Porto Torres: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
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|Nome ufficiale = {{it}}
|Panorama = Porto Torres
|Didascalia = Panorama aereo
|Bandiera = Porto Torres-
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sardegna
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Massimo Mulas
|Partito = [[Lista civica]], [[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[Italia in Comune]]
|Data elezione = 9-11-2020
|Data
|Altitudine = 5
|Sottodivisioni = [[Li Lioni]], Serra li Pozzi, [[Asinara]], [[Isola Piana (Asinara)|Isola Piana]], [[Fiume Santo]] (condivisa con il comune di [[Sassari]]), [[Platamona]] (condivisa con i comuni di [[Sassari]] e [[Sorso]])
|Divisioni confinanti = [[Sassari]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno =
|Nome abitanti = {{it}}turritani, portotorresi<br />{{sdc}}''porthuddurresi'', ''bainzini''
|Patrono = [[san Gavino]] come principale, [[san Proto]] e [[Gianuario (diacono)|san Gianuario]] come compatroni
|Festivo = Lunedì dopo [[Pentecoste]]
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Porto Torres (province of Sassari, region Sardinia, Italy) - until 2016.svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Porto Torres<br />nella città metropolitana di Sassari
}}
'''Porto Torres''' (''
Fondata dai [[Civiltà romana|Romani]] nel [[I secolo a.C.|I secolo a.C]] sulla foce del [[Riu Mannu (Porto Torres)|Riu Mannu]], fu la prima [[colonia romana]] dell'isola. Antica [[Capitale (città)|capitale]] del [[Giudicato di Torres|Giudicato di Torres-Logudoro]]<ref>{{Cita libro|autore=Angelo Catellaccio|titolo=Porto Torres. Da colonia romana a capitale di un regno|data=1 dicembre 2012|editore=EDES|lingua=italiano|ISBN=8860252636}}</ref> con il nome di ''Torres'', fu di grande prestigio nel contesto sardo per molti secoli in particolare per la presenza del suo [[Porto di Porto Torres|porto]]<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/porto-torres|titolo=Porto Torres|sito=SardegnaTurismo - Sito ufficiale del turismo della Regione Sardegna|data=20 novembre 2015|lingua=it|accesso=10 settembre 2020}}</ref>.
[[Diocesi|Sede episcopale]] fino al 1441, fu sostituita dalla città di [[Sassari]] nella funzione di principale centro urbano nel [[Basso Medioevo]]. La [[borgata]], diventata indipendente dal punto di vista amministrativo da [[Sassari]] nel 1842, ha guadagnato ufficialmente lo [[Città|status di città]] nel 1960<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comune|titolo=Comune|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=10 settembre 2020|dataarchivio=28 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200928181222/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comune|urlmorto=sì}}</ref><ref name="Ufficio araldico - Fascicoli comunali">{{Cita web |url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?5956 |titolo=Ufficio araldico - Fascicoli comunali |sito=Archivio Centrale dello Stato |data=16 dicembre 2010 |accesso=27 agosto 2020 |urlmorto=sì }}</ref><ref name=":2">{{YouTube|id=ra8dKAXzh64&list=PLF5pOOgn7lqnP6Az9PN4ZgU4YinBldZNB&index=83&t=9s|titolo=Porto Torres nel 1963 - Area Industriale e la S.I.R.|accesso=30 dicembre 2020}}</ref>.
Sede di una delle più grandi [[Zona industriale di Porto Torres|zone industriali]] della [[Sardegna]], dopo il crollo del settore e il processo di [[deindustrializzazione]] legato nel frattempo all'istituzione del [[parco nazionale dell'Asinara]], si ritrova in una fase di riconversione da polo industriale a polo turistico<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Argomenti/Porto-Torres-Turismo|titolo=Porto Torres Turismo|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=10 settembre 2020|dataarchivio=8 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200808024413/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Argomenti/Porto-Torres-Turismo|urlmorto=sì}}</ref>.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Turritana costa.JPG|sinistra|miniatura|La costa turritana]]
Il nucleo di Porto Torres è situato sulla parte nord-occidentale delle coste sarde, all'interno del [[golfo dell'Asinara]] in una posizione strategica. Ha un territorio di {{formatnum:10200}} ettari, l'esatta metà dei quali sono costituiti dall'[[isola Piana (Asinara)|isola Piana]] e dall'[[Asinara]], che è sede dell'omonimo [[Parco nazionale dell'Asinara|parco nazionale]]; la maggior parte del territorio non isolano è caratterizzato dalla seconda pianura sarda della [[Nurra]], fatta eccezione di alcuni colli, il più alto dei quali è monte Alvaro ({{M|342|u=m}}), che ospita una cava a cielo aperto dove si estrae il [[calcare]].
Il territorio è attraversato da due fiumi: il [[Riu Mannu (Porto Torres)|Riu Mannu]], che spezza l'agglomerato urbano fornendo un confine naturale fra la [[Zona industriale di Porto Torres|zona industriale]] e il centro abitato e sfocia nelle zone del [[Ponte romano di Porto Torres|ponte romano]] direttamente sulla spiaggia della Marinella, e il [[Fiume Santo]], che delimita i confini del comune a ponente. Nel suo territorio è presente lo stagno di Gennano, situato nella [[zona industriale di Porto Torres]], la più ampia della [[Sardegna]] con la sua superficie di {{M|23|u=km²}}. Presenta una particolare costa: a est si estende il litorale di [[Platamona]], mentre lungo la cittadina sono presenti molte scogliere di [[tufo]] con [[falesie]] superiori ai {{M|30|u=m}}, interrotte soltanto da spiagge come Balai, lo Scogliolungo e la Renaredda. Il territorio comunale è delimitato a nord dal [[golfo dell'Asinara]] e per i restanti punti cardinali confina esclusivamente con [[Sassari]].
=== Clima ===
Il clima è di tipo [[Clima mediterraneo|mediterraneo]] ([[classificazione dei climi di Köppen]] ''Csa''); caldo e temperato e mitigato dalla vicinanza al mare. In inverno esiste molta piovosità rispetto all'estate che invece ha tendenza alla [[siccità]]. La temperatura media annuale di Porto Torres è {{M|16.5|u=°C}} e il valore di [[Precipitazione (meteorologia)|piovosità]] media annuale è stimato attorno ai {{M|554|u=mm}}. Nel mese di agosto, ovvero il mese più caldo dell'anno, la temperatura media è di {{M|23.8|u=°C}}. Il mese più freddo dell'anno è solitamente gennaio con la sua media di {{M|10.1|u=°C}}. La temperatura annuale dell'acqua è in media di {{M|18.4|u=°C}}. Intorno al 19 di agosto l'acqua raggiunge la più alta temperatura dell'anno con circa {{M|25|u=°C}}. Intorno al 2 di febbraio invece si manifestano le più basse temperature medie dell'acqua che si attestano circa sui {{M|13.3|u=°C}}<ref>{{Cita web|url=https://it.climate-data.org/|titolo=Dati climatici sulle città del mondo - Climate-Data.org|sito=it.climate-data.org|accesso=29 agosto 2020}}</ref>. Per tutto il territorio dell'isola dell'Asinara è in servizio la [[stazione meteorologica dell'Asinara]].
== Origini del nome ==
[[File:Porto Torres cartolina XX secolo.jpg|miniatura|[[Cartolina postale|Cartolina]] dei primi del Novecento. Il nome viene riportato privo di spaziatura|alt=]]
Con la fondazione ufficiale del centro urbano nel [[46 a.C.|46 a.C]]. la neonata urbe venne battezzata con il nome di ''Colonia Iulia'' ''Turris Libisonis''. Il [[toponimo]] è composto da ''Turris'', cioè "torre" in [[Lingua latina|latino]], e dal nome ''Libisonis'', di sicura connessione con la denominazione antica del Nord Africa ([[Libia (regione storica)|Libya]]), regione che ha avuto fin da età preistorica una rilevante continuità di rapporti con la [[Sardegna (isola)|Sardegna]]<ref>{{Cita libro|url= http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_39_20060320173001.pdf|titolo=Turris Libisonis |autore= A. Mastino |autore2= C. Vismara |collana= Sardegna archeologica. Guide e Itinerari |città= Sassari |editore= Carlo Delfino |anno= 1994 }}</ref>.
Nel periodo post-romano Porto Torres era nota semplicemente come ''Turris'', che presto venne corrotto trasformandosi in ''Torres''. Durante la dominazione aragonese data la sua principale funzione di approdo portuale in funzione di [[Sassari]] era semplicemente chiamata come ''lo Port'' in [[Lingua catalana|catalano]] antico<ref>{{Cita libro|titolo=Estudis d'història medieval |vol= 5|url=https://books.google.cat/books?id=Lwv-ggYvbjkC&pg=PA76&lpg=PA76&dq=ullastre+sardenya&source=bl&ots=qC35nnXixp&sig=ACfU3U2I4GkOnVKmeb5s7pt35yAOgR1m4w&hl=ca&sa=X&ved=2ahUKEwii79jG-sbmAhVRLBoKHX6RCIsQ6AEwCHoECAgQAQ#v=onepage&q=ullastre%20sardenya&f=false|accesso=12 settembre 2020|editore=Institut d'Estudis Catalans|lingua=ca}}</ref>. In epoca [[Proclamazione del Regno d'Italia|preunitaria]] il paese era comunemente noto con il nome di ''Portotorre''. Questo toponimo deriverebbe dall'associazione fra il porto dell'epoca e la [[Torre del Porto (Porto Torres)|torre aragonese costruita nel 1325]]. Nel corso dell'Ottocento il nome muterà in ''Portotorres<ref name=":1" />''.
Il paese era comunemente noto come Portotorres (senza lo spazio fra le due parole) fino al 16 febbraio 1960, giorno in cui venne insignito del titolo onorifico di [[città]]. Da allora il nome ufficiale è ''Porto Torres''.<ref name=":1" />
Porto Torres è nota come ''Poltu Tòrra'' in [[Dialetto castellanese|castellanese]], ''Poltu Tùrri'' in [[Lingua gallurese|gallurese]] e ''Portu Tùrre'' in [[lingua sarda|sardo]]. Il nome riportato privo di spaziatura fra le due parole rimane vivo nella denominazione ufficiale in [[lingua sassarese]], ovvero ''Posthudòrra.''
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Porto Torres}}
=== Rinvenimenti paleontologici, preistoria ed età del bronzo/nuragica ===
Nei pressi di [[Fiume Santo]] sono stati rinvenuti diversi resti di animali risalenti al tardo [[Miocene]], circa 9 milioni di anni fa<ref>{{Cita web|url=http://paleoitalia.org/places/26/fiume-santo/|titolo=Fiume Santo (Sardegna) — Società Paleontologica Italiana|sito=paleoitalia.org|accesso=10 settembre 2020|dataarchivio=15 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210115110000/http://paleoitalia.org/places/26/fiume-santo/|urlmorto=sì}}</ref>. La frequentazione umana sui territori di Porto Torres è attestata già nel [[Prenuragiche|periodo prenuragico]]
nel territorio comunale sono presenti diversi nuraghi: Nuraghe Nieddu, Nuraghe Minciaredda, Nuraghe monte aiveghe, Nuraghe Sant'elena, Nuraghe Ferralis, ecc.
[[File:The "Central Baths" of Turris Libisonis, 3rd century - 4th century AD, Porto Torres, Sardinia (16589454860).jpg|miniatura|Le terme centrali di [[Colonia Iulia Turris Libisonis|Turris Libisonis]]]]
=== Periodo romano ===
Nel [[46 a.C.|46 a.C]] venne fondata la [[Colonia Iulia Turris Libisonis]]. Importante fu il ''[[Riu Mannu (Porto Torres)|Flumen Turritanum]]''<ref>Nome antico riportato negli infopoint turistici a cura del [https://www.comune.porto-torres.ss.it/ Comune di Porto Torres].</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2016/10/12/news/turris-libisonis-le-origini-la-storia-e-la-fondazione-1.14240455|titolo=Turris Libisonis, le origini la storia e la fondazione|sito=La Nuova Sardegna|data=12 ottobre 2016 |accesso=16 febbraio 2021}}</ref>, navigabile per alcuni chilometri. Grazie alla costruzione del [[Ponte romano di Porto Torres|ponte romano]] nel [[I secolo|I secolo d.C.]] si poté collegare la città direttamente con i vasti campi di frumento della [[Nurra]] e con i vicini giacimenti minerari.
===
La minaccia dei [[Longobardi]] portò Turris a predisporre pesanti difese e a ospitare contingenti militari. Dopo l'interruzione dei contatti con [[Costantinopoli]] nel corso del [[IX secolo|IX]] e del [[X secolo|X]] secolo vennero a formarsi i quattro giudicati sardi, tra cui il [[Giudicato di Torres|Giudicato di Torres-Logudoro]], con capitale iniziale proprio Torres. La città era ancora il secondo centro dell'isola politicamente, religiosamente e per dimensioni demografiche. Intorno al 1065 su iniziativa del [[Comita di Torres|Giudice Comita]] fu edificata la [[Basilica di San Gavino]], cattedrale fino al 1441. In questo periodo la città di Torres iniziò il suo declino a causa della [[malaria]] e delle costanti [[Corsari barbareschi|incursioni piratesche]] che iniziarono ad affliggere le città costiere portando la popolazione a ritirarsi nell'entroterra rifugiandosi in luoghi come il vicino villaggio di [[Sassari]], che proprio in questo periodo iniziò la sua ascesa nel diventare il maggiore centro del Nord-ovest. Nelle fasi finali del giudicato fu proprio Sassari a divenire la capitale (prima ancora vi fu [[Ardara]], scelta sempre per gli stessi motivi). Il Giudicato di Torres cessò di esistere nel 1259. Dopo la dissoluzione la città venne assorbita dal [[libero comune di Sassari]], che ebbe vita breve poiché con l'arrivo della flotta di [[Alfonso IV di Aragona|Alfonso IV d'Aragona]] divenne uno [[Vassallaggio|Stato vassallo]] del nascente [[Regno di Sardegna (1324-1720)|Regno di Sardegna e Corsica]]. Tale subordinazione divenne ufficiale il 4 luglio 1323, dando il via alla lunga dominazione aragonese che plasmò la città.
=== Il Regno di Sardegna e il periodo spagnolo/sabaudo ===
[[File:Porto Torres - Torre del Porto (1).jpg|sinistra|miniatura|La [[Torre del Porto (Porto Torres)|torre del porto]]]]Già nel periodo giudicale Torres cadde in un profondo oblio: da capitale del regno e [[Arcidiocesi|sede arcivescovile]] divenne pressoché disabitata.<ref name=":5">{{Cita web|url=https://truncare.myblog.it/2012/01/06/le-invasioni-barbaresche-in-sardegna-703-1816/|titolo=LE INVASIONI BARBARESCHE IN SARDEGNA: 703-1816 {{!}} Truncare sas cadenas|accesso=30 agosto 2020|dataarchivio=15 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211215133750/https://truncare.myblog.it/2012/01/06/le-invasioni-barbaresche-in-sardegna-703-1816/|urlmorto=sì}}</ref> Nel 1538 il corsaro [[Khayr al-Din Barbarossa|Barbarossa]] saccheggiò e depredò la [[Basilica di San Gavino, San Proto e San Gianuario|Basilica di San Gavino]]<ref name=":5" />. Nel 1571 re [[Filippo II di Spagna|Filippo I]] ordinò di costruire sui litorali della Sardegna delle torri di guardia contro l'invasione degli [[Impero ottomano|ottomani]], le quali arrivarono complessivamente a un numero di centocinque strutture (nell'attuale territorio di Porto Torres furono costruite la [[torre di Abbacurrente]], la [[torre di Trabuccato]], la [[Torre della Finanza (Porto Torres)|torre della Finanza]], la [[torre di Cala d'Arena]] e la [[torre di Cala d'Oliva]]). Dal 1598 al trono di Spagna e re di Sardegna salì [[Filippo III di Spagna|Filippo II]]. Nel 1621 a Filippo II succedette il figlio [[Filippo IV d'Asburgo|Filippo III di Spagna]], che regnò sino al 1665. Alla sua morte gli succedette [[Carlo II d'Asburgo|Carlo II di Spagna]]. Nel frattempo in città le stesse galee che nel 1623 assalirono [[Posada]] invasero nuovamente le coste sarde nel 1627 penetrando e saccheggiando per la seconda volta la [[Basilica di San Gavino, San Proto e San Gianuario|Chiesa di San Gavino]].<ref name=":5" /> Nel 1700 Carlo II morì senza lasciare [[Erede|eredi]]. Per suo volere testamentario fu nominato [[Sovrani di Spagna|Re di Spagna]] [[Filippo V di Borbone|Filippo V]]. Nel frattempo Carlo d'Asburgo si stabilì a [[Barcellona]] e nel 1703 si fece nominare anch'egli re di Spagna con il nome di [[Carlo VI d'Asburgo|Carlo III]]. In tutto il regno ci furono due fazioni favorevoli per l'uno o per l'altro sovrano. Nel 1708 dopo una [[Spedizione inglese in Sardegna|sanguinosa battaglia]] fu conquistata [[Cagliari]] e il vincitore Carlo III, diventato sia [[Sovrani d'Austria|imperatore d'Austria]] sia Re catalano/aragonese, nominò viceré un suo fiduciario. L'isola di conseguenza divenne austriaca ufficialmente nel 1713, rimanendo tale sino a quando con un nuovo trattato la si cedette ai [[Casa Savoia|Savoia]]. Nel 1713 fu firmato un trattato dove si stabilì che Filippo V poteva continuare a essere Re di Spagna cedendo però parte dei territori del suo regno. La [[Sardegna]] fu ceduta agli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] e la [[Sicilia]] e una parte del milanese ai [[Casa Savoia|Savoia]]. Filippo V di Spagna comunque non accettò il trattato e con una spedizione militare occupò la [[Sardegna]] e la [[Sicilia]]. Nel 1717 con una flotta e un esercito di uomini arrivò a Porto Torres costringendo i sassaresi alla resa, subordinandoli nuovamente al controllo spagnolo.
Nel 1718 fu firmato un nuovo armistizio stabilendo che la Sardegna anziché la Sicilia fosse data ai Savoia. L'accordo, ratificato a [[L'Aia]] nel 1720, fece abbandonare ai Savoia la Sicilia per prendere possesso della Sardegna costituendo il nuovo [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]<ref name=":6">{{Cita web|url=http://www.associazionelasettima.it/sassari-spagnola.html|titolo=Sassari spagnola-Associazione la Settima|accesso=30 agosto 2020}}</ref>. Nel 1756 [[Carlo Emanuele III di Savoia|Carlo Emanuele III]] approvò il restauro del porto. Nel 1765 l'opera di restauro venne bloccata per mancanza di fondi. Nel 1766 si procedette comunque al recupero della [[Torre del Porto (Porto Torres)|torre del porto]]. Il porto nel frattempo, mai restaurato completamente, andava rovinandosi fino a diventare parzialmente inagibile. Nel 1791 si fece ricorso a [[Vittorio Amedeo III di Savoia|Vittorio Amedeo III]] per l'anticipazione dei fondi da elargire per intraprendere le operazioni di riqualificazione<ref name=":1" />.
Nel 1821 aveva 600 abitanti e, nei documenti dell'epoca, è già chiamata comunemente ''Porto Torres'' e, solo raramente, ''Portotorre''. A partire dal 1825, ai sensi del Regio editto del 24 giugno 1823, fu nominato come maestro della scuola ''Normale'' il reverendo Gommas Giovanni Antonio.<ref>ASCOMSS, ''Archivio Antico'', B. 51, f. 4, cc. 115.</ref> Il movimento del porto e la costruzione della [[Strada statale 131 Carlo Felice|Carlo Felice]], completata nel 1828, determinarono la rinascita del paese. All'epoca i centri abitati erano due: il più grande era abbarbicato sul [[Angellu|colle Angellu]], tutt'intorno alla [[Basilica di San Gavino]], l'altro invece era la borgata portuale. Quest'ultima aveva avuto la costruzione, nel 1826, della [[Chiesa della Beata Vergine della Consolata]]. Con l'espansione urbanistica in poco tempo le due borgate si unirono. Il re [[Carlo Felice]] dopo la sua seconda visita venne persuaso a concedere maggiore autonomia amministrativa e nel 1842, nonostante l'opposizione del Consiglio civico di [[Sassari]]<ref>ASCOMSS, ''Archivio Antico'', B. 62, f. 1, cc. 147-148v.</ref>, nacque il comune di Porto Torres.<ref>Le Regie Patenti dell'11 giugno [[1842]] stabilirono la separazione della borgata di Porto Torres da Sassari ed eressero la medesima a Comune indipendente. La porzione di territorio assegnata al nascituro Municipio fu stabilita dalle Regie Patenti del 12 aprile [[1845]]. Nello specifico, l'art. 2, stabilisce i confini: "…partendo a levante dalla foce di abba corrente, verso il Nuratolu dei Giganti, detta linea passa dinnanzi alla fontana di Querqui, e alla Piscina di Rodi, per giungere a Ponte Pizzinnu o Pontareddu; di là asendendo alla pianura sovrastante, in essa si distende per lungo in linea parallela, da un lato alle terre di Pian di corte, e dall'altro alle terre di Piano di casaggia fino ad arrivare all'Ovile e capanna Barnabò, continuando poscia sulla strada già esistente di detto nome, ed incrociata nel suo corso la strada d'Alghero prosegue direttamente per la stessa via, che prende poco dopo la denominazione di strada del Rosario; e procedendo per la medesima traversa un punto assai rilevato verso il Sud in prospetto alla cascina di Nuragaddu, e di là tocca prima alla Piscina di la Torru di Nuragaddu, indi spiega a sinistra sulla strada antica, che conduce a lu Monti di lì casi sino alla Piscina di Fiori, e seguendo il suo corso costeggia all'Ovest l'anzidetta Piscina Fiori, e all'Est le falde di Monte Rosè, e quindi passa tra li due ovili della Tribuna, e del Faineri che resta incluso nel terreno assegnato a Porto Torres". ASCOMSS, ''Archivio Antico'', B. 70, f. 1, cc. 1-3v.</ref> Nel 1872 si completò la tratta ferroviaria di [[Ferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima|Sassari-Porto Torres]]. In particolare sotto il regime piemontese le rotte tra i maggiori porti toscani e liguri furono concentrate su Porto Torres, facendo rifiorire i traffici marittimi nel Nord Sardegna. Inoltre, durante questo periodo fu iniziata la costruzione del porto moderno. Nel 1820 vennero istituiti a Porto Torres gli uffici doganali Nel 1833 giunsero i primi fondi per l'avvio di opere di manutenzione e miglioramento portuale. Le opere consistettero solo in un prolungamento dei moli, tanto da far sì che [[Proclamazione del Regno d'Italia|alla data della proclamazione del regno]] il porto non aveva subito rilevanti modifiche strutturali.<ref name=":1" />
=== Dal Novecento ad oggi ===
[[File:Porto Torres 1930.jpg|miniatura|Porto Torres negli anni trenta]]
==== Le due guerre mondiali ====
Nella prima metà del [[XX secolo]] l'economia turritana era la somma di [[Pesca commerciale|pesca]] e [[agricoltura]], alle quali stava per aggiungersi come in epoca romana anche l'esportazione di [[Minerale|minerali]]<ref name=":1">{{Cita testo|url=|titolo=Ricerca storica a cura del liceo di Porto Torres}}</ref>.
Nel 1915 il centro urbano subì una forte crisi a causa del conflitto in corso.<ref name=":1" /><ref>{{Cita libro|autore=Attilio Deffenu|wkautore=Attilio Deffenu|autore2=Manlio Brigaglia|autore3=G.M. Cerchi|titolo=Sardegna, la rivista di Attilio Deffenu (1914), ristampa a cura di [[Manlio Brigaglia|M. Brigaglia]] Gallizzi, Sassari, 1976}}</ref> La [[Carcere dell'Asinara|colonia penale]] istituita all'Asinara dal 1885 venne usata come [[Campo di concentramento per prigionieri di guerra dell'isola dell'Asinara|prigione militare]]. Furono imbarcati per l'Asinara {{formatnum:23861}} [[Prigioniero di guerra|prigionieri di guerra]] e tra il 1915 e il 1916 se ne riuscirono a far arrivare vivi sull'isola {{formatnum:23339}}. Circa {{formatnum:8000}} prigionieri morirono per le [[Malattia infettiva|malattie infettive]] e solo {{formatnum:16000}} poterono lasciare l'isola nel 1916. Nel 1919 l'Asinara cessò di essere una prigione militare<ref name=":7" />. L'esportazione del [[ferro]] della Nurra iniziata nel 1916 e che si era interrotta per il pericolo dei [[Sottomarino|sottomarini]] riprese rapidamente nello stesso anno. Per quanto riguarda la pesca a Porto di Torres si registrò il minimo nel periodo precedente alla [[prima guerra mondiale]].<ref name=":1" /> La pesca nel 1925 registrò il suo massimo splendore e si mantenne stazionaria negli anni seguenti. Si verificò nel 1928 il miglioramento dei trasporti marittimi grazie ai migliorati rapporti con i vari porti del Regno. Nel frattempo [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]], [[Piombino]] e [[Trieste]] avevano assorbito la quasi totalità dell'esportazione del minerale di ferro della [[Nurra]]. Nel 1929 il [[Fascismo|movimento fascista]] per sopprimere il fenomeno del [[caporalato]] fondò la ''Compagnia portuale [[Armando Casalini]]''<ref name=":1" />.
Nel 1937 dopo la [[guerra d'Etiopia]] furono deportati all'Asinara diverse centinaia di soldati etiopi. Tra essi vi furono molti membri della nobiltà etiope, inclusa la principessa [[Romanework Haile Selassie]]<ref name=":7">{{Cita web|url=https://www.visiteasinara.com/storia_c.php|titolo=Storia dell'Asinara - L'età contemporanea|accesso=31 agosto 2020}}</ref><ref name="him170">[[Hailé Selassié|Haile Selassie I]], ''My Life and Ethiopia's Progress'', Vol. 2 (1999), p. 170 (translators' footnote)</ref>. Con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] si trovò ad avere nel [[porto di Porto Torres]] un obiettivo di grande interesse militare.<ref name=":1" /> Il 10 maggio 1942 [[Benito Mussolini]] visitò Porto Torres accompagnato da [[Aldo Vidussoni]]<ref>{{Cita web|url=https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL3000006141/12/mussolini-porto-torres.html|titolo=Mussolini a Porto Torres|sito=Archivio Storico Luce|accesso=28 agosto 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL3000006142/12/mussolini-visita-molo-porto-torres-accompagnato-vidussoni-ed-gruppo-autorita.html|titolo=Mussolini visita il molo di Porto Torres accompagnato da Vidussoni ed un gruppo di autorità|sito=Archivio Storico Luce|accesso=28 agosto 2020}}</ref>.
Il 18 aprile 1943 venne bombardata dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]. Nel bombardamento gran parte delle bombe cadde in mare ma diversi ordigni caddero nel centro urbano. Nell'attacco cinque civili rimasero uccisi fra cui due bambine di 11 e 12 anni<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2010/04/18/SP1PO_SP107.html|titolo=Il bombardamento di 67 anni fa - La Nuova Sardegna|sito=Archivio - La Nuova Sardegna|accesso=8 aprile 2020|dataarchivio=8 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200408035209/https://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2010/04/18/SP1PO_SP107.html|urlmorto=sì}}</ref>. Il 25 maggio 1943 alle 9:30 circa l'ex [[baleniera]] riconvertita a peschereccio ''Onda'' durante la sua battuta di pesca impiglia la sua rete su un sommergibile [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleato]]. Poco dopo, il 31 maggio, l{{'}}''Onda'' esce nuovamente dal porto per recuperare le sue reti, ma venne bombardata. Dell'equipaggio rimarranno vivi solo due membri<ref name=":1" />.
==== Il dopoguerra e la svolta industriale ====
[[File:Angelo Nino Vittorio Rovelli.png|miniatura|[[Angelo Rovelli|Angelo "Nino" Rovelli]] nel 1968]]
Al [[Nascita della Repubblica Italiana|referendum del 2 giugno 1946]] la popolazione votò la [[monarchia]] al 51,40% e la [[repubblica]] al 48,60%.<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=A&dtel=02/06/1946&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=31&levsut1=1&lev2=73&levsut2=2&lev3=570&levsut3=3&ne1=31&ne2=73&ne3=730570&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali|sito=elezionistorico.interno.gov.it|accesso=3 settembre 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=F&dtel=02/06/1946&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=31&levsut1=1&lev2=73&levsut2=2&lev3=570&levsut3=3&ne1=31&ne2=73&ne3=730570&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S|titolo=Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali|sito=elezionistorico.interno.gov.it|accesso=3 settembre 2020}}</ref> Nel 1956 mentre la cittadina attraversava una crisi economica dovuta alla crescente [[disoccupazione]] venne istituito un consorzio provinciale incaricato di realizzare una zona industriale nell'agro di Porto Torres nei pressi della Marinella<ref>{{Cita libro|autore=Nella Bazzoni Caria|titolo=Nascita di una città: Porto Torres|collana=Quaderni sardi|editore=Editrice Sarda Press|lingua=italiano|p=64}}</ref>. Fu in questo contesto che l'ingegnere [[Angelo Rovelli]], attirato dal potenziale inespresso dell'area e dalla prospettiva di facili finanziamenti<ref>{{Cita web|url=https://www.cityandcity.it/gli-anni-della-sir/|titolo=Gli anni della SIR|autore=City&City Magazine|sito=City&City Magazine|data=2015-09-16|lingua=it-IT|accesso=2024-02-27}}</ref>, gettò le basi per l'avviamento del futuro [[polo petrolchimico di Porto Torres]], che nascerà ufficialmente nel 1962. Nel febbraio 1960 Porto Torres ottiene il titolo onorifico di [[città]]. Nel 1962 infine fu centro di un'iniziativa di industrializzazione divenendo sede della [[SIR - Società Italiana Resine]] che vi si stabilì con [[Industria petrolchimica|impianti petrolchimici]].
Questo boom industriale segnò profondamente la cittadina: tra il 1961 e il 1971 la popolazione aumentò di {{formatnum:4000}} abitanti e il tasso di crescita fu così prosperoso da far ipotizzare l'arrivo ai {{formatnum:30000}} abitanti entro il 1990<ref name=":1" />. Gli ingenti finanziamenti per la SIR non si arrestarono mai in tutta la prima metà degli anni settanta.<ref name=":8">{{Treccani|angelo-nino-vittorio-rovelli_(Dizionario-Biografico)|ROVELLI, Angelo Nino Vittorio}}</ref>
Tale crescita terminò nel 1981 quando la [[SIR - Società Italiana Resine|SIR]] fallì sotto un debito di tremila miliardi di [[Lira italiana|lire]] e l'azienda venne rilevata dall'[[Eni]], che continuò l'attività del petrolchimico<ref>{{Cita web|url=https://www.sapere.it/enciclopedia/SIR+%28industria+chimica%29.html|titolo=SIR (industria chimica) {{!}} Sapere.it|accesso=27 agosto 2020}}</ref>. Durante il 1998 nel frattempo si procedette all'eliminazione del [[Carcere dell'Asinara|carcere]] di massima sicurezza dell'[[Asinara]] e alla fondazione del [[Parco Nazionale dell'Asinara]]<ref>{{Cita web|url=https://lanostrastoria.corriere.it/2020/05/11/breve-storia-del-carcere-dellasinara/|titolo=Breve storia del carcere dell’Asinara|sito=lanostrastoria.corriere.it|accesso=27 agosto 2020}}</ref>. Negli anni novanta e all'inizio degli [[anni 2000]] ci fu uno sviluppo economico per il [[Porto di Porto Torres|porto]] e conseguentemente per tutta la cittadina. La [[Grande recessione|crisi globale del 2007]] distrusse definitivamente l'economia del polo industriale<ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2008/11/25/news/porto-torres-la-chimica-va-verso-la-chiusura-1.3309276|titolo=Porto Torres, la chimica va verso la chiusura|sito=La Nuova Sardegna|data=25 novembre 2008|accesso=27 agosto 2020}}</ref>. Nel 2010 l'impianto petrolchimico chiuse lasciando in cassa integrazione centinaia di lavoratori. ''Matrìca'', una divisione aziendale dell'[[Eni]] e della [[Novamont]], si impegnò a costruire nella zona dell'ex petrolchimico una fabbrica sulla [[chimica verde]] con lo scopo di assorbire la maggior parte dei lavoratori dell'ex petrolchimico. Porto Torres da [[Industria|polo industriale]] qual era si trova nella difficile situazione di riconvertirsi a [[Turismo|località turistica]]. La [[Zona industriale di Porto Torres|zona industriale della Marinella]] si trova in fase di bonifica e riconversione<ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2020/02/10/news/inaugurata-la-produzione-nel-parco-fotovoltaico-di-porto-torres-1.38450675|titolo=Inaugurata la produzione nel Parco fotovoltaico di Porto Torres|sito=La Nuova Sardegna|data=10 febbraio 2020|accesso=27 agosto 2020}}</ref>, così come tutti gli edifici industriali presenti nel centro cittadino sono stati rimossi o riconvertiti ad altro uso. Il [[Porto di Porto Torres|porto civile]] è stato ampliato e predisposto per il transito turistico<ref>{{Cita web|url=http://www.adspmaredisardegna.it/porto-torres/|titolo=Porto Torres|sito=Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna|data=15 dicembre 2017|accesso=27 agosto 2020}}</ref>.
=== Simboli ===
{{Sequenza immagini
|larghezza =
|titolo = Lo stemma di Porto Torres
|align = left|File:Porto Torres stemma 1895.jpg|Lo stemma di Porto Torres, stampa del 1895|File:Porto Torres stemma storico.svg|Vecchio stemma di Porto Torres fino al 27/09/1993<ref name="heraldry"/><ref name="dati.acs.beniculturali.it">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5956|titolo=Fascicoli comunali|sito=dati.acs.beniculturali.it|accesso=2024-03-07}}</ref>|File:Porto Torres-Stemma.svg|Riproduzione della versione moderna dello stemma adottato con il DPR del 1993/09/27<ref name="dati.acs.beniculturali.it"/>|File:Torre Merlata del Giudicato di Torres.svg|La torre merlata sopra uno scudo triangolare, simbolo della città di Torres e dell'omonimo giudicato.
}}
Riguardante il proprio stemma lo [[statuto comunale]] afferma:<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/attachment//44/statuto-di-autonomia-comunale.pdf|titolo=Statuto di autonomia comunale|accesso=20 agosto 2020|dataarchivio=26 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211226235005/https://www.comune.porto-torres.ss.it/attachment//44/statuto-di-autonomia-comunale.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
{{Citazione|Il comune ha un proprio stemma ed un proprio gonfalone, adottati con deliberazione del consiglio comunale, il cui uso e la cui riproduzione sono consentiti esclusivamente previa autorizzazione del comune. Il colore tradizionale del comune è l'azzurro.}}
Il colore ufficiale di Porto Torres è dunque l'azzurro. Lo stemma del comune presenta caratteristiche standard tipiche di altri stemmi adottati da altri comuni italiani: esso infatti è composto da uno [[scudo sannitico]] di colore [[azzurro Savoia]] (colore come già accennato tradizionale del comune, nonché colore ufficiale dell'Italia dal 1861), una [[Torre (araldica)|torre merlata]] [[Attributi araldici di modifica#Aperto|aperta]] e [[Attributi araldici di modifica#Finestrato|finestrata]] di azzurro, la [[corona muraria]] (atta a simboleggiare il proprio status di Città<ref>{{Cita web|url=http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/caratteristiche_tecniche.html|titolo=Governo Italiano - Ufficio Onorificenze e Araldica|sito=presidenza.governo.it|accesso=20 agosto 2020}}</ref>) e due rami (uno di [[Alloro (araldica)|alloro]] e uno di [[Quercia (araldica)|quercia]]) legati fra di loro dal [[Bandiera d'Italia|nastro tricolore]]. Nella versione ottocentesca dello stemma era rappresentato nella parte bassa dello scudo anche il mare (come rappresentazione della propria portualità), i colori riportati sullo scudo erano contemporaneamente il rosso e il blu e la corona non era quella muraria [[Corona (araldica)|ma quella del marchese]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].<ref name="heraldry">{{Cita web|url=https://www.heraldry-wiki.com/heraldrywiki/index.php?title=Porto_Torres|titolo=Porto Torres - Stemma - Coat of arms - crest of Porto Torres|lingua=en|accesso=20 agosto 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.archivi.beniculturali.it/dga/uploads/documents/Sussidi/6_SussXI_s_559_631.pdf|titolo=Insegne e simboli. Araldica pubblica e privata, medievale e moderna|accesso=20 agosto 2020|dataarchivio=16 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141216222635/http://www.archivi.beniculturali.it/dga/uploads/documents/Sussidi/6_SussXI_s_559_631.pdf|urlmorto=sì}}</ref> Se la maggior parte delle caratteristiche sono state adottate molto probabilmente nel periodo di amministrazione [[Regno d'Italia (1861-1946)|sabauda]] prima e [[italia]]na poi, la torre merlata risulta essere indubbiamente un'eredità del [[Giudicato di Torres]].
=== Onorificenze ===
Al seguito del fiorente sviluppo industriale il comune venne onorificato del titolo di Città con il [[Decreto del presidente della Repubblica|D.P.R.]] del 16/02/1960.
{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|data = 16 febbraio 1960<ref name="Ufficio araldico - Fascicoli comunali" />
|motivazione =
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Vedi anche|Monumenti di Porto Torres}}
=== Architetture religiose ===
[[File:Porto Torres - Basilica di San Gavino
* [[Basilica di San Gavino, San Proto e San Gianuario]]
* [[Chiesa della Beata Vergine della Consolata]] (1826), chiesa in stile [[Neoclassicismo|Neoclassico]] progettata dall'architetto [[Giuseppe Cominotti]];
* [[Chiesette di San Gavino a mare e Santu Bainzu ischabizzaddu|Chiesa di San Gavino a Mare]] (1850), nota anche come chiesa di ''Balai vicino'', posa le sue fondamenta in prossimità della spiaggia di [[Balai (Porto Torres)|Balai]];<ref>{{Cita web|url=https://monumentiaperti.com/it/monumenti/chiesa-di-balai-vicino-e-ipogei/|titolo=Chiesa di Balai Vicino e ipogei|autore=Marta Littera|sito=Monumenti Aperti|accesso=20 agosto 2020|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Chiesette di San Gavino a mare e Santu Bainzu ischabizzaddu|Chiesa di Santu Bainzu Ischabizzaddu]], nota anche come chiesa di ''Balai lontano'', sorge sul costone di roccia dove si tramanda siano stati [[Decapitazione|decapitati]] i tre martiri il 25 e 27 ottobre del 303 d.C.;
* [[Cappella austro-ungarica di Sant'Efisio e San Gavino]] (1915), costruita dai prigionieri di guerra austro-ungarici confinati all'Asinara negli anni dal 1915 al 1916<ref>{{Cita web|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=206379|titolo=Sardegna DigitalLibrary - Immagini - Cappella austro-ungarica di cala Reale|accesso=31 agosto 2020|dataarchivio=4 aprile 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230404165828/http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=206379|urlmorto=sì}}</ref>;
* [[Ossario austro-ungarico dell'Asinara|Ossario austro-ungarico]] (1936), ossario eretto per ospitare i resti dei 7048 militi [[Impero austro-ungarico|austro-ungarici]] deceduti durante la detenzione nella [[Campo di concentramento per prigionieri di guerra dell'isola dell'Asinara|colonia penale]].<ref>{{Cita web|url=https://monumentiaperti.com/it/monumenti/asinara-ossario/|titolo=Asinara. Ossario|data=26 agosto 2020|accesso=26 agosto 2020|dataarchivio=28 agosto 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220828142642/https://monumentiaperti.com/it/monumenti/asinara-ossario/|urlmorto=sì}}</ref>
=== Architetture civili ===
[[File:Porto Torres Palazzo del Marchese.jpg|alt=|miniatura|Il palazzo del marchese]]
*[[Palazzo del Marchese]], palazzo neoclassico edificato su disegno di [[Giuseppe Cominotti]];
*[[Museo del porto]] (1872), esempio di architettura industriale dell'Ottocento, è nata come piccola stazione ferroviaria;
* [[Scuola elementare Edmondo De Amicis|Scuola Elementare De Amicis]] (1912), il più antico edificio scolastico corrispondente a tutti i canoni architettonici delle scuole ottocentesche;<ref>{{Cita web|url=https://monumentiaperti.com/it/monumenti/scuola-elementare-de-amicis/|titolo=Scuola Elementare De Amicis|autore=Marta Littera|sito=Monumenti Aperti|accesso=27 agosto 2020|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Complesso industriale della Ferromin S.A.|Complesso industriale della Ferromin]], eretto nei primi anni del Novecento è stato per anni la spina dorsale dell'economia cittadina;<ref>{{Cita web|url=https://monumentiaperti.com/it/monumenti/fornaci-e-area-ferromin/|titolo=Fornaci e area Ferromin|autore=Marta Littera|sito=Monumenti Aperti|accesso=29 agosto 2020}}</ref>
*[[Stazione di Porto Torres Marittima]] (1872), edificio ottocentesco capolinea della [[Ferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima|ferrovia Ozieri-Chilivani-Porto Torres Marittima]];
* [[Cala d'Oliva|Borgo di Cala d'Oliva]], situato sull'isola dell'Asinara è l'insediamento storico dell'isola abbandonato dalla fine dell'Ottocento;
* [[Faro di Punta Scorno]] (1854), situato all'Asinara è uno dei più antichi fari della Sardegna;
* [[Stazione semaforica di Punta Scorno]]; stazione semaforica marittima situata nei pressi dell'omonimo faro;
* [[Palazzo Reale (Asinara)|Palazzo della Direzione della Stazione Sanitaria]], è stato l'edificio principale della Stazione Sanitaria, costruito subito dopo l'espropriazione dell'isola;
* [[Ospedale di Cala Reale]] (1889)<ref>{{Cita web|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=207594|titolo=Sardegna DigitalLibrary - Immagini - L'edificio dell'ex Ospedale a Cala Reale|accesso=31 agosto 2020|dataarchivio=18 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201018125644/http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=207594|urlmorto=sì}}</ref>;
* [[Stazione sanitaria marittima dell'Asinara|Stazione Sanitaria Marittima Quarantenaria di Cala Reale]], edificio destinato ad ospitare i malati in osservazione ed i magazzini della sanità<ref>{{Cita web|url=http://www.parks.it/parco.nazionale.asinara/cen_dettaglio.php?id=140|titolo=Parco Nazionale dell'Asinara: Centri Visita: Ex Stazione Sanitaria|accesso=31 agosto 2020}}</ref>.
=== Architetture militari ===
[[File:AbbacurrentePT.jpg|miniatura|alt=|La torre di Abbacurrente]]
* [[Torre del Porto (Porto Torres)|Torre aragonese]] (1325), la sua costruzione è dovuta all'ammiraglio [[Francesco Carroz]] nel 1325;
* [[Torre della Finanza (Porto Torres)|Torre della Finanza]] (1525), torre posta sul versante settentrionale dell'[[Isola Piana (Porto Torres)|Isola Piana]];
* [[Torre di Abbacurrente]] (1571); torre di avvistamento alle porte della cittadina;
* [[Torre di Trabuccato]] (1609), la torre difensiva più antica dell'[[Asinara|isola dell'Asinara]];
* [[Torre di Cala d'Oliva]] (1611), la torre costruita nell'omonima località sull'[[Asinara|isola dell'Asinara]];
* [[Torre di Cala d'Arena]] (1611), a differenza delle altre torri dell'isola che continuarono a essere utilizzate anche nei secoli successivi non molti anni dopo fu abbandonata;
* [[Castello dell'Asinara]], è un edificio fortificato medievale nell'isola dell'Asinara;<ref>{{Cita web|url=http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=189738&v=2&c=9448&idsito=23|titolo=SardegnaCoste - Patrimonio Conservatoria - Torri costiere - Fortezza Castellaccio {{!}} Asinara, Porto Torres|accesso=31 agosto 2020}}</ref>
* [[Batteria antinave di Ponte romano|Batteria antinave di Ponte romano SR414]] (1873), linea di difesa della [[Regia Marina|Regia marina]] su un'altura che domina il golfo a monte del [[Riu Mannu (Porto Torres)|Riu Mannu]];<ref>{{Cita web|url=https://monumentiaperti.com/it/monumenti/batteria-antinave-di-ponte-romano/|titolo=Batteria antinave di Ponte romano|autore=Marta Littera|sito=Monumenti Aperti|accesso=20 agosto 2020}}</ref>
* [[Carcere dell'Asinara|Complesso carcerario dell'Asinara]] (1885), ex carcere di massima sicurezza e prigione di guerra di rilevanza nazionale;<ref>{{Cita web|url=http://www.parcoasinara.org/it/|titolo=Parco Nazionale dell'Asinara|accesso=30 agosto 2020|dataarchivio=19 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200819114825/http://www.parcoasinara.org/it|urlmorto=sì}}</ref>
===
[[File:Porto Torres, parco di San Gavino (01).jpg|miniatura|Parco San Gavino|alt=|destra]]
; Piazze storiche
:* Piazza [[Umberto I di Savoia|Umberto I]], la piazza principale cittadina, sede del [[Comune|Municipio]];
:* Piazza Garibaldi, la seconda storica piazza cittadina poco distante dalla [[Torre del Porto (Porto Torres)|torre del porto]].
=== Siti archeologici ===
[[File:Turris Libisonis 4.jpg|thumb|right|Il parco archeologico Turris Libisonis]]
* [[Necropoli di Su Crucifissu Mannu]]
* [[Domus de
* [[Colonia Iulia Turris Libisonis|Parco archeologico Turris Libisonis]], situato nella zona nord-ovest della cittadina, ospita l'antica città romana di Turris Libissonis e la maggior parte dei monumenti romani di Porto Torres.<ref>{{Cita web|url=http://www.liceo-portotorres.it/383/monumenti/area_archeo.html|titolo=Monumenti|accesso=31 agosto 2020}}</ref>
*il 24 marzo 2025 è stata scoperta una [[necropoli]] sulle rive del [[Fiume Santo]], a pochi passi dalla villa romana venuta alla luce nell’estate del 1983.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Mariangela Pala|url=https://www.unionesarda.it/cultura/porto-torres-scoperta-una-necropoli-nella-zona-di-fiume-santo-qzyfvyta|titolo=Porto Torres, scoperta una necropoli nella zona di Fiume Santo|sito=L'Unione Sarda.it|data=2025-03-25|accesso=2025-03-26}}</ref>
===
; Aree protette
:* [[Santuario per i mammiferi marini]];
:*
:* [[Area marina protetta Isola dell'Asinara]].
; Parchi
:* Parco [[san Gavino]], il principale parco cittadino che sorge ricalcando i confini dell'antico quartiere di san Gavino, uno dei quartieri storici a oggi completamente demolito;
:* Parco [[Robert Baden-Powell]], il più ampio parco cittadino;
:* Pineta di La Farrizza, una grande pineta artificiale situata appena fuori città.
==Società==
=== Evoluzione demografica ===
L'evoluzione demografica subisce un forte incremento grazie all'[[industrializzazione]], stabilizzandosi poi con il crollo del settore.
{{Demografia/Porto Torres}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2019 a Porto Torres risultavano residenti 499 cittadini stranieri. Le nazionalità più numerose erano:<ref>[http://demo.istat.it/str2019/query.php?lingua=ita&Rip=S5&Reg=R20&Pro=P090&Com=58&paese=A9999&submit=Tavola Tavola ISTAT 31-12-2019]</ref>
* [[Nigeria]]: 61
* [[Romania]]: 56
* [[Serbia]]: 45
* [[Senegal]]: 34
* [[Polonia]]: 32
* [[Ghana]]: 29
* [[Somalia]]: 24
* [[Costa d'Avorio]]: 22
* [[Cina]]: 20
=== Lingue e dialetti ===
Porto Torres
* Negli aggettivi possessivi "''sòia/sòiu''" e "''tòia/tòiu''" ("sua/suo" e "tua/tuo") non si pronuncia la ''i'', quindi "''sòa/sòu"'', "''tòa/tòu''".
Può annoverare come esponente linguistico il poeta [[Gian Paolo Bazzoni]], figlio del poeta e scrittore ''Peppino Bazzoni "Marinaru"''<ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2014/02/13/news/lo-scrittore-che-faceva-sorridere-1.8663131|titolo=Lo scrittore che faceva sorridere|sito=La Nuova Sardegna|data=14 febbraio 2014|lingua=it|accesso=22 maggio 2021}}</ref>.
=== Tradizione e folclore ===
[[File:Porto Torres Festa di San Gavino 1800ca.jpg|alt=|miniatura|Dipinto raffigurante la Festa di san Gavino]]
La festa del santo patrono coincide con la domenica di [[Pentecoste]] ed è detta ''Festha manna'': nei tre giorni della festa la strada che porta da viale Indipendenza al corso Vittorio Emanuele passando per la [[Basilica di San Gavino, San Proto e San Gianuario|basilica di San Gavino]] è popolata da chioschi e bancarelle di ogni tipo, e nelle settimane a cavallo della festa il comune organizza diversi eventi musicali e culturali nelle zone di [[Balai (Porto Torres)|Balai]] o a ridosso del municipio. La tradizione, ormai quasi totalmente abbandonata, prevedeva che gli abitanti di [[Sassari]], [[Sorso]] e dintorni arrivassero a piedi sino alla basilica di san Gavino per celebrare la messa della mezzanotte.<ref>{{Cita web|url=https://www.sassarioggi.it/porto-torres/pellegrinaggio-martiri-san-gavino-proto-gianuario-porto-torres-23-maggio-2023/|titolo=Da Sassari a Porto Torres a piedi per onorare i santi martiri|sito=Sassari Oggi - notizie da Sassari|data=2023-05-23|lingua=it-IT|accesso=2024-02-21}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/it/novita/news/Festha-Manna-2023-il-programma-completo/|titolo=Festha Manna 2023, il programma completo|sito=Comune di Porto Torres|lingua=it|accesso=2024-02-21}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.arcidiocesisassari.it/2022/05/29/veglia-di-pentecoste-e-pellegrinaggio-verso-la-tomba-dei-martiri/|titolo=Veglia di Pentecoste e pellegrinaggio notturno|autore=Paolo Frulio- WebagencyPN, Michele Spanu|sito=Arcidiocesi di Sassari - Sito ufficiale|data=2022-05-29|lingua=it-IT|accesso=2024-02-21}}</ref>[[File:Porto Torres sede parco nazionale dell'Asinara.jpg|miniatura|La sede del parco nazionale dell'Asianra]]25 ottobre: Santu Bainzu ischaibizzaddu. Die natalis del martirio di san Gavino presso la [[Chiesette di San Gavino a mare e Santu Bainzu ischabizzaddu|chiesetta di Balai lontano]] (detta anche Santu Bainzu ischaibizzaddu) la mattina si celebra la santa messa e dopo si percorre una piccola processione dalla chiesetta di Balai lontano fino alla chiesetta di Balai vicino (detta pure Santa Maria di Balai) da qualche anno a questa processione si sono aggiunti i cavalieri a cavallo (dopo aver rispolverato una antica tradizione) che accompagna i fedeli fino a Balai vicino, dove nella baia di Balai ci sono ad attenderli i [[Gozzo (barca)|gozzi]] che attendono la benedizione del prete.
25 aprile: Santu Bainzeddu, patrono dei [[Massaio|massai]]. Messa nella chiesetta di Balai lontano, benedizione dei campi e processione.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
A Porto Torres è attiva la sede amministrativa del [[Parco nazionale dell'Asinara|Parco Nazionale dell'Asinara]]<ref>{{Cita web|url=http://www.parcoasinara.org/|titolo=Parco Nazionale dell'Asinara|accesso=28 agosto 2020}}</ref>, della [[Capitaneria di porto|Capitaneria]] del [[Porto di Porto Torres]]<ref>{{Cita web|url=https://www.guardiacostiera.gov.it/organizzazione/Pages/capitaneria-di-porto-di-porto-torres.aspx|titolo=Capitaneria di Porto Torres|accesso=28 agosto 2020}}</ref>, dell'unità territoriale dell'ufficio di sanità marittima aerea dell'[[USMAF]] di Campania e Sardegna<ref>{{Cita web|url=https://www.indicepa.gov.it/ricerca/n-dettagliouffici.php?prg_ou=124764|titolo=iPA - Indice delle Pubbliche Amministrazioni|accesso=28 agosto 2020}}</ref> e della sede operativa della [[Soprintendenza Archeologica|soprintendenza archeologica]] di Sassari e Nuoro<ref>{{Cita web|url=http://sabap_ssnu.beniculturali.it/it/460/sede-operativa-di-porto-torres|titolo=Sede operativa di Porto Torres|sito=sabap_ssnu.beniculturali.it|data=9 giugno 2020|accesso=29 agosto 2020|urlmorto=sì}}</ref>
== Cultura ==
===
==== Biblioteche ====
La biblioteca comunale di Porto Torres è intitolata ad [[Antonio Pigliaru]] ed è l'unica in tutta la città<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Servizi/Servizi-al-cittadino/Biblioteca|titolo=Biblioteca|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=7 aprile 2020|dataarchivio=12 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200812083507/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Servizi/Servizi-al-cittadino/Biblioteca|urlmorto=sì}}</ref>.
==== Ricerca ====
Nell'ambito della ricerca scientifica dal 2012 è presente il polo creato dal progetto Matrìca<ref>{{Cita web|url=http://www.matrica.it/research.asp?ver=it#.XM9DB5MzbBJ|titolo=Matrìca {{!}} Chi siamo {{!}} Ricerca e sviluppo|accesso=5 maggio 2019}}</ref>, una ''joint venture'' di [[Versalis]] e [[Novamont]]<ref>{{Cita web|url=https://www.matrica.it/matrica.asp?ver=it|titolo=Matrìca {{!}} Chi siamo {{!}} Azienda|sito=www.matrica.it|accesso=2022-10-22}}</ref>. Tale centro include un laboratorio di sintesi chimica, un laboratorio di analisi chimico-fisica e 7 impianti pilota. Nel Centro Ricerche operano tecnici impegnati nel campo di sviluppo di nuove tecnologie di produzione di materie prime da fonti rinnovabili ed un nuovo modello di economia che coinvolge industria, agricoltura, ambiente ed economia locale in un grande progetto di riqualificazione e innovazione.
==== Scuole ====
[[File:Istituto tecnico nautico Porto Torres.jpg|miniatura|L'[[Istituto Tecnico Nautico|istituto tecnico nautico]] di Porto Torres dove [[Andrea Parodi]] dapprima vi studiò per poi tornarci a insegnare [[Barcarola|marinaresca]]]]
Porto Torres possiede in tutto 21 complessi scolastici suddivisi fra [[Scuola dell'infanzia|scuole dell'infanzia]], [[Scuola primaria|elementari]] e [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|medie]], [[Liceo (scuola)|licei]] e [[Istituto tecnico superiore|istituti tecnici]].<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Servizi/Servizi-al-cittadino/Educazione-e-scuola/Scuole-dellobbligo-a-Porto-Torres|titolo=Scuole dell'obbligo a Porto Torres|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=8 aprile 2020|urlmorto=sì|dataarchivio=13 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160413162354/http://comune.porto-torres.ss.it/Servizi/Servizi-al-cittadino/Educazione-e-Scuola/Scuole-dellobbligo-a-Porto-Torres}}</ref> Dei 21 complessi presenti 20 sono [[Istruzione pubblica|statali]] ed 1 paritario<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/sardegna/59-porto-torres/86-scuole/|titolo=Scuole Porto Torres (SS) - pubbliche e private|sito=Tuttitalia.it|accesso=8 aprile 2020}}</ref>. Dei complessi scolastici il più conosciuto è l'[[Istituto tecnico nautico]]<ref>{{Cita web|url=http://iispaglietti.edu.it/|titolo=Home|sito=iispaglietti.edu.it|accesso=8 aprile 2020}}</ref>.
È inoltre sede di una [[scuola civica]] musicale che offre una didattica in molti ambiti della musica strumentale e vocale<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Servizi/Servizi-al-cittadino/Scuola-Civica-di-Musica-Fabrizio-De-Andre|titolo=Scuola Civica di Musica|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=5 maggio 2019|dataarchivio=5 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190505201926/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Servizi/Servizi-al-cittadino/Scuola-Civica-di-Musica-Fabrizio-De-Andre|urlmorto=sì}}</ref>.
[[File:Porto Torres - Antiquarium Turritano (04).JPG|miniatura|Antiquarium Turritano]]
==== Musei ====
*[[Antiquarium Turritano]], museo archeologico nazionale<ref>{{Cita web|url=http://cmusei.beniulturali.it/musei?mid=6029&nome=museo-archeologico-nazionale-antiquarium-turritano-e-area-archeologica|titolo=Museo Archeologico Nazionale Antiquarium Turritano e area archeologica|urlmorto=sì}}</ref> che conserva vestigia e suppellettili romane e medievali.
*[[Museo del porto]], edificio storico che ospita una mostra di vela latina e reperti riguardanti la storia e la cultura del mare;
*Museo Andrea Parodi, mostra permanente situata all'interno del [[Palazzo del Marchese]] dedicata ad [[Andrea Parodi]].
=== Media ===
==== Stampa ====
* In città (''In...città''), periodico mensile di cronaca, cultura e sport attivo dal 1998<ref>{{Cita web|url=https://carloeletti.wordpress.com/chi-sono/|titolo=Cos’è “in…Città”?|sito=Il Blog di Carlo Eletti|data=27 novembre 2007|accesso=28 agosto 2020}}</ref><ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Editoria/Periodici-cittadini|titolo=Periodici cittadini|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=28 agosto 2020|urlmorto=sì|dataarchivio=7 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141107095752/http://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Editoria/Periodici-cittadini}}</ref>;
* Il Corriere del Turritano, periodico bisettimanale che affronta principalmente i temi della cronaca, della politica, dello sport, dell'Asinara e dell'archeologia<ref name=":3" />;
* La Voce Turritana, periodico che affronta i temi della politica, della cultura, dello sport cittadino e temi di carattere generale attivo dal 2004<ref name=":3" />.
==== Radio ====
Radio del Golfo, fondata nel 1975 trasmette 24 ore su 24 via web e in FM in alcune zone della Sardegna<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Editoria/Radio-del-Golfo|titolo=Radio del Golfo|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=28 agosto 2020|dataarchivio=28 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210128140823/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Editoria/Radio-del-Golfo|urlmorto=sì}}</ref>.
=== Teatro ===
[[File:Porto Torres Teatro A. Parodi.jpg|miniatura|Il teatro dedicato ad [[Andrea Parodi]]]]
È sede del teatro comunale [[Andrea Parodi]], con una capienza di 625 posti a sedere.
=== Cinema ===
Il film del 2018 [[Nastro d'argento al migliore soggetto]] ''[[Ovunque proteggimi]]'' di [[Bonifacio Angius]] è parzialmente girato a Porto Torres<ref>{{Cita web|url=https://www.bestmovie.it/news/nastri-dargento-2019-il-traditore-di-bellocchio-parte-in-pole-position-ecco-tutte-le-nomination/697852/|titolo=Nastri d'argento 2019: Il traditore di Bellocchio parte in pole position. Ecco tutte le nomination|autore=Pierre Hombrebueno|sito=Best Movie|data=30 maggio 2019|accesso=28 agosto 2020}}</ref>.
=== Musica ===
Porto Torres è sede del [[Coro polifonico turritano]], un coro a voci miste di 30 elementi fondato nel 1959<ref>{{Cita web|url=http://coropolifonicoturritano.it/|titolo=Coro Polifonico Turritano|autore=Lucia Daino|sito=Coro Polifonico Turritano|lingua=it|accesso=10 ottobre 2020}}</ref>.
=== Eventi ===
Alla fine del mese di agosto si svolge la manifestazione "Suoni & Sapori"<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Calendario-Eventi/Suoni-Sapori-VIII-Edizione|titolo=Suoni & Sapori {{!}} VIII Edizione|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=20 agosto 2020|urlmorto=sì|dataarchivio=26 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211226233002/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Calendario-Eventi/Suoni-Sapori-VIII-Edizione}}</ref> che abbina la degustazione dei prodotti tipici sardi con concerti di vari artisti dell'isola. La Giornata dello sport, un open day che promuove lo sport per bambini, giovani e adulti, si svolge con cadenza annuale.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Calendario-Eventi/Giornata-dello-sport-2019|titolo=Giornata dello sport 2019|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=20 agosto 2020|dataarchivio=26 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211226230139/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Calendario-Eventi/Giornata-dello-sport-2019|urlmorto=sì}}</ref> Dal punto di vista musicale è presente Il "Festival Internazionale di Musiche Polifoniche Voci d'Europa” a cura del [[Coro polifonico turritano]].<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Calendario-Eventi/Voci-dEuropa-2019-Evento-di-apertura|titolo=Voci d'Europa 2019 {{!}} Evento di apertura|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=20 agosto 2020|urlmorto=sì|dataarchivio=13 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200813111822/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Calendario-Eventi/Voci-dEuropa-2019-Evento-di-apertura}}</ref> La "Regata del pescatore" è un evento che rievoca uno spaccato della giornata tipica del pescatore degli inizi del secolo scorso: gli equipaggi in gara si sfidano in una gara di pesca utilizzando però esclusivamente strumentazioni e tecniche del passato, come [[Canottaggio|vogare]] con pesanti remi di legno all'interno di un [[Gozzo (barca)|gozzo]] e trovare un punto di pesca senza ausilio del [[Sistema di posizionamento globale|GPS]].<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Calendario-Eventi/Regata-del-pescatore-XII-edizione|titolo=Regata del pescatore {{!}} XII edizione|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=20 agosto 2020|dataarchivio=25 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201125142640/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Calendario-Eventi/Regata-del-pescatore-XII-edizione|urlmorto=sì}}</ref>
== Geografia antropica ==
{{Immagine grande|Porto Torres veduta del 2008.jpg|600px|Porto Torres nel 2008}}
=== Urbanistica ===
Il comune di Porto Torres è suddiviso in due parti: l'isola dell'Asinara e la città insulare.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.porto-torres.ss.it/attachment//2568/2-s.r.a.-sintesi-non-tecnica.pdf|titolo=Piano urbanistico comunale 2014|accesso=19 agosto 2020|dataarchivio=21 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211021103236/https://www.comune.porto-torres.ss.it/attachment/2568/2-s.r.a.-sintesi-non-tecnica.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
* L'isola dell'Asinara: un territorio che ha una superficie pari a circa la metà della superficie territoriale comunale, si caratterizza per il patrimonio storico ed ambientale di assoluta rilevanza. Sebbene l'Asinara sia stata storicamente abitata prima dell'istituzione del [[Carcere dell'Asinara|carcere]], nessuno risiede o può risiedere stabilmente all'interno del [[Parco nazionale dell'Asinara|parco nazionale]].
Per quanto riguarda il centro abitato, essa può essere suddivisa in 3 sezioni: la città continua, l'insediamento rur-urbano e l'[[Zona industriale di Porto Torres|area industriale]].
* La città continua: si origina dal nucleo storico, ovvero quello della [[Colonia romana|Colonia Iulia]] sorta nei pressi della costa poco distante dalla foce del [[Riu Mannu (Porto Torres)|Riu Mannu]]. Attualmente consiste in un agglomerato urbano formato da un reticolo viario che connette isolati a bassa densità abitativa. Il centro urbano attuale è attualmente formato da nove [[Quartiere|quartieri]]; i più periferici quelli del "Villaggio Satellite" e di "Serra li Pozzi".
* L'insediamento rur-urbano: nel gergo urbanistico "rururbano" definisce una zona abitata non ancora del tutto urbanizzata che rimane a metà fra il rurale e l'urbano. L'insediamento rur-urbano di Porto Torres è l'area che si sviluppa prevalentemente lungo la [[Strada statale 131 Carlo Felice|Carlo Felice]] contigua alla città continua e sulla maglia viaria che penetra lungo all'interno dell'area rurale vera e propria.
* L'[[Zona industriale di Porto Torres|area industriale]]: creata negli anni sessanta grazie agli [[Cassa del Mezzogiorno|incentivi rivolti al Mezzogiorno]], si tratta di un'area di circa {{M|23|u=km²}}. Oltre che per il grosso impianto del petrochimico si caratterizza per le diverse aree adibite per le piccole e medie industrie di artigianato.
=== Suddivisioni storiche ===
[[File:Porto Torres 1879.jpg|alt=|miniatura|Porto Torres nel 1879 con i due quartieri storici ben suddivisi ma in fase di unificazione]]
{{Citazione|Partendo a levante dalla foce di abba corrente, verso il Nuratolu dei Giganti, detta linea passa dinnanzi alla fontana di Querqui, e alla Piscina di Rodi, per giungere a Ponte Pizzinnu o Pontareddu; di là asendendo alla pianura sovrastante, in essa si distende per lungo in linea parallela, da un lato alle terre di Pian di corte, e dall'altro alle terre di Piano di casaggia fino ad arrivare all'Ovile e capanna Barnabò, continuando poscia sulla strada già esistente di detto nome, ed incrociata nel suo corso la strada d'[[Alghero]] prosegue direttamente per la stessa via, che prende poco dopo la denominazione di strada del Rosario; e procedendo per la medesima traversa un punto assai rilevato verso il Sud in prospetto alla cascina di Nuragaddu, e di là tocca prima alla Piscina di la Torru di Nuragaddu, indi spiega a sinistra sulla strada antica, che conduce a lu Monti di lì casi sino alla Piscina di Fiori, e seguendo il suo corso costeggia all'Ovest l'anzidetta Piscina Fiori, e all'Est le falde di Monte Rosè, e quindi passa tra li due ovili della Tribuna, e del Faineri che resta incluso nel terreno assegnato a Porto Torres.|Art. 2 delle [[Regie patenti]] del 12 aprile 1845 che stabiliscono la porzione di territorio assegnata al nascituro municipio<ref>ASCOMSS, Archivio Antico, B. 70, f. 1, cc. 1-3v.</ref>}}
Storicamente la zona moderna ha avuto due centri storici ben separati: quello sopra il colle di [[Angellu|Monte Angellu]] attorno alla [[Basilica di San Gavino, San Proto e San Gianuario|Basilica di San Gavino]], dove viveva gente proveniente da [[Sorso]], dalla [[Nurra]] e da zone limitrofe, e quello sulla costa nei pressi del Molo antico popolato invece da gente de [[La Maddalena]], della [[Corsica]] della [[Capraia Isola|Capraia]], da [[Napoli]] e da [[Genova]] che aveva come riferimento la [[Chiesa della Beata Vergine della Consolata|Chiesa della Consolata]].<ref>{{Cita libro|autore=Nella Bazzoni Caria|titolo=Nascita di una città: Porto Torres|collana=Quaderni sardi|editore=Editrice Sarda Press|lingua=italiano|p=5}}</ref> Sul colle di Monte Angellu abitavano i "Bainzini", che vivevano di agricoltura ed allevamento, mentre sulla costa abitavano i "Portotorresi''"'', che vivevano di pesca e commercio marittimo. La divisione fisica è stata per molto tempo anche sociale: entrambi gli schieramenti mal si sopportavano l'un l'altro e proprio per questo motivo vivevano in due centri urbani separati. Solo con la crescita demografica e la conseguente espansione urbanistica i due centri andarono ad unirsi dando vita ad un unico centro abitato nel 1884<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/portotorressparita/photos/a.1016223428416126/1016223508416118/?type=3|titolo=PORTO TORRES SPARITA|accesso=19 agosto 2020}}</ref>.
== Economia ==
=== Turismo ===
[[File:Cala Reale - Asinara, Sardinia.jpg|alt=|miniatura|Il molo di Cala Reale all'[[Parco nazionale dell'Asinara|Asinara]]]]
Il [[turismo]] dal 2008 ha subito una notevole crescita con un importante sviluppo di quello balneare e culturale. Di notevole importanza turistica è il [[porto di Porto Torres|porto]] che rimane uno scalo di rilevanza internazionale. Lo scalo turritano non accoglie navi da crociera, anche se dal 2018 sono stati avviati lavori di adeguamento per superare questa mancanza<ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2020/12/16/news/porto-torres-fondali-piu-profondi-per-le-navi-crociera-e-merci-1.39666649|titolo=Porto Torres, fondali più profondi per le navi crociera e merci|sito=La Nuova Sardegna|data=16 dicembre 2020|lingua=it|accesso=22 maggio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lavoripubblici.it/bandi/Adeguamento-delle-infrastrutture-portuali-di-rilievo-nazionale-HUB-portuale-di-Porto-Torres/5640|titolo=Adeguamento delle infrastrutture portuali di rilievo nazionale. HUB portuale di Porto Torres|sito=Lavoripubblici|data=21 maggio 2021|lingua=it|accesso=22 maggio 2021}}</ref>. Il porto principalmente è organizzato per lo scalo di navi passeggeri di linea, commerciali e pescherecci. Il porticciolo turistico ospita numerose barche da diporto.
Con il passare degli anni il turismo è stato costantemente incentivato con l'attivazione di info-points turistici<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Argomenti/Porto-Torres-Turismo/Informazioni-Turistiche|titolo=Informazioni Turistiche|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=7 aprile 2020|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Argomenti/Porto-Torres-Turismo/Cosa-fare|titolo=Cosa fare|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=7 aprile 2020|urlmorto=sì}}</ref> e con l'organizzazione di eventi.<ref>{{Cita web|url=https://www.alguer.it/notizie/n.php?id=6102|titolo=A Portotorres il concerto de “I Nomadi”|sito=Alguer.it|accesso=7 aprile 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.buongiornoalghero.it/contenuto/0/21/121155/porto-torres-concerto-di-mauro-uselli-in-basilica|titolo=Porto Torres: concerto di Mauro Uselli in Basilica|sito=BuongiornoAlghero.it|accesso=7 aprile 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.unionesarda.it/articolo/spettacoli/2019/09/19/dj-jad-il-grande-concerto-al-balai-arena-7-929789.html|titolo=Dj Jad, il grande concerto al Balai Arena|sito=L'Unione Sarda.it|data=19 settembre 2019|accesso=7 aprile 2020}}</ref>
===
{{Vedi anche|Zona industriale di Porto Torres}}
Porto Torres ospita un'estesa zona industriale che ospita piccole e medie industrie. Anche se formalmente istituita nel 1954, le attività di tipo industriale esistevano già dai primi del Novecento. Fino agli anni ottanta la zona industriale di Porto Torres era motore economico di tutto il nord Sardegna. Dopo il crac della [[SIR - Società Italiana Resine|SIR]] però la sua importanza è andata col tempo a scemare toccando i suoi minimi storici nel 2010 al seguito della [[Grande recessione]].
Dal [[2009]] molti impianti hanno visto apparire transenne ai propri cancelli. Nel 2010 fallì il [[petrolchimico]] dell'[[Eni]], provocando un effetto domino con la chiusura della maggior parte delle aziende lasciando senza lavoro e in [[Cassa integrazione guadagni|cassa integrazione]] numerosi lavoratori. Matrica, una divisione aziendale dell'[[Eni]] e della [[Novamont]], nel 2012 ha avviato i lavori sulla costruzione di un polo sulla [[Chimica verde]], già in agenda diversi mesi prima.
===
Persistono attività tradizionali di [[pesca (attività)|pesca]], la quale ha avuto il suo massimo splendore nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] e una rapida discesa e stabilizzazione già nei primi [[Anni 1970|anni Settanta]] (dovuto ai ritmi di pesca insostenibili e all'abuso della [[pesca a strascico]]). Sempre nei primi anni Settanta la pesca turritana rappresentava un terzo del pescato dell'intera [[Sardegna]]<ref>È da considerare che all'epoca il compartimento marittimo di Porto Torres inglobava nella sua giurisdizione anche le aree marittime di [[Bosa]], [[Alghero]], [[Stintino]] e [[Castelsardo]]. Dei 187.561,00 Kg di pescato del luglio 1971, solo 88.301,00 Kg derivano esclusivamente dall'area marittima del comune di Porto Torres. (Nella Bazzoni Caria, ''Nascita di una città: Porto Torres'', in ''Quaderni sardi'', Editrice Sarda Press, p. 87)</ref>, caratterizzata dalla pescagione del [[pesce azzurro]] e da una flotta peschereccia di un certo volume e modernità.<ref name=":2" /><ref>{{Cita libro|autore=Nella Bazzoni Caria|titolo=Nascita di una città: Porto Torres|collana=Quaderni sardi|editore=Editrice Sarda Press|lingua=italiano|p=87}}</ref> Dagli anni novanta in poi i cambi del mercato e i mancati investimenti ne causarono un drastico tracollo, trasformandola in un'attività economica di marginale importanza.<ref>{{Cita web|url=https://www.olbia.it/mercato-ittico-tre-milioni-di-euro-per-la-riqualificazione|titolo=Mercato Ittico: tre milioni di euro per la riqualificazione|autore=www.dodify.com|sito=olbiapuntoit|lingua=it|accesso=2024-02-26}}</ref>
=== Altro ===
L'[[agricoltura]] si pratica prevalentemente nelle zone interne del territorio comunale e consiste nella coltura di [[Cynara cardunculus scolymus|carciofi]] e [[cereali]], ma non costituisce un'attività economica di importanza rilevante.<ref>{{Cita libro|autore=Nella Bazzoni Caria|titolo=Nascita di una città: Porto Torres|collana=Quaderni sardi|editore=Editrice Sarda Press|lingua=italiano|p=90}}</ref><ref>Già nei primi anni settanta l'attività agricola era irrilevante. Ciò è dovuto principalmente all'impossibilità di sfruttare l'[[Asinara]] per attività agricole, al fatto che la zona costiera battuta da venti salmastri risulta impossibile da coltivare ed alla recente circostanza che ormai gran parte delle terre pianeggianti del comune sono occupate dalla [[Zona industriale di Porto Torres]].</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il comune è interessato dalla [[Strada statale 131 Carlo Felice]], che attraversa tutta l'Isola fino a Cagliari, Strada Provinciale 81, [[Strada provinciale 42 dei Due Mari]], Strada Provinciale 34, Strada Provinciale 25, Strada Provinciale 93.<ref name="ViaMichelin : Percorsi, Mappe, Ristoranti, Traffico e Alberghi">{{Cita web|url=https://www.viamichelin.it/|titolo=Stradario|sito=viamichelin.it|accesso=24 agosto 2020}}</ref>
=== Ferrovie ===
{{Vedi anche|Stazione di Porto Torres|Stazione di Porto Torres Marittima|Stazione di Porto Torres Marittima (2004)|Stazione di Porto Torres Piazza Cristoforo Colombo}}
[[File:Porto Torres, stazione marittima (06).jpg|alt=|miniatura|[[Stazione di Porto Torres Marittima|Porto Torres Marittima]], la stazione storica di Porto Torres]]
Porto Torres ospita il capolinea della [[ferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima]], linea ferroviaria che permette il collegamento del centro turritano con [[Sassari]], [[Olbia]], [[Chilivani]] ([[Ozieri]]), [[Cagliari]] e con le altre località attraversate dalla rete ferroviaria sarda del gruppo [[Ferrovie dello Stato]].
Nel comune sono
=== Porti ===
{{Vedi anche|Porto di Porto Torres}}
Porto Torres è sede dell'omonimo porto, una delle principali porte d'accesso alla Sardegna. Dagli l'inizi del [[XXI secolo]] in poi il porto ha visto un grandissimo sviluppo dal punto di vista commerciale e turistico. Il porto è collegato con [[Genova]], [[Marsiglia]], [[Propriano]], [[Civitavecchia]], [[Barcellona]], [[Tolone]], [[Porto Vecchio]], [[Livorno]] e con l'[[Asinara|isola dell'Asinara]]. Storicamente il porto è stato utilizzato durante la [[seconda guerra mondiale]] come collegamento fra l'Italia e le sue [[Colonialismo italiano|colonie]]. Durante l'epoca industriale si ebbero collegamenti meramente commerciali con i poli industriali dell'[[Arabia Saudita]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000040497/2/italia-inaugurata-porto-torres-prima-monoboa.html|titolo=Italia - Inaugurata a Porto Torres la prima|sito=Archivio Storico Luce|accesso=1º settembre 2020}}</ref><ref name=":9">{{Cita web|url=https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000088818/2/accordo-commerciale-sir-e-i-paesi-arabi-fornitura-greggio-cambio-dissalatori.html|titolo=Accordo commerciale tra la Sir e i paesi arabi per la fornitura di greggio in cambio di dissalatori.|sito=Archivio Storico Luce|accesso=1º settembre 2020}}</ref>.
=== Mobilità urbana ===
La mobilità urbana si compone di quattro linee ed è garantita dagli autoservizi offerti dalla società [[ATP Sassari]], i trasporti interurbani vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da [[ARST]]. Lungo tutto il lungomare è presente una [[pista ciclabile]]<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Argomenti/Porto-Torres-Turismo/Da-visitare/Pista-ciclabile-e-pedonale|titolo=Pista ciclabile e pedonale|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=9 aprile 2020|dataarchivio=9 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210509144100/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Argomenti/Porto-Torres-Turismo/Da-visitare/Pista-ciclabile-e-pedonale|urlmorto=sì}}</ref>
== Amministrazione ==
[[File:Porto Torres-Gonfalone.png|thumb|200px|Gonfalone comunale]]
Fino all'11 giugno 1842<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comune|titolo=Comune|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|lingua=it|accesso=1º marzo 2021|dataarchivio=28 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200928181222/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comune|urlmorto=sì}}</ref> Porto Torres era amministrativamente dipendente da [[Sassari]], pertanto fino a quella data i [[Sindaci di Sassari|governanti di Sassari]] sono da considerare anche governanti di Porto Torres. Le prime elezioni regolari avvennero nel 1849 nelle quali venne eletto come primo [[Sindaco (Italia)|sindaco]] il già [[consigliere comunale]] Giovanni Battista Vistoso, che mantenne l'incarico fino al 1852. Come prima sede del comune venne utilizzato il [[Palazzo del Marchese di San Saturnino|Palazzo del marchese]], ora adibito ad altre funzioni.<ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2020/12/31/news/san-gavino-sara-un-parco-smart-1.39721007|titolo=San Gavino sarà un parco “smart”|sito=La Nuova Sardegna|data=1º gennaio 2021|lingua=it|accesso=1º marzo 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://monumentiaperti.com/2016/monumenti/palazzo-del-marchese/|titolo=Palazzo del Marchese|autore=Marta Littera|sito=Monumenti Aperti|lingua=it|accesso=1º marzo 2021|urlmorto=sì}}</ref> Nel 1954 il sindaco di Sassari [[Oreste Pieroni]] propose di unire nuovamente i due comuni come in passato al fine di creare una [[città metropolitana]]. La proposta, che ebbe ampio risalto nei giornali locali dell'epoca, non andò mai in porto.<ref>{{Cita web|url=http://www.orestepieroni.it/page04.htm#291009|titolo=Pieroni - PLATAMONA|sito=www.orestepieroni.it|accesso=2024-02-26}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Pietro Pani|anno=2009|titolo=Quella calda estate del 1954: cronache cittadine e polemiche giornalistiche
sulla proposta di unione amministrativa dei Comuni di Sassari e Porto Torres}}</ref>{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Rodolfo Cermelli|Inizio=20 luglio 1988|Fine=24 giugno 1990|Partito=[[Democrazia cristiana]]|Note=<ref>Deceduto durante il mandato</ref><ref name="Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali">{{Cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/CC_dataRicercaC|titolo=Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali|sito=amministratori.interno.gov.it|accesso=21 agosto 2020|dataarchivio=19 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210419015713/https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/CC_dataRicercaC|urlmorto=sì}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giacomo Rum|Inizio=27 luglio 1990|Fine=28 giugno 1993|Partito=[[Partito socialista italiano]]|Note=<ref name="Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali" /><ref>Inizialmente eletto come vicesindaco nell'amm. Cermelli il 29 maggio 1988 e subentrato come sindaco ai sensi dell'art.20 della [[Legge 25 marzo 1993, n. 81]]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|
{{ComuniAmminPrec|
{{ComuniAmminPrec|Nome=Gilda Usai Cermelli|Inizio=28 maggio 2001|Fine=1 febbraio 2005|Partito=[[Forza Italia (1994)|FI]], [[lista civica]], [[Alleanza Nazionale|AN]], [[Centro Cristiano Democratico|CCD]], [[Cristiani Democratici Uniti|CDU]],|Note=<ref name="Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali" /><ref>Sospensione del consiglio comunale</ref><ref name="01-05">{{Cita web|titolo=Comunali 13/05/2001|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=730570&levsut3=3&lev3=570&lev2=73&ne2=73&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Luciano Mura|Inizio=23 maggio 2005|Fine=15 giugno 2010|Partito=[[Democratici di Sinistra|DS]], [[Partito Sardo d'Azione|PSd'Az]], [[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]], [[Socialisti Democratici Italiani|SDI]], [[Partito dei Comunisti Italiani|PdCI]], [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]]|Note=<ref name="05-10">{{Cita web|titolo=Comunali 08/05/2005|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=08/05/2005&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=730570&levsut3=3&lev3=570&lev2=73&ne2=73&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Beniamino Luigi Scarpa|Inizio=15 giugno 2010|Fine=10 febbraio 2015|Partito=[[lista civica|liste civiche]] "Città Democratica", "Partecipazione Democratica", "La Sinistra", "Nuova Porto Torres", "L'altra città", [[Italia dei Valori|IdV]]|Note=<ref name="Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali" /><ref>Decaduto a causa della dimissione della metà più uno dei consiglieri</ref><ref name="10-15">{{Cita web|titolo=Comunali 30/05/2010|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=30/05/2010&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=730570&levsut3=3&lev3=570&lev2=73&ne2=73&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>}}{{ComuniAmminPrec|Nome=Sean Christian Wheeler|Inizio=18 giugno 2015|Fine=9 novembre 2020|Partito=[[Movimento 5 Stelle]]|Note=<ref name="15-">{{Cita web|titolo=Comunali 31/05/2015|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=31/05/2015&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=730570&levsut3=3&lev3=570&lev2=73&ne2=73&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Massimo Mulas|Inizio=9 novembre 2020|Fine=''in carica''|Partito=[[Lista civica]] "Progetto Turritano", [[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[Italia in Comune]]|Note=<ref name="20-">{{Cita web|titolo=Ballottaggio comunali 8-9/11/2020|url=https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20201025/scrutiniGB200730570|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=9 novembre 2020|dataarchivio=19 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201119091810/https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20201025/scrutiniGB200730570|urlmorto=sì}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{Bandiera|UE|dim=20}} {{Gemellaggio|ITA|Camposano|2016|Camposano}}<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Notizie/Porto-Torres-e-Camposano-gemellaggio-nel-nome-di-San-Gavino|titolo=Porto Torres e Camposano: gemellaggio nel nome di San Gavino|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=21 agosto 2020|dataarchivio=9 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210509124732/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Notizie/Porto-Torres-e-Camposano-gemellaggio-nel-nome-di-San-Gavino|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comune.camposano.na.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=874:gemellaggio-tra-il-comune-di-camposano-ed-il-comune-di-porto-torres&Itemid=82|titolo=Gemellaggio tra il Comune di Camposano ed il Comune di Porto Torres|accesso=21 agosto 2020}}</ref>
=== Altre informazioni amministrative ===
Il comune di Porto Torres appartiene all'[[unione di comuni]] della [[Rete metropolitana del Nord Sardegna|rete metropolitana del nord Sardegna]]<ref>{{Cita web|url=https://retemetropolitananordsardegna.info/it|titolo=Rete Metropolitana Nord Sardegna|sito=retemetropolitananordsardegna.info|lingua=it|accesso=6 marzo 2021|urlmorto=sì}}</ref> ed al ''C.I.P. - Consorzio industriale provinciale di Sassari''<ref>{{Cita web|url=https://www.cipsassari.it/|titolo=Consorzio Industriale Provinciale di Sassari|sito=Consorzio Industriale Provinciale di Sassari|lingua=it|accesso=6 marzo 2021}}</ref>.
== Sport ==
Dal 2001 al 2011 al Tennis Club Porto Torres è stato disputato un torneo internazionale. Nel 2011 c'è stato il
;Calcio:
La squadra di calcio principale, l'A.C. Porto Torres, milita nella stagione 2019-2020 nel campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] e disputa le partite casalinghe nello stadio comunale situato nella cittadella dello sport. La compagine ha come migliori risultati la partecipazione ad alcuni campionati di [[Serie D]].
;Basket:
Il [[GSD Porto Torres]] milita nella massima serie del campionato di basket in carrozzina. Il ''CMB Porto Torres '' milita nel campionato di [[serie C regionale]] e disputa le partite presso il Palasport "Alberto Mura". La [[Silver Basket Porto Torres]] ha giocato in [[Serie B (pallacanestro maschile)|serie B]] d'Eccellenza fino all'uscita dal professionismo giocando poi nel settore giovanile maschile.
Il ''Balai Basket'', femminile, gioca al Palazzetto della Felicioli.
;Arti marziali e sport da combattimento
Nel territorio urbano sono presenti diverse [[Associazione sportiva dilettantistica|ASD]] di arti marziali e sport da combattimento<ref name="Cintura_nera">{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/regione/2011/11/24/news/cintura-nera-quinto-dan-al-maestro-mocci-1.3597406|titolo=Cintura nera quinto dan al maestro Mocci|sito=La Nuova Sardegna|data=25 novembre 2011|accesso=6 aprile 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sport/2013/02/11/news/il-boxing-club-alberto-mura-per-non-dimenticare-il-maestro-1.6517934|titolo=Il Boxing Club «Alberto Mura», per non dimenticare il maestro|sito=La Nuova Sardegna|data=12 febbraio 2013|accesso=6 aprile 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2020/01/08/news/la-csks-nakayama-sforna-campioni-1.38306182|titolo=La Csks Nakayama sforna campioni|sito=La Nuova Sardegna|data=9 gennaio 2020|accesso=6 aprile 2020}}</ref>(principalmente [[Stile Shotokan|Karate shotokan]]<ref name="Cintura_nera" /><ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2016/01/13/news/dojo-taiji-kase-due-nuove-cinture-nere-1.12772036|titolo=Dojo Taiji Kase, due nuove cinture nere|sito=La Nuova Sardegna|data=14 gennaio 2016|accesso=6 aprile 2020}}</ref>, [[Arti marziali miste|MMA]], [[Pugilato|Boxe]]<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Notizie/La-grande-boxe-internazionale-per-ricordare-Alberto-Mura|titolo=La grande boxe internazionale per ricordare Alberto Mura|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=6 aprile 2020|dataarchivio=26 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211226225515/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Notizie/La-grande-boxe-internazionale-per-ricordare-Alberto-Mura|urlmorto=sì}}</ref>, [[Jujutsu|jujitsu]] e [[Krav Maga|krav-maga]]).
;Atletica leggera:
È presente una [[pista di atletica leggera]]<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.sardegna.it/impiantisportivi/sis/index.php?nodo=bd&azione=mostra&id=3393&comune=46&tipologia=020|titolo=Sardegnasport.it|accesso=6 aprile 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Notizie/Stadio-comunale-in-corso-gli-interventi-di-bonifica|titolo=Stadio comunale, in corso gli interventi di bonifica|autore=Comune di Porto Torres|sito=Comune di Porto Torres|accesso=6 aprile 2020|dataarchivio=5 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201205112433/https://www.comune.porto-torres.ss.it/Comunicazione/Notizie/Stadio-comunale-in-corso-gli-interventi-di-bonifica|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/sassari-provincia/2019/07/24/porto-torres-nuovo-impianto-di-luci-allo-stadio-comunale-136-908658.html|titolo=Porto Torres, nuovo impianto di luci allo stadio comunale|sito=L'Unione Sarda.it|data=24 luglio 2019|accesso=6 aprile 2020}}</ref> nella quale si allena l'associazione locale affiliata alla [[Federazione Italiana di Atletica Leggera|FIDAL]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2015/12/29/news/atletica-leggera-porto-torres-celebrato-un-anno-di-successi-1.12692493|titolo=Atletica Leggera Porto Torres celebrato un anno di successi|sito=La Nuova Sardegna|data=30 dicembre 2015|accesso=6 aprile 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.fidal.it/content/Atletica-Leggera-Porto-Torres--Eccellente-iniziativa-per-la-promozione/102042|titolo=Atletica Leggera Porto Torres. Eccellente iniziativa per la promozione dell'Atletica Leggera. Comuni|lingua=en|accesso=6 aprile 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.fidal.it/societa/ATL-LEGG-PORTO-TORRES/SS059|titolo=FIDAL - Federazione Italiana Di Atletica Leggera|lingua=en|accesso=6 aprile 2020}}</ref>.
La società sportiva principale è l'Atletica leggera Porto Torres<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/pages/category/Amateur-Sports-Team/atleticaleggeraportotorres/about/|titolo=Atletica Leggera Porto Torres|accesso=10 aprile 2020}}</ref>.
;Equitazione:
Il ''Centro Ippico equitazione Porto Torres'' svolge le proprie attività nel [[maneggio]] situato ai piedi del ponte romano, sulle sponde del [[Riu Mannu (Porto Torres)|Riu Mannu]]<ref>{{Cita web|url=https://www.paginebianche.it/porto-torres/equitazione-porto-torres.11085076|titolo=EQUITAZIONE PORTO TORRES - Via Fontana Vecchia 25 - 07046 Porto Torres (SS)40.835658.39495|sito=PagineBianche|accesso=16 aprile 2020|dataarchivio=4 aprile 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230404165831/https://www.paginebianche.it/porto-torres/equitazione-porto-torres.11085076|urlmorto=sì}}</ref>. L'associazione organizza eventi sia per conto proprio sia patrocinati dall'amministrazione cittadina<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnareporter.it/2019/10/porto-torresequitazione-gran-finale-del-progetto-cavalcando-londa-destinato-ai-bambini/289156/|titolo=Porto Torres:Equitazione, gran finale del progetto "Cavalcando l'onda" destinato ai bambini|sito=Sardegna Reporter|data=9 ottobre 2019|accesso=16 aprile 2020}}</ref>.
=== Impianti sportivi ===
; Cittadella dello sport
[[File:Cittadella dello sport Porto Torres.jpg|miniatura|Cittadella dello sport Porto Torres]]
È un complesso di circa {{M|67000|u=m²}} che comprende<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.sardegna.it/impiantisportivi/sis/index.php?nodo=bd&azione=mostra&id=3393&comune=46&tipologia=020|titolo=Sardegnasport.it|accesso=8 aprile 2020}}</ref><ref>Presso [http://www.regione.sardegna.it Regione Autonoma della Sardegna]</ref> un [[impianto sportivo polivalente]] con una [[tribuna]] da {{formatnum:3000}} posti, campi da tennis e varie installazioni minori.
; Palasport "Alberto Mura"
È una struttura da {{formatnum:1600}} posti, creata negli anni ottanta, abilitata allo sport con disabilità.
; Campo comunale "Angelo Occone"
Si tratta di un campo di calcio di 100 x 60 metri in [[terra battuta]] munito di spogliatoi, bagni e con una tribuna da 600 posti.
; Pista ciclabile
Lungo tutto il lungomare è presente una [[pista ciclabile]] ideata non tanto per facilitare la mobilità urbana quanto più per uso sportivo. La pista ciclabile viene utilizzata per svolgere attività sportive e manifestazioni riguardanti la mobilità alternativa.
; Pineta di La Farrizza
Zona verde a uso prettamente sportivo che si estende per circa due chilometri composta principalmente da [[Pinus pinaster|pini marittimi]] ed è completamente artificiale.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|
* {{cita libro|
*{{Cita libro|autore=Enrico Petruzzi|titolo=Porto Torres - Colonia Iulia Turris Libisonis. Dallo scavo al piano urbanistico|annooriginale=2018|editore=Gangemi|lingua=italiano|ISBN=9788849235975}}
*{{Cita libro|autore=Nella Bazzoni Caria|titolo=Nascita di una città: Porto Torres|collana=Quaderni sardi|anno=1972|editore=Editrice Sarda Press|lingua=italiano}}
== Voci correlate ==
* [[Isola dello Sgombro]]
* [[Isolotti del Candeliere]]
* [[Isolotto della Bocca]]
*[[Asinara]]
* [[Porto di Porto Torres]]
* [[Zona industriale di Porto Torres]]
*[[Riu Mannu (Porto Torres)]]
== Altri progetti ==
{{
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.portotorresonline.com/ | titolo = Sito di Porto Torres Online | accesso = 30 dicembre 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120205010024/http://portotorresonline.com/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.
* {{cita web|url=http://www.festhamanna.it|titolo=Sito
* {{cita web|url=http://www.farisardegna.it/torres|titolo=Scheda tecnica e fotografie del faro di Porto Torres}}
{{Comuni della
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sardegna}}
[[Categoria:Porto Torres| ]]
[[Categoria:Città romane della Sardegna]]
[[Categoria:Città italiane di fondazione romana]]
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