Valerio Castello: differenze tra le versioni
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=== Gli esordi ===
[[File:Palazzo Balbi Senarega (Genova) 03.jpg|thumb|''Carro del Tempo'', Palazzo Balbi Senarega (Genova)]]
Ebbe presto diverse commesse, sia relative a quadri che ad affreschi. Molto scarse sono tuttavia le notizie documentarie certe. Fra i suoi primi capolavori sono i due dipinti la ''Vocazione'' e il ''Battesimo di san Giacomo'' dell'[[oratorio di San Giacomo della Marina]] a Genova, mentre il suo primo importante ciclo di affreschi è conservato nella [[Chiesa di San Martino (Genova)|chiesa di San Martino d'Albaro]], dove nell'
Pinacoteca civica di Savona, tema replicato anche nella tela conservata al Musée des Beaux‐Arts di Nancy, l’esasperato allungamento delle membra del corpo di Cristo rimanda alle influenze emiliane di Parmigianino e Procaccini, mentre nel ''Il ratto delle Sabine '' e ne ''La strage degli innocenti'' ([[Kunsthistorisches Museum]], Vienna) la vorticosa composizione trae ispirazione da Rubens<ref>''Valerio Castello 1624-1659. Genio moderno'', L. Leoncini, D. Sanguineti, M. Cataldi Gallo, Skira, 2008</ref>.
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