Valerio Castello: differenze tra le versioni

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=== Gli esordi ===
[[File:Palazzo Balbi Senarega (Genova) 03.jpg|thumb|''Carro del Tempo'', Palazzo Balbi Senarega (Genova)]]
Ebbe presto diverse commesse, sia relative a quadri che ad affreschi. Molto scarse sono tuttavia le notizie documentarie certe. Fra i suoi primi capolavori sono i due dipinti la ''Vocazione'' e il ''Battesimo di san Giacomo'' dell'[[oratorio di San Giacomo della Marina]] a Genova, mentre il suo primo importante ciclo di affreschi è conservato nella [[Chiesa di San Martino (Genova)|chiesa di San Martino d'Albaro]], dove nell'<nowiki/>''Assunta'' si notano già il dinamismo e la grandiosità di Rubens<ref>CASTELLO, Valerio di Giuliana Biavati - Treccani, Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 21 (1978)</ref>. Nel 1648 firma nella [[Chiesa di San Siro (Santa Margherita Ligure)|chiesa di San Siro]] a Santa Margherita Ligure ''San Sebastiano tra i santi Lorenzo e Rocco'', cui seguono la ''Conversione di san Paolo'', ([[Galleria nazionale di palazzo Spinola]]), il ''Martirio di san Lorenzo '' di Palazzo Bianco e tre episodi della vita di san Francesco Saverio nella [[Chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio e Andrea|chiesa del Gesù]]. Le altre commissioni religiose di rilievo sono la volta della [[Chiesa di Santa Marta (Genova)|chiesa di Santa Marta]] con l'''Annunciazione'', e gli affreschi della chiesa di S. Maria in Passione, di cui sopravvivono lacerti nel [[Museo di Sant'Agostino di Genova|Museo di Sant'Agostino]]. Nella ''Pietà '' della
Pinacoteca civica di Savona, tema replicato anche nella tela conservata al Musée des Beaux‐Arts di Nancy, l’esasperato allungamento delle membra del corpo di Cristo rimanda alle influenze emiliane di Parmigianino e Procaccini, mentre nel ''Il ratto delle Sabine '' e ne ''La strage degli innocenti'' ([[Kunsthistorisches Museum]], Vienna) la vorticosa composizione trae ispirazione da Rubens<ref>''Valerio Castello 1624-1659. Genio moderno'', L. Leoncini, D. Sanguineti, M. Cataldi Gallo, Skira, 2008</ref>.