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{{Bio
| Nome = Giuliano
|
| Sesso = M
| LuogoNascita = Firenze
| GiornoMeseNascita = 10 maggio
| AnnoNascita = 1944
| LuogoMorte = San Pancrazio
| LuogoMorteLink = San Casciano in Val di Pesa
| GiornoMeseMorte = 15 febbraio
| AnnoMorte = 2014
| Epoca = 1900
| Epoca2 = 2000
| Attività = pittore
| Attività2 = scultore
| Nazionalità = italiano
|
| Immagine = Giuliano_Ghelli_nel_suo_studio_anno_2005.jpg
| Didascalia = Giuliano Ghelli nel suo studio, 2005
}}
== Esordio e primo periodo (1962-1978) ==
Dai diciassette anni Ghelli frequenta gli [[atelier]] di pittori fiorentini noti. Nel 1962 viene presentato alla gallerista avanguardista [[Fiamma Vigo]]<ref name=":2" />. Presso la Galleria Numero di Fiamma Vigo a Firenze Ghelli scopre un centro frequentato da artisti e intellettuali<ref name=":0"/> che influenza la sua produzione. Esordisce nel 1963 con due quadri all'interno di una collettiva di otto artisti alla galleria Numero di Milano<ref>{{Cita libro|curatore=R. Manno Tolu e M.G. Messina|titolo=Fiamma Vigo e 'Numero'. Una vita per l'arte.|annooriginale=2003|editore=Centro Di|città=Firenze|p=}}</ref>. Espone a seguire nelle gallerie di Vigo a Venezia e Firenze fino ai fine anni sessanta<ref name=":0" />.
Nel 1972 Ghelli firma un contratto con la galleria Sangallo di Firenze, accordo che gli permette di dipingere a tempo pieno<ref>{{Cita libro|autore=Maurizio Vanni|autore2=Giuliano Ghelli, Carlo Pedretti|autore3=Sandra Landi|curatore=Maurizio Vanni|titolo=Giuliano Ghelli. Le vie del tempo.|annooriginale=2005|editore=Carlo Cambi Editore|città=Poggibonsi (SI)|p=11}}</ref>.
===
Dal ’73 nelle opere di Ghelli emerge una visione figurativa, con elementi di paesaggio (colline, chiazze di cielo, alberi all'orizzonte), segnaletica stradale (frecce, cartelli), elementi meccanici (ruote, cavi, bulloni), e figure umanoidi-robot{{citazione necessaria}} disegnati grossolanamente. Nel 1974 pubblica il piccolo volume di disegni ''Il portapaesaggi'' con testi di [[Lara-Vinca Masini]], che in seguito lo classifica tra coloro che usano espressioni “pop-onirico-concettuali”<ref name=":4">{{Cita libro|autore=Lara-Vinca Masini|titolo=Arte Contemporanea. La linea dell'Unicità - La linea del Modello|annooriginale=1989|editore=Giunti|città=Firenze|p=853|volume=2}}</ref>, insieme a [[Luca Alinari]] (con cui Ghelli ha poi prodotto delle cartelle di stampe) e [[Fabio De Poli]].
Nel 1975 le opere di Ghelli sono esposte a New York e Los Angeles{{citazione necessaria}} e nel 1977 Ghelli torna a New York per altre due piccole personali e per un viaggio cross-country verso la California{{citazione necessaria}}. Dal 1978 vengono prodotti, dall’oreficeria aretina Novart, dei gioielli basati sui disegni del ''Portapaesaggi''<ref>{{Cita libro|autore=Mirella Branca|autore2=Lara-Vinca Masini|autore3=Barbara Casalini|curatore=Mirella Branca|titolo=Giuliano Ghelli inedito. Gioco e forma in opere dal 1963 al 1983 nel clima fiorentino contemporaneo.|annooriginale=2018|editore=Polistampa|città=Firenze|p=63}}</ref>.
== Temi sentimentali e letterari (1980-1989) ==
Negli anni Ottantaemerge una "dimensione poetica"<ref>{{Cita libro|autore=Mirella Branca|autore2=Lara-Vinca Masini|autore3=Barbara Casalini|curatore=Mirella Branca|titolo=Giuliano Ghelli inedito. Gioco e forma in opere dal 1963 al 1983 nel clima contemporaneo fiorentino.|annooriginale=2018|editore=Polistampa|città=Firenze|p=63|citazione="Cresce contemporaneamente, nel passaggio agli anni Ottanta, una dimensione più poetica. Le collinette dai radi alberelli presenti presenti già in precedenza possono essere ora commentate con una breve scritta evocativa."}}</ref> nelle opere di Ghelli. Al suo linguaggio simbolico di colline, robot, segnaletiche ed elementi meccaninci degli anni Settanta l'artista integra buste, case, e righe di calligrafia<ref>{{Cita libro|curatore=Maria Luisa Frisa|titolo=Giuliano Ghelli|annooriginale=1983|editore=|p=10, 12, 14, 18}}</ref>.
Delle opere esposte nella personale ferrarese del 1983 [[Maria Luisa Frisa]] scrive "è sempre presente il tema dell'amore ... in tutte le sue sfaccettature"<ref name=":1" />. In questo periodo Ghelli incarna inoltre un “filone letterario”, inserendo occasionalmente nei suoi titoli citazioni da autori particolarmente amati{{citazione necessaria}}.
== Periodo maturo (1990-2014) ==
=== Temi
Nel 1990 Ghelli conosce l’esperto Leonardesco [[Carlo Pedretti]], professore di storia dell’arte alla ''[[Università della California, Los Angeles|University of California, Los Angeles]]'' (UCLA). L’incontro dà l’avvio a un ciclo pittorico ispirato a [[Leonardo da Vinci]] che culmina nel 1992 con una personale del titolo ''In Viaggio con Leonardo''<ref>{{Cita libro|autore=Carlo Pedretti|titolo=In viaggio con Leonardo|annooriginale=1992|editore=Riproduzioni ABC di Sergio Necchi|città=Milano|p=}}</ref> a Milano. Il tema di Leonardo è poi ricorrente nelle opere dell'artista<ref>{{Cita libro|autore=Giovanna M. Carli|autore2=Eugenio Giani|autore3=Andrea Ferrante|curatore=Giovanni M. Carli|titolo=Giuliano Ghelli. Genius Loci. Fiabe dipinte.|annooriginale=2016|editore=Polistampa|città=Firenze|p=15|citazione="L'artista, infatti, ha sempre tratto ispirazione dal Chianti fiorentino: cipressi e morbide colline ... attratto dell'ingegno da non poter fare a meno di studiare il Codice Hammer, trattato scientifico dove Leonardo da Vinci argomenta i suoi studi sulle acque e l'astronomia."}}</ref>.
I dipinti su Leonardo sono ammirati da Jochen Prange{{citazione necessaria}}, allora amministratore delegato della Mercedes-Benz Italia SpA. Segue una commissione di venti dipinti per la nuova sede della società a Roma<ref>{{Cita libro|curatore=Mercedes-Benz Italia Pubbliche Relazioni|titolo=Un passo avanti verso il 2000|annooriginale=1995|editore=MG Studio srl|città=Roma|p=}}</ref>, la quale ospita una personale per Ghelli nel 1995.
=== "Horror vacui" e telemarketing (1995-2005) ===
Dai metà anni Novanta i quadri di Ghelli assumono un ‘carico’ di colori e di forme marcatamente più ‘peso’ rispetto a periodi precedenti<ref>{{Cita libro|autore=Maurizio Vanni|autore2=Giuliano Ghelli, Carlo Pedretti|autore3=Sandra Landi|titolo=Giuliano Ghelli. Le vie del tempo.|annooriginale=2005|editore=Carlo Cambi Editore|città=Poggibonsi (SI)|p=53|citazione="La fase più recente della pittura di Giuliano Ghelli ... è quella dello spazio pieno, animato dalla pirotecnica totale di tutti gli ingredienti di un racconto fantastico o di una fantasia che si esplica con l'andamento di un capriccio musicale nell'astuta e sofisticata simulazione di un sogno."}}</ref>. Nel suo testo per la monografia ''Giuliano Ghelli - Le vie del tempo'' (2005) [[Carlo Pedretti]] li caratterizza "pirotecnica totale ... una pittura che non consente spazio vuoto, e quindi che non ammette una condizione concettualmente astratta" che il critico paragona all'operato del [[subconscio]] e dei sogni{{citazione necessaria}}.
Rispetto ai decenni precedenti si avverte inoltre una marcata spinta promozionale. Una nuova compagna, con cui Ghelli convive dal 1993, si affianca all’artista nell'organizzazione di numerose mostre<ref>{{Cita news|autore=Paola Zannoner|titolo=La compagna dell'artista e quelle carte mai firmate|pubblicazione=La Repubblica|data=27 luglio 2014|citazione=Lui pittore, scultore e viticoltore, aveva in mano una bottiglia del vino di San Casciano, da lui imbottigliato con tanto di etichetta dipinta con il suo inconfondibile tratto solare. Lei, compagna dell'artista e direttrice delle sue mostre, parlava di arte e mercato, di talento e lavoro in tono appassionato.}}</ref>, nonché in iniziative di vendita tramite canali di [[telemarketing]]<ref>{{Cita web|url=http://www.artedomani.it/datiborsa/zip_copia/astearte/ma480.pdf|titolo=Elenco di opere offerte in aste del 20, 21, 27 e 28 ottobre 2001 in cui appaiono (numeri di lotto 15, 266, 592) opere di Ghelli con "certificato della Telemarketing (Bs) allegato".}}</ref>[[telemarketing|.]]
=== Temi
Da un viaggio a [[Sydney]] nel 2000 e la lettura di [[Le vie dei canti]] di [[Bruce Chatwin]] nasce una serie di opere su tela e su carta sul tema delle tracce e i simboli degli aborigeni di [[Australia|Australia]]{{citazione necessaria}}. Contemporaneamente l'artista crea una serie di dipinti di branchi di pesci ognuna con il titolo "Migrazione"{{citazione necessaria}}.
Dal 2007 Ghelli esegue una serie di opere di uniforme formato dette le "Porte"{{citazione necessaria}} ognuna di cui raffigura due ante che si aprono su un paesaggio immaginario di temi 'battuti' dall'artista in periodi precedenti: la campagna, la meccanica, pittori e scrittori (fra i quali i [[Futurismo|futuristi]], [[Leonardo da Vinci|Leonardo]], [[Italo Calvino|Calvino]]) e i sogni. Le "Porte" vengono esposte in una personale a Firenze nel 2009.
===
Costituito da circa cinquanta busti femminili alti 25 cm (successivamente viene realizzata una nuova serie di 45 busti alti 75 cm), l’''Esercito di Terracotta'' di Ghelli nasce dall’idea di portare la pratica di decorare manichini di sartoria su forme di argilla fresca su cui l’artista interviene con incisioni, timbri e forme applicate.
Seguito le prime esposizioni (dal 2004) l’opera viene paragonata in alcuni testi critici all’antico [[esercito di terracotta]] ritrovato a [[Xi'an|Xi’an]], a cui Ghelli replica “a me gli eserciti piacciono solo di terracotta”<ref name=":5">{{Cita libro|autore=Maurizio Vanni|autore2=Giuliano Ghelli, Carlo Pedretti|autore3=Sandra Landi|curatore=Maurizio Vanni|titolo=Giuliano Ghelli. Le vie del tempo.|annooriginale=2005|editore=Carlo Cambi Editore|città=Poggibonsi (SI)|p=17}}</ref>.
=== Il "Cantiere" di Pontedera e i “Segreti” (2011-2014) ===
Nel 2011 l’artista, che nella sua maturità si presta per incontrare bambini e giovani in contesti didattici<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Settanta bambini collaborano con Giuliano Ghelli per realizzare un'opera|pubblicazione=gonews.it|data=14 aprile 2010|urlarchivio=http://archivio.gonews.it/articolo_53298_Settanta-bambini-collaborano-con-Giuliano-Ghelli-per-realizzare-unopera.html}}</ref>, istituisce, in collaborazione con un Liceo di Pontedera (PI), un laboratorio di pittura chiamato “Cantiere Giuliano Ghelli”<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.pontedera.pi.it:8080/comune.pontedera.pi.it/comunicati/comunicati-2011/201cla-fabbrica-della-fantasia201d-cantiere-giuliano-ghelli-presentazione-dei-20-manichini-realizzati-dagli-allievi-del-liceo-scientifico-xxv-aprile/|titolo=Comunicato stampa di ottobre 2011 sul sito del Comune di Pontedera (PI) che annuncia la presentazione delle opere realizzate nel laboratorio.}}</ref>. Nel contempo, Ghelli sta sperimentando con lo spago, usandolo per avvolgere uno dei suoi busti dipinti<ref name=":6">{{Cita libro|autore=Cristina Acidini|autore2=Andrea Ferrante|curatore=Sandra Stanghellini|titolo=Giuliano Ghelli 50 anni in viaggio tra pittura e scultura|annooriginale=2013|editore=Consiglio Regionale della Toscana|città=Firenze|p=57}}</ref>, che poi porta nel laboratorio. Ghelli invita gli studenti a “scrivere su un pezzo di tela un pensiero” Ogni pezzo viene poi “piegato ... immediatamente impregnato di colla, posto sotto lo spago e subito ricoperto di colore.”<ref name=":6" />
Il busto di sartoria che ne risulta appartiene ad una serie di opere di tecnica mista, dette “Segreti”<ref>{{Cita news|autore=|url=|titolo=Rivelata a Pontassieve la fantasia di Giuliano Ghelli|pubblicazione=OrientePress Giornale delle Terre del Levante Fiorentino|data=|citazione="Novità assoluta le opere di pittura e scultura del nuovo ciclo di produzione di Giuliano Ghelli denominato “Segreti” che trae la sua prima ragion d’essere dalla “Venere dei segreti” realizzata in occasione del Cantiere d’Arte Ghelli a Pontedera."|urlarchivio=http://www.orientepress.it/?p=4842}}</ref> eseguite da Ghelli dal 2011 al 2014.
== Mostre significative personali ==
* 1967 Fiesole,
* 1971 Firenze, galleria Davanzati
* 1974 Milano, galleria Nuovo Sagittario; Parigi, Maison des Lettres de l'Université de Paris
* 1981 Milano, Studio Steffanoni
* 1992 Milano, Castello Sforzesco, Sala del Tesoro
* 1995 Montelupo Fiorentino, Museo della Ceramica; Roma, sede Mercedes-Benz Italia
* 1997 Siena, Duomo, Cripta delle statue; Colonia, Istituto Italiano di Cultura
* 2001 Prato, Museo Pecci, ''La parola colorata''
* 2005 Certaldo, Palazzo Pretorio; Knokke (Belgio), Knokke Art Museum
* 2006 Fiesole, area archeologica teatro romano, Museo Archeologico, ''L’Esercito di Terracotta''
* 2008 Firenze, Palazzo Medici Riccardi
* 2009 Firenze, Palazzo Vecchio, Sala d´Arme
* 2010 Prato, Castello dell’Imperatore, ''L'Esercito di terracotta''; Lucca, Lucca Center for Contemporary Art, ''Le vie del tempo''
* 2013 Firenze, Palazzo Panciatichi
== Esposizioni collettive significative ==
* 1963 Milano, galleria Numero
* 1964 Venezia, galleria Numero; Firenze, galleria Numero
* 1965 Firenze, galleria Numero, ''27 Motivazioni''
* 1966 Venezia, galleria Numero; Firenze, galleria Numero
* 1967 Sassoferrato (AN), XVII edizione del Premio Internazionale di Pittura “G. B. Salvi”
* 1969 Bologna, Museo Civico, ''Proposta per una manifestazione''
* 1972 Venezia, galleria Numero, ''100 Artisti per il Vietnam''
* 1973 Firenze, galleria Sangallo, ''Adami, Matta, Vasarely, Alinari, Ghelli, Sarri''; Firenze, galleria Giorgi, ''Segno ’73''; Firenze, galleria Pic-Pus
* 1974 Firenze, galleria La Piramide e galleria Sangallo; Mentone, X Biennale Internationale d’Art; Bruxelles, Centre Culturel D’Auderghem
* 1975 Roma, X Quadriennale nazionale d'arte di Roma, ''La nuova generazione''
* 1993 Malmö, Svezia, ''I ponti di Leonardo''
* 2005 Mosca (Russia), M’ARS Contemporary Art Museum, ''Il cappello e la creatività;'' Frankfurt am Main (Germania), DIE GALERIE, Figurative Kunst aus Italien
* 2006 Firenze, Centro di Cultura Contemporanea Strozzina'', Rifiuti Preziosi Il Nouveau Réalisme e la cultura contemporanea''
== Fondazione Giuliano Ghelli ==
Nel dicembre del 2007 viene costituita la Fondazione Giuliano Ghelli<ref>{{Cita web|url=https://www.toscana900.com/museo/fondazione-giuliano-ghelli/|titolo=Pagina del sito Toscana '900 Musei e Percorsi d'Arte che descrive la Fondazione e la mostra antologica all'interno del Castello dei conti Guidi.}}</ref> a Poppi (AR)<ref>{{Cita libro|autore=Michele Loffredo|titolo=Intra Tevere et Arno. Musei e collezioni pubbliche d'arte contemporanea del territorio aretino.|annooriginale=2014|editore=Nerbini|città=Firenze|p=13}}</ref> nel [[Casentino|Casentino toscano]], luogo di nascita dei genitori dell’artista.
== Archivio Giuliano Ghelli ==
Nel 2015 i fratelli di Ghelli fondano l’Archivio Giuliano Ghelli<ref>{{Cita web|url=http://www.gonews.it/2016/03/01/san-casciano-in-val-di-pesa-la-memoria-di-giuliano-ghelli-e-ancora-viva-larchivio-custodisce-lessenza-della-sua-arte/|titolo=Pagina della rivista on-line gonews.it che descrive la fondazione e i primi collaboratori dell'Archivio Ghelli.}}</ref>, ricostituito nel 2017 come associazione culturale. L’Archivio Ghelli si interessa dello studio e esposizione dell'opera completa dell'artista, oltre alla conservazione e gestione di opere lasciate in eredità e della certificazione e catalogazione di opere in collezioni private. Con l'Archivio collaborano storici e critici d'arte, giornalisti e galleristi, case editrici ed istituti pubblici.
== Riconoscimenti ==
Nel 1973 vince una borsa di studio di un milione di lire indetta dal Comune di Firenze per giovani artisti<ref name=":3">{{Cita pubblicazione|autore=|anno=1975|titolo=segnalati Bolaffi 1975 50 artisti scelti da 52 critici|rivista=Catalogo Nazionale Bolaffi d'Arte Moderna n. 10|editore=Giulio Bolaffi Editore|città=Torino|volume=III|numero=|p=78}}</ref>.
Nel 1975 partecipa alla X edizione della [[Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma|Quadriennale nazionale d'Arte di Roma]]<ref name=":8">{{Cita web|url=http://www.quadriennalediroma.org/arbiq_web/index.php?sezione=archivi&id=106817&ricerca=|titolo=Pagina su cui vengono nominate le tre opere con cui Ghelli partecipa alla Quadriennale.}}</ref>.
Nel 1975 è [[Bolaffi Arte|"Segnalato Bolaffi"]] dal critico [[Tommaso Paloscia]], come uno dei migliori 50 artisti italiani<ref name=":3" />.
Nel 1980 è [[Bolaffi Arte|"Segnalato Bolaffi"]] come uno dei migliori grafici italiani<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=incisioni, litografie e serigrafie di 676 artisti italiani, realizzate nel 1979/1980|rivista=Catalogo Nazionale Bolaffi della Grafica|editore=Giulio Bolaffi Editore|città=Torino|volume=|numero=10}}</ref>.
Nel 2006 è assegnato, assieme ad altri tre artisti, la Vela d’oro della critica alla 51esima edizione della [[Rassegna di pittura Marina di Ravenna]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ravennanotizie.it/articoli/2006/08/27/rassegna-di-pittura-marina-di-ravenna-8-vincitori-ritirano-la-vela-doro.html|titolo=Articolo su Ravennanotizie.it che riporta l'assegnazione del premio a Ghelli.}}</ref>.
Nel 2013 riceve il Gonfalone d’Argento, massimo riconoscimento del [[Consiglio regionale della Toscana|Consiglio Regionale della Toscana]]<ref>{{Cita web|url=http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/11/08/foto/mezzo_secolo_di_colori_con_ghelli-70553515/1/#1|titolo=Articolo su laRepubblicaFirenze.it che riporta l'assegnazione del Gonfalone d'Argento a Ghelli.}}</ref>.
Sempre nel 2013 viene nominato Commendatore dell’[[Ordine al merito della Repubblica italiana|Ordine al Merito della Repubblica Italiana]]<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Onorificenze.aspx?pag=243&qIdOnorificenza=&cognome=&nome=&daAnno=1800&aAnno=2016&luogoNascita=&testo=&ordinamento=2|titolo=Pagina Onorificenze del sito del Quirinale su cui compare Ghelli come un Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.}}</ref>.
E’ del 10 maggio 2015 l'intitolazione del [[Museo Giuliano Ghelli|Museo Civico di San Casciano Val di Pesa]] a Giuliano Ghelli<ref>{{Cita news|autore=Matteo Pucci|url=http://www.gazzettinodelchianti.it/articoli/approfondimenti/9596/notizie-su-san-casciano/intitolazione-museo-san-casciano-ghelli-post.php?fb_comment_id=942509122436225_942734215747049#.WrOZ6maZOOE|titolo="Museo Giuliano Ghelli": l'artista per sempre nel cuore di San Casciano|pubblicazione=Il Gazzettino del Chianti|data=11 maggio 2015|citazione="L'intitolazione del Museo civico di San Casciano a Giuliano Ghelli, domenica 10 maggio, ha visto una grandissima partecipazione di tanti che hanno voluto bene a questo artista davvero speciale, scomparso il 15 febbraio 2014."}}</ref>.
== Ghelli in musei e collezioni ==
Museo della [[Contrada Priora della Civetta]]<ref>{{Cita web|url=http://www.contradadellacivetta.it/museo/|titolo=Sito ufficiale del museo. In alcune foto dell'interno è visibile il drappellone di Ghelli, assieme ad altri vinti dalla Contrada.}}</ref>, Siena.
[[Museo archeologico di Massa Marittima]]<ref>{{Cita libro|autore=Andrea Semplici|titolo=Il Museo Archeologico di Massa Marittima|annooriginale=2015|editore=Effigi|città=Arcidosso (GR)|p=}}</ref> e [[Centro espositivo di arte contemporanea Angiolino Martini|Complesso museale di San Pietro all'Orto]]<ref>{{Cita libro|autore=Andrea Semplici|titolo=Il museo di arte sacra a Massa Marittima|annooriginale=2016|editore=C&P Adver Effigi|città=Arcidosso (GR)|p=}}</ref>, [[Massa Marittima]] (GR)<ref>{{Cita web|url=http://www.grossetonotizie.com/massa-marittima-piange-la-scomparsa-di-giuliano-ghelli-pittore-di-casa-nella-citta-del-balestro/|titolo=Articolo su Grosseto Notizie on-line seguito la morte dell'artista in cui viene riportata la collocazione delle opere di Ghelli all'interno dei musei.}}</ref>.
== Ghelli in musei e collezioni (ancora da inserire una volta trovate fonti verificabili) ==
Comune di Firenze, Servizio Musei Comunali, ''Paesaggio'', 100 x 100 cm, acrilico su tela, 1974, acquisto / donazione ? del 2001, esposto nella Direzione di Servizi Territoriali Integrati, Palazzo Vecchio.
Mercedes-Benz Italia S.p.A., 20 opere di grande formato commissionate nel 1994-5 e appese nella sede di <''indirizzo, quartiere?''> di Roma dal 1995 al 20??
Banca Cambiano 1884 S.p.A., 15 opere, acquistate dal 2003 al 2011 di prevalentemente grande formato esposte in 12 filiali nelle province di Firenze, Siena e Pisa oltre a 3 opere esposte in sede a Firenze. Nel marzo 2018 è stato concordato l'acquisto di altre 15 opere di grande formato (la collezione completa delle "Porte") che saranno consegnate alla Banca entro luglio 2018.
Comune di Poppi, Castello dei Conti Guidi, Poppi (AR), 5 busti femminili dell'''Esercito di Terracotta'', 74 x 37 x 25 cm, terracotta, donazione / acquisto / prestito 2007, esposti nel Salone delle Feste del Castello.
Comune di Poppi, Castello dei Conti Guidi, Poppi (AR), <''nome dell'opera su tela??>'' , ?? x ?? cm, acrilico e pomice su tela, 2003, donazione dell'artista ???
'''futuro:''' Comune di San Casciano in Val di Pesa, Museo Giuliano Ghelli, <''nome dell'opera??>'' , ?? x ?? cm, <''tecnica??>'', <''anno??''>, acquistato???
== Libri ==
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Marina Nordera, ''La Bella addormentata nel bosco'', raccontata da Patrizia Veroli e illustrata da Giuliano Ghelli, 2003, Palermo, L’Epos società editrice.
== Cataloghi di esposizioni significative ==
''Ghelli'', a cura di Aldo Passoni, 1974, Firenze, Produzioni Grafiche Moderne Giovacchini.
''Giuliano Ghelli'', a cura di Maria Luisa Frisa, 1983, Firenze, Fotolito Toscana.
''Giuliano Ghelli. Proiezioni metafisiche dell’immaginario'', a cura di Lara-Vinca Masini, 1989, Mantova, C.L.E.B. Gallery.
''In viaggio con Leonardo'', catalogo, testo di Carlo Pedretti, 1992, Milano, Riproduzioni ABC di Sergio Necchi.
''La Parola colorata'', a cura di Nicola Micieli con testi di Umberto Cecchi, Nicola Micieli e Marco Pistoia, 2001, Prato, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Studio Bibliografico Pratese.
''
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''Giuliano Ghelli. 50 anni in viaggio tra pittura e scultura'', a cura di Sandra Stanghellini con testi di Cristina Acidini e Nicola Danti, 2013, Firenze, Consiglio Regionale della Toscana.
''Giuliano Ghelli. Genius Loci. Fiabe dipinte'', a cura di Giovanna M. Carli, Eugenio Giani, Andrea Ferrante, 2016, Firenze, Polistampa.
''Giuliano Ghelli inedito. Gioco e forma in opere dal 1963 al 1983 nel clima fiorentino contemporaneo'', a cura di Mirella Branca con testi di Mirella Branca, Lara-Vinca Masini e Barbara Casalini, 2018, Firenze, Polistampa.
== Note ==
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Catalogo Nazionale Bolaffi della Grafica n.10, ''incisioni, litografie e serigrafie di 676 artisti italiani, realizzate nel 1979/1980'', Torino, Giulio Bolaffi Editore.
Lara-Vinca Masini, ''Arte Contemporanea
Lara-Vinca Masini, ''L'Arte
Maurizio Vanni, Giuliano Ghelli, Carlo Pedretti, Sandra Landi, ''Giuliano Ghelli.'' ''Le vie del tempo'', 2005, Poggibonsi (SI), Carlo Cambi Editore.
Michele Loffredo, ''Intra Tevere et Arno. Musei e collezioni pubbliche d’arte contemporanea del territorio aretino'', 2014, Firenze, Nerbini.
{{Controllo di autorità}}
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