Ilir Meta: differenze tra le versioni
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Ilir Meta parla albanese, inglese e italiano. È sposato con [[Monika Kryemadhi]]. Hanno due figlie e un figlio, Bora, Era e Besar.
== Carriera politica ==
=== Ascesa politica con i socialisti ===
Ilir Meta è stato impegnato nella politica dal 1990 come partecipante attivo nel movimento studentesco contro il comunismo che ha portato al pluralismo politico in Albania.<ref name=DD>[http://www.eastjournal.net/archives/30154 ALBANIA: L'ultima capriola di Ilir Meta. Storia di un trasformista], ''East Journal''</ref>
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Meta è stato il primo politico albanese cui venne revocata l'[[immunità parlamentare]] a seguito di una rivolta contro la polizia a Polican, nella sua regione natale, in cui Meta aveva fatto da mediatore per assicurare il rilascio di due commissari presi in ostaggio. [[Sali Berisha]] lo aveva accusato di essere il mandante della rivolta e gli fece levare l’immunità per permetterne l’arresto, ma la procura non vi diede seguito e i socialisti lo elessero sottosegretario del partito. Da allora la carriera politica di Meta prese il volo.<ref name=LL/>
Dal 1996 al 1997 è stato Vice Presidente della Commissione Affari Esteri. Nel periodo ottobre 1998 - ottobre 1999, Ilir Meta ha svolto l'incarico di Vice Primo Ministro e Ministro del Coordinamento nel governo di [[
[[File:Ilir Meta detail, 000824-D-9880W-002.jpg|thumb|left|Meta nel 2000]]
A soli 30 anni, nel 1999, Meta scala il potere interno al [[Partito Socialista d'Albania]]., succedendo a Majko come primo ministro dal 1999 al 2002. Da premier Meta si allea sempre di più con il nuovo sindaco socialista di Tirana, [[Edi Rama]], contro la corrente del segretario di partito
[[Fatos Nano]]. Nel decennio che seguirà, Meta e Rama avranno una relazione politica burrascosa.<ref name=LL/>
Nel novembre del 2000, dopo alcuni tafferugli a [[
Dopo le [[elezioni parlamentari in Albania del 2001]] Meta ottiene un secondo mandato da primo ministro, durato fino al febbraio 2002, quando rende il posto a Pandeli Majko. Durante questo periodo, l'Albania ha intrapreso una serie di importanti riforme aderendo
=== Leader del Movimento Socialista per l'Integrazione ===
Nel 2004 assieme ad altri dissidenti socialisti Meta lascia il PS e fonda un proprio partito, il [[Movimento Socialista per l'Integrazione]] (LSI), che con l'8% dei voti supera la soglia di sbarramento e ottiene cinque deputati su 140 alle [[elezioni parlamentari in Albania del 2005|elezioni del 2005]] e quattro a [[elezioni parlamentari in Albania del 2009|quelle del 2009]], uscendone come l’ago della bilancia nello stallo tra socialisti e democratici.<ref name=DD/> Nel giro di pochi anni il LSI si consolida come terzo partito dell'Albania.<ref name=LL/>
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L'anno successivo tuttavia, nonostante il suo [[sciopero della fame]] in Parlamento, Meta è escluso dall'accordo tra Rama e Berisha per la modifica della costituzione.<ref name=OBC/>
=== Coalizione con il Partito Democratico ===
[[File:Ilir Meta.jpg|thumb|right|Meta nel 2010]]
A seguito delle [[elezioni parlamentari in Albania del 2009]], dopo cinque anni all’opposizione assieme ai socialisti, il [[Movimento Socialista per l'
Come membro del governo Berisha, Meta si è speso fortemente per la liberalizzazione del regime dei visti Schengen, ottenuta nel 2010 a beneficio di tutti i cittadini dell'Albania. Rimane uno dei più forti sostenitori e sostenitori dell'integrazione regionale e europea per tutti i paesi dei Balcani occidentali, come mezzo per rafforzare ulteriormente la stabilità e la pace nella regione.
Nello stesso periodo viene ritratto a [[Tirana]] in presenza del ministro degli esteri italiano [[Franco Frattini]] e del faccendiere [[Walter Lavitola]].<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2011/10/19/news/frattini_lavitola_albania-23495105/ Repubblica]</ref>
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Meta è stato elogiato come personalità politica più positiva per il 2010, quando è stato Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri per il suo contributo positivo e concreto nell'esercizio della politica estera dell'Albania e per la sua influenza personale e istituzionale nel rafforzare i buoni rapporti regionali e di vicinato I paesi dei Balcani occidentali. IFIMES ha elogiato la visione di Metà a capo della diplomazia albanese come personalità politica con un peso regionale e con un chiaro scopo di creare una regione più aperta, positiva e integrata.
=== Coalizione con il Partito Socialista ===
In vista delle [[elezioni parlamentari in Albania del 2013]], Meta ufficializza l'abbandono dell'alleanza coi democratici e il ritorno alla coalizione con i socialisti, ora guidati da [[Edi Rama]].<ref>[http://balkans.courriers.info/article22164.html Courrier des Balkans]</ref> Il LSI raccoglie 16 seggi (in seguito cresciuti fino a 20) e l'alleanza PS-LSI ottiene la maggioranza assoluta. Meta è quindi nominato presidente dell'[[Assemblea
Nel settembre 2015 Meta è di nuovo coinvolto in uno scandalo di corruzione rivelato da un'inchiesta di [[BIRN]] sulla compagnia ''Debt Advisory International''. Durante una seduta parlamentare, Meta attacca la stampa, definendo l'inchiesta una "cospirazione mafiosa contro di me". Nonostante la richiesta di un'inchiesta internazionale da parte dei deputati dell'opposizione, Meta non viene mai indagato dalla magistratura albanese.<ref>[https://www.courrierdesbalkans.fr/Ilir-Meta-Le-cheikh-president Courrier des Balkans]</ref>
=== Presidenza della Repubblica d'Albania ===
Il 28 aprile 2017 Meta è eletto 7º [[Capi di Stato dell'Albania|presidente della repubblica dell'Albania]] con 87 voti (62,14%) su 140 deputati del Parlamento. Hanno votato a favore PS e LSI, contrari due deputati. L'opposizione di centrodestra guidata da [[Lulzim Basha]] non ha partecipato al voto a seguito del boicottaggio del Parlamento avviato il 18 febbraio 2017.
Entra in carica il 24 luglio 2017, succedendo a [[Bujar Nishani]]. La guida del suo partito è quindi passata al ministro [[Petrit Vasili]].
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Nel suo discorso d’accettazione, Meta ha affermato di aver accettato il ruolo di capo di Stato spinto dal boicottaggio parlamentare dell’opposizione. L’ex presidente dell’assemblea ha anche fatto appello ai partiti politici affinché trovino un consenso ed evitino “che l’Albania diventi come la Macedonia”. Meta ha promesso di scegliere la democrazia rispetto al potere, “come ho sempre fatto”, e affermato di voler collaborare con il presidente uscente Nishani, il primo ministro e l’opposizione per assicurare elezioni libere e democratiche.<ref name=LL/>
== Onorificenze ==
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon of an order of king Tomislav.png
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}}
== Note ==
<references/>
== Altri
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.eastjournal.net/archives/30154 ALBANIA: L'ultima capriola di Ilir Meta. Storia di un trasformista], ''East Journal'', 2013
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