Ruanda: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{Nd||Rwanda (disambigua)|Rwanda}}
{{Stato
| nomeCorrente = Ruanda
| nomeCompleto = Repubblica del Ruanda
| nomeUfficiale = {{rw}} ''Repubulika y'u Rwanda''<br />{{sw}} ''Jamhuri ya Rwanda''<br />{{fr}} ''République du Rwanda''<br />{{en}} ''Republic of Rwanda''
| linkBandiera = Flag of Rwanda.svg
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| paginaStemma = Stemma del Ruanda
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| popolazioneCrescita = 2,751% (2012)<ref>{{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2002.html|titolo=Population growth rate|accesso=28 febbraio 2013|
| nomeAbitanti =
| confini = [[Confine tra la Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda|Repubblica Democratica del Congo]], [[Confine tra il Ruanda e l'Uganda|Uganda]], [[Confine tra il Ruanda e la Tanzania|Tanzania]], [[Confine tra il Burundi e il Ruanda|Burundi]]
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|
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| TFT = 5,3 (2011)<ref>{{cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo=Tasso di fertilità nel 2011|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
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| stato precedente = {{simbolo|Flag of Rwanda (1959-1961).svg}} [[Regno del Ruanda]]
}}
Il '''Ruanda''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ruˈanda/|it}}<ref>{{Dipi|Ruanda}}</ref>; in [[lingua kinyarwanda|kinyarwanda]]: ''u Rwanda''; in [[lingua swahili|swahili]], [[lingua francese|francese]] [[lingua inglese|inglese]]: ''Rwanda''; in francese desueto anche ''Rouanda''), ufficialmente '''Repubblica del Ruanda''', è uno [[Stato]] dell'[[Africa orientale]]. Confina a [[ovest]] con la [[Repubblica Democratica del Congo]], a [[nord]] con l'[[Uganda]], a [[est]] con la [[Tanzania]], a [[sud]] con il [[Burundi]] e [[Stato senza sbocco al mare|non ha sbocchi sul mare]].
Dal 1884 al 1919 fece parte dell'[[Africa Orientale Tedesca]], colonia dell'[[Impero tedesco]], per poi passare, al termine della [[prima guerra mondiale]], al [[Impero coloniale belga|Belgio]], da cui ottenne l'indipendenza nel 1962.
== Storia ==
{{vedi anche|Regno del Ruanda}}
Il primo popolo a insediarsi in Ruanda fu quello dei [[Twa]], un'etnia di [[cacciatori-raccoglitori]], abitatori delle foreste. Successivamente, nel primo millennio d.C., migrò in questo territorio la popolazione [[civiltà bantu|bantu]] degli [[Hutu]].
Nel [[XIV secolo]] arrivarono probabilmente dall'area etiope i [[Tutsi]], un popolo allevatore di bestiame, che assoggettarono gli Hutu. Assunto il potere del territorio, lo divisero in staterelli e organizzarono una società a struttura piramidale, al cui vertice era il re. Per secoli le tre tribù ruandesi Hutu (85%), Tutsi e Twa condivisero la stessa cultura, lingua e religione.<!-- Questa ricostruzione, di carattere genealogico ed etnico, ha come origine le teorie razziste del governo belga, che la utilizzava come strumento di potere e controllo sulla popolazione. La teoria seconda la quale i Tutsi avrebbero origine etiope deriva dal tentativo colonialista di legittimare la loro posizione di potere, affermandone la superiorità razziale attraverso una ricostruzione per la quale i Tutsi sarebbero di origine camitica. Twa, Hutu e Tutsi in epoca pre-coloniale non erano etnie a compartimento stagno. -->
Il Regno del Ruanda, governato dal clan Tutsi Nyighinya, divenne il regno dominante dalla metà del 18º secolo, espandendosi attraverso un processo di conquista e assimilazione, e raggiunse il suo apice durante il regno del re Kigeli Rwabugiri nel 1853–1895.<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=QUEamxb89JcC |titolo=When Victims Become Killers: Colonialism, Nativism, and the Genocide in Rwanda |cognome=Mamdani |nome=Mahmood |editore=Princeton University Press |p=69 |anno=2002 |isbn=978-0-691-10280-1 |città=Princeton, NJ |wkautore=Mahmood Mamdani }}</ref> Rwabugiri espanse il regno a ovest e verso nord e avviò riforme amministrative che causarono una spaccatura tra le popolazioni hutu e tutsi. Questi includevano uburetwa, un sistema di lavoro forzato che gli hutu dovevano eseguire per riottenere l'accesso alla terra che era stata loro confiscata, e ubuhake, in base al quale i capi tutsi cedevano il bestiame a clienti hutu o tutsi in cambio di servizi economici e personali.<ref>{{Cita libro|cognome=Pottier |nome=Johan |anno=2002 |titolo=Re-Imagining Rwanda: Conflict, Survival and Disinformation in the Late Twentieth Century |città=Cambridge |editore=Cambridge University Press |url=https://books.google.com/books?id=iRz_QzoVdJcC |p=13 |isbn=978-0-5215-2873-3 }}</ref><ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=O3aNPwAACAAJ |titolo=The Rwanda Crisis: History of a Genocide |cognome=Prunier |nome=Gérard |editore=Fountain Publishers Limited |anno=1999 |isbn=978-9970-02-089-8 |pp=13-14 |edizione=2nd |città=Kampala }}</ref>
=== Il periodo coloniale ===
Durante il regno del [[Mwami]] giunse alla corte il conte [[Gustav Adolf von Götzen]]. La [[Germania]] nel 1884 prese il controllo di quella regione, che divenne parte dell'[[Africa Orientale Tedesca]], e che ebbe come primo governatore proprio von Götzen. Scoppiata la [[prima guerra mondiale]], nel 1916 durante la [[campagna dell'Africa Orientale Tedesca|campagna dell'Africa Orientale]], fu occupato dalle truppe del [[Congo belga]].
Nel 1919 la [[Società delle Nazioni]] affidò questo territorio al [[Belgio]], in [[Ruanda-Urundi|amministrazione fiduciaria]]. Il Belgio instaurò un rigido sistema coloniale di separazione razziale e sfruttamento. I belgi, concedendo alla minoranza [[Tutsi]] la supremazia sugli [[Hutu]], alimentarono un profondo risentimento tra la maggioranza Hutu.
Nel 1957, in contemporanea con il movimento per l'indipendenza del [[Repubblica Democratica del Congo|Congo]], gli Hutu fondarono un partito, il [[Parmehutu]], che si ribellò alla casta dominante. Nel 1959 i belgi cedettero il controllo del paese alla maggioranza Hutu.
=== L'indipendenza ===
Nel 1962 il Ruanda ottenne formalmente l'indipendenza dal Belgio e divenne una repubblica sotto la presidenza di [[Grégoire Kayibanda]]. Con l'indipendenza ebbe inizio da parte delle istituzioni hutu un lungo periodo di stragi e massacri contro i [[Tutsi]]. Centinaia di migliaia di Tutsi, ma anche di Hutu moderati, furono costretti all'esilio in Burundi.
Nel 1963 i Tutsi che si erano rifugiati in [[Burundi]] tornarono in Ruanda per riprendere il potere, ma non ci riuscirono. Forte fu la tensione fra Ruanda e [[Burundi]], e terminò quando anche il Burundi divenne una repubblica.
All'inizio degli anni settanta le tensioni fra le due etnie si acuirono. Nel 1973 il generale hutu [[Juvénal Habyarimana]] guidò un colpo di Stato. Il neopresidente fondò nel 1975 il ''Movimento Rivoluzionario Nazionale per lo Sviluppo''. Nel 1978 fu approvata la nuova costituzione, secondo la quale ai Tutsi è consentito diventare capi villaggio o sindaci, ma non ministri. Il regime, tuttavia, cominciò a reprimere con la massima durezza ogni forma di dissidenza, anche da parte della maggioranza Hutu. Alla base del successivo conflitto in Ruanda ci sarà non solo un conflitto etnico, ma anche uno scontro tra dittatura e democrazia.<ref>{{cita libro|titolo=Ebano|cognome=Kapuścinski|nome=Ryszard|editore=Feltrinelli|città=Milano|anno=2000}}pp. 151-152</ref>
Nel 1988 alcuni rifugiati [[Tutsi]] diedero vita a un movimento di ribellione chiamato [[Fronte Patriottico Ruandese]], rivendicando il potere sulla loro patria.
=== Il
{{vedi anche|Genocidio del Ruanda}}
Nel 1990 dalla sua base in Uganda il [[Fronte Patriottico Ruandese|FPR]] sferrò un'offensiva contro il governo ruandese, che fu fermata con l'aiuto militare francese e belga. Un periodo funesto di [[Guerra civile in Ruanda|guerra civile]] e massacri continuò fino al 1993, anno in cui le [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] negoziarono un accordo che ripartiva il potere tra le due parti.
Quando l'accordo era sul punto di essere firmato, l'aereo che trasportava il presidente ruandese a [[Kigali]] esplose in volo in circostanze non chiare. Le tensioni fin lì più o meno latenti esplosero, e per conservare il potere la linea dura degli estremisti [[Hutu]] tra il 6 aprile e il mese di luglio del 1994 mise in atto quello che viene chiamato il "[[genocidio del Ruanda]]", dove venne massacrato un numero di persone di etnia [[Tutsi]] vicino al milione.
=== I vent'anni seguenti ===
Dopo il genocidio subito dai Tutsi, comunque, il [[Fronte Patriottico Ruandese]] riuscì a conquistare il potere in Ruanda, costringendo oltre due milioni di ruandesi di etnia [[Hutu]] a fuggire nel confinante [[Zaire]] (oggi Congo), dove ottennero l'appoggio del presidente [[Mobutu Sese Seko|Mobutu]]. Alcuni rifugiati Hutu fondarono in Zaire delle armate, che svolgevano operazioni di guerriglia ai danni dei Tutsi. Il Ruanda, il Burundi e l'Uganda, anche per difendere la minoranza dei Tutsi congolesi [[Banyamulenge]], che era perseguitata dai guerriglieri [[Hutu]] favorevoli a Mobutu, invasero lo [[Zaire]] appoggiando [[Prima guerra del Congo|la guerra di liberazione contro Mobutu]] guidata da [[Laurent-Désiré Kabila]].
Nel 1997 Laurent Kabila ottenne la vittoria contro Mobutu, e divenne presidente della [[Repubblica Democratica del Congo]], ex [[Zaire]]. In Ruanda furono avviati i primi processi per stabilire i responsabili del genocidio, ma dovettero subire rinvii a causa della mancanza di giudici. Un primo processo si concluse nel 1998; furono condannate ventidue persone considerate colpevoli di genocidio.
Nel luglio 1998, Laurent Kabila ingiunse agli eserciti di Ruanda e [[Burundi]] di abbandonare il [[Kivu]], la regione congolese abitata dai Tutsi [[Banyamulenge]], ma al loro rifiuto cominciò la [[seconda guerra del Congo]], che vide il coinvolgimento di molti Stati africani.
Nell'aprile del 2000 il capo del [[Fronte Patriottico Ruandese|FPR]], [[Paul Kagame]], è stato eletto [[Presidenti del Ruanda|presidente della Repubblica]], e nel luglio del 2002 ha siglato un armistizio con la [[Repubblica Democratica del Congo]]. Contemporaneamente, le truppe stanziate nella Repubblica Democratica del Congo sono rientrate in patria. Le tensioni sono ancora vive (ribelli hutu attivi [[Conflitto del Kivu|in territorio congolese]]), ma esiste anche un serio desiderio di riappacificazione, come si è notato il 20 novembre 2002 in occasione di un concerto [[reggae]] che ha riunito venticinquemila persone di entrambe le etnie.
Nel 2003 le istituzioni politiche sono state modificate e approvate con il referendum del 26 maggio. Nel luglio dello stesso anno si sono tenute le elezioni presidenziali, che hanno riconfermato la carica a Kagame, e in settembre quelle legislative, che hanno visto il trionfo del [[Fronte Patriottico Ruandese]]. L'amministrazione statunitense ha considerato queste elezioni "un importante passo verso la riconciliazione e la democrazia", mentre altre organizzazioni, tra cui la [[Chiesa cattolica]] e [[Amnesty International]], sono rimaste perplesse dei risultati. Kagame vinse con il 94,3% di voti favorevoli, mentre il suo "principale" avversario, [[Faustin Twagiramungu]], si fermò al 3,5% circa e contestò il risultato. Secondo le dichiarazioni di alcuni esponenti di Amnesty, il governo di Paul Kagame avrebbe sciolto già nel mese di aprile 2003 il partito principale di opposizione e obbligato la popolazione a iscriversi al FPR. Alcuni arrivarono a parlare persino di repressione politica.<ref>{{Cita web | url = http://www.oecumene.radiovaticana.org/IT1/Articolo.asp?c=928 | titolo = Ombre sul le elezioni presidenziali svoltesi in Rwanda | sito = [[Radio Vaticana]] | data = 28 agosto 2003 | accesso = 10 novembre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20130415160330/http://it.radiovaticana.va/storico/2003/08/28/ombre_sul_le_elezioni_presidenziali_svoltesi_in_rwanda/it1-928 | dataarchivio = 15 aprile 2013}}</ref><ref>I dati come riportati da [[Rai News 24]] al termine degli scrutini ([http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=40482] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050415191824/http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=40482|data=15 aprile 2005}}).</ref> La responsabilità delle istituzioni e di alcune nazioni occidentali, che non si mobilitarono per fermare il genocidio, è stata ricordata dal presidente Kagame nel corso delle celebrazioni per il decimo anniversario dei massacri, nell'aprile del 2004.
Nel frattempo, avanzano i processi dei colpevoli, condotti dal ''Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda'' (TPIR), alcuni dei quali si sono conclusi solo in tempi recenti. Per esempio, quello del colonnello Aloys Simba, condannato, il 12 dicembre 2005 a 25 anni di carcere per genocidio e [[crimini contro l'umanità]] e quello dell'ex sindaco della città di [[Gikoro]], [[Paul Bisengimana]], arrestato in Mali cinque anni prima e condannato il 14 aprile 2006 a 15 anni di prigione. Nel settembre del 2005 il ''Tribunale della comunità'' (''gacaca'') ha concesso a 774 prigionieri di lavorare alla costruzione di strade come pena alternativa alla detenzione in carcere.
=== Anni 2010 ===
{{C|sebbene la voce sia aggiornata e ci sia qualche accenno alla persecuzione di giornalisti e alla mancanza di media indipendenti, non è comunque resa palese la trasfornazione del Paese in regime autoritario, non sono evidenziati i forti odori di brogli per le votazioni (in particolare sul referendum), manca il fatto che è diventato uno dei Paesi con meno libertà di parola di tutta l'Africa e che gli oppositori politici sono aspramente perseguitati [https://www.aei.org/economics/rwanda-how-long-can-a-dictators-malign-acts-go-unpunished-by-an-uncritical-media/]|politica|settembre 2020}}
Nell'agosto 2010 si sono svolte le elezioni presidenziali, il cui vincitore è stato il presidente uscente [[Paul Kagame]], con il 93% dei consensi elettorali.<ref>La notizia della rielezione di Kagame ([http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2010/08/11/visualizza_new.html_1879921932.html]).</ref> Il clima preelettorale è stato molto teso, e le elezioni sono state considerate non democratiche e prive di trasparenza, in quanto gli avversari politici di Kagame (Victoire Ingabire, Bernard Ntaganda e Frank Habineza) non hanno potuto correre per le presidenziali. Tra questi, Victoire Ingabire ha chiesto alla comunità internazionale di annullare l'esito di queste elezioni. Attualmente non esistono [[mass media]] indipendenti, in quanto i tre più importanti giornali - ''Umuseso'', ''Umuvugizi'' e ''Umurabyo'' - sono stati chiusi. Inoltre, alcuni giornalisti sono stati uccisi.
Alle elezioni presidenziali del 2017 [[Paul Kagame]] è risultato nuovamente vincitore con oltre il 98% dei voti.
Nelle ultime votazioni, svoltasi in un clima fortemente antidemocratico, Paul Kagame è risultato vincitore con il 99,15% dei voti.
Il 27 giugno [[2025]] il ministro degli affari esteri ruandese Olivier Nduhungirehe e il suo omologo [[Repubblica Democratica del Congo|congolese]] Thérèse Kayikwamba Wagner, attraverso la mediazione di [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e [[Qatar]], hanno firmato a [[Washington]] un [[Trattato di pace Repubblica Democratica del Congo-Ruanda|trattato di pace]] che ha messo fine al conflitto scaturito fra i due Paesi nel 2022.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.state.gov/peace-agreement-between-the-democratic-republic-of-the-congo-and-the-republic-of-rwanda/|titolo=Peace Agreement Between the Democratic Republic of the Congo and the Republic of Rwanda|sito=United States Department of State|accesso=2025-08-19}}</ref>
== Territorio ==
{{vedi anche|Geografia del Ruanda}}
[[File:Rwanda sat.png|thumb|Il Ruanda dal satellite]]
Il territorio è prevalentemente montuoso (l'[[altitudine]] media è di {{formatnum:1700}} m [[s.l.m.]]). I rilievi si sono sviluppati nell'[[Cenozoico|era cenozoica]], con la formazione della [[Rift Valley]] africana. La principale catena è quella dei [[monti Virunga]] (altezza media {{formatnum:2700}} m), situati nel nordovest del Paese, a cui appartiene la vetta più alta ([[Karisimbi]], {{formatnum:4507}} m); nella catena sono presenti diversi [[vulcano (geologia)|vulcani]] attivi. La catena fa da [[Spartiacque Nilo-Congo|spartiacque]] fra i bacini dei due maggiori fiumi dell'area, il [[Nilo]] e il [[Congo (fiume)|Congo]]. La zona più pianeggiante è quella orientale, caratterizzata da numerosi [[Lago|laghi]] e [[Palude|acquitrini paludosi]].
=== Idrografia ===
Il Ruanda è attraversato da numerosi
== Clima ==
Il Ruanda si trova nella fascia [[equatore|equatoriale]], ma, grazie alla sua altitudine, presenta un [[clima temperato]], considerato fra i più salubri dell'intero continente africano. La temperatura media è di 20 °C. Le precipitazioni non sono molto abbondanti (fra i 1000 e i 1400 mm annui, con valori maggiori sui Virunga) e sono concentrate in due [[stagione delle piogge|stagioni delle piogge]] (marzo-maggio e ottobre-dicembre). Occasionalmente il
== Popolazione ==
=== Demografia ===
[[File:Rwanda-demography.svg|thumb|left|Andamento della popolazione del Ruanda dal 1950 al 2020]]
Ci sono 14,09 milioni di abitanti in Ruanda (stima 2023)<ref>{{Cita web|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.POP.TOTL?end=2015&locations=RW&start=2015|titolo=Population, total {{!}} Data|sito=data.worldbank.org|lingua=en|accesso=14 maggio 2017}}</ref>. La densità di popolazione è tra le più elevate del continente africano a causa della salubrità del clima. Le zone maggiormente urbanizzate sono le alte terre vicino alla catena montuosa occidentale, dove la densità di popolazione raggiunge i 350 ab./km², e le regioni vicine al lago Kivu. Benché modificata dal [[genocidio ruandese|genocidio del 1994]], la dinamica demografica è in aumento.
Gli insediamenti sono costituiti da villaggi di capanne, diffusi soprattutto nelle regioni più elevate dell'altopiano. L'unico centro che ha la struttura di una vera e propria città è la capitale [[Kigali]]. [[Nyanza]] e [[Butare]] sono altri villaggi importanti per l'economia e per la burocrazia. La popolazione urbana raggiunge il 16,7% (2002).
=== Etnie ===
Il [[etnia|gruppo etnico]] più diffuso è quello degli [[Hutu]] (
===
{{vedi anche|Religioni in Ruanda}}
I ruandesi sono in maggioranza cristiani.
===
Le lingue ufficiali della Repubblica sono il [[Lingua kinyarwanda|kinyarwanda]], lo [[lingua swahili|swahili]], il [[Lingua francese|francese]] e [[lingua inglese|l'inglese]].<ref name=LU>{{Cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/rw.html|titolo=Rwanda|sito=[[The World Factbook]]|editore=[[Central Intelligence Agency]]|accesso=18 gennaio 2013|dataarchivio=21 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200521080512/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/rw.html|urlmorto=sì}}</ref> Ciononostante, dopo il [[Genocidio del Ruanda]] del 1994, la complicazione dei rapporti con la Francia, l'intensificarsi dei rapporti con gli [[Stati Uniti d'America]] e il ritorno di molti [[Tutsi|esuli tutsi]] dall'[[Uganda]] (anglofono) ha permesso che l'uso dell'inglese continuasse a diffondersi tra la popolazione e nelle amministrazioni, tanto che alla fine del 2008 il governo ha annunciato il passaggio dal francese all'inglese come lingua ufficiale dell'intero sistema scolastico e universitario.<ref>[http://www.guardian.co.uk/world/2008/oct/14/rwanda-france Il Ruanda cambia passa all'inglese come lingua ufficiale]</ref>
== Ordinamento dello stato ==
=== Suddivisione amministrativa ===
{{
[[File:Rw-map.png|thumb|Cartina del Ruanda]]
In seguito all'entrata in vigore della nuova organizzazione amministrativa (2006) il Ruanda è oggi diviso in cinque [[Province del Ruanda|province]] (''intara''), ulteriormente suddivise in 30 [[Distretti del Ruanda|distretti]], i quali comprendono a loro volta 416 [[settori del Ruanda|settori]].
Le province sono:
* [[Provincia Settentrionale (Ruanda)|Provincia Settentrionale]]
* [[Provincia Orientale (Ruanda)|Provincia Orientale]]
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=== Istituzioni ===
{{...
=== Istruzione ===
==== Università ====
Principale università statale del paese l'[[Università Nazionale del Ruanda]] è stata istituita nel 1963.
Università Kibogora Polytechnic.
Università cattolica di Kabgayi.
Istituto di istruzione superiore di Ruhengeri
Istituto di pratica legale e sviluppo
African Leadership University
=== Sistema giuridico ===
Il diritto ruandese è in gran parte ispirato al modello [[Germania|tedesco]] e a quello [[Belgio|belga]].
=== Diritti umani ===
{{vedi anche|Diritti LGBT in Ruanda}}
=== Politica ===
Il Ruanda è membro dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], dell'[[Unione Africana]], del [[Organizzazione Mondiale del Commercio|WTO]] e dal 2009 del [[Commonwealth delle nazioni]].
==== Sistema politico ====
Il Ruanda è una [[repubblica presidenziale]] a [[parlamento]] bicamerale; il Presidente, eletto a [[suffragio universale]] diretto, resta in carica per sette anni. Il Presidente attuale è [[Paul Kagame]], del [[Fronte Patriottico Ruandese]]. Il Primo Ministro è [[
== Economia ==
Il Ruanda è uno tra gli Stati più poveri del mondo: ha un [[Human Poverty Index|indice di povertà]]
La [[valuta]] locale è il ''franco del Ruanda'' (RWF), la cui unità è divisa in 100 centesimi.
=== Settore primario ===
La base economica del Paese è costituita dall
* l'aumento della produttività;
* l'estensione della superficie coltivabile (che comunque rimane esigua rispetto alla popolazione);
* l'intensificazione dei rapporti commerciali.
Il settore ha uno sviluppo molto lento a causa dell'arretratezza delle strutture. Le produzioni sono insufficienti al fabbisogno della popolazione e sembra che ciò sia destinato a peggiorare, data la scoperta di processi di [[erosione]] causati dallo sfruttamento intensivo del suolo. Sono coltivati per il mercato interno la [[batata]], la [[manioca]], la [[Solanum tuberosum|patata]], il [[Sorghum vulgare|sorgo]], il [[mais]] e prodotti agricoli come i [[legumi]]. Sono coltivati per l'esportazione il [[caffè]], il [[tè]], il [[piretro]], il [[tabacco]], le [[Arachis hypogaea|arachidi]], la [[soia]] e altre piante per l'estrazione di oli. La coltivazione del riso e della canna da zucchero ha dato risultati insoddisfacenti.
I [[bosco|boschi]] e le [[foresta|foreste]] sono poco sfruttati e coprono il 21% del territorio. Il legname è usato solo come combustibile.
L
La '''[[pesca commerciale|pesca]]''' è un'attività di modesta importanza, praticata soprattutto nel
=== Settore secondario ===
Il '''[[Industria mineraria|settore estrattivo]]''' è in sviluppo sin dal periodo della dominazione belga e riguarda la [[cassiterite]] (da cui si estrae poi lo [[Stagno (elemento chimico)|stagno]]), il [[tungsteno]], la [[columbite]], la [[tantalite]], l'[[oro]], il [[berillio]] e il '''[[gas naturale]]'''. Quest'ultimo si trova in particolare sotto il
Il '''[[metallurgia|settore metallurgico]]''' ha visto nel
Il Ruanda è autosufficiente dal punto di vista energetico, poiché l'energia elettrica è fornita da [[Centrale elettrica#Centrali idroelettriche|centrali idroelettriche]].
=== Trasporti ===
Il commercio è ostacolato dall'insufficiente sistema di comunicazioni. Le ferrovie sono inadeguate a causa anche della conformazione morfologica del territorio; le arterie stradali sono poche, partono dalla capitale Kigali e raggiungono i confini con l'Uganda e il Burundi. Il Ruanda intraprende comunicazioni marittime con la Repubblica Democratica del Congo attraverso il
=== Commercio ===
Il '''commercio interno''' è poco sviluppato a causa della povertà della popolazione.
I '''commerci con l'estero''' sono più vivaci: le importazioni (soprattutto di macchinari, veicoli, combustibili, prodotti alimentari e manufatti vari; dal Kenya e dall'Unione
=== Telecomunicazioni ===
Scarsa è la diffusione delle tecnologie delle [[Telecomunicazione|telecomunicazioni]]. Ogni mille abitanti si contano in media 2,8 telefoni, 13,6 cellulari, 76 radio e 0,1 [[host|Internet host]].
== Situazione sanitaria ==
La popolazione è difesa naturalmente da alcune malattie epidemiche (
* la bassa '''[[speranza di vita alla nascita]]''':
* l'elevata '''[[mortalità infantile]]''' (10,36%, in calo negli ultimi anni);
* la '''scarsità d'acqua''' (nel 2000, il 41% della popolazione non aveva accesso all'acqua potabile);
* la diffusione di malattie quali la '''[[malaria]]''' (
== Ambiente ==
A causa dell'intenso sfruttamento [[agricoltura|agricolo]], favorito dalla [[fertilità]] del terreno vulcanico e dall'alta densità di popolazione, la flora e l'ambiente naturali del Ruanda sono stati soppiantati in gran parte del
Il 14% circa del territorio fa parte dei due maggiori [[aree naturali protette|parchi nazionali]] del Paese, il più importante dei quali è il [[parco nazionale dell'Akagera]], al confine con la [[Tanzania]], di elevata importanza faunistica (vi si trovano tra l'altro [[Elephantidae|elefanti]], [[Hippopotamus amphibius|ippopotami]], [[Crocodylia|coccodrilli]], [[Panthera pardus|leopardi]] e [[antilope|antilopi]]). Presso i Monti Virunga si trovano ancora i rarissimi [[Gorilla beringei beringei|gorilla di montagna]], a rischio d'estinzione. Altra area di notevole interesse naturalistico e ambientale è quella della foresta equatoriale di Niungwe posta nel sud del Paese, al confine con il Burundi, a sud, e col lago Kivu e la
==
=== Patrimoni dell'umanità ===
{{vedi anche|Patrimoni dell'umanità del Ruanda}}
Alcuni siti del Ruanda sono stati iscritti nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].
=== Letteratura ===
Un aspetto culturale tipico riguarda anche la letteratura del Ruanda.<ref>https://libri.icrewplay.com/libri-dal-ruanda-una-tradizione-orale/</ref>. Tra gli scrittori possiamo ricordare [[Gilbert Gatore]], [[Esther Mujawayo]] e [[Scholastique Mukasonga]].
=== Musica ===
{{vedi anche|Musica del Ruanda}}
=== Cinema ===
In ambito cinematografico possiamo ricordare [[Gilbert Ndahayo]], [[Kivu Ruhorahoza]] e [[Yves Montand Niyongabo]], il cui cortometraggio del 2010 [[Maibobo]] ha ottenuto il Premio CUMSE al [[Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina di Milano 2010]].
Nei film della Marvel legati al personaggio di Black Panther la nazione fittizia del Wakanda corrisponde più o meno a quella del Ruanda (che ne ricorda il nome anche foneticamente)
=== Ruanda nello spazio ===
*24 settembre 2019; viene lanciato [[RWASAT-1]], il primo satellite ruandese lanciato nello spazio<ref>https://africanews.space/rwandas-first-satellite-in-space-is-set-for-release-from-iss/</ref>.
== Sport ==
La [[Nazionale di calcio del Ruanda]] ha vinto la [[Coppa CECAFA]] nel 1999.
Nel 2025 la capitale Kigali ha ospitato i [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 2025|Mondiali di ciclismo]], prima volta di una rassegna iridata Uci nell'intero continente africano.
== Tradizioni ==
=== Bandiera ===
{{vedi anche|Bandiera del Ruanda}}
[[File:Flag of Rwanda (1961–2001).svg|thumb|upright=0.7|Vecchia bandiera del Ruanda]]
La prima [[bandiera del Ruanda]], adottata nel 1962, era divisa in tre fasce verticali dei tre [[colori panafricani]] (rosso, giallo e verde), con al centro una lettera R nera che la distingueva dalla [[bandiera della Guinea]]. La nuova bandiera, adottata nel 2001, presenta tre bande orizzontali di colore azzurro, giallo e verde (rispettivamente simbolo della [[pace]], della crescita economica e della prosperità), con un sole giallo a 24 raggi posto a destra nella fascia azzurra.
=== Gastronomia ===
{{vedi anche|Cucina ruandese}}
La gastronomia ruandese è una delle più ricche della sua zona; fondamentali sono i [[Imiteja]] (piselli) i quali sono la base di molti piatti locali, insieme alla soia e al riso ([[Umuceri]]). Durante la [[colazione]] o il pasto del mattino è abitudine mangiare [[Ikijumba]] (patata dolce) con [[Ikivuguto]] (latte condensato).
La radici di [[cassava]] ([[Manihot esculenta]]) sono la base di molte ricette; può essere mangiata come verdura, oppure con altre spezie può formare il classico [[Isombe]], con cassava e farina si forma invece l'[[Ubugali]], ogni paese africano ha il suo "ubugali" differente; le persone mangiano l'ubugali con tutto (carne, piselli, isombe, ecc.). L'ubugali può essere fatto anche con il [[sorgo]] (pianta molto importante in quest'area), dove è chiamato [[Amasaka]]; l'amasaka è utilizzato anche per la preparazione del vino locale. Un altro ingrediente base della cucina ruandese è la [[banana]], chiamata [[Ibitoki]], solitamente viene cucinata insieme alle noci; la banana è utilizzata anche per la produzione di "[[Urwagwa]]", una bevanda alcolica chiamata appunto "birra di banana".
L'[[Ubuki]] (miele ruandese) è tra i più pregiati e famosi dell'Africa; non solo è utilizzato per la preparazione dell'Urwagwa, ma anche come medicina tradizionale per la cura di numerose malattie.
=== Ricorrenze nazionali ===
{| class="wikitable"
|- style="background:#DEF"
! Data
! Nome
! Significato
|-
|style="background: #f0f8ff;"|7 aprile
|style="background: #f0f8ff;"|Giorno del Ricordo
|style="background: #f0f8ff;"|Commemorazione del [[genocidio del Ruanda]], del 1994
|-
|style="background: #f0f8ff;"|1º luglio
|style="background: #f0f8ff;"|Giorno dell'Indipendenza o umunsi w'ubwigenge
|style="background: #f0f8ff;"| Festa nazionale: celebra l'indipendenza dal Belgio, nel 1962
|}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
{{C|Dalla cronologia sembra che nessuno dei testi in bibliografia sia stato usato durante la compilazione della voce, ma che siano stati inseriti solo successivamente da IP.|Africa|dicembre 2021}}
*Maurizio Bersanelli,'' Nel cuore dell'Africa'', ed. Polaris. 2014
*Vito Misuraca,''Ruanda. Diario dall'inferno'', ed. Gribaudi, 2000
*Fausta Fonju Ndemesah, ''La radio e il machete. Il ruolo dei media nel genocidio in Rwanda'', Infinito, 2009, ISBN 978-88-89602-52-2
*Daniele Scaglione,'' Istruzioni per un genocidio. Rwanda: cronache di un massacro evitabile'', EGA, 2003, ISBN 88-7670-447-7
*Michela Fusaschi (a cura di),'' Rwanda: etnografie del post-genocidio'', Meltemi, Milano, 2009, ISBN 88-8353-692-4
*Michela Fusaschi, Hutu-Tutsi. ''Alle radici del genocidio rwandese'', Bollati Boringhieri, 2000, ISBN 88-339-1286-8
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*[https://web.archive.org/web/20070422081001/http://viaggiaresicuri.mae.aci.it/?ruanda Scheda del Ruanda dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
*
{{Africa}}
{{Controllo di autorità}}
{{
[[Categoria:Ruanda| ]]
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