Campo di sterminio di Sobibór: differenze tra le versioni
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[[File:WW2-Holocaust-Poland.PNG|thumb|Sobibor è uno dei sei centri di sterminio, secondo la nomenclatura adottata dallo storico [[Raul Hilberg]]]]
'''Sobibór''' (pronuncia {{IPA|[sɔˈbibur]}}) fu (con [[Campo di sterminio di Chełmno|Chełmno]], [[campo di sterminio di Bełżec|Bełżec]], [[Campo di sterminio di Treblinka|Treblinka]] e [[Campo di concentramento di Birkenau|Auschwitz-Birkenau]]) uno dei principali [[campi di sterminio]] del [[regime nazista]] durante l'[[Olocausto]].{{#tag:ref|Secondo la nomenclatura adottata dallo storico [[Raul Hilberg]], il termine "campo di sterminio" distingue quei centri creati specificamente dai nazisti per lo sterminio di massa degli ebrei e di altri gruppi da essi razzialmente o socialmente discriminati.<ref>{{Cita libro|autore=Frediano Sessi|titolo=Raul Hilberg e la distruzione degli ebrei d'Europa|altri=introduzione alla prima edizione italiana di Raul Hilberg, ''La distruzione degli ebrei d'Europa''|città=Torino|editore=Einaudi|anno=1995}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ushmm.org/wlc/it/article.php?ModuleId=10005145|titolo=I campi di sterminio|sito=Enciclopedia dell'Olocausto}}</ref>}}
Costruito a marzo del [[1942]]<ref>{{Cita web |url=http://www.yadvashem.org/yv/en/exhibitions/this_month/resources/sobibor.asp |titolo=in Yad Vashem'' |accesso=26 novembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160224115159/http://www.yadvashem.org/yv/en/exhibitions/this_month/resources/sobibor.asp |urlmorto=sì }}</ref>, il campo prende il nome del villaggio presso il quale venne edificato, ora parte del [[voivodato di Lublino]] in [[Polonia]]. Con [[campo di sterminio di Bełżec|Bełżec]] e [[campo di sterminio di Treblinka|Treblinka]] fu uno dei tre [[campo di sterminio|campi di sterminio]] [[Nazismo|nazisti]] costruiti nell'ambito dell{{'}}[[operazione Reinhard]].<ref>{{Cita libro|autore=Yitzhak Arad|titolo=Belzec, Sobibor, Treblinka: The Operation Reinhard Death Camps|città=Bloomington|editore=Indiana University Press|anno=1987}}</ref>
Gli internati, qui deportati tramite convogli ferroviari, erano in gran parte [[ebrei]], prigionieri di guerra sovietici e [[zingaro|zingari]]. All'arrivo al campo, i prigionieri erano immediatamente separati: alcuni erano destinati al [[lavoro forzato]], altri, la maggior parte, alle camere a gas. A Sobibór furono uccise, secondo l'United States Holocaust Memorial Museum, circa {{formatnum:167000}} persone<ref>{{Cita web|url=https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/article/sobibor-abridged-article|titolo=Sobibor (Versione ridotta)}}</ref>, ma secondo altri le vittime furono tra {{formatnum:200000}} e {{formatnum:250000}}<ref>Peter Hayes, Dagmar Herzog (2006). Lessons and Legacies VII: The Holocaust in International Perspective. Northwestern University Press. p. 272. Retrieved 11 October 2014. "Between May 1942 and October 1943 some 200,000 to 250,000 Jews were killed at Sobibor according to the recently published Holocaust Encyclopedia edited by Judith Tydor Baumel"</ref>, delle quali {{formatnum:207000}} provenienti dalla [[Polonia]], {{formatnum:31000}} dalla [[Cecoslovacchia]], {{formatnum:10000}} dalla [[Germania]] e dall'[[Austria]], {{formatnum:4000}} dalla [[Francia]], {{formatnum:14000}} dalla [[Lituania]], e {{formatnum:34313}} dai [[Paesi Bassi]]. Fra le vittime di Sobibór c'è anche [[Helga Deen]], autrice del diario ''Kamp Vught'' in cui racconta la sua esperienza di prigioniera nel [[campo di concentramento di Herzogenbusch]].
== Localizzazione ==
Il campo di sterminio di Sobibór era situato presso l'omonimo villaggio, a sua volta situato nel [[distretto di Włodawa]], nella [[Polonia]] orientale, presso la linea ferroviaria Chelm - Włodawa<ref name="Lager.it">
== Contesto storico ==
Il campo di Sobibór fu uno dei tre campi, insieme a [[Campo di sterminio di Treblinka|Treblinka]] e [[Campo di sterminio di Bełżec|Bełżec]], costruiti nell'ambito dell'[[Aktion Reinhard]], ossia l'operazione di sterminio degli ebrei concentrati nel [[Governatorato Generale]], nella [[Occupazione della Polonia|Polonia occupata]], ideata dal gerarca nazista [[Reinhard Heydrich]], governatore del [[Protettorato di Boemia e Moravia]]. Nel marzo 1942 giunse a Sobibór il capomastro ''[[Hauptsturmführer]]'' [[Richard Thomalla]], capitano delle SS, incaricato della costruzione del campo, che si concluse nell'aprile dello stesso anno. Un gruppo di ebrei e di prigionieri ucraini del vicino [[
== Storia del campo ==
[[File:Sobibor aerial photo (1942-1943).jpg|thumb|Ripresa aerea del campo di Sobibór, fotografia scattata probabilmente durante il periodo di costruzione del lager. Alcune strutture, come le baracche del Campo II ed il Campo III, non sono ancora state costruite. La linea rossa indica la piattaforma ferroviaria e la croce la posizione delle camere a gas. Il quadratino rosso, invece, indica la zona dove i detenuti erano costretti a denudarsi.|340px]]
Il campo entrò in funzione il 16 maggio 1942, ospitando i primi convogli di ebrei<ref>
Alla fine di agosto il comandante del campo [[Franz Stangl]] venne inviato a [[Treblinka]] e sostituito da [[Franz Reichleitner]], che comandava il campo con talmente tanta precisione che, sotto il suo comando, tutti i treni furono sempre liquidati lo stesso giorno dell'arrivo e neanche uno veniva lasciato per il giorno dopo. I trasporti, che ebbero un'interruzione tra l'agosto ed il settembre 1942, ripresero in ottobre. In totale dall'ottobre 1942 al giugno 1943 vennero uccisi altri 70-
Il 12 febbraio 1943 giunse a Sobibór il capo delle SS [[Heinrich Himmler]] che assistette all'intero processo di eliminazione di un trasporto. A marzo vennero massacrati
Verso la metà di settembre vennero uccisi circa
== Il campo ==
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* la zona di amministrazione delle [[SS]], ''Vorlager'', che includeva la rampa, con uno spazio per 20 vagoni ferroviari, l'ingresso principale con il cancello e il cartello in legno recante la dicitura "SS-Sonderkommando", scritta in caratteri gotici, gli alloggi delle SS e delle guardie ucraine e le officine per il commando di ebrei (''Campo I'')<ref name="Lager.it"/><ref name="olokaustos"/>;
* la zona di "ricezione" o di "accoglienza" (''Campo II''), dove dovevano passare gli ebrei attraverso varie procedure prima della loro morte nelle camere a gas. Nel campo II, i deportati venivano divisi secondo il sesso, consegnavano le proprie valigie, i soldi e i preziosi al cassiere Alfred Ittner, poi sostituito da [[Herbert Floss]], ed erano costretti a svestirsi. Alle donne, inoltre, venivano tagliati i capelli. Un'orchestra suonava durante tutta questa procedura. Nella loro strada verso le camere a gas, le vittime nude attraversavano vari edifici, ovvero alcune baracche di deposito, una seconda vecchia casa forestale, separata da un'alta palizzata in legno, una piccola area agricola con scuderie per cavalli, bovini, maiali e oche, e una piccola [[cappella]] [[Cattolicesimo|cattolica]], costruita in legno<ref name="Lager.it"/><ref name="olokaustos"/>;
* la zona per lo sterminio vero e proprio (''Campo III''), comprendente le camere a gas, le fosse comuni (dove venivano sepolti i cadaveri delle vittime) e gli alloggi per i prigionieri ebrei che vi lavoravano. Un passaggio, largo 3-4 metri e lungo 150 metri, chiamato "il tubo", collegava la zona di accoglienza a quella di sterminio. Su entrambi i lati "il tubo" era recintato con filo spinato, intrecciato con rami di pino. Attraverso di esso le vittime nude erano avviate verso le tre camere a gas, collocate dentro un edificio in mattoni. Ogni camera a gas aveva una capacità di 160-180 persone. Il monossido di carbonio, gas utilizzato per uccidere i prigionieri, affluiva nelle camere attraverso alcuni tubi. Un binario con carrelli ribaltabili conduceva alle fosse per seppellire i cadaveri, lunghe circa 50-60 metri, larghe 10-15 metri e profonde 5-7 metri. Alle persone anziane, agli ammalati e agli invalidi veniva detto che avrebbero ricevuto cure mediche, invece venivano messi su dei carretti o, successivamente, su dei carrelli ribaltabili, che erano spinti da uomini o tirati da cavalli, condotti alle fosse di seppellimento e fucilati. Poiché la capacità di sterminio non poteva far fronte all'aumento del numero dei trasporti, durante il mese di luglio 1942 le vecchie camere a gas furono rimpiazzate da un edificio più grande, che conteneva sei camere a gas, tre su ciascuno dei due lati del corridoio che correva al centro della struttura. In questo modo circa 1.300 persone potevano essere gasate contemporaneamente<ref name="Lager.it"/><ref name="olokaustos"/>.
== Vita nel campo ==
Ogni giorno giungeva a Sobibór almeno un convoglio di
Le vittime venivano ammassate nelle camere a gas a colpi di bastone e spintoni. Il gas impiegava circa trenta minuti per uccidere
Alcune centinaia di prigionieri ebrei venivano scelti tra i primi trasporti per svolgere i lavori nel campo. Alcuni lavoravano come sarti, calzolai, artigiani e orafi, altri svolgevano le attività delle SS e delle guardie ucraine. Questo gruppo di prigionieri assommava a circa un migliaio di persone di cui circa 150 donne. Le squadre erano così suddivise:
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Una squadra lavorava alla piattaforma con il compito di rimuovere i corpi dei deceduti durante i trasporti, pulire i vagoni e raccogliere gli oggetti abbandonati, un'altra squadra era assegnata all'area di "accoglienza" e si occupava di separare gli abiti per tipologia, esaminati per ritrovarvi oggetti preziosi o denaro, e di eliminare le stelle gialle cucite; un'altra squadra, composta da barbieri, si occupava di tagliare i capelli delle donne e di preparare i pacchi da spedire, altri duecento-trecento prigionieri erano impiegati nell'area di sterminio e avevano il compito di rimuovere i corpi dalle camere a gas, di portarli alle fosse comuni e di ripulire le camere; un gruppo, composto dai cosiddetti dentisti, estraeva dai cadaveri i denti d'oro, che saranno riutilizzati dai tedeschi per scopi commerciali; infine, vi era una squadra incaricata di eliminare le tracce dello sterminio riesumando e bruciando i cadaveri, i cui membri non sopravvivevano che pochi mesi venendo rimpiazzati da nuovi arrivati<ref name="olokaustos"/>.
== La rivolta e lo smantellamento del campo ==
{{Vedi anche|Rivolta di Sobibór}}[[File:Sobibor Survivors.jpg|thumb|Ritratto di sopravvissuti della rivolta di Sobibór con [[Leon Feldhendler]] in alto a destra e [[Aleksandr Aronovič Pečerskij]] terzo da sinistra.|280px]]
Il campo di Sobibór è noto anche per una rivolta dei prigionieri ebrei. Nel campo si stava organizzando un gruppo di resistenti che, sotto la guida di [[Leon Feldhendler]],
Il piano per la rivolta prevedeva di attirare singolarmente in un luogo isolato gli ufficiali delle SS e ucciderli. In seguito, i
Il 14 ottobre 1943 iniziò la rivolta di Sobibór.
Dei circa
I nazisti, in seguito alla rivolta, decisero di chiudere il campo demolendolo e occultandone il sito, dove piantarono centinaia di alberi. Al suo posto venne costruita una finta fattoria, abitata da una guardia ucraina che si spacciava per un contadino<ref>{{Cita web|url=http://coalova.itismajo.it/ebook/mostra/approfondimenti/at033.htm#_ftn3|titolo=Le rivolte nei lager|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402182711/http://coalova.itismajo.it/ebook/mostra/approfondimenti/at033.htm}}</ref>. Le strutture vicine alla rampa furono utilizzate fino al luglio 1944 per il servizio di costruzione tedesco, Baudienst, mentre la stazione ferroviaria di Sobibór funzionò fino al 1999<ref name="Lager.it"/>.
== Scoperta delle camere a gas ==
[[File:Wikipedia-sobibor-1.jpg|thumb|Il campo come si presenta oggi.]]
Il 18 settembre 2014 [[Yad Vashem]], l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah di [[Gerusalemme]], dopo otto anni di opere di scavo archeologico, ha annunciato di aver individuato l'esatta collocazione delle [[camere a gas]] del campo di sterminio di Sobibór. Nel corso di questi lavori sono stati reperiti vari oggetti personali delle vittime, ad esempio anelli, orecchini, collane, boccette di profumo, astucci di medicinali. Yad Vashem ritiene importante questa scoperta, poiché fra l'altro ciò permetterà di elaborare una stima più precisa del numero dei morti nel lager, considerato anche il fatto che nessuno fra gli ebrei che si occupavano delle camere a gas è sopravvissuto<ref>{{Cita web|url=http://www.yadvashem.org/yv/en/pressroom/pressreleases/pr_details.asp?cid=889|titolo=Archeological Digs Reveal Sobibór Gas Chambers|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140922022925/http://www.yadvashem.org/yv/en/pressroom/pressreleases/pr_details.asp?cid=889|sito=Yad Vashem|data=18 settembre 2014}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://fr.timesofisrael.com/les-chambres-a-gaz-de-sobibor-decouvertes-71-ans-plus-tard/|titolo=Les chambres à gaz de Sobibor découvertes 71 ans plus tard|sito=The Times of Israel|data=18 settembre 2014}}</ref>.
== Sopravvissuti di Sobibór ==
{{vedi anche|Superstiti del campo di sterminio di Sobibór}}
Si è a conoscenza di soli 58 superstiti di Sobibór, 48 uomini e 10 donne, alcuni dei quali fuggirono dal campo prima della rivolta del 14 ottobre 1943. Altri ancora sopravvissero a Sobibór ma vennero uccisi nei mesi successivi, poco prima della fine della guerra. La lista dei superstiti non comprende però quei prigionieri, come lo storico e scrittore olandese [[Jules Schelvis]], che al loro arrivo al campo furono immediatamente trasferiti in altri campi di lavoro, rimanendo dunque a Sobibór solo per poche ore.
== Gennaio 2020: L'acquisizione della "Sobibor Perpetrator Collection" da parte dell'United States Holocaust Memorial Museum ==
L'[[United States Holocaust Memorial Museum]] di [[Washington]], il più importante museo statunitense sulla Memoria dell'[[Olocausto]], ha annunciato il 28 gennaio 2020 «un'importante nuova aggiunta alla sua collezione»: la ''Sobibor Perpetrator Collection''<ref>{{cita web|url=https://www.ushmm.org/information/press/press-kits/sobibor-perpetrator-collection|titolo=Sobibor Perpetrator Collection Press Kit|accesso=22 febbraio 2020}}</ref>. Secondo gli storici del museo, la collezione «''offre una visione senza precedenti''» dei crimini compiuti a Sobibor, uno dei campi di sterminio costruiti con il dichiarato scopo di eliminare fisicamente gli ebrei. La collezione riguarda una vasta ed importante esclusiva raccolta di ''documenti e fotografie'' riguardanti il periodo in cui operò il [[campi di sterminio|campo di sterminio]] del [[regime nazista]] ovvero dall'aprile 1942 al novembre 1943, creata dal vicecomandante tedesco del campo [[Johann Niemann]]. La collezione nello specifico è composta da ''361 fotografie esclusive'', e da ''decine di documenti cartacei'' dell'epoca <ref>{{cita web|url=https://www.ushmm.org/information/press/press-releases/sobibor-perpetrator-collection|titolo=Museum Acquires Sobibor Perpetrator Collection|accesso=22 febbraio 2020}}</ref>.
== Filmografia ==
* ''Собибор'' / ''Sobibor'', regia di [[Andrej Maljukov]] (2017)
* ''Escape From A Nazi Death Camp'', regia di [[Hereward Pelling]] (2014) (documentario)
* ''[[Sobibor - 14 ottobre 1943, ore 16.00|Sobibor, 14 octobre 1943, 16 heures]]'', regia di [[Claude Lanzmann]] ([[2001]]). Documentario, presentato per la prima volta al [[Festival di Cannes 2001]].
* ''[[Fuga da Sobibor]]'', regia di [[Jack Gold]] ([[1987]]). Film TV, tratto dal libro omonimo di [[Richard Rashke]].
* ''[[Sobibor - La grande fuga]]'', regia di [[Konstantin Chabenskij]] (2018). Basato sul libro "Alexander Pechersky: Breakthrough to Immortality" della scrittrice Il'ja Vasil'ev.
== Comandanti del campo ==
* ''SS-Hauptsturmführer'' [[Franz Stangl]] (aprile [[1942]] - settembre [[1942]])
* ''SS-Hauptsturmführer'' [[Franz Reichleitner]] (settembre [[1942]] - ottobre [[1943]])
* ''SS-Oberscharführer'' [[Karl Frenzel (militare)|Karl August Wilhelm Frenzel]]
== Note ==
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== Bibliografia ==
*{{cita libro |nome= [[Marcello Pezzetti]] | titolo=L'inferno nazista - I campi della morte di Belzec, Sobibor, Treblinka| anno=2023 | editore=Gangemi|città=Roma|isbn= 978-88-492-4591-2}}
* {{Cita libro|nome= [[Alex J. Kay]]|titolo=L'impero della distruzione. Una storia dell’uccisione di massa nazista (Empire of Destruction: A History of Nazi Mass Killing, 2021)|trad=Alessandro Manna|edizione=Collana La Biblioteca|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2022|isbn=978-88-062-5377-6}}
* {{Cita libro|lingua=de|titolo = Experten der Vernichtung. Das T4 - Reinhardt - Netzwerk in den Lagern Belzec, Sobibor und Treblinka |autore = [[Sara Berger]]|editore = Hamburger Ed.| città=Amburgo |anno = 2013|isbn =978-38-6854-268-4 }}
* {{Cita libro|autore=[[Gitta Sereny]]|titolo=In quelle tenebre (tit. or. Into that Darkness)|edizione=|editore=Adelphi|città=Milano|anno=1975 [Edizioni Ferni 1980]}} (basato su circa 100 ore di intervista dell'autrice a [[Franz Stangl]]).
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Miriam Novitch|titolo=Sobibor|url=https://archive.org/details/sobibor0000miri|edizione=|editore=United States Holocaust Memorial Museum|città=Washington|anno=1980|isbn= 978-0-8052-501-45}}
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|
* {{cita web|url=
* {{cita web|url=https://zpravy.idnes.cz/foto.aspx?r=zahranicni&c=A140919_095215_zahranicni_vez&foto=VEZ560286_RSS22_POLAND_SOBIBOR_0918_11.JPG&thumbs=1#VEZ56028a_RSS08_POLAND_HUMAN_INTEREST_0918_11.JPG|titolo=Galleria fotografica degli scavi archeologici}} * {{cita web|
* {{cita web|url=https://jungle.world/artikel/2015/36/ein-fast-vergessener-prozess|titolo=Un processo quasi dimenticato - 50 anni fa, il 6 settembre 1965, dodici guardie del campo di sterminio di Sobibór furono incriminate come principali imputati davanti al tribunale regionale di Hagen e accusati di aver commesso crudeli omicidi sistematici|lingua=de}}
* {{cita web|url=https://www.ushmm.org/information/press/press-releases/sobibor-perpetrator-collection|titolo=United States Holocaust Memorial Museum acquires Sobibor perpetrator collection }}
{{Olocausto a Lublino}}
{{Olocausto}}
{{Campo di sterminio di Sobibór}}
{{Campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale}}
{{Controllo di autorità}}
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