Apollo 17: differenze tra le versioni

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Modifica unità di misura della velocità di impatto del lem con il suolo lunare
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[[File:Apollo 17 astronaut Ronald E. Evans performs an extravehicular activity during the trans-Earth coast.jpg|miniatura|sinistra|Evans durante la sua attività extraveicolare nel viaggio di ritorno]]
 
Come nel caso delle precedenti missioni Apollo, la polvere lunare accumulatasi sulle tute spaziali durante le passeggiate invase il modulo lunare, causando non pochi problemi agli astronauti, tra cui l'irritazione del naso e degli occhi. Pertanto, il primo compito dell'equipaggio dopo l'attracco fu l'utilizzo di un aspiratore per rimuovere la maggior parte della polvere. Fatto ciò, trasferì i guanti e i caschi da utilizzare durante l'uscita extraveicolare di Evans nel modulo di comando, così come le scatole contenenti le rocce lunari raccolte. Per fare spazio nel modulo di controllo, ormai ben pieno, varie attrezzature e rifiuti vennero stivati nel modulo lunare. Dopo aver indossato la tuta spaziale ed effettuato un controllo delle perdite, gli astronauti chiusero i due portelli che collegavano il LEM e il CSM, quindi il modulo lunare fu abbandonato facendolo allontanare a bassa velocità. Mezz'ora più tardi i suoi motori RCS vennero azionati in modo da portarlo in una rotta che lo fece schiantare sulla Luna e, precisamente, sul Massiccio Sud della valle Taurus-Littrow. Le [[onde sismiche]] generate dall'impatto furono registrate anche dai sismografi installati vicino ai punti d'allunaggio delle quattro missioni Apollo precedenti, fornendo ulteriori informazioni sulla natura del sottosuolo della valle.<ref name=astronautix/><ref name=alsjreturn>{{Cita web|titolo=Return to Earth|url=http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.homeward.html|editore=Apollo Lunar Surface Journal|accesso=22 agosto 2011|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110805022052/http://www.hq.nasa.gov/alsj/a17/a17.homeward.html|urlmorto=no}}</ref> I {{formatnum:2260}} kg del modulo lunare caddero a una velocità di 1,67&nbsp;km/hs, schiantandosi come previsto poche ore dopo sul lato della montagna a 8,7&nbsp;km a sud-ovest del sito di atterraggio, rilasciando una quantità di energia leggermente inferiore a 3/4 di tonnellata di [[tritolo]].<ref>{{Cita|Apollo 17 Preliminary Science Report|p. 10-6/10-8}}.</ref>
 
Il veicolo spaziale continuò a orbitare attorno alla Luna per 40 ore per prolungare il tempo di osservazione delle telecamere e degli altri strumenti installati nel modulo di servizio. Schmitt e Cernan approfittarono di questo tempo per continuare con la pulizia. Il resto della permanenza in orbita lunare venne trascorso principalmente eseguendo osservazioni visive della superficie della Luna. La squadra di terra fece esplodere, a due ore di distanza, le prime due cariche esplosive depositate sul suolo lunare da Cernan e Schmitt; il sismometro fornì le misurazioni previste. Durante i tre giorni seguenti, la squadra di terra farà esplodere le altre sei cariche in sequenza.<ref name=Apollobynumbers/> Dopo un'ultima notte di riposo, l'equipaggio si preparò a lasciare l'orbita lunare. Mentre il modulo di comando e servizio si trovava sul lato nascosto della Luna, venne acceso il motore principale (SPS), ponendo così la navetta in una traiettoria verso la Terra di una precisione tale che il centro di controllo missione valutò che la correzione della velocità da effettuare a metà strada dovesse essere di solo 10&nbsp;cm/s.<ref name=AJSReturn/>