Cecco del Borgo: differenze tra le versioni

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|Epoca = 1300
|Epoca2 = 1400
|Attività = condottieronobile
|Attività2 = condottiero
|Nazionalità = italiano
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== Biografia ==
Nato nel [[1350]] a Senno (attuale frazione del comune toscano di [[Scarperia e San Piero]]), venne avviato sin da giovane alla carriera militare. Nel [[1373]] fu a [[Firenze]], dove si macchiò dell'[[omicidio]] di un abitante del posto<ref>Scipione{{Cita Ammirato, ''libro|titolo=Istorie fiorentine'', vol. 2,|autore=Scipione Ammirato|città=Firenze, |anno=1647, |volume=2|p. =877.}}</ref>. Nel [[1383]] insieme a vari baroni fu mandato da [[Margherita di Durazzo|Margherita d'Angiò-Durazzo]], Reginaregina consorte reggente del [[Regno di Napoli]], a [[Palermo]] per prelevare [[Costanza Chiaramonte]] e scortarla fino [[Napoli]] in occasione delle nozze col figlio Ladislao<ref>Angelo{{Cita di Costanzo, ''libro|titolo=Historia del Regno di Napoli'',|autore=Angelo di Costanzo|città=Napoli, |anno=1710, |p. =256.}}</ref>. Nel [[1386]] a [[Capua]] venne incoronato Rere del Regno di Napoli [[Ladislao I di Napoli|Ladislao d'Angiò-Durazzo]] e subito dopo, nel [[1390]], a [[Gaeta]] Cecco del Borgo ne fu nominato [[viceré]]. Da questi ottenne l'incarico di contrastare i baroni aderenti a [[Luigi II d'Angiò|Luigi II d'Angiò-Valois]] insieme ai condottieri [[Alberico da Barbiano]] ed [[Ottone IV di Brunswick-Grubenhagen]], riportando esiti alterni in battaglia. Nel [[1393]] Cecco decise di deporre la carica di viceré per divenire [[Giustiziere (funzionario)|gran giustiziere]] dell'[[Abruzzo Ultra]], carica che mantenne fino al 2 luglio [[1406]]. Nel [[1403]] venne investito del titolo di [[marchese]] di [[Pescara]] dal Rere Ladislao<ref>Gregorio{{Cita Grimaldi, ''libro|titolo=Istoria delle Leggi e Magistrati del Regno di Napoli'', vol. 3,|autore=Gregorio Grimaldi|città=Napoli, |anno=1750, |volume=3|p. =517.}}</ref>. Rimasto sempre fedele al sovrano napoletano, partecipò alle battaglie contro Luigi II, fino al [[1411]], data in cui morì in combattimento a [[Capua]]<ref>Angelo{{Cita di Costanzo, ''libro|titolo=Historia del Regno di Napoli'',|autore=Angelo di Costanzo|città=Napoli, |anno=1710, |p. =296.}}</ref>. Il suo [[stemma]] era costituito da uno scudo ''troncato d'argento e di rosso al leone rampante dell'uno nell'altro''<ref>{{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/aquino.htm|titolo=Famiglia d'Aquino}}</ref>.
 
== Discendenza ==
Cecco del Borgo si sposò con Antonella di Miro, da cui ebbe un'unica figlia, Giovannella del Borgo, andata in sposa a Francesco [[D'Aquino (famiglia)|d'Aquino]], [[Ciambellano|gran camerlengo]] del [[Regno di Napoli]]. Giovannella gli succedette nella titolarità della contea di [[Monteodorisio]], ma non in quella del marchesato di [[Pescara]], che sarebbe poi stato concesso dal Rere [[Alfonso V d'Aragona]] al di lei figlio Bernardo Gaspare d'Aquino<ref>Giovanni{{Cita Antonio Summonte, ''libro|titolo=Dell'historia della città, e Regno di Napoli'',|autore=Giovanni vol. 3,Antonio Summonte|città=Napoli, |anno=1748, |volume=3|p. =506.}}</ref>.
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|https://condottieridiventura.it/cecco-dal-borgo/|Cecco del Borgo}}
{{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=https://condottieridiventura.it/cecco-dal-borgo/|titolo=Cecco del Borgo}}
 
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{{Portale|Biografiebiografie|Medioevomedioevo}}