Umberto Agnelli: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
| nome = Umberto Agnelli
| immagine = Umberto Agnelli (1970) - CROP (2).jpg
| didascalia = Umberto Agnelli (1970)
| carica = [[
| mandatoinizio = 5 luglio 1976
| mandatofine = 19 giugno 1979
| legislatura =
| gruppo parlamentare =
| circoscrizione = [[Circoscrizione Lazio (Senato della Repubblica)|Lazio]]
|
| sito = http://www.senato.it/leg/07/BGT/Schede/Attsen/00006522.htm
| partito = [[Democrazia Cristiana]]
| titolo di studio = Laurea in legge
| alma mater = [[Università degli Studi di Catania]]
| professione = Imprenditore
}}
{{Bio
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|GiornoMeseNascita = 1º novembre
|AnnoNascita = 1934
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 27 maggio
|AnnoMorte = 2004
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|Nazionalità = italiano
|Immagine = Boniperti e U.Agnelli per la Coppa Italia 59-60.jpg
|Didascalia = Umberto Agnelli, presidente della [[Juventus Football Club|Juventus]], con [[Giampiero Boniperti]]
}}
== Biografia ==
=== Le origini e la formazione ===
Umberto Agnelli nacque il 1º novembre 1934 a [[Losanna]], ultimo dei sette figli di [[Edoardo Agnelli (imprenditore 1892)|Edoardo Agnelli]] e di [[Virginia Bourbon Del Monte]]. Rimase orfano del padre, morto in un incidente aereo il 14 luglio 1935, e perse la madre in un incidente automobilistico il 30 novembre 1945, quando aveva undici anni.<ref name="treccani">{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/umberto-agnelli_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo=Umberto Agnelli|opera=Dizionario Biografico degli Italiani|editore=Treccani|anno=2013|accesso=27 agosto 2025}}</ref> Ebbe come padrino di battesimo il principe di Piemonte, futuro re d'Italia, [[Umberto II di Savoia|Umberto II]].<ref>{{Cita web|url=https://torino.corriere.it/sport/18_aprile_03/juve-real-squadre-corona-ma-re-principi-tifano-anche-napoli-atletico-26facf82-3711-11e8-b6e2-a808a444e7a2.shtml|titolo=Re, principi e pallone: i legami reali con la Juventus|editore=Corriere della Sera|data=3 aprile 2018|accesso=27 agosto 2025}}</ref> Crebbe sotto la tutela del fratello maggiore [[Gianni Agnelli|Gianni]], di tredici anni più anziano.
Compì il servizio militare presso la ''Scuola di applicazione di [[Reggimento "Nizza Cavalleria" (1º)|cavalleria]]'' di [[Pinerolo]], seguendo una tradizione di famiglia.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20100503014234/http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200805articoli/32946girata.asp|titolo=Nizza Cavalleria|editore=La Stampa|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100503014234/http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200805articoli/32946girata.asp|dataarchivio=3 maggio 2010|accesso=27 agosto 2025}}</ref> Si laureò in [[giurisprudenza]] all'[[Università degli Studi di Catania]].
=== La Juventus e la federazione calcistica ===
Nel 1955, a ventidue anni, fu eletto [[Presidenti della Juventus Football Club|presidente]] della [[Juventus Football Club]], divenendo il più giovane dirigente nella storia del ''club''.<ref name="Federazione Italiana Giuoco Calcio">{{Cita web|url=https://www.figc.it/it/federazione/la-federazione/la-storia/tutti-i-presidenti-federali/umberto-agnelli/|titolo=Umberto Agnelli|editore=FIGC|accesso=27 agosto 2025}}</ref> La sua gestione fu caratterizzata dall'acquisto di calciatori di rilievo come [[John Charles]] e [[Omar Sívori]], con i quali la squadra conquistò tre campionati di [[Serie A]] e due [[Coppa Italia|Coppe Italia]] tra il [[Juventus Football Club 1957-1958|1958]] e il [[Juventus Football Club 1960-1961|1961]].
Nel 1959 venne eletto presidente della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio]], carica che mantenne fino al 1961.<ref name="Federazione Italiana Giuoco Calcio"/> Dopo le dimissioni dalla presidenza della Juventus nel 1962, rimase legato al ''club'', tornando in seguito con il ruolo di presidente onorario nel 1994. In questa veste, Umberto Agnelli supervisionò l'insediamento a [[Torino]] della nuova ''Triade'' dirigenziale formata da [[Luciano Moggi]], [[Antonio Giraudo]] e [[Roberto Bettega]]. Sotto tale gestione la Società conquistò cinque titoli di [[Campionato italiano di calcio|campione d'Italia]], una Coppa Italia, quattro [[Supercoppa italiana|Supercoppe italiane]], una [[UEFA Champions League]], una [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppa Intercontinentale]], una [[Supercoppa UEFA]] e una [[Coppa Intertoto UEFA]].<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.uefa.com/memberassociations/news/newsid=183009.html|titolo=Agnelli succumbs to cancer|pubblicazione=UEFA|data=28 maggio 2004|accesso=27 agosto 2025}}</ref>
Nel 2015 è stato inserito postumo nella [[Hall of Fame del calcio italiano]].<ref>{{Cita web|url=https://www.juventus.com/it/news/articoli/il-ricordo-di-umberto-agnelli|titolo=Il ricordo di Umberto Agnelli|editore=Juventus.com|data=27 maggio 2024|accesso=27 agosto 2025}}</ref>
=== Il primo matrimonio ===
Il 25 novembre 1959 Umberto Agnelli sposò a [[Pontedera]] (nella tenuta di Varramista) [[Antonella Bechi Piaggio]], esponente dell'omonima famiglia di industriali. Dal matrimonio nacque un figlio: [[Giovanni Alberto Agnelli|Giovanni Alberto]], destinato a ricoprire ruoli di primo piano nelle aziende di famiglia, ma prematuramente scomparso per malattia. L'unione con Antonella Bechi Piaggio si concluse con il divorzio nei primi [[Anni 1970|anni Settanta]].<ref>{{Cita|Ferrante|p. 114}}</ref>
=== Il secondo matrimonio ===
Nel 1974 Umberto Agnelli sposò a [[Losanna]] [[Allegra Caracciolo|Allegra Caracciolo Di Castagneto]], appartenente al ramo dei principi Caracciolo. Dal matrimonio scaturirono due figli: [[Andrea Agnelli|Andrea]], nato nel 1975 e che è stato il presidente della Juventus dal 2010 al 2023, e Anna, nata nel 1977. La sposa era cugina di [[Marella Agnelli|Marella Caracciolo]], moglie di [[Gianni Agnelli]].<ref>{{Cita web|url=https://st.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Finanza%20e%20Mercati/2008/famiglia-agnelli/profili/umberto-agnelli.shtml|titolo=Umberto Agnelli, profilo biografico|sito=Il Sole 24 Ore|data=2008|accesso=31 agosto 2025}}</ref>
Curiosamente, Antonella Bechi Piaggio, prima moglie di Umberto Agnelli, si risposò con Uberto Visconti Di Modrone, lontano parente materno di Allegra Caracciolo.
=== L'attività politica e industriale ===
Negli [[Anni 1970|anni Settanta]], Umberto Agnelli fu eletto [[Senato della Repubblica|senatore]] della [[Repubblica Italiana]] nelle file della [[Democrazia Cristiana]].<ref>{{Cita web|url=https://archiviostorico.fondazionefiera.it/entita/1266|titolo=Umberto Agnelli|editore=Archivio Storico Fondazione Fiera Milano|accesso=27 agosto 2025}}</ref> Parallelamente ricoprì incarichi di rilievo in società del gruppo FIAT e in aziende collegate, tra cui la [[Società Assicuratrice Industriale|SAI]] e la Fiat France.<ref name="treccani"/>
Dal 1970 al 1976 fu amministratore delegato della [[FIAT]], per poi cedere il testimone a [[Cesare Romiti]] e diventare vicepresidente fino al 1993. Negli [[Anni 1980|anni Ottanta]], assunse anche la presidenza di Fiat Auto, contribuendo alla strategia di espansione internazionale.<ref>{{Cita web|url=https://www.referenceforbusiness.com/biography/A-E/Agnelli-Umberto-1934-2004.html|titolo=Umberto Agnelli - Biography|editore=Reference for Business|accesso=27 agosto 2025}}</ref>
Alla morte del fratello Gianni, il 24 gennaio 2003, Umberto Agnelli assunse la presidenza della FIAT. Fu ufficialmente nominato il 28 febbraio 2003, in un momento critico per l'azienda, caratterizzato da un debito superiore ai quattro miliardi di euro e dal calo dei titoli azionari.<ref name="Corriere della Sera - Umberto Agnelli: la vita, lo sport, la politica">{{Cita web|url=https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/05_Maggio/28/agnelli_vita.shtml|titolo=Umberto Agnelli: la vita, lo sport, la politica|editore=Corriere della Sera|data=28 maggio 2004|accesso=27 agosto 2025}}</ref> Scelse di concentrare le risorse sul comparto automobilistico, affidando la gestione operativa a [[Giuseppe Morchio]].<ref>{{Cita|Mazzuca e Mazzuca|pp. 261-262}}</ref> {{senza fonte|Determinante fu il suo contributo per l'arrivo in FIAT di [[Sergio Marchionne]], il quale prima assunse la carica di consigliere d’amministrazione e poi quella di amministratore delegato a seguito del decesso dello stesso Agnelli.}}
=== Gli ultimi anni e la morte ===
Afflitto da carcinoma polmonare, trascorse gli ultimi mesi assistito dalla moglie e dai figli. La sua ultima apparizione pubblica risale al 26 aprile 2004, in occasione della cerimonia di conferimento ad Allegra Caracciolo di una laurea ''honoris causa'' in medicina veterinaria all'[[Università degli Studi di Torino]]. Morì nella villa "I Roveri" (situata all'interno del [[parco naturale La Mandria]] a [[Venaria Reale]]) il 27 maggio 2004.<ref name="Corriere della Sera - Umberto Agnelli: la vita, lo sport, la politica"/> È sepolto nella cappella di famiglia ubicata al cimitero di [[Villar Perosa]].
== Discendenza ==
Dalla prima moglie, [[Antonella Bechi Piaggio]], ebbe tre figli:
* due gemelli (Alberto e Enrico), nati nel luglio 1962 e vissuti entrambi per pochissimi giorni;
* [[Giovanni Alberto Agnelli|Giovanni Alberto]], detto Giovannino, morto di tumore nel 1997.
Dalla seconda moglie, [[Allegra Caracciolo]], ebbe un figlio e una figlia:
* [[Andrea Agnelli|Andrea]];
* Anna.
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Cavaliere della Legion d'Onore (Francia)
|collegamento_onorificenza = Legion d'Onore
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|data = Parigi, 1969<ref name=onorificenze>{{Cita news|autore=Marco Zatterin|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,139/articleid,0152_01_2003_0023_0139_1036930/|titolo=Una vita al vertice del gruppo|pubblicazione=La Stampa|p=5|data=23 gennaio 2003}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Legion Honneur Officier ribbon.svg
|nome_onorificenza = Ufficiale della Legion d'Onore (Francia)
|collegamento_onorificenza = Legion d'Onore
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|data = [[Parigi]], 1992<ref name=onorificenze/>
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica
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|luogo= [[Roma]], 2 giugno
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza =
|collegamento_onorificenza =
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|data = [[Tokio]], 1996<ref name=onorificenze/>
}}
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro
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|autore = Gustavo Mola Di Nomaglio
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|editore = Centro Studi Piemontesi
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* {{Cita libro
|titolo = Gianni Agnelli in bianco e nero
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|autore = Alberto Mazzuca
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|editore = Baldini Castoldi Dalai
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* {{Cita libro
|titolo = Casa Agnelli. Storie e personaggi dell'ultima dinastia italiana
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== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=https://www.forbes.com/finance/lists/10/2003/LIR.jhtml?passListId=10&passYear=2003&passListType=Person&uniqueId=5844&datatype=Person/|titolo=Forbes|lingua=en}}
* {{Cita web|url=http://www.agi.it/news.pl?doc=200405281119-1029-RT1-CRO-0-NF10|titolo=Agenzia Giornalistica Italiana|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050427053918/http://www.agi.it/news.pl?doc=200405281119-1029-RT1-CRO-0-NF10|dataarchivio=27 aprile 2005}}
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* {{Cita web|url=http://www.museotorino.it/view/s/0f34c07418b147028a834e4c8cdcc86a|titolo=Scheda|sito=museotorino.it|editore=Città di Torino}} {{Box successione
|carica = Presidente del [[Gruppo Fiat]]
|periodo = 2003 – 2004
|precedente = [[Paolo Fresco]]
|successivo = [[Luca Cordero di Montezemolo]]
}}
{{Box successione
|tipologia =
|carica = Amministratore delegato del<br/>[[Gruppo FIAT]]
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|periodo = 1970-1980<br />1970-1971 insieme a Gaudenzio Bono <br />1971-1976 Amministratore delegato unico<br />1976 insieme a Cesare Romiti e [[Carlo De Benedetti]]<br />1976-1980 insieme a Cesare Romiti
|precedente = [[Gaudenzio Bono]]
|successivo = [[Cesare Romiti]]
}}
{{Presidenti FIGC}}
{{Juventus F.C. presidenti
{{Hall of Fame del calcio italiano}}
{{Portale|biografie|calcio|economia}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Agnelli|Umberto]]
[[Categoria:Grandi Ufficiali OMRI]]
[[Categoria:
[[Categoria:Ufficiali della Legion d'onore]]
[[Categoria:Imprenditori automobilistici]]
[[Categoria:Exor]]
[[Categoria:Membri della Hall of Fame del calcio italiano]]
[[Categoria:Persone legate agli alpini]]
[[Categoria:Persone legate alla Fiat]]
[[Categoria:Politici della Democrazia Cristiana]]
[[Categoria:Presidenti della FIGC]]
[[Categoria:Senatori della VII legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:
[[Categoria:Presidenti della Juventus F.C.]]
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