Rusticio Elpidio Domnulo: differenze tra le versioni

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Si occupò di pubblicare edizioni di libri antichi: a Ravenna curò l'edizione delle opere di [[Pomponio Mela]], e copiò l'epitome a [[Valerio Massimo]] di [[Giulio Paride]]. Era anche un buon poeta, cui Sidonio riconosceva il merito di aver saputo introdurre termini scientifici nei componimenti poetici. Sempre il poeta gallico narra che ad una cena ad Arelate sotto l'imperatore Maggioriano, Sidonio, Elpidio, Severiano<!-- Severianus 3 --> e Lampridio<!-- Lampridius 2 --> improvvisarono dei versi su di un recente libro di Pietro. A lui vanno probabilmente attribuiti due poemi di tema religioso, una collezione di storie dall'Antico e Nuovo Testamento e un poema sui benefici di Gesù Cristo.
 
Nel [[470]] era ancora in corrispondenza con SidionioSidonio; una lettera di quest'ultimo attesta come Elpidio visitasse frequentemente i monasteri nelle montagne del [[Massiccio del Giura]].
 
{{cn|Verso l'inizio del VI secolo potrebbe essere diventato [[Vescovo di Lione]].}}