Franco Martinengo: differenze tra le versioni

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Nato da famiglia di modeste condizioni, le sue innate capacità artistiche nel disegno convinsero i genitori ad affrontare grandi sacrifici economici per farlo diplomare all'[[Accademia Albertina]]. In seguito si iscrisse alla facoltà di architettura dell'[[Università degli Studi di Torino|Ateneo torinese]] che, ben presto, fu costretto ad abbandonare a causa della forte crisi industriale che in Italia precedette la [[grande depressione|grande depressione mondiale]]. L'identico motivo spinse lo zio materno Mario a salpare da [[Genova]] per cercare fortuna a [[Buenos Aires]], dove nacque il cugino Jorge Mario Bergoglio, conosciuto come [[papa Francesco]].
 
Nel [[1928]] trova occupazione negli [[Stabilimenti Farina]], all'epoca importante carrozzeria torinese, dove le sue doti di disegnatore vengono subito notate dal fratello del fondatore. [[Battista Farina]], infatti, era un abilissimo modellatore della materia, ma totalmente negato nel disegno e con Martinengo instaura un'immediata intesa artistica, destinata a durare e produrre capolavori nei successivi quattro decenni.
 
Nel [[1930]] Battista Farina decide di mettersi in proprio fondando la ''[[Pininfarina|Società anonima Carrozzeria Pinin Farina]]''. Martinengo prosegue la sua attività presso gli [[Stabilimenti Farina]] e dopo una breve parentesi nel dopoguerra come Direttore del design, nel 1951 viene chiamato proprio dalla [[Pininfarina|Carrozzeria Pinin Farina]] con l'incarico di Direttore del reparto progetti ed esperienze. In questa veste partecipa alla progettazione di tutti i più importanti modelli realizzati in quel periodo dall'azienda torinese. Secondo quanto affermò Sergio Pininfarina in una conversazione con la vedova Giuseppina Martinengo avvenuta nel 2005, il progetto della [[Lancia Aurelia B24]] convertibile sarebbe suo.
 
Quando l'ormai attempato ''Pinin'' decise di attenuare gradualmente il suo ruolo aziendale, iniziando il trasferimento delle responsabilità dirigenziali al figlio e al genero, affidò la direzione del Centro Stile a Martinengo, incarico che egli ricoprì ininterrottamente dal [[1952]] al [[1970]].
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Il "Maestro", come veniva chiamato in ''Pininfarina'', conclusa la sua carriera nel settore automobilistico, si dedicò completamente alla [[pittura]], attività esercitata con successo fin dal [[1940]], con importanti mostre nazionali e internazionali.
 
 
Nota in particolare è imparentato con il santo padre [[Papa Francesco]], essendo loro cugini di primo grado.