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{{Montagna
|nomemontagna = Monte Tino
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Il '''monte Tino''' ({{M|1923|ul=m s.l.m.}}), detto anche '''Serra di Celano'''
== Storia ==
[[File:Avezzano serra 1.jpg|thumb|Il monte Tino visto da [[Avezzano]]]]
A mezza costa sul monte Tino a
Il centro fortificato era dotato di torri, di cui la più grande era la torre sul Telle, dal nome di un contrafforte roccioso. Il nucleo primordiale, abitato da circa {{formatnum:1500}} persone, fu distrutto nel 1223 da [[Federico II di Svevia]] in lotta con il conte [[Tommaso da Celano (conte)|Tommaso da Celano]] per la conquista del potere nella [[contea di Celano]]<ref>{{Cita|Grossi, 2002|p. 68}}.</ref>. La piccola grotta di [[Sant'Agata]] rappresenta un residuo del culto della santa a cui era dedicata una chiesa che si trovava dentro la città fortificata, insieme a quella scomparsa di [[Bartolomeo (apostolo)|san Bartolomeo]]<ref name="Sociali">{{
▲A mezza costa sul monte Tino a 1835 {{mslm}} si trovano le tracce del nucleo originario di Celano. Sorto durante l'[[incastellamento]] [[Medioevo|medievale]], nei pressi di un preesistente [[Vicus|ocres]] di epoca antica era noto con il nome di "Serra", [[toponimo]] derivante dalla funzione militare del castello-recinto di sbarramento, risalente al XII secolo<ref>{{cita|Grossi, 2002|p. 153.}}</ref>.
▲La piccola grotta di [[Sant'Agata]] rappresenta un residuo del culto della santa a cui era dedicata una chiesa che si trovava dentro la città fortificata, insieme a quella scomparsa di [[Bartolomeo apostolo|san Bartolomeo]]<ref name="Sociali">{{cita web|url=https://giancarlosociali.it/2018/11/13/celano-da-scoprire-2/|titolo=Celano da scoprire|autore=Giancarlo Sociali|sito=giancarlosociali.it|data=13 novembre 2018|accesso=1 maggio 2020}}</ref>.
La pineta fu impiantata dai prigionieri [[Impero austro-ungarico|austro-ungarici]] della [[prima guerra mondiale]] detenuti nel [[campo di concentramento di Avezzano]]. Una croce in ferro fu installata la prima volta nel 1934<ref name="Sociali"/> e reinstallata nel 1978 sul colle San Vittorino dove si trovano i resti della città fortificata<ref>{{
== Descrizione ==
Incluso nel [[gruppo montuoso]] del [[Sirente-Velino]], il monte Tino fa parte del sottogruppo del [[monte Sirente]], raggiungendo un'altitudine di
La montagna è inclusa nell'area protetta del [[parco naturale regionale Sirente-Velino]] istituito nel 1989; nel 2005 è stata indicata tra i [[siti di interesse comunitario dell'Abruzzo]], unitamente alle
=== Visuale dalla vetta ===
Dalla vetta del monte Tino è possibile ammirare la sottostante città di [[Celano]] dominata dal [[Castello Piccolomini (Celano)|castello Piccolomini]], la piana del [[Fucino]] e la città di [[Avezzano]], il [[monte Velino]], la [[
== Cartografia ==
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== Note ==
<references
== Bibliografia ==
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== Voci correlate ==
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{{interprogetto|preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita
{{
[[Categoria:Celano]]
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