Giacomo Gastaldi: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1500
|NoteNascita = {{sp}}circa
|LuogoMorte = Venezia
|GiornoMeseMorte = 14 ottobre
|AnnoMorte = 1566
|Epoca = 1500
|Attività = cartografo
|Nazionalità = italianaitaliano
|FineIncipit = fu un importante [[cartografo]] [[Repubblica di Venezia|veneziano]] di origine piemontese[[piemonte]]se del [[XVI secolo]]
}}<ref>{{DBI}}</ref>
}}
[[File:Arabia Felix Nova Tabula.jpg|thumb|upright=1.4|upright=1.2.3|Carta della [[penisola araba]] di Giacomo Gastaldi]]
[[File:Asiae Nova Descriptio 1574.JPG|thumb|upright=1.4|upright=1.2.3|Carta dell'''Asiae Nova Descriptio'' di Giacomo Gastaldi]]
[[File:Map_of_Hochelaga.jpg|thumb|upright=1.4|upright=1.2.3|Carta ''La Terra De [[Hochelaga]] Nella Nova Francia'', con a sinistra, il ''Monte Real'' (Montreal), mappa disegnata da Giacomo Gastaldi come illustrazione del volume ''Delle Navigationi et Viaggi'' di [[Giovan Battista Ramusio|Ramusio]], ([[Venezia]], [[1565]])]]
 
== Biografia ==
Nacque in [[Piemonte]] da una famiglia nobile. AndòSi trasferì a [[Venezia]] nel 1539 dove lavorò come [[ingegnere]] al servizio della Serenissima,; dal [[1544]] si dedicò unicamente alla [[cartografia]], divenendo il [[cosmografia|cosmografo]] ufficiale della [[Repubblica di Venezia]].; Ilil [[Consiglio dei Dieci]] si riferiva a lui chiamandolo: ''"Mastro Giacomo di Piemonte il nostro Cosmografo''".<ref>[{{Cita web |url=http://www.provincia.bergamo.it/ProvBgSettori/provBgSettoriHomePageProcess.jsp?page=&myAction=&folderID=21128&notiziaID=32397 |titolo=Citazione su Provincia di Bergamo] |accesso=16 ottobre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150109234133/http://www.provincia.bergamo.it/ProvBgSettori/provBgSettoriHomePageProcess.jsp?page=&myAction=&folderID=21128&notiziaID=32397 |dataarchivio=9 gennaio 2015 |urlmorto=sì }}</ref>, inIn breve tempo la sua fama di [[cartografia|cartografo]] si diffuse in Italia ed in Europa. Ebbe il grande merito di utilizzare e diffondere nel campo della cartografia la tecnica dell'[[acquaforte]] (incisione su lastre di rame), che consentiva all'incisore di realizzare disegni molto più precisi e nitidi, consentendo una lettura più agevole di esse<ref>{{cita libro|lingua= en}}Burden, |autore= Philip D. ''Burden |titolo= The Mapping of North America: A list of printed maps 1511-1670'', |editore= (Raleigh, |città= England, |anno= 1996), |p.= 16. }} Vedi anche Moreland, Carl & David Bannister, ''Antique Maps - A Collector's Guide'', (Phaidon-Christie's, Oxford, 1983), p. 66.</ref>. Quasi tutti i cartografi antecedenti avevano invece usato la tecnica della [[xilografia]], molto meno precisa.
 
Gli furono attribuite centonove carte geografiche, in cui rappresentò praticamente tutto il mondo allora conosciuto. Fra le su carte più pregevoli è da ricordare una grande carta dell'[[Africa]] in otto fogli pubblicata nel 1564<ref>[http://digilander.libero.it/capurromrc/000000gastaldi.html Carta dell'Africa di Gastaldi del 1564]</ref>. Nel 1548 pubblicò un'edizione della ''Geografia di [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]]'' contenente le carte realizzate a partire dal 1542, fra cui due [[planisfero|planisferi]]. Questi planisferi, il primo dei quali è datato 1546, rappresentano le masse continentali dell'emisfero nord uniti fra di loro tramite la parte più settentrionale, cioè fra l'America/Groenlandia e l'Europa. La novità di quest'opera fu che Gastaldi riuscì a stampare i fogli riunendoli in un volume ridotto, facilmente trasportabile<ref name=Nordenskiöld>{{en}}cita namelibro|autore=" Adolf Erik Nordenskiöld, |wkautore= Adolf Erik Nordenskiöld |titolo= Facsimile-Atlas to the Early History of Cartography |editore= Dover Publications |città= New York |anno= Reprint 1973 |p.= 40" |lingua= en }}</ref>.
 
Nelle sue prime carte, Gastaldi ancora non era a conoscenza della separazione fra America ed Asia e continuò a rappresentare l'America del Sud collegata all'estremità sudorientale della Cina tramite l'istmo dell'America Centrale, e poiché nella cartografia antica la Cina veniva considerata con l'emblema del Drago, la Terra del Fuoco viene descritta come la ‘'Coda del Drago'’<ref>[{{Cita web |url=http://www.laportadeltempo.com/Documenti/doc_liutprand(1).htm |titolo=Sito della porta del tempo che contiene una carta di Gastaldi in cui l'America è unita alla Cina] |accesso=16 ottobre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070504180553/http://www.laportadeltempo.com/Documenti/doc_liutprand(1).htm |dataarchivio=4 maggio 2007 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
A partire dal 1562, Gastaldi riconobbe in un opusculoopuscolo la separazione dell'America e dell'Asia, e chiamò lo stretto che le separava [[strettopassaggio dia Aniannord-ovest]], dal nome d'un regno asiatico descritto da [[Marco Polo]].
Nel 1561 stampò una carta dell'Italia, in cui per la prima volta il profilo delle coste è realizzato facendo riferimento a carte nautiche molto più precise di quelle dei secoli precedenti. Riuscì a rappresentare anche le regioni interne con maggiore veridicità, {{cn|basandosi su osservazioni astronomiche più attendibili, tanto che questa carta fu basilare per tutte le successive rappresentazioni dell'Italia, e molti cartografi anche stranieri si ispirarono ad essa}}.
 
Gastaldi lavorò su commissione di diversi editori, come Nicolo Bascarini e Giovanbattista Pedrezano. Fu anche incaricato dal [[Consiglio dei Dieci]] di affrescare una sala del [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo ducale]] con le carte dell'Asia e dell'Africa.<ref>{{en}}Tooley, R.V, and Charles Bricker, ''Landmarks of Mapmaking'', (Elsevier-Sequoia, Amsterdam, 1968); Adolf Erik</ref><ref name=Nordenskiöld, ''Facsimile-Atlas to the Early History of Cartography'', (Dover Publications, New York, Reprint 1973), p. 40.</ref>.
 
Gastaldi cooperò con [[Giovan Battista Ramusio]], [[Geografia|geografo]] e Segretario del [[Consiglio dei Dieci]], che gli suggerì la realizzazione di diverse carte che poi furanofurono inserite nella sua opera ''Delle Navigationi et Viaggi''<ref>[http://www.thetreasuremaps.com/Reference/Ramusio_1565.php G. B. Ramusio, ''Delle Navigationi et Viaggi'']</ref>.
 
Fu il caposcuola di una nutrita schiera di incisori cartografi, fra i quali [[Fabio Licinio]] (1521–1565), che continuarono ad operare a Venezia con la tecnica dell'acquaforte nel XVI e XVII secolo.
 
Alle carte di Gastaldi sono stati dedicati due francobolli, uno del 1993 del [[Bophuthatswana]] con la rappresentazione dell'Africa in 8 fogli riuniti, e uno delle [[Bermuda]] che rappresenta la ''Terra Nueva''<ref>[{{cita web|url= http://www.danstopicals.com/gastaldi.htm |titolo= Giacomo Gastaldi<!-- Titolo generato|lingua= automaticamenteen -->]}}</ref>.
 
== Note ==
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==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Giacomo Gastaldi}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.sapere.it/tca/minisite/geografia/mondi_carta/id34.html|Scheda su Sapere}}
* {{cita web |1=http://www.vaticanlibrary.vatlib.it/BAVT/info/it/storia_e_struttura/GdS_Fondo_Stampe_Geografiche.htm |2=Stampe Geografiche della Biblioteca Vaticana |accesso=16 ottobre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091018071308/http://www.vaticanlibrary.vatlib.it/BAVT/info/it/storia_e_struttura/GdS_Fondo_Stampe_Geografiche.htm |dataarchivio=18 ottobre 2009 |urlmorto=sì }}
*{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=FxIn0_nDhiIC&pg=PA136&lpg=PA136&dq=Giacomo+Gastaldi&source=bl&ots=XFn3uOeEUK&sig=dI8XvSorSs6s37IfXtPfoHaEHhw&hl=it&ei=NzXYStuxKoyC_AaYqpiVAQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CAgQ6AEwADgU#v=onepage&q=Giacomo%20Gastaldi&f=false|titolo=Volume di books.google: Geografia, cartografia e storia del Mezzogiorno}}
 
*{{cita web|http://www.vaticanlibrary.vatlib.it/BAVT/info/it/storia_e_struttura/GdS_Fondo_Stampe_Geografiche.htm|Stampe Geografiche della Biblioteca Vaticana}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Veneziageografia}}
 
[[Categoria:Cartografi italiani]]