [[Educazione permanente]]
* [[Intelligenza]]
* [[Memoria]]
* [[Paradigma DRM]]
* [[Progetto educativo]]
* [[E-learningStile di apprendimento]]
* [[Intelligenza]]
* [[Studio (apprendimento)]]
{{div col end}}
* [[Immersione linguistica]]
* [[Stile di apprendimento]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Learning|wikt=apprendimento|preposizione=sull'|etichetta=apprendimento}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [https://orizzonteinsegnanti.it/92/apprendimento-attivo-e-collettivo-stimolare-la-ricerca-la-risoluzione-dei-problemi-e-la-creazione-di-progetti/ Apprendimento Attivo e Collettivo] su [https://orizzonteinsegnanti.it Orizzonte Insegnanti]{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://fc.didacta.com/managerdirete/gruppouno/agora/ricerca/AppCoop.htm|L'approccio cooperativo nell'apprendimento in rete|lingua=it}}
* {{cita web|url=http://www.corriere.it/salute/dizionario/apprendimento/index.shtml|titolo=Apprendimento - Dizionario della salute|lingua=it}}
* {{cita web|url =http://www.homolaicus.com/uomo-donna/psicologia/apprendimento.htm|titolo =L'apprendimento|lingua=it}}
* {{cita web | url = https://blog.feedspot.com/elearning_blogs/ | titolo = 100 Risorse web per l'e-learning | lingua = en | sito = eedspot.com | urlarchivio = https://archive.is/20190119173424/https://blog.feedspot.com/elearning_blogs/ | accesso = 26 gennaio 2019 }}
* {{cita web|http://www.lemappedelpensiero.it/wordpress/|Mappe mentali per l'apprendimento rapido e mappe concettuali per l'apprendimento significativo|lingua=it}}
* {{Thesaurus BNCF}}
 
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