Adolfo Omodeo: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Si laureò in lettere e filosofia all'[[Università di Palermo]] nel [[1912]] sotto la guida di [[Giovanni Gentile]] con la tesi ''Gesù e le origini del cristianesimo'', pubblicata nel [[1913]]. Nel [[1914]] sposò [[Eva Zona]], sua compagna di studi e nel 1915 si arruolò volontario alla [[prima guerra mondiale]] e fu ufficiale d'artiglieria.
Altre opere incentrate sulla storia del cattolicesimo nel secolo XIX sono ''Un reazionario: il conte Joseph de Maistre'', [[1939]] e ''Aspetti del cattolicesimo della Restaurazione'', pubblicato postumo nel [[1946]].
Si dedicò
Altri suoi scritti, notevoli per l'impostazione critica [[Benedetto Croce|crociana]], sono le raccolte di saggi ''Tradizioni morali e disciplina storica'' ([[1929]]), ''Figure e passioni del Risorgimento italiano'' ([[1932]]), e la raccolta di testimonianze storiche ''Momenti della vita di guerra'' ([[1934]]).
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Questo il suo giudizio, espresso nel 1945, sulle forze armate durante il [[regime fascista]], che lo ostacolò per le sue idee: {{Citazione|Ad un osservatore spassionato, sopra tutto se è vissuto nell'esercito dell'altra guerra, vecchiotto d'istituzioni, non privo di magagne, ma dotato di certe qualità morali, di un vivace senso d'onore e che fu in grado di inquadrare tutta la nazione in armi, appare di colpo l'immensa rovina prodotta dal fascismo nelle nostre forze armate: il fascismo si presenta come qualcosa che va oltre un regime politico: è una tabe che ha corroso a fondo tutte le strutture sociali...<ref>A. Omodeo, Adolfo Omodeo, ''Le Forze Armate. Problemi e proposte.'' In: ''Quaderno del Partito d'Azione'' n.17 (1945?). [http://www.liberalsocialisti.org/articol.php?id_articol=362 Sito web ''Liberalsocialisti'']</ref>}}
Dopo il 25 luglio 1943 Omodeo divenne rettore dell'Università di Napoli, e
Fu socio dell'[[Accademia dei Lincei]] e condirettore, insieme a [[Luigi Russo]], della rivista ''[[Belfagor (rivista)|Belfagor]]''.
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