Lessinia: differenze tra le versioni

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=== Idrografia ===
 
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Il fenomeno del [[carsismo]] tipico della [[rocce]] [[calcare|calcaree]] che formano la Lessinia ha reso la sua rete idrografica assai articolata e varia caratterizzata da una grande ramificazione di torrenti che nel corso dei periodi [[periodo glaciale|glaciale]] e [[quaternario]] hanno contribuito a scavare le valli torrentizie che compongono il territorio. Su tutto l'altopiano si annoverano diverse [[Sorgente (idrologia)|sorgenti]], sia temporanee legate allo scioglimento delle nevi e alle piogge, sia permanenti, che sgorgano sopratutto allo sbocco delle valli tra l'alta e bassa pianura. Le più importanti si trovano sul versante [[trentino]] nella valle dei Ronchi, lunga circa 11 km e percorsa dal [[Ala (torrente)|torrente Ala]], e nella Val Bona mentre sugli altri versanti quelle della Val di Illasi e tra [[Velo]] e Val di Mazzano sono le più consistenti.<ref>{{cita|Bodini, 2005|pp. 31-32}}.</ref>
 
Di seguito un elenco dei principali corsi d'acqua presenti in Lessinia partendo da ovest e andando verso est. A [[Fumane]] transita l'omonimo ''progno'' (termine in dialetto veronese per indicare un torrente) che dopo essere nato dal monte San Giovanni e dal Monte Loffa percorre i circa 14 km della valle dei Progni ricevendo numerosi affluenti.<ref>{{cita|Bodini, 2005|p. 37}}.</ref> La valle di [[Marano di Valpolicella]], lunga appena 7 km, è percorsa dl progno di Marano proveniente da Vajo Camporal e la cui fonte si torva presso il monte Noroni. Più ad est, la valle di [[Negrar di Valpolicella]] lunga 11 km è percorsa dal dall'omonimo progno che origina dal progno di Fane e ha come affluenti, tra gli altri, i progni di Fiamene, Prun, Mazzano, San Ciriaco, Sieresol, Pozzetta, Quena e Cancello. In pianura, il progno di Negrar e di Marano si congiungono per poi sfociare in [[Adige]].<ref>{{cita|Bodini, 2005|p. 38}}.</ref>
 
Nei pressi della città di Verona giungono in pianura il progno di [[Quinzano (Verona)|Quinzano]] e il torrente [[Avesa]], entrambi si gettano poi in Adige.<ref>{{cita|Bodini, 2005|p. 39}}.</ref> Ad est di Verona si apre la grane vallata di [[Valpantena]], orientata nord-sud si estende per circa 26 km con un bacini idrografico di 150 km<sup>2</sup>, termina a nord con una biforcazione che divide l'Alta Valpantena dal Vajo dell'Anguilla.<ref>{{cita|Bodini, 2005|p. 40}}.</ref> Il progno di Valpantena, dopo aver attraversato l'abitato di [[Borgo Venezia]], sfocia in Adige ad ovest di [[San Michele Extra]].<ref>{{cita|Bodini, 2005|p. 43}}.</ref> Sempre più ad est, da [[Cima Trappola]] origina il vajo Squaranto che si unisce al vajo Illasi dopo aver ricevuto numerosi affluenti tra cui i torrenti Fibbio e Marcellise, all'altezza di [[San Martino Buon Albergo]] per poi terminare in Adige prima di [[Belfiore]].<ref>{{cita|Bodini, 2005|pp. 44-45}}.</ref>
 
La [[Val d'Illasi]], con i suoi 22 km, separa in due l'altopiano della Lessinia andando ad insinuarsi fino nel [[gruppo del Carega]]. La valle risulta assai stretta nelle sue porzioni per settentrionali, facendo registrare poco meno di 200 metri di larghezza a [[Selva di Progno]] per poi aprirsi all'altezza di [[Illasi]] fino a circa 3 km. Nei pressi di [[Giazza]] si apre una vallata in direzione ovest est, la val Fraselle percorsa dall'omonimo torrente.<ref>{{cita|Bodini, 2005|pp. 46-47}}.</ref>
 
L'ultima grande valle della provincia di Verona è la [[Val d'Alpone]] in cui scorre per circa 32 km il torrente Alpone che, nato dal monte Purga, termina la sua corsa in Adige 7 km dopo aver attraversato [[San Bonifacio (Italia)|San Bonifacio]].<ref>{{cita|Bodini, 2005|p. 50}}.</ref> Infine, in [[provincia di Vicenza]], la [[val del Chiampo]] si estende per circa 31 km interamente percorsi dal torrente Chiampo, anch'esso terminante nell'Adige dopo aver aggiunto alle sue acque, originatesi a 1650 {{mslm}}, quelle di numerosi torrenti.<ref>{{cita|Bodini, 2005|p. 51}}.</ref>
 
=== Clima ===