Alatri: differenze tra le versioni
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{{nd}}
{{NN|Lazio|maggio 2014}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Alatri
|Nome ufficiale =
|Panorama = Da civita.jpg
|Didascalia = Panorama dall'[[acropoli]], 2006
|Bandiera = Alatri-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Alatri-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3 |Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Frosinone
|Amministratore locale =
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Vedi [[#Contrade|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Collepardo]], [[Ferentino]], [[Frosinone]], [[Fumone]], [[Guarcino]], [[Morino]] ([[Provincia dell'Aquila|AQ]]), [[Trivigliano]], [[Veroli]], [[Vico nel Lazio]]
|Zona sismica = 2B
|Gradi giorno = 2102
|Nome abitanti = alatresi, alatrensi o alatrini
|Patrono = [[Papa Sisto I|san Sisto I Papa]]
|Festivo = 11 gennaio<br>mercoledì dopo [[Pasqua]]
|Motto = {{la}} {{maiuscoletto|Vetustissima et fidelissima civitas Alatrina}}<br>{{it}} ''Antichissima e fedelissima città alatrina''
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Alatri (province of Frosinone, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Alatri nella provincia di Frosinone
}}
'''Alatri''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/aˈlatri/}}<ref>• {{DOP|id=1002363|lemma=Alatri}}<br />• {{Dipi|Alatri}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Frosinone]], nel [[Lazio]].
Conosciuta in epoca antica con il nome latino di ''Aletrium''<ref>Rodolfo Fonte-A-Nive, ''Sui munimenti ed altre costruzioni poligonie'', Pubblicazione della Sezione di Roma del Club Alpino Italiano, Roma, p. 109</ref> fu in origine uno dei principali centri del [[osco-umbri|popolo osco-umbro]] degli [[Ernici]].<ref name="istituto archeologico">''Antichità di Alatri'', Bullettino dell'Imperiale istituto archeologico germanico, Sezione romana, Vol. IV, 1889, p. 136.</ref> Gli abitanti sono noti come ''alatresi'', ''alatrensi'' o ''alatrini''.<ref>La forma ''Alatrini'', sentita come desueta, è di origine [[lingua latina|tardo-latina]] («Vetustissima et fidelissima civitas Alatrina», [[motto]] dello [[stemma]] comunale). Nel latino classico troviamo ''Aletrinas, -atis'' (un esempio in [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], ''Pro Cluentio'': «municipio aletrinati»).</ref> Dal 2 ottobre 2025 si fregia del titolo di città.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Letizia Federici|url=https://www.frosinonecity.it/alatri-e-ufficialmente-citta-mattarella-firma-il-decreto-per-il-riconoscimento/|titolo=Alatri è ufficialmente città: Mattarella firma il decreto per il riconoscimento|sito=Frosinone City|data=2025-10-16|accesso=2025-10-16}}</ref>
Nota soprattutto per l'[[acropoli di Alatri|acropoli]] preromana cinta da [[Architettura megalitica del Lazio meridionale|mura megalitiche]], della quale risalta per imponenza la ''Porta Maggiore'', seguita dalla ''Porta Minore'' o ''dei Falli''<ref>{{Cita web|url=http://www.angolohermes.com/Luoghi/Lazio/Alatri/acropoli.html|titolo=L'Acropoli di Alatri - Lettura di un passato che vive|accesso=14 settembre 2017}}</ref>, possiede inoltre un significativo patrimonio di monumenti di notevole interesse architettonico e artistico, quali la chiesa collegiata [[Architettura romanica|romanico]]-[[gotico|gotica]] di [[Collegiata di Santa Maria Maggiore (Alatri)|Santa Maria Maggiore]], la [[concattedrale di San Paolo|basilica concattedrale di San Paolo]], le chiese di [[chiesa di San Francesco (Alatri)|San Francesco]] e San Silvestro, il [[protocenobio di San Sebastiano]], le ottocentesche fontane monumentali, il [[palazzo Gottifredo]] e il [[palazzo Conti-Gentili]] ornato da una grande meridiana murale. Di rilievo storico è il [[campo di internamento di Fraschette]] costruito durante la seconda guerra mondiale.
== Geografia fisica ==
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[[File:Alatri dalla crocetta.jpg|thumb|Panorama di Alatri|sinistra]]
La città di Alatri sorge su una collina bigemina
Il vasto territorio alatrense, pianeggiante a sud e montuoso o collinoso per la parte restante, comprende anche l'[[isola amministrativa]] di
Tra le cime che si elevano ci sono il [[Monte Brecciaro]] e il [[Monte Cappello (Ernici)|Monte Cappello]].
Secondo la Carta Geologica d'Italia redatta dal Servizio Geologico d'Italia<ref name="notageologia">{{cita web|url=http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=151|titolo=Servizio Geologico d'Italia - Carta Geologica d'Italia, foglio n° 151 (Alatri)|accesso=6 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120322102056/http://www.apat.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=151}}</ref> il territorio alatrense è composto in gran parte da suoli di "calcari granulari bianco-giallastri con grosse [[Rudistes|rudiste]] caratteristiche del [[Cretacico superiore|Senoniano]]":<ref name=notageologia/> inoltre, alcune zone sono formate da [[Calcare|calcari giallastri]] forse appartenenti al [[Miocene|Miocene inferiore]] ed [[Arenaria|arenarie]] [[Argilla|argillose]] o calcarifere e talora [[Gesso (minerale)|gessifere]].<ref name="notageologia" /> Le aree più basse del territorio, come la valle del torrente
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Alatri}}
Secondo i dati medi del trentennio [[1961]]-[[1990]], ad Alatri la [[temperatura]] media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +5,6 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +23,2 °C<ref>{{cita web | url = http://erg7118.casaccia.enea.it/profili/tabelle/435%20%5BAlatri%5D%20capoluogo.Txt | titolo = Tabella climatica |accesso=15
{{ClimaAnnuale
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}}
{{clear}}
== Origini del nome ==
Il nome di ''Alatri'' deriva dal nome [[lingua latina|latino]] ''Aletrium'' (talora italianizzato in ''Aletrio''<ref name=Ritarossi1999>Mario Ritarossi. ''Aletrium. Una visita al centro storico di Alatri''. Tofani Editore, Alatri, 1999.</ref>) testimoniato anche in [[Lingua greca antica|greco antico]] nella forma
Un'etimologia popolare si richiama allo raffigurazione sullo [[stemma]] cittadino — che tuttavia è storicamente documentato solo dagli inizi del [[XII secolo]] (stemma del cardinal [[Ugone da Alatri]]) — della ''Torre alata'' o ''Alata Turris'', che, per contrazione, sarebbe divenuta ''Ala(ta)t(ur)ri(s)''.
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Alatri}}
[[File:Villa Giulia ricostruzione del tempio etrusco 01.JPG|thumb|left|upright|Ricostruzione del tempio di Alatri ([[Museo nazionale etrusco di Villa Giulia]], [[Roma]])]]
[[File:Portico Betilieno Alatri.jpg|thumb|left|upright|I resti del portico fatto costruire da Betilieno Varo]]
La presenza umana nel territorio di Alatri è accertata dal periodo [[Età del rame|calcolitico]]. L'archeologo francese [[Louis-Charles-François Petit-Radel]] ([[1756]]-[[1836]]) pose la datazione della fondazione di Alatri prima della Seconda Colonia Pelasgica, risalente al 1539 a.C.<ref name="Pelasgiques 1841">Recherches sur les Monuments Cyclopéens ou Pelasgiques, 1841.</ref>. In epoca storica la città è abitata dalla popolazione osco-umbra degli [[Ernici]]<ref name="istituto archeologico" />, la cui capitale era la vicina Anagni<ref name="StraboneItaliaV3.10">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3,10.</ref>. Nel [[380 a.C.|380]] e nel [[362 a.C.]] gli Ernici entrarono in conflitto con [[Roma]]. Nella successiva rivolta del [[306 a.C.]] Alatri, rimasta fedele a Roma (''...venissetque in periculum summa rerum, ni T.Quinctius peregrinis copiis, cum Latino Hernicoque exercitu, subvenisset...'' - Tito Livio, in "ab urbe condita", narra come l'apporto delle legioni erniche fu decisivo nella vittoria contro gli eserciti dei Volsci e degli Equi che stavano per avere la meglio su Roma, dopo un assedio a tradimento per la rottura improvvisa dei trattati di pace, cui Alatri non solo non aderì, ma avvertì Roma dell'imminente attacco), ottiene di restare indipendente e conosce un periodo di benessere, che ha un culmine nel primo quarantennio del [[II secolo a.C.]] in coincidenza con la riorganizzazione urbanistica e amministrativa della città promossa dal [[Censore (storia romana)|censore]] [[Lucio Betilieno Varo]], nota grazie all'[[epigrafe di Lucio Betilieno Varo|epigrafe]] conservata nel [[museo civico di Alatri|museo civico]].
Tra il [[III secolo a.C.|III]] e il II secolo a.C. si data il piccolo ''[[Tempio romano|tempio]] di Alatri'', di tipo etrusco-italico, i cui resti sono conservati anch'essi nel museo civico mentre nel [[Museo nazionale etrusco di Villa Giulia]] a Roma ne è ospitata una celebre ricostruzione a grandezza naturale. Nel [[90 a.C.]] Alatri ottenne la piena [[cittadinanza romana]]. Si suppone che il [[Cristianesimo]] sia arrivato già nell'età apostolica, sebbene la presenza di cristiani nella città non sia documentata prima del [[380]].
Dopo la caduta di Roma la città subisce le invasioni barbariche e la sanguinosa guerra tra [[Odoacre]] e [[Teodorico il Grande|Teodorico]]. Nel [[543]] Alatri è saccheggiata da [[Totila]] e rimane completamente distrutta; l'anno successivo viene inclusa nel Ducato romano, soggetto all'autorità papale. Nel [[1173]] Alatri conquista l'autonomia comunale. A quell'anno risale l'elezione dei consoli.<ref>''Storia dell'arte italiana'', G. Einaudi, 1980, Parte 3, Volume 1, p. 293.</ref>. Nel [[1186]] la città, durante le lotte del papato contro l'impero, è assediata dall'esercito di [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] al quale riesce tuttavia a resistere. Nel [[XIII secolo|Duecento]] il comune alatrense si espande a danno dei paesi limitrofi: sottomette Collepardo ed in seguito anche [[Trivigliano]], e aggredisce [[Vico nel Lazio]], che verrà assoggettata all'inizio del [[XIV secolo]], quando anche [[Frosinone]] sarà costretta a partecipare al Parlamento di Alatri e fornire truppe al comune ernico. Un forte periodo di sviluppo economico, monumentale ed edilizio si ha con la nomina del cardinal [[Gottifredo di Raynaldo]] a podestà nel [[1286]].
La [[cattività avignonese]] del papato coincide con una fase di decadenza per Alatri, che nel [[1324]] viene conquistata da Francesco de Ceccano.
Una riorganizzazione sociale e religiosa viene promossa da [[Ignazio Danti]], vescovo della città dal [[1583]] al [[1586]],
Con la proclamazione della [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]] nel [[1798]] emerge in città un ceto dirigente filofrancese, abbattuto però, nel luglio 1798, da una ribellione che sfocia in un massacro. Nel riordino amministrativo della provincia pontificia di [[Campagna e Marittima]] (che cambia nome in Dipartimento del Circeo), Alatri diviene capo cantone di un vasto territorio. Dal [[1809]] al [[1814]] la città subisce il dominio dell'impero napoleonico, e la deportazione in Francia di molti dissidenti e del vescovo Giuseppe Della Casa.
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[[File:Porta Maggiore interno.jpg|thumb|left|upright|Interno di Porta Maggiore (inizio Novecento)]]
In seguito all'unificazione della penisola, la popolazione raggiunge i tredicimila abitanti; vengono potenziati i servizi di assistenza ed ha inizio un vivace progresso. Fiorisce anche la vita letteraria e politica. Nello stesso tempo, con l'aumento della popolazione, l'area del centro abitato supera assai presto l'antica cerchia muraria. Nel [[1917]] l'inaugurazione di una [[ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone|ferrovia vicinale]] fa cadere l'isolamento in cui si
Durante la [[seconda guerra mondiale]] la città subisce pesanti perdite umane e la rovina di molti monumenti e abitazioni. Nel [[1941]] nel territorio di Alatri viene istituito il [[campo di internamento di Fraschette]], che rimarrà in funzione come tale fino al [[1944]], per poi essere trasformato in campo profughi, rimanendo attivo fino agli anni Settanta.
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=== Simboli ===
{{vedi anche|Armoriale dei comuni della provincia di Frosinone}}
;Stemma:
[[File:Alatri-Stemma.png|left|thumb|Stemma cittadino]]
Nello stemma di Alatri è raffigurata, dagli inizi del [[XII secolo]], una ''[[torre (araldica)|torre]] alata'' (che ha preso il posto della scritta ''S.P.Q.A.'', denotante lo stato di ''civitas'' in epoca romana). La torre, costituita da due piani sovrapposti, richiama l'impostazione difensiva della città con due cerchie di mura, quella dell'acropoli e quella esterna; le ali simboleggiano l'elevazione della città e rimandano all'interpretazione tradizionale del nome ''Ale-trium''.<ref name=Ritarossi1999/>
[[File:Alatri - Le mura.jpg|thumb|Il tratto sud delle mura dell'acropoli e la Porta Maggiore]]
;Gonfalone:
[[File:Alatri-Gonfalone.png|right|thumb|Gonfalone cittadino]]
Il gonfalone è un drappo di bianco (nei fatti, di rosa chiaro), caricato dello stemma cittadino, sormontato dalla denominazione istituzionale {{maiuscoletto|Città di Alatri}} e contornato da ricami floreali, il tutto in tinta oro.
;Bandiera:
La bandiera è un drappo di rosa caricato al centro dello stemma cittadino.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza= Titolo di Città
|collegamento_onorificenza= Titolo di città in Italia
|motivazione= [[Decreto del Presidente della Repubblica]] [[Sergio Mattarella]]
|data= 2 ottobre 2025<ref>{{Cita web|autore=Letizia Federici|url=https://www.frosinonecity.it/alatri-e-ufficialmente-citta-mattarella-firma-il-decreto-per-il-riconoscimento/|titolo=Alatri è ufficialmente città: Mattarella firma il decreto per il riconoscimento|sito=Frosinone City|data=16 ottobre 2025|accesso=16 ottobre 2025}}</ref>}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Basilica concattedrale di San Paolo ====
{{vedi anche|Concattedrale di San Paolo}}
[[File:San Paolo Alatri 3.jpg|thumb|Basilica di San Paolo]]
Sulla sommità dell'acropoli, sul podio di un antico ''ierone'' ([[altare]] ernico) e sui resti di un tempio dedicato a [[Saturno (divinità)|Saturno]] sorgono rispettivamente la Basilica di San Paolo apostolo e l'attiguo Vescovado, risalenti al periodo altomedioevale: ne abbiamo notizie fin dal [[930]].
A seguito di un importante intervento di ristrutturazione effettuato nel corso del XVIII secolo, entrambi gli edifici si presentano al visitatore moderno con linee e forme settecentesche. La facciata della cattedrale, in pietra e laterizio, è stata realizzata assieme al campanile da
L'interno è a [[croce latina]], a tre [[navata|navate]] e con un lungo [[transetto]] sopraelevato in corrispondenza del [[presbiterio]].
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==== Collegiata di Santa Maria Maggiore ====
{{vedi anche|Collegiata di Santa Maria Maggiore (Alatri)}}
[[File:Santa Maria Alatri.jpg|left|thumb|upright|La chiesa di Santa Maria Maggiore]]
La chiesa [[collegiata]] di Santa Maria Maggiore risale al [[V secolo]]: fu edificata sulle rovine di un [[tempio]] pagano. L'aspetto romanico-gotico si deve principalmente alle profonde modificazioni operate nel XIII secolo<ref>{{Cita libro|autore=Giuseppe Capone|titolo=Santa Maria Maggiore. Storia di una chiesa e della vita religiosa di Alatri, dal protocenobio della Regula Magistri al secolo XIV|anno=1990|editore=Arti Grafiche Tofani|città=Alatri}}</ref>.
Dell'esterno va segnalato il grande [[rosone]] realizzato agli inizi del XIV secolo. Nella chiesa sono conservate pregevoli opere quali il gruppo ligneo della ''[[Nostra Signora di Costantinopoli|Madonna di Costantinopoli]]'' (XIII secolo), il ''Trittico del Redentore'' di Antonio da Alatri<ref>{{Cita web|url=http://www.camminideuropa.eu|titolo=Cammini d'Europa {{!}} Rete Europea di Cooperazione {{!}} Itinerari Culturali, Rotte, Cammini e Ciclovie|
==== Chiesa di San Francesco ====
{{vedi anche|Chiesa di San Francesco (Alatri)|Cristo nel labirinto}}
[[File:Rosone San Francesco Alatri.jpg|thumb|Particolare del rosone di San Francesco]]
[[File:Cristo_nel_labirinto.jpg|left|thumb|upright|Il Cristo nel Labirinto]]
Costruita tra la seconda metà del [[XIII secolo]] e la prima metà del [[XIV secolo|XIV]], si caratterizza per una struttura compatta, in stile [[gotico]]; la facciata presenta un portale archiacuto e un [[rosone]] a colonnine radiali. L'interno, in un'unica navata, venne ristrutturato in epoca [[barocco|barocca]] e conserva una nota ''Deposizione'' di scuola napoletana del Seicento, e un mantello risalente al XIII secolo attribuito a [[san Francesco d'Assisi]].
La chiesa aveva annesso un contiguo [[convento]], i cui ambienti sono adibiti a sala espositiva, e sono noti come il "Chiostro". In un'angusta intercapedine dell'ex-convento si trova un affresco di notevole interesse raffigurante un Cristo Pantocratore al centro di un labirinto<ref>{{Cita web|url=https://www.turistadimestiere.com/2015/10/alatri-citta-di-ciclopi-templari-e-di-un-labirinto-misterioso|titolo=Alatri, città di Ciclopi, Templari e di un labirinto misterioso}}</ref>.
==== Chiesa di Santo Stefano e monastero dell'Annunziata ====
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Costruita tra la fine del [[X secolo|X]] e l'inizio dell'[[XI secolo]] con dimensioni limitate, la chiesa di Santo Stefano aveva inizialmente forme romaniche. Venne ristrutturata ed ingrandita nel [[1284]] per volontà del cardinal Gottifredo di Raynaldo secondo i caratteri dell'architettura gotica. Un'[[epigrafe]] resta a ricordare l'ampliamento: è scolpita in caratteri gotici su due lastre collocate sugli stipiti del portale; il testo è in [[verso leonino|versi leonini]], ossia [[esametro|esametri]] e [[pentametro|pentametri]] in [[rima]] ed è dedicata al cardinal Gottifredo.
Nel XVI secolo venne privata della navata di sinistra per la costruzione del Monastero dell'Annunziata, fortemente voluto dal vescovo Ignazio Danti e da lui stesso progettato nel [[1586]]<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Giuseppe Capone|anno=1980|titolo=l Monastero della SS. Annunziata in Alatri|rivista=Deus Absconditus|città=Milano|volume=I, anno 71º|numero=suppl. al n° 3-4|pp=199
L'interno è tardobarocco e custodisce numerose opere d'arte tra le quali una pala del Seicento con i santi Stefano, Benedetto e Scolastica sull'altare maggiore<ref>{{Cita libro|autore=Giuseppe Capone|titolo=Una Vergine saggia, M. Scolastica dello Spirito Santo|anno=1976|editore=Tip. Tofani|città=Alatri}}</ref>
==== Chiesa di San Silvestro ====
[[File:Chiesa di San Silvestro.jpg|thumb|La chiesa di San Silvestro]]
Ubicata nella zona delle Piagge (in [[
Notevole, per l'intensità di espressione e per la sua antica fattura, è l'affresco di ''San Silvestro con il drago'' del [[XII secolo]], collocato sul lato destro dell'[[abside]]. Sul lato opposto immagini votive, rappresentazioni del [[Nuovo Testamento]] e successioni di santi, databili tra il XIII ed il XV secolo.
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==== Chiesa degli Scolopi ====
[[File:Chiesa Scolopi 2.jpg|thumb|left|upright|La chiesa degli Scolopi]]
La Chiesa degli Scolopi fu realizzata tra il [[1734]] ed il [[1745]] su progetto del padre [[San Giuseppe Calasanzio|calasanziano]] Benedetto Margariti da [[Manduria]], saldandola al palazzo Conti-Gentili dove era stato istituito il collegio [[scolopi]]o, ed è dedicata allo ''Sposalizio della Vergine'', come indica l'iscrizione sulla fronte: <small>''IN HONOREM DEIPARÆ SPONSÆ AD MDCCXLV''</small>.
La facciata, in [[travertino]], è concepita come un organismo architettonico a sé stante, e reinterpreta motivi [[Francesco Borromini|borrominiani]]; si dispone su due registri orizzontali attraverso un doppio ordine di [[lesena|lesene]] tuscaniche che inquadrano, al di sotto di un ampio timpano mistilineo, l'unico portale di ingresso con la sovrastante finestra centrale. La grande compostezza del prospetto si conclude con la sequenza verticale delle finestre incorniciate da larghe membrature aggettanti nelle sezioni laterali; queste, secondo l'originario progetto, non portato a compimento, dovevano terminare con due campanili gemelli.
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L'interno, a [[croce greca]], con terminazioni absidate, è dominato dalla tensione ascensionale delle lesene corinzie, raccordate fra loro da una trabeazione ininterrotta, su cui si impostano le grandi arcate a tutto sesto che sorreggono la cupola. Molto curata la monocroma decorazione a stucco delle superfici murarie, sulle quali risaltano per contrasto le grandi tele settecentesche, poste ad ornamento dei tre altari della chiesa: sull'altare maggiore troviamo lo ''Sposalizio della Vergine'', dipinto nel [[1731]] da Carmine Spinetti, mentre sui due laterali trovano posto una ''Crocifissione'' del pittore veneto Benedetto Mora e un'opera non firmata raffigurante ''San Giuseppe Calasanzio'', realizzata nella seconda metà del Settecento per celebrare il padre fondatore dell'[[Istituto di vita consacrata|Ordine]] degli [[Scolopi]].
==== Altre chiese ====
;Chiesa di San Benedetto
[[File:San Benedetto Alatri.jpg|thumb|upright=0.7|Chiesa di San Benedetto]]
Di questa piccola chiesa si hanno notizie fin dal [[1138]]. Posta subito all'interno di [[porte di Alatri#
;Chiesa di San Michele
Situata in piazza Sant'Anna, di fronte alla fontana Antonini, era parte dello scomparso ospedale di Santo Spirito; è costituita da un'unica navata ed ha un piccolo campanile a vela.
;Chiesa di Santa Lucia
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==== Palazzi storici ====
===== Palazzo Conti-Gentili =====
{{vedi anche|Palazzo Conti-Gentili}}
[[File:Palazzo Conti-Gentili.jpg|thumb|upright=1.4|Palazzo Conti-Gentili]]
Il Palazzo Conti-Gentili, edificio gentilizio che risale al XIII secolo, compone uno dei lati della piazza Santa Maria Maggiore ed è saldato su un fianco alla chiesa degli Scolopi, con la quale condivide gran parte della sua storia recente: per oltre due secoli è infatti stato sede del Collegio delle Scuole Pie, retto dal [[1729]] al [[1971]] dalla comunità religiosa dei Padri Scolopi.<ref>{{Cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodfamiglia&Chiave=38653|titolo=SIUSA - Conti Gentili|sito=siusa.archivi.beniculturali.it|accesso=5 aprile 2017}}</ref> Oggi è sede del [[Liceo statale Luigi Pietrobono|liceo statale]].
===== Palazzo Gottifredo =====
{{vedi anche|Palazzo Gottifredo}}
Concepito nella più totale autonomia dalle consuete forme tipologiche dell'architettura medioevale alatrina, questo edificio, imponente nella sua altezza, è stato costruito intorno alla metà del XIII secolo come residenza del cardinale [[Gottifredo di Raynaldo]], ricco feudatario alatrino e dotto diplomatico pontificio durante gli anni della lotta anti-imperiale.
Riga 303 ⟶ 232:
[[File:Comune Alatri Sera.jpg|thumb|left|Palazzo Comunale]]
L'edificio originario venne innalzato nella prima metà del XII secolo, e fu in seguito ristrutturato nel [[1395]] e poi nel [[1558]].
===== Palazzo Grappelli =====
Si tratta di un possente edificio risalente al XIII secolo, munito di torre (''Torre Grappelli''). Noto anche come Palazzo Patrassi o Patrassi-Grappelli, dal nome dei primi proprietari, fu un importante punto di riferimento per la vita politica della città durante l'età comunale. Nel XVII secolo venne ampliato per volontà di Paolo Grappelli. Così lo descrisse il [[Ferdinand Gregorovius|Gregorovius]]<ref>{{cita libro|autore-capitolo=Ferdinand Gregorovius| wkautore-capitolo=Ferdinand Gregorovius| titolo= Passeggiate per L'Italia - Volume I|url=
Alla famiglia alatrense dei [[marchese|marchesi]] Grappelli appartenne il celebre [[jazz]]ista [[Stéphane Grappelli]].<ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/30574066/St%C3%A9phane_Grappelli_e_Gino_Minnucci_ricordo_di_unamicizia._Gente_comune._Dicembre_2016|titolo=Stéphane Grappelli e Gino Minnucci: ricordo di un'amicizia. Gente comune, dicembre 2016, p. 25.}}</ref>
===== Palazzo Molella =====
Il Palazzo Molella è un edificio appartenente all'omonima famiglia di Alatri, di cui si ricorda il giurista [[Pompeo Molella]]. Precedentemente il palazzo dovrebbe essere stato di proprietà della famiglia alatrense dei Caccianti, molto attiva tra i secoli XV e XVI, così come è testimoniato dallo stemma lapideo, di chiara foggia rinascimentale, presente sul portone d'ingresso. Ospita la biblioteca Molella.
===== Palazzo Amore e Stampa =====
Risalente anch'esso al XIII secolo, il Palazzo Amore e Stampa deve l'aspetto attuale alla radicale ristrutturazione del [[1855]]. L'aspetto originario dell'edificio ci è suggerito dalle bifore tamponate e dagli arcate [[ogiva]]li al piano terreno. Il complesso ha inglobato l'antica [[sinagoga]] cittadina che sorgeva nel lato su vicolo Vezzacchi, dove è tuttora visibile una formella in pietra simbolo di una famiglia ebraica. In passato il palazzo ha ospitato il Collegio Stanislao Stampa
==== Fontane monumentali ====
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Contemporanea alle altre due fontane monumentali della città, fu anch'essa progettata dall'architetto Giuseppe Olivieri, dopo la costruzione dell'acquedotto di Trovalle, inaugurato il 27 dicembre [[1866]] in questo stesso luogo con una fonte provvisoria. Essa ha un tono semplice e dimesso con il rilievo smorzato dal telaio centrale, atto a raccordare la grande vasca antistante con le due volute che racchiudono la ricca decorazione dello stemma alatrino. La nitidezza del travertino dai toni caldi e preziosi, l'eleganza estrema di ogni particolare abilmente scalpellato, fanno di questa fonte un piccolo ma senza dubbio raffinato capolavoro.
===
==== L'acropoli ====
{{vedi anche|Acropoli di Alatri}}
L'[[acropoli]] di Alatri – detta ''Civita'' – è posta nel cuore del centro storico, sulla cima del colle. È di notevole interesse per le sue mura in [[opera poligonale]], costituite da diversi strati di megaliti polimorfici che spesso raggiungono la lunghezza di 3 metri, provenienti dalla stessa collina e fatti combaciare perfettamente ad incastro senza l'ausilio di [[calce]] o cementi<ref>{{Cita libro|autore=Ornello Tofani|titolo=Alatri, l'acropoli ed i suoi misteri|anno=2010|editore=Antica Stamperia Tofan|città=Alatri}}</ref>. Il perimetro delle mura è di 2 km. L'acropoli, oltre alla rampa d'accesso, presenta due porte: la Porta Maggiore e la Porta Minore o dei Falli. La Porta Maggiore è posizionata nel tratto sudorientale dell'Acropoli, all'opposto della porta dei falli posizionata verso nord-ovest<ref>Giuseppe Capone, ''L'Orientazione dell'Acropoli e delle mura di Alatri, argomento di una civiltà?'' Relazione al Convegno nazionale di studi di mura poligonali, Alatri, 2 ottobre 1988 – in Atti del convegno, Alatri, pp. 199 – 208</ref>. Su una roccia affiorante, nella parte più alta dell'Acropoli, è stato rinvenuto nel 2008, un graffito rappresentante un templum (triplice cinta), perfettamente orientato astronomicamente. Su di essa sorge la basilica [[concattedrale]] (già [[cattedrale]]) dedicata a [[san Paolo apostolo]].
==== Cinta muraria esterna e porte ====
{{vedi anche|Porte di Alatri}}
[[File:Porta San Benedetto.jpg|thumb|Tratto delle mura cittadine con la porta San Benedetto e il torrione Brocchetti]]
Approssimativamente concentrica all'[[Acropoli di Alatri|Acropoli]], e costruttivamente analoga per la tecnica dell'opera poligonale, è una seconda e più ampia cinta di mura; lunga oltre due chilometri e quasi integralmente conservata, delimita un'area di circa 25 ettari costituente il centro storico della città, caratterizzandosi per il perfetto innesto delle strutture murarie su un ambiente naturale impervio e caotico. Lungo tale cerchia esterna delle mura, in corrispondenza dei tracciati viari più antichi ed importanti della città, si aprono cinque porte di accesso: Porta San Pietro, Porta San Francesco, Porta San Benedetto, Porta San Nicola e Porta Portati; di esse, in origine tutte sormontate da [[architrave|architravi]] monolitici, l'unica preservatasi nella struttura originaria è porta San Benedetto. La datazione delle mura è stata molto discussa, anche in rapporto alla realizzazione dell'acropoli, nell'ambito più generale della datazione delle strutture in opera poligonale.
[[File:Le mura di Porta S.Pietro - panoramio.jpg|thumb|left|Le mura a porta San Pietro]]
Secondo l'archeologo [[Filippo Coarelli]]<ref>Filippo Coarelli, ''Guida archeologica del Lazio'', Laterza.</ref> tali mura risalirebbero agli inizi del [[I secolo a.C.]], presumibilmente nel contesto delle lotte tra [[Gaio Mario]] e [[Lucio Cornelio Silla]], dopo la costituzione del municipio. La datazione è derivata da scavi condotti dallo studioso nell'originario terrapieno dietro la [[porte di Alatri#Porta San Benedetto|porta San Benedetto]] e da un'iscrizione ([[Corpus Inscriptionum Latinarum|CIL]] X 5806) in cui si commemorerebbe la costruzione delle mura esterne curata dal quattuorviro Publio Betilieno Hapalo<ref>Da non confondersi con il censore [[Lucio Betilieno Varo]].</ref>, magistrato municipale (il [[Municipio (storia romana)|municipio]] fu istituito a seguito della [[guerra sociale]]). Più recente<ref>Sandra Gatti, ''Alatri. Guida archeologica.'' Gangemi editore, 2016</ref> è l'interpretazione dell'iscrizione citata come relativa non alla costruzione ma alla riparazione di un tratto del circuito dopo i danni dovuti alla [[guerra sociale]], fra il 90 e l'80 a.C. La costruzione delle mura sarebbe invece da porre nel [[IV secolo a.C.]], all'epoca delle lotte tra Ernici e Roma.
Nel medioevo l'intero circuito, ad eccezione del tratto meridionale, già di per sé protetto da un duplice sbarramento [[megalito|megalitico]], fu ulteriormente rinforzato con l'inserzione di alti torrioni quadrangolari (fa eccezione il torrione detto "Brocchetti", circolare con base tronco-conica) dai quali veniva esercitato il controllo sui territori circostanti.
=== Altro ===
[[File:Badia di San Sebastiano.jpg|thumb|left|Protocenobio, o badia, di San Sebastiano]]
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==== Grancia di Tecchiena ====
{{vedi anche|Tecchiena}}
[[File:La grancia di Tecchiena - panoramio.jpg|thumb|La Grancia]]
Sorge alle pendici del piccolo colle Monticchio, sul quale, intorno all'XI secolo, sorsero per volontà del popolo di Alatri alcune fortificazioni. Continue contese con la vicina [[Ferentino]], sfociate in autentiche azioni belliche, indussero nel [[1245]] [[papa Innocenzo IV]] a privare il comune alatrino di qualsiasi diritto su ciò che restava del castello, incamerando l'area di Tecchiena nei beni della Chiesa e rivendendola successivamente (nel 1395) ai Certosini di [[Certosa di Trisulti|Trisulti]]. I monaci fondarono una vera azienda agricola che nella seconda metà del XVIII secolo fu trasformata nel complesso della [[grangia|Grancia]] (granaio), che gestirono fino agli inizi del Novecento. La struttura consta di più corpi riuniti da linee settecentesche che hanno saputo fondere edificio e paesaggio.
Nei pressi del complesso sono visibili alcune rovine dell'antico castello.
==== Convento dei Padri Cappuccini ====
{{vedi anche|Convento dei Cappuccini (Alatri)}}
[[File:Cappuccini Alatri.jpg|thumb|Il convento dei Cappuccini visto dall'acropoli]]
Il Convento dei Cappuccini sorge sul colle San Pietro (nelle vicinanze del centro storico della città), dove nell'antichità si ergeva un tempio dedicato alla dea [[Bellona (divinità)|Bellona]]. Nei primi secoli del Cristianesimo vi fu eretta una chiesa dedicata a [[San Pietro]] da cui nel [[XIII secolo]] si sviluppò una comunità di [[monache benedettine]] alle quali nel [[1566]] si sostituirono i [[Ordine dei frati minori cappuccini|Cappuccini]], che sottoposero il monastero ad ampi rifacimenti.
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==== Chiesa della Donna ====
[[File:ChiesaDonna.jpg|thumb|upright|left|Chiesa della Donna]]
La chiesa della Donna si trova sulla [[Strada statale 155 di Fiuggi]], nel punto dove da questa si diparte via Provinciale, che conduce al centro di Alatri. Fu costruita nel [[XV secolo]] ma il suo aspetto risente di interventi del [[XVIII secolo]] e poi del [[XIX secolo|XIX]], quando l'ingresso venne spostato dal lato che guarda verso Alatri a quello opposto, sulla Statale e fu realizzata la facciata [[Architettura neogotica|neogotica]]. All'interno vi è ancora traccia delle arcate [[gotico|gotiche]] presenti in origine, sebbene il soffitto, settecentesco, si presenti costituito da una struttura [[cassettone|cassettonata]] policroma con finte [[capriata|capriate]]. Il [[presbiterio]] è coperto da una volta a carena a cassettoni decorati da rosette. La [[cantoria]], posta al di sopra dell'ingresso, è coperta da una volta a crociera affrescata con un cielo stellato. Degli antichi dipinti votivi della chiesa ci sono giunti una Madonna in trono con Bambino e quattro figure di Santi, e a destra dell'ingresso un affresco attribuito ad [[Antonio da Alatri]] raffigurante una Vergine, il Bambino e San Giovanni Battista<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.fr.it/tematiche/Turismo_pages/dispense%20malanchini.DOC|titolo=Provincia di Frosinone - Dispense Malanchini|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060515031916/http://www.provincia.fr.it/tematiche/Turismo_pages/dispense%20malanchini.DOC|accesso=31 agosto 2009}}</ref>. Dopo un lungo restauro, durato quindici anni, la chiesa è stata riaperta ed è tornata attiva nel 2012<ref>http://www.visitalatri.it/index.php/home/361</ref>.
==== Chiesa della Maddalena ====
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==== Chiesa delle XII Marie ====
È una tipica cappellania rurale, situata fuori dell'abitato, costruita nel tardo Trecento a partire da una primitiva piccola [[Edicola (architettura)|edicola]]. La chiesa, ad unica navata, è particolarmente interessante per la teoria di Santi e Sante e per le dodici raffigurazioni [[maria (madre di Gesù)|mariane]] che ne adornano le pareti e danno il nome alla chiesa, attribuite alla mano del pittore tardo-gotico Antonio da Alatri.
Entrando, sulla parete sinistra, si può ammirare oltre ad una ''Madonna col Bambino'' e un ''Sant'Antonio Abate'', un'altra immagine della ''Vergine'' affiancata da una duplice raffigurazione di ''san Leonardo'' dall'inconfondibile attributo dei ceppi; accanto, la figura inginocchiata del committente. Ad altra mano appartengono invece le figure di ''san Giovanni Battista'', di ''Cristo nel Sepolcro'' e di ''san Floriano'', poste sulla parete di fondo. Nella piccola icona, invece, nel riquadro che accoglie una ''Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Evangelista e Sisto I papa'' e in quelli che accolgono la ''Vergine col bambino e una figura di santa orante'', prevale decisamente lo stile senese. Sulla parete sinistra, ancora le raffigurazioni del pittore Antonio di Alatri con tre Vergini col Bambino insieme a santa Caterina d'Alessandria, santa Lucia e san Giovanni Battista. Infine, sulla parete d'ingresso trovano posto le ultime due immagini della ''Maternità di Maria''.
==== Chiesa di Portadini ====
{{vedi anche|Chiesa di Portadini}}
[[File:Portadini.jpg|thumb|La chiesa di Portadini]]
La Chiesa di Portadini si trova immediatamente all'esterno del tratto meridionale della cinta muraria, in prossimità dell'omonima [[Porte di Alatri#Portadini|porta]], in un antico luogo di sosta per i contadini in cammino tra la città e i campi. È costituita da un unico ambiente e ha una semplice facciata con porta principale, due finestre laterali e una finestra centrale.
L'interno conserva un'icona rinascimentale, di autore ignoto, raffigurante una Madonna nell'atto di allattare; riguardo a tale immagine gli archivi storici del comune di Alatri narrano di un evento [[miracolo]]so che sarebbe avvenuto nel maggio [[1619]]: colpita da un sasso in corrispondenza della guancia, l'icona si sarebbe gonfiata sanguinando. L'evento è riportato anche tra gli atti pubblici dell'epoca. L'immagine viene venerata nel giorno della festa della
==== Chiesa di San Matteo ====
Situata a breve distanza da porta San Francesco, era già esistente nel XIII secolo assieme a un attiguo ospedale poi soppresso. Fu concessa nel 1778 dal vescovo Speranza alla confraternita della Passione<ref>[http://www.passionisti.org/JoomlaOLD/sito/mlp/alatri-4.htm Congrega della Passione di Alatri]</ref>. È punto di ritrovo e partenza della processione del Venerdì Santo.
==== Chiesa della Madonna della Sanità ====
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==== Campo di internamento delle Fraschette ====
Il [[Campo di internamento di Fraschette]] fu istituito nel 1941 dalle autorità militari del regime fascista nel territorio di Alatri, in località Fraschette. Entrò in funzione il 1º ottobre [[1942]] e rimase attivo fino al 19 aprile [[1944]]. Benché progettato per ospitare prigionieri di guerra, finì per diventare luogo di internamento di civili per lo più [[slavi]] e [[Grecia|greci]] e delle altre popolazioni direttamente in guerra con l'Italia. Nel dopoguerra fu riconvertito come campo profughi, dando accoglienza agli italiani di [[Istria]], [[Dalmazia]] ed [[Africa]] e successivamente ai profughi in fuga dai regimi comunisti, soprattutto ungheresi.
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre [[
* [[Romania]] -
* [[Albania]] -
* [[Marocco]] -
* [[Kosovo]] -
* [[
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetto alatrense|Dialetti della Campagna e Marittima|Dialetto laziale centro-settentrionale}}
[[File:Linguistic map of Province of Frosinone.jpg|thumb|Carta linguistica del Lazio meridionale: l'area di interscambio linguistico tra i [[dialetti italiani mediani|dialetti mediani]] e quelli [[dialetti italiani meridionali|meridionali]] è bordata in rosso<ref name=dialetto>Merlo C., ''Fonologia del Dialetto di Sora''. Romano N., ''L'area di interscambio fra i dialetti centrali e quelli meridionali in Ciociaria''. ALI - Atlante Linguistico Italiano. Pellegrini G. B., ''Carta dei dialetti d'Italia''</ref>.]]
{{Citazione|Drent'a chessa baracca agliuminat<small>ə</small>,<br />t<small>ə</small> vid<small>ə</small> ss<small>ə</small> mucchitt<small>ə</small> 'nculor<small>ə</small> d<small>ə</small> rosa,<br />Tu, Juccia mè, ch<small>ə</small> stai tutta p<small>ə</small>nzosa<br />Forcia suspiri i penzi carch'a mì?...<br />O Juccia mè, sì 'n angigli, la fata d<small>ə</small> st<small>ə</small> cor<small>ə</small>.<br />Pu tti, bella, m'<small>ə</small>nt<small>ə</small>sech<small>ə</small><br />Je m<small>ə</small> strui d'amor<small>ə</small>...|Gerardo Celebrini e Giovanni Ricciotti, ''Juccia'' (1900)<ref>{{cita web | url = http://www.ariadicasanostra.it/icanti.htm | titolo = Gruppo Folk Aria di Casa Nostra – I Canti | accesso = 4 settembre 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081217081536/http://www.ariadicasanostra.it/icanti.htm | urlmorto = sì }}</ref>}}
Nella cittadina accanto alla [[lingua italiana]] resta vitale il [[dialetto alatrense]] o alatrese, un [[dialetto laziale centro-settentrionale]], parte quindi del più ampio gruppo dei [[dialetti mediani]]. Esso presenta tuttavia molte caratteristiche tipiche dei [[dialetti meridionali]], come la presenza dello [[scevà]]: difatti il comune di Alatri ricade – insieme a quelli di [[Frosinone]], [[Veroli]], [[Sora (Italia)|Sora]] – nella cosiddetta zona di interscambio linguistico tra i due gruppi<ref name=dialetto/>. L'alatrese fu studiato a fine Ottocento dal linguista [[Luigi Ceci]], nativo della città: suo è il saggio ''Vocalismo del dialetto d'Alatri'' (in Archivio glottologico italiano, X, 1886, pp. 167–176).
=== Religione ===
La comunità cattolica alatrense è organizzata all'interno della [[Diocesi di Anagni-Alatri]] in 15 parrocchie<ref>{{Cita web |url=http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/consultazione/index_pm.jsp?id_diocesi=78 |titolo=Copia archiviata |accesso=11 marzo 2017 |dataarchivio=22 aprile 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210422173523/http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/consultazione/index_pm.jsp?id_diocesi=78 |urlmorto=sì }}</ref>. In città è presente inoltre, in virtù della cospicua comunità rumena residente, una parrocchia dell'[[eparchia ortodossa rumena d'Italia]], ospitata nella chiesa di San Giovanni<ref>{{Cita web |url=http://episcopia-italiei.it/index.php/it/parrocchie/268-alatri |titolo=Copia archiviata |accesso=11 marzo 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160912030905/http://episcopia-italiei.it/index.php/it/parrocchie/268-alatri |urlmorto=sì }}</ref>.
=== Tradizioni e
[[File:Ceci Virgilio.jpg|thumb|upright|Virgilio Ceci, più volte campione del Palio di Alatri]]
* San Sisto "Ginnàr'" (11 gennaio): anniversario dell'arrivo ad Alatri delle reliquie del Santo Patrono
* Processione del Venerdì Santo<ref>{{Cita libro|autore=Gigino Minnucci|titolo=Il giorno più atteso dell'anno. Venerdì Santo ad Alatri|anno=2010|editore=Ornello Tofani Editore|città=Alatri}}</ref>: rievocazione storico-religiosa delle [[Sacre scritture]], della ''[[via Crucis]]'' e del [[Golgota]];
* [[Festa di san Sisto]], il primo mercoledì dopo Pasqua.<ref name=EventiAlatri>{{Cita web |url=http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13 |titolo=Eventi sul sito del Comune |accesso=13 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200113140011/http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13 |urlmorto=sì }}</ref>
* ''InfioraAlatri'', in occasione della solennità del [[Corpus Domini]].<ref name=EventiAlatri />
* [[Maria Santissima della Libera]] (8 settembre); in occasione della ricorrenza della compatrona di Alatri si svolge la "Fiera delle cipolle" (la sera del 7 settembre).<ref name=EventiAlatri />
* Palio delle Quattro Porte (una domenica di settembre): simile al classico gioco della [[ruzzola]], in costume d'epoca: una forma di [[parmigiano]] di circa 30 kg viene fatta rotolare lungo un percorso che termina presso il Chiostro di San Francesco;<ref name=EventiAlatri />
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
[[File:Ospedale Alatri.jpg|thumb|L'Ospedale San Benedetto]]
* [[Ospedale San Benedetto]]
* [[Coro Ernico]], coro [[polifonia|polifonico]]
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
* Biblioteca comunale [[Luigi Ceci]] nel [[Palazzo Conti-Gentili]].<ref>{{cita web|url=http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/29|titolo=Comune di Alatri. Biblioteca|accesso=14 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200113134210/http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/29|urlmorto=sì}}</ref>
* Biblioteca Totiana, costituita dal fondo librario e l’archivio personale del poeta, giornalista e artista romano [[Gianni Toti]] (1924-2007) e dal fondo librario e l’archivio personale della pittrice naif e traduttrice ungherese [[Marinka Dallos]] (1929-1992), sua compagna di vita<ref>{{cita web|url=https://www.visionimolteplici.it/|titolo=Biblioteca Totiana|accesso=2 agosto 2025}}</ref>.
* Biblioteca
==== Scuole ====
L'offerta formativa ad Alatri è organizzata su due asili nido, tre istituti comprensivi e due istituti di istruzione superiore, che complessivamente offrono un'[[Istruzione in Italia|offerta formativa]] composta da due asili nido, otto scuole dell'infanzia, nove scuole primarie, tre scuole secondarie, un istituto tecnico con 5 indirizzi e un liceo con 4 indirizzi (classico, scientifico, linguistico e scienze umane).<ref>{{cita web|url=http://www.comune.alatri.fr.it/aree-tematiche/scuole|titolo=Scuole sul sito del comune|accesso=14 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200113134203/http://www.comune.alatri.fr.it/aree-tematiche/scuole|urlmorto=sì}}</ref>
==== Museo civico ====
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=== Media ===
==== Televisione ====
* Ernica TV<ref>{{cita web|url=http://www.litaliaindigitale.it/newsregionali/lazionews/190204-mux-itr-lazio-a-arrivano-telesia-tv-ed-ernica-tv-eliminata-test-etv|titolo=190204-mux-itr-lazio-a-arrivano-telesia-tv-ed-ernica-tv-eliminata-test-etv|accesso=14 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200114085020/http://www.litaliaindigitale.it/newsregionali/lazionews/190204-mux-itr-lazio-a-arrivano-telesia-tv-ed-ernica-tv-eliminata-test-etv|urlmorto=sì}}</ref>
=== Cucina ===
La cucina popolare alatrese è caratterizzata da un forte legame con l'
Di notevole qualità sono gli [[olio di oliva|oli d'oliva]] locali: nel [[2006]] l'Olio Quattrociocchi, del Frantoio Quattrociocchi Amerigo di Alatri, ha vinto l'undicesima edizione del Biol ad [[Andria]] con un voto di 82,60 su 100: è risultato il migliore del 2006 tra gli oltre 250 oli in gara, meritandosi il titolo di "Miglior olio biologico del mondo"<ref>
=== Eventi ===
[[File:festival folklore alatri 2.JPG|thumb|Festival del Folklore 2006]]
*
* ''Alatri Jazz'' (fine luglio-primi di agosto).<ref name=EventiAlatri />
* ''International children's folk festival'' (fine maggio).<ref>{{cita testo|url=http://www.cioff-italia.org/index.php?page=alatri|titolo=Il Festival sul sito Cioff}}</ref>
<!--* {{sf|[[Biennale d'arte contemporanea]]: da ricordare le esposizioni di [[Joan Miró]], [[Salvador Dalí]], [[Ugo Nespolo]], [[Mario Giacomelli]]; nel 2005 per la XXX edizione della Biennale, è stata allestita una mostra antologica dell'opera di [[Giacomo Manzù]]}}
* {{sf|Premio Giornalistico [[Alberto Minnucci]]: concorso giornalistico nazionale riservato al corrispondente locale, la giuria è presieduta da [[Sergio Zavoli]]; tra i premiati alla carriera: [[Bruno Vespa]], [[Enzo Biagi]], [[Carmen Lasorella]], [[Lilli Gruber]], [[Giorgio Tosatti]]}}-->
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
[[File:Alatri piazza.jpg|thumb|Piazza Santa Maria Maggiore]]
Il centro storico di Alatri si sviluppa all'interno della cinta muraria e ricalca essenzialmente l'assetto urbanistico di epoca romana, sviluppatosi attorno all'acropoli. Nell'abitato si possono distinguere due aree:
* la prima (rioni dal I al VI, vedi [[#Rioni del centro|Rioni del centro]]), posta a nord dell'acropoli, si caratterizza per uno sviluppo regolare, con strade per lo più diritte e sufficientemente ampie, reso possibile dalla pendenza non eccessiva del colle su questo lato; è un'area da sempre destinata a funzioni monumentali e commerciali: qui, in epoca romana, era collocato il Foro, nello stesso luogo occupato dalla moderna ''piazza Santa Maria Maggiore'' che, contornata dai principali monumenti cittadini, mantiene la funzione di nodo urbanistico in cui si incrociano le principali vie del centro.
* la seconda (rioni dal VII al IX), detta ''Piagge'', si sviluppa sul versante meridionale del colle, più ripido: da tale conformazione deriva l'impianto urbanistico dall'area, con stretti vicoli in buona parte accessibili ai soli pedoni, e la sua funzione, di tipo quasi esclusivamente residenziale; il che ne fa una delle zone più caratteristiche del centro, apparendo quasi immutata dal medioevo.
L'abitato, in seguito allo sviluppo economico e sociale, si è esteso al di là delle mura lungo alcune direttrici predominanti: verso la vallata settentrionale (Bitta, Colleprata, XII Marie) e nella zona collinosa occidentale (Civette, San Francesco di Fuori). Inoltre, separatamente dal centro urbano, hanno assunto una significativa estensione le frazioni di Tecchiena, Chiappitto, Monte San Marino, La Fiura, Mole Bisleti.
=== Rioni del centro ===
Il centro storico, esclusa l'acropoli, si suddivide in nove zone, dette ''[[Rione|rioni]]'', risalenti al [[Medioevo]]; un decimo rione, ''Civette'', si è sviluppato grazie alle opere di [[edilizia residenziale pubblica]] nel secondo dopoguerra, su un colle ad ovest delle mura. Questo è l'elenco dei rioni, come riportati nello Statuto del Comune di Alatri<ref name=":2">{{Cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-fr-alatri.pdf|titolo=Comune di Alatri {{!}} Statuto|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220705164723/https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-fr-alatri.pdf}}</ref>:
[[File:Rione Vineri Alatri.jpg|thumb|Stemma del Rione Vineri riprodotto nella pavimentazione della piazza principale]]
* Rione I: Scurano.
* Rione II: Valle.
* Rione III: Colle.
* Rione IV: Fiorenza.
* Rione V: Spidini.
* Rione VI: Vineri.
* Rione VII: Santa Lucia.
* Rione VIII: Sant'Andrea.
* Rione IX: San Simeone.
* Rione X: Civette.
Ogni rione possiede un proprio stemma araldico. Tutti gli stemmi sono riprodotti su lastre di granito nella pavimentazione della piazza Santa Maria Maggiore, realizzata negli anni Duemila.
=== Suddivisioni ===
Questo l'elenco delle 93 frazioni, chiamate [[Contrada (geografia)|''contrade'']], in cui è suddiviso il territorio di Alatri, come individuate dallo Statuto Comunale<ref name=":2" />:
:Chiappitto, Pacciano, Porpuro, Valle Santa Maria, Carvarola, Capranica, Fontana Vecchia, Maddalena, Piedimonte, Madonna delle Grazie, Melegranate, Montecapraro, Vignola, Valle Carchera, Montesantangelo, Montelarena, Pezza, Allegra, Basciano, Pignano, Castello, Collefreddo, Madonna del Pianto, Montelungo, Montereo, Monte San Marino, Pezzelle, Pratelle, Preturo, Sant'Antimo, San Valentino, Vallecupa, Vallefredda, Valle Pantano, Vallesacco, Valle San Matteo, Villa Magna, Cassiano, Castagneto, Fraschette, Seritico, San Caterina, Vicero, Aiello, Canarolo, Collelavena, Costa San Vincenzo, Maranillo, Cavariccio, Colletraiano, Imbratto, Piano, San Colomba, Scopigliette, Cucuruzzavolo, Le Grotte, Magione, Mole Santa Maria, San Pancrazio, Vallemiccina, Sant'Emidio, Canale, Prati Giuliani, Quarticciolo, Quarti di Tecchiena, [[Tecchiena]], Campello, Mole Bisleti, Cuione, Fontana Santo Stefano, Fontana Sistiliana, Frittola, San Manno, Arillette, Collecuttrino, Colle del Papa, Laguccio, Montelena, Quercia d'Orlando, San Mattia, Carano, Fontana Scurano, Magliano, Cellerano, Fiume, Fiura, Fontana Santa, Riano, Abbadia, Case Paolone, Fontana Sambuco, Gaudo, Intignano, Colleprata.
== Economia ==
La vita economica della città di Alatri è abbastanza eterogenea senza dimostrare una vocazione univoca. Ampio spazio è dato nelle zone rurali alle coltivazioni di piccola e media estensione, con cereali e [[ortaggi]] nella pianura meridionale e [[Oliveto|oliveti]] e [[Vigneto|vigneti]] nella parte nord-orientale più collinosa: la produzione di [[olio di oliva]] raggiunge alti livelli qualitativi
Il settore [[industria]]le è sviluppato nella zona di Chiappitto ed in prossimità del Comune di Frosinone: qui sono presenti sia impianti di grandi [[multinazionale|multinazionali]] [[Industria metalmeccanica|metalmeccaniche]] (Omron), che imprese locali di interesse nazionale (Solac, Mazzocchia), che piccole imprese di artigianato industriale dalle dimensioni più ridotte. L'artigianato in senso stretto occupa ormai solo una piccola percentuale della popolazione e propone piccole lavorazioni del [[legno]], del [[cuoio]], oltreché l'arte del [[ricamo]] e dell'[[intaglio]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=19,20}}</ref> Risentendo favorevolmente della posizione strategica in cui è situata, molti lavoratori sono pendolari con le grandi città e con il Polo industriale di Frosinone-Ferentino oppure si dedicano all'attività di autotrasportatori.
Dopo gli anni della crisi economica italiana, il centro storico si sta valorizzando come "centro commerciale naturale" attirando all'interno delle mura visitatori e turisti che alla sera animano i bar ed i locali notturni. Il [[Settore terziario|terziario]] è particolarmente sviluppato poiché Alatri si propone come erogatore di servizi privilegiato (scolastici, sanitari) per una vasta area della provincia.
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema '''Unità locali''', intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).<ref name=imprese>{{Cita web |url=http://asc.istat.it/asc_BL/ |titolo=Atlante Statistico dei comuni dell'Istat |accesso=14 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200114110901/http://asc.istat.it/asc_BL/ |urlmorto=sì }}</ref>
{| class="wikitable"
|+
!
!2015
!
!
!
!
!
!2014
!
!2013
!
|-
|
|Numero imprese attive
|% Provinciale Imprese attive
|% Regionale Imprese attive
|Numero addetti
|% Provinciale Addetti
|% Regionale Addetti
|Numero imprese attive
|Numero addetti
|Numero imprese attive
|Numero addetti
|-
|Alatri
|1.740
|5,18%
|0,38%
|4.660
|4,37%
|0,30%
|1.753
|4.698
|1.820
|4.943
|-
|Frosinone
|33.605
|
|7,38%
|106.578
|
|6,92%
|34.015
|107.546
|35.081
|111.529
|-
|Lazio
|455.591
|
|
|1.539.359
|
|
|457.686
|1.510.459
|464.094
|1.525.471
|}
Nel 2015 le 1.740 impresi operanti nel territorio comunale, che rappresentavano il 5,18% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 4.660 addetti, il 4,37% del dato provinciale; in media, nel 2015 ogni impresa ha occupato 2,68 addetti.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il territorio di Alatri è attraversato da nord a sud dalla [[Strada statale 155 di Fiuggi|Strada Regionale 155 di Fiuggi]], che collega la città con [[Fiuggi]] e [[Subiaco]] in direzione nord, e Frosinone in direzione sud, permettendo così di raggiungere il casello dell'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]] del capoluogo.
Da marzo [[2010]] Alatri è servita anche dalla [[superstrada]] Ferentino-Sora, che attraversa la frazione di Tecchiena e collega la città da un lato al casello A1 di Ferentino (inaugurato a gennaio 2010) e alla vicina stazione ferroviaria, dall'altro alla [[Strada statale 690 Avezzano-Sora]] e quindi all'Abruzzo.
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=== Ferrovie ===
[[File:Alatri Stazione.jpg|thumb|La Stazione di Alatri]]
Dal [[1917]] al [[1978]], la [[
=== Mobilità urbana ===
Il [[trasporto pubblico locale]] nell'ambito del territorio comunale
== Amministrazione ==
=== Sindaci ===
{{vedi anche|Sindaci di Alatri}}
Nel [[1927]], a seguito del [[riordino delle circoscrizioni provinciali]] stabilito dal Regio Decreto n. 1 del 2 gennaio [[1927]], per volontà del governo fascista Alatri confluì nella neonata [[provincia di Frosinone]], staccandosi da [[provincia di Roma|quella di Roma]].
=== Gemellaggi ===
Alatri è gemellata con:<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16 |titolo=Comune di Alatri |accesso=13 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200113135957/http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comune.alatri.fr.it/it/sezione/cultura-e-turismo/page/gemellaggi|titolo=Gemellaggi|data=20 febbraio 2024|accesso=17 ottobre 2025}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Alife|1985}}
* {{Gemellaggio|Francia|Clisson|2000}}
* {{Gemellaggio|Francia|Saint-Lumine-de-Clisson|2000}}
* {{Gemellaggio|Grecia|Dirfi|2001}}
* {{Gemellaggio|Francia|Gétigné|2003}}
* {{Gemellaggio|Francia|Gorges|2003|Gorges (Loira Atlantica)}}
* {{Gemellaggio|
* {{Gemellaggio|Polonia|Uniejów|2017}}
* {{Gemellaggio|Israele|Ness Ziona|<!-- dal? -->}}
=== Altre informazioni amministrative ===
== Sport ==
=== Calcio ===
* [[Alatri Calcio|ASD Alatri]], principale formazione calcistica della città, nel campionato 2025-2026 milita nel campionato maschile di Promozione Lazio<ref>{{cita web|url=https://www.frosinonenews.eu/promozione-addio-psv-alatri-guarcino-ben-trovata-asd-alatri-la-societa-ad-una-svolta-storica/#amp_tf=Da%20%251%24s&aoh=17537055894025&csi=1&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&share=https%3A%2F%2Fwww.frosinonenews.eu%2Fpromozione-addio-psv-alatri-guarcino-ben-trovata-asd-alatri-la-societa-ad-una-svolta-storica%2F|titolo=Promozione, Addio PSV Alatri Guarcino, bentrovata ASD Alatri|accesso=2 agosto 2025}}</ref>
* ''A.S.D. Polisportiva Tecchien<nowiki/>a'', milita nel Campionato di Prima Categoria Lazio{{Senza fonte}}
=== Ciclismo ===
* Unione Ciclistica Alatri, nata nel [[1975]], affiliata alla [[Federazione Ciclistica Italiana]].<ref>{{cita testo|url=https://amatoriale.federciclismo.it/it/club/unione-ciclistica-alatri-asd/11F0738/?year=2017|titolo=L'Unione sul sito della Federciclismo|urlmorto=sì}}</ref>
=== Pallacanestro ===
* A.D. Nuovo Basket Alatri:
=== Pallavolo ===
* ''A.S.D. Pallavolo Alatri'', partecipante al campionato femminile provinciale di prima divisione.<ref>{{Cita web |url=http://www.fipavfrosinone.it/campionati/ |titolo=La squadra su Fipav Frosinone |accesso=13 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200113140706/http://www.fipavfrosinone.it/campionati/ |urlmorto=sì }}</ref>
===
Sono presenti due circoli affiliati alla [[Federazione Italiana Tennis]]: ''ASD Colle San Pietro, ai confini con Frosinone'' e ''ASD Park Club, località Laguccio Tecchiena''.<ref>{{cita testo|url=https://www.federtennis.it/Circoli-scuole-e-insegnanti/Circoli/Cerca-circolo|titolo=I circoli sul sito della Federtennis}}</ref>
=== Impianti sportivi ===
[[File:Chiappitto.jpg|thumb|Stadio Franco Evangelisti]]
* Stadio comunale, località Chiappitto<ref name=AlatriSport>{{Cita web |url=http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/28 |titolo=Gli impianti sportivi adl sito del Comune |accesso=13 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200113134148/http://www.comune.alatri.fr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/28 |urlmorto=sì }}</ref>
* Palazzetto dello sport, località Chiappitto<ref name=AlatriSport />
* Stadio con pista di Atletica ''Franco Evangelisti'', località Chiappitto<ref name=AlatriSport />
* Palazzetto dello sport, località Tecchiena<ref name=AlatriSport />
== Note ==
{{Note strette}}
== Bibliografia ==
Riga 584 ⟶ 576:
* Mario Ritarossi, '' Alatri, la città dei Ciclopi'', 2003;
* Mario Ritarossi, '' Lo Stemma della Città di Alatri, Tofani ed., Alatri, 2013.''
* Gianni Boezi, ''
* Giuseppe Capone, ''La progenie Hetea. Annotazioni mitico-storiche su Alatri antica'', Arti Grafiche Tofani, Alatri, 1982
* Giuseppe Capone, ''Possible Astronomical Reference in the Urbanistic Design of Ancient Alatri, Lazio, Italy'' - Foreward and Translation by Anthony F. Aveni, Physic & Astronomy – Colgate University, in “Archeoastronomy, the journal of the Center for Archeoastronomy”, Vol. VIII, n
* Giuseppe Capone, ''Istituzioni caritative ad Alatri nel Medioevo'', a cura della Sezione Avis di Alatri, Alatri, 1993
* Giuseppe Capone, ''Monumenti megalitici in Terra ernica'', Castelliri 1993.
* Giuseppe Capone, ''Alatri. Il nome antico di una città più antica. Un'allettante ipotesi cullata dalla storia''', Arti Grafiche Tofani, Alatri, 2002
* Giuseppe Capone, ''L'Ostia incarnata. Il miracolo di Alatri orma di Dio nella Storia, Tip. Strambi, Alatri 2002.''
Riga 611 ⟶ 588:
* Giovanni Minnucci. ''Due conferenze sulla storia religiosa di Alatri'', pp. 40. Siena, Edizioni Cantagalli, 2005.
* Mariano d'Alatri – Carlo Carosi, ''Gli Statuti medioevali del Comune di Alatri'' (a cura dell'Istituto di Storia ed Arte del Lazio Meridionale – Centro di Alatri), Tofani, Alatri, 1976
* Mario Ritarossi. ''Aletrium. Una visita al centro storico di Alatri''. Tofani Editore, 1999.
* Armando Frusone. ''Conoscere Alatri''. Alatri, Arti Grafiche Tofani, 1998.
* Daniele Baldassarre. ''Aletrium''. Tascabile del mensile Forma Urbis, Roma, giugno 2008.
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* [[Acropoli di Alatri]]
* [[Miracolo eucaristico di Alatri]]
* [[Dialetto alatrense]]
* [[
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita
*
* {{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=O_AuAAAAYAAJ&pg=PA122&lpg=PA122&dq=giuseppe%20della%20casa%20vescovo&source=bl&ots=Bxhr-Ll_Be&sig=PDhLtxDqfL89YAzNPn0n0Q-WJJo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjT1Iff1MbTAhUKtBQKHY7CBJEQ6AEIFzAB#v=onepage&q=giuseppe%20della%20casa%20vescovo&f=true|titolo=Relazione del viaggio fatto da N.S.PP. Gregorio XVI}} di Giuseppe Della Casa, vescovo di Alatri.
* {{cita web|url=http://www.angolohermes.com/Luoghi/Lazio/Alatri/acropoli.html/|titolo=La progenie Hetea|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170612113405/http://www.angolohermes.com/Luoghi/Lazio/Alatri/acropoli.html}}, lettura di un passato che vive.
* {{cita web|url=http://www.megalithic.it/i-tour-dei-predatori/alatri-la-storia-di-una-popolazione-venuta-da-lontano/|titolo=Megalithic.it}}, Storia di una popolazione venuta da lontano.
{{Alatri}}
{{Valle Latina}}
{{Città romane della Regio I Latium et Campania}}
{{Comunità montana Monti Ernici}}
{{Comuni della provincia di Frosinone}}
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